VIA CRUCIS Le 14 Stazioni. Meditazioni di San Leonardo - da Porto Maurizio - Assisi
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DOMENICA DELLE PALME 2019 VIA CRUCIS Le 14 Stazioni. Meditazioni di San Leonardo da Porto Maurizio Assisi Basilica di S. Chiara 14 aprile 2019 - ore 16,00
San Leonardo da Porto Maurizio (1676-1751) fu tra i Canto protagonisti della cosiddetta “riformella o scalzati” dei Frati Mondo più per me non sei, Minori e propagatore della Via Crucis, devozione tipicamen- io per te non sono più; te francescana. Celebre fu quella inaugurata nel Colosseo tutti già gli affetti miei e pertanto salvato dalla demolizione (Giubileo 1750). A li ho donati al mio Gesù. San Leonardo si deve la proposizione del dogma mariano Ei m’ha tanto innamorato dell’Immacolata Concezione, mediante una consultazione dell’amabil sua Bontà, epistolare con tutti i pastori della Chiesa. che d’ogn’altro ben creato “È il più grande missionario del nostro secolo” affermava l’alma più desìo non ha. Sant’Alfonso de’ Liguori. Dall’11 al 25 novembre 1738 dimorò in Assisi (oggi via S. Gabriele dell’Addolorata) per predicare nella Cattedrale di MEDITAZIONE DI APERTURA San Rufino. Le sue Missioni erano particolarmente parte- Bisogna averla fatta a Gerusalemme, la Via Crucis, per sentirne cipate e commosse e San Leonardo portò alla conciliazione tutta la forza. In quel dedalo di viuzze lastricate dai secoli e due famiglie assisane fin’allora acerrime nemiche. In segno battute da ogni genere di persone – la “Via Dolorosa” – si di tale pacificazione si piantò presso la Basilica di San Fran- risente il clima della prima Via Crucis. Gesù porta sulle spalle cesco (oggi via Domenico Stella) un gelso, appellato Mora insanguinate, macerate dalla flagellazione, il pezzo di legno della Santa Pace, che riuscì a sopravvivere quale testimone che sta per diventare il suo “trono”. Ad ogni stazione un passo fino a pochi anni fa, abbattuto per spazio auto. verso la morte e insieme un passo verso la vita. Dalla sua morte la nostra vita. Chi pensò di farla finita con lui inchiodandolo alla croce si sbagliò. Tutto invece, da quella croce, rinasceva. “Quando sarò innalzato da terra attirerò tutti a me” (Gv 12,32). La croce inaugurava una nuova “regalità”. “Tu sei re?” gli chiede Pilato. Gesù conferma, ma spiega. Egli non è re alla maniera terrena. È re perché testimone della verità. “Io sono la via, la verità, la vita (Gv 14,6). La Via Crucis è un tuffo nella verità e nella vita. Il crocifisso da secoli distingue la nostra storia. Lo troviamo dappertutto, nelle Chiese, nelle case, in tanti ambienti pubblici. In questi ultimi, purtroppo, non sempre tollerato dalla secolarizzazione incalzante. Ma per chi crede è un’immagine vitale. Non può ridursi a un’icona decorativa. La “Via Crucis” ci pone Gesù crocifisso davanti agli occhi. Come sorgente e progetto di vita. Domenico Sorrentino, vescovo Enzo Morelli, Mora della Santa Pace, 1926 2 3
PRIMA STAZIONE SECONDA STAZIONE Gesù condannato a morte Gesù riceve la Croce sopra le spalle Considera la sottomissione dell’innocente Gesù a ricevere l’in- Considera come Gesù si abbraccia alla santa Croce. Con quale giusta sentenza, e sappi che peccati come i tuoi furono i falsi mansuetudine soffre le percosse e gli insulti di quella scellerata testimoni che la sottoscrissero, e discorsi ed espressioni blasfemi turba. Quando tu invece, impaziente, ti lamenti e rifuggi ogni indussero l’empio giudice a proferirla. Rivolgiti verso l’amoroso patire! E non sai che senza croce in cielo non si entra? Piangi tuo Dio e con le lacrime del cuore digli così: caro mio Gesù, pure la tua cecità e rivolto al Signore sospira così: A me, non a Gesù, questa Croce, così pesante per tanti miei peccati! Caro mio quale grande amore è mai il tuo? Dunque per una creatura in- Salvatore, dammi la forza di abbracciare tutte le croci delle mie degna, quale io sono, soffrire prigionia, catene e flagelli fino ad colpe. Così, anch’io, abbracciato alla santa Croce, possa vivere essere condannato a morte? Mi pento dei miei peccati, li pian- il mio ultimo giorno. go amaramente e per tutta questa Dolorosa Via pregherò: Gesù mio, misericordia! Canto Peccati non più, con questi di nuovo dai morte a Gesù! 4 5
TERZA STAZIONE QUARTA STAZIONE Gesù cade sotto la Croce la prima volta Gesù incontra la santissima Madre Considera come l’afflitto Gesù, stremato per il continuo spar- Che dolore trapassò il cuore a Gesù! Che spasimo ferì il cuore a gimento di sangue, stramazza la prima volta a terra. Guarda Maria allorché s’incontrarono! come quei soldati lo percuotono con pugni, calci, schiaffi. Ep- - Oh, anima ingrata, che male t’ha fatto il mio Gesù? Dice la pure Gesù non apre bocca, soffre e tace. Quando tu invece nei dolente Maria. tuoi travagli subito ti lamenti e maledici. Detesta almeno una - Che male t’ha fatto la mia povera madre? Dice l’appassionato volta la tua irrequietezza e superbia. E prega il Signore: mio Gesù. Il peccato fu la cagione delle nostre pene. Redentore, ecco ai tuoi piedi il peccatore perduto. Quante volte Ma tu, che rispondi? Prega così: Divino Figlio di Maria e Santa sono caduto nell’ iniquità. Offrimi la tua santa mano, chiedo Madre, eccomi ai vostri piedi umiliato. Confesso che mi giudico aiuto affinché in vita non cada più in peccato mortale e sia peccatore. Me ne pento e chiedo misericordia e il perdono per- accolto alla salute eterna. ché non arrechi a voi altro dolore. Canto Canto O fieri flagelli, che al mio buon Signore Maria, che dolce nome tu sei per chi t’intende! le carni squarciate con tanto dolor. Beato chi ti rende amore per amor! Non date più pene al caro mio bene, Se avrò Maria sul labbro non più tormentate l’amato Gesù. Un bel pensier mi dice, Ferite quest’alma, che causa ne fu. oh! Io pur sarò felice, se avrò Maria nel cuor! 6 7
QUINTA STAZIONE SESTA STAZIONE Gesù aiutato dal Cireneo a portare la Croce Gesù asciugato dalla Veronica Considera che sei tu quel Cireneo e porti la Croce di Cristo. Per Considera in quel Sudario l’estenuato sembiante del tuo Gesù. apparenza o per forza poiché sei troppo attaccato alle comodità E spinto dall’amore formane un espressivo ritratto nel tuo cuo- di questo mondo, risvegliati una volta e solleva il tuo Signore da re. Te felice! Se vivrai con Gesù scolpito nel cuore. Per essere così gran peso, abbracciando di buon cuore tutti i tuoi travagli meritevole di tanto bene prega il tuo Signore: Tormentato mio con pazienza e rendimento di grazie a Dio. Pregalo così: Amato Salvatore, imprimi in me, ti supplico, l’effige del tuo sacro Volto Gesù, fa’ che soffrendo pazientemente i mali di questa vita io nel mio cuore. Che io possa vedere la tua dolorosa Passione e faccia acquisto dei beni eterni dell’altra. Che mi renda degno di pianga poiché causata dai miei peccati. venire presso Te in Paradiso. Canto Stava Maria dolente senza respiro e voce mentre pendeva in croce, del mondo il Redentor. E nel fatale istante, crudo materno affetto, le lacerava il petto, le trafiggeva il cor! 8 9
SETTIMA STAZIONE OTTAVA STAZIONE Gesù cade sotto la Croce la seconda volta Gesù consola le donne di Gerusalemme Considera il tuo Gesù disteso a terra, abbattuto da dolori, calpe- Considera che tu hai doppio motivo di piangere, e per Gesù che stato da nemici, deriso dalla plebe. Rifletti: la tua superbia gli patisce tanto per te, e per te stesso che ingrato non sai godere se dette la spinta a cadere, la tua alterigia l’ha atterrato. Abbassa non l’offendi. Eppure tu a vista di tante pene ancora stai im- una volta il capo e, con dolorosa contrizione del tuo passato, passibile! Almeno, nel vedere Gesù mostrare gran pietà a quelle povere donne, prendi coscienza e digli così: Mio Salvatore, per- proponi di umiliarti. E dirai così: Mio Redentore, benché caduto ché il mio cuore non si stempera in vero compatimento? Gesù comprendo e credo alla tua onnipotenza. Getto a terra i miei mio! lacrime di compassione, affinché meriti quella pietà che pensieri di superbia, col capo basso e commossa umiltà cerco di Tu dimostri a quelle povere donne. sollevare Te da così dolorosa caduta. Canto Vieni e piangi sul Calvario I tuoi falli, anima mia. Vieni e piangi con Maria nella morte di Gesù! 10 11
NONA STAZIONE DECIMA STAZIONE Gesù cade sotto la Croce la terza volta Gesù spogliato e abbeverato di fiele Ahimé! Quanto penosa la caduta del mio Gesù. Quale violenza Considera, anima mia, il tuo Gesù, lacero e ferito, amareggiato viene usata verso quest’agnello trascinato da lupi, che lo pe- con fiele. Ecco come paga Gesù con la sua nudità l’immodesta stano, lo percuotono, lo avvolgono nel fango. Quale maledet- vanità del tuo vestire. E con amaro fiele i tuoi piaceri. Dunque to peccato maltrattò il Figlio di Dio! Merita le tue lacrime così non ti muovi a pietà? Gettati ai suoi piedi e digli così: afflitto oppresso e calpestato. Digli così: mio Dio, che sostieni il cielo e Gesù mio, che orribile confronto a tutto questo! Sangue, pia- la terra, chi ti ha fatto cadere? Le offese, le iniquità, che ho ac- ghe, amarezze, ed io diletto, vanità, mollezze. Fammi mutar cresciuto in tormenti. Ma sono ora ai tuoi piedi e con doloroso vita perché rivivendo la tua Passione possa meritare la delizia pentimento ripeto di non peccare mai più. Mai più! del Paradiso. Canto Teco vorrei, Signore, oggi portar la Croce, nella tua doglia atroce io ti vorrei seguir. Ma troppo infermo e lasso donami tu coraggio, acciò nel mesto viaggio non m’abbia da smarrir! Gesù, mio bene, deh! stampa nel mio cuore le tue pene. 12 13
UNDICESIMA STAZIONE DODICESIMA STAZIONE Gesù inchiodato in Croce Gesù innalzato e morto in Croce Considera quanto doloroso è stato sentirsi straziare da chiodi Alza gli occhi e mira pendente in aria da tre chiodi l’amato vene, ossa, nervi e carne! Non senti struggere di tenerezza alla Gesù. Mira quel viso moribondo, osserva come prega per chi vista di tante pene? l’offende e dona il Paradiso a chi lo chiede. Lascia in cura di Clemente Gesù, crocifisso per me, che invece sia battuto il mio Giovanni la Madre, raccomanda al Padre l’anima sua. E inchi- cuore con amore e timore, perché miei peccati furono i chiodi nando il capo muore. crudeli che ti trafissero. Possano essere trafitte e inchiodate le Dunque è morto Gesù? È morto in croce per me? E tu che fai? mie passioni, e in bontà d’animo con Te ascendere in cielo. Non partirtene di qua, se non ravveduto. Abbracciato alla Croce digli così: Mio Redentore, confesso i miei peccati quali carne- fici spietati che ti hanno crocifisso. Ma udendo il tuo pregare Canto per i crocifissori, quanto si consola l’anima mia! Eccomi dun- So che ho da morir, e non so l’ora, que anch’io pronto a perdonare chiunque mi offese. Per il tuo posso dunque mancar nell’atto di peccar, amore perdono tutti, abbraccio tutti, desidero il bene di tutti. E e non vi penso. Pietà, Signor, d’un miserabile, spero in quell’ultimo giorno sentirmi dire: Hodie mecum eris pietà d’un traditor, pietà, perdon, se no son perso! in Paradiso. Canto Gesù mio, con dure funi, come reo chi ti legò? Sono stati i miei peccati, Gesù mio, perdon pietà! 14 15
TREDICESIMA STAZIONE QUATTORDICESIMA STAZIONE Gesù deposto dalla Croce Gesù posto nel santo sepolcro Considera quale spada trafisse il cuore della Madre allorché Considera quali furono i pianti di Giovanni, della Maddalena, ricevette fra le sue braccia il Figlio. Quel corpo e quelle ferite delle altre Marie quando si rinchiuse Cristo in quel santo se- rinnovarono in lei gli spasimi del suo cuore. Ma il pugnale più polcro. Considera la desolazione di Maria, privata dell’amato affilato che la trafisse fu il peccato, che le tolse il caro Figlio. Figlio. Piangi dunque il grave peccato e unisci le tue lacrime a quelle Non ne trai motivo di vergogna poiché in questa Via Crucis hai della Vergine addolorata. dimostrato esteriore o scarso sentimento di pietà? Risvegliati Dille così: Regina dei Màrtiri, quando potrò comprendere e alfine e baciando la lapide di quella sacra tomba, fa’ uno sforzo compatire insieme a voi le vostre pene? Prego, piango, amo, per depositare il tuo cuore. spero che possa vivere quale vostro figlio e figlia. Con animo sincero prega così: Pietoso Gesù mio, hai voluto per amore compiere la Dolorosa Via. Ti adoro defunto nel santo sepolcro dove ripongo il mio cuore, affinché unito a Te Risorto possa anch’io rinascere a nuova vita di grazia! 16 17
BENEDIZIONE Il Signore sia con voi E con il tuo spirito Sia benedetto il nome del Signore Ora e sempre Il nostro aiuto è nel nome del Signore Egli ha fatto cielo e terra Vi benedica Dio Onnipotente, Padre+e Figlio+e Spirito Santo Amen Canto finale L’inno sacro dell’amore, su cantiamo con affetto, suoni l’inno al divin Cuore. Viva il Cuore di Gesù, cuor di Padre e di Fratello, cuor di Sposo e cuor d’Amico, Pietro Lorenzetti - Resurrezione (Storie della Passione di Cristo), non si trova cuor più bello. dettaglio 1326-1329 - affresco - Assisi, Basilica inferiore di San Francesco Viva il Cuore di Gesù! 18 19
Esecutori MEDITAZIONI lette da S.E. Domenico Sorrentino +Vescovo di Assisi, Nocera Umbra, Gualdo Tadino Stefania Proietti Sindaco di Assisi Cavalieri del Sovrano Ordine del Mammone Birichino Insieme Vocale COMMEDIA HARMONICA Gloria Bagatti, Bianca Ciancio, Elisabetta Maccabei, Giulia Rinaldi, Sonia Rossi soprani Catia Ceccarani, Brunella Micciarelli, Emanuela Pastorelli, Maura Pettirossi contralti Tommaso Baronti, Luca Fucchi, Andrea Mattielli, Vincenzo Schiantella tenori Francesco Antonini, Marco Buzzao, PierMaurizio Della Porta, Francesco Pecetta bassi Umberto Rinaldi, mastrocantore Emiliano Piermatti, chitarra I brani solistici e corali sono di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori (1696-1787) Foto del Rito della Scavigliazione, 2006 (Claudio Campodifiori g.c.) Opuscolo a cura della Parrocchia della Cattedrale di San Rufino Stampa: Tipografia Metastasio-Assisi
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