VERITÀ DI GIORGIO PISANÒ, STORICO RSI - DELLA FONDAZIONE DELLA R.S.I. ISTITUTO STORICO

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VERITÀ DI GIORGIO PISANÒ, STORICO RSI - DELLA FONDAZIONE DELLA R.S.I. ISTITUTO STORICO
ANNO XXXIV ­ N. 3                                                                                 (103) SETTEMBRE ­ NOVEMBRE 2020
                                                          secondo centenario

DELLA FONDAZIONE DELLA R.S.I. ­ ISTITUTO STORICO
Reg. Trib. Arezzo 5/87 ­ 21 Aprile 1987    Sped. A.P. Legge 46/2004 art. 1, comma 1 e 2 ­ Filiale Bologna   Direttore responsabile Enrico Persiani

                    a 22 anni dalla morte, con doverosi onori

     VERITÀ DI GIORGIO PISANÒ, STORICO RSI
                                           sull'assassinio Mussolini
 A                                                   C

Giorgio Pisanò (doc. A) nasce il 30
gennaio 1924 a Ferrara e muore per ma­
lattia il 17 ottobre 1997 a Milano.
Combattente in RSI (doc. B), chiude la pri­
gionia militare il 7 novembre 1946 con ulti­
ma sede il 370 PW Camp di Miramare di
Rimini. Nel 1947 è tra i fondatori a Como
del M.S.I e ne sarà eletto Senatore, per la
Lombardia, in 5 Legislature. Divenuto
giormalista, il 27 luglio 1968 fa rivivere fino
al 1992 il settimanale CANDIDO (doc. C)
continuatore dell'originale satirico CANDI­
DO, settimanale del sabato, diretto dal
7.6.45 al 10.11.57 da Giovannino Guare­
schi (poi fino al 22.10.61 non in edicola) ed
erede del celebre BERTOLDO anni trenta.
Per i venti mesi di carcere dopo lo scontro
politico con Alcide Degasperi e per la saga
"don Camillo e Peppone" Guareschi
(Roccabianca 1.5.08 ­ Cervia 22.7.68), pur
monarchico, appartiene alla Storia d'Italia.
      Con la X MAS Pisanò è negli N.P., a Jeso­
 B    lo. Quando viene inviato oltre le linee
      angloamericane insieme al pistoiese Ruy
Blas Biagi, è paracadutato presso Roma. Nel
rientro a Missione compiuta, pur non identificato
come Agente Segreto, resta incarcerato per un
mese ad Arezzo perché privo di permesso in zo­
na di guerra. Dopo rientro in Nord Italia, viene
decorato dai tedeschi con Croce di Ferro di 1 e
di 2 classe. Nei ranghi della XXXVIII B.N. di Pi­
stoia, dal 20 aprile 1945 fino allo scioglimento,
opera in Valtellina assieme alla colonna Vanna
della GNR di Frontiera.
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                                    LE VERSIONI COMUNISTE
Riproduciamo da CANDIDO Anno V ­ N.
6 del 12 maggio 1990 parte della pagina
8 dal titolo "gli ultimi cinque secondi di
Mussolini" ed è la ventiduesima puntata       B
sull'argomento di Giorgio Pisanò. Se­
condo quanto è su CANDIDO, dal n. 2 al
n. 5, si tratta dell'ultimo tempo trascorso
da Mussolini vivente. Catturato a Dongo il
27 aprile 1945 dalla 52^ Garibaldina e in
consegna alla Guardia di Finanza coma­
sca di Gervasino­Stazzona, nella notte é
di nuovo prigioniero dei comunisti e si
trova nella grande casa colonica di Bon­
zanigo (doc. A), residenza di Giacomo e
Lia De Maria allora in Comune di Mezze­
gra, ma dal 2014 Comune di Tremezzina,
che ha sede a Tremezzo ed ha altre 3
Frazioni: Lenno, Mezzegra e Ossuccio. È
un forzato ospite dalle 5 del 28 aprile
1945, con la guardiania di due del PCI:
Giuseppe Frangi (ucciso dai comunisti il 5
maggio 1945) e Guglielmo Cantoni.

 A

L'autopsia del 30 aprile 1945 ha scoperto
che Mussolini quando fu assassinato era
digiuno da diverse ore. Di conseguenza
non ha consumato pasti in casa De Ma­
ria. L'ultimo pasto alle ore 21 della sera
precedente gli era stato offerto nella
caserma della Guardia di Finanza di
Germasino (5,4 Km da Dongo). Preso da
pag. 9 di CANDIDO n. 6, insieme al re­
lativo commento di Giorgio Pisanò su
quattro colonne, riproduciamo in questa
pagina 2 di ACTA dal titolo LE VERSIONI
COMUNISTE VARIANO E SEMPRE PIU'
FALSE e "gli ultimi cinque secondi di
Mussolini" una veduta della cucina di ca­
sa Giacomo De Maria e del tavolo davanti
al caminetto ancora con tizzoni di legna
accesi (doc. B) e nella pagina 3 che se­
gue, sotto il titolo "l'ultima cena che non
c'è mai stata" una immagine di Lia De
Maria vicino al tavolo della cucina (doc.
C). Poi il riassuntivo commento di Pisanò
del verbale della perizia necroscopica
(doc. D) del corpo di Benito Mussolini.
Segue una corografia di quel territorio co­
masco (doc. E) e l'elenco dei libri più
importanti di Giorgio Pisanò.(doc. F).
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VARIANO E SEMPRE PIÙ FALSE

C               D

                E

                F      I più importanti libri di Giorgio Pisanò
                 ­ Sangue chiama sangue
                 PIDOLA Milano (1962)
                 ­ La generazione che non si è arresa
                 CDL Milano (1964)
                 ­ Storia della guerra civile in Italia ­ 3 Vol.
                 FPE Milano (1966)
                 ­ Gli ultimi in grigioverde ­ 3 Vol.
                 FPE Milano (1967)
                 ­ Le Forze Armate dela RSI ­ 4 Vol.
                 VISTO Milano (1967)
                 ­ Gli ultimi cinque secondi di Mussolini
                 IL SAGGIATORE Milano (1996)
                 ­ Io fascista
                 IL SAGGIATORE Milano (1997)
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L’assassinio del grande filosofo, per mano di attentatori     dell’opera su Marx di Lenin, una citazione positiva che
gappisti fiorentini, si consumò il 15 aprile 1944, mentre,    Lenin stesso aveva fatto nei confronti di Gentile in meri­
in auto, attendeva di poter accedere alla residenza           to alla sua critica sulla filosofia marxista.
temporanea di Villa di Montalto. A seguito delle gravissi­    In ultima analisi, è interessante osservare come Gentile
me ferite procurate dai colpi, sparati al petto a distanza    si preoccupasse di garantire durante tutto il fascismo
ravvicinata, la corsa all’ospedale Careggi fu vana.           non tanto l’inutile pluralità di opinioni dei regimi demo­
Teorizzatore dell’Idealismo Attuale, fu questo il nome        cratici, bensì la più importante libertà di pensiero che
che volle dare alla propria filosofia del pensiero, come lo   permise il libero sviluppo di dottrine filosofiche in anta­
stesso Biggini ci ricorda nell’elogio funebre (doc. A),       gonismo all’idealismo attuale. Benedetto Croce fu libero
impiegò la sua filosofia come fondamento per lo sviluppo      di elaborare la sua dottrina della dialettica dei distinti,
della Dottrina del Fascismo ed una più ampia revisione        mentre Nicola Abbagnano poté sviluppare il suo esi­
del concetto di Società Civile in relazione a quello di       stenzialismo positivo. Spesso, al fine di promuovere
Patria, ben evidenziato nelle parole del prof. Claudio Si­    l’opera filosofica di Croce, la pubblicistica ha utilizzato il
monetti (doc. B e C)                                          termine Neoidealismo Italiano per assimilare gli scarni
Non stupisce che la sezione del PCI locale sia stata          contenuti filosofici crociani a quella dell’Attualismo
l’unica componente dei membri fiorentini del CLN a ri­        gentiliano. Tuttavia, Croce esaurì presto la sua vena fi­
vendicare l’atto: Gentile, nel primo dopo guerra, aveva       losofica e, non avendo altri argomenti speculativi, passò
un notevole seguito tra quelli che successivamente            tra le file degli antifascisti, per i quali era sufficiente
fondarono il partito comunista italiano. Tra questi spicca    obiettare invece di usare il pensiero critico.
sicuramente il nome di Palmiro Togliatti, che evidente­       Nicola Abbagnano però, a distanza di più di quarant’anni
mente doveva provare un certo disagio ad aver recensi­        dalla morte di Gentile, si preoccupò di chiarire le due
to su L’Ordine Nuovo l’opera gentiliana Guerra e Fede.        differenti visioni dialettiche: “La posizione di Gentile [...]
Lo stesso Togliatti che, nonostante l’assassinio di Genti­    mi parve, perché lo era, più chiara e concreta di quella
le, negli anni ‘50 ancora sentiva un certo disagio nei        crociana. Del resto, pur legato all'hegelismo, nell'intero
confronti della figura del grande filosofo: tanto da censu­   suo sistema filosofico Gentile tentava di svincolarsi
rare, in occasione della pubblicazione di una traduzione      dall'astrazione e di ancorarsi alla realtà”.

 A
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—5—   ACTA

GIOVANNI GENTILE - 1
 Ripetiamo, per facilitarne la lettura in originale da
 I Discorsi del Giorno editi in RSI, la pubblcazio­
 ne del 1991 in una sola pagina (ACTA n. 14, ri­
 presa da L'Illustrazione Italiana del 30 aprile) del
 discorso pronunciato dal Ministro Biggini dopo
 l'assassinio a Firenze di Giovanni Gentile.
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                              RIEVOCAZIONE DI

                                  Discorso del Ministro Carlo Alberto Biggini
                                               all'EIAR Milano
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GIOVANNI GENTILE - 3
B

                  C

                  Il Professore Claudio Simonetti, residente a Cumiana,
                  importante Comune del pinerolese ed oggi nella città
                  metropolitana di Torino, è autore del terzo volume
                  STORIA DI CUMIANA E DEI CUMIANESI E
                  DELL'ITALIA E DEGLI ITALIANI, pagine 215.
                  stampato nel dicembre 1986 (i primi due volumi sono
                  stati scritti da Michele Grosso, Monsignore).
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                          BERSAGLIERI MAMELI
Agli ordini del Capitano Martucci, la 1.Cp. del Tenente Dani e la 3.Cp. del Tenente Gallerati del II Btg.
Bersaglieri "Mameli", riordinate nell'organico, lasciano Verona il 18 marzo 1945 in tradotta fino ad Ostiglia.
Traghettato il Po, a piedi transitano per San Benedetto Po, Brescello e Parma. Il 27 marzo a Gaiano di
Collecchio, (doc. A) passano alle dipendenze dell'Armata Liguria e della Div. Italia. L'indomani la 3. Cp.
inizia il presidio a Fornovo del ponte sul fiume Taro e del tratto Fornovo ­ Collecchio della Statale della Cisa.
                                                                                Diari di Guerra di Bersaglieri donati
 A
                                                                                all' Istituto Storico RSI hanno con­
                                                                                sentito di rendere pubbliche le gesta
                                                                                del II Btg. Bersaglieri Volontari: Gian­
                                                                                franco Lucato su ACTA n. 20 con
                                                                                "Bersaglieri sull'Appennino Battaglio­
                                                                                ne Goffredo Mameli ­ R.S.I. 1943­
                                                                                1945" (doc. B) ed Antonio Liazza su
                                                                                ACTA n. 48 con i "suoi 88 gg. di
                                                                                guerra ed un anno di prigionia". La
                                                                                sua scomparsa, nel 2019, è stata ca­
                                                                                meratiscamente ricordata a pagina 15
                                                                                di ACTA n.102 con la collaborazione
                                                                                del Bersagliere Gianni Bortolon.

                                                                                 B

All'8 settembre 1943 parte del personale del Deposito di         ed inserita nel Gruppo da Combattimento Leiner, ha il
Verona San Zeno dell'8. Rgt. Bersaglieri (Luciano Manara         battesimo del fuoco il 23 settembre 1944 sulla linea gotica,
in RSI) non depone le armi e un primo Battaglione di 500,        a Coniale di Firenzuola contro gli americani della 5. Ar­
con nome Benito Mussolini, il 10 e 14 ottobre 1943 in due        mata, poi perdendo e riconquistando Monte Cucco (710 m)
scaglioni lascia Verona per schierarsi a difesa di Gorizia e     ancora in terra toscana a sud della romagnola Castel del
del confine nordorientale. Il Reggimento avrà un secondo         Rio. Avrà il cambio dalla 2. Compagnia che il 16 dicembre
Battaglione il 20 febbraio 1944 dopo il rientro da Gorizia di    operando sulla linea del fiume Senio insieme a Volksdeu­
un Plotone comandato dal Ten. Ilario Dani. Un terzo Batta­       tsche polacchi, che tradiscono, perde 39 Bersaglieri cattu­
glione si formerà il 20 maggio 1944, fermo in caserma.           ratii dalla 3. Div. polacca Carpatica. Pertanto la 2. Cp.
La 1. Compagnia (Ilario Dani) del II Btg. Bersaglieri Vo­        manca quando in Lunigiana il II Btg. opera con il Gruppo da
lontari "Goffredo Mameli" (Leonardo Vannata, Saverio Mar­        combattimento Ferrario (ACTA n. 93). Sono stati Ufficiali
tucci), Reparto fantasma perché disconosciuto dalla storio­      subalterni della 1.Cp.: Giuseppe d'Antona, Silvio Di Lalla,
grafia dell'italietta, una volta aggregata alla tedesca 715.ID   Gianni Ravazzini, Antonio Rigosa e Franco Aschedamini.
— 11 —                                              ACTA

CON LA DIVISIONE ITALIA
I Bersaglieri "Mameli" in ritirata dalla Lunigiana Il 26 aprile 1945 superano il Passo della Cisa. L'indomani,
dopo una sosta a Berceto, si mettono in marcia per Fornovo. Alle 18 ad Ozzano Taro apprendono che la US
34. Div. e il Corpo brasiliano F.E.B. da Reggio Emilia hanno iniziato la risalita della n. 63 per impedire ai
Combattenti Monte Rosa ed Italia di raggiungere la Via Emilia su quella Statale e che il Maresciallo Graziani
il 24 aprile ha ordinato di cessare le ostilità. A Fornovo il promosso Capitano Dani alle 19 del 28 aprile, a
tutti i Bersaglieri (doc. C e doc. D) una volta in unico raduno, dice: "la guerra è finita. Abbiamo fatto quello
che era giusto. Abbiamo combattuto con onore. Dio salvi l'Italia". Suddiviso in parti uguali l'ammontare della
cassa dei Reparti, ognuno resta libero di consegnarsi ai brasiliani oppure di tentare il ritorno in famiglia.

 C                                                              D

Alle 18 del 29 aprile 1945, termine
                                           E Collecchio ­ 15 mila tedeschi ed italiani si arrendono
fissato per la definiva resa, i resti
della 1. Cp. e della 3. Cp. "Mameli"
che si trovavano tra Fornovo Taro e
Gaiano sulla Statale n. 62 della Ci­
sa, sei Km a Nord Est di Fornovo
Taro, i superstiti della Div. Italia con
gli aggregati Div. Monterosa e Div.
San Marco e i Militi della GNR
apuana assieme ai tedeschi della
148. I.D., della 361. I.D., della 90.
Pz.Gren e del IV Hochgebirgsjaeger
sfilano a gruppi sulla piana di
Pontescodogna (doc. E) davanti ai
brasiliani della FEB ­ Força Expedi­
cionaria Brasileira (sbarcati a Napoli
il 16 luglio 1944), che presentano le
armi. Il Comandante della Divisione                      1. e 3. Compagnia
Italia Mario Carloni (ACTA n. 60)                    II Battaglione "Mameli"
viene unito ai gruppo di Generali
RSI da tempo prigionieri a Firenze.
Il III Battaglione Enrico Toti del Reggimento Bersaglieri Vo­   stato Consigliere Nazionale nella XXX Legislatura e Segre­
lontari Luciano Manara, costituito il 20 maggio 1944 a Ve­      tario Federale del PNF a Verona fino al 1943, trovandosi in
rona e comandato dal Maggiore Sandro Bonamici, restò            Ospedale a Quinto Valpantena, si consegnò al CLN. Venne
sempre sotto organico e quindi non potè essere operativo,       assassinato da comunisti l'1 maggio 1945 al Forte verone­
pur fornendo Bersaglieri al II Battaglione, Non si mosse        se di Castel d'Azzano con altri sette (sei della GNR vero­
dalla sede reggimentale veronese di San Zeno, Porta             nese e il Comandante dei Vigili del Fuoco della città di
Pozza, che lasciò a fine guerra nel tentativo di raggiungere    Verona), anch'essi mai sottoposti a processo: Raffaello
Trento. ma scigoliendosi a Sud di Rovereto.                     Bellotti, Luigi Di Fusco, Arturo Gabozzi, Giuseppe Gaggia,
Sandro Bonamici (Albaredo d'Adige 10.10.1903), che era          Ilio Onesti, Giovanni Ostini e Giuseppe Seves.
SETTEMBRE ­ NOVEMBRE 2020                                    — 12 —

                                                                          I CADUTI DEL
ALTIERI Renzo                 Bers.      Bosaro 26.9.1926                 8.2.1945   Riolo Bagni RA, Mulino Costa Ca' S.Martino
ANDENI Giovan Battist.        Bers.      Barbariga 9.6.1926               8.3.1945   Riollo Bagni RA, Feld Lazarett
                                                                                                                                   A
ARTICO Ivan                   Cpl. AU    Vittorio Ven. 24.5.1924         12.4.1944   Vittorio Veneto TV, Osp.civile
ASCHEDAMINI Franco            Sten.      Crema 2.2.1922                  24.9.1944   Firenzuola, Bordign.M.Allovolo­M.Cristino FI
BAGLIONI Antonio              Cpl.AU     Suzzara 17.4.1927               26.9.1944   Castel d.Rio, Valsalva­Ciglione Almedole BO
BASSETTO Mario                Bers.AU    Treviso 15.2.1927               22.9 1944   S.Arcangelo Romagna FO, Feld Lazarett
BAZERLA Benito                Serg.AU    Isola d.Scala 9.2.1927          26.9.1944   Castel d.Rio, Valsalva­Ciglione Almedole BO
BENAGLIO Sergio               Bers.      Lovere 4.2.1928                 23.9.1944   Firenzuola, Bordign.M.Allovolo­M.Cristino FI
BERGONZONI Francesco          Serg.m.    Castello d'Argile 31.10.1908    11.1.1945   Riolo B.Pradella, Salvarelle RA
BRINDESI Lamberto             Cpl.       Trieste16.9.1927                26.9.1944   Castel d.Rio, Valsalva­Ciglione Almedole BO
CASARINI Mario                Cpl.m.AU   Bologna 30.8.1923               26.9.1944   Castel d.Rio, Valsalva­Ciglione Almedole BO
CASOLARI Giorgio              Bers.      Verona 1.3.1927                 30.9.1944   Imola BO, Feld Lazarett
CATTANEO Aribaldo             Bers.      Adrara S.Martino 6.2.1928       18.3.1945   incid.caserm.Bergamo
COSTA BONAVENTURA Dino        Cpl.m.     Schio 6.7.1924                  26.9.1944   Castel d.Rio,Valsalva­Ciglione Almedole.BO
COTROMANO Felice              Bers.      Bologna 19.7.1926               21.4.1945   Collecchio, Ozzano Taro PR
DELLA MEA Renato              Bers.      Plezzo 21.11.1923              15.12.1944   Rocca S.Casc. Limisano, Casette q.256 FO
DE MICHELI Fabio              Serg..AU   Genova 16.5.1923                30.1.1945   Riolo Bagni, isola­Gualdo di Sopra RA
DESIDERATO Bruno              Bers.      Motta Livenza 23.10.1926        26.9.1944   Castel d.Rio,Valsalva­Ciglione Almdedole BO
DI BARTOLO Paolo              Cpl.m.AU   Firenze 17.4.1926               11.4.1944   Vittorio Veneto TV (Missione propag. imb.)
DORO ALTAN Florian            Serg.AU    Vittorio Ven. 6.11.1925         22.4.1945   Fivizzano, Viano MS
DUSSI Lucio                   Serg.AU    Buie d'Istria 18.3.1923         30.4.1945   Trieste (insurrez.), Osp.civile
FABRIS Aldo                   Bers.      Vittorio Ven.16.10.1927          1.5.1945   Trieste (da sloveni)
FACCHINI Giov. Batt. Benito   Bers.      Novi Ligure 28.11.1928          30.9.1944   Vado Ligure, S. Ermete SV (bmb)
FAUSTI Pietro                 Cpl.m.     Marcheno 20.6.1925              23.9.1944   Firenzuola, Bordign.M.Allovolo­M.Cristino FI
FERRO Pietro                  Serg.      Venezia 16.12.1919              30.4.1945   Vipacco GO, Postumia
FERRO Remo                    Bers.      Val.S.Nicolao 16.7.1927         28.9.1944   Imola BO, Feld Lazarett (fer.26..9)
FINAMORE Robert. Alessandr.   Bers.AU.   Verona 8.2.1926                 22.4.1925   Fivizzano, Viano MS
FORATO Gino                   Cpl.       Asolo 2.2.1926                   8.2.1945   Riolo Bagn­Mulino Costa, Ca' S.Martino RA
FRANCHI Elio                  Bers.      Castelfranco Ven. 29 1.1926     19.3.1945   Treviso Osp, mil. (fer. bmb)
GABURRI Gianfranco            Bers.      Pozzolengo 7.1.1927            16.12.1944   Brisighella Calban.S.Mamol. RA (disp.)
GAMBARO Espero                Serg.      Milano 22.4.1921                 4.1.1945   Riolo Bagni, Salvarelle RA
GASPARINI Vincenzo            Bers.      Ferrara 23.1.1924               17.5.1944   Schio VI (imb)
GERVASONI Giuseppe            Bers.      Bergamo 31.10.1926               5.1.1945   Riolo Bagni, Salvarelle RA
LORENZI Tarcisio              Bers.      Verdello 16.11.1924             22.4.1945   Fivizzano, Viano MS
MANCINI Mario                 Bers.      Castenedolo 11.1.1926          26.12.1944   Imola, Pontesanto BO
MANIERO Renato                Cpl.       Abano Terme 2.1.1927            23.4.1945   Fivizzano, Viano MS
MARONGIU Giovanni             Serg.      Firenze 17.10.1923               8.2.1945   Riolo Bagni.Mulin.Costa, Cà S.Martino.RA
MARZULLO Roberto              Bers.      Taranto 5.12.1927               26.9.1944   Castel d.Rio, Valsalva.Ciglione Almedole BO
MASSETTI Giovanni             Cpl.m.     Verona 19.10.1915               16.4.1945   Mantona, Osp.mil. (mal.serv.)
MATERAZZO Franco              Bers.AU    Pola 3.9.1926                   26.9.1944   Castel d.Rio, Valsalva­Ciglione Almedole BO
MERLO Lucio                   Sten.      Gorizia 11.4.1924               26.4.1945   Parma (incid.)
NANNICINI Nedo                Cpl.m.AU   S.Giovanni Val. 26.12.1927      23.9.1944   Firenzuola, Bordign.­M.Allovolo­M.Cristino FI
NEGRO Giovanni                Serg.      Ormelle 1.11.1901               30.1.1945   Riolo Bagni, Isola­Gualdo di Sopra RA
ONESTI Giorgio                Serg.AU    Roma 6.3.1926                   23.9.1944   Firenzuola, Bordign.­M.Allovolo­M.Cristino FI
ONGARELLO Antonio             Bers.AU    Padova 1.6.1927                 26.9.1944   Castel d.Rio, Valsalva­Ciglione Almedole BO
POGGINI Maurizio              Cpl.AU     Roma 18.4.1927                 16.12.1944   Brisighella, Calban­S.Mamol.RA (disp.)
POZZATO Vittorio              Bers.AU    Venezia 18.7.1926               26.9.1944   Castel. d.Rio, Vasalva­Ciglione Almedole BO
RACCAGNI Faustino             Bers.      Pontoglio 4.4.1925              30.4.1945   Verona, Osp.mil.Quinto Valpantena (mal.)
SCHEJOLA Antonio              Cpl.AU     Milano 20.9.1925                23.9.1944   Firenzuola, Borgogn.­M.Allovolo­M.Cristino FI
SIMONAZZI Sergio              Bers.      Bergamo 24.7.1928               26.9.1944   Castel d.Rio, Valsalva­Ciglione Almedole BO
SIRTOLI Virgilio              Cpl.       Ponteranica 5.4.1923            22.4.1945   Fivizzano, Viano MS
SONZOGNI Francesco            Bers.      Zogno 19.9.1926                  5.1.1945   Riolo Bagni, Salvarelle RA
SOSSO Tommaso Carlo           Cpl.m.     Bevagna 30.9.1924               19.9.1944   Biforco di Marradi FI
STAFFINI Vitaliano            Bers.AU    Imola 10.2.1926                  1.1.1945   Riolo Bagni, Isola­Boschi di Sopra RA
STOCCO Renato                 Bers.      Terni 17.7.1922                 17.5.1944   Schio VI (imb)
TURRA Giacomo                 Bers.      Borso d.Grapp.1.9.1930          22.4.1945   Fivizzano, Viano MS
VALENTINI Giorgio             Bers.      Milano 28.3.1926                26.9.1944   Castel d.Rio, Valsalva­Ciglione Almedole BO
ZAMEGNAN Lino                 Cpl.m.AU   Canda 17.3.1924                 22.4.1945   Fivizzano, Viano MS
ZANNONI Bortolo               Serg.m.    Campol.Brent.25.4.1901         15.12.1944   Rocca S.Casc.Limisan.Casetta q.256 FO
— 13 —                                              ACTA

 II BTG. MAMELI
A fronte sono elencati sessanta Caduti (doc. A). Sono Bersaglieri del II Battaglione Volontari Goffredo Mameli che hanno
donato la vita alla Patria durante la 2. G.M. entro la data di fine guerra in Italia (3.5.1945).
Qui sotto (doc. B) invece sono elencati quindici Bersaglieri Mameli Caduti con data anagrafica o con appartenza al
Reparto in corso di accertamento, oppure Caduti in date successive alla fine della guerra.

Bellini Gino Bers. Comacchio                 12.7.1921   ­   2.2.1944 Riolo Bagni RA, Feld Lazarett                  B
Cavaliere Alfredo Bers. Genova               25.6.1926   ­ 21.6.1946 Genova (postumi mal. PW 211 Algeria)
Ciarnelli Antonio Bers. Torino                    1921   ­ 26.9.1944 Castel.d.Rio,Valsalva­Ciglione Almedole BO
Codan Arnaldo Bers. Parenzo                  18.5.1927   ­   7.7.1945 Pisino PL (da istriani croati)
Doria Luigi Serg. Verona                          1924   ­ 27.11.1944 Verona, Osp.mil. Quinto Valpantena (mal.serv.)
Galletti Giuseppe M.llo Montecorice               1906   ­   1.4.1951 Ortodonico. SA (postumi mal.PW 209 Afragola)
Gervasoni Giuseppe Bers. Bergamo                  1926   ­   5.1.1945 Riolo Bagni, Salvarelle RA
Lori Adriano Bers. Carrara                   31.1.1926   ­ 13.7.1974 La Spezia, Osp. (postumi PWE Coltano)
Minetto Luigi Bers. Venaria                       1925   ­ 27.4.1945 Grugliasco TO (Osp.fer.)
Mosca Giuseppe Sten. Bergamo                      1921   ­ 8.10.1944 Bologna, Osp. (fer. Rimini, S.Martino in Venti)
Palazzoli Mario Serg. Zelo Buon Persico      21.9.1923   ­ 27.12.1944 Ponte dell'Olio,Gusano PC (imb.)
Piantoni Franco Bers. Bergamo                     1927   ­   6.2.1945 Bergamo Osp.mil. (mal.serv.)
Tescaro Evandro Cpl.m. Vicenza               18.6.1923   ­ 30.4.1945 Vittorio Veneto TV
Soprani Guido Sten. Ravenna                  28.9.1924   ­   8.5.1945 Milano, Parco Lambro
Zanuttigh Sergio Bers. Cividale del Friuli    8.1.1927   ­ 26.2.1946 S.Vito Tagliamento PN (postumi mal.PWE Coltano)

Completa queste pagine elencanti eroici Caduti della RSI due comunicazioni che hanno attinenza con i molti "be­
neficiari dell'8 settembre 1943" (doc. C), ovviamente non eroici. La prima comunicazione dal titolo Parte sba­
gliata e processo di rimozione é del Caporale della Missione Militare RSI a Berlino Renzo Morera, apparsa sul
periodico Monterosa, anno 2009 ­ n. 1, che contesta l'insistenza di qualche Autorità dell'italietta del dopoguerra e
l'intera stampa giornalistica d'inizio anni 2000 di qualificare "parte sbagliata" i Combattenti della RSI. Infatti a
questi Combattenti, in elenco anche presso la Croce Rossa Internazionale di Ginevra, dai 22 vincitori della 2.
G.M. è stato riconosciuto lo status di prigionieri di guerra, alla pari di giapponesi e di tedeschi. La seconda comu­
nicazione, dal defezionante titolo II tempo stringe!, riproduce un manifesto monarchico affisso nell'Italia del Sud,
invasa dagli angloamericani, con la sollecitazione per tutti a salire sul carro del nemico vincitore.

                                  BENEFICIARI DELL'8 SETTEMBRE 1943                                                 C
SETTEMBRE ­ NOVEMBRE 2020                                           — 14 —

                                                                                       LET TERE
                                            Da Spoleto Alberto Mazzoneschi Ricordi quei giorni Ferdinando Camuncoli
                                         A invia una poesia scritta (1) in onore                                                    1
  in queste pagine 14 e 15:                                                            nel vento gelido di Gualdo Tadino
                                       dei Paracadutisti della RSI ­ Compagnia         al Collegio Salesiano San Roberto ?
  A ­ da Spoleto                       Nembo ­ Nettunia Ferdinando Ca­                 Tu ed io eravamo portieri
                                       muncoli, nato a Milano il 27 .3.1927 e          della squadretta dei gialli del Convitto.
  B ­ da Bologna                       Marco      Fiocchi, nato a Milano il            Volavamo da palo a palo, impavidi,
                                       2.3.1926, decorati di Medaglia d'Argento        per la gioia del Padre Catechista
  C ­ da Genova                        alla Memoria (per il primo modificata in        dei superiori e della nostra masnada urlante.
                                       Medaglia d'Oro alla Memoria).                   Io entravo tra i pali nel primo tempo
                                                                                       con maglia azzurra a bordi neri
I due Paracadutisti "Nembo" sono Caduti il 3.6.1944 sul fronte di Roma,                tra gli applausi scroscianti della IV Ginnasiale
a quota Cuore. La poesia è del giornalista Sandro Morichelli.                          tra i fischi sibilanti di quelli della V classe.
In loro memoria ACTA aggiunge parte di uno scritto (2) del compianto storico           Tu venivi schierato in maglia bianco­nera
amatoriale Sottufficiale in Servizio a Roma della Guardia di Finanza, con resi­        alla ripresa del gioco al grido di Nando
                                                                                       tra gli schiamazzi e improperi della mia banda.
denza a Cisterna di Latina, e che ha collaborato con l'Istituto Storico della RSI,     Per noi due, reucci in erba, quarta e quinta
Daniele Lembo (Minori 4.4.1961 ­ Roma 17.3.2013). Lo scritto ha titolo La              facevano a cazzotti.
Battaglia per Roma ­ Il Battaglione Paracadutisti "Nembo", tratto dal libro dello      Ti chiamavano Sentimenti IV,
stesso Lembo FANTASMI DI NETTUNIA, edito da Orionlibri nel 2000.                       idolo riconosciuto della Iuve bianconera.
                                                                                       Mi chiamavano Franzoni, gatto magico
L'importanza del "Nembo", nell'economia dello scontro descritto, è di limi­            dell'Inter nerazzurra del Presidente Masseroni.
tatissima portata, soprattutto se si considera che si tratta di circa 350 para­
                                                                                 2
                                                                                       Ricordi i giorni di S.Giacomo, Ferdinando,
cadutisti italiani utilizzati in un contesto numerico di 40.000 tedeschi che           quando a Villa Umbra ti pavoneggiavi
contrastano 45.000 angloamericani. Differente è invece il significato politico         in divisa da Paracadutista della Nembo
della partecipazione italiana, che vede un reparto organico, in armi e sotto           con Marco Fiocchi, arrivato da lontano ?
                                                                                       Nei vostri occhi c'erano orgoglio e fierezza,
bandiera nazionale, in quanto facente parte del neocostituito Esercito Repubbli­
                                                                                       nobiltà, fede in Dio e nella Patria,
cano, tornare al fronte accanto all'alleato germanico. In questi primi combatti­
                                                                                       nella tua bella mamma che non t'ha rivisto più.
menti, gli italiani, ritornati al fronte, faranno ben presto ricredere i camerati      Entusiasti vi opponeste alla marea avanzante,
tedeschi che ben poca fiducia mostrano di avere nei riguardi di quel reparto           fragili creature con il basco verde
formato da giovanissimi paracadutisti, molti dei quali evidentemente senza nes­        opposti ai grossi carri stellati
suna esperienza di guerra. Tra il 15 marzo e il 15 maggio il reparto sosterrà          alle fortezze volanti U.S.A.
nuovi combattimenti a quota Cuore, Bosco dei Pini, quota 58, Bosco di Fossi­           contro la ricchezza dei capitalisti.
gnano e Macchia S. Lucia. Le grosse perdite subite durante la controffensiva te­       Splendida purezza e povertà
                                                                                       dei caduti e dei pochi superstiti
desca e nel periodo successivo che,come è detto, solo nel corso dell'operazione
                                                                                       di Ponte Decima dove vivrete eterni
"Fischang", ammontando a 151 unità tra morti, feriti e dispersi, costituiscono il      in gioia spensierata di giovinezza
45­50 % degli effettivi del battaglione, inducono il comando a riprendere fiato e a    come il vento gelido di Gualdo Tadino
rimettere insieme i pezzi dell'unità. Quello che era il Battaglione "Nembo", rientra   quando volavamo da palo a palo, impavidi,
in linea a marzo riorganizzato e "contratto" su di una Compagnia che, denomi­          per la gioia del padre Catechista
nata "Nettunia­Nembo", è messa al comando del Tenente Berardi.                         dei superiori e della nostra masnada urlante.

 B                                             Da Bologna, Dario Castagnoli che nel 2018 ha completato UFFICIO OPERA­
                                               ZIONI BOLOGNA (Stralcio Ufficiali e Militi della lovale GNR, della 23.BN Facchi­
                                               ni e della 3.BN Mob.Pappalardo, inclusa Polizia Ausiliaria), quale esempio di
                                               bellissimo spirito di sacrificio, alto senso del dovere e superbo sprezzo del peri­
                                               colo nell'assolvere importanti missioni informative, dimostrando audacia non co­
                                               mune con ammirazione dell'alleato germanico, invia un ricordo del Tenente GNR
                                               Paolo Salvatore Kessler nato a Bologna il 25.10.14. "Alle armi nel 1935 in
                                               forza al 4.Rgt Artiglieria. viene congedato (1,9.36) con il grado di Sergente.
                                               Conseguito il diploma di Ragioniere è richiamato alle armi nel maggio 1940, nel
                                               settembre dello stesso anno ottiene la nomina a Sottotenente di Complemento.
                                               Dopo l'8 settembre non accetta il disonore e il tradimento. Aderisce alla RSI, si
                                               arruola nella GNR con il grado di Tenente operando a Bologna nel 629. Co­
                                               mando Provinciale. Nell'estate 1944 inizia l'attività, con audacia e diligenza,
                                               presso l'UPI­Ufficio Politico Investigativo bolognese. Infiltratosi insieme a Ivo
                                               Zampanelli tra le le bande di ribelli, riesce a smantellare il gruppo dirigente del
                                               Parito d'Azione facendone arrestare 22 componenti. Nel 1945, di pattuglia in Via
                                               Calvart, il 23.3. è ferito da un lancio gappista di bomba a mano, mentre Il 18. 4.
                                               presso l'odierna Piazza dell'Unità, un ciclista, fatto fermare per un controllo, lo
                                               colpisce al torace con un colpo di pistola. Ricoverato in ospedale a Bologna, è
                                               trasferito in gravi condizioni a Modena. Vi muore il 20 aprile 1945.
— 15 —                                           ACTA

AD                  ACTA
     Il genovese Pierfranco Malfettani d'intesa con i Volontari (Centenari e Viale tra gli altri) dell'Onlus
 C
     Croce al Manfrei, della quale Michele Giusto dal 2006 è stato appassionato animatore, invia un lungo
ricordo (1) del Combattente RSI di prima linea Michele Giusto (Arenzano 13.12.1926 ­ Genova
9.10.2019), autore di L'ultima frontiera dell'Onore ­ Fiamme Bianche al fronte (2015, Ed. Novantico), ri­
cordo che in parte modifichiamo per dare spazio alla canzone (2) dei Cacciatori di Carro Div. Etna.
Michele Giusto, studente a Genova dell'Istituto Tecnico             che stavano superando il Po, la Batteria
                                                                                                                            1
Commerciale Vittorio Emanuele III di piazza Corridoni,              Pfefferkorn inizia a ritirarsi con i pezzi trainati
dopo l'8 settembre 1943 aderisce all'Opera Balilla di               anche in modo fortunoso. Nella notte sul 25 aprile
Via Cesarea e ne diverrà Sergente nelle locali Fiamme               cadono, combattendo contro gli invasiori, il ligure
Bianche comandate dal Ten. Giuseppe Minoliti, Caduto                Alberto Brizzi e il napoletano Vincenzo Della Rocca
a Rovato il 26.4.45. Assieme a Giusto, di Arenzano,                 lasciati di retroguardia presso il Po con altre CC.NN. e
sono Volontari in RSI Alberto Brizzi, che cadrà                     con l'Unteroffizier Kiesslinger, che invece ripiegano. Il
combattendo il 25.4.45 a Bagnolo S.Vito, e Luciano                  26 aprile tedeschi e italiani in frazione Grazie di
Miglioli, poi Milite GNR Ferroviaria. Giusto partecipa al           Curtatone, ad ovest di Mantova, affrontano l'ultimo
Campo DUX di Velo d'Astico con il 1.scaglione del                   scontro con gli americani distruggendo un carro
Reparto Genova, in parte incorporato a fine agosto                  Shemann. Il 28 aprile la Batteria è distrutta da insistenti
1944 nel 3. Btg. Pontida alla Caserma De Cristoforis di             colpi di mortaio a Sacca di Goito, cascina Podimare e
Como, due Plotoni del quale vengono inclusi nella                   l'Ob. Leutnant Pfefferkorn ne dispone lo scioglimento
Divisione Controaerea e Antiparacadutista Etna della                dopo aver consegnato nelle mani di Michele Giusto una
GNR che, secondo l'accordo Ursula con i tedeschi, si                Croce di Ferro per il gruppo italiano che aveva
forma a Piazzola sul Brenta con assegnazione di 6                   concorso a colpire lo Shermann.
mila Militi a Batterie della Flak operanti in Pianura               I tedeschi della Batteria si ritirano verso Nord, oltre
Padana. Giusto che a Como era tra gli allievi Cacciatori            Verona, e sono catturati a Montebello Vicentino da
di Carro resta ln forza alla 9. Cp., che ne assume la               truppe polacche. Gli italiani con il Ten. Ribacchi e il
denominazione nella Divisione Etna (Gen. Giuseppe                   Sten. Franci, al termine di un'ultima sosta in una
Volante e dopo il 3 gennaio 1944 Gen. Giovanni                      cascina non distante da Sacca di Goito, strada per
Bocchio). La 9. Cp. viene aggregata, in addestramento               Vasto, si arrendono il 30 aprile ad un Ufficiale inglese.
continuato, alla Batteria Flak di stanza a Bagnolo S.Vito           Ribelli locali li conducono, spesso malmenandoli, prima
dotata di 4 pezzi da mm 88 / F 36, comandata dall'Ob.               a Vasto di Goito e nel capoluogo Goito, dove una jeep
Leutnant Pfefferkorn. La Batteria inquadrata nel­                   americana in transito evita il peggio, e poi ad un
l'Abteilung Ebentreit e dipendente dal 1. Reggimento                Tribunale del Popolo in Marmirolo. Infine sono rinchiusi
della 25. Divisione Flak operante in Italia (ACTA n. 72).           a Mantova nel carcere di via Poma per essere
Intensificatisi dal 22 aprile 1945 gli attacchi aerei nemici        l'indomani, con le accuse più strampalate, processati in
sulla linea difensiva del Po e dal giorno 24 costretta a            Piazza Virgiliana. Per fortuna gli abitanti di Bagnolo
fare anche fuoco terrestre contro truppe e mezzi US                 San Vito testimoniano a loro favore.
Contro i carri noi giovani baldi          Cacciatore, la caccia s’è aperta,            Ad inizio estate 1945 le Camicie Nere
                                                                                   2
siamo pronti a cercare il duello,         ecco il carro nemico che avanza,             della Divisione Etna ­ 9. Compagnia,
vibra più d’un motore il cervello ,       fra un minuto comincia la danza,             addette alla Batteria Flak di Bagnolo
più d’un cingolo i nervi son saldi.       c’è la morte che al ballo s’è offerta.
                                                                                       S.Vito (Correggio Micheli e poi S.Giaco­
Noi lo scatto battiam del leone,          Cacciatore ti guida una luce                 mo Po) ed imprigionate a fine guerra a
per serrare il nemico alla gola           ed il mostro d’acciaio tessuto               Mantova, vengono trasferite alla locale
ed il piede non corre ma vola,            è fermato, bloccato, battuto,                caserma Randaccio, dove fanno servizi
col pugnale vinciamo il cannone.          carro fermo a morir si riduce.
                                                                                       di fatica. Nel periodo muoiono per inci­
Siam cinquanta e una sola passione,       È la legge fatale del Duce,                  dente stradale Mario Fontana, anni 18,
un reparto ed un’anima sola.              chi si ferma per sempre è perduto.           da Sondrio e per malattia Salvatore
                                                                                       Grammatico, anni 17, da Trapani).
Di corazze cacciatori,                    Di corazze cacciatori,
cacciatori della morte,                   cacciatori della morte,                      L'11 Luglio 1945 tutte le Camicie Nere
se l’acciaio è duro e forte               se l’acciaio è duro e forte                  sono liberate (il Tenente Alberto Ri­
son più forti i nostri cuor.              son più forti i nostri cuor.                 bacchi e il Sottotenente Sergio Franci, il
                                                                                       3 agosto). Nelle due occasioni il
Contro l’oro vince il sangue,             Contro l’oro vince il sangue,
contro il ferro vince il cuore,           contro il ferro vince il cuore,              Brigadiere CC.RR. Turazza aggregato
mille carri un cacciatore                 mille carri un cacciatore                    all'Allied Military Government consegna
può da solo conquistar.                   può da solo conquistar.                      a ciascuno della ventina di superstiti
              sulla melodia di "Camerata Richard" di Mario Ruccione                    1.800 Lire (quale soldo arretrato).
SETTEMBRE ­ NOVEMBRE 2020                                   — 16 —                                                       ACTA

             VERBALE n. 19 del 20 giugno 2020 del Consiglio di Amministrazione
            Oggi venti giugno duemilaventi in Bologna nella sede Nord della Fondazione della RSI
            Istituto Storico di Via del Borgo di San Pietro n.134, in convocazione straordinaria, si
            riunisce il Consiglio di Amministrazione della Fondazionem medesima. Essendo
            presenti anche per delega cinque Consiglieri, ossia la maggioranza, il Presidente Arturo
            Conti nel rispetto dello Statuto dichiara valida la riunione con alla Segreteria Enrico
            Persiani e con il seguente Ordine del Giorno:

            1) Comunicazioni della Presidenza;
            2) Varie ed eventuali.

            Punto 1: Il Presidente Conti propone la nomina della dottoressa Francesca Buscaroli a
            Resivore dei Conti della Fondazione della RSI Istituto Storico Onlus.
            Punto 2: Nessuna richiesta.

            Il Consiglio di Amministrazione approva alla unanimità.
            Il Presidente ringrazia i convenuti e alle ore 12 chiude il Consiglio di Amministrazione
            del 20.6.2020.

Questo ACTA n.103 anticipa di due mesi la sua diffusione per favorire le partecipazioni alla ripresa
dell'attività culturale della Fondazione RSI Istituto Storico Onlus del prossimo 13 settembre, Cicogna.

Anche per il 2021 la Fondazione della RSI­Istituto Storico Onlus è stata ammessa tra gli Enti del Volontariato al bene­
ficio del 5 per mille. Il contribuente, per esprimere la preferenza alla nostra Fondazione nella destinazione del 5 per mille,
sull'apposito primo spazio a sinistra della seconda parte della scheda per la scelta della destinazione (sotto la parte relativa
all'8 per mille) del Modello 730 o del Modello Unico, deve apporre la propria firma ed indicare il Codice Fiscale 91229450373
(da indicare nella casella del cinque per mille del modello redditi 730 o Unico intitolata SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO ).

                              D O C U M E N TA Z I O N I I N V E T R I N A
 G. IACHINI ­ 1945 ­ Un Mese di Guerra (1992)                        C. CUCUT ­ Le FF.AA. della RSI ­ Rorze di Terra (2005)

 U. BERNARSDI ­ Un'infanzia nel '45 (1999)                           A. BORMIOLI ­ ... un Bersagliere della RSI (2016)

 D. D'URSO ­ Figure dell'Ultimo Fascismo (2017)                      G. MAGRIN ­ Danilo Guiotto (2016)

                            Attività della Fondazione della RSI
                                                   a Cicogna con inizio 10,30

                    22 novembre 2020      ­ANR IL I GRUPPO CACCIA (Paolo Ciuffoni Stanghini)

                    21 febbraio 2021      ­Presentazione del libro Ather Capelli (Luca Bonanno)
                                          ­ I GAP A MILANO (Alessandro Brignole)
                                           ­
                    18 aprile 2021        ­ASSEMBLEA SOCI ADERENTI
                                         ­ I GAP A GENOVA (Francesco Tuo)

                                           Bimestrale culturale scientifico informativo

FONDAZIONE DELLA RSI ­ ISTITUTO STORICO Onlus                          Anno XXXIV ­ N. 3 (103) Settembre­Novembre 2020
52028 ­ Via Cicogna, 66, Terranuova Bracciolini (AR)
C.F. 91229450373                                                                                 Direzione: Arturo Conti
Telefono e Fax 051 240341                                                       Redazione: Paola Ghini, Nicolò Girolimetto,
www.fondazionersi.org ­ info@fondazionersi.org                                   Alberto Mazzoneschi, Paolo Minucci Teoni.
Conto Corrente Postale: 92249317
IBAN: IT 08J • 03268 • 02400 • 052314824850                                                                  Stampa in proprio
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