VERITÀ DI GIORGIO PISANÒ, STORICO RSI - DELLA FONDAZIONE DELLA R.S.I. ISTITUTO STORICO
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ANNO XXXIV N. 3 (103) SETTEMBRE NOVEMBRE 2020 secondo centenario DELLA FONDAZIONE DELLA R.S.I. ISTITUTO STORICO Reg. Trib. Arezzo 5/87 21 Aprile 1987 Sped. A.P. Legge 46/2004 art. 1, comma 1 e 2 Filiale Bologna Direttore responsabile Enrico Persiani a 22 anni dalla morte, con doverosi onori VERITÀ DI GIORGIO PISANÒ, STORICO RSI sull'assassinio Mussolini A C Giorgio Pisanò (doc. A) nasce il 30 gennaio 1924 a Ferrara e muore per ma lattia il 17 ottobre 1997 a Milano. Combattente in RSI (doc. B), chiude la pri gionia militare il 7 novembre 1946 con ulti ma sede il 370 PW Camp di Miramare di Rimini. Nel 1947 è tra i fondatori a Como del M.S.I e ne sarà eletto Senatore, per la Lombardia, in 5 Legislature. Divenuto giormalista, il 27 luglio 1968 fa rivivere fino al 1992 il settimanale CANDIDO (doc. C) continuatore dell'originale satirico CANDI DO, settimanale del sabato, diretto dal 7.6.45 al 10.11.57 da Giovannino Guare schi (poi fino al 22.10.61 non in edicola) ed erede del celebre BERTOLDO anni trenta. Per i venti mesi di carcere dopo lo scontro politico con Alcide Degasperi e per la saga "don Camillo e Peppone" Guareschi (Roccabianca 1.5.08 Cervia 22.7.68), pur monarchico, appartiene alla Storia d'Italia. Con la X MAS Pisanò è negli N.P., a Jeso B lo. Quando viene inviato oltre le linee angloamericane insieme al pistoiese Ruy Blas Biagi, è paracadutato presso Roma. Nel rientro a Missione compiuta, pur non identificato come Agente Segreto, resta incarcerato per un mese ad Arezzo perché privo di permesso in zo na di guerra. Dopo rientro in Nord Italia, viene decorato dai tedeschi con Croce di Ferro di 1 e di 2 classe. Nei ranghi della XXXVIII B.N. di Pi stoia, dal 20 aprile 1945 fino allo scioglimento, opera in Valtellina assieme alla colonna Vanna della GNR di Frontiera.
SETTEMBRE NOVEMBRE 2020 —2— LE VERSIONI COMUNISTE Riproduciamo da CANDIDO Anno V N. 6 del 12 maggio 1990 parte della pagina 8 dal titolo "gli ultimi cinque secondi di Mussolini" ed è la ventiduesima puntata B sull'argomento di Giorgio Pisanò. Se condo quanto è su CANDIDO, dal n. 2 al n. 5, si tratta dell'ultimo tempo trascorso da Mussolini vivente. Catturato a Dongo il 27 aprile 1945 dalla 52^ Garibaldina e in consegna alla Guardia di Finanza coma sca di GervasinoStazzona, nella notte é di nuovo prigioniero dei comunisti e si trova nella grande casa colonica di Bon zanigo (doc. A), residenza di Giacomo e Lia De Maria allora in Comune di Mezze gra, ma dal 2014 Comune di Tremezzina, che ha sede a Tremezzo ed ha altre 3 Frazioni: Lenno, Mezzegra e Ossuccio. È un forzato ospite dalle 5 del 28 aprile 1945, con la guardiania di due del PCI: Giuseppe Frangi (ucciso dai comunisti il 5 maggio 1945) e Guglielmo Cantoni. A L'autopsia del 30 aprile 1945 ha scoperto che Mussolini quando fu assassinato era digiuno da diverse ore. Di conseguenza non ha consumato pasti in casa De Ma ria. L'ultimo pasto alle ore 21 della sera precedente gli era stato offerto nella caserma della Guardia di Finanza di Germasino (5,4 Km da Dongo). Preso da pag. 9 di CANDIDO n. 6, insieme al re lativo commento di Giorgio Pisanò su quattro colonne, riproduciamo in questa pagina 2 di ACTA dal titolo LE VERSIONI COMUNISTE VARIANO E SEMPRE PIU' FALSE e "gli ultimi cinque secondi di Mussolini" una veduta della cucina di ca sa Giacomo De Maria e del tavolo davanti al caminetto ancora con tizzoni di legna accesi (doc. B) e nella pagina 3 che se gue, sotto il titolo "l'ultima cena che non c'è mai stata" una immagine di Lia De Maria vicino al tavolo della cucina (doc. C). Poi il riassuntivo commento di Pisanò del verbale della perizia necroscopica (doc. D) del corpo di Benito Mussolini. Segue una corografia di quel territorio co masco (doc. E) e l'elenco dei libri più importanti di Giorgio Pisanò.(doc. F).
—3— ACTA VARIANO E SEMPRE PIÙ FALSE C D E F I più importanti libri di Giorgio Pisanò Sangue chiama sangue PIDOLA Milano (1962) La generazione che non si è arresa CDL Milano (1964) Storia della guerra civile in Italia 3 Vol. FPE Milano (1966) Gli ultimi in grigioverde 3 Vol. FPE Milano (1967) Le Forze Armate dela RSI 4 Vol. VISTO Milano (1967) Gli ultimi cinque secondi di Mussolini IL SAGGIATORE Milano (1996) Io fascista IL SAGGIATORE Milano (1997)
SETTEMBRE NOVEMBRE 2020 —4— RIEVOCAZIONE DI L’assassinio del grande filosofo, per mano di attentatori dell’opera su Marx di Lenin, una citazione positiva che gappisti fiorentini, si consumò il 15 aprile 1944, mentre, Lenin stesso aveva fatto nei confronti di Gentile in meri in auto, attendeva di poter accedere alla residenza to alla sua critica sulla filosofia marxista. temporanea di Villa di Montalto. A seguito delle gravissi In ultima analisi, è interessante osservare come Gentile me ferite procurate dai colpi, sparati al petto a distanza si preoccupasse di garantire durante tutto il fascismo ravvicinata, la corsa all’ospedale Careggi fu vana. non tanto l’inutile pluralità di opinioni dei regimi demo Teorizzatore dell’Idealismo Attuale, fu questo il nome cratici, bensì la più importante libertà di pensiero che che volle dare alla propria filosofia del pensiero, come lo permise il libero sviluppo di dottrine filosofiche in anta stesso Biggini ci ricorda nell’elogio funebre (doc. A), gonismo all’idealismo attuale. Benedetto Croce fu libero impiegò la sua filosofia come fondamento per lo sviluppo di elaborare la sua dottrina della dialettica dei distinti, della Dottrina del Fascismo ed una più ampia revisione mentre Nicola Abbagnano poté sviluppare il suo esi del concetto di Società Civile in relazione a quello di stenzialismo positivo. Spesso, al fine di promuovere Patria, ben evidenziato nelle parole del prof. Claudio Si l’opera filosofica di Croce, la pubblicistica ha utilizzato il monetti (doc. B e C) termine Neoidealismo Italiano per assimilare gli scarni Non stupisce che la sezione del PCI locale sia stata contenuti filosofici crociani a quella dell’Attualismo l’unica componente dei membri fiorentini del CLN a ri gentiliano. Tuttavia, Croce esaurì presto la sua vena fi vendicare l’atto: Gentile, nel primo dopo guerra, aveva losofica e, non avendo altri argomenti speculativi, passò un notevole seguito tra quelli che successivamente tra le file degli antifascisti, per i quali era sufficiente fondarono il partito comunista italiano. Tra questi spicca obiettare invece di usare il pensiero critico. sicuramente il nome di Palmiro Togliatti, che evidente Nicola Abbagnano però, a distanza di più di quarant’anni mente doveva provare un certo disagio ad aver recensi dalla morte di Gentile, si preoccupò di chiarire le due to su L’Ordine Nuovo l’opera gentiliana Guerra e Fede. differenti visioni dialettiche: “La posizione di Gentile [...] Lo stesso Togliatti che, nonostante l’assassinio di Genti mi parve, perché lo era, più chiara e concreta di quella le, negli anni ‘50 ancora sentiva un certo disagio nei crociana. Del resto, pur legato all'hegelismo, nell'intero confronti della figura del grande filosofo: tanto da censu suo sistema filosofico Gentile tentava di svincolarsi rare, in occasione della pubblicazione di una traduzione dall'astrazione e di ancorarsi alla realtà”. A
—5— ACTA GIOVANNI GENTILE - 1 Ripetiamo, per facilitarne la lettura in originale da I Discorsi del Giorno editi in RSI, la pubblcazio ne del 1991 in una sola pagina (ACTA n. 14, ri presa da L'Illustrazione Italiana del 30 aprile) del discorso pronunciato dal Ministro Biggini dopo l'assassinio a Firenze di Giovanni Gentile.
SETTEMBRE NOVEMBRE 2020 —8— RIEVOCAZIONE DI Discorso del Ministro Carlo Alberto Biggini all'EIAR Milano
—9— ACTA GIOVANNI GENTILE - 3 B C Il Professore Claudio Simonetti, residente a Cumiana, importante Comune del pinerolese ed oggi nella città metropolitana di Torino, è autore del terzo volume STORIA DI CUMIANA E DEI CUMIANESI E DELL'ITALIA E DEGLI ITALIANI, pagine 215. stampato nel dicembre 1986 (i primi due volumi sono stati scritti da Michele Grosso, Monsignore).
SETTEMBRE NOVEMBRE 2020 — 10 — BERSAGLIERI MAMELI Agli ordini del Capitano Martucci, la 1.Cp. del Tenente Dani e la 3.Cp. del Tenente Gallerati del II Btg. Bersaglieri "Mameli", riordinate nell'organico, lasciano Verona il 18 marzo 1945 in tradotta fino ad Ostiglia. Traghettato il Po, a piedi transitano per San Benedetto Po, Brescello e Parma. Il 27 marzo a Gaiano di Collecchio, (doc. A) passano alle dipendenze dell'Armata Liguria e della Div. Italia. L'indomani la 3. Cp. inizia il presidio a Fornovo del ponte sul fiume Taro e del tratto Fornovo Collecchio della Statale della Cisa. Diari di Guerra di Bersaglieri donati A all' Istituto Storico RSI hanno con sentito di rendere pubbliche le gesta del II Btg. Bersaglieri Volontari: Gian franco Lucato su ACTA n. 20 con "Bersaglieri sull'Appennino Battaglio ne Goffredo Mameli R.S.I. 1943 1945" (doc. B) ed Antonio Liazza su ACTA n. 48 con i "suoi 88 gg. di guerra ed un anno di prigionia". La sua scomparsa, nel 2019, è stata ca meratiscamente ricordata a pagina 15 di ACTA n.102 con la collaborazione del Bersagliere Gianni Bortolon. B All'8 settembre 1943 parte del personale del Deposito di ed inserita nel Gruppo da Combattimento Leiner, ha il Verona San Zeno dell'8. Rgt. Bersaglieri (Luciano Manara battesimo del fuoco il 23 settembre 1944 sulla linea gotica, in RSI) non depone le armi e un primo Battaglione di 500, a Coniale di Firenzuola contro gli americani della 5. Ar con nome Benito Mussolini, il 10 e 14 ottobre 1943 in due mata, poi perdendo e riconquistando Monte Cucco (710 m) scaglioni lascia Verona per schierarsi a difesa di Gorizia e ancora in terra toscana a sud della romagnola Castel del del confine nordorientale. Il Reggimento avrà un secondo Rio. Avrà il cambio dalla 2. Compagnia che il 16 dicembre Battaglione il 20 febbraio 1944 dopo il rientro da Gorizia di operando sulla linea del fiume Senio insieme a Volksdeu un Plotone comandato dal Ten. Ilario Dani. Un terzo Batta tsche polacchi, che tradiscono, perde 39 Bersaglieri cattu glione si formerà il 20 maggio 1944, fermo in caserma. ratii dalla 3. Div. polacca Carpatica. Pertanto la 2. Cp. La 1. Compagnia (Ilario Dani) del II Btg. Bersaglieri Vo manca quando in Lunigiana il II Btg. opera con il Gruppo da lontari "Goffredo Mameli" (Leonardo Vannata, Saverio Mar combattimento Ferrario (ACTA n. 93). Sono stati Ufficiali tucci), Reparto fantasma perché disconosciuto dalla storio subalterni della 1.Cp.: Giuseppe d'Antona, Silvio Di Lalla, grafia dell'italietta, una volta aggregata alla tedesca 715.ID Gianni Ravazzini, Antonio Rigosa e Franco Aschedamini.
— 11 — ACTA CON LA DIVISIONE ITALIA I Bersaglieri "Mameli" in ritirata dalla Lunigiana Il 26 aprile 1945 superano il Passo della Cisa. L'indomani, dopo una sosta a Berceto, si mettono in marcia per Fornovo. Alle 18 ad Ozzano Taro apprendono che la US 34. Div. e il Corpo brasiliano F.E.B. da Reggio Emilia hanno iniziato la risalita della n. 63 per impedire ai Combattenti Monte Rosa ed Italia di raggiungere la Via Emilia su quella Statale e che il Maresciallo Graziani il 24 aprile ha ordinato di cessare le ostilità. A Fornovo il promosso Capitano Dani alle 19 del 28 aprile, a tutti i Bersaglieri (doc. C e doc. D) una volta in unico raduno, dice: "la guerra è finita. Abbiamo fatto quello che era giusto. Abbiamo combattuto con onore. Dio salvi l'Italia". Suddiviso in parti uguali l'ammontare della cassa dei Reparti, ognuno resta libero di consegnarsi ai brasiliani oppure di tentare il ritorno in famiglia. C D Alle 18 del 29 aprile 1945, termine E Collecchio 15 mila tedeschi ed italiani si arrendono fissato per la definiva resa, i resti della 1. Cp. e della 3. Cp. "Mameli" che si trovavano tra Fornovo Taro e Gaiano sulla Statale n. 62 della Ci sa, sei Km a Nord Est di Fornovo Taro, i superstiti della Div. Italia con gli aggregati Div. Monterosa e Div. San Marco e i Militi della GNR apuana assieme ai tedeschi della 148. I.D., della 361. I.D., della 90. Pz.Gren e del IV Hochgebirgsjaeger sfilano a gruppi sulla piana di Pontescodogna (doc. E) davanti ai brasiliani della FEB Força Expedi cionaria Brasileira (sbarcati a Napoli il 16 luglio 1944), che presentano le armi. Il Comandante della Divisione 1. e 3. Compagnia Italia Mario Carloni (ACTA n. 60) II Battaglione "Mameli" viene unito ai gruppo di Generali RSI da tempo prigionieri a Firenze. Il III Battaglione Enrico Toti del Reggimento Bersaglieri Vo stato Consigliere Nazionale nella XXX Legislatura e Segre lontari Luciano Manara, costituito il 20 maggio 1944 a Ve tario Federale del PNF a Verona fino al 1943, trovandosi in rona e comandato dal Maggiore Sandro Bonamici, restò Ospedale a Quinto Valpantena, si consegnò al CLN. Venne sempre sotto organico e quindi non potè essere operativo, assassinato da comunisti l'1 maggio 1945 al Forte verone pur fornendo Bersaglieri al II Battaglione, Non si mosse se di Castel d'Azzano con altri sette (sei della GNR vero dalla sede reggimentale veronese di San Zeno, Porta nese e il Comandante dei Vigili del Fuoco della città di Pozza, che lasciò a fine guerra nel tentativo di raggiungere Verona), anch'essi mai sottoposti a processo: Raffaello Trento. ma scigoliendosi a Sud di Rovereto. Bellotti, Luigi Di Fusco, Arturo Gabozzi, Giuseppe Gaggia, Sandro Bonamici (Albaredo d'Adige 10.10.1903), che era Ilio Onesti, Giovanni Ostini e Giuseppe Seves.
SETTEMBRE NOVEMBRE 2020 — 12 — I CADUTI DEL ALTIERI Renzo Bers. Bosaro 26.9.1926 8.2.1945 Riolo Bagni RA, Mulino Costa Ca' S.Martino ANDENI Giovan Battist. Bers. Barbariga 9.6.1926 8.3.1945 Riollo Bagni RA, Feld Lazarett A ARTICO Ivan Cpl. AU Vittorio Ven. 24.5.1924 12.4.1944 Vittorio Veneto TV, Osp.civile ASCHEDAMINI Franco Sten. Crema 2.2.1922 24.9.1944 Firenzuola, Bordign.M.AllovoloM.Cristino FI BAGLIONI Antonio Cpl.AU Suzzara 17.4.1927 26.9.1944 Castel d.Rio, ValsalvaCiglione Almedole BO BASSETTO Mario Bers.AU Treviso 15.2.1927 22.9 1944 S.Arcangelo Romagna FO, Feld Lazarett BAZERLA Benito Serg.AU Isola d.Scala 9.2.1927 26.9.1944 Castel d.Rio, ValsalvaCiglione Almedole BO BENAGLIO Sergio Bers. Lovere 4.2.1928 23.9.1944 Firenzuola, Bordign.M.AllovoloM.Cristino FI BERGONZONI Francesco Serg.m. Castello d'Argile 31.10.1908 11.1.1945 Riolo B.Pradella, Salvarelle RA BRINDESI Lamberto Cpl. Trieste16.9.1927 26.9.1944 Castel d.Rio, ValsalvaCiglione Almedole BO CASARINI Mario Cpl.m.AU Bologna 30.8.1923 26.9.1944 Castel d.Rio, ValsalvaCiglione Almedole BO CASOLARI Giorgio Bers. Verona 1.3.1927 30.9.1944 Imola BO, Feld Lazarett CATTANEO Aribaldo Bers. Adrara S.Martino 6.2.1928 18.3.1945 incid.caserm.Bergamo COSTA BONAVENTURA Dino Cpl.m. Schio 6.7.1924 26.9.1944 Castel d.Rio,ValsalvaCiglione Almedole.BO COTROMANO Felice Bers. Bologna 19.7.1926 21.4.1945 Collecchio, Ozzano Taro PR DELLA MEA Renato Bers. Plezzo 21.11.1923 15.12.1944 Rocca S.Casc. Limisano, Casette q.256 FO DE MICHELI Fabio Serg..AU Genova 16.5.1923 30.1.1945 Riolo Bagni, isolaGualdo di Sopra RA DESIDERATO Bruno Bers. Motta Livenza 23.10.1926 26.9.1944 Castel d.Rio,ValsalvaCiglione Almdedole BO DI BARTOLO Paolo Cpl.m.AU Firenze 17.4.1926 11.4.1944 Vittorio Veneto TV (Missione propag. imb.) DORO ALTAN Florian Serg.AU Vittorio Ven. 6.11.1925 22.4.1945 Fivizzano, Viano MS DUSSI Lucio Serg.AU Buie d'Istria 18.3.1923 30.4.1945 Trieste (insurrez.), Osp.civile FABRIS Aldo Bers. Vittorio Ven.16.10.1927 1.5.1945 Trieste (da sloveni) FACCHINI Giov. Batt. Benito Bers. Novi Ligure 28.11.1928 30.9.1944 Vado Ligure, S. Ermete SV (bmb) FAUSTI Pietro Cpl.m. Marcheno 20.6.1925 23.9.1944 Firenzuola, Bordign.M.AllovoloM.Cristino FI FERRO Pietro Serg. Venezia 16.12.1919 30.4.1945 Vipacco GO, Postumia FERRO Remo Bers. Val.S.Nicolao 16.7.1927 28.9.1944 Imola BO, Feld Lazarett (fer.26..9) FINAMORE Robert. Alessandr. Bers.AU. Verona 8.2.1926 22.4.1925 Fivizzano, Viano MS FORATO Gino Cpl. Asolo 2.2.1926 8.2.1945 Riolo BagnMulino Costa, Ca' S.Martino RA FRANCHI Elio Bers. Castelfranco Ven. 29 1.1926 19.3.1945 Treviso Osp, mil. (fer. bmb) GABURRI Gianfranco Bers. Pozzolengo 7.1.1927 16.12.1944 Brisighella Calban.S.Mamol. RA (disp.) GAMBARO Espero Serg. Milano 22.4.1921 4.1.1945 Riolo Bagni, Salvarelle RA GASPARINI Vincenzo Bers. Ferrara 23.1.1924 17.5.1944 Schio VI (imb) GERVASONI Giuseppe Bers. Bergamo 31.10.1926 5.1.1945 Riolo Bagni, Salvarelle RA LORENZI Tarcisio Bers. Verdello 16.11.1924 22.4.1945 Fivizzano, Viano MS MANCINI Mario Bers. Castenedolo 11.1.1926 26.12.1944 Imola, Pontesanto BO MANIERO Renato Cpl. Abano Terme 2.1.1927 23.4.1945 Fivizzano, Viano MS MARONGIU Giovanni Serg. Firenze 17.10.1923 8.2.1945 Riolo Bagni.Mulin.Costa, Cà S.Martino.RA MARZULLO Roberto Bers. Taranto 5.12.1927 26.9.1944 Castel d.Rio, Valsalva.Ciglione Almedole BO MASSETTI Giovanni Cpl.m. Verona 19.10.1915 16.4.1945 Mantona, Osp.mil. (mal.serv.) MATERAZZO Franco Bers.AU Pola 3.9.1926 26.9.1944 Castel d.Rio, ValsalvaCiglione Almedole BO MERLO Lucio Sten. Gorizia 11.4.1924 26.4.1945 Parma (incid.) NANNICINI Nedo Cpl.m.AU S.Giovanni Val. 26.12.1927 23.9.1944 Firenzuola, Bordign.M.AllovoloM.Cristino FI NEGRO Giovanni Serg. Ormelle 1.11.1901 30.1.1945 Riolo Bagni, IsolaGualdo di Sopra RA ONESTI Giorgio Serg.AU Roma 6.3.1926 23.9.1944 Firenzuola, Bordign.M.AllovoloM.Cristino FI ONGARELLO Antonio Bers.AU Padova 1.6.1927 26.9.1944 Castel d.Rio, ValsalvaCiglione Almedole BO POGGINI Maurizio Cpl.AU Roma 18.4.1927 16.12.1944 Brisighella, CalbanS.Mamol.RA (disp.) POZZATO Vittorio Bers.AU Venezia 18.7.1926 26.9.1944 Castel. d.Rio, VasalvaCiglione Almedole BO RACCAGNI Faustino Bers. Pontoglio 4.4.1925 30.4.1945 Verona, Osp.mil.Quinto Valpantena (mal.) SCHEJOLA Antonio Cpl.AU Milano 20.9.1925 23.9.1944 Firenzuola, Borgogn.M.AllovoloM.Cristino FI SIMONAZZI Sergio Bers. Bergamo 24.7.1928 26.9.1944 Castel d.Rio, ValsalvaCiglione Almedole BO SIRTOLI Virgilio Cpl. Ponteranica 5.4.1923 22.4.1945 Fivizzano, Viano MS SONZOGNI Francesco Bers. Zogno 19.9.1926 5.1.1945 Riolo Bagni, Salvarelle RA SOSSO Tommaso Carlo Cpl.m. Bevagna 30.9.1924 19.9.1944 Biforco di Marradi FI STAFFINI Vitaliano Bers.AU Imola 10.2.1926 1.1.1945 Riolo Bagni, IsolaBoschi di Sopra RA STOCCO Renato Bers. Terni 17.7.1922 17.5.1944 Schio VI (imb) TURRA Giacomo Bers. Borso d.Grapp.1.9.1930 22.4.1945 Fivizzano, Viano MS VALENTINI Giorgio Bers. Milano 28.3.1926 26.9.1944 Castel d.Rio, ValsalvaCiglione Almedole BO ZAMEGNAN Lino Cpl.m.AU Canda 17.3.1924 22.4.1945 Fivizzano, Viano MS ZANNONI Bortolo Serg.m. Campol.Brent.25.4.1901 15.12.1944 Rocca S.Casc.Limisan.Casetta q.256 FO
— 13 — ACTA II BTG. MAMELI A fronte sono elencati sessanta Caduti (doc. A). Sono Bersaglieri del II Battaglione Volontari Goffredo Mameli che hanno donato la vita alla Patria durante la 2. G.M. entro la data di fine guerra in Italia (3.5.1945). Qui sotto (doc. B) invece sono elencati quindici Bersaglieri Mameli Caduti con data anagrafica o con appartenza al Reparto in corso di accertamento, oppure Caduti in date successive alla fine della guerra. Bellini Gino Bers. Comacchio 12.7.1921 2.2.1944 Riolo Bagni RA, Feld Lazarett B Cavaliere Alfredo Bers. Genova 25.6.1926 21.6.1946 Genova (postumi mal. PW 211 Algeria) Ciarnelli Antonio Bers. Torino 1921 26.9.1944 Castel.d.Rio,ValsalvaCiglione Almedole BO Codan Arnaldo Bers. Parenzo 18.5.1927 7.7.1945 Pisino PL (da istriani croati) Doria Luigi Serg. Verona 1924 27.11.1944 Verona, Osp.mil. Quinto Valpantena (mal.serv.) Galletti Giuseppe M.llo Montecorice 1906 1.4.1951 Ortodonico. SA (postumi mal.PW 209 Afragola) Gervasoni Giuseppe Bers. Bergamo 1926 5.1.1945 Riolo Bagni, Salvarelle RA Lori Adriano Bers. Carrara 31.1.1926 13.7.1974 La Spezia, Osp. (postumi PWE Coltano) Minetto Luigi Bers. Venaria 1925 27.4.1945 Grugliasco TO (Osp.fer.) Mosca Giuseppe Sten. Bergamo 1921 8.10.1944 Bologna, Osp. (fer. Rimini, S.Martino in Venti) Palazzoli Mario Serg. Zelo Buon Persico 21.9.1923 27.12.1944 Ponte dell'Olio,Gusano PC (imb.) Piantoni Franco Bers. Bergamo 1927 6.2.1945 Bergamo Osp.mil. (mal.serv.) Tescaro Evandro Cpl.m. Vicenza 18.6.1923 30.4.1945 Vittorio Veneto TV Soprani Guido Sten. Ravenna 28.9.1924 8.5.1945 Milano, Parco Lambro Zanuttigh Sergio Bers. Cividale del Friuli 8.1.1927 26.2.1946 S.Vito Tagliamento PN (postumi mal.PWE Coltano) Completa queste pagine elencanti eroici Caduti della RSI due comunicazioni che hanno attinenza con i molti "be neficiari dell'8 settembre 1943" (doc. C), ovviamente non eroici. La prima comunicazione dal titolo Parte sba gliata e processo di rimozione é del Caporale della Missione Militare RSI a Berlino Renzo Morera, apparsa sul periodico Monterosa, anno 2009 n. 1, che contesta l'insistenza di qualche Autorità dell'italietta del dopoguerra e l'intera stampa giornalistica d'inizio anni 2000 di qualificare "parte sbagliata" i Combattenti della RSI. Infatti a questi Combattenti, in elenco anche presso la Croce Rossa Internazionale di Ginevra, dai 22 vincitori della 2. G.M. è stato riconosciuto lo status di prigionieri di guerra, alla pari di giapponesi e di tedeschi. La seconda comu nicazione, dal defezionante titolo II tempo stringe!, riproduce un manifesto monarchico affisso nell'Italia del Sud, invasa dagli angloamericani, con la sollecitazione per tutti a salire sul carro del nemico vincitore. BENEFICIARI DELL'8 SETTEMBRE 1943 C
SETTEMBRE NOVEMBRE 2020 — 14 — LET TERE Da Spoleto Alberto Mazzoneschi Ricordi quei giorni Ferdinando Camuncoli A invia una poesia scritta (1) in onore 1 in queste pagine 14 e 15: nel vento gelido di Gualdo Tadino dei Paracadutisti della RSI Compagnia al Collegio Salesiano San Roberto ? A da Spoleto Nembo Nettunia Ferdinando Ca Tu ed io eravamo portieri muncoli, nato a Milano il 27 .3.1927 e della squadretta dei gialli del Convitto. B da Bologna Marco Fiocchi, nato a Milano il Volavamo da palo a palo, impavidi, 2.3.1926, decorati di Medaglia d'Argento per la gioia del Padre Catechista C da Genova alla Memoria (per il primo modificata in dei superiori e della nostra masnada urlante. Medaglia d'Oro alla Memoria). Io entravo tra i pali nel primo tempo con maglia azzurra a bordi neri I due Paracadutisti "Nembo" sono Caduti il 3.6.1944 sul fronte di Roma, tra gli applausi scroscianti della IV Ginnasiale a quota Cuore. La poesia è del giornalista Sandro Morichelli. tra i fischi sibilanti di quelli della V classe. In loro memoria ACTA aggiunge parte di uno scritto (2) del compianto storico Tu venivi schierato in maglia bianconera amatoriale Sottufficiale in Servizio a Roma della Guardia di Finanza, con resi alla ripresa del gioco al grido di Nando tra gli schiamazzi e improperi della mia banda. denza a Cisterna di Latina, e che ha collaborato con l'Istituto Storico della RSI, Per noi due, reucci in erba, quarta e quinta Daniele Lembo (Minori 4.4.1961 Roma 17.3.2013). Lo scritto ha titolo La facevano a cazzotti. Battaglia per Roma Il Battaglione Paracadutisti "Nembo", tratto dal libro dello Ti chiamavano Sentimenti IV, stesso Lembo FANTASMI DI NETTUNIA, edito da Orionlibri nel 2000. idolo riconosciuto della Iuve bianconera. Mi chiamavano Franzoni, gatto magico L'importanza del "Nembo", nell'economia dello scontro descritto, è di limi dell'Inter nerazzurra del Presidente Masseroni. tatissima portata, soprattutto se si considera che si tratta di circa 350 para 2 Ricordi i giorni di S.Giacomo, Ferdinando, cadutisti italiani utilizzati in un contesto numerico di 40.000 tedeschi che quando a Villa Umbra ti pavoneggiavi contrastano 45.000 angloamericani. Differente è invece il significato politico in divisa da Paracadutista della Nembo della partecipazione italiana, che vede un reparto organico, in armi e sotto con Marco Fiocchi, arrivato da lontano ? Nei vostri occhi c'erano orgoglio e fierezza, bandiera nazionale, in quanto facente parte del neocostituito Esercito Repubbli nobiltà, fede in Dio e nella Patria, cano, tornare al fronte accanto all'alleato germanico. In questi primi combatti nella tua bella mamma che non t'ha rivisto più. menti, gli italiani, ritornati al fronte, faranno ben presto ricredere i camerati Entusiasti vi opponeste alla marea avanzante, tedeschi che ben poca fiducia mostrano di avere nei riguardi di quel reparto fragili creature con il basco verde formato da giovanissimi paracadutisti, molti dei quali evidentemente senza nes opposti ai grossi carri stellati suna esperienza di guerra. Tra il 15 marzo e il 15 maggio il reparto sosterrà alle fortezze volanti U.S.A. nuovi combattimenti a quota Cuore, Bosco dei Pini, quota 58, Bosco di Fossi contro la ricchezza dei capitalisti. gnano e Macchia S. Lucia. Le grosse perdite subite durante la controffensiva te Splendida purezza e povertà dei caduti e dei pochi superstiti desca e nel periodo successivo che,come è detto, solo nel corso dell'operazione di Ponte Decima dove vivrete eterni "Fischang", ammontando a 151 unità tra morti, feriti e dispersi, costituiscono il in gioia spensierata di giovinezza 4550 % degli effettivi del battaglione, inducono il comando a riprendere fiato e a come il vento gelido di Gualdo Tadino rimettere insieme i pezzi dell'unità. Quello che era il Battaglione "Nembo", rientra quando volavamo da palo a palo, impavidi, in linea a marzo riorganizzato e "contratto" su di una Compagnia che, denomi per la gioia del padre Catechista nata "NettuniaNembo", è messa al comando del Tenente Berardi. dei superiori e della nostra masnada urlante. B Da Bologna, Dario Castagnoli che nel 2018 ha completato UFFICIO OPERA ZIONI BOLOGNA (Stralcio Ufficiali e Militi della lovale GNR, della 23.BN Facchi ni e della 3.BN Mob.Pappalardo, inclusa Polizia Ausiliaria), quale esempio di bellissimo spirito di sacrificio, alto senso del dovere e superbo sprezzo del peri colo nell'assolvere importanti missioni informative, dimostrando audacia non co mune con ammirazione dell'alleato germanico, invia un ricordo del Tenente GNR Paolo Salvatore Kessler nato a Bologna il 25.10.14. "Alle armi nel 1935 in forza al 4.Rgt Artiglieria. viene congedato (1,9.36) con il grado di Sergente. Conseguito il diploma di Ragioniere è richiamato alle armi nel maggio 1940, nel settembre dello stesso anno ottiene la nomina a Sottotenente di Complemento. Dopo l'8 settembre non accetta il disonore e il tradimento. Aderisce alla RSI, si arruola nella GNR con il grado di Tenente operando a Bologna nel 629. Co mando Provinciale. Nell'estate 1944 inizia l'attività, con audacia e diligenza, presso l'UPIUfficio Politico Investigativo bolognese. Infiltratosi insieme a Ivo Zampanelli tra le le bande di ribelli, riesce a smantellare il gruppo dirigente del Parito d'Azione facendone arrestare 22 componenti. Nel 1945, di pattuglia in Via Calvart, il 23.3. è ferito da un lancio gappista di bomba a mano, mentre Il 18. 4. presso l'odierna Piazza dell'Unità, un ciclista, fatto fermare per un controllo, lo colpisce al torace con un colpo di pistola. Ricoverato in ospedale a Bologna, è trasferito in gravi condizioni a Modena. Vi muore il 20 aprile 1945.
— 15 — ACTA AD ACTA Il genovese Pierfranco Malfettani d'intesa con i Volontari (Centenari e Viale tra gli altri) dell'Onlus C Croce al Manfrei, della quale Michele Giusto dal 2006 è stato appassionato animatore, invia un lungo ricordo (1) del Combattente RSI di prima linea Michele Giusto (Arenzano 13.12.1926 Genova 9.10.2019), autore di L'ultima frontiera dell'Onore Fiamme Bianche al fronte (2015, Ed. Novantico), ri cordo che in parte modifichiamo per dare spazio alla canzone (2) dei Cacciatori di Carro Div. Etna. Michele Giusto, studente a Genova dell'Istituto Tecnico che stavano superando il Po, la Batteria 1 Commerciale Vittorio Emanuele III di piazza Corridoni, Pfefferkorn inizia a ritirarsi con i pezzi trainati dopo l'8 settembre 1943 aderisce all'Opera Balilla di anche in modo fortunoso. Nella notte sul 25 aprile Via Cesarea e ne diverrà Sergente nelle locali Fiamme cadono, combattendo contro gli invasiori, il ligure Bianche comandate dal Ten. Giuseppe Minoliti, Caduto Alberto Brizzi e il napoletano Vincenzo Della Rocca a Rovato il 26.4.45. Assieme a Giusto, di Arenzano, lasciati di retroguardia presso il Po con altre CC.NN. e sono Volontari in RSI Alberto Brizzi, che cadrà con l'Unteroffizier Kiesslinger, che invece ripiegano. Il combattendo il 25.4.45 a Bagnolo S.Vito, e Luciano 26 aprile tedeschi e italiani in frazione Grazie di Miglioli, poi Milite GNR Ferroviaria. Giusto partecipa al Curtatone, ad ovest di Mantova, affrontano l'ultimo Campo DUX di Velo d'Astico con il 1.scaglione del scontro con gli americani distruggendo un carro Reparto Genova, in parte incorporato a fine agosto Shemann. Il 28 aprile la Batteria è distrutta da insistenti 1944 nel 3. Btg. Pontida alla Caserma De Cristoforis di colpi di mortaio a Sacca di Goito, cascina Podimare e Como, due Plotoni del quale vengono inclusi nella l'Ob. Leutnant Pfefferkorn ne dispone lo scioglimento Divisione Controaerea e Antiparacadutista Etna della dopo aver consegnato nelle mani di Michele Giusto una GNR che, secondo l'accordo Ursula con i tedeschi, si Croce di Ferro per il gruppo italiano che aveva forma a Piazzola sul Brenta con assegnazione di 6 concorso a colpire lo Shermann. mila Militi a Batterie della Flak operanti in Pianura I tedeschi della Batteria si ritirano verso Nord, oltre Padana. Giusto che a Como era tra gli allievi Cacciatori Verona, e sono catturati a Montebello Vicentino da di Carro resta ln forza alla 9. Cp., che ne assume la truppe polacche. Gli italiani con il Ten. Ribacchi e il denominazione nella Divisione Etna (Gen. Giuseppe Sten. Franci, al termine di un'ultima sosta in una Volante e dopo il 3 gennaio 1944 Gen. Giovanni cascina non distante da Sacca di Goito, strada per Bocchio). La 9. Cp. viene aggregata, in addestramento Vasto, si arrendono il 30 aprile ad un Ufficiale inglese. continuato, alla Batteria Flak di stanza a Bagnolo S.Vito Ribelli locali li conducono, spesso malmenandoli, prima dotata di 4 pezzi da mm 88 / F 36, comandata dall'Ob. a Vasto di Goito e nel capoluogo Goito, dove una jeep Leutnant Pfefferkorn. La Batteria inquadrata nel americana in transito evita il peggio, e poi ad un l'Abteilung Ebentreit e dipendente dal 1. Reggimento Tribunale del Popolo in Marmirolo. Infine sono rinchiusi della 25. Divisione Flak operante in Italia (ACTA n. 72). a Mantova nel carcere di via Poma per essere Intensificatisi dal 22 aprile 1945 gli attacchi aerei nemici l'indomani, con le accuse più strampalate, processati in sulla linea difensiva del Po e dal giorno 24 costretta a Piazza Virgiliana. Per fortuna gli abitanti di Bagnolo fare anche fuoco terrestre contro truppe e mezzi US San Vito testimoniano a loro favore. Contro i carri noi giovani baldi Cacciatore, la caccia s’è aperta, Ad inizio estate 1945 le Camicie Nere 2 siamo pronti a cercare il duello, ecco il carro nemico che avanza, della Divisione Etna 9. Compagnia, vibra più d’un motore il cervello , fra un minuto comincia la danza, addette alla Batteria Flak di Bagnolo più d’un cingolo i nervi son saldi. c’è la morte che al ballo s’è offerta. S.Vito (Correggio Micheli e poi S.Giaco Noi lo scatto battiam del leone, Cacciatore ti guida una luce mo Po) ed imprigionate a fine guerra a per serrare il nemico alla gola ed il mostro d’acciaio tessuto Mantova, vengono trasferite alla locale ed il piede non corre ma vola, è fermato, bloccato, battuto, caserma Randaccio, dove fanno servizi col pugnale vinciamo il cannone. carro fermo a morir si riduce. di fatica. Nel periodo muoiono per inci Siam cinquanta e una sola passione, È la legge fatale del Duce, dente stradale Mario Fontana, anni 18, un reparto ed un’anima sola. chi si ferma per sempre è perduto. da Sondrio e per malattia Salvatore Grammatico, anni 17, da Trapani). Di corazze cacciatori, Di corazze cacciatori, cacciatori della morte, cacciatori della morte, L'11 Luglio 1945 tutte le Camicie Nere se l’acciaio è duro e forte se l’acciaio è duro e forte sono liberate (il Tenente Alberto Ri son più forti i nostri cuor. son più forti i nostri cuor. bacchi e il Sottotenente Sergio Franci, il 3 agosto). Nelle due occasioni il Contro l’oro vince il sangue, Contro l’oro vince il sangue, contro il ferro vince il cuore, contro il ferro vince il cuore, Brigadiere CC.RR. Turazza aggregato mille carri un cacciatore mille carri un cacciatore all'Allied Military Government consegna può da solo conquistar. può da solo conquistar. a ciascuno della ventina di superstiti sulla melodia di "Camerata Richard" di Mario Ruccione 1.800 Lire (quale soldo arretrato).
SETTEMBRE NOVEMBRE 2020 — 16 — ACTA VERBALE n. 19 del 20 giugno 2020 del Consiglio di Amministrazione Oggi venti giugno duemilaventi in Bologna nella sede Nord della Fondazione della RSI Istituto Storico di Via del Borgo di San Pietro n.134, in convocazione straordinaria, si riunisce il Consiglio di Amministrazione della Fondazionem medesima. Essendo presenti anche per delega cinque Consiglieri, ossia la maggioranza, il Presidente Arturo Conti nel rispetto dello Statuto dichiara valida la riunione con alla Segreteria Enrico Persiani e con il seguente Ordine del Giorno: 1) Comunicazioni della Presidenza; 2) Varie ed eventuali. Punto 1: Il Presidente Conti propone la nomina della dottoressa Francesca Buscaroli a Resivore dei Conti della Fondazione della RSI Istituto Storico Onlus. Punto 2: Nessuna richiesta. Il Consiglio di Amministrazione approva alla unanimità. Il Presidente ringrazia i convenuti e alle ore 12 chiude il Consiglio di Amministrazione del 20.6.2020. Questo ACTA n.103 anticipa di due mesi la sua diffusione per favorire le partecipazioni alla ripresa dell'attività culturale della Fondazione RSI Istituto Storico Onlus del prossimo 13 settembre, Cicogna. Anche per il 2021 la Fondazione della RSIIstituto Storico Onlus è stata ammessa tra gli Enti del Volontariato al bene ficio del 5 per mille. Il contribuente, per esprimere la preferenza alla nostra Fondazione nella destinazione del 5 per mille, sull'apposito primo spazio a sinistra della seconda parte della scheda per la scelta della destinazione (sotto la parte relativa all'8 per mille) del Modello 730 o del Modello Unico, deve apporre la propria firma ed indicare il Codice Fiscale 91229450373 (da indicare nella casella del cinque per mille del modello redditi 730 o Unico intitolata SOSTEGNO DEL VOLONTARIATO ). D O C U M E N TA Z I O N I I N V E T R I N A G. IACHINI 1945 Un Mese di Guerra (1992) C. CUCUT Le FF.AA. della RSI Rorze di Terra (2005) U. BERNARSDI Un'infanzia nel '45 (1999) A. BORMIOLI ... un Bersagliere della RSI (2016) D. D'URSO Figure dell'Ultimo Fascismo (2017) G. MAGRIN Danilo Guiotto (2016) Attività della Fondazione della RSI a Cicogna con inizio 10,30 22 novembre 2020 ANR IL I GRUPPO CACCIA (Paolo Ciuffoni Stanghini) 21 febbraio 2021 Presentazione del libro Ather Capelli (Luca Bonanno) I GAP A MILANO (Alessandro Brignole) 18 aprile 2021 ASSEMBLEA SOCI ADERENTI I GAP A GENOVA (Francesco Tuo) Bimestrale culturale scientifico informativo FONDAZIONE DELLA RSI ISTITUTO STORICO Onlus Anno XXXIV N. 3 (103) SettembreNovembre 2020 52028 Via Cicogna, 66, Terranuova Bracciolini (AR) C.F. 91229450373 Direzione: Arturo Conti Telefono e Fax 051 240341 Redazione: Paola Ghini, Nicolò Girolimetto, www.fondazionersi.org info@fondazionersi.org Alberto Mazzoneschi, Paolo Minucci Teoni. Conto Corrente Postale: 92249317 IBAN: IT 08J • 03268 • 02400 • 052314824850 Stampa in proprio
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