INFLAZIONE, ISTAT: A MAGGIO -0,1%, +0,5% SU ANNO - Agricolae

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INFLAZIONE, ISTAT: A MAGGIO -0,1%, +0,5% SU ANNO - Agricolae
INFLAZIONE, ISTAT: A MAGGIO
-0,1%, +0,5% SU ANNO
Nel mese di maggio 2014, l’indice nazionale dei prezzi al
consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei
tabacchi, diminuisce dello 0,1% rispetto al mese precedente e
aumenta dello 0,5% nei confronti di maggio 2013 (da +0,6% di
aprile), confermando la stima preliminare. • Il lieve calo
dell’inflazione è principalmente dovuto alla decelerazione
della crescita tendenziale dei prezzi dei Servizi relativi ai
trasporti e all’accentuarsi della diminuzione dei prezzi degli
Alimentari non lavorati. Questa dinamica è in parte bilanciata
dall’aumento su base annua dei prezzi dei Beni energetici non
regolamentati (in flessione nei nove mesi precedenti). •
Pertanto, l’“inflazione di fondo”, al netto degli alimentari
freschi e dei beni energetici, scende allo 0,8% (dall’1,0% di
aprile) e al netto dei soli beni energetici si porta allo 0,6%
(da +0,9% del mese precedente). • La diminuzione mensile
dell’indice generale è da ascrivere principalmente ai cali dei
prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (-1,7%) – su cui
incidono fattori stagionali – e dei Servizi relativi alle
comunicazioni (-1,1%). • L’inflazione acquisita per il 2014 è
stabile allo 0,3%. •

Rispetto a maggio 2013, i prezzi dei beni diminuiscono dello
0,1% (era -0,2% ad aprile) e il tasso di crescita dei prezzi
dei servizi scende allo 0,9% (da +1,4% del mese precedente).
Pertanto, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni
si riduce di sei decimi di punto percentuale rispetto ad
aprile 2014. • I prezzi dei beni alimentari, per la cura della
casa e della persona crescono dello 0,1% in termini sia
congiunturali sia tendenziali, con un rallentamento della
crescita su base annua di quattro decimi di punto percentuale
rispetto ad aprile (+0,5%). • I prezzi dei prodotti ad alta
frequenza di acquisto non variano rispetto al mese precedente
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e crescono dello 0,5% nei confronti di maggio 2013 (lo stesso
valore registrato il mese precedente).

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce
dello 0,1% su base mensile e cresce dello 0,4% su base annua,
in rallentamento di un decimo di punto percentuale rispetto ad
aprile (+0,5%). Anche in questo caso, la stima preliminare è
confermata. • L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le
famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi,
diminuisce dello 0,1% su base mensile aumenta dello 0,4%
rispetto a maggio 2013. Nel mese di maggio 2014, le
diminuzioni più ampie su base mensile interessano i prezzi dei
Trasporti (-0,9%) − su cui incidono fattori di natura
stagionale −, delle Comunicazioni (-0,7%) e della Ricreazione,
spettacoli e cultura (-0,5%). Ribassi congiunturali più
contenuti si rilevano per i prezzi delle divisioni di spesa
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e Altri beni e
servizi (per entrambe -0,1%). In aumento sul mese precedente
risultano i prezzi dei Servizi ricettivi e di ristorazione
(+0,7%), dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche e dei
Servizi sanitari e spese per la salute (per entrambi +0,1%),
mentre quelli delle rimanenti divisioni di spesa restano
invariati rispetto ad aprile 2014

Rispetto a maggio 2013, i maggiori tassi di crescita si
registrano per le divisioni di spesa Trasporti, Istruzione,
Servizi ricettivi e di ristorazione (per tutte +1,3%), Mobili,
articoli e servizi per la casa (+1,0%), Abitazione, acqua,
elettricità e combustibili (+0,8%) e Abbigliamento e calzature
(+0,7%); quello più contenuto per Bevande alcoliche e tabacchi
(+0,3%). I prezzi delle Comunicazioni risultano in sensibile
flessione (-9,1%) così come sono in diminuzione quelli dei e
bevande analcoliche (-0,2%) e degli Altri beni e servizi
(-0,1%). Il confronto tra i tassi tendenziali di maggio e
quelli misurati nel mese di aprile mostra tendenze al
rallentamento o alla stabilità della crescita dei prezzi per
buona parte delle divisioni di spesa
In accelerazione su base annua risultano soltanto i prezzi dei
Servizi ricettivi e di ristorazione (+1,3%, da +0,9% del mese
precedente) − influenzati da fattori di natura stagionale − e
quelli dei Servizi sanitari e spese per la salute (+0,5%, da
+0,4% di aprile). Si accentua la flessione tendenziale dei
prezzi delle Comunicazioni (-9,1%, da -8,8% del mese
precedente) e diventa negativo il tasso tendenziale dei prezzi
dei Prodotti alimentari e bevande analcoliche (-0,2%, da +0,4%
di aprile), per effetto dell’ulteriore accentuata flessione
degli alimentari non lavorati. Considerando i due principali
aggregati (beni e servizi), a maggio i prezzi dei beni segnano
una flessione su base tendenziale dello 0,1% (da -0,2% di
aprile) e il tasso di crescita su base annua dei servizi
scende allo 0,9% (era +1,4% nel mese precedente) (Figura 4 e
Prospetto 2). Di conseguenza, il differenziale inflazionistico
misurato tra i tassi di variazione tendenziale dei prezzi dei
servizi e quelli dei beni si riduce, portandosi a più 1,0
punti percentuali (era più 1,6 punti percentuali ad aprile).
Tra i beni, i prezzi degli Beni alimentari (incluse le bevande
alcoliche) aumentano, su base mensile, dello 0,1% e il
relativo tasso di crescita su base annua si azzera (da +0,5%
del mese precedente).

La dinamica dei prezzi dei Beni alimentari è imputabile
all’andamento dei prezzi dei prodotti non lavorati: questi, da
un lato, registrano un rialzo mensile (+0,3%), su cui pesano
fattori di natura stagionale; dall’altro, vedono ampliarsi (da
-0,7% di aprile a -1,7%) la flessione su base annua, a causa
del confronto con maggio 2013 (in quel mese si rilevò un
incremento congiunturale, pari all’1,3%, più elevato di quello
registrato a maggio 2014). I prezzi dei prodotti lavorati non
variano in termini congiunturali mentre il tasso di crescita
tendenziale rallenta (+1,1%, da +1,2% del mese precedente). I
prezzi dei Beni energetici registrano un aumento dello 0,1% su
base mensile e una riduzione dell’ampiezza della flessione su
base annua (-1,0%, da -2,8% di aprile), per effetto del
confronto con maggio 2013, mese in cui si registrò un marcato
ribasso congiunturale (-1,7%). L’incremento su base mensile
dei prezzi dei Beni energetici è da ascrivere alla componente
non regolamentata, che segna un rialzo congiunturale dello
0,2% e una crescita tendenziale dello 0,8% (da -2,1% di
aprile), su cui incide il confronto con maggio 2013 (in quel
mese si registrò un calo congiunturale dei prezzi del 2,7%).
Per contro, i prezzi degli Energetici regolamentati non
variano rispetto ad aprile 2014 e segnano una flessione su
base annua del 3,3% (da -3,5% del mese precedente). I prezzi
dei Tabacchi non variano in termini congiunturali e
diminuiscono dello 0,6% in termini tendenziali (lo stesso
valore registrato ad aprile). Infine, i prezzi degli Altri
beni (non energetici e non alimentari, esclusi i tabacchi)
risultano stabili su base mensile mentre il relativo tasso di
incremento tendenziale aumenta di un decimo di punto
percentuale (+0,4%, dal +0,3% di aprile).

OLIO: UNAPROL AIFO RAFFORZANO
ALLEANZA. GARGANO “CE LO
CHIEDE LA PAC”
“Qualità, capacità di impresa, diversità e valorizzazione
dell’origine, sono le frontiere con le quali deve confrontarsi
il comparto olivicolo nazionale e in particolare il mondo
della trasformazione”. Lo ha dichiarato Massimo Gargano,
presidente di Unaprol all’assemblea dell’Aifo, l’associazione
dei frantoiani, riunita a Catania a discutere sul tema: le
nuove prospettive per il comparto olivicolo alla luce delle
nuove normative.
“La riforma della Pac, ha detto Gargano, offre al settore
olivicolo e al comparto dei frantoi in particolare,
l’opportunità di operare vere e proprie scelte di politica
economica puntando su un modello di sviluppo locale. Questo
modello – ha poi continuato Gargano – possiede nelle attività
produttive e nel territorio gli elementi “unici” di un sistema
vincente che d’ora in poi può contare sugli strumenti della
programmazione integrata di filiera”.
Il nuovo regolamento sul sostegno allo sviluppo rurale,
contiene i principi necessari a garantire lo sviluppo
sostenibile delle zone rurali attraverso il trasferimento di
conoscenze e l’innovazione; il sostegno alla competitività
dell’agricoltura ed alla redditività delle aziende;
l’organizzazione della filiera agroalimentare e la gestione
dei rischi; la salvaguardia, il ripristino e la valorizzazione
degli agroecosistemi, l’uso efficiente delle risorse e il
passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio. Sono
tutti elementi che concorrono a formare un nuovo modello di
sviluppo che sarà basato sulla centralità delle organizzazioni
dei produttori e delle organizzazioni interprofessionali
organismi nei quali il sistema della rappresentanza dei
frantoi potrà giocare insieme ai produttori un ruolo centrale.
“Il protagonismo che ne scaturirà – ha aggiunto Gargano –
richiederà una profonda rivisitazione delle norme nazionali
(d.lgs. 102/2005) e regionali sul tema della rappresentanza,
ma soprattutto dell’approccio con il quale gli olivicoltori si
avvicineranno a questi strumenti”.
Sono 3.760 i frantoi in Italia, secondo i dati censiti a
giugno 2013 dal sistema telematico Sian, tenuto da Agea. Negli
ultimi anni il loro numero si è ridotto ma l’innovazione
tecnologica che ha caratterizzato il comparto della
trasformazione ha permesso di rispondere meglio alle esigenze
della produzione. Oggi il sistema dei frantoi in Italia è in
grado di lavorare quantità maggiori di olive in minore tempo
rispetto al passato. Ciò ha migliorato gli aspetti qualitativi
della produzione nazionale incrementando la catena del valore
legata al concetto del Made in Italy.
POLVERARA (PD), 19 GIUGNO:
ENERGY DAY, “RINNOVABILE”
Un ”Energy day“ dedicato alle energie sostenibili e al
Progetto europeo “Alterenergy”. Veneto Agricoltura partecipa
così alla “Settimana dell’Energia” indetta dall’Unione Europea
(23-27 giugno), con un convegno in programma il prossimo 19
giugno alle ore 9.30 presso l’Aula Magna nella sua sede
centrale, Agripolis-Legnaro (PD).
Un’intera mattinata dedicata alla “Sustainable Energy Week” ed
in particolare alle esperienze realizzate nel territorio
grazie ad “Alterenergy”, progetto che ha l’obiettivo di
sviluppare modelli di gestione sostenibile delle risorse nelle
piccole comunità adriatiche. Il fine? Avviare azioni integrate
di risparmio energetico e produzione di energia da fonti
rinnovabili.
Durante l’incontro verrà presentato il PAES-Piano di Azione
per l’Energia Sostenibile redatto per Polverara (PD), comunità
target selezionata da “Alterenergy” attraverso Veneto
Agricoltura, per svolgere le principali attività del progetto.
In particolare verranno esposti i criteri con cui il Piano è
stato realizzato e una descrizione degli studi di fattibilità
sul risparmio e l’efficienza energetica di alcuni edifici
comunali.
AGRICOLTURA,    DE  CASTRO:
AUGURI   A   ENZO  LAVARRA,
CONSIGLIERE MEZZOGIORNO E
AREA    MEDITERRANEA    DEL
MINISTRO MARTINA
“La nomina di Enzo Lavarra è un segnale di interesse e
attenzione per l’agricoltura del Sud, d’Italia e d’Europa”.
Con queste parole Paolo De Castro, presidente uscente della
Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento
europeo, ha commentato la nomina del pugliese Enzo Lavarra a
consigliere per il Mezzogiorno e per l’area mediterranea del
ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. “La
conoscenza del territorio e l’impegno profuso in questi anni
da Lavarra nel ruolo di presidente del Forum Agricoltura del
Partito democratico sono una garanzia di attenzione nei
confronti di un settore che si conferma, giorno dopo giorno,
sempre più strategico per l’economia italiana ed Europea. A
lui vanno i miei migliori auguri di buon lavoro”.

UE: SEGRETARIO DI STATO USA
PER L’AGRICOLTURA TOM VILSACK
INCONTRERÀ PAOLO DE CASTRO
Martedì 17 giugno, Tom Vilsack, segretario di Stato Usa per
l’agricoltura, incontrerà a Bruxelles Paolo De Castro,
presidente uscente della Commissione Agricoltura e sviluppo
rurale del Parlamento europeo. Al centro della riunione – alla
quale parteciperanno anche gli onorevoli Iratxe Garcìa Pérez
(S&D) e Michel Dantin (Ppe) – i negoziati commerciali tra
Europa e Stati Uniti (Ttip) e altri temi prioritari per le
relazioni agricole e agroalimentari Ue-Usa. Su questi
argomenti, il segretario di Stato ha espresso la volontà di
confrontarsi con i deputati che hanno avuto e continueranno ad
avere nei prossimi anni un ruolo significativo per il settore,
in particolar modo con Paolo De Castro, già conosciuto nel
2009 durante una visita della Comagri a Washington. Dopo la
visita al Parlamento europeo, Vilsack incontrerà il
commissario all’Agricoltura Dacian Ciolos.

CONFEURO: OGM, DAL CONSIGLIO
AMBIENTE EUROPEO UNA SCELTA
CONTRO LA CONOSCENZA
L’accordo politico sugli Ogm raggiunto oggi in Lussemburgo dai
ministri dell’Ambiente Ue – dichiara il presidente nazionale
Confeuro, Rocco Tiso – gira completamente le spalle alla
conoscenza ed evidenzia tutte le contraddizioni e la retorica
che da anni dominano questo dibattito.
Il testo approvato dal consiglio Ambiente, il quale verrà ora
sottoposto alla seconda lettura del Parlamento europeo –
continua Tiso –, nega in tutta evidenza il diritto/dovere di
conoscere le conseguenze delle coltivazioni Ogm e annulla di
fatto il ruolo politico dell’IUe, ancora una volta incapace di
indicare con chiarezza una strategia comune.
Come Confeuro – prosegue Tiso – abbiamo sempre ritenuto
sterile e priva di contenuti la divisione tra i fautori degli
Ogm e i contrari e abbiamo invece sempre messo in rilievo
l’esigenza di una indagine conoscitiva adeguata per valutare
con cognizione i pro e i contro di queste coltivazioni.
Quel che inevitabilmente accadrà nei prossimi anni, con buona
pace di tutti i “No Ogm” – conclude Tiso – sarà l’affermazione
nel mercato globale di quest’ultimi per maggiore velocità di
produzione, superiore adattabilità al mercato e minori costi
di produzione. E tutto questo senza che nessun organo
internazionale di indiscutibile imparzialità possa
certificarne l’assenza di effetti negativi per la salute
dell’uomo.

ICANN,           GALLINELLA:
PREOCCUPATI PER .VINO, .VIN E
.WINE
“Siamo preoccupati per il destino di .vino e .wine e .vin”. Lo
dichiara ad AGRICOLAE Filippo GAllinella, membro della
Commissione Agricoltura della Camera oin quota M5S alla
notizia dell’assegnazione del dominio .pizza all’azienda
donuts.

ICANN ASSEGNA DOMINIO .PIZZA
ALL’AZIENDA DONUTS
N
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sione tra Unione Europea e USA per la gestione della rete e
per l’assegnazione dei dominici generici, l’ICANN – l’ente
statunitense che gestisce l’assegnazione dei domini – ha
assegnato, all’azienda privata Donuts, il dominio generico
.pizza. Con questo provvedimento l’azienda Usa può adeso
sviluppare il proprio business digitale senza alcuna
condizione particolare tesa alla salvaguardia delle produzioni
agroalimentari di qualità.

Un passaggio storico che investe il mondo del food, andando a
colpire una Specialità Tradizionale Garantita (STG) made in
Italy come la Pizza Napoletana. Il fatto è rilevante dato che,
come noto, fin dall’inizio del 2013, l’Italia e l’Europa si
stanno battendo, nella sede internazionale preposta, per
bloccare le assegnazioni, senza condizioni, dei domini
generici nei settori food e wine come .wine. vin .food ed
appunto .pizza.
Con questo nuovo passo, la protezione delle Indicazioni
Geografiche italiane, del vero made in Italy nel mondo
digitale, rischia di diventare un problema di grandi
dimensioni a livello nazionale e, ancor di più, europeo e
internazionale.

Appare necessario che gli Stati membri e Istituzioni dell’UE –
come sostengono da tempo anche le organizzazioni AICIG e
Federdoc – trovino al più presto una forte linea comune
riguardo l’assegnazione in corso dei domini di primo livello,
la governance di internet e, più specificamente, la necessità
di proteggere le Indicazioni Geografiche e la Proprietà
Intellettuale nel suo complesso. Alcuni governi hanno già
mosso i primi passi formali per sensibilizzare la Ue su tema
cruciale per l’economia dell’intero sistema europeo.

E’ evidente che l’ Europa è chiamata a fare di più sulle
questioni digitali strategiche come l’assegnazione dei domini
food. Una liberalizzazione selvaggia nei prossimi anni
potrebbe mettere in crisi il sistema agroalimentare, proprio
come sta succedendo alle nostre aziende del settore della
ristorazione e delle prenotazioni alberghiere, che con i nuovi
sistemi mondiali digitali di prenotazione, si trovano
vincolate a tariffe e condizioni sempre più difficili da
sostenere.

OGM, BORG: ACCORDO POLITICO
ROMPE LO STALLO.
“Sono
                                                        lieto
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ta di coltivazione di OGM e ha raggiunto un accordo politico
che si muove verso una nuova base giuridica agli Stati membri
la scelta di limitare o vietare la coltivazione di OGM sul
loro territorio”, dichiara il Commissario Borg a seguito
dell’accordo politico del Consiglio per consentire il divieto
di coltivazione di OGM.

“L’accordo politico di oggi incontra i costanti appelli degli
Stati membr dal 2009 per avere più flessibilità e certezza
giuridica per le decisioni nazionali in materia di
coltivazione sul loro territorio o parte del loro territorio.
Estendo i miei ringraziamenti alla Presidenza greca per aver
trovato un terreno comune tra i diversi punti di vista e le
preoccupazioni. Il risultato è un testo di compromesso
equilibrato.

Secondo questo accordo, una procedura in due fasi stabilisce i
limiti o il divieto della coltivazione di OGM.

Permettetemi di delineare alcune disposizioni fondamentali:

In primo luogo, esso offre possibilità estese e giuridicamente
corrette per gli Stati membri di tenere maggiormente conto del
loro contesto nazionale al momento di decidere sulla
coltivazione di OGM. Attualmente, gli Stati membri possono
utilizzare solo clausole di salvaguardia per vietare la
coltivazione in base al rischio.

In secondo luogo, collegando la cosiddetta “fase 1” (la
restrizione di portata geografica pre-autorizzazione) e “step
2” (post-autorizzazione opt-out), il testo prevede la
prevedibilità necessaria per tutti gli attori.

In terzo luogo, se uno Stato membro avvia la fase 1 – una
“restrizione del campo di applicazione” richiesta – la
Commissione presenterà la richiesta per facilitare la
procedura. Se il richiedente non reagisce alla richiesta, è
uguale a un accordo.

In quarto luogo, per quanto riguarda il punto 2 – l’opt-out –
l’ultima parola per decidere se coltivare OGM    rimane allo
Stato membro, che conservano il diritto          di opt-out
indipendentemente dalle opinioni dei ricorrenti.

L’accordo assicura inoltre un legittimo diritto degli Stati
membri di adeguare la loro decisione di limitare o vietare la
coltivazione nel corso del periodo di autorizzazione GM 10
anni, se emergono nuove circostanze oggettive.

Questa proposta non è sulla valutazione del rischio in tutta
l’UE effettuata dall’Autorità europea per la sicurezza
alimentare, che rimarrà in stretto come lo è oggi per
garantire un elevato livello di protezione della salute umana,
la salute animale e l’ambiente.

Quattro anni dopo l’adozione della proposta della Commissione,
siamo oggi in grado di adottare un accordo politico su un
nuovo progetto di legge coltivazione di OGM. Questo accordo è
fondamentale per aprire la strada ad una seconda lettura
costruttivo nel nuovo Parlamento. La Commissione continuerà ad
offrire il suo sostegno attivo affinché questo nuovo strumento
può auspicabilmente essere utilizzato a partire dal 2015″.

Per saperne di più:

OGM, ACCORDO RAGGIUNTO IN CONSIGLIO UE. MARTINA, “BENE INTESA
RAGGIUNTA, INTRODUCE NECESSARIA FLESSIBILITÀ”

OGM, PIGNEDOLI (PD): DIVIETO COLTIVAZIONI CONSOLIDA NOSTRO
IMPEGNO PER TUTELA PRODOTTI TIPICI

OGM, RUTA (PD): OK INTESA IN UE SU DIVIETO COLTIVAZIONI

OGM, CIA: BENE ACCORDO POLITICO UE SU AUTONOMIA STATI, AVANTI
VERSO SOLUZIONE DEFINITIVA ANCHE IN ITALIA

CONFAGRICOLTURA: NOMINATI I
TRE   VICEPRESIDENTI,  EZIO
VEGGIA,         MASSIMILANO
GIANSANTI,     GIANDOMENICO
CONSALVO.   COOPTATI  NELLA
GIUNTA ANDREA MANSUINO E
MARCO CAPRAI
Il comitato direttivo di Confagricoltura, riunito oggi a Roma,
ha completato la squadra che lavorerà con il presidente Mario
Guidi nei prossimi tre anni. Tra i nove componenti di giunta
sono stati nominati i tre vicepresidenti, Ezio Veggia,
astigiano, già vicepresidente, imprenditore cerealicolo-
zootecnico, fortemente impegnato nel settore delle energie
rinnovabili; Massimiliano Giansanti, presidente di
Confagricoltura Roma, che conduce insieme alla famiglia
aziende agricole nel Lazio ed a Parma, ad indirizzo
cerealicolo e zootecnico con produzione diretta di Parmigiano
Reggiano; Giandomenico Consalvo, di Salerno, titolare di
un’impresa ortofloricola a Pontecagnano, che fa anche IV
gamma.

Lascia la vicepresidenza Antonio Piva, chiamato ad assumere
l’incarico di presidente dell’Enpaia, l’Ente nazionale di
previdenza per gli addetti e gli impiegati in agricoltura.

Il direttivo di Confagricoltura, su proposta del presidente
Guidi, ha approvato anche la cooptazione nella giunta
confederale di due imprenditori le cui competenze
professionali ed esperienze organizzative porteranno valore
aggiunto al lavoro della dirigenza. Andrea Mansuino,
presidente di Confagricoltura Liguria, titolare di un’azienda
agricola a Sanremo, specializzata nell’ibridazione nel settore
delle piante     ornamentali e presidente di Ciopora,
l’associazione   mondiale degli ibridatori. Marco Caprai,
importante produttore vitivinicolo a Montefalco, presidente di
Confagricoltura Umbria e autore della prima ristrutturazione
del sistema di rappresentanza territoriale avviato dalla
Confederazione, attraverso l’unione delle diverse associazioni
provinciali in un’unica organizzazione regionale.
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