"URBANISTICA SOCIALE DI MERCATO" UNA PROPOSTA DI LETTURA DEL TESTO DI FRANCESCO MARIA ESPOSITO
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Economia Estratto da “Economia e Ambiente”, & Ambiente Anno XXXVIII, Saggi N. 3-4, Maggio-Agosto 2019, Rubriche pp. 11-16. “URBANISTICA SOCIALE DI MERCATO” UNA PROPOSTA DI LETTURA DEL TESTO DI FRANCESCO MARIA ESPOSITO Un’analisi alternativa della crisi del XXI secolo – Definizione di un diverso paradigma di sviluppo – Economia sociale di mercato – Urbanistica sociale di mercato – Crescita sostenibile e giustizia distributiva – Edificabilità come bene comune – Una disciplina europea per il governo del territorio di ROSSELLA BIANCHI Introduzione Esposito precisa che non tutti i processi di svi- luppo generano crescita; c’è sviluppo, se c’è crescita La crisi storico-strutturale del XXI secolo offre sostenibile; c’è crescita sostenibile, se esiste un si- l’occasione per ri-progettare un modello di sostenibi- stema immobiliare basato su criteri di giustizia di- lità dello sviluppo umano integrale, intercettando stributiva (cap. I, p. 38). principi e criteri in grado di invertire il processo di Si definisce pertanto l’approccio multidisciplina- aumento delle diseguaglianze e migliorare quello di re seguito dall’Autore. Partendo dall’assunto per il distribuzione delle risorse. quale «ogni scienza o disciplina è in relazione a» Questo è il tema che Esposito intende sviluppare (cap. I, p. 30), tematizza il rapporto tra urbanistica ed e l’orientamento dell’approccio seguito si delinea già economia, in un’ottica di stretta interdipendenza. nel titolo del volume, il cui spessore teorico, alterna- Nel nodo di questo nesso, si definisce lo scatto tivo rispetto al mainstream culturale prevalente, vie- teorico compiuto da Esposito. La sua netta scelta di ne sottolineato da Dario Velo nella sua efficace Pre- campo avviene nel momento in cui egli declina la re- fazione al testo (p. XVI). lazione tra urbanistica ed economia attraverso la di- L’Autore in quanto architetto nonché studioso, mensione del sociale. Questo valore è considerato con ampie competenze di consulenza nell’ambito dei funzionale alla fondamentale affermazione di un au- processi di programmazione economica e di pianifi- tentico diritto allo sviluppo umano integrale, allo ius cazione urbanistico-territoriale, ha consapevolezza, vitae o ius existentiae, diritto universale, inalienabile sia sul piano teorico sia su quello più tipicamente e non comprimibile da alcuno né a svantaggio di al- operativo, del molteplice impatto che ogni scelta al- cuni (Premessa, p. XIX). locativa delle risorse imprime sia sul piano dello spa- L’urbanistica sociale di mercato non può che col- zio territoriale sia su quello della realtà socio- legarsi all’economia sociale di mercato, in antitesi al produttivo-ambientale e, quindi, sulle concrete occa- modello di un’urbanistica utilitaristica e speculativa sioni di sviluppo che possono articolarsi nei sistemi connessa al modello di un’economia di mercato puro, micro e macroeconomici. neo-liberista e di laissez-faire. 11
Economia & Ambiente Saggi Rubriche Dalla fine del laissez-faire tiva e distributiva della smithiana mano invisibile. Il all’economia sociale di mercato mito della legge di Say è infranto (Galbraith, 2006). Il passaggio ad un diverso paradigma di sviluppo, Si delinea, così, la base teorica che sostanzia la quale si definisce segnatamente nelle democrazie oc- tesi del lavoro: è fondamentale demistificare il dog- cidentali del secondo dopoguerra e nelle loro fonda- ma dell’ottimalità allocativa e distributiva di un si- mentali scelte giuridico-costituzionali, prospetta stema di laissez-faire, particolarmente in relazione al l’economia sociale di mercato come un’economia mercato immobiliare (capp. I e II). delle regole, un’economia temperata, scrive Esposito Esso supporta la concettualizzazione di un siste- (cap. II, p. 98), volta a recuperare le situazioni di spe- ma di scambio di concorrenza perfetta dal quale è requazioni e diseguaglianze che un sistema di lais- esclusa l’opportunità di ogni forma di intervento del- sez-faire determina. lo stato dalle dinamiche socio-economico-produttive. La teoria economica neoclassica legava la perfe- Lasciata piena libertà di interazione alle forze della zione del libero mercato ad un elemento ineludibile: domanda e dell’offerta, si ritiene che esse siano in l’esistenza di un regime di concorrenza perfetta. Tut- grado, nel lungo periodo, di spingere il sistema su tavia, nella concretezza della prassi, il formarsi di posizioni di equilibrio tali per cui capitale, lavoro, oligopoli, cartelli, monopoli, forme di concorrenza produzione e prezzi si compenserebbero (in partico- monopolistica, soprattutto in alcuni mercati come lare, Introduzione, p. 20 e cap. II, p. 67). quello immobiliare o quelli finanziari, smentiscono il La smithiana mano invisibile ricomporrebbe, in dogma della concorrenza perfetta e quindi sbriciola- armoniosa sintesi, le utilità individuali, massimiz- no i postulati di ottimalità allocativa e distributiva del zando “magicamente” il benessere sociale. Fonda- mercato puro (cap. II). mentale è la separazione della sfera economica da Queste forme di concorrenza imperfetta genera- quella statuale: lo stato deve semplicemente essere, no, infatti, ingiustizie distributive, sperequata con- lockianamente, «il guardiano notturno della produ- centrazione della ricchezza, inaccettabili disegua- zione» (Locke, 1980). glianze (cap. II). In un’ottica teorico-evolutiva, questo mito è stato Si pone, dunque, l’esigenza di un intervento strut- utilmente funzionale a legittimare l’iniziale processo turale dello stato nell’economia che persegua politi- di accumulazione capitalistica compiutosi che di welfare, di giustizia distributiva, di sostenibili- nell’Inghilterra della Rivoluzione industriale; diffu- tà dello sviluppo e solidarietà sociale. Un’economia sosi, successivamente, nell’Europa continentale; con- sociale di mercato che, in simbiotica connessione con solidatosi sino a culminare nelle fasi di massima un’urbanistica di pari orientamento, consenta allo espansione coloniale ed imperialista, tra la fine del stesso capitalismo di funzionare, recuperando la so- XIX e il primo scorcio del XX secolo; per poi rie- stenibilità dello sviluppo socio-economico, attraverso mergere, a partire dagli anni ’80 del secolo scorso, principi di equità, riequilibrio distributivo, sussidia- nella logica neo-liberista delle politiche reaganiane e rietà e politiche sociali di compensazione (cap. II). thatcheriane, paravento ideologico per sacralizzare gli attuali processi di globalizzazione dei mercati e di finanziarizzazione dell’economia (Bianchi, 2001). Neoliberismo, bolle immobiliari Tuttavia, il mito di laissez-faire già veniva incri- e speculazioni finanziarie nel XXI secolo nato nel ’29: l’iconico evento del crollo della Borsa di Wall Street dimostrava che il sistema non era in Esposito struttura l’orizzonte tematico rispetto al grado di regolamentarsi con gli “spontanei” automa- quale costruisce il suo percorso di lettura e si inoltra tismi di riequilibrio teorizzati dai Neoclassici. sul sentiero di un vichiano scire per causas, di fon- Dalla necessaria rilettura del rapporto stato – damentale interesse e attualità. mercato compiuta, all’indomani della crisi del ’29, L’economia sociale di mercato sembra riproporsi, sulla base dell’analisi keynesiana, dell’approccio isti- oggi, come il nuovo paradigma rispetto al quale de- tuzionalista di Tugwell, del durissimo attacco clinare l’orientamento dei processi in corso, la fron- all’ortodossia neoclassica sferrato da Berle jr. e tiera cui volgersi per riequilibrare la crisi dei Paesi Means, non è più possibile credere alla magia alloca- più industrializzati. 12
Economia & Ambiente Saggi Rubriche Una crisi che si sintetizza nella bolla immobilia- attraverso bolle immobiliari alimentate da bolle fi- re-finanziaria del XXI secolo (capp. II e X). nanziarie, forti ondate inflattive che hanno destabi- Esplosa nel 2007-2008, per Esposito, ha avuto lizzato le economie globalizzate del pianeta (cap. X). fondamentalmente origine negli squilibri determinati La grave instabilità monetaria ha acuito disegua- dalle speculazioni immobiliari sviluppatesi in mercati glianze e ingiustizie distributive. evidentemente molto distanti dal postulato della con- La compressione della domanda aggregata, che correnza perfetta. ne è inevitabilmente derivata, ha sottratto risorse L’Autore argomenta, con tematizzazione ampia e all’economia e, contraendo le entrate fiscali, ha de- dialettica, la tesi del suo lavoro. In particolare, os- curtato il volume di spesa pubblica potenzialmente serva che il mercato immobiliare è caratterizzato da disponibile nel sistema per interventi nel settore del fattori di scarsità relativamente all’“offerta casa” e di welfare e per investimenti keynesianamente volti ad non riproducibilità, ad esempio, del fattore suolo. ampliare sia la struttura della base produttiva sia la Queste peculiarità determinano situazioni di oligopo- dotazione di capitale fisso sociale. lio e di speculazione economica fatalmente intreccia- L’impatto è stato meno traumatico nelle econo- te a speculazioni finanziarie (cap. I). mie che Esposito definisce della core Europe, quelle I vertiginosi aumenti dei prezzi immobiliari, atte- che hanno reso le politiche immobiliari e abitative statisi dalla fine del XX secolo fino al primo scorcio fulcro di un attrezzato sistema di welfare mentre per i del XXI, hanno prodotto un profondo indebolimento PIIGS (Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna) della domanda aggregata attraverso il grave squili- così denominati, in senso dispregiativo, dal gergo brio tra redditi e costi abitativi. Sull’approfondimento economico-giornalistico inglese, gli effetti socio- interpretativo di questo problematico squilibrio, economici sono stati devastanti proprio in conse- l’Autore elabora lo spessore tematico del libro. guenza della visione utilitaristica e speculativa della Egli denuncia la grave sproporzione che si crea rendita immobiliare che ha improntato le rispettive tra la crescita del valore immobiliare, che nelle mag- politiche abitative (cap. IX). giori città del pianeta aumenta del 5-7% all’anno, e la I margini di recupero, inoltre, si sono rivelati crescita dei redditi (il cui saggio di incremento è molto stretti. dell’1-1,5 % annuo, cap. I, p. 62). Da un lato, infatti, l’adesione all’Unione Moneta- È accaduto, dunque, che le famiglie, per riuscire ria Europea impediva l’utilizzo della politica del tas- a fronteggiare gli elevati prezzi immobiliari, abbia- so di cambio: non era più possibile procedere alla no dovuto comprimere la loro domanda per beni e svalutazione della divisa nazionale per conseguire servizi, prosciugare i risparmi e si sono indebitate margini di competitività sul mercato delle esporta- con un sistema bancario deregolamentato e specula- zioni, dando ossigeno alle componenti della domanda tivo. Quest’ultimo, a sua volta, ha creato piramidi di aggregata. debiti fondati su ricchezze fantasma ovvero su altri Dall’altro versante, l’erronea lettura data a Berli- debiti. no e a Francoforte delle cause della crisi, spingevano Come Esposito ricorda, citando Harvey, è l’Unione Europea (UE) all’adozione di dure politiche l’effetto di quello che è stato definito “turbo- di fiscal compact e di severa compressione dei bilan- capitalismo”, riferendosi ad un sistema che produce ci pubblici degli stati-membri, interpretando, come danaro attraverso danaro, inghiotte capitali di qual- crisi di debiti sovrani, una recessione che aveva la siasi provenienza e li moltiplica attraverso una serie sua origine nel dissesto della finanza privata, stritola- di meccanismi di tipo speculativo, sottraendoli ta dalle spire predatorie e speculative di un sistema all’economia reale (cap. X, p. 345). immobiliare e finanziario lasciato alla logica del lais- Nel 2007-2008, il sistema della finanza globale è sez-faire. collassato, conducendo all’esplosione della bolla fi- Ancora un fallimento della teoria smithiana in nanziaria speculativa. Si tratta, dunque, di un tracollo tema di mano invisibile nonché nuova smentita della che ha le sue origini nella crisi della finanza privata e capacità del libero mercato di autoregolarsi; conside- non già nella crisi di debiti sovrani. Esposito focaliz- razioni che spingono Esposito ad osservare, ironica- za questa relazione eziologica con molta chiarezza. mente, citando Stiglitz, che se la mano è invisibile Un mercato immobiliare speculativo ha provocato, vuol dire che non esiste! (cap. VII, p. 226). 13
Economia & Ambiente Saggi Rubriche Ri-pensare un’urbanistica responsabile guidata da un costante controllo dei livelli di concor- renza, essa determinerà inefficienza distributiva. Con rigore teorico e lucida consapevolezza, Mercati ed economia devono tendere alla giusti- l’Autore approfondisce la sua analisi, osservando che zia distributiva; essa, per realizzarsi, necessita di un «occorre andare alle radici storiche della crisi, sca- apparato concorrenziale non deviato. Il tema della vare, osservare con profondità di vedute per arrivare concorrenza è il cuore del funzionamento del merca- a capire ciò che non funziona e soprattutto come ri- to (cap. II). pararlo» (cap. II, p. 87). Non si tratta di negare la validità del sistema ca- Negli anni ’80 del Novecento, Minsky già intuiva pitalistico, del libero mercato e della finanza; per che, nei sistemi di libero mercato in cui possano svi- Esposito, essi sono fondamentali nel determinare di- lupparsi attività speculative sia in campo reale sia fi- namiche di sviluppo ma devono essere corretti in re- nanziario, con sistemi di controllo inefficaci, lazione al benessere della collettività. l’economia ha un andamento ciclico e non lineare e A questo punto, Esposito sottolinea che per ri- si perde quella possibilità di spontaneo equilibrio nel progettare l’economia sociale di mercato è necessario sistema macroeconomico. In questi casi, dunque, il ri-pensare il settore immobiliare, non in chiave spe- modello di economia di mercato puro non è adeguato culativa ma in funzione sociale, al fine di declinare il a garantire il risultato della sostenibilità dello svilup- diritto individuale con l’interesse generale, senza le- po (cap. II). dere la sicurezza, la libertà e la dignità umana, così Ecco l’esigenza di introdurre, dal versante politi- come sancisce la Costituzione italiana nel dimensio- co-normativo, programmi e controlli opportuni affin- nare il diritto alla libertà dell’iniziativa economica ché l’attività economica, pubblica e privata, sia indi- (art. 41 C.). rizzata e coordinata a fini sociali. L’attuale crisi ha avuto origine nel settore urbani- Esposito focalizza un ampio percorso teorico- stico quindi è dall’urbanistica che deve emergere una culturale. soluzione per poter costruire un nuovo modello di so- Prospetta dunque la necessità di ri-pensare la teo- stenibilità dello sviluppo (Introduzione, p. 22). ria dell’ordo-liberalismo della Scuola di Friburgo, di rileggere il saggio di Roepke, dall’emblematico tito- lo, “Al di là dell’offerta e della domanda”, di rispol- Economia sociale di mercato – urbanistica verare le tesi sull’economia sociale di mercato delle sociale di mercato Scuole di Colonia e di Francoforte (cap. III) rispetto alle quali ha già colto, con approfondita analisi, il pa- Il nodo nevralgico da sciogliere, secondo la linea rallelismo di contenuti rispetto alle idealità della dot- interpretativa sviluppata nel libro, si sostanzia trina sociale cattolica in tema di diritto allo sviluppo nell’esigenza di riequilibrare i prezzi dei beni immo- umano integrale, partendo dalla straordinaria moder- biliari, sia quelli di compravendita sia quelli di loca- nità della “Rerum Novarum” di Papa Leone XIII sino zione, rispetto ai livelli di reddito (in particolare, alla “Laudato si’” di Papa Francesco, passando attra- capp. VII e X). verso l’Enciclica “Mater et Magistra” di Papa Gio- Nel volume viene ampiamente chiarito come le vanni XXIII e alla “Caritas in veritate” di Papa Be- situazioni di mercato oligopolistico determinino nedetto XVI (cap. I). prezzi più elevati di quelli di un assiologico mercato L’interesse personale non genera automaticamen- di concorrenza perfetta; inoltre, l’orientamento spe- te l’ottimale allocazione e distribuzione delle risorse culativo, basato sulla fuorviante equazione per la disponibili nel sistema (cap. II). quale il diritto di proprietà di un terreno coincide con In proposito, il richiamato equilibrio di Nash nel- lo ius ad aedificandum, ha consentito la vendita dei la teoria dei giochi dimostra che l’ottimo individuale beni immobiliari a prezzi gonfiati da un extra-profitto conduce a situazioni inefficienti in senso paretiano proveniente dall’attività predatoria sull’edificabilità (cap. I). In presenza di interdipendenza strategica, le (cap. VII). situazioni di efficienza non possono essere determina- Esposito ritorna sulla traccia di partenza, filo ros- te dalla tendenza degli individui a massimizzare il loro so che ha segnato il percorso di ricerca: su quali prin- benessere ma, al contrario, se questa tendenza non è cipi costruire i «…nuovi modelli per invertire il pro- 14
Economia & Ambiente Saggi Rubriche cesso di aumento delle diseguaglianze migliorando volano dei diritti, indispensabile supporto ad una poli- la distribuzione delle risorse?» (cap. I, p. 31). tica di crescita, di sviluppo strutturale, di equilibrio Sulla base dell’analisi condotta, rilancia l’idea micro e macroeconomico, di equità sociale (cap. V). di un’urbanistica che si riappropri di un corpus teo- rico con al centro l’uomo; cui siano estesi i principi dell’economia sociale di mercato; che consideri Social housing e laissez-faire l’edificabilità come bene comune e quindi faccia nelle politiche abitative della UE proprio il concetto di disciplina dei prezzi abitativi, nell’interesse generale della sostenibilità dello svi- A questo punto, nel volume viene proposta una luppo. lettura comparata dei modelli di politiche economico- Il monito lanciato è quello di risvegliarsi «dal so- abitative attuate negli stati-membri dell’UE (cap. IX). gno dogmatico della perfezione del libero mercato Si pone in evidenza una chiara dicotomia tra due immobiliare» (Introduzione, p. 27). diverse tipologie. L’ampiezza progettuale del paradigma teorico- La prima è quella che include i Paesi scandinavi, culturale elaborato coinvolge fondamentali riferimen- la Germania, la Francia ovvero i Paesi che hanno ap- ti alla sfera della governance (capp. V e IX). plicato principi dell’economia sociale di mercato, Posto lo spessore strutturale delle problematiche rendendo le politiche abitative nucleo fondamentale coinvolte, è necessario che le forme di intervento di un welfare che ha al centro la tutela dello sviluppo siano di tipo strutturale, al di là di inadeguate solu- integrale umano e dunque realizza quella gamma di zioni, di carattere meramente congiunturale. diritti che attribuisce dignità e libertà ai soggetti. In Ritorna in gioco la relazione stato – mercato, in primis, il diritto all’abitare in alloggi salubri, acce- un’ottica ben diversa da quella di neutralità e di lais- dendo alla loro disponibilità pagando prezzi equi sia sez-faire. L’urbanistica, attraverso una progettualità in termini di canoni locativi sia in termini di acquisi- pubblica, può garantire una disciplina del mercato zione in regime di proprietà, tutelando l’equilibrio tra immobiliare, riducendo sperequazioni e disegua- il reddito e il costo abitativo. glianze. Si fa, dunque, appello al ruolo dello stato, o La seconda tipologia rimanda a quei Paesi, pur altro soggetto pubblico, che attraverso statuizioni del avanzati, ma le cui economie, dalla crisi del 2008, diritto urbanistico, conceda la possibilità di edificare, sono precipitate in gravi situazioni di recessione. In per vendere e locare esclusivamente in regime di questo blocco di Paesi, i cosiddetti PIIGS, sono pre- prezzi convenzionati, in equilibrio con i redditi e con valse politiche neo-liberiste che hanno affidato al il ciclo economico, depurati dai profili speculativi principio del laissez-faire la gestione del mercato sull’edificabilità (cap. X). immobiliare. Inevitabilmente, le strategie sono state Inoltre, in una dimensione di piena sovranaziona- speculative e predatorie, hanno polverizzato il con- lità, in un’Europa che, con non poca fatica, aspira a cetto di edificabilità come bene comune, ponendo al consolidarsi in uno stato federale piuttosto che in centro l’attività di sfruttamento e appropriazione del- un’alleanza di stati sovrani, si sente l’esigenza, anche la rendita fondiaria. sul piano della UE, di poter elaborare una urbanistica Ne sono risultati processi di bolle immobiliari, comune sociale di mercato (cap. V). inflazione, diseguaglianze, concentrazione della ric- Senza un’Unione anche urbanistica, Esposito ri- chezza, compressione della domanda aggregata; le tiene difficile il raggiungimento della stabilità mone- periferie delle grandi realtà urbane hanno accentuato taria. Del resto, un’efficace disciplina della spesa il loro profilo di luoghi di esclusione sociale e di sta- pubblica sul piano europeo presuppone la definizione gnazione economica. di regole urbanistiche comunitarie. Qualsiasi proget- Non c’è stato il baluardo della social o public tualità di welfare non sarebbe efficace se non risol- housing né il filtro dei valori di giustizia distributiva, vesse lo squilibrio redditi/costi abitativi. Questo squi- di sussidiarietà, di coesione sociale dell’economia librio è potenzialmente in grado di annullare qualsia- sociale di mercato. È prevalsa la rapacità del mercato si azione anti-ciclica (cap. IV). di laissez-faire. Auspica quindi un indispensabile Bill of European Esposito, fornendo qualche dato, sintetizza effi- Urbanism Rights per una nuova urbanistica europea, cacemente la concretezza del problema. Nei PIIGS, 15
Economia & Ambiente Saggi Rubriche la dotazione di edilizia sociale raggiunge il 3% del colta sensibilità, porta avanti il suo dialogo, a partire totale del patrimonio immobiliare; il dato medio eu- dal mondo universitario, ponendosi in una dimensio- ropeo è pari al 16% mentre quello medio dei Paesi ne significativa e qualificata nel panorama della core Europe si attesta intorno al 28% (cap. VI). dell’editoria meridionale, particolarmente nel settore L’equilibrio tra redditi e costi abitativi rappresen- delle scienze giuridiche ed economiche. ta, dunque, un elemento chiave per la sostenibilità L’interessante scelta editoriale contribuisce a dello sviluppo. Esposito riprende, opportunamente, il prospettare un messaggio, teoreticamente robusto, di contenuto dell’art. 36 della Costituzione italiana in speranza rispetto alla possibilità di costruire percorsi cui si sancisce il diritto del lavoratore ad un’esistenza di crescita che siano autenticamente tali in quanto so- libera e dignitosa. Il legislatore è quindi vincolato a cialmente sostenibili, basati su criteri di giustizia di- porre in essere norme socio-lavoristiche tali da bilan- stributiva, centrati su valori di libertà, sicurezza e di- ciare il livello dei redditi con quello dei costi abitati- gnità della persona umana, al di là dei prevalenti vi, considerato il valore di bene primario che il diritto schemi individualistico-appropriativi di stampo neo- abitativo riveste nell’attuazione di un programma di liberista. giustizia sociale che abbia al centro l’uomo, il suo fondamentale ius vitae, il suo “diritto di avere diritti” Rossella Bianchi (Rodotà, 2012). Rossella Bianchi è Ricercatore confermato Per concludere nel Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e Territoriali – DISAAT A parere di chi scrive, il percorso compiuto da dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” Esposito ha grande valore. Innanzitutto ha il merito di aver rielaborato para- digmi etico-teorico-culturali fortemente connotati Bibliografia dalla dimensione del sociale, una categoria che l’attuale temperie neo-liberista tende ad appiattire, Bianchi R. (2001) Linee di pianificazione e pro- annullando quelle idealità che nei decenni precedenti, grammazione economica in agricoltura, Edizioni a partire dal secondo dopoguerra, hanno prodotto svi- Quadrifoglio, Bari. luppo e progresso. In secondo luogo, proponendo una lettura pro- Galbraith J.K. (2006) Storia dell’economia, BUR blematica in chiave multidisciplinare, ha richiamato Saggi, Milano. giuristi, economisti, sociologi ed urbanisti alla neces- sità di riavviare un dialogo da troppo tempo spezzato. Keynes J.M. (1995) La fine del laissez-faire e altri La rilettura dei contenuti dell’economia sociale di scritti, Bollati Boringhieri, Torino. mercato, la sua stretta correlazione ad un modello di Locke J. (1980) Trattato sul governo, Editori Riuniti, urbanistica orientato nello stesso senso rappresentano Roma. l’opportunità per transitare ad un rinnovato modello di sviluppo. Mesini L. (2016) L’ordoliberalismo: un’introduzione In questo solco, il volume lancia un messaggio di alla Scuola di Friburgo, www.pandorarivista.it (con- speranza e di coinvolgimento all’Europa e sultato nel mese di febbraio 2019). all’America Latina, ritenendo che, dalla loro condivi- sione di comuni radici e valori, possa partire un fon- Rodotà S. (2012) Il diritto di avere diritti, Laterza, dato percorso di sostenibilità dello sviluppo, oltre la Bari. mano invisibile, rivisitando la disciplina del governo Smith, A. (1973) Indagine sulla natura e le cause del- del territorio in funzione dei diritti umani e sociali. la ricchezza delle nazioni, (trad. it.) Isedi, Torino. Infine una nota, per così dire, tecnica. Il volume è stato pubblicato nel 2017 dalla Ca- Stiglitz, J.E. (2013) Il prezzo della disuguaglianza, cucci, casa editrice barese attiva dal 1929, che, con (trad. it.) Einaudi, Torino. 16
Economia &Ambiente COMITATO SCIENTIFICO Massimo Mario Augello, già Rettore Univ. di Pisa; Vittorio Bonuzzi, prof. nell’Univ. di Verona; Giovanni Cannata, Rettore dell’Università del Molise; Orazio Ciancio, Presidente dell’Accademia Italiana di Scienze Forestali; Romano Molesti, prof. ord. nell’Univ. di Verona; Ignazio Musu, prof. emerito nell’Univ. di Venezia; Giorgio Nebbia, prof. emerito nell’Univ. di Bari; Giovanni Padroni, prof. ord. nell’Univ. di Pisa; Fulco Pratesi, Presidente onorario del WWF; Sergio Vellante, prof. ord. nella Seconda Univ. di Napoli; Antonino Zichichi, Presidente del World Lab. Già membri del Comitato: Rita Levi Montalcini, Premio Nobel; Ilya Prigogine, Premio Nobel; Kennet E. Boulding, prof. ord. nell’Univ. del Colorado; Barry Commoner, prof. ord. nel Queens College; Nicholas Georgescu-Roegen, prof. ord. nell’Univ. di Nashville. COMITATO REDAZIONALE Sergio Bindi, Stefano Presa, Stefano Zamberlan Redattore Capo DIRETTORE RESPONSABILE: Romano Molesti Sommario Anno XXXVIII - N. 3-4 Maggio-Agosto 2019 SAGGI RUBRICHE Carla Massidda, Lorena Daga, NOTIZIE DELL’AMBIENTE Un’indagine sulla relazione Fermiamo l’inquinamento da Plastica: tra regolamentazione ambientale come i Paesi del Mediterraneo e produttività in Europa . . . . . . Pag. 3 possono salvare il proprio mare, Rossella Bianchi, “Urbanistica sociale il report WWF . . . . . . . . . . . " 47 di mercato” una proposta di lettura ENERGIA E AMBIENTE del testo di Francesco Maria Esposito. " 11 Associazioni ambientaliste denunciato la Francesco Poggi, Ecologia e sviluppo mancata attuazione di un piano di dismissione integrale come alternativa di impianti petroliferi off-shore . . . . " 53 alla teoria economica dominante. . . " 17 Produzione di energia da moto ondoso. " 57 Fabio Ratto Trabucco, La tutela AMBIENTE E AREE MONTANE dell’ambiente fra diritto, Sentieri e ciclovie: un’occasione antropocentrismo ed ecocentrismo . . " 21 per unire e rilanciare il Paese, ARTICOLI il convegno CAI . . . . . . . . . . " 58 Sandro Cruciani, Il consumo di suolo ARTE E AMBIENTE in Italia. . . . . . . . . . . . . " 27 Biennale di Venezia: le mostre “Mare nostrum” e “Cornucopia” . . . " 60 Giancarlo Ferron, Opinione pubblica e biodiversità . . . . . . . . . . " 43 I LIBRI . . . . . . . . . . . . . " 62 ISSN 1593-9499 Le foto di copertina, del retro e a pagina 45 sono di Giancarlo Ferron. autore dell’articolo a pagina 43, la foto a pagina 53 è di F. Bassemayousse, per concessione WWF France. Gli articoli vengono esaminati da membri del Comitato Scientifico e della Redazione, gli articoli firmati impegnano soltanto la responsabilità dei loro Autori. Economia & Ambiente, rivista bimestrale edita da EAS-Economia Ambiente Società Associazione di Promozione Sociale con sede in Vicenza, Via E. Fermi 230, 36100 (VI) in collaborazione con l’ANEAT-Associazione Nazionale Economisti dell’Ambiente e del Territorio Onlus con sede nazionale in Pisa, via Pratale, 64, 56127 (PI). Condizioni di abbonamento annuale Abbonamento ordinario € 46,00 – estero € 85,00 – Prezzo di un fascicolo € 15,00 – Arretrato € 30. Versamento tramite C/C postale n. 001041857002 o IBAN: IT36I0760112100001041857002 intestato a EAS-Economia Ambiente Società Associazione di Promozione Sociale, causale: AMBIENTE, Cognome o Ente Abbonato, Annata o Numero/Anno richiesto. Comunicare tempestivamente l’avvenuto pagamento a redazione@economiaeambiente.it inviando i dati necessari alla fatturazione (CF, PI, CUU, IPA) e alla spedizione. www.economiaeambiente.it redazione@economiaeambiente.it
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