Università di Pisa Tema della ricerca: Epilessia, Trattamento farmacologico - Candidato - Omero
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Università di Pisa CDL IN CHIMICA E TECNOLOGIE FARMACEUTICHE BASI BIOCHIMICHE DELL’AZIONE DEI FARMACI Tema della ricerca: Epilessia, Trattamento farmacologico Candidato Baldini Camilla
Cos’è l’Epilessia? Disturbo neurologico caratterizzato dalla ripetizione di crisi epilettiche dovute all’iperattività di alcune cellule nervose cerebrali Le crisi epilettiche comprendono: • brevi episodi di perdita di coscienza • alterazioni sensitive psichiche o motorie • spasmi o contrazioni della muscolatura scheletrica di tipo compulsivo
• Motivi genetici Idiopatica • Cause metaboliche Eziologia • Tumori • Traumi Cerebrali • Ischemie • Sintomatica • Danni Vascolari Malformazioni congenite • Farmaci • Disturbi metabolici • Ictus TAC Diagnosi RM ECG
CLASSIFICAZIONE Parziale (60%) Generalizzata (40%) (perdita di Coscienza) • Semplice (Coscienza normale) • Tonico-clonica (Grande male) • Complessa (Coscienza alterata) • Assenze (Piccolo male) • Mioclonica • Tonica • Atonica • Stato epilettico
Trattamento Farmacologico • I farmaci antiepilettici stabilizzano le proprietà elettriche della membrana delle cellule nervose impendendo così le scariche elettriche anomale • Possono agire su diversi target quali: Canali del Na+ voltaggio-dipendenti Canali del Ca++ voltaggio-dipendenti GABA Glutammato
Canali del Na+ voltaggio-dipendenti Permettono l’ingresso di ioni sodio all’interno delle cellule eccitabili, generano il potenziale d’azione e garantiscono la propagazione dell’impulso nervoso Durante una crisi epilettica vanno incontro a schemi di attivazione prolungata o ripetitiva Farmaci: • Carbamazepina e derivati • Fenitoina • Lamotrigina • Zonisamide
Fenitoina • Utile per il trattamento delle crisi parziali e tonico-cloniche generalizzate • Blocca i canali del sodio determinandone l’inattivazione e l’insorgenza di potenziali d’azione ripetitivi • Ha un forte legame con le proteine plasmatiche (90%) e quindi alcuni farmaci (Sulfonamidici) possono spiazzarla dal suo sito di legame • E’ un induttore metabolico CONTROINDICAZIONI: Depressione del SNC, Problemi Gastrointestinali, Effetto Teratogeno
Canali del Ca++ voltaggio-dipendenti • Regolano l’afflusso di calcio extra-cellulare all’interno della cellula • Causano potenziali d’azione prolungati ed autoritmicità in una grande varietà di cellule • Esistono due sottotipi: LVA (basso voltaggio): nelle crisi epilettiche sono coinvolti quelli di tipo T e sono responsabili di oscillazioni anormali durante le crisi di assenza HVA (alto voltaggio) : durante le crisi epilettiche possono generare correnti di calcio troppo elevate ed un eccessivo rilascio di neurotrasmettitori Farmaci: LVA: Etosuccimide e Zonisamide HVA: Felbamato, Topiramato, Fenobarbitale e Lamotrigina
Zonisamide • Usata contro crisi epilettiche parziali e generalizzate, in particolare miocloniche e assenze • Agisce sui canali del calcio di tipo LVA • Inattiva i canali del sodio • Completamente assorbita per via orale, emivita molto lunga (36 h), metabolizzata a livello epatico dal CYP3A4 CONTROINDICAZIONI: Insorgenza di calcoli renali (Ritirata dal commercio in Europa, disponibile in Giappone)
GABA • E’ un importante neurotrasmettitore inibitorio • Si distinguono due sottotipi recettoriali: GABAA e GABAB • GABAA : Recettore canale ionotropo che media l’afflusso degli Cl- a livello del neurone con iperpolarizzazione e una riduzione dell’eccitabilità. L’epilessia può indurre un cambio di direzione del flusso di Cl- • GABAB: Recettore canale metabotropo accoppiato a proteine G-inibitorie Farmaci: GABAA: Fenobarbitale, Felbamato, Benzodiazepine, Tiagabina e Vigabatrin GABAB: Gabapentin?
Benzodiazepine • Efficaci contro epilessia parziale, generalizzata e nel trattamento dello stato epilettico • Si legano alla subunità α del GABAA determinando l’attivazione allosterica del recettore • Sono incapaci di legarsi al recettore se non c’è il neurotrasmettitore
Glutammato • E’ un importante neurotrasmettitore eccitatorio • Esistono 3 diversi sottotipi recettoriali distinti sulla base dell’affinità per il ligando: recettori AMPA, KA e NMDA. AMPA induce la depolarizzazione della membrana, i KA pre- sinaptici modulano il rilascio di neurotrasmettitori, gli NMDA determinano l’attivazione di secondi messaggeri Farmaci: riducono la neurotrasmissione glutammatergica • Felbamato (Inibisce NMDA) • Fenobarbitale (Agisce su AMPA) • Topiramato
Topiramato • Attivo contro crisi parziali e generalizzate • Meccanismo di azione multiplo: Inibizione dei canali del sodio e del calcio, Blocco dei recettori glutammatergici AMPA e KA Potenzia l’effetto del GABA sul recettore GABAA • Riduce il numero di potenziali d’azione e loro durata (in vitro) • Usato anche come stabilizzante del tono dell’umore CONTROINDICAZIONI: Sonnolenza, Astenia, Parestesia, Irritabilità, Riduzione dell’appetito
Altri Farmaci • Ad azione mista: Acido Valproico Utilizzato contro assenze e crisi generalizzate tonico cloniche. Blocca i canali del sodio, del calcio di tipo T e attiva i canali del potassio. Determina inoltre un aumento dei livelli di GABA • Ad azione non definita: Levetiracetam Usato per crisi parziali con o senza secondaria generalizzazione. Meccanismo di azione ancora non chiaro. Si pensa che la sua attività sia legata alla proteina intergrale delle vescicole sinaptiche SVA2 e all’azione sul GABA, canali del calcio e del potassio
Conclusioni Gli antiepilettici determinano: • Riduzione dell’attività dei canali del sodio e del calcio voltaggio- dipendenti • Potenziamento della neurotrasmissione GABAergica • Riduzione dell’attività della neurotrasmissione Glutammatergica La terapia è sintomatica e non elimina le cause dell’epilessia. La scelta del farmaco deve considerare il tipo di crisi, la durata della terapia ed i possibili effetti collaterali. Il trattamento va inizialmente eseguito in monoterapia con dosi minime e incrementate progressivamente fino al raggiungimento dello stato stazionario.
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Grazie per l’attenzione
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