#UNITIPERACQUI - Danilo Rapetti
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#UNITIPERACQUI PROGRAMMA DI MANDATO 2022-2027 La coalizione formata dalle liste civiche “Per Acqui Vorrei”, “Orgoglio Acquese”, “con Bertero per Rapetti” e “Obiettivo Comune” ha individuato in Danilo Rapetti il proprio candidato Sindaco, ha redatto il Programma di mandato "#UNITIPERACQUI" che costituisce la sintesi dei progetti, delle idee e delle iniziative che le forze di coalizione civiche intendono realizzare attraverso l'azione amministrativa che si svilupperà nel prossimo quinquennio. Le proposte contenute nel presente programma non sono solo un atto dovuto rispondente ad una richiesta normativa, ma anche la valutazione di bisogni e l'elaborazione di opportunità registrate un attraverso il contatto diretto e quotidiano con i cittadini acquesi. La voluta sintesi omette di indicare tutti quegli aspetti che potranno trasformare le proposte politico amministrative in atti concreti di governo; tuttavia, saranno garantiti agli elettori strumenti di controllo degli iter amministrativi rispetto alla conformità dei dati adottati con quelli qui prospettati. Pensiamo ad Acqui Terme come ad una città dinamica ed efficiente operosa e produttiva, solidale, accogliente, improntata da una vivacità lontana da ogni sorta di immobilismo progettuale e di chiusura sociale. Il luogo di tutti dove sia piacevole vivere perché la comunità è attenta ai problemi della salute e dell'ambiente, dove lo sviluppo edilizio, economico e turistico siano fortemente incentivati e crescano parallelamente alla qualità della vita; un sistema aperto che impara e si trasforma riconoscendo visibilità e legittimità di intervento ai suoi cittadini, prevedendo rapporti trasparenti tra cittadini e amministrazione, ricercando il cambiamento culturale nelle modalità di gestione dei servizi, quelli che operano “per la persona” come quelli che intervengono sul contesto fisico, strutturale e normativo a misura di famiglia, di bambino, di giovane, di anziano, di diversamente abile, con servizi adeguati e spazi di socializzazione. Le iniziative proposte nel programma che definiranno l’idea di sviluppo della città che si vuole realizzare saranno coadiuvate dalla figura del “Facilitatore economico dello sviluppo, della legalità e della trasparenza”, che avrà il compito di interagire con le Istituzioni, con i potenziali Investitori e con le Cariche Politiche che si dovranno interfacciare con la nuova Amministrazione in carica, in appoggio al Sindaco. L’attività di management del “Facilitatore economico” sarà pianificata e misurata con cadenza semestrale in modo da mantenere un’adeguata e aggiornata programmazione delle attività. Al fine di promuovere lo sviluppo territoriale che non è esclusivamente legato ai confini cittadini ma comprende tutti i Comuni adiacenti ad Acqui Terme, si proporrà la creazione di una “Unione Territoriale dell’Acquese”, libera associazione di Enti locali senza strutturazione ed intesa quale patto di consultazione permanente, alla quale si proporrà ai Comuni limitrofi di aderire, in modo che l’intero territorio faccia squadra per promuovere le richieste alla Istituzioni e concretizzare iniziative di sviluppo. Occorrerà, inoltre provvedere ad una riorganizzazione del Personale del Comune mediante nuove assunzioni, ove necessarie, e ad un potenziamento degli uffici nel reperimento dei finanziamenti provenienti da bandi Europei, Nazionali e Regionali. Per esigenze di chiarezza e sintesi il Programma, che non ha l'ambizione di essere l'intero manifesto dell'azione amministrativa dei prossimi cinque anni ma ne costituirà solo un compendio di massima, sarà suddiviso in 22 punti individuati per argomento: 1
#UNITIPERACQUI 1 - SVILUPPO ECONOMICO 2 – TERME 3 - SANITÀ 4 – SICUREZZA e DECORO URBANO 5 – TRASPORTI 6 - SCUOLA E UNIVERSITÀ 7 – CULTURA 8 – COMMERCIO 9 - AGRICOLTURA E PRODOTTI TIPICI 10 – TURISMO 11 – SPORT 12 – ATTIVITÀ GIOVANI 13 - ATTIVITÀ ANZIANI 14 – PARI OPPORTUNITÀ 15 – SOCIO ASSISTENZIALE E VOLONTARIATO 16 – TUTELA ANIMALI E CANILE 17 - TRANSIZIONE ECOLOGICA 18 – PIANIFICAZIONE URBANISTICA 19 – LAVORI PUBBLICI 20 – EDILIZIA POPOLARE 21 - TRANSIZIONE DIGITALE - SMART CITY 22 - BILANCIO Di seguito i punti di programma 1 - SVILUPPO ECONOMICO Lavoro e occupazione rappresentano una tra le priorità del nostro programma per vari ordini di motivi, fra cui quello dell'indice di disoccupazione che affligge la città e soprattutto colpisce il mondo giovanile è molto elevato in particolare dopo la pandemia e perché numerosi sono i commercianti e i ristoratori che necessitano di azioni volte a risollevare le loro attività. La nostra proposta per rilanciare il settore occupazionale e quindi creare lavoro si basa principalmente sull’incentivazione delle attività produttive, soprattutto promuovendo l'artigianato, i pubblici esercizi, le strutture ricettive ed il commercio, che costituiscono un importante tassello nelle opportunità di occupazione offerte dal mondo del lavoro. Da questa convinzione nasce il nostro impegno partendo dal monitoraggio delle piccole microimprese per capire quali sono le motivazioni che spesso creano condizioni sfavorevoli che si ripercuotono negativamente su di esse. Nell'ambito della nostra Comunità le produzioni dell'artigianato posseggono elevati requisiti di carattere artistico ed esprimono caratteristiche di eccellenza collegate alle tradizioni locali. Occorre individuare e anche allo stesso tempo salvaguardare i contenuti e le forme attraverso le quali si esprime l'artigianato di qualità e di eccellenza di Acqui. Garantire la continuità di impresa significa quindi favorirne la crescita, investire nel futuro e nell'innovazione dei processi produttivi, salvaguardando la lavorazione artigianale di qualità, storicamente legata alla nostra tradizione evitando il trasferimento di imprese che rischiano di cessare l'attività. La formazione professionale costituisce indubbiamente una forza concreta per sviluppare iniziative progettuali con l'obiettivo di sperimentare modelli e strumenti tecnico metodologici che restino a disposizione del nostro mondo artigiano. 2
#UNITIPERACQUI È prioritario l'intervento del Comune in questo senso, ma altrettanto indispensabile quello della Regione, che deve offrire agli imprenditori artigiani strumenti e metodi innovativi a sostegno delle Aziende artigiane come la Borsa delle Opportunità, con incentivi e con esperti per l'affiancamento degli imprenditori, l’aggiornamento tecnico professionale, il contributo degli imprenditori anziani, il check up aziendale. L'attuale situazione di crisi globale sta acuendo le difficoltà delle attività produttive, aggiungendo incertezza previsionale alle già numerose problematiche quotidiane che le imprese, ma più in generale l'intero tessuto economico, si trovano a dover sostenere. Questo porta a una elevata frammentazione, a un'imprenditoria sempre meno incentivata e a una crescente dispersione di risorse socioeconomiche. La nostra Acqui Terme deve essere attrattiva per nuovi investimenti e al tempo stesso supportare chi attualmente già investe in città. Solo tramite una programmazione lungimirante si possono raggiungere questi obiettivi e rilanciare il settore industriale locale. In concreto i principali punti programmatici su cui si intende operare sono i seguenti: Riduzione degli oneri di urbanizzazione in caso di nuovo insediamento produttivo. L'aspetto economico è, oggi più che mai, il primo fattore da considerare in fase di avviamento d'impresa. Agevolare un'impresa sgravandola di un costo rappresenta un primo, ma importante aiuto verso chi intende investire in loco. Sburocratizzazione e supporto nelle procedure per l'insediamento di nuove aziende. L'elevata complessità burocratica rappresenta sicuramente un ulteriore e complesso ostacolo per la nuova imprenditoria. Diminuire tempi di risposta e gli interlocutori, aumentando i servizi informatici e allo stesso tempo individuando personale specifico in supporto alle diverse necessità sono alcune delle contromisure da attuare per fronteggiare il problema. Aumentare la capacità di coordinamento. Occorre fare rete tra le imprese esistenti, con un frequente scambio di informazioni, comprendendo le peculiarità e incentivando la collaborazione tra pubblico e privato. Attività da realizzare anche tramite apposite strutture volte all'individuazione e alla gestione di bandi di varia natura e finalità. Diversificare l'offerta lavorativa. In un mondo sempre più interconnesso e globalizzato occorre stare al passo con i tempi e uscire dall'isolamento tecnologico. Per colmare il gap si deve guardare alla creazione di un polo specializzato che possa lavorare in sinergia con il pubblico e stimolare in concomitanza diversi settori cittadini. Collegamento scuola-lavoro. Favorire l'interscambio tra gli enti formativi e quelli produttivi, creando strumenti appositi in cui il Comune funga da tramite, per mettere in contatto domanda e offerta di personale. Per supportare questa relazione occorre da un lato stimolare la formazione e la specializzazione dei lavoratori fornendo così una base solida da cui attingere risorse, dall'altro incentivare la presenza imprenditoriale nelle scuole in diverse modalità. Assistenza alle imprese. Organizzazione di uno sportello a servizio delle imprese del territorio che consenta di intercettare e sfruttare le risorse dei fondi strutturali a livello regionale, nazionale e comunitario (POR FESR 2021-2027, PSR 2021-2027; PNRR ed altri) in funzione dei programmi di investimento e crescita delle singole aziende e/o delle filiere da esse generate; tale sportello avrà come ulteriore obiettivo il tutoraggio di eventuali start up che vorranno insediarsi sul territorio, accompagnandole nelle varie fasi dalla valutazione dell’idea imprenditoriale, alla redazione di un business plan operativo fino alla nascita dell’azienda ed alla sua presenza sul mercato di riferimento. 3
#UNITIPERACQUI 2 – TERME La risorsa termale rappresenta il principale bacino turistico-ricettivo della nostra città, con un indotto importante anche per i paesi limitrofi. Questa risorsa è stata lungamente fonte di sostentamento e ha fatto conoscere Acqui Terme in tutta la sua bellezza a migliaia di persone, che hanno potuto giovare dei servizi sia a scopo sanitario, che per benessere personale. In questi ultimi anni è innegabile una situazione di difficoltà, legata a una costante dismissione del comparto termale acquese. Occorre intervenire in maniera decisa e tempestiva, costruendo una sinergia tra la sfera pubblica e il privato, per poter ridare ad Acqui quella nomea termale che oggi sta andando a perdere. In prima battuta è necessario instaurare una politica basata sul dialogo con l’attuale proprietà per concordare un nuovo piano di crescita e di sviluppo. Incentivante sarà un’Amministrazione rinnovata e disposta a dimostrare una reale apertura, basando tale dialogo sui precedenti investimenti effettuati dalla proprietà nella nostra città nel corso degli anni. Fondamentale è allo stesso modo costruire e mantenere una sinergia con le istituzioni ad ogni livello per sostenere economicamente e funzionalmente ogni progetto che verrà indicato. Contemporaneamente è altresì preventivabile la verifica a termini di legge del regime concessorio delle acque termali tramite gli Enti preposti, per poter utilizzare al meglio e giungere a redistribuire questa straordinaria risorsa di cui gode la nostra città. Considerata l’incerta situazione sul fronte occupazionale è necessario incentivare la convocazione di un Tavolo di crisi regionale per avviare le procedure di contrattazione tra le Organizzazioni sindacali e la proprietà per giungere a soluzioni condivise che possano realmente tutelare i lavoratori e l’indotto termale in questa fase di difficoltà. Auspicando una soluzione positiva e potendo così contare nuovamente sulla risorsa termale, sarà compito dell’Amministrazione avviare interventi strutturali, promozioni e convenzioni sia riguardanti il settore wellness/benessere che quello sanitario. È essenziale riattivare e rilanciare la convenzione in ambito sanitaria con l’ampliamento del settore riabilitativo mediante percorso in acqua termale. 3 – SANITÀ La nostra idea di sanità è un sistema pubblico, in sinergia con i privati autorizzati in concessione dalla Regione, e solidaristico che conserva i principi cardine dell'universalità e dell'equità fondato sulla richiesta di libertà di scelta e sulle aspettative che provengono dai cittadini. Il filo conduttore delle nostre scelte è un principio chiaro: il cittadino è il soggetto centrale della sanità e va quindi tenuto al centro del funzionamento dell'organizzazione, dei servizi e delle prestazioni. In questa ottica, si propone di inserire il progetto di uno sportello che operi virtualmente agevolando gli utenti anziani o non digitalmente abili nelle prenotazioni dei servizi e nella raccolta delle informazioni L’obiettivo è formulare proposte di riorganizzazione del P.O. di Acqui Terme in previsione di un auspicabile investimento derivante dal “recovery plan” sul nostro territorio. L’eventuale riorganizzazione dei servizi risulterebbe fattibile solo dopo l’adeguamento alle vigenti normative di sicurezza dei piani 2° e 5° e piano terreno ex fisiatria. Sempre rimanendo nell’ambito di ciò che prevede la L.R. 1/600 sarebbe opportuno ricollocare alcuni servizi in spazi adeguati, in particolare quelli depositati alla diagnostica e alla chirurgia minore ambulatoriale, quali ad esempio Ginecologia, Ostetricia, Urologia, Oculistica, Cardiologia, Otorinolaringoiatria (ORL). Queste Discipline assumono una valenza particolare se riescono a dare un adeguata risposta non solo al trattamento delle patologie minori, ma in particolare nel formulare diagnosi di malattie anche importanti, creando le adeguate sinergie con gli altri presidi Aziendali, permettendo ai pazienti della zona di spostarsi solo 4
#UNITIPERACQUI ed esclusivamente per il trattamento, per questi motivi sarebbe opportuno, dove possibile, creare anche strutture semplici di rilevamento. Pur non avendo un ruolo decisionale in materia sanitaria, intendiamo proporre alla Regione i seguenti piani : - Considerato gli spazi che si verrebbero a creare al piano terreno ex fisiatria, si potrebbe ipotizzare l’attuazione per eventuali consulenze, inoltre agevolerebbe la creazione di un desk amministrativo, adesso inesistente, a disposizione dell’utenza e dei vari specialisti; - Si ipotizza anche la creazione, oltre al Day Hospital oncologico, anche un Day Hospital Medico per il trattamento di pazienti con patologie minori, con la conseguente riduzione dell’ospedalizzazione; - La Pandemia ha evidenziato alcune carenze nel servizio dialisi, come la mancanza di un locale per l’isolamento di pazienti infetti, questo problema si potrebbe ovviare con l’implementazione dei locali nello spazio adiacente alla ex lavanderia; - al piano terreno la creazione di uno spazio da adibire a servizio di portineria, adesso inesistente, molto importante per dare informazioni all’utenza sui servizi erogati e la loro localizzazione; - ristrutturazione del reparto di radiologia con annessa sostituzione e potenziamento delle apparecchiature; - creazione di un servizio di cardiologia funzionale all’attività ambulatoriale alla chirurgia, medicina generale e pronto soccorso; è indispensabile la presenza di un medico cardiologo almeno per le 12 ore giornaliere (dalle 8 alle 20) al fine di non spostare il paziente, dopo aver effettuato i primi esami nell’Ospedale di Acqui e poi trasferirlo in altra struttura con presenza di cardiologo; - è indispensabile potenziale il personale ospedaliero sia medico che infermieristico, considerando che alcuni dipendenti presentano limitazioni fisiche che non consentono l’attività in corsia ma vengono impiegati negli ambulatori; pertanto, vi è carenza di personale nuovo in grado di gestire le operazioni di corsia; - creare un servizio efficiente di assistenza medica domiciliare per poter ridurre il carico ospedaliero e limitare la diffusione di infezioni all’interno del presidio ospedaliero; laddove è possibile la cura presso il domicilio; - aumentare i posti di CONTINUITÀ ASSISTENZIALE POST RICOVERO già presenti presso la RSA Mons. Capra, ma non sufficienti per il fabbisogno coperto dal Presidio Ospedaliero. In particolare la struttura stessa potrebbe diventare la sede di questo progetto, attuando il principio dell’ospedale di comunità. - realizzare la ristrutturazione del 5° piano, ad oggi unico piano ancora non ristrutturato; - creare corsi di formazione specifici del personale per l’utilizzo delle nuove tecnologie e dei macchinari in dotazione. PROGETTO DI REALIZZAZIONE DI UN CENTRO DI RIABILITAZIONE CARDIO-RESPIRATORIO, NEUROLOGICO, NEUROMOTORIO, NEUROGERIATRICO E ORTOPEDICO COLLEGATO CON ALTRI CENTRI DI RIABILITAZIONE ESISTENTI NELLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA. L’ospedale Monsignor Galliano di Acqui Terme ha capacità strutturale di accogliere un centro come quello citato in oggetto, in considerazione del fatto che il nosocomio acquese consta attualmente di 3 piani praticamente vuoti; inoltre, la sua disposizione, le dimensioni, la logistica, la modernità strutturale e architettonica, sono elementi indispensabili per soddisfare i bisogni di questo settore sanitario che sono in continuo aumento a fronte di risorse a volte inadeguate. Proprio in virtù di questo, considerando che esiste già una struttura valida come quella del Borsalino, ma non in grado di soddisfare tutti i bisogni della provincia di Alessandria (l’utenza alessandrina colpita da problemi fisici legati a ictus, a traumi cranici, a interventi post cardiochirurgici spesso viene indirizzata verso strutture riabilitative fuori della nostra regione), la nostra proposta trova spazio nella sua realizzazione, ampiamente giustificabile e, il suo utilizzo comune, per quanto 5
#UNITIPERACQUI possibile, delle risorse (spazi, tecnologia, personale), consentirebbe di aggregare le attività, sfruttando tutte le sinergie possibili in termini di una integrazione clinica e riabilitativa con al centro dell’interesse il paziente. Avviare un progetto di questo tipo presso l’ospedale M. Galliano di Acqui T., legato al Borsalino di Alessandria, significa dotare tutta la provincia alessandrina e la Regione Piemonte, di un riferimento sanitario eccezionale, che segnerebbe l’inizio di un’evoluzione concreta e con finalità operative efficaci, nonché di un rilancio economico per la città di Acqui e l’acquese, zona ormai risaputa essere, da questo punto di vista, profondamente depressa. La struttura è pensata a fornire servizi essenziali riabilitativi specializzati per pazienti provenienti da ogni parte della nostra regione o da altre regioni che, in seguito a infortuni o malattia, versano in una condizione di disabilità fisica e/o cognitiva e che di conseguenza necessitano di riabilitazione medica e/o psicofisica. I PROGRAMMI RIABILITATIVI INCLUDONO: - Riabilitazione cardiologica - Riabilitazione respiratoria - Riabilitazione neurologica, neuromotoria e neurogeriatrica - Servizio di recupero e rieducazione funzionale PROGETTO SANITÀ PIÙ VICINA AL CITTADINO PROPOSTE DI RIORGANIZZAZIONE DEL PRESIDIO OSPEDALIERO: Il punto della questione non è solo ricollocare logisticamente i vari servizi, ma riqualificarli tenendo presente che ogni figura specialistica non deve occuparsi in prima linea di tutto. CASE DELLA COMUNITÀ (RECOVERY PLAN): modello territoriale che implica la creazione di strutture sanitarie multidisciplinari, presidi di prossimità che affianchino l'ospedale pubblico 24 ore su 24 in un sistema che alleggerisca il lavoro del pronto soccorso e avvicini la sanità al cittadino. Si tratta di strutture intermediarie polivalenti fra ospedali a rete di cure palliative (nelle quali operano, in collaborazione stretta varie figure professionali coordinate da OSSB; organizzatori di servizi sanitari di base): MGE (medici di medicina generale) PDS (pediatri di libera scelta) INFERMIERI DI FAMIGLIA SPECIALISTI AMBULATORIALI, MEDICINA PREVENTIVA, ASSISTENTI SOCIALI EQUIPE TERRITORIALI: TEAM MULTIPROFESSIONALI E MULTIDISCIPLINARI VANTAGGI: Con questa organizzazione viene evitato l'accesso improprio al pronto soccorso o perlomeno lo si differisce dopo valutazione preliminare. 6
#UNITIPERACQUI Non si può avere come alternativa alla medicina territoriale il pronto soccorso, il paziente, privo di criterio di emergenza, non deve essere costretto ad accedere al pronto soccorso ed attendere per ore e ore o in alternativa a chiedere un appuntamento al medico di famiglia, oppure, ottenere appuntamenti per visite a un anno di distanza. Le case di comunità non verranno attivate fino al 2027 per carenza di personale in assunzione per questo la necessità attuale più urgente consisterebbe nel creare una struttura organizzativa intermedia che faccia da tramite fra i medici di medicina generale e l’ospedale, dedicando il pronto soccorso alle sole emergenze vere con due criteri: IN TEMPI BREVI COME REALTÀ LOCALE La situazione attuale è che tutti accedono al triage con i codici minori attendendo anche ore con il rischio di sottovalutare i casi veramente meritevoli di accesso. 4 – SICUREZZA e DECORO URBANO SICUREZZA: Parlare di Sicurezza in ambito cittadino vuol dire manifestare una decisa prospettiva di incolumità e salvaguardia in un settore delicato quanto quello urbano. La Sicurezza urbana è intesa, quindi, quale “bene pubblico” con riguardo alla vivibilità e al Decoro della città, da perseguire attraverso gli interventi: - riqualificazione e recupero delle aree o dei siti più degradati; - massima mitigazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale; - prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio; - promozione del rispetto della legalità; - affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile. Tali linee sono finalizzate, innanzitutto, a coordinare- per lo svolgimento di attività d’interesse comune- l’esercizio delle competenze dei soggetti istituzionali coinvolti, anche con riferimento alla collaborazione, nei seguenti ambiti d’intervento, tra le varie forze di polizia e la Polizia Locale: - scambio informativo tra Polizia Locale e forze di polizia presenti sul territorio; - interconnessione, a livello territoriale, tra le sale operative della Polizia Locale e quelle delle forze di polizia, nonché la regolamentazione dell’utilizzo in comune di sistemi di sicurezza tecnologica per il controllo delle aree e attività soggette a rischio; - aggiornamento professionale integrato per gli operatori. Il concetto prioritario e politico della Polizia Locale di Acqui Terme dovrebbe rendere operative modalità che prevedano: - Servizi di pattugliamento automontato e/o appiedato su itinerari fissi all’interno di zone omogenee (aree cittadine e frazioni), comprese anche le zone extraurbane, distribuiti su di un arco orario esteso anche alle ore serali e notturne. - Servizi di prevenzione e controllo in materia di sicurezza stradale mediante pattugliamento mobile e postazioni di controllo rivolte in particolare al contrasto del comportamento ad alto rischio alla guida (principalmente alcool e sostanze stupefacenti, ecc.). - Servizi che prevedano particolare attenzione, nel controllo del territorio, a situazioni di disagio sociale e di degrado urbano. 7
#UNITIPERACQUI - Servizi integrati con il volontariato-partner della sicurezza, anche in ore serali e notturne, di controllo delle aree urbane e verde pubblico. - Coinvolgimento di rappresentanze dei cittadini nelle azioni preventive della P.L. - Attuazione delle strategie di riattivazione delle risorse sociali disponibili, in particolare promuovendo il “controllo di vicinato” (una forma di auto-organizzazione di vicini, residenti in una determinata zona, disponibili a mantenere un’attenta vigilanza sull’area d’interesse, attuando tuttavia una forma diretta di collaborazione con le forze dell’ordine, in primis la Polizia Locale) - Programmazione di incontri informativi con i cittadini (anche per fasce sociali: giovani, anziani, stranieri, ecc.) su tematiche di sicurezza e prevenzione (P.S.: prevenzione dei reati predatori nelle abitazioni, prevenzione delle truffe contro gli anziani). - Divisione in rioni. Nell’ottica di un costante controllo e monitoraggio del territorio, sarebbe auspicabile che la città fosse suddivisa in rioni con anche l’insieme delle frazioni, poiché si ritiene che con un attento monitoraggio si possano trovare ed attuare soluzioni più rapide alle problematiche più tangibili per i cittadini. Conseguentemente si potrebbe istituire dei “referenti rionali” che possano concretamente fare da tramite tra cittadini e Comune e quindi garantire tempistiche di pronto intervento sulle criticità emerse, in collaborazione con le forse di Polizia Locale (aumentandone il numero) e prevendendo costanti sopralluoghi “appiedati” nei vari rioni, anche in con “servizio in abiti borghesi”, al fine di intervenire su quel genere di infrazioni che solo così possono essere controllate e sanzionate. DECORO URBANO: Il Decoro urbano rappresenta la bellezza e la dignità dello spazio cittadino, soprattutto nelle sue parti di uso collettivo, esprime un concetto estetico e morale che riguarda la qualità sociale della città e corrisponde alla responsabilità civile del cittadino nei confronti della collettività. Ognuno deve fare la propria parte e collaborare per mantenere in modo decoroso strade e piazze; per poter vivere in una città pulita ed ordinata serve la collaborazione di tutti e l’osservanza di norme e leggi vigenti: i proprietari di cani debbono raccoglierne gli escrementi; coloro che consumano cibi e bevande o fumano per strada non debbono lordare il suolo pubblico; è vietato abbandonare qualsiasi genere di rifiuti ingombranti, così come fare schiamazzi, imbrattare muri, edifici, portoni e saracinesche. Inoltre, sul tema “decoro” si può prevedere un U.R.P. di sede mobile-itinerante, come ad esempio un camper mobile attrezzato. 5 – TRASPORTI Non solo il mondo dell'impresa, ma anche il commercio, la scuola, il turismo rischiano di essere, a prescindere dai tanti progetti che si possono realizzare, completamente compromessi dall'assenza di collegamenti con gli altri territori. In questi anni il Territorio Acquese ha subito un graduale processo di depauperamento del trasporto pubblico, sia locale per il collegamento tra i singoli territori che ferroviario per quello con i grandi centri zona, privo inoltre da sempre del collegamento autostradale, solo in parte mitigato, ma in maniera del tutto insufficiente, dal collegamento con Alessandria. Acqui Terme è in posizione privilegiata dista 130 km da Milano, 105 km da Torino, 73 km da Genova; il territorio dell’Acquese è facilmente raggiungibile oltre che dalle principali città adiacenti anche dalle località turistiche di montagna, mare, laghi e Langhe per cui si potrebbe creare un circuito turistico condiviso a patto che vi sia il collegamento agevole sia dal punto di vista turistico che lavorativo. Riteniamo si debba adottare una linea comune che, tramite la Provincia e gli Enti Competenti, consentano di adottare un piano del Trasporto Pubblico Locale più adatto alle reali esigenze del territorio nella sua interezza e 8
#UNITIPERACQUI lavorare con le Regioni Piemonte, Lombardia e Liguria affinché i collegamenti con Milano, Torino, Genova e le altre città, diventino una realtà. Creare un prodotto: un territorio attrattivo sotto il profilo economico e, soprattutto, turistico, ci dà l'opportunità di sederci al tavolo delle trattative con Enti superiori e titolari dei servizi di trasporto con maggiore forza contrattuale. Creare un collegamento efficiente in modo che i Milanesi, i Torinesi i Genovesi, i Nordeuropei possano arrivare in modo agevole, senza dover cambiare tratta lungo il tragitto o effettuare soste. Quello che non si riuscirà ad ottenere come trasporto ferroviario dovrà essere sostituito ed integrato da altri tipi di servizio come quello su gomma che siano però pienamente integrati, a differenza di adesso, con quello ferroviario in modo tale da consentire al pendolare e al turista di conoscere attraverso un unico canale ufficiale, nello specifico ogni mezzo a disposizione per raggiungere un determinato posto in un preciso orario. Se vogliamo diventare realmente un territorio turistico dobbiamo ragionare come Territorio dell’Acquese del Basso Monferrato e non solo come città di Acqui Terme. Occorrerà pertanto migliorare i collegamenti tra i singoli territori mediante ipotesi di trasporti alternativi, cartine con orari e tratte sia per gli abitanti che per i turisti. Un miglior collegamento con i Comuni dell’Acquese da un lato servirebbe a combattere la desertificazione a cui sono sempre più soggetti, dall'altro ne promuoverebbe l'attrattività turistica. Attivazione di un servizio di navetta al fine di raggiungere gli hub milanesi dell’alta velocità ferroviaria, in modo da ottenere un collegamento agevole con le principali città italiane ed europee dotate di linee ferroviarie ad Alta Velocità. Collegamento per i mezzi su gomma con i lfuturo casello autostradale di Predosa mediate bretella da realizzarsi in zona del Comune di Acqui (non è un intervento di competenza Comunale ma si cercherà di attuare le strategie possibili per ottenere il servizio). Spostamenti in città. Si intende creare un servizio nuovo costituito da minibus elettrici di collegamento tra zona Bagni e centro e tra San Defendente e centro, articolato almeno in 3 fasce orarie principali: mattina per l’ingresso a scuola, ora di pranzo per l’uscita da scuola e due corse pomeridiane per cercare di soddisfare completamente l’utenza più giovane. 6 - SCUOLA E UNIVERSITÀ La città del domani passa necessariamente dalle nuove generazioni e in particolare dalla capacità di crescere, formare e dare un’occupazione a ragazze e ragazzi acquesi. Prevedere un’offerta scolastica continuativa e ampia fa in modo che si incentivi la permanenza in città ed eviti la dispersione e l’abbandono, fornendo anche un importante bacino per le realtà produttive locali da cui attingere personale. Il percorso da affrontare si articola in varie fasi e per questo occorre considerare ogni aspetto e ogni necessità tipica dei vari step. SCUOLA. In prima battuta sarebbe ideale ottimizzare i servizi di scuolabus locale e garantire la sempre piena efficienza del servizio di mensa scolastica ai vari livelli formativi. Per gli studenti delle scuole superiori è necessario invece favorire il collegamento scuola-lavoro, attraverso saloni tematici e incentivare una più stretta relazione e collaborazione tra tessuto economico-industriale locale e le scuole acquesi, realizzando eventi e giornate di reciproca conoscenza e approfondimento. FORMAZIONE PROFESSIONALE. Ampliare l’offerta di corsi di formazione professionale, con un occhio di riguardo alle nuove tecnologie e ai mestieri del presente, ma soprattutto del futuro. Formare e preparare gli studenti alle prossime mansioni, inserendo nel mondo del lavoro persone altamente specializzate. UNIVERSITÀ. Rendere Acqui Terme una città universitaria. In precisione il progetto di programma è di realizzare in collegamento con la facoltà di medicina dell’UPO (Università del Piemonte Orientale) con il 9
#UNITIPERACQUI Dipartimento di Alessandria (Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica), e con L’Università di Genova. Il nostro progetto in particolare sarà rivolto a valorizzare le risorse del nostro territorio e la nostra eredità storica, ricercando come finalità tutti i corsi di laurea ( sia con corsi che con laboratori ) inerenti ai nostri scopi. Inoltre, si vuole realizzare un polo per università telematiche a distanza creando una sede d’esame da rendere fruibile in mediatica. A incentivare una stretta relazione tra mondo accademico e attività commerciali e per rendere più fruibile la città agli studenti si realizzeranno promozioni studiate ad hoc tra negozi ed esercizi commerciali, alberghi e ristoranti convenzionati e iscritti alla Facoltà Universitaria. Considerando anche che Acqui annovera tra i suoi abitanti centinaia di studenti universitari, questi potrebbero essere coinvolti in progetti a seconda delle tematiche. Un esempio: interpellare studenti delle facoltà artistiche che possano essere parte attiva durante le mostre e attivare stage inerenti al percorso di studi. BIBLIOTECA CIVICA. Potenziare le strutture e migliorare la fruibilità della Biblioteca civica, che ritorni ad essere spazio di aggregazione, di conoscenza e di formazione personale. La nostra idea , interpretando il sogno dei giovani concittadini è quello di una TATA BOX OFFICINE STUDIO, presente a Genova , che unisce il concetto dell’aula studio con l’incontro per condividere idee e talento, vivere eventi, incontri, workshop per incontrare nuove realtà, acquisire soft skills, fare networking e crescere professionalmente. Gli stessi locali possono essere destinati ad eventi tematici e a workshop. In aggiunta stilare un Patto ad inizio anno scolastico con gli Istituti Comprensivi 1 e 2 in modo da iniziare un rapporto sistematico, annuale e trasversale alle discipline scolastiche con iniziative didattico-letterarie mirate agli alunni delle scuole d’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1°grado, oltre che ai bambini del Nido ed ai ragazzi delle Superiori. In aggiunta il servizio bibliotecario si può espandere fornendo libri ad anziani, disabili, bambini malati direttamente nelle loro case, si attuerebbe in questo caso una collaborazione presso il domicilio consistente nell’erogazione di interventi rivolti a persone con disabilità o situazioni di disagio, attivando così percorsi di socializzazione e sollievo capaci di migliorare la condizione e la qualità di vita del soggetto interessato e della sua famiglia. FORMAZIONE QUADRI e DIRIGENTI. La creazione di una scuola di alta formazione attraverso cicli di lezioni per Quadri, Dirigenti e Amministratori Locali con la presenza di qualificati docenti quali Segretari Comunali o Dirigenti in giacenza o in attività. 7 – CULTURA La cultura è la linfa vitale di un territorio che vuole approcciarsi in un mercato globale legandosi alle peculiarità del paesaggio e dell’offerta turistica ed enogastronomica. Gli investimenti nella cultura hanno sempre una grande ricaduta e beneficio per l’intero tessuto sociale, anche di carattere economico. La cultura è il mezzo per favorire le relazioni sociali, la responsabilità civile e l’integrazione tra diverse culture. - Premio Acqui Storia, che ormai ha acquisito negli anni valenza internazionale; l’obiettivo è modernizzare i temi toccati e renderli attuali al contesto mondiale; - Acqui Capitale della Cultura, proprio in merito all’importanza internazionale del Premio Acqui Storia sarà proposta la città di Acqui per il riconoscimento di Capitale Europea dell'Unione europea, il riconoscimento è concesso per il periodo di un anno e si ha la possibilità di mettere in mostra la vita e lo sviluppo culturale della città. Diverse città europee hanno sfruttato questo periodo per ravvivare il proprio panorama culturale e, facendo ciò, rilanciare la loro visibilità internazionale. - Premio Acqui Ambiente per sensibilizzare le persone sulle tematiche ecologiche e sulla salvaguardia ambientale. Il Premio Acqui Ambiente dovrà diventare sempre più attuale, visti i temi odierni sulla tutela dell’ambiente, sia dal punto di vista ecologico che di tutela della fauna e della flora, per passare 10
#UNITIPERACQUI alla gestione dei rifiuti sino alle moderne tecniche costruttive degli edifici e sullo sfruttamento delle diverse fonti energetiche. - Mostre d’Arte e Pittura, il progetto è rendere nuovamente la Mostra Antologica di Pittura un appuntamento fisso con programmazione annuale, facendo crescere l’evento nel tempo. - Stagione Teatrale, dovrà essere programmata e non dovrà essere dedicata solamente al teatro ma dovrà riguardare inoltre spettacoli musicali di ogni genere (anche lirica), operetta, cantautorato (mediante il collegamento con la Rassegna Luigi Tenco), musica leggera e autori emergenti, balletto con spettacoli al chiuso durante il periodo invernale (Teatro Ariston) e balletto all’aperto durante il periodo estivo (Teatro Verdi). Rappresentazioni teatrali estive all'aperto nel chiostro della chiesa di San Francesco; ripristinare il gemellaggio con la città di Argostoli a Cefalonia. - Presentazione di testi letterari, l’intento è programmare conferenze su temi vari anche diversi dai ben solidi concetti letterari ma che si aprano a temi anche moderni e di attualità. - “Concorso di Poesia Città di Acqui Terme “, concorso organizzato dall’Associazione ARCHICULTURA l’intento è quello di patrocinare questo premio e il Festival ad esso collegato esistente da oltre un decennio - Festa della Vendemmia (Ludi Aquenses et Bacchanalia), celebrare la vendemmia che riveste sul nostro territorio uno dei periodi più intensi e conviviali del mondo- agricolo. - Appuntamenti Culturali, che devono avvenire non solo in concomitanza con appuntamenti fissi ma cadenzati per tutto il corso dell'anno; letture, cineforum, concerti e sicuramente sostegno a attività, gruppi e associazioni esistenti; realizzare un programma con mostre temporanee diffuse di arte contemporanea nel Parco del Castello. - Progetto di valorizzazione della Street Art, dando la possibilità ad artisti locali di poter decorare parti di città ora poco valorizzate. - Creare un gemellaggio europeo o extraeuropeo, per motivi storici e di scambio culturale; - Progetto “la riscoperta del fiume”, tramite la redazione di uno studio di fattibilità per la creazione di un percorso sportivo ma quindi anche naturalistico e storico del Bormida, in rafting, inteso anche come valorizzazione turistica e culturale del fiume e della sua storia; la riscoperta e la cura dei fiumi nei territori e nelle città possono essere interessanti per scoprire altre prospettive, difendere l'ambiente, valorizzarlo e farlo conoscere ai turisti, e far scoprire luoghi insoliti magari ma con la loro storia, conoscere e proteggere ambiente fluviale, raccontare la storia attraverso il fiume e legare ad Acqui i Comuni anche minori della valle coinvolgendoli nel turismo e nella scoperta del territorio cui siamo tutti legati nella storia dall'antichità, per arrivare alla realizzazione di un racconto storico che prende millenni, dai Liguri, ai Celti, ai Romani, ai Logobardi, ai traffici del sale, medioevo, Comuni, età moderna e contemporanea fino alla seconda guerra mondiale, la storia della resistenza fra appennino e Valle Bormida, la storia industriale dell'Acna e la vicenda del risanamento del fiume. - Restauro in Diretta. in occasione del restauro di opere d’arte organizzare un vero e proprio evento culturale consistente nel restauro in “diretta”, in accordo con i restauratori in modo da mettere l’opera in sicurezza, creando un vero e proprio evento culturale, nel vedere la fase di recupero sotto gli occhi degli spettatori. - Sistema Museale Archeologico. Possibilità di ampliamento con sviluppo su più livelli il Museo Archeologico, con il completamento del ritorno dei reperti ritrovati in Acqui Terme e nell’Acquese attualmente presenti a Torino. Predisposizione del tour archeologico con partenza dagli Archi Romani per proseguire alla piscina Romana, al Tempio di Via Galeazzo, alla Casa del Vasaio per arrivare al Museo Archeologico. 11
#UNITIPERACQUI MULTICULTURALISMO e INTEGRAZIONE Il termine multiculturalismo, entrato nell'uso comune verso la fine degli anni Ottanta, identifica una società in cui più culture, anche molto differenti l'una dall'altra, convivono mantenendo ognuna la propria identità. Pur potendo avere interscambi, conservano quindi le peculiarità del proprio gruppo sociale. Le minoranze in particolare mantengono il loro diritto ad esistere, senza omologarsi o fondersi ad una cultura predominante, diluendo o perdendo quindi la propria identità. La diversità culturale è un motore di sviluppo, di coesione sociale e di pace perché è ciò che ci rende più aperti, più comprensivi, perché è ciò che ci dà senso, ci rende unici e ci incoraggia a condividere. Gli investimenti nella cultura hanno sempre una grande ricaduta e beneficio per l’intero tessuto sociale, anche di carattere economico. Acqui Terme è una cittadina multiculturale e gli stranieri residenti ad Acqui Terme sono 2.106 e rappresentano l'11,0% della popolazione residente. Quando assumiamo punti di vista differenti, proviamo a calarci nella prospettiva di qualcuno che ci è diverso, il mondo ci appare più vario, più sfumato e meno monotono. Infine, la diversità è arricchimento. 8 – COMMERCIO Il programma sul commercio dovrà tenere presente la attuale situazione socio-economica degli ultimi anni in cui versa la città: il commercio acquese ha bisogno di essere risollevato in un programma semplice, collegato al programma del turismo ripartendo dalle cose buone in atto e ampliandolo con iniziative chiare che possono essere da attrattiva per le persone provenienti da fuori città e da stimolo per le persone residenti. Divisione della città in rioni: rappresenta la suddivisione della città in rioni o quartieri considerando di come la Acqui è già tutt’ora suddivisa con un’identità più marcata come il costume del rione durante il carnevale, la mascotte del rione, il piatto tipico organizzando una gara con giuria rappresentata dai ristoratori in città. La presentazione di singola manifestazione in un rione, seguendo una turnazione, con giornata itinerante degli altri rioni, per poi confluire in un’unica grande manifestazione di tutti i rioni una volta l’anno. Il Desbarazzo: consiste nel dare la possibilità all’attività commerciale, di ristorazione e ricettiva, da parte del Comune, di mettere in promozione al prezzo desiderato, senza vincoli, il proprio prodotto o articolo in determinati periodi dell’anno. Il progetto sarà associato ad un evento turistico di durata nel week end. Commercio in centro. In occasione di manifestazioni o eventi consentire a chi detiene attività in zone non centrali di potersi posizionare con postazioni mobili nel centro della città per proporre la propria attività commerciale in appositi alloggiamenti stabiliti dal Comune. Mercatino di eccellenza: collaborare con il territorio circostante per esporre i prodotti di eccellenza del territorio acquese con cadenza settimanale, in collaborazione con le attività locali in città. Il mercatino confluirà, una volta l’anno, in un unico evento dove saranno presenti tutti i prodotti di eccellenza del territorio. Formazione del Commercio. Si offriranno pacchetti per l’apprendimento delle lingue straniere, del social media marketing e dell’allestimento creativo delle vetrine a favore di commercianti, ristoratori e coloro che operano nel settore del commercio. Vetrine e Sfilate. Si darà la possibilità di organizzare sfilate con l’allestimento di vetrine viventi in tour, dove il Comune si impegnerà a fornire gratuitamente il plateatico e il service della manifestazione. Villaggio e Mercatino di Natale. Sarà organizzato dal Comune in collaborazione con i commercianti locali che vivono ed esercitano la propria attività durante tutto l’anno in modo da rendere il commercio acquese parte integrante del progetto senza oscurarlo. 12
#UNITIPERACQUI Street food. Organizzazione della manifestazione in un periodo dell’anno per la durata di un fine settimana, in apposita area protetta, per non interferire con il mercato locale della ristorazione, cercando di creare un’affluenza di persone da fuori città. Ristorazione in musica live. Agevolare le procedure per consentire alle attività di somministrazione di proporre musica dal vivo, senza sovrapposizioni e previo accordo tra loro, la possibilità di fare musica agevolando le varie procedure le varie richieste non dimenticando quelle che sono le regole di buon vicinato. Commercio Digitale. Creazione di un’APP dedicata allo snellimento delle pratiche burocratiche per l’apertura di nuove attività, consentendo di tenere sotto controllo lo stato della richiesta, eventuali autorizzazione e concessioni in modo immediato e facile snellendo la burocrazia. Nella stessa APP dove si può registrare l’attività sarà presente un link sul sito internet del Comune con pagina dedicata che il titolare dell’attività potrà allestire a piacimento. Commercio Serale. Incentivare l’apertura dei negozi in periodo estivo durante gli eventi per consentire gli acquisti in orario diverso dalla quotidiana attività giornaliera. Aiuti al commercio. Il motto sarà “Comune socio della tua attività”. Il socio, per definizione, è colui che divide gli utili nelle società di persone e di capitale. Si cercherà di fare in modo che bar, i ristoranti e tutti gli esercizi itineranti che somministrano cibi e bevande possano usufruire del suolo pubblico da giugno a settembre senza alcun onere aggiuntivo per almeno due anni dall’insediamento della nuova Amministrazione. In cambio il Comune chiederà loro un contributo per il mantenimento dell’area pubblica sulla quale si affacciano e/o la cura degli spazi verdi adiacenti ad essi. Ugualmente l’amministrazione si farà carico di provvedere all’erogazione di un “bonus occupazione” per il primo anno di nuove attività intraprese da persone under 30. Si dovrà almeno per il semestre 2022 ed il primo semestre 2023 prevedere la riduzione di due punti percentuali sulla quota fissa TARIP per tutti gli esercizi commerciali (con esclusione dei supermercati) e le palestre cittadine, compatibilmente con gli equilibri generali di bilancio. Affidamento e Gestione degli spazi mercatali in funzione delle finalità, della risonanza e del prestigio dell'iniziativa. Vanno premiate le attività che hanno una storicità di presenza sul territorio comunale e che promuovono vendita di prodotti locali e prodotti “made in Italy”, con appositi regolamenti di partecipazione premianti le realtà locali e non la concorrenza con le attività economiche residenti. Disponibilità delle attrezzature comunali solo dietro cauzione (e non dietro pagamento come attualmente) Istituzione di tavoli di lavoro condivisi tra associazioni e amministrazione soprattutto in termini di programmazione. Adeguamento Spazi Teatro Verdi, Centro Congressi, Tetro Romano, Zona Archi Romani con calendario unico degli eventi sia comunali che privati. Comune Ente Promotore e ufficio a disposizione dell'investimento privato e associativo in modo da accogliere l'investimento con disponibilità, supporto tecnico-operativo, sgravi economici, spazi e attrezzature (già facenti parte del patrimonio comunale). Il privato così come le associazioni ha bisogno di un supporto organizzativo, che aiuti nel rispetto di regole semplici e uguali per tutti. Scuola Alberghiera; valorizzazione del polo scolastico per farlo diventare eccellenza di formazione del territorio e sede per manifestazioni enogastronomiche utilizzando prodotti locali e coinvolgendo chef di fama internazionale in collaborazione con i ristoratori e i produttori del territorio in modo da sponsorizzare a grandi canali le nostre eccellenze. Ripristino delle attività attualmente in essere che hanno avuto una ricaduta positiva sul commercio locale. 9 - AGRICOLTURA E PRODOTTI TIPICI Acqui Terme è una città dalla storia antica, posta in uno dei luoghi più belli e suggestivi del Piemonte, in un’area che è anche stata riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, una città conosciuta fin dall’antichità per la grande bellezza della sua natura, per le sue colline disegnate da vigneti che danno uve e 13
#UNITIPERACQUI vini celebrati in tutto il mondo fin dall’antichità. La città è famosa da secoli anche per le proprietà sorprendenti e benefiche delle sue acque termali, per la bontà della sua terra che dà un’agricoltura ricca, varia, dispensatrice di prodotti unici e rari: vini, ortaggi, formaggi con allevamenti di grande qualità e agricoltori, vignaioli e allevatori che sono la spina dorsale di un’economia colturale e di una cultura agricola che è valore aggiunto non solo per la città di Acqui, ma per un’ampia zona che le gravita attorno: le Langhe e il Monferrato, insieme all’Astigiano, alla Langa Astigiana, alla Valle Bormida e le prime propaggini della Liguria con il Genovese e il Savonese a due passi. È necessario sviluppare l’indotto di attività legate all’accoglienza con hotel di charme e strutture più intime e familiari, hotel, agriturismi, case di vacanza con un robusto settore di ristorazione che offre ricette locali realizzate sempre in funzione delle stagioni, utilizzando materie prime di qualità assoluta, come la Robiola dop di Roccaverano il celebre formaggio a latte crudo di capra, o il “filetto baciato” originale salume dell’Acquese, o ancora il famoso e pregiatissimo Tartufo bianco che ha nel Monferrato una delle sue patrie d’elezione, o il Cardo Gobbo di Nizza Monferrato, vera leccornia dell’orto, ingrediente principe di tante ricette tra cui la Bagna Cauda. Sono, queste, tutte eccellenze agricole che arrivano direttamente dai produttori del luogo e che, abbinate ai vini della produzione enologica locale, leader nel mondo, come il Brachetto d’Acqui, l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti docg, il Dolcetto d’Acqui l’Acqui docg, la Barbera d’Asti e i grandi passiti, i distillati e i liquori, compongono un mosaico di saperi e sapori più unico che raro. Un altro passaggio importante è fornire Acqui di infrastrutture adeguate, di strade efficienti e di una circolazione urbana ed extra urbana fruibile e ben organizzata, che colleghi perfettamente la città, anche con vettori di ultima generazione a tecnologia avanzata come l’elettrico e l’idrogeno, non solo al suo hinterland, ma anche ai grandi centri urbani di altre province: Alessandria, Asti, Alba, Genova, Savona. Aggiungete infrastrutture digitali veloci, accessi internet free e disponibili ovunque, una comunicazione web agile e multilingue, in grado di raccontare storia, attualità, ambiente, paesaggio, progetti e futuro della città. Di raccontare la storia dei suoi vignaioli, degli agricoltori, degli allevatori, dei suoi artigiani del gusto, delle sue imprese agroalimentari che esportano in tutto il mondo prodotti di eccellenza riconosciuta. C’è anche il tema delle scuole. Fornire ai giovani gli insegnamenti necessari per scegliere di restare, avviare attività nei settori che qui possono offrire remunerazione dignitosa e realizzazione professionale e personale. In questo senso è corretto pensare e operare per un collegamento diretto tra professioni e scuola. La ristorazione, l’accoglienza turistica, l’agricoltura e la produzione agroalimentare, la viticoltura di qualità, l’enologia e le tecniche di Cantina, il multilinguismo, la capacità di progettare per il territorio e di collegare questo con le realtà istituzionali e private nazionali e sovranazionali, sono competenze che vanno costruite con l’avvio di scuole ad hoc. Non sembri, dunque, strano pensare a una scuola di viticoltura, di maestri di Cantina, ma anche di esperiti in turismo e lingue, costruttori di eventi che creino attrazione e “incoming”. Solo così si getteranno basi solide per l’Acqui futura. Questo deve essere il presente e il futuro di Acqui Terme. Una città dove la coltura e la cultura della vite s’intrecciano e devono essere centrali e funzionali a tutti gli aspetti che sono stati qui accennati. 10 – TURISMO La nostra città vanta peculiarità e una connotazione storico-geografica invidiabile, che la rendono una vera e propria gemma incastonata nel basso Piemonte. È compito di un'Amministrazione saper trasformare queste caratteristiche in un'offerta turistica degna di tale prestigio, in modo da attirare flussi di viaggiatori desiderosi di visitare Acqui Terme. Questo obiettivo è raggiungibile attraverso la valorizzazione del territorio e la promozione di attività ed eventi, creando una stretta collaborazione con zone limitrofe e con altre realtà simili. In particolare, questo programma è attuabile attraverso iniziative quali: 14
#UNITIPERACQUI - Riorganizzazione ufficio turistico. L'ufficio deve necessariamente essere il riferimento, attraverso il quale poter offrire ai turisti tutte le opportunità del territorio con indicazioni chiare su come muoversi, dove e cosa fare, come prenotare direttamente qualunque servizio attraverso dei programmi chiari e strutturati. La riorganizzazione dell’ufficio dovrà seguire la stagionalità, dovrà essere in funzione tutti i giorni chiedendo ai commercianti, agli artigiani, ai ristoratori ed agli albergatori di fornire in modo constante l’apporto di pacchetti e scotistica dedicata, è importante impostare una collaborazione con i paesi limitrofi in modo da creare un territorio unico che possa essere sponsorizzato. L’ufficio Turismo dovrà funzionare da regia per eventi facendo da capofila per tutta il vasto territorio acquese in modo da promuovere un territorio unito senza che ci siano sovrapposizioni con località adiacenti durante tutto l’anno. - Circuito arte/cultura acquese. Realizzazione del circuito artistico e culturale acquese, di tutto il territorio collegato sullo stile delle importanti città artistiche italiane. Tale intento si può realizzare utilizzando anche personale a progetto come studenti in cambio di crediti formativi o proveniente dalle categorie svantaggiate. - Creazione di un App Acqui Turismo. Da collegare al circuito turistico, che spieghi i luoghi che si stanno visitando, i prodotti tipici, le particolarità culturali, nelle varie lingue. - Creazione di pacchetti escursionistici. Offrire alle strutture la possibilità di promuovere pacchetti creati ad hoc. - Gruppo di lavoro-turistico comunale. In grado di relazionarsi e di affrontare le tematiche di promozione e diffusione del messaggio turistico del nostro territorio (inteso come tutto il nostro circondario e non solo la città di Acqui). L’intento è quello di promuovere nel mondo il progetto Acqui, attraverso un gruppo di lavoro, tramite la gestione di fiere e di conferenze. - Biteg – borsa internazionale turismo enogastronomico. Come importante occasione d’incontro tra le proposte turistiche correlate all’enogastronomia e la Regione Piemonte organizzata ogni anno in una diversa città piemontese. Ogni anno vi partecipano circa 50 Tour Operator internazionali, interessati a conoscere l’offerta turistica enogastronomica della nostra regione. - Revisione degli accordi programmatici del Gran Monferrato. La nostra destinazione deve avere una visione più aderente al territorio, anche vicina ad Alba, alla Val Bormida e alla Langa astigiana per arrivare a creare delle sinergie con questi territori. - Manifestazione sportiva di livello nazionale, Acqui come sede di importanti manifestazioni sportive di rilievo per vari sport e discipline. - Giro del Moscato/Brachetto con stazioni intermedie di degustazione di prodotti locali e di approfondimenti/letture: una camminata slow alla scoperta del territorio tra vigne, storia e cultura. - Tappa del “Giro d’Italia”. Organizzazione di una partenza o di un arrivo della più importante manifestazione a tappe nazionale. - Passeggiata auto e moto storiche in cui osservare le auto o le motociclette d’epoca impegnate in uno slow tour alla scoperta di borghi e paesaggi. - Risistemazione riposizionamento area camper. Riqualificazione dell’area rendendola un luogo attraente in grado di captare turisti camperisti. L’attuale posizione risultava comoda, quando erano in vigore le cure termali; pertanto, è auspicabile che possa ripartire questo servizio. Tuttavia, presenta alcune criticità; la zona “esondabile”, si dovrà valutare la possibilità di proteggere l’area dalle esondazioni del fiume Bormida oppure valutare la dislocazione in 2-3 aree differenti, anche solo per la sosta, senza adibire le aree con attrezzature cameristica complete. Il concetto del camperista che non utilizza i servizi della città quali risparanti ecc. è ormai superato, occorre dare una sistemazione comoda in modo che sia di facile utilizzo i servizi 15
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