Unione europea e Unione eurasiatica - punto sufi
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
I QUADRIMESTRE 2016 Unione europea e Unione eurasiatica IL DIFFICILE EQUILIBRIO TRA COOPERAZIONE, ESPANSIONISMO, GEOPOLITICA E LIBERTÀ Notiziario a cura degli Ambasciatori di Pace Dell’UPF (Universal Peace Federation - Italia) Autorizzazione n. 3193 2005 Segreteria di Stato per gli Affari Interni - San Marino
3 EDITORIALE Una roadmap per la pace 5 RELIGIONI E CULTURE PER LA PACE Il ruolo della religione L'approccio religioso La religione è causa di conflitto Il congresso interreligioso iracheno del 2007 Voci di Pace Redazione: Via F. della Balda, 10/5 47893 Borgo Maggiore - RSM Tel. 0549 996637 - 3357346098 Email: vocidipace@gmail.com Internet: www.vocidipace.it 11 IN-FORMAZIONE Il lavoro della Universal Peace Federation in Terra Santa Twitter: @vocidipace Facebook: facebook.com/vocidipaceupf La giurisdizione della città di Gerusalemme Editore: nell’ambito del conflitto in Medio Oriente Giuseppe Calì Direttore Responsabile: ETICA E SOCIETÀ Giorgio Gasperoni Autorizzazione n. 3193 - 2005 Segreteria di Stato per gli Affari Interni - San Marino 14 Dialogo Eurasia-Europa Redazione: Eurasia: il momento per una scelta storica Giorgio Gasperoni Andrea Valgoi Una riflessione storica Stefania Ciacciarelli Godwin Chionna David Gasperoni Quel prezioso tassello dell’Unione eurasiatica che non ha corrisposto ai voleri di Putin Hanno collaborato: Carlo Zonato Andrea Valgoi Godwin Chionna Hod Ben Zvi Jaques Marion Marco Ricceri 22 DAL MONDO Cosa accadrebbe se il Nord Africa e l’Africa sub-sahariana lavorassero insieme Luciano Sampieri Delly Kazadi Albertina Soliani Ideazione degli Istituti di Pace in RDC Francesca Radaelli Fulvio Palumbo Il contenuto degli articoli dei collaboratori, esprime il pensiero degli autori e non necessariamente rappresenta la linea editoriale che rimane autonoma e indipendente 26 IL PERSONAGGIO La famiglia e “Il Risveglio della Forza” Immagine di copertina: Shutterstock e 123RF. Grafica, impaginazione e stampa: IKONOS Srl Illustrazione di copertina: 28 INIZIATIVE Donne in cammino: come l’essenza del IKONOS Srl femminile contribuisce allo sviluppo di una www.ikonos.tv - Febbraio 2016 società a misura d’Uomo Voci di Pace - Organo UPF Sostegno per il terremoto in Nepal "Voci di Pace" è l’organo editoriale della UPF italiana, fondata dal Rev. Dott. Moon. La Universal Peace Federation vede la pace come uno stato armonioso e interdi- pendente fra individui, famiglie, nazioni e popoli. La UPF si propone pratiche costruttive ed originali che contribuiscano a realizzare un mondo unificato di pace, la 29 NEWS Giuseppe e la Birmania speranza di tutte le epoche. Il giornale vuole creare un forum per gli Ambasciatori Diritti Umani: una speranza da accendere di Pace: promuovendo lo sviluppo umano, il buon governo, il servizio per la collettivi- tà e sforzi di pace di collaborazione che 31 RECENSIONI coinvolgano religioni, nazioni ed organiz- zazioni non governative. L’UPF è una ONG con Stato Consultivo Speciale presso l’ECOSOC alle Nazioni Il tramonto dell’alba e l’eclissi dell’io Unite.
EDITORIALE 3 R OA D M A P P E R LA PAC UN A E di Carlo Zonato I l nostro è un tempo di grande confusione, incertezza e smarri- mento. Tante nuove difficoltà e conflitti rap- presentano le sfide che l’umanità sta stia invece perdendo il senso più bello, profondo e vero della propria esistenza. Sembra non avere più punti precisi di riferimento ed una chiara visione sulla quale orientare le affrontando. speranze per costruire il proprio Le grandi speranze per il nuovo mil- futuro. lennio, dopo la fine della cosiddetta Ma esistono dei principi, delle fonda- guerra fredda, franano di fronte ad menta sulle quali ricostruire il nostro una realtà che ci disorienta e ci fa senso di “esseri umani” che possano paura. Le “malattie” dell’umanità, al permetterci di invertire questa ten- tempo della globalizzazione, sembra- denza al nostro auto annullamento? no mostrarsi nella loro massima Secondo noi sì, senza alcun dubbio. espressione e la moderna tecnologia Per questo vorremmo tracciare quella ci mostra con immediatezza i fatti che definiamo la “ROADMAP PER più truci della nostra storia attuale. LA PACE” e per la felicità per l’intera Sembra proprio che l’umanità, nono- famiglia umana. stante il suo incredibile bagaglio di La visione di pace che l’UPF promuo- scoperte e conoscenza e un livello di ve poggia saldamente su alcuni pre- benessere generalmente migliorato, supposti o capisaldi fondamentali:
4 EDITORIALE 1) “L’Origine progettuale che ha scopo di vita di ognuno di noi è Sembra proprio che determinato la motivazione e lo simile, tutti ricerchiamo gioia e scopo della nostra esistenza, il l’umanità, nonostante il felicità attraverso l’esperienza nostro valore e dignità, è Dio, suo incredibile bagaglio di dell’amore e della vita. È impossi- genitore comune di tutta l’uma- scoperte e conoscenza e bile prescindere dagli altri e chiu- nità”. Al di là della nazionalità, un livello di benessere derci nel nostro egocentrismo; la della cultura o della fede, l’UPF generalmente migliorato, gioia e la felicità più vere e profon- crede che questo sia il presupposto stia invece perdendo il de non risiedono nell’egoismo. fondamentale. In tutti i progetti Anche qui la famiglia è terreno senso più bello, profondo e che abbiano come finalità la privilegiato per educare a questo costruzione della pace ed armonia vero della propria principio. È l’ambito dove in tra i popoli, dovremmo sempre esistenza. Sembra non modo naturale l’individuo vive per considerare e ricercare quale sia il avere più punti precisi di il bene degli altri. Con questo progetto ideale che Dio, nostra riferimento ed una chiara insegnamento la famiglia vivrà per origine comune, desidera stabilire visione sulla quale il bene della comunità, questa per attraverso di noi. il bene della nazione, e quest’ulti- orientare le speranze per Non è un obiettivo solo per chi si ma per il bene del mondo intero. occupa di religione o di fede; noi costruire il proprio futuro. Questo dovrebbe essere il percorso siamo il risultato di una Causa naturale dell’educazione alla vita Prima che la scienza stessa scopre felicità del nostro Comune per conquistare vera gioia, felicità sempre di più come Entità che Genitore. La crescita e la maturità e quindi pace. segue precise leggi. individuale così come la moltipli- In questa affermazione di intenti cazione dell’amore reciproco trova- 5) “Cooperazione Interreligiosa, che l’UPF promuove, Dio non è il no nella Famiglia Ideale l’humus Internazionale ed Dio di una specifica religione ma è per svilupparsi. Una società pro- Interdisciplinare”. il genitore comune dell’intera spera, sana ed armonica non può Noi dobbiamo puntare decisamen- umanità ed è il primo a soffrire che essere il risultato di famiglie te verso la cultura della reciproci- per i tanti crimini e tragedie che prospere, sane ed in armonia. tà e della interdipendenza, ricer- affliggono l’umanità, proprio ciò Questo perché la famiglia rap- cando prosperità comune attraver- che proverebbe qualunque buon presenta idealmente l’ambito so valori condivisi universal- padre o madre di famiglia. naturale per la formazione del mente. carattere e la maturità del cuore. Questo non può nascere dallo sfor- 2) “La vita di ogni essere umano si La famiglia è la “scuola di forma- zo singolo; è necessario promuove- sviluppa su due dimensioni: zione fondamentale” per predi- re in modo responsabile una forte quella fisica e quella spirituale” sporre in modo costruttivo e posi- cooperazione interreligiosa, in- La cooperazione costruttiva tra tivo ogni componente verso l’am- ternazionale ma anche interdi- l’approccio pratico e quello spiri- bito sociale più ampio. La famiglia sciplinare; è altrettanto necessario tuale significa considerare che esi- è comune denominatore tra le che ogni forma di cooperazione stono bisogni fisici, materiali, varie culture e nazionalità. possa ricercare ed essere illumina- esteriori ma anche necessità inte- Investire per rinnovarla e rafforzar- ta da principi comuni univer- riori o spirituali altrettanto impor- la è un passaggio strategico fonda- salmente riconosciuti e quindi tanti e vitali per la nostra vita e la mentale per costruire pace ed unificanti. Non esistono i diritti nostra maturazione. Per dirla in armonia. di qualcuno e i diritti di qualcun termini più concreti, è necessario altro, esistono dei principi comuni nutrire e curare il nostro fisico così 4) “La realizzazione della pace che prescindono dalla cultura, come il nostro spirito per far matu- all’interno del nostro mondo divi- fede o nazionalità e che debbono rare quella che potremmo chiama- so avverrà attraverso la messa in essere ricercati ed applicati con re la nostra natura ideale che deri- atto del principio “vivere per gli buona volontà, determinazione e va dalla nostra Comune Origine; altri”, sia nella sfera pubblica senso di responsabilità verso se questo è ciò che ci distingue, ci dà sia in quella privata della vita.” stessi e verso gli altri. valore e dignità. La gioia più grande si prova quan- do viviamo e mettiamo in atto 3) “La Famiglia è la cellula questo principio. Non si tratta di fondante della società umana”. essere “Santi”. Si tratta di diventa- La Famiglia Ideale è l’anello cen- re persone ideali e felici davvero. trale del Progetto di Pace e di Se riflettiamo con attenzione, lo
RELIGIONI E 5 CULTURE PER LA PACE IL RUOLO DELLA RELIGIONE In un mondo di conflitti complicati, dove vi è un aumento della paura e del senso di alienazione, non esistono soluzioni semplici I l ruolo della religione1 nei con- flitti attuali è molto più profon- do di quello attribuitogli dalla tradizionale scienza politica o dalle teorie di risoluzione dei conflitti. venire e rispondere all’estremismo vio- lento, i leader religiosi hanno un ruolo significativo. Questo richiede di avere personale dedicato in loco per condivi- dere apertamente la propria esperienza Conseguentemente, gli approcci di e sviluppare in modo condiviso mecca- mediazione laica statale e di dialogo nismi di supporto efficaci per i leader internazionale si trovano su vicoli cie- locali. Questo documento, il CSS chi in molti dei conflitti moderni. La Mediation Resource, permette di fragilità di numerosi stati si trasforma ripensare al ruolo delle religioni nei in terreno fertile per gli estremismi, processi di trasformazione dei conflit- gli approcci diplomatici esistenti e le ti, fornendo le linee guida da seguire. soluzioni proposte hanno grandi limi- Il documento è quindi intimamente in tazioni, e le strategie basate sulla forza linea con lo scopo del network di pace sembrano solo produrre altre sfide e “Network for Religious and maggiore violenza nel medio e nel Traditional Peacemakers”, di rafforza- lungo termine. re e supportare il ruolo positivo delle In un mondo di conflitti complicati, dove vi religioni e di coloro che si adoperano è un aumento della paura e del senso di attivamente per la pace sia a livello alienazione, non esistono soluzioni semplici. locale sia a quello internazionale. Le Nazioni Unite (UN), e tutti coloro Al di là di elementi fondamentali che cercano di dare un contributo come la concentrazione sugli attori positivo alla pace, necessitano di locali e su risposte strutturali, è la espandere le loro competenze di dimensione personale che continua a mediazione e di dialogo al fine di adat- fare la differenza, in tutti i contesti. Le tarsi meglio al ruolo che la religione esperienze di Canon Andrew White ha nei conflitti. attraverso il Congresso Interreligioso Owen Frazer, Richard Friedli e tutti Iracheno e del Dr William Vendley coloro che hanno contribuito alla pub- con il Consiglio Interreligioso in Sierra blicazione “CSS2 Mediation Resource” Leone descritte in questa pubblicazio- (risorse di mediazione), hanno reso un ne evidenziano come l’elemento di grande servizio pubblico. Le pagine fiducia possa essere costruito solo seguenti forniscono idee ed esempi attraverso un impegno personale. Tra estremamente utili che aiutano a com- la violenza e paura, è solo la fiducia che prendere meglio le sfide e le opportu- può iniziare a trasformare le persone e nità presenti nei conflitti aventi una le società verso una più profonda dimensione religiosa. riconciliazione. Al suo meglio, la fede Un modo per rispondere più efficace- diventa fonte di forza per superare dif- mente alle sfide dei conflitti attuali è ficoltà enormi. Esistono modi per quello di promuovere l’inclusione coinvolgere positivamente le comuni- delle religioni locali e delle strutture tà religiose e attivisti per la pace in 1 Antti Pentikäinen - Coordinatore del tradizionali all’interno dei processi di questo lavoro. Questa pubblicazione “Network for Religious and Traditional risoluzione dei conflitti e di costitu- rappresenta un passo importante in Peace” zione dell’apparato pubblico statale. questa direzione. 2 Center for Security Studies In particolare, quando si tratta di pre-
RELIGIONI E 6 CULTURE PER LA PACE L’APPROCCIO RELIGIOSO La religione come comunità enfatizza società, il conflitto può emergere. Non gli aspetti collettivi e aggregativi della è raro che gli attori nel conflitto giusti- religione. In tempi di conflitto, la reli- fichino le proprie azioni con riferimenti gione può diventare una risorsa impor- alle credenze o dottrine religiose. Ciò è tante per preservare o rafforzare la coe- vero sia per atti che potrebbero portare sione sociale, sia all’interno che tra al conflitto, che per atti intrapresi per gruppi, incrementando quindi la resi- promuovere la pace. lienza della comunità. Per contro, le stesse dinamiche che rafforzano i legami La religione come spiritualità si foca- sociali spesso conducono all’emergere di lizza sulle esperienze personali con la divisione tra gruppi. Dove le identità Realtà Ultima. Tale esperienza spiritua- I modi in cui esaminare la dei gruppi in conflitto hanno una com- le può diventare la molla per l’azione religione qui proposti sono: ponente religiosa, i confini del conflitto sociale e politica, sia come portatrice di potrebbero essere tracciate lungo i con- conflitto che come promotrice di pace. religione come comunità, fini dell’identità religiosa. La religione Esperienze condivise di spiritualità con- religione come insieme può diventare un segno distintivo della tribuiscono anche al rafforzamento dei d’insegnamenti, religione come propria identità, utilizzato per designa- legami tra individui e comunità. spiritualità, religione come re chi è “amico” e chi “nemico”. La religione come pratica religiosa pratica religiosa e religione La religione come insieme di inse- intende la religione come componente come discorso. Molti di questi gnamenti caratterizza la religione come della vita quotidiana, presente nel cibo, modi di considerare la un insieme di insegnamenti, retaggio nell’abbigliamento, ecc. e in una serie religione potrebbero essere culturale su come la realtà è e dovrebbe di pratiche codificate (usi, rituali, ceri- essere. Tali insegnamenti potrebbero monie). La società potrebbe essere inter- rilevanti in qualsiasi contesto. essere l’elemento intorno al quale si pretata come una comunità legata da Non sono quindi mutualmente forma una società. Tuttavia, quando comunicazione e rituali. A momenti esclusivi, e in molti casi gruppi diversi in una società si fondano significativi e decisivi nella vita di una potrebbero essere su idee e ideali diversi, o quando un persona, come la nascita, il matrimonio, complementari. particolare gruppo segue insegnamenti o la morte viene data una forma stabile che contraddicono lo status quo della attraverso dei riti di passaggio. I con- DEFINIRE LA RELIGIONE T entativi di definire la religione hanno generato una vasta lettera- tura, ed è ora generalmente accet- tato che una definizione assoluta non è possibile. Questo perché non esiste un nel dare alle persone un senso di ordine nel mondo. Il problema di quasi tutte le definizioni sta nel fatto che finiscono per essere troppo restrittive, escludendo cose che molte persone considererebbero essere Per gli scopi della nostra relazione, la reli- gione è qualsiasi cosa che i soggetti del nostro studio hanno considerato come “religione”. Suggeriamo che ci siano tre fattori, che modellano la comprensione concetto universale di religione. La reli- “religione”, oppure troppo allargate, eti- della religione nei conflitti: gione può dunque essere compresa solo se chettando come “religione” cose che molti 1. La natura e il ruolo della religione nella calata nel contesto storico e sociale. non riterrebbero tali. Dato il nostro inte- società: poiché una religione è sempre In generale, i tentativi di definire la reli- resse per la religione nel contesto dei radicata in una particolare cultura e gione ricadono in due categorie, quella conflitti sociali e politici, è per noi più periodo storico, la sua parte in un deter- “sostanzialista” e quella “funzionalista”. interessante esaminare gli approcci che minato conflitto sarà intimamente con- Le definizioni sostanzialiste cercano di hanno studiato la realtà sociale della reli- nesso alla natura specifica del suo ruolo dire cosa sia la religione, identificando gione. Nel campo degli studi religiosi, nella comunità in cui il conflitto sta una o più caratteristiche essenziali, come questa è stata studiata da molti punti di avendo luogo. la fede in un Essere Superiore. Le defini- vista diversi: storico, sistematico, fenome- 2. Il peso dei diversi aspetti della religione zioni funzionaliste si concentrano su cosa nologico, sociologico, etnologico, psicolo- nell’ambito di uno specifico conflitto: ci faccia la religione, come ad esempio il suo gico, femminista, spirituale, etico, geo- potrebbero essere più dimensioni di una ruolo nel promuovere coesione sociale, o grafico e teologico. religione in una particolare società, che
RELIGIONI E 7 CULTURE PER LA PACE LA RELIGIONE È CAUSA DI CONFLITTO flitti stessi, che spesso rappresentano l ruolo della religione nei conflitti sta ricevendo sempre maggior attenzione dai peace momenti decisivi della vita degli indivi- dui e delle comunità, possono essere rego- lati da tali riti di passaggio (riconciliazio- ne, amministrazione della giustizia, com- I practitioner (esperto nella ricerca della pace) e dai policy maker (esperti nella formula- zione delle soluzioni politiche). Non senza giusti motivi. Non soltanto i media riporta- no un gran numero di notizie e di commenti sul ruolo della religione nei conflitti attualmen- te in corso in molte regioni, dal Medio Oriente al Sud-Est Asiatico, ma anche la ricerca memorazione dei caduti in guerra). accademica indica che la proporzione di conflitti nella dimensione religiosa sta aumentando. La religione come discorso può essere Nelle pagine che seguono, esploreremo la Scopo della relazione compresa semplicemente come le parole e questione su quale possa essere un buon La relazione è rivolta ai policy maker e ai il linguaggio usati per comunicare. modo di pensare alla religione in un con- conflict transformation practitioner che Un’interpretazione più profonda di que- testo di peacebuilding (consolidamento lavorano ai conflitti legati alla sfera reli- sto termine spiega che si tratta della della pace) e trasformazione dei conflitti. giosa. manifestazione di tutto un modo di pen- Lo faremo analizzando cinque casi di con- Il nostro obiettivo è proporre un approc- sare e agire nel mondo. Nei conflitti, flitti violenti, a livello sociale e politico, cio alla religione, che sia utile a risolvere l’uso del linguaggio e della retorica reli- per vedere quali elementi della letteratu- i conflitti. giosa è attribuito talvolta a protagonisti ra accademica sulla religione sono di Rinforzando gli strumenti concettuali della politica, che strumentalizzano la maggiore rilevanza pratica. Essendo la per l’analisi del ruolo della religione dei religione per aumentare l’attrattiva del relazione basata sulla premessa che il conflitti, quindi, speriamo anche di ren- proprio messaggio. Tuttavia, ci sono modo in cui i conflict transformation practi- dere più efficaci le iniziative in atto per anche molti casi in cui l’uso della retorica tioner (esperto nella trasformazione dei trasformare i conflitti. Crediamo che religiosa è la manifestazione genuina di conflitti) considerano la religione model- questo contributo arrivi puntuale - basti una particolare visione del mondo. In tali la il modo in cui affrontano la questione, pensare al dibattito attualmente in corso i cinque casi si focalizzano specificamente sul ruolo della religione nel conflitto che casi, se i vari attori dello scenario politico sull’idea che i conflict transformation coinvolge lo Stato Islamico in Siria e Iraq fanno uso di linguaggi religiosi diversi, practitioner avevano del ruolo della reli- - e speriamo che possa aiutare a portare le ciò potrebbe complicare la comunicazio- gione nei conflitti a cui stavano lavoran- persone al di là delle discussioni sempli- ne e la comprensione, e maggiori sforzi do. Rivolgeremo la nostra attenzione in cistiche sulla possibilità che la religione saranno necessari per trovare il modo di particolare alla storia del Congresso sia o non sia causa di conflitto. affrontare queste difficoltà. Interreligioso Iracheno, agli sforzi del Centro Internazionale per la Religione e la Democrazia in Kashmir, all’iniziati- va dei prigionieri Salafi in Marocco, al Consiglio Interreligioso del Sierra Leone, e al confronto dei musulmani secolari in Tagikistan. tuttavia saranno diversi nel modo in cui influenzano, direttamente o indiretta- mente, il conflitto preso in esame. 3. La personale comprensione della religio- ne da parte dell’analista: nel settore della trasformazione dei conflitti è comune- mente riconosciuto che nessuna analisi è puramente obiettiva. Quando si tratta di religione e conflitti, questo è particolar- mente vero, data la natura molto perso- nale della questione. La comprensione e rapporto personali con la religione, da parte di colui che analizza o pianifica il processo di trasformazione del conflitto, molto facilmente modellerà il modo in cui verrà percepito il ruolo della religio- ne in un determinato conflitto.
RELIGIONI E 8 CULTURE PER LA PACE La società irachena ha numerose fragilità di natura tribale, religiosa (circa il 60-65% della popolazione è sciita, il 32-37% è sunnita e circa il 3% è cristiana o appartenente ad altri gruppi religiosi) ed etnica, e le tensioni sociali e politiche tra i diversi gruppi hanno una lunga storia. Sotto la legge repressiva del regime sunnita di Saddam Hussein erano largamente Caso di studio1 contenute tuttavia, con l’invasione guidata dagli Stati Uniti del 2003 che ribaltò IL CONGRESSO il regime, la macchina repressiva dello stato è venuta INTERRELIGIOSO a mancare e i livelli di violenza si sono inaspriti. IRACHENO DEL 2007 Traduzione ad opera Il conflitto di Andrea Valgoi Le origini e gli sviluppi del Congresso dominio dello stato mentre molti sunni- e Godwin Chionna Interreligioso Iracheno (IIRC) prendo- ti temevano che il dominio sciita avreb- no forma dall’ambiente politico com- be rappresentato repressioni e attacchi plesso della regione, nel quale non solo nei loro confronti. le dispute etnico-regionali ed economi- La decisione da parte della sunnita al- che, ma anche il confronto interreligio- Qaeda in Iraq di iniziare ad attaccare le so ed intra religioso, attacchi terroristi- comunità sciite si è esacerbata in tensio- ci su popolazione civile e conflitti ni settarie e i livelli di violenza sono armati sono all’ordine del giorno. aumentati quando le milizie hanno por- Nel 2004, l’Autorità Provvisoria di tato avanti attacchi non solo contro la Coalizione guidata dagli USA ha tra- coalizione e le forze governative, ma sferito il potere nelle mani degli ira- anche contro comunità aventi tradizioni cheni con la creazione di un governo religiose diverse dalla propria. Alla fine provvisorio. Questo, fallendo nel gua- del 2006 l’Iraq stava sperimentando il dagnare il consenso e l’accettazione suo momento di maggiore violenza pubblica, ha fatto sì che numerosi dall’invasione del 2003, con un numero gruppi armati abbiano cercato di sfida- di vittime civili pari a 3000 al mese. re la legittimità dello stesso, la presen- Tra il 2004 e il 2006, l’Iraq ha speri- za degli Stati Uniti e dei suoi alleati. mentato tre forme di governo e altret- Molti di questi gruppi, creati sulla tanti primi ministri, una costituzione base di una visione settaria (sunnita o traballante, non ha mai avuto un sistema 1 Per ragioni di spazio esaminiamo soltanto il sciita), erano a volte guidati da leader giudiziario, nessuno standard per le caso dell’Iraq. Gli altri casi di studio li religiosi. Così, contendendosi potere e forze dell’ordine, non un chiaro bilancio svilupperemo nei prossimi numeri. influenza, le tensioni tra le comunità nazionale, diciannove amministrazioni Documentazione ripresa su concessione di: sciite e sunnite si sono intensificate. provinciali (nessuna delle quali ricono- © 2015 Owen Frazer, Richard Friedli and Molti nella maggioranza sciita hanno sciuta dalla sovranità nazionale), nessun CSS ETH Zurich - www.css.ethz.ch visto la possibilità per un proprio servizio pubblico e oltre un milione di
RELIGIONI E 9 CULTURE PER LA PACE Il progetto Canon Andrew White è stato il pasto- segnato l’inizio di un processo a lungo re anglicano della più grande chiesa termine di coinvolgimento dei vari cristiana a Baghdad dal 1998. Ha leader religiosi per promuovere la fondato un’organizzazione chiamata riconciliazione dell’Iraq. Una confe- Fondazione per il Sostegno e la renza successiva tra un gruppo selezio- Riconciliazione del Medio Oriente nato dei principali leader religiosi ira- (FRRME), avendo ottimi contatti con cheni si è tenuta a Il Cairo nell’agosto i leader religiosi iracheni di tutte le 2007. A questa conferenza “l’Accordo fedi. Michael A. Hoyt era il più anzia- di Baghdad” è stato ufficializzato ed è no cappellano delle forze statunitensi stato fondato l’Alto Consilio dei Leader in Iraq, riportando direttamente al Religiosi Iracheni. Rappresentanti Commando Generale delle Coalizione nazionali come il Grand Ayatollah Multinazionale in Iraq (MNF-I). Sistani, Ayatollah Mohamed Yaqubi e Entrambi hanno riconosciuto la legit- Muqtada al-Sadr si sono uniti al pro- timità e l’influenza che i leader reli- getto. Nel 2008 il consiglio ha prodot- giosi avevano tra la popolazione e to una fatwa unificata che condanna la insieme hanno ideato un’iniziativa per violenza, il terrorismo, che supporta il affrontare la violenza settaria portando governo eletto dell’Iraq, la costituzio- questi diversi leader insieme. ne, il ruolo della legge. La fatwa inol- Nonostante inizialmente gli Stati tre promuove l’unità tra le religioni e Uniti siano stati diffidenti circa il condanna la persecuzione di qualunque coinvolgimento di leader religiosi, con fede. la paura che il panorama post-invasio- cittadini emigrati all’interno del paese. ne potesse essere deviato dagli estre- Il risultato del progetto Una delle uniche costanti nella vita quo- misti, l’iniziativa FRRME fu speri- Il consiglio ha continuato ad incon- tidiana era la pratica della religione. I mentata con la convinzione che senza trarsi con regolarità e a coinvolgere in gruppi religiosi e i suoi leader erano il coinvolgimento dei leader religiosi, un dialogo costante il governo irache- anche gli unici che si premuravano di nessuna soluzione politica sarebbe no e dal 2008 c’è stata una significati- riempire il vuoto lasciato dallo stato in stata possibile. Questo ha coinciso con va diminuzione del numero di morti termini di servizi civili, legali, medici e gli sforzi del governo iracheno di pro- civili. Molti altri fattori hanno contri- sociali. Molte persone, non potendosi muovere il dialogo e sviluppare politi- buito a questo sviluppo, tuttavia gli identificare con i politici, rispettavano e che di riconciliazione e giustizia, e con sforzi del Congresso Interreligioso seguivano le loro guide religiose locali. quello dei militari americani di scon- Iracheno ha probabilmente svolto un figgere le insurrezioni. ruolo importante nel ridurre i livelli di Dopo numerosi meeting bilaterali violenza. con i leader religiosi, e dopo aver con- quistato il supporto degli USA e delle autorità irachene, l’FRRME e i suoi partner sono riusciti a radunare cin- È ormai di dominio quanta rappresentanti religiosi e tri- pubblico il fatto che la bali dalle comunità sunnite, sciite religione può essere sia e cristiane al primo Congresso un divisore sia un Interreligioso Iracheno a Baghdad nel giugno 2007. Al congresso i delegati connettore. hanno discusso la situazione di sicu- Importante è come rezza e governance dell’Iraq. Il risulta- rispondere alla to di questo incontro è stato l’Accordo Interreligioso Iracheno nel quale si è domanda: denunciata la violenza, riconosciuto il dove divide e dove governo dell’Iraq e fatto un appello unisce? Canon Andrew White per l’unità nazionale. Questo passo ha
RELIGIONI E 10 CULTURE PER LA PACE siamo fiduciosi che offrono un buon punto di partenza per analizzare il ruolo della religione nei conflitti. Anche se basata su cinque specifici casi, questi modi di pensare alla reli- gione saranno rilevanti in molti altri. Utilizzando questo metodo di pensare alla religione in cinque modi, identifi- cando i “divisori” (le fonti delle tensio- ni) e i “connettori” (capacità di costru- ire la pace) nelle analisi dei conflitti, può essere di grande aiuto. È ormai di dominio pubblico il fatto che la reli- gione può essere sia un divisore sia un Assunzioni e teoria dini. L’iniziativa ha fatto pesantemente connettore. Importante è come rispon- del cambiamento affidamento sulla percezione che la dere alla domanda: dove divide e dove L’analisi del FRRME e dei suoi partner FRRME, nella persona di Canon unisce? era che c’era una forte dimensione reli- Andrew White, godeva del rispetto e giosa all’interno del conflitto: l’identità della fiducia di un vasto numero di Dall’analisi all’azione religiosa delle diverse comunità era un leader religiosi grazie al loro personale Oltre a supportare e a rafforzare i mol- fattore chiave nel determinare le linee contatto di lungo termine con la fonda- teplici modi in cui la religione può del conflitto e i leader religiosi giocava- zione, l’integrità di uomo di fede del agire come connettore in un conflitto, no un ruolo forte nell’alimentare le suo fondatore e della sua posizione di ci sono molte modalità di approcciare tensioni e la violenza. Hanno altresì rappresentante di un gruppo religioso le sfide che si presentano quando que- riconosciuto la forza potenziale che i relativamente neutrale. sta agisce come divisore. leader religiosi rappresentavano per il Essere specifici sopra il ruolo della reli- cambiamento. Implicazioni per la gione aiuta a chiarire come gli approc- A causa della loro posizione nelle trasformazione del ci per la trasformazione del conflitto rispettive comunità, i leader religiosi conflitto possono essere adottati. Generalizzare erano identificati come fattori di gran- La religione è un argomento complica- troppo il suo ruolo a volte porta le per- de influenza. Parte di questa, come nel to per quanto riguarda la trasformazio- sone alla conclusione che il modo più caso di Muqtada al-Sadr e dell’esercito ne di un conflitto. Spesso è guardata appropriato per la riconciliazione sia il di Mahdi, era diretta alla violenza, come irrilevante, oppure ignorata, dialogo interreligioso. Se questa può essendo leader a capo di gruppi armati. oppure come fattore troppo complesso, essere la strada in certe circostanze, in In altri casi, con il ruolo di modellare il e quindi abbandonata all’analisi degli altre ci possono essere modalità ancora pensiero e l’attitudine dei propri segua- specialisti. Tuttavia, nessuno di questi più efficaci. Quando la religione agisce ci nelle comunità. La teoria dietro l’ini- approcci è soddisfacente. Ad ignorarla come un identificatore, è meglio avva- ziativa era che la “la miglior fede pote- si rischia di non considerare un’impor- lersi di approcci generalmente utilizza- va eliminare il peggio nelle religioni”. tante dimensione del conflitto, a trat- ti per i conflitti etnico-nazionali. In altre parole, appellandosi al princi- tarla come dominio di specialisti signi- Questo può includere azioni atte a pio fondamentale della pace della reli- fica perdere di vista la sua natura per- diminuire i pregiudizi reciproci, gione, i leader religiosi avrebbero potu- vasiva di ogni sfera della vita. Come il aumentare opportunità per il contatto to essere persuasi a promuovere la caso appena analizzato dimostra, la tra i diversi gruppi, rivedere politiche riconciliazione. Portando leader reli- religione può essere rilevante in un discriminatorie, agire su disuguaglian- giosi chiave al dialogo, principi teolo- conflitto, in molteplici modi. Anziché ze economiche, mediare nelle dispute, gici comuni come la dignità umana, il trattarla come un pezzo separato del ecc. Quando gli insegnamenti religiosi rispetto e la fiducia di un Dio di amore puzzle, l’approccio verso la religione sono utilizzati per giustificare compor- avrebbe provveduto a creare la fonda- dovrebbe essere olistico, analizzando il tamenti che alimentano il conflitto o le zione comune per il percorso di ricon- suo ruolo nel conflitto e il ruolo che diverse posizioni, può essere di aiuto ciliazione e di armonia sociale. Se i vari potrebbe avere nella trasformazione chiedere ad autorità religiose credibili leader religiosi avessero potuto trovare dello stesso. di offrire interpretazioni alternative a una formula comune per vivere insie- Come ci si dovrebbe comportare? Noi questi insegnamenti. Quest’approccio me, allora diventerebbe naturale anche crediamo di aver identificato una via di è correntemente evidente nei tentativi per i loro seguaci, l’accettazione del mezzo tra l’ipersemplificazione e l’i- fatti dagli accademici musulmani per governo iracheno sarebbe cresciuta e i percomplessità, un sistema pratico per contrastare gli argomenti dei movi- livelli di violenza si sarebbero ridotti. coloro che si adoperano nella trasfor- menti islamisti violenti. Nella sua Inoltre, un dialogo tra i leader religiosi mazione dei conflitti. La nostra lista essenza quest’approccio non è molto e il governo sarebbe servito come cana- potrebbe non includere tutti i possibili diverso dal confronto dottrinale. le comunicativo tra il governo e i citta- modi di pensare alla religione, ma
IN-FORMAZIONE 11 Il lavoro della Universal Peace Federation in Terra Santa Solo quando saremo in grado di vedere i bisogni delle altre religioni allora una vera e reale relazione potrà stabilirsi tra le varie comunità religiose di Hod Ben Zvi, Presidente “Forum di Gerusalemme per l’interconfessionalità e la cooperazione fra le religioni” B uon giorno a tutti. È un grande onore per me essere qui oggi a questa conferenza organizzata dalla città di Monza (26 settembre 2014), dall’UPF e WFWP in questo bellissimo ci di educare noi stessi allora potremo arrivare a vivere ideali più grandi. Ma come possiamo addestrare noi stessi ad essere in grado di andare oltre il livello dell’individuo? La nostra comprensione è paese che è l’Italia. Noi vediamo l’Italia che la famiglia è quella scuola di amore come un paese che vibra di vita, amore dove noi ci addestriamo nello sviluppare passionale e una straordinaria bellezza. quelle relazioni. Noi impariamo ad Comunque, la mia responsabilità questa amare, a servire, a rispettare gli altri Hod Ben Zvi al centro mattina, è di condividere con voi il mio membri della famiglia. Quando, poi, lavoro interreligioso, di cui mi occupo in andiamo al livello successivo, guardiamo Terra Santa. le religioni del mondo ed anche le diffe- Due parole d’introduzione. renti ideologie che esistono nel mondo Sono nato da genitori immigrati in Terra come membri di una famiglia più gran- Santa, genitori provenienti dalla de. Siccome dobbiamo diventare una Cecoslovacchia, sopravvissuti all’olocau- famiglia che vive sotto un unico genito- sto. Dalla mia nascita, ho sperimentato la re, Dio, è imperativo che s’impari non guerra ogni dieci anni. Ecco perché sono solo come individui ma anche come ide- interessato alla causa della pace. ologie, religioni, a vivere insieme. Perciò, Sono oramai trentacinque anni che stia- quello che cerchiamo di fare soprattutto mo lavorando in diversi campi con varie dal 2000 in avanti, principalmente in organizzazioni e infine come UPF. Israele, è di portare insieme leader di Voglio darvi un breve rapporto delle varie religioni. All’inizio, il desiderio era nostre attività in Terra Santa. Prima, che si conoscessero e iniziassero a stabilire però, vorrei spiegare il concetto dell’UPF delle relazioni tra di loro. In seguito, per quanto riguarda il lavoro interreli- abbiamo anche pensato che questi leader gioso e interconfessionale. Sono molto religiosi potessero partecipare agli incon- grato per la lettura che abbiamo ascoltato tri, se erano sposati, anche con le loro questa mattina perché pone una buona mogli. Come potete ricordare il concetto base su ciò che voglio condividere con è di famiglia. Il concetto di famiglia è di voi. Il punto fondamentale come esseri completarsi uno con l’altro, aiutarsi. umani è ridare gioia al nostro creatore, Nella prima conferenza nell’anno 2000 Dio. Ma come abbiamo potuto ascoltare abbiamo portato quattro Imam con le da questa bella poesia, ognuno porta den- loro mogli e quattro Rabbini con le loro tro di se questi due aspetti di Caino e mogli. Siamo stati insieme per tre giorni. Abele. Perciò, qualsiasi sforzo che noi Il primo giorno ognuno si guardava facciamo per raggiungere un ideale più intorno e cercava di capire, dove si trova- grande è destinato al fallimento se prima va. Nel secondo giorno cominciarono ad non siamo in grado di risolvere la lotta accendersi alcune scintille e a nascere interiore tra il nostro lato Caino e lato alcuni conflitti nel gruppo. Il terzo gior- Abele. Perché è così importante? Perché no c’è stato come una riconciliazione è più facile al di fuori di noi stessi: alle naturale. La cosa più difficile da fare è situazioni politiche, economiche o geo- stata lasciarci e darci l’arrivederci. Su politiche mentre è più complicato guar- questa base ci siamo sentiti molto ispira- dare dentro di noi. Quando saremo capa- ti a continuare a portare leader religiosi
12 IN-FORMAZIONE insieme, a condividere le loro esperienze. nare è quello che stiamo facendo recente- modo di vedere è di andare oltre questo Siccome l’UPF è un’ONG, abbiamo sen- mente. Abbiamo stabilito un forum che modo di pensare. Dobbiamo invece essere tito delle limitazioni nel fare questo lavo- si chiama “Forum di Gerusalemme per interessati ai bisogni degli altri affiliati ro da soli. Siamo arrivati alla conclusione l’interconfessionalità e la cooperazione fra delle altre religioni e delle religioni stes- di portare questa idea al nostro governo e le religioni”. La seconda parte del titolo se. Solo quando saremo in grado di vede- abbiamo trovato, in alcuni funzionari, di questo Forum è importante. Spesso re i bisogni delle altre religioni allora interesse in quello che proponevamo. l’interconfessionalità è intesa come rispet- una vera e reale relazione potrà stabilirsi Sei anni fa abbiamo avuto la prima riu- to uno dell’altro: io rispetto te e tu rispet- tra le varie comunità religiose. Questo è nione di leader religiosi a livello naziona- ti me. Spesso significa, io sono io, tu sei un processo: dobbiamo educare noi stessi le. Fu presa una decisione, nell’occasione, tu e ognuno rimane, dove sta. Il nostro e tramite questo saremo in grado di por- che ogni anno avremmo tenuto una tale riunione in un luogo religioso diverso. La prima fu tenuta nella sede religiosa del rabbino capo. L’anno successivo fu tenuta in un luogo cattolico sul mare di Galilea. La giurisdizione della città Poi, abbiamo continuato con la moschea e così via andando in rotazione. In questo di Gerusalemme nell’ambito modo abbiamo cercato di forgiare una relazione che fosse continua. Abbiamo del conflitto in Medio Oriente formato alcuni gruppi: come quello di Il problema principale non alcuni leader religiosi, una forza d’inter- dipende dalla nazione ma dalla vento diretto. Quando c’è una disputa nella comunità fra diverse religioni o leadership. Leadership forte estrazioni sociali, mandiamo una delega- significa questo: persone zione composta di rappresentanti di autorevoli e rispettate diverse religioni: un Pastore, un Imam e Rabbino insieme. Col tempo hanno di Elieser Glaubach, Presidente acquisito quell’autorità morale che gli del Forum di Gerusalemme permette di sedare le controversie sorte in Prof. E. Glaubach al centro per la Pace e la Sicurezza in Israele quel particolare luogo. L’altro aspetto che abbiamo iniziato, è il livello educativo. Abbiamo iniziato a organizzare degli interventi di Imam in alcune scuole ebraiche e Rabbini in alcune scuole mus- sulmane allo scopo di aiutare entrambe le B uon giorno a tutti. Come il presidente del Forum di Gerusalemme che ha parlato prima di me, siamo un’unica famiglia sotto un unico Dio. Il mio compito è di Cisgiordania. Ma uno dei punti di maggior conflitto, è la giurisdizione della città di Gerusalemme. Per lo Stato d’Israele, la maggior preoccupa- zione è la sicurezza dei propri cittadini. comunità a conoscersi reciprocamente. Naturalmente, a livello interreligioso ci parlare del conflitto in Medio Oriente. Vorrei portare alla vostra attenzione sono diverse organizzazioni attive in Il conflitto Israelo-Palestinese si è svi- che la vera realtà non è riportata dalle quest’ambito. Ogni organizzazione si luppato in un periodo abbastanza notizie dei media. La maggior parte approccia in modo diverso alla questione. lungo. Nonostante ciò, abbiamo rag- della popolazione di entrambi lati è Ci sono circoli che affrontano il problema giunto due importanti accordi con due molto interessata a fare la pace. più da un punto di vista culturale, o da nazioni di primo piano dell’area: l’E- Abbiamo gruppi estremisti da entram- vari tipi di studi e ricerche. Il nostro gitto e la Giordania. be le parti, con idee molto radicali. Ci scopo è diverso: è quello di portare leader Naturalmente, ci sono tante situazioni sono gruppi ebrei, non molto numerosi insieme per creare una famiglia allargata, di conflitto con persone che non consi- per la verità, ma che sostengono posi- globale. derano la pace come un obiettivo prin- zioni quali “La Terra Promessa appartiene In questo modo, noi siamo certi di poter cipale della nostra vita. Il discorso a noi ed è solo nostra”. Ci sono gruppi contribuire all’interconfessionalità. potrebbe essere molto lungo ma cer- palestinesi che sostengono che non sia Un’altra iniziativa è di invitare delegazio- cherò di essere breve, parlando dei utile stipulare accordi con gli israeliani ni straniere per dei Viaggi-inchiesta sulla punti chiave del conflitto sia dal lato perché alla fine ci riprenderemo l’inte- situazione della nostra terra. Posso vedere palestinese sia da quello israeliano. ro territorio della Terra Santa e spinge- tra voi visi che conosco, che hanno parte- Sono numerosi i punti su cui bisogna remo gli ebrei nel mare. cipato a questi Viaggi-inchiesta in Israele. trovare un accordo fra le due nazioni. I Abbiamo assistito per decenni a queste Lo scopo è di far vivere insieme vari lea- punti principali, comunque, sono i opposte attitudini e nel frattempo der religiosi provenienti da tutto il confini territoriali tra i due popoli e le siamo stati testimoni di tanto spargi- mondo. Partiamo dal presupposto che fortissime emozioni che coinvolgono mento di sangue. La maggioranza della potremo essere in grado di portare leader entrambe le parti. I palestinesi non popolazione da entrambe le parti non insieme se prima saremo noi capaci a sono d’accordo con gli insediamenti vuole e non è d’accordo con questo tipo farlo. L’ultimo punto che voglio menzio- degli israeliani nei territori della di estremismo. Dobbiamo considerare
IN-FORMAZIONE 13 tare questa comprensione a un livello più ne con la politica e la governabilità. Siamo deve andare oltre lo scopo della loro nazio- generale di tutte le persone nella società. convinti che le due forme debbano inte- ne. Nella nostra terminologia, noi chia- Noi capiamo che la governabilità è appli- grarsi e lavorare in maniera molto stretta. miamo questo tipo di organizzazione che cata dalla politica. La politica ha la respon- Uno dei punti principali dell’UPF è di vorremmo realizzare: “Nazioni Unite di sabilità di educare alla parte esteriore portare a livello di Nazioni Unite questa tipo Abele”. Se avete ascoltato attenta- della convivenza. Ma se non ci preoccu- stretta collaborazione che ho appena spie- mente i punti che abbiamo accennato piamo della forma interiore, che corri- gato. Le Nazioni Unite rappresentano di questa mattina, potete capire perché sponde al nostro spirito, non saremo in più la parte politica di questa governabi- abbiamo bisogno di “Nazioni Unite di grado di sostenere e mantenere una socie- lità ma alle Nazioni Unite manca la voce tipo Abele”. tà sana. Perciò, non siamo in competizio- morale dei leader religiosi. La loro voce quest’aspetto fondamentale: in Terra Il dibattito su questi temi è veramente riusciti a unire sotto di loro i propri Santa, che non è così grande, ci sono due emotivo. Quest’area, è molto piccola, popoli. Questi due leader sono stati in popoli che ci vivono. Dobbiamo dividere dove ci sono i luoghi sacri alle tre reli- grado di formare una relazione di il territorio. Dividere il territorio in gioni. Gerusalemme è una città gran- rispetto e amicizia tra di loro e hanno accordo a chi vive su quel territorio e de, vi abitano 800 mila persone, ma la portato sia il popolo egiziano sia quello ognuno deve essere indipendente sul parte vecchia, dove ci sono i siti reli- israeliano a essere d’accordo con loro proprio territorio. giosi, è solo un chilometro quadrato. nel fare un trattato di pace tra le due Deve essere così anche in Gerusalemme. In quello spazio sono raggruppati que- nazioni. Abbiamo circa trenta quartieri nella sti siti. Nei miei libri, che ho mandato Leadership forte significa questo: per- città. Sono come tante colline. Molti anche alle Nazioni Unite, ho proposto sone autorevoli e rispettate. quartieri sono abitati da israeliani e altri di creare una zona di libero accesso a L’altro esempio è l’accordo di pace con da palestinesi. La situazione è chiara, se tutte le persone. Se si trova un accordo la Giordania. Il Re Hussein di si vuole; dove ci sono israeliani devono fra i due popoli sulla questione dei Giordania e il primo ministro di Israele essere gestiti da loro e dove ci sono pale- “Siti Religiosi”, toglieremmo questo Rabin, hanno capito la necessità di stinesi devono essere loro a gestirli. enorme peso emotivo alle trattative. dover stabilire degli accordi. Gli israe- Bisogna mettere su carta questa sparti- Saremmo in grado di ragionare molto liani hanno libero accesso alla zione. Lasciare il libero accesso a tutti. più facilmente su tutte le altre temati- Giordania e hanno diversi scambi. Teniamo presente che nella gran parte che di tipo sociale, politico, economico Vorrei fare quest’affermazione a con- della nazione di Israele entrambi i popo- e culturale. L’aspetto emotivo è come clusione del mio discorso. Tutti quelli li vivono e lavorano insieme; la situazio- un enorme masso sulle nostre teste. che sono stati in Israele a vari pellegri- ne cambia quando osserviamo Gaza e i A questo punto ci si può chiedere: per- naggi di pace, possono confermare che rapporti con l’organizzazione di Hamas. ché questo processo non va avanti? Il i due popoli nella stragrande maggio- Un altro problema centrale è la situazio- problema principale non dipende dalla ranza vivono in pace, lavorano insieme. ne della città vecchia di Gerusalemme, nazione ma dalla leadership. Lasciatemi Noi, come delegazione israeliana pre- dove si trovano i luoghi sacri alle tre spiegare cosa intendo con questo: sente qui oggi, non necessariamente religioni monoteiste: i luoghi del abbiamo un grande esempio davanti a rappresentiamo la posizione ebraica ma Giudaismo, dell’Islam e del noi. Guardiamo al tempo di Sadat e tutti quelli che vogliono la pace. Cristianesimo. Begin, due leader molto forti, che sono
14 DIALOGO EURASIA-EUROPA Accademia Diplomatica di Vienna - Austria 30 e 31 ottobre, 2015 Più di 150 persone hanno partecipato alla quinta conferenza sul Dialogo Eurasia-Europa Jacques Marion al centro di Jacques Marion, zione degli Obiettivi di Sviluppo Segretario Generale UPF-Europa Sostenibile delle Nazioni Unite post- 2015, ed è stata anche l’occasione per A mbasciatori e membri del corpo diplomatico, leader di ONG, Ambasciatori di Pace UPF, giovani volontari e studenti dell’Accademia Diplomatica hanno esplorare le opportunità di cooperazione tra l’Europa e l’Eurasia, nel contesto della nuova Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile. La conferenza si è incentrata sulla neces- partecipato alla conferenza, che verteva sità di reimpostare una strategia di Dr. Andrea Giannotti sul tema “Dialogo Eurasia ed Europa: cooperazione tra l’Europa e l’Eurasia - costruire la fiducia e garantire una in particolare la Russia, per garantire la cooperazione per lo sviluppo sosteni- pace e la stabilità nella regione e nel bile”. mondo, e per coinvolgere la dimensione L’evento è stato il quinto di una serie di culturale e religiosa del dialogo per una conferenze volte a sviluppare partena- migliore comprensione reciproca e per riato e cooperazione tra le due regioni. integrare gli approcci politici alla riso- Le conferenze precedenti avevano avuto luzione dei conflitti. Ha coinvolto una luogo nel 2012 a Mosca e Vienna, nel vasta gamma di relatori del mondo 2013 a Parigi e nel 2014 a Chişinău, politico, accademico, religioso e della Moldova. Nel febbraio 2015 si era società civile, e si è conclusa con una tenuta a Vienna una tavola rotonda sul sessione composta da giovani studenti tema “L’imperativo di un reset strategi- di entrambe le parti. co UE-Russia”. L’ambasciatore Dr Hans Winkler, diret- L’Universal Peace Federation, l’organiz- tore dell’Accademia Diplomatica di zazione affiliata Federazione delle Vienna, ha dato il benvenuto ai parteci- Donne per la Pace nel Mondo (WFWP), panti e ha ricordato ai presenti che la l’Accademia Diplomatica di Vienna e prestigiosa accademia, fu fondata nel l’ufficio di Vienna del Consiglio 1754, ed è stata la seconda istituzione al Accademico del Sistema delle Nazioni mondo creata per addestrare futuri diplo- Unite (ACUNS) erano co-sponsor matici, dopo la Pontificia Accademia dell’evento. La conferenza si è tenuta Ecclesiastica del Vaticano. Il Dr. Thomas Walsh, a destra solo poche settimane dopo la proclama- il Dr. Vladimir Petrovsky
ETICA E SOCIETÀ 15 EURASIA: IL MOMENTO PER UNA SCELTA STORICA La Federazione Russa, Bielorussia e Kazakhstan sono gli stati promotori delle prime due istituzioni costituite finora. 1 di Marco Ricceri PREMESSA Cosa è Eurasia? Q uesta domanda che emerge con una certa frequenza nel corso di conferen- ze e incontri, anche molto qualificati, dedicati alle relazioni tra l’Unione europea e la Russia, in genere causa nei partecipanti una notevole confu- sione e incertezza. Le risposte, quando esistono, sono le più diverse: Eurasia è un territorio russo al di qua e al di là degli Urali; oppure, è una strategia di riposizio- namento geo-politico della Federazione Russa basata su un maggiore avvicinamen- to alle realtà orientali. Ancora: Eurasia è un accordo di collaborazione tra vari Stati dell’area promosso dalla Federazione Russa; un’imprecisata struttura di raccordo, un ponte, tra l’Europa e il lontano Oriente. Le notizie che si ricavano da giornali, riviste, siti internet descrivono invece un’ini- ziativa dai lineamenti ancora incerti, e tuttavia molto importante. Vediamo, in sintesi, i fatti descritti dai media e prendiamo, come esempio, quanto riferito dal quotidiano russo «Izvestia» che il 4 ottobre 2011 ha pubblicato, anche in lingua inglese, un articolo di Vladimir Putin intitolato “Il futuro in costruzione”. Nell’articolo il premier russo dichiara di voler portare gli Stati membri della Comunità degli Stati Indipendenti (Cis) all’interno di un’Unione eurasiatica, defi- nita come un progetto essenziale d’integrazione: economica, innanzitutto, ma anche politica e culturale. Per valutare appieno la sua rilevanza, va aggiunto che il proget- to euroasiatico è stato presentato come una delle principali proposte del suo man- dato all’ultima campagna per le elezioni presidenziali 2012. Un altro aspetto significativo sottolineato dal premier russo riguarda il modello preso come riferimento per la realizzazione del progetto che è proprio l’Unione europea, le cui radici sono nella Ceca, la Comunità del carbone e dell’acciaio costituita nel 1950, e in un processo d’integrazione e di allargamento effettuati in modo graduale, secondo i principi e il metodo funzionalista ispirati da Jean Monnet. Infatti, proprio com’è avvenuto per la Ue, Eurasia sarà costruita secondo fasi successive che prevedono, in progressione: la nascita di una Unione doganale (Cu, costituita nel 2010 è già entrata in vigore il 1° luglio 2011); quindi, l’organizzazione dello Spazio economico comune (Ces, già entrato in vigore il 1° gennaio 2012); la realizzazione dell’Unione economi- ca eurasiatica (da effettuare nel gennaio 2016, insieme con il completamento dello Spazio economico comune); infine, in un periodo di tempo ancora da definire, la nascita della vera e propria Unione eurasiatica, con l’integrazione volontaria, politica oltre che economica, di Stati sovrani indipendenti in una istituzione sovra-nazionale. In prospettiva, dunque, Eurasia sarà un’unione basata su un comune patrimonio di valori e principi, non solo su interessi economici. Al momento, l’ipotesi più realistica è l’organizzazione di «un mercato di 165 milioni di persone, che avrà un’unica legi- slazione e la libera circolazione di capitali, servizi e lavoratori». 1 Marco Ricceri, Segretario Generale Eurispes, esperto di politiche sociali e del lavoro.
Puoi anche leggere