Una Carmen d'altri tempi a San Vito al Tagliamento - Il Discorso

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Una Carmen d'altri tempi a San Vito al Tagliamento - Il Discorso
Una Carmen d’altri tempi a
San Vito al Tagliamento
È senz’altro un’iniziativa lodevole portare la lirica nella
piazze, uscire dalla sacralità del teatro per offrire l’opera
ad un pubblico più ampio che probabilmente in teatro mai
metterebbe piede. È altresì ingenuo, se non pretestuoso,
spacciare simili iniziative per strumento di salvaguardia del
patrimonio culturale italiano o peggio elevare la modestia al
grado di eccellenza, la periferia al livello di capitale, come
avventuo puntualmente nel preludio propagandistico alla
recita.

La Carmen non dispiace mai, il pubblico applaude contento le
pagine più note, sonnecchia o chiacchiera durante gli
“intervalli musicali” tra le stesse, interrompe lo spettacolo
con applausi fuori luogo e fuori tempo, qualcuno canticchia, i
bambini gridano tutto il loro disappunto. Praticamente ciò che
avviene in quasi tutte le piazze operistiche all’aperto, anche
nelle più blasonate.

Lo spettacolo è tradizionale al massimo, dalla protagonista
fatalona all’Escamillo che canta, peraltro bene, i suoi
couplets in piedi sul tavolo, dalla Micaela oratoriale con le
mani congiunte al Don José adirato per tre atti su quattro.
Lascia perplessi la genericità con cui tale impostazione,
peraltro legittima, viene affrontata, sottovalutando l’immenso
potenziale drammatico del titolo o sperando che questo da solo
possa sostenere il peso dello spettacolo che invece
necessiterebbe di una regia. Ci si deve così accontentare di
ascoltare coro e solisti (non proprio inappuntabili) cantare
immobili o tutt’al più esibendo una generica concitazione,
costantemente rivolti al pubblico senza nemmeno tentare di
interagire tra di loro.

Tutto ciò desta l’interrogativo su quale sia la concezione
dell’opera presso il grande pubblico e su cosa questo si
aspetti dal teatro musicale il quale dovrebbe essere appunto
teatro e non un concerto in costume. Quest’idea polverosa
dell’opera riporta al melodramma d’altri tempi, quello che ha
cominciato ad estinguersi oltre cinquant’anni fa, che se un
tempo non aveva alternative, oggi non ha ragione di esistere.

Paolo Locatelli

ENERGIE RINNOVABILI, È BOOM
DEL FOTOVOLTAICO IN CITTÀ

Da 9 a 552 impianti in meno di cinque anni.

È un vero e proprio boom quello registrato dal fotovoltaico in
città. Dati alla mano tra il 2006 e il 2011 il numero di
installazioni di nuovi impianti sul territorio comunale è
cresciuto in maniera esponenziale, in particolare grazie
all’apporto di piccoli impianti residenziali. Se infatti nel
2006 in città si contavano solamente 9 impianti per una
potenza installata di 29 kWp (chilowatt picco), attualmente si
stanno raggiungendo i 5 mW (megawatt) di potenza elettrica con
un numero di impianti a conversione fotovoltaica pari a 552.
Per dare un’idea del livello di diffusione raggiunto dal
fotovoltaico basti pensare che gli impianti attivi oggi
genereranno annualmente una produzione di energia elettrica
pari a 5 milioni 700 mila kWh (chilowatt/ora), un dato
paragonabile al consumo di energia della pubblica
illuminazione e che consentirà tra l’altro di evitare
emissioni di CO2 per circa 3 mila tonnellate l’anno.
L’esplosione vera e propria di nuove installazioni si è
registrata nel 2010, quando in 12 mesi si è passati da 172 a
ben 372 impianti. Un trend di crescita costante che non si è
arrestato nemmeno nei primi mesi di quest’anno, dal momento
che finora sono già 180 i nuovi impianti installati. A
scegliere il fotovoltaico sono soprattutto le famiglie: è
interessante rilevare infatti che la maggior parte delle
installazioni, il 74% per la precisione, si attesta su potenze
inferiori ai 6 kWp, avvalorando l’ipotesi di una crescente
sensibilità dell’utenza residenziale alla produzione di
energia elettrica da fonte rinnovabile.        “È un segnale
importante anche in relazione agli sforzi che sta facendo il
Comune per promuovere l’utilizzo delle fonti di energia
rinnovabile – sottolinea l’assessore alla Qualità della città
Lorenzo Croattini –. Noi speriamo che la crescita del
fotovoltaico continui e proprio per questo sosterremo la
nascita     di   appositi    gruppi    di    acquisto”.

Proprio in quest’ottica l’amministrazione comunale ha
recentemente concesso il patrocinio e la collaborazione
all’iniziativa “G.A.F. Bolletta Gratis” dell’associazione
Energo Club Onlus, impegnata a creare Gruppi di acquisto del
fotovoltaico per dare la possibilità ai cittadini di avere
informazioni chiare e trasparenti rispetto a questa nuova
tecnologia. Rispetto al tema dell’energia il Comune di Udine
si sta muovendo su più fronti, a partire dall’adesione, nel
2009, al “Patto dei Sindaci” (www.eumayors.eu), il cosiddetto
“20-20-20”, un’iniziativa sottoscritta da circa 2 mila città
europee che si prefiggono così di ridurre del 20%, entro il
2020, le proprie emissioni di Co2, aumentando nel contempo del
20% il livello di efficienza energetica e del 20% la quota di
utilizzo delle fonti di energia rinnovabile.

Carlo Liotti per la redazione

L’IGNORANZA E’ PEGGIO DELLA
STUPIDITA’
Siamo finalmente in un periodo di stasi, anzi di vacanza,
dovrebbe essere questo il periodo più rilassante e ameno
dell’anno.   Nonostante la crisi, le famiglie si recano al
mare, i giovani in posti in parte esotici, e gli anziani,
purtroppo il più delle volte si “godono” quello che rimane
della città. E’ vero che non sono più gli anni del boom quando
le città rimanevano davvero deserte. E’ vero che l’attuale
crisi economica mondiale non fa dormire sonni sereni.       E’
anche vero che governo e politica, specie d’opposizione,
continua il suo teatrino senza alcun esito positivo per noi
mortali. A ben guardare se siamo giunti a questo livello di
assuefazione della cosa pubblica e della vita di ogni singolo,
certamente, la colpa è anche della valanga d’ignoranza che
serpeggia nella nostra epoca.

Subito dopo la seconda guerra mondiale in una fase di crescita
e rinascita, con l’avvento della televisione ci si era accorti
di essere analfabeti e che l’80% degli italiani non avessero
più della quinta elementare. Ci si accorse allora che eravamo
un popolo di “ignoranti” non certo di stupidi, visto quello
che stavamo compiendo con la ricostruzione che in un decennio
ci permise di diventare una delle prime cinque potenze
economiche del mondo. Oggi, in piena globalizzazione ci
cominciamo a render cono che per troppi anni ci siamo cullati
sugli allori raggiunti. Se è vero che i primi programmi
didattici della Tv pubblica miravano a innalzare il livello di
alfabetizzazione dei nostri genitori – qualcuno ricorda ancora
il maestro Manzi e la sua storica “Non è mai troppo tardi”-
oggi la Televisione commerciale con l’ausilio della latitanza
della televisione pubblica ha creato nell’ultimo ventennio una
massa d’ignoranti.

Ci viene il dubbio, che sia stato tutto studiato a tavolino
per permettere il potere dei pochi sulle masse. E’ ormai
facilmente intuibile vedere come i giovani rampanti di
trentacinque, quarantenni sono ormai marionette in mano ad una
potenza occulta. I nuovi yuppie che si pavoneggiano a ruoli di
manager e coordinatori di sottoposti senza ambizioni, non sono
altro che burattini con conoscenze limitate e grande
considerazione dell’immagine di se stessi che cadono di fronte
alle prime difficoltà. Una volta per essere dotti e certi del
proprio ruolo nella società erano necessari il sudore e la
fatica di anni di studio su testi semplici ma anche su
argomenti approfonditi. Oggi con la stupidità galoppante nel
regno dell’apparenza basta cliccare su qualsiasi parola in un
sito web e atteggiarsi a conoscitore o cultore di un argomento
impegnato o faceto. Purtroppo appena si scava un poco sotto la
crosta dell’apparenza, si scopre come la supponenza di sapere
è solo un paravento alla propria stupidità che nasconde
un’immensa ignoranza. Sarà stata la televisione, sarà stato il
mischiarsi di culture e usi con la galoppante globalizzazione,
è certo che la velocità della comunicazione odierna ci ha reso
tutti molto più ignoranti.

Già alla fine degli anni settanta il filosofo e psicologo Eric
Fromm con il suo futuristico “Avere o Essere” aveva messo in
guardia l’uomo sull’essenza dell’effimero. Oggi nonostante il
mio insito ottimismo riesco a credere che il suo dubbio
sull’essere o apparire si sia completamente realizzato e
l’ignoranza ha finalmente superato la stupidità. Enrico Liotti

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Aiello: ricerca                                rilevatori
per censimento
I Comuni di Aiello del Friuli, Campolongo Tapogliano e San Vito al Torre
cercano 6 rilevatori per il 15° censimento generale della popolazione e
delle abitazioni.La domanda di partecipazione deve essere compilata sul
modulo    reperibile      nei    siti    internet       dei     3    Comuni
(www.comune.aiellodelfriuli.ud.it o www.comune.sanvitoaltorre.ud.it o
www.comune.campolongotapogliano.ud.it)     e     presentata    nell’ufficio
protocollo di uno dei 3 Comuni entro il termine perentorio di sabato 27
agosto 2011.Le rilevazioni si effettueranno, salvo diverse comunicazioni
da parte dell’ISTAT, nel periodo fra ottobre e dicembre 2011. Inoltre è
richiesta la disponibilità a partecipare a tutti gli incontri formativi
specificatamente organizzati dagli organi di censimento, a decorrere dal
mese di settembre.A tutti coloro che avranno presentato valida domanda di
partecipazione verranno assegnati dei punteggi sulla base dei titoli di
studio    e   delle   esperienze,       nonché     sulla      base   di   un
colloquio.Successivamente la Commissione esaminatrice stenderà una
graduatoria dei candidati idonei, formata dal punteggio conseguito nel
colloquio stesso, a cui si sommerà il punteggio ottenuto nella
valutazione. Nel caso di situazioni di parità avrà la precedenza il
candidato più giovane d’età.La graduatoria, approvata con apposito
provvedimento, sarà utilizzabile anche per la sostituzione degli
incaricati rinunciatari o degli incarichi revocati per cause di
inadempienza.I Rilevatori saranno nominati, secondo le disposizioni di
ISTAT, entro settembre 2011. Sarà richiesta la totale disponibilità in
termini di presenza e di flessibilità oraria del personale selezionato. I
Comuni configurano l’incarico di Rilevatore come rapporto di lavoro
occasionale. A ciascun Rilevatore sarà disposto un compenso lordo
commisurato al numero di questionari e censuari che risulteranno
correttamente compilati secondo i parametri previsti dall’ISTAT.

rudi buset per la redazione

Sabina Guzzanti a Cervignano:
“Sì! Sì! Sì! Oh, sì!”
Mercoledì 10 agosto alle ore 21.15, presso il Parco Europa
Unita di Cervignano si chiuede la quattordicesima edizione del
festival Onde Mediterranee con lo spettacolo “Sì! Sì! Sì! Oh
sì!” di Sabina Guzzanti.

Sull’onda dell’entusiasmo referendario che sembra aver ridestato l’Italia
dopo anni di torpore, Sabina Guzzanti torna sul palco per riproporre un
excursus tra le persone e i personaggi che hanno animato la vita politica
e civile di quest’ultimo ventennio. “Sì! Sì! Sì! Oh, sì!” è uno
spettacolo liberatorio, nel senso che la sua protagonista vorrebbe
liberarsi, una volta per tutte, dalle ingombranti presenze che la
perseguitano ormai da anni, e iniziare finalmente una nuova vita. Non
parliamo solamente del nostro pervadente Presidente del Consiglio, del
quale l’attrice ripercorre il tragitto politico e umano a cominciare dal
loro, a tutt’oggi inedito, primo incontro ad Arcore in tempi non
sospetti, ma anche di Bruno Vespa e del suo salotto televisivo, con le
immancabili presenze di Valeria Marini, Clarissa Burt e Barbara
Palombelli, naturalmente. O dell’arena di Maria De Filippi e dei suoi
improbabili giovani, fino alle migliori menti del centrosinistra, come
Lucia Annunziata, Massimo D’Alema e anche Pierluigi Bersani. I ricordi e
gli aneddoti, personali e pubblici, raccolti negli oltre vent’anni di
carriera da Sabina Guzzanti, intessendosi con le maschere e le parodie
che l’hanno resa popolare al pubblico televisivo (dopo tanti anni
ritornerà in un cameo anche Moana Pozzi, l’ispiratrice originaria del
“Partito dell’Amore”), ricompongono così la storia recente del nostro
Paese e del suo resistibile declino, fino a intravedere una flebile luce
alla fine del tunnel. Certamente il domani non sarà facile e le speranze
di un nuovo risorgimento si scontreranno necessariamente con le
difficoltà di un’Italia in profonda crisi e tutta da ricostruire, per
molti versi simile a quella del secondo Dopoguerra. Di buono c’è che
anche la nostra prima Repubblica nacque da un referendum. Sarà arrivato
di nuovo il momento di voltare pagina? Sabina spera che sia il suo
pubblico a rispondere “Sì! Sì! Sì! Oh sì!”.

                          Per informazioni e acquisto biglietti:
           tel: 0432 1744261 – mob: 349 2716680 – mail: prenotazioni@euritmica.it
                                  www.ondemediterranee.it

LA   VISITA                                       DI                  HONSELL
ALL’UDINESE..
“Siete motivo di grande orgoglio per la città e per tutto il
Friuli. Sono certo che saprete rappresentare al meglio i
colori bianconeri in uno straordinario e storico evento di
sport. Udine vi è vicina”.

Il sindaco di Udine Furio Honsell ha voluto salutare così il
ritorno in città dell’Udinese dopo il ritiro ad Arta Terme e
la tournee in Spagna e in vista della preparazione alla doppia
sfida con l’Arsenal per l’accesso al tabellone principale
della Champions League. Il primo cittadino, che ha incontrato
la squadra e lo staff tecnico oggi 8 agosto negli spogliatoi
dello stadio Friuli prima della sessione pomeridiana di
allenamento, ha fatto un “in bocca al lupo” ai bianconeri per
i due match contro i Gunners dicendosi “emozionato e
impaziente di vivere questo appuntamento, che al di là del suo
indiscusso valore sportivo potrà rappresentare anche un
importante biglietto da visita per la città”. Ad accogliere
Honsell il direttore amministrativo dell’Udinese Alberto
Rigotto e l’allenatore Francesco Guidolin, che ha confermato
di avvertire molto “l’affetto della città e proprio per questo
di sentire la responsabilità di continuare a lottare per
inseguire il sogno Champions”. Nel corso dell’incontro con i
bianconeri il primo cittadino ha consegnato degli omaggi a
Guidolin e al capitano Totò Di Natale, mentre per tutta la
squadra non poteva mancare la gubana “Fuarce Udin”, nata
dall’iniziativa di un’azienda friulana per celebrare la città
di Udine. Al mister è andata una copia con dedica del libro di
Honsell “L’algoritmo del parcheggio”, mentre il numero 10
dell’Udinese ha ricevuto in dono il “Gioco dei cerchietti”, un
passatempo che presto potrebbe diventare uno dei giochi
ufficiali della città. Molto diffuso anche a Udine e nel
Friuli tra l’Ottocento e la metà del Novecento, questo gioco è
stato “riesumato” con il restauro di Casa Cavazzini. Proprio
nella sala da pranzo di quella che fu la residenza del
mecenate Dante Cavazzini, un giovane Afro Basaldella aveva
eseguito infatti degli affreschi in cui sono ritratti alcuni
bambini intenti a giocare con bastoncini e cerchietti. Da qui
l’idea di rilanciare questo antico passatempo, noto anche come
“Gioco di grazia”, producendone delle copie che prossimamente
si potranno trovare anche in vendita nelle sedi museali e al
PuntoInforma del Comune di Udine.

Inoltre dal sito ufficiale dell’Udinese Calcio apprendiamo i
numeri ufficiali delle maglie dei giocatori per la stagione
agonistica che sta per iniziare:
Ufficializzati i numeri di maglia
per la Stagione Sportiva 2011/2012

                         Udinese Calcio comunica i numeri di
maglia, ufficiali, per la nuova Stagione Sportiva 2011/2012.
Si ricorda che la numerazione in vigore varrà sia per le gare
della serie A Tim e della Tim Cup che per le partite nelle
competizioni europee. Questo l’elenco completo suddiviso per
ruolo:
PORTIERI: Belardi Emanuele: 6. Handanovic Samir: 1. Koprivec
Jan: 12. Romo Rafael: 28.
DIFENSORI: Armero Pablo Estifer: 27. Basta Dusan: 8. Coda
Andrea: 16. Domizzi Maurizio: 11. Benatia Medhi El Mouttaqui:
17. Ekstrand Joel Lars: 24. Ferronetti Damiano: 32. Larangeira
Danilo: 5. Pasquale Giovanni: 26. Piccoli Sergio Neuton: 13.
CENTROCAMPISTI: Abdi Almen: 23. Asamoah Kwadwo: 20. Badu
Emmanuel Agyemang: 7. Battocchio Cristian: 18. Doubai Mousse
Tape Thierry: 30. Gotti Massimo: 33. Isla Isla Mauricio
Anibal: 3. Morosini Piermario: 25. Pinzi Giampiero: 66.
Sissoko Abdoul Walid: 22. Surraco Juan Lamè: 2.
ATTACCANTI: Barreto De Souza Paulo: 9. Denis German Gustavo:
19. Di Natale Antonio: 10. Fabbrini Diego: 31. Floro Flores
Antonio: 83. Vydra Matej: 21.
Altri numeri di maglia assegnati: Baldassin Luca: 48. Bedin
Mattia: 42. Bello Daniel: 14. Bucuroiu Cristian: 44. Corrado
Luca: 49. Cudicio Devid: 93. Deana Simone: 45. Karagounis
Vassilis: 15. Marsura Davide: 43. Migliorini Gianluca: 46.
Nicoletti Davide: 47. Piscopo Marco: 50. Sbardella Simone: 41.

Carlo Liotti per la redazione
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