Twese Hamwe! Insieme! Burundi Report 2019
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Contesto Il Burundi occupa una superficie di 27.830 km² ed è popolato da circa 10.267.000 abitanti con una densità di popolazione di 369 abitanti per km2. Il paese è caratterizzato da una povertà diffusa: il 68% della popolazione vive al di sotto della soglia di povertà e difficilmente riesce ad uscirne a causa di diversi fattori. Innanzitutto l’alto tasso di crescita demografica, con un tasso di fecondità di 6,3 bambini per donna, e la scarsità di superficie, lo rendono un paese estremamente sovrappopolato. La stragrande maggioranza della popolazione vive nelle campagne, ma sono in crescita i flussi migratori di rifugiati che dalle campagne scappano verso la città a causa dei conflitti etnici. In generale il tasso di analfabetismo della popolazione adulta è estremamente alto e il tasso di scolarizzazione è di soli 2,7 anni. L’aspettativa media di vita per la popolazione burundese è di 51 anni con una buona parte della popolazione affetta da HIV. La mancanza di adeguati servizi sanitari, educativi e sociali, l’aumento dei prezzi dei prodotti e dei servizi di base, lo scarso potere di acquisto della popolazione, la disorganizzazione dei vari apparati pubblici, l’elevato grado di corruzione delle istituzioni, l’ignoranza dei diritti della persona e del bambino, rendono il contesto burundese notevolmente complesso. Negli ultimi anni il paese è stato toccato da una crisi politica che ha colpito in maniera molto grave la popolazione più vulnerabile. Gli impatti della crisi a livello sociale ed economico hanno provocato un tasso di disoccupazione tra i giovani di circa il 65%. I principali bisogni rilevati riguardano: la mancanza di specializzazione adeguata alle esigenze del mercato, legata ad una scarsa conoscenza del contesto sociale ed economico; la mancanza di materiali, spazi e attrezzature sia per lo sviluppo delle attività artigianali esistenti sia per la possibilità di coinvolgere i giovani in attività di apprendistato; scarso senso di responsabilità dei giovani e degli artigiani riguardo al proprio sviluppo personale e quello delle loro comunità. AVSI è presente in Burundi dal 2001 con interventi nei quartieri più poveri della capitale Bujumbura e nelle province di Cibitoke, Kayanza, Kirundo e Ngozi per l'educazione, la protezione e la sicurezza alimentare dei bambini e per assistere e sostenere le donne vittime di violenza. Ad agosto 2017, AVSI ha avviato un progetto in partnership con l’Unione Europea per la formazione professionale dei giovani vulnerabili e non scolarizzati dei quartieri disagiati di Bujumbura nell’ottica di offrire alle nuove generazioni percorsi di speranza e valide alternative al ciclo della violenza e del conflitto in un Paese spesso in crisi.
Il Centro MEO Lino Lava Le attività svolte all’interno del Centro hanno contribuito al miglioramento del benessere di 400 bambini e delle loro famiglie che vivono in condizioni difficili nei quartieri Nord di Bujumbura attraverso attività di sostegno nutrizionale. Nonostante le difficili condizioni socio-economiche del paese e le notevoli riduzioni di aiuti esterni, il progetto ha potuto mantenere le attività legate alla preparazione di pasti caldi presso il refettorio del Centro con il contributo attivo delle famiglie. L’obiettivo era di migliorare e rendere più varia la dieta quotidiana dei bambini che frequentano il refettorio del Centro MEO Lino Lava, specialmente per quelli afflitti da ritardi nella crescita o sottopeso. Al fine di rispondere meglio ai bisogni nutrizionali dei bambini frequentanti il Centro, l’approccio adottato è stato migliorato nelle sue componenti di: identificazione dei beneficiari, a frequenza di distribuzione dei pasti, svolgimento di attività di monitoraggio della crescita e lo sviluppo dei bambini più vulnerabili. Gli obiettivi del progetto 1. Contribuire a migliorare e a variare la dieta quotidiana dei bambini in ritardo nella crescita o sottopeso che frequentano il refettorio del Centro MEO Lino Lava. 2. Installare un sistema di monitoraggio della crescita dei bambini frequentanti il Centro MEO Lino Lava. Attività Dépistage dei bambini con massa corporea inferiore a 16 (ovvero sottopeso o gravemente magri). Attraverso la collaborazione con il Centro di Salute, infermieri qualificati hanno svolto periodicamente controlli per individuare i bambini più bisognosi di un regime alimentare migliorato.
Preparazione di pasti quotidiani presso il refettorio del Centro MEO per 100 bambini identificati ogni trimestre (100x4 = 400). I pasti sono preparati da 2 cuoche del Centro in collaborazione con 2 genitori/tutori dei bambini sostenuti, che a turno si sono alternati secondo un calendario stabilito all’inizio del mese. I genitori si sono occupati sia della cucina, che della cura dei bambini nel refettorio. 8 mamme volontarie, che hanno ricevuto la formazione fatta dalla Croce Rossa nel 2013 sulla lotta alla malnutrizione, hanno effettuato delle sessioni mensili di educazione alimentare. Beneficiari indiretti I 2400 componenti famigliari (considerando una media di 6 componenti per famiglia) dei 400 bambini che frequentano il refettorio del Centro MEO Lino Lava e dei genitori. Gli abitanti dei Quartieri Nord, circa 200.000 persone. Il lavoro per vincere la povertà Quest’anno AVSI ha potuto sostenere attraverso la Campagna Tende il progetto per la formazione professionale dei giovani vulnerabili e non scolarizzati dei quartieri disagiati di Bujumbura (in partnership con l’Unione Europea). Il progetto ha offerto formazione tecnica e imprenditoriale ai giovani delle periferie di Bujumbura accompagnandoli nel mondo del lavoro e alla creazione di attività generatrici di reddito. Le principali attività svolte hanno previsto: corsi di alfabetizzazione e di matematica di base; formazione tecnica nell’ambito nella produzione manifatturiera / artigianale (apprendimento delle tecniche per la creazione di saponi, per la preparazione del pane, per l’installazione e la riparazione di impianti elettrici e componenti meccaniche...); apprendistato presso imprese e piccole attività locali finalizzate all’impiego o all’acquisizione di competenze che consentano il self-employment; tutoraggio dei giovani formati e follow up dei risultati dei corsi. Da dicembre 2017 hanno avuto inizio le attività incentrate sulla formazione tecnica dei giovani e, in particolare, quelle relative allo sviluppo delle capacità individuali: Sono stati realizzati 4 corsi di formazione tecnica che hanno coinvolto un totale di circa 1000 giovani. I ragazzi, suddivisi in 6 sessioni, hanno poi partecipato anche a corsi di formazione personale/umana e di risoluzione dei conflitti. Realizzati corsi di formazione all'imprenditorialità. Circa 300 giovani sono stati selezionati e impegnati nei corsi di alfabetizzazione per potenziare le loro capacità di creazione e gestione di nuove piccole imprese. Hanno avuto inizio anche le attività legate all’integrazione socio-economica dei beneficiari: 800 ragazzi sono stati inclusi nei programmi di tirocinio; 55 artigiani si sono impegnati a fornire ai giovani beneficiari un programma di stage con la pianificazione di percorsi di apprendimento specifici.
Circa 300 giovani hanno trovato lavoro e sono stati assunti come dipendenti in attività già avviate. Inoltre sono state avviate circa 100 nuove attività imprenditoriali fornite di nuove infrastrutture/materiali/attrezzature. Il progetto ha avuto un impatto positivo su tre dimensioni: la formazione ha permesso di consolidare le capacità dei giovani favorendo l’introduzione nel mondo del lavoro, la creazione di attività generatrici di reddito e micro imprese; gli artigiani che hanno accolto i giovani apprendisti hanno usufruito anche di assistenza tecnica e accesso agli strumenti per migliorare la gestione delle loro imprese e aumentare quindi il loro reddito; la formazione ha previsto moduli di sviluppo umano, i giovani hanno avuto l’occasione di riflettere sui propri progetti di vita da sviluppare con l’obiettivo di non essere manipolati dalla politica in un’ottica di pace e stabilità del Paese. Un’attenzione particolare è stata data al coinvolgimento delle donne, che sono sempre più esposte a situazioni di grave vulnerabilità e sfruttamento. In Burundi, almeno il 50% dei giovani beneficiari delle varie attività sono delle ragazze. Cosa possiamo fare insieme Le attività sostenute attraverso la Campagna Tende potranno avere continuità grazie a un continuo supporto. AVSI in Burundi vuole proseguire nella promozione del sostengo a distanza (SAD) a favore di bambini vulnerabili del Centro MEO Lino Lava, secondo un approccio integrato che, tenendo in considerazione i reali bisogni, incide sul piano educativo, sociale, economico, sanitario e nutrizionale non solo dei bambini ma per tutta la comunità.
Donazioni Fondazione AVSI BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA, Corso Sozzi, 15 – CESENA IBAN: IT10W0538723901000000624234 - c/c intestato AVSI FONDAZIONE Facilitazioni Fiscali L’articolo 83 DL 3 luglio 2017 n. 117 del Codice del Terzo Settore ha stabilito che a decorrere dal periodo d’imposta 2018, la percentuale detraibile dall’imposta lorda passa dal 26% al 30% degli importi erogati sino a € 30.000 l’anno. Nel reddito d’impresa l’importo è deducibile dal reddito complessivo netto nel limite del 10% del reddito dichiarato. Contatti Lorenzo Franchi Private partnership Fondazione AVSI lorenzo.franchi@avsi.org cell. 342.9381912
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