Trilogia d'autunno - Un progetto per Bohème Dedicato a Puccini - Teatro Alighieri

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Trilogia d'autunno - Un progetto per Bohème Dedicato a Puccini - Teatro Alighieri
RAVENNA FESTIVAL 2015

Trilogia d’autunno

Dedicato a Puccini
Un progetto per Bohème
Trilogia d'autunno - Un progetto per Bohème Dedicato a Puccini - Teatro Alighieri
RAVENNA FESTIVAL 2015

                         Regione Emilia-Romagna
Comune di Ravenna

                                                    Trilogia d’autunno:
                                                    Dedicato a Puccini

                                                  Un progetto per
                                                  Bohème

con il contributo di

                       Hormoz Vasfi

partner

                                                     Teatro Alighieri
                                                   9-15 dicembre 2015
Trilogia d'autunno - Un progetto per Bohème Dedicato a Puccini - Teatro Alighieri
sostenitori

RAVENNA FESTIVAL

Direzione artistica          Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana
Cristina Mazzavillani Muti
Franco Masotti               con il patrocinio di
Angelo Nicastro              Senato della Repubblica
                             Camera dei Deputati
                             Presidenza del Consiglio dei Ministri
                             Ministero per i Beni e le Attività Culturali
                             Ministero degli Affari Esteri

                             con il sostegno di

                             Comune di Ravenna

                                                                                                                                   Divisione

                             con il contributo di

                                                                                                           media partner

                             Comune di Cervia                Comune di Comacchio         Comune di Forlì

                                                                                         Koichi Suzuki
                                                                                         Hormoz Vasfi
                             Comune di Russi

                                                                                                           in collaborazione con

                             partner
Trilogia d'autunno - Un progetto per Bohème Dedicato a Puccini - Teatro Alighieri
Si vive meglio
                                                                                                                               Indice                                 Table of contents
                                                                                                 in un territorio
                                                                                             che ama la Cultura.
                                                                                                                              11 Una trilogia pucciniana              11 A Puccini Trilogy

                                                                                                                              13 Calendario Trilogia                 13 Programme and Dates

                                                                                                                              15 Note su un progetto per Bohème      15 Notes on my Bohème
                                                                                                                            		 di Cristina Mazzavillani Muti       		 by Cristina Mazzavillani Muti

                                                                                                                              16 Le locandine                        16 The Playbills

                                                                                                                              19 La bohème – Il libretto             19 La bohème – Il libretto

                                                                                                                             63 La bohème – Il soggetto              63 La bohème – Synopsis

                                                                                                                             67 La bohème, un’opera materialista     67 La bohème, a Materialistic Opera

                                                                                                                    ©2015
                                                                                                                                  di Michele Girardi                      by Michele Girardi

                                                                                                                            79 Lo stormo delle civette               79 A Flock of Flirts
                                                                                                                            		 di Sandro Avanzo                    		 by Sandro Avanzo

                                                                                                                             95 Gli artisti                          95 The Artists

DAL 1992, UN RUOLO DI PRIMO PIANO
NELLA PROMOZIONE DELLA CULTURA.
Per la Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna la promozione della Cultura, in tutte le sue espressioni,
è un elemento primario per la crescita, anche economica, dell’intero territorio provinciale.
Dopo il mirabile ripristino ed ampliamento del Complesso degli Antichi Chiostri Francescani, oggi
interamente destinato ad attività culturali, la Fondazione sta assicurando il suo sostegno al progetto di
restauro e destinazione museale del monumentale Palazzo Guiccioli. Esempi importanti e tangibili di
quello sguardo attento che la Fondazione da sempre rivolge alle iniziative e a tutti quei progetti capaci
di elevare la qualità della vita della collettività e valorizzare il nostro patrimonio culturale.

 w w w. f o n d a z i o n e c a s s a r a v e n n a . i t
Trilogia d'autunno - Un progetto per Bohème Dedicato a Puccini - Teatro Alighieri
Trilogia d'autunno - Un progetto per Bohème Dedicato a Puccini - Teatro Alighieri
Trilogia d'autunno - Un progetto per Bohème Dedicato a Puccini - Teatro Alighieri
Una trilogia pucciniana

     L’influenza di Giacomo Puccini sul linguaggio musicale del              A Puccini Trilogy
     Novecento, e in particolare sulle forme che più hanno assunto
                                                                             The influence of Giacomo Puccini on the
     portata universale divenendo familiari al grande pubblico, è            musical language of the twentieth century, and
     forse ancor oggi sottovalutata e poco compresa. La sua capacità         in particular on its most universal forms, which
     di assimilare stili, attingere e fondere in un nuovo linguaggio         have become familiar to the general public,
     le espressioni delle diverse correnti musicali europee in               is probably underestimated and generally
                                                                             misunderstood. Puccini’s ability to assimilate
     funzione di una comunicazione dalla presa emotiva forte ed
                                                                             styles, drawing from the different expressions
     immediata, vincolata al racconto di storie che sono entrate a           of European trends and fusing them into a
     far parte del nostro immaginario, ha segnato profondamente              new, strongly emotional and communicative
     la musica del nostro mondo globalizzato ed in particolare i             language, capable of telling stories that have
     compositori che scrivono per il teatro e per il cinema. Non è           become part of our collective imagination,
                                                                             has deeply affected the music of our global
     un caso se molti musical si sono ispirati direttamente a titoli         world, and especially the composers of modern
     pucciniani – Rent di Jonathan Larson a La bohème, Miss Saigon           soundtracks. It is no coincidence that many
     di Claude-Michel Schönberg a Madama Butterfly o il celebre              musicals were directly inspired by Puccini’s
     film musical Moulin Rouge! del regista Baz Luhrmann, sempre             operas: Jonathan Larson’s Rent is loosely based
                                                                             on La Bohème, Claude-Michel Schönberg’s
     a La bohème – ma, al di là di questi espliciti riferimenti, c’è un      Miss Saigon on Madama Butterfly, and Baz
     debito più generale nei confronti di Puccini da parte di tanti          Luhrmann’s famous musical film Moulin Rouge!
     compositori che hanno attinto a piene mani alla sua musica,             is also influenced by La Bohème. Beyond these
     alle sue sonorità, alle sue atmosfere che, come un fiume carsico,       explicit references, though, a lot of composers
                                                                             are generally indebted to Puccini, since they
     scorrono sotto la superficie di tanta musica del Novecento e            liberally drew on his music, his sound and his
     riemergono come vere colonne sonore nelle musiche dei film e            atmospheres, which, like an underground river,
     nel musical theatre.                                                    flow under the surface of much XX century
     Da qui l’idea di dedicare a Puccini la Trilogia autunnale 2015          music and re-emerge as the soundtracks of
                                                                             modern films and musicals.
     di Ravenna Festival con un trittico sfavillante che presenterà,         Hence the idea of dedicating the Ravenna
     accanto ad una nuova produzione di quella che rimane                    Festival 2015 Autumn Trilogy to Puccini:
     la sua opera più amata e rappresentata, La bohème, in un                this year’s brilliant triptych will include a
     nuovo allestimento diretto da Cristina Mazzavillani Muti,               new production of his most beloved and
                                                                             represented opera, La Bohème, directed
     un innovativo quanto temerario progetto di rivisitazione
                                                                             by Cristina Mazzavillani Muti in a bold and
     e riscrittura dell’evergreen pucciniano, in un confronto,               innovative project deliberately aimed at reviving
     fortemente voluto dalla stessa regista di Bohème, inteso a              Puccini’s “evergreen” to prove the composer’s
     dimostrare la straordinaria modernità e attualità del grande            extraordinary modernity and topicality,
     lucchese, capace di travalicare gli stili e abbattere gli steccati di   surpassing all the boundaries between styles
                                                                             and generations.
     svariate generazioni.                                                   Bohème will be proposed alongside “Mimì è una
     Si tratta di “Mimì è una civetta” – la celebre frase con la quale       civetta” (Mimi Is Just A Flirt), named after the
     Rodolfo nel terzo atto giustifica la sua intenzione di separarsi        famous line Rodolfo sings in Act III to justify his
     dall’amata –, il divertissement à la bohémienne in cui il giovane       intention of separating from his sweetheart:
                                                                             in this divertissement à la bohémienne, young
10
     violinista e versatile musicista Alessandro Cosentino ha                violinist and versatile musician Alessandro           11
Trilogia d'autunno - Un progetto per Bohème Dedicato a Puccini - Teatro Alighieri
Trilogia d’autunno:
                                                                                                                                       Dedicato a Puccini
                                                                                                                                       Un progetto per
     Cosentino will wisely revive the famous arias       sapientemente assunto, nel linguaggio, nelle sonorità, nella
     of Bohème through the languages, sounds,
     instruments and voices of contemporary pop/
     rock while respecting their original tones
                                                         strumentazione e nelle voci pop/rock di oggi, le celebri
                                                         arie de La bohème, rispettandone le tonalità e le tessiture
                                                                                                                                       Bohème
     and textures, merging different musical             originali, fondendo così diversi orizzonti musicali per
     horizons in a unique combination of integral,       creare un unico amalgama in cui ogni elemento è solidale                      mercoledì 9 dicembre, 20.30
     complementary elements. This new version is         con gli altri. La nuova versione musicale è stata realizzata in
     a close collaboration of the project’s creator,
                                                         stretta collaborazione con l’ideatrice del progetto, Cristina
                                                                                                                                       Teatro Alighieri
     Cristina Muti, with NY-based award-winning
     musical theatre director Greg Ganakas. Thanks       Mazzavillani Muti, e con l’esperto regista newyorkese                         LA BOHÈME
     to the tried and tested formula of Ravenna          di musical, Greg Ganakas. E secondo l’ormai collaudata
     Festival’s Autumn Trilogies, which alternates       formula delle Trilogie autunnali di Ravenna Festival, che                     giovedì 10 dicembre, 20.30
     titles daily on the same stage, the audience                                                                                      Teatro Alighieri
                                                         alterna ogni sera un titolo, è possibile assistere al confronto
     will be offered a close comparison between La
     Bohème, produced by the experienced creative        ravvicinato fra La bohème, realizzata dall’esperto staff creativo             “MIMÌ È UNA CIVETTA”
     and technological staff who signed the previous     e tecnologico che ha firmato le precedenti trilogie verdiane, e
     Verdi trilogies, and its modern revival, “Mimì è    la sua riproposizione in chiave moderna, appunto “Mimì è una                  venerdì 11 dicembre, 21.00
     una civetta”.                                       civetta”.
     The third round of the trilogy is an absolute                                                                                     Palacredito di Romagna - Forlì
                                                         Il terzo appuntamento della Trilogia è un unicum in senso
     unique: Maestro Riccardo Muti, exactly twenty
     years after the historic Muti ‑ Pavarotti concert   assoluto: il maestro Riccardo Muti, a vent’anni esatti dallo                  RECITAL PUCCINIANO
     in support of the Sadurano Community, will pay      storico concerto Muti - Pavarotti offerto a sostegno della                    Riccardo Muti pianoforte
     tribute to Father Dario Ciani, the Community’s      Comunità di Sadurano, dedicherà al suo fondatore don Dario
     recently passed-away founder, with a new                                                                                          Anna Netrebko soprano
     event not to be missed. He will sit at the piano    Ciani, recentemente scomparso, un nuovo imperdibile evento
     and present some of Puccini’s most famous           presentando al pianoforte alcune pagine tratte dalle più celebri              Eleonora Buratto soprano
     arias, sung by one of the most acclaimed            opere di Puccini assieme a una delle più acclamate cantanti                   Yusif Eyvazov tenore
     contemporary opera singers, soprano Anna            liriche dei nostri giorni, il soprano Anna Netrebko, il                       in memoria di don Dario Ciani (1945-2015)
     Netrebko, tenor Yusif Eyvazov, and soprano                                                                                        a venti anni dal “Concerto per Sadurano”
     Eleonora Buratto.
                                                         tenore Yusif Eyvazov e il giovane soprano Eleonora Buratto.
                                                                                                                                       Riccardo Muti - Luciano Pavarotti

                                                                                                                                       sabato 12 dicembre, 20.30
                                                                                                                                       Teatro Alighieri
                                                                                                                                       LA BOHÈME
                                                                                                                                       domenica 13 dicembre, 15.30
                                                                                                                                       Teatro Alighieri
                                                                                                                                       “MIMÌ È UNA CIVETTA”
                                                                                                                                       lunedì 14 dicembre, 20.30
                                                                                                                                       Teatro Alighieri
                                                                                                                                       LA BOHÈME
                                                                               Alla pagina 14,
                                                                               particolare delle scenografie virtuali per La bohème    martedì 15 dicembre (per le scuole)
                                                                               di David Loom, ispirate ai capolavori di Odilon Redon
                                                                               (1840-1916).                                            Teatro Alighieri
                                                                               A detail of the virtual scenes for La bohème by
                                                                               David Loom, inspired by Odilon Redon’s (1840-1916)
                                                                                                                                       “MIMÌ È UNA CIVETTA”
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Trilogia d'autunno - Un progetto per Bohème Dedicato a Puccini - Teatro Alighieri
Note su un progetto per Bohème
        di Cristina Mazzavillani Muti

     Con questa Bohème vorrei in qualche modo aggirare quel                Notes on my Bohème
     manierismo che ha contraddistinto nel corso degli anni i suoi
                                                                           With this Bohème I am trying to get rid of
     allestimenti, anche quelli “storici” da cui parrebbe così difficile
                                                                           the mannerism that has characterised its
     affrancarsi. La Bohème che io sento non ha nulla di farsesco o        stagings over the years, including the “historic”
     lezioso, è invece intrisa di uno spirito ironico, disincantato e      productions that seem so difficult to depart
     a tratti anche feroce e impietoso. Come se le atmosfere tipiche       from. The Bohème I feel has nothing farcical or
     del simbolismo ci trascinassero direttamente in quelle cupe e         cute: it is imbued with irony, disenchantment,
                                                                           sometimes even ferocity and unforgivingness.
     claustrofobiche dell’espressionismo, presaghe dell’orrore e del       It is as if the typical atmospheres of Symbolism
     disfacimento che di lì a poco sarebbe seguito.                        were dragging us directly into the dark,
     Sento la solitudine livida e insoddisfatta che attanaglia ogni        claustrophobic atmospheres of Expressionism,
     personaggio. E laddove c’è lo scherzo sento il beffardo, dove         foreboding the horror and disintegration soon to
     c’è il farsesco avverto la cattiveria sottile. Dove c’è il pianto     follow. I feel the livid, unfulfilled loneliness that
                                                                           holds all the protagonists in its grip. And where
     sento l’urlo e dove c’è amore intravedo invece incomprensione,        jokes are, it is mocking I hear. Where a farcical
     mentre dove c’è amicizia sento solo incomunicabilità. E in            touch is, I feel a subtle wickedness. Where a
     questo freddo, in questo ghiaccio che tutto avvolge, vorrei           cry resounds, I hear a scream. Where love is
     che la poesia, la malinconia, il senso di morte incombente            portrayed, I see misunderstanding, and where
                                                                           friendship is, I feel lack of communication. And
     su tutto e su tutti, il mistero sul senso stesso della vita, ci       in the icy cold that envelops everything, I would
     commuovessero nel profondo.                                           like poetry and melancholy to deeply move us,
     Mi sembra che i confini del verismo e del decadentismo                with a sense of death, impending over everything
     dell’Italia postrisorgimentale in cui Bohème è stata sempre           and everyone, and the mysterious meaning of
     inscritta siano davvero troppo angusti e che l’orizzonte si           life itself. I feel that the boundaries of Realism
                                                                           and Decadence, which characterised post-
     possa allargare all’Europa tutta ed ai fremiti e alle inquietudini    Unification Italy, are too narrow. Yet, Bohème has
     artistiche che la percorrevano. Perché quest’opera di Puccini         always been inscribed within these boundaries. I
     non è l’ultimo “piagnucolio” di un romanticismo ottocentesco          feel the opera’s horizon can be expanded to the
     che se ne sta andando, ma una porta che si apre verso il              whole of Europe, and to the thrills and anxieties
                                                                           that pervaded it. This opera is not the last
     domani, che è già pieno Novecento, che conduce a Prokof’ev e
                                                                           “whimper” of a fading XIX century Romanticism,
     a Berg, fino a Stravinskij e più oltre, al musical, a Gershwin, a     but a door opening onto the XX century, leading
     Cole Porter, a Bernstein...                                           to Prokofiev, Berg, Stravinsky, to musical theatre,
     E allora, perché no? Perché non rischiare e arrivare all’oggi?        to Gershwin, Cole Porter, and Bernstein... So,
     Perché non intrecciare le melodie pucciniane con il rock, il pop,     why not? Why not try and get to the present?
                                                                           Why not weave Puccini’s melodies with rock,
     il gypsy jazz, il popular? Come già sanno i grandi interpreti         pop, gypsy jazz and folk? Great contemporary
     jazz di oggi che sbalordiscono il pubblico con la scelta di temi      jazzmen are aware of this, and astound their
     del grande repertorio lirico operistico.                              audiences with a choice of themes from great
     Perché non provare a mettere a confronto mondi da sempre              operas. So why not try and compare these
     ritenuti lontani, ma che possono invece svelarci inedite              distant worlds? They might reveal unsuspected
                                                                           similarities. After all, Puccini himself, with the
     vicinanze e affinità? Del resto, è Puccini stesso, con la             depth and inexhaustible richness of his work,
     profondità e l’inesauribile ricchezza della sua scrittura, ad         provided us with such an opportunity.
14   offrircene la possibilità.                                                                                                    15
Trilogia d'autunno - Un progetto per Bohème Dedicato a Puccini - Teatro Alighieri
Teatro Alighieri
                                                                 Teatro Alighieri                                                   10 dicembre ore 20.30 (turno A) – 13 dicembre ore 15.30 (turno B) – 15 dicembre ore 10.30 (matinée per le scuole)
                                                         9, 12, 14 dicembre, ore 20.30
                                                                                                                                                                  “Mimì è una civetta”
                                                       La bohème                                                                                                               divertissement à la bohémienne
                                         (scene da La vie de bohème di Henri Murger)                                                                                   ideazione di Cristina Mazzavillani Muti
                                    opera in quattro quadri di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica                                         “La Bohème” di Giacomo Puccini nelle tessiture vocali originali elaborata per band da Alessandro Cosentino
                                                                                                                                                                                       (Music Ensemble Publishing, Roma)
                                                   musica di Giacomo Puccini                                                                                              libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
                                   (nuova edizione riveduta sulle fonti originali a cura di F. Degrada. Casa Ricordi, Milano)
                                                                                                                                                  liberamente adattato da Cristina Mazzavillani Muti con la collaborazione di Anna Bonazza
                                                           personaggi             interpreti                                                                                    con la partecipazione straordinaria di
                                                                                                                                                               Fabrizio Bosso tromba Simone Zanchini fisarmonica
                                                Mimì                              Benedetta Torre
                                             Musetta                              Damiana Mizzi, Maria Mudryak (14)                                                     regia, scene e coreografie Greg Ganakas
                                             Rodolfo                              Alessandro Scotto di Luzio                                                           set and costume consultant Gregory Gale
                                             Marcello                             Matias Tosi                                                                             light designer Vincent Longuemare
                                          Schaunard                               Daniel Giulianini                                                                          visual designer Davide Broccoli
                                              Colline                             Luca Dall’Amico                                                                      sound designer Massimo Carli, BH Studio
                                               Benoît                             Giorgio Trucco                                                                                 costumi Alessandro Lai
                    Alcindoro; Sergente dei doganieri                             Graziano Dallavalle                                                                                 personaggi          interpreti
                                            Parpignol                             Ivan Merlo
                                                                     mimi         Carlo Gambaro, Alberto Mario Lazzarini                                                                 Mimì             Mariangela Aruanno
                                                                                                                                                                                     Musetta              Giulia Mattarella
                                            direttore Nicola Paszkowski                                                                                                               Rodolfo             Luca Marconi
                                                                                                                                                                                     Marcello             Adriano Di Bella
                               regia e ideazione scenica Cristina Mazzavillani Muti
                                                                                                                                                                                   Schaunard              Davide Paciolla
                        light designer Vincent Longuemare visual designer David Loom
                                                                                                                                                                                       Colline            Paolo Gatti
                                        video programmer Davide Broccoli                                                                                                               Benoît             Filippo Pollini
                                              costumi Alessandro Lai                                                                                                                Alcindoro             Alessandro Blasioli
                                                                                                                                                                                    Parpignol             Ivan Merlo
                                       Orchestra Giovanile Luigi Cherubini
                                     Coro del Teatro Municipale di Piacenza                                                                                                                    l’ensemble
                                                                                                                                            Alessandro Arcodia, Giulio Benvenuti, Martina Cicognani, Michael D’Adamio, Francesca De Lorenzi,
                                        maestro del coro Corrado Casati
                                                                                                                                                              Giorgia Massaro, Chiara Nicastro, Luigi Pisani, Silvia Tortorella
                        Coro di voci bianche Ludus Vocalis diretto da Elisabetta Agostini                                             bambini Sara Bardi, Federico Boerner, Rebecca Felli, Anita Fois, Daria Pavanello, Emiliano Santiago Orioli Giglioli,
                                                                                                                                                                        Andrea Zannini, Federico Pezzilli (violino)
                                      assistente alla regia e direzione di scena Maria Grazia Martelli
                         maestri di sala Davide Cavalli, Alessandro Benigni maestro ai sovratitoli Silvia Gentilini                                                                              la band
                  service audio BH Audio service video Visual Technology, Ravenna sovratitoli Prescott Studio Firenze                             Alessandro Cosentino, Federico Galieni, Gabriele Palumbo violini; Luca Zannoni tastiere;
                                           immagini di scena tratte dalle opere di Odilon Redon                                                        Riccardo Almagro chitarre; Blake Franchetto basso; Tommy Ruggero batteria
                      responsabile sartoria Anna Tondini sarte Marta Benini, Margherita Savorani, Chiara Cicognani                                            assistente alla regia Chiara Nicastro direzione di scena Maria Grazia Martelli
     supervisione trucco e parrucco Mariano Sabatelli trucco Mariangela Righetti parrucco Denia Donati attrezzista Andrea Moriani                                    maestro alle luci e video Silvia Gentilini service audio BH Audio
               realizzazione scene Laboratorio del Teatro Alighieri costumi Tirelli Costumi Roma calzature Pompei Roma                                                            assistente di produzione Gloria Martelli
                                                                                                                                                  responsabile sartoria Manuela Monti sarte Chiara Cicognani, Elena Guardiani, Margherita Savorani
                                                     nuovo allestimento                                                              supervisione trucco e parrucco Mariano Sabatelli attrezzista Enrico Berini realizzazione scene Laboratorio del Teatro Alighieri
     coproduzione Ravenna Festival, Teatro Alighieri di Ravenna, Lithuanian National Opera and Ballet Theatre di Vilnius,                                               costumi Tirelli Costumi Roma calzature Pompei Roma
                           Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro Coccia di Novara
                                                                                                                                                                           prima rappresentazione assoluta
                                                                                                                                                 coproduzione Ravenna Festival, Teatro Alighieri di Ravenna, Fondazione Teatri di Piacenza
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Forlì, PalaCredito di Romagna
                                    11 dicembre, ore 21                          La bohème
                                                                                 (scene da La vie de bohème di Henri Murger)
                   Recital pucciniano                                            opera in quattro quadri di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica
                                                                                 musica di Giacomo Puccini
                           in memoria di don Dario Ciani
     a vent’anni dal “Concerto per Sadurano” Riccardo Muti - Luciano Pavarotti   Personaggi

                                 Riccardo Muti                                   Mimì soprano
                                   pianoforte                                    Musetta soprano
                                                                                 Rodolfo, poeta tenore
                            Anna Netrebko soprano                                Marcello, pittore baritono
                           Eleonora Buratto soprano                              Schaunard, musicista baritono
                              Yusif Eyvazov tenore                               Colline, filosofo basso
                                                                                 Parpignol, venditore ambulante tenore
                                     da Tosca                                    Benoît, padrone di casa basso
                                  “Vissi d’arte”                                 Alcindoro, consigliere di stato basso
                               “E lucevan le stelle”                             Sergente dei doganieri basso

                               da Madama Butterfly                               Studenti, sartine, borghesi, bottegai e bottegaie, venditori
                               “Un bel dì vedremo”                               ambulanti, soldati, camerieri da caffè, ragazzi, ragazze, ecc.

                                   da Turandot
                              “Tu che di gel sei cinta”                          Epoca 1830 circa. A Parigi.
                                 “Nessun dorma”

                                   da La bohème
                               “Che gelida manina”
                             “Sì. Mi chiamano Mimì”
                                “Donde lieta uscì”
                                “O soave fanciulla”

                                 da Manon Lescaut
                             “In quelle trine morbide”

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Quadro primo

     ...Pioggia o polvere, freddo o solleone, nulla arresta questi            ... Mimì era una graziosa ragazza che doveva particolarmente          Rodolfo
     arditi avventurieri...                                                   simpatizzare e combinare con gli ideali plastici e poetici di         Quelle sciocche foreste
     La loro esistenza è un’opera di genio di ogni giorno,                    Rodolfo. Ventidue anni; piccola, delicata... Il suo volto pareva un
                                                                                                                                                    che fan sotto la neve?
     un problema quotidiano che essi pervengono sempre a                      abbozzo di figura aristocratica; i suoi lineamenti erano d’una
                                                                              finezza mirabile...
     risolvere con l’aiuto di audaci matematiche...                                                                                                 Marcello
     Quando il bisogno ve li costringe, astinenti come anacoreti              Il sangue della gioventù scorreva caldo e vivace nelle sue vene
                                                                              e coloriva di tinte rosse la sua pelle trasparente dal candore        Rodolfo, io voglio dirti un mio pensier profondo:
     – ma, se nelle loro mani cade un po’ di fortuna, eccoli                                                                                        ho un freddo cane.
                                                                              vellutato della camelia...
     cavalcare in groppa alle più fantasiose matterìe, amando
     le più belle donne e le più giovani, bevendo i vini migliori             Questa beltà malaticcia sedusse Rodolfo... Ma quello che più lo
                                                                              rese innamorato pazzo di madamigella Mimì furono le sue manine        Rodolfo
     ed i più vecchi e non trovando mai abbastanza aperte le
                                                                              che essa sapeva, anche tra le faccende domestiche, serbare più        (avvicinandosi a Marcello)
     finestre onde gittar quattrini; poi – l’ultimo scudo morto
                                                                              bianche di quelle della dea dell’ozio.                                		                 Ed io, Marcel, non ti nascondo
     e sepolto – eccoli ancora desinare alla tavola rotonda del
     caso ove la loro posata è sempre pronta; contrabbandieri                                                                                       che non credo al sudor della fronte.
     di tutte le industrie che derivano dall’arte, a caccia da                In soffitta
     mattina a sera di quell’animale feroce che si chiama: lo                 Ampia finestra dalla quale si scorge una distesa di tetti             Marcello
     scudo.                                                                   coperti di neve. A sinistra, un camino. Una tavola, un letto, un      				                                      Ho diacciate
     La Bohème ha un parlare suo speciale, un gergo... Il suo                 armadietto, una piccola libreria, quattro sedie, un cavalletto da     le dita quasi ancor le tenessi immollate
     vocabolario è l’inferno della retorica e il paradiso del                 pittore con una tela sbozzata ed uno sgabello: libri sparsi, molti    giù in quella gran ghiacciaia che è il cuore di Musetta.
     neologismo...                                                            fasci di carte, due candelieri. Uscio nel mezzo, altro a sinistra.    (lascia sfuggire un lungo sospirone e tralascia di dipingere,
     Vita gaia e terribile!                                                   (Rodolfo guarda meditabondo fuori della finestra. Marcello            deponendo tavolozza e pennelli)
                                                                              lavora al suo quadro: “Il passaggio del Mar Rosso”, con le mani
     (H. Murger, prefazione a Scènes de la vie de bohème)*                    intirizzite dal freddo e che egli riscalda alitandovi su di quando    Rodolfo
                                                                              in quando, mutando, pel gran gelo, spesso posizione.)                 L’amor è un caminetto che sciupa troppo...
     *
       Gli autori del presente libretto, meglio che seguire passo a
                                                                              Marcello                                                              Marcello
     passo il libro di Murger (anche per ragioni di opportunità teatrali
     e soprattutto musicali), hanno voluto ispirarsi alla sua essenza         Questo Mar Rosso – mi ammollisce e assidera                           				                                              ... e in fretta!
     racchiusa in questa mirabile prefazione.                                 come se addosso – mi piovesse in stille.
     Se stettero fedeli ai caratteri dei personaggi, se furono a volte        (si allontana dal cavalletto per guardare il suo quadro)              Rodolfo
     quasi meticolosi nel riprodurre certi particolari di ambiente,           Per vendicarmi, affogo un Faraon!                                     dove l’uomo è fascina
     se nello svolgimento scenico si attennero al fare del Murger
                                                                              (torna al lavoro. A Rodolfo:)
     suddividendo il libretto in “quadri ben distinti”, negli episodi
     drammatici e comici essi vollero procedere con quell’ampia               Che fai?                                                              Marcello
     libertà che – a torto o a ragione – stimarono necessaria alla                                                                                  		                      e la donna è l’alare...
     interpretazione scenica del libro più libero forse della moderna         Rodolfo
     letteratura.                                                             (volgendosi un poco)                                                  Rodolfo
     Però, in questo bizzarro libro, se de’ diversi personaggi sono e                 Nei cieli bigi                                                l’una brucia in un soffio...
     balzano vivi, veri e nettissimi i singoli caratteri, s’incontra spesso
     che uno stesso carattere prenda diversi nomi, s’incarni quasi in
                                                                              guardo fumar dai mille
     due persone diverse.                                                     comignoli Parigi,                                                     Marcello
     Chi può non confondere nel delicato profilo di una sola donna            (additando il camino senza fuoco)                                     		                             ... e l’altro sta a guardare.
     quelli di Mimì e di Francine? Chi, quando legge delle “manine”           e penso a quel poltrone
     di Mimì più “bianche di quella della Dea dell’ozio” non pensa al         d’un vecchio caminetto ingannatore                                    Rodolfo
     manicotto di Francine?
                                                                              che vive in ozio come un gran signore.                                Ma intanto qui si gela...
     Gli autori stimarono di dover rilevare una tale identità di
     carattere. Parve ad essi che quelle due gaie, delicate ed infelici
     creature rappresentassero nella commedia della Bohème un solo            Marcello                                                              Marcello
     personaggio cui si potrebbe benissimo, in luogo dei nomi di Mimì         Le sue rendite oneste                                                 		                        ... e si muore d’inedia!...
     e Francine, dare quello di: Ideale.                                      da un pezzo non riceve.
20   G.G. – L.I.                                                                                                                                                                                                         21
Rodolfo                                                            Rodolfo                                                            Rodolfo                                                              Colline e Marcello
     Fuoco ci vuole...                                                  		                       Straccia.                                 (prende un’altra parte dello scartafaccio)                           (il fuoco è spento)
                                                                                                                                           Atto secondo.                                                        Abbasso, abbasso l’autor.
     Marcello                                                           Marcello
     (afferrando una sedia e facendo l’atto di spezzarla)               Accendi.                                                           Marcello                                                             (Dalla porta di mezzo entrano due garzoni, portando l’uno
                         Aspetta... sacrifichiam la sedia!              (Rodolfo batte un acciarino, accende una candela e va al           (a Colline)                                                          provviste di cibi, bottiglie di vino, sigari, e l’altro un fascio di
     (Rodolfo impedisce con energia l’atto di Marcello. Ad un tratto    camino con Marcello: insieme danno fuoco a quella parte dello                      Non far sussurro.                                    legna. Al rumore i tre innanzi al camino si volgono e con grida
     Rodolfo esce in un grido di gioia ad un’idea che gli è balenata)   scartafaccio buttato sul focolare, poi entrambi prendono delle                                                                          di meraviglia si slanciano sulle provviste portate dai garzoni
                                                                        sedie e seggono, riscaldandosi voluttuosamente)                    (Rodolfo straccia parte dello scartafaccio e lo getta sul camino:    e le depongono sul tavolo. Colline prende la legna e la porta
     Rodolfo                                                                                                                               il fuoco si ravviva. Colline avvicina ancora più la sedia e si       presso il caminetto: comincia a far sera.)
     Eureka!                                                            Rodolfo e Marcello                                                 riscalda le mani: Rodolfo è in piedi, presso ai due, col rimanente
     (corre alla tavola e ne leva un voluminoso scartafaccio)                      Che lieto baglior!                                      dello scartafaccio)                                                  Rodolfo
                                                                        (si apre con fracasso la porta in fondo ed entra Colline gelato,                                                                        Legna!
     Marcello                                                           intirizzito, battendo i piedi, gettando con ira sulla tavola un    Colline
            Trovasti?                                                   pacco di libri legato con un fazzoletto)                           Pensier profondo!                                                    Marcello
                                                                                                                                                                                                                      Sigari!
     Rodolfo                                                            Colline                                                            Marcello
                       Sì. Aguzza                                       Già dell’Apocalisse appariscono i segni.                           		                    Giusto color!                                  Colline
     l’ingegno. L’idea vampi in fiamma.                                 In giorno di vigilia non s’accettano pegni!                                                                                                             Bordò!
                                                                        (si interrompe sorpreso, vedendo fuoco nel caminetto)              Rodolfo
     Marcello                                                           Una fiammata!                                                      In quell’azzurro – guizzo languente                                  Tutti
     (additando il suo quadro)                                                                                                             Sfuma un’ardente – scena d’amor!                                     Le dovizie d’una fiera
     Bruciamo il Mar Rosso?                                             Rodolfo                                                                                                                                 il destin ci destinò.
                                                                        (a Colline)                                                        Colline                                                              (i garzoni partono)
     Rodolfo                                                                             Zitto, si dà il mio dramma...                     Scoppietta un foglio.
     		                        No. Puzza                                                                                                                                                                        Schaunard
     la tela dipinta. Il mio dramma,                                    Marcello                                                           Marcello                                                             (entra dalla porta di mezzo con aria di trionfo, gettando a terra
     l’ardente mio dramma ci scaldi.                                    				                                               ... al fuoco.   		                       Là c’eran baci!                             alcuni scudi)
                                                                                                                                                                                                                La Banca di Francia
     Marcello                                                           Colline                                                            Rodolfo                                                              per voi si sbilancia.
     (con comico spavento)                                              Lo trovo scintillante.                                             Tre atti or voglio – d’un colpo udir.
     Vuoi leggerlo forse? Mi geli.                                                                                                         (getta al fuoco il rimanente dello scartafaccio)                     Colline
                                                                        Rodolfo                                                                                                                                 (raccattando gli scudi insieme a Rodolfo e Marcello)
     Rodolfo                                                            		                       Vivo.                                     Colline                                                              Raccatta, raccatta!
     No, in cener la carta si sfaldi                                    (il fuoco diminuisce)                                              Tal degli audaci – l’idea s’integra.
     e l’estro rivòli a’ suoi cieli.                                                                                                                                                                            Marcello
     (con importanza)                                                   Colline                                                            Tutti                                                                (incredulo)
     Al secol gran danno minaccia...                                    		                             Ma dura poco.                       Bello in allegra – vampa svanir.                                     Son pezzi di latta!...
     È Roma in periglio...                                                                                                                 (applaudono entusiasticamente: la fiamma dopo un momento
                                                                        Rodolfo                                                            diminuisce)                                                          Schaunard
     Marcello                                                           La brevità, gran pregio.                                                                                                                (mostrandogli uno scudo)
     (con esagerazione)                                                                                                                    Marcello                                                             Sei sordo?... Sei lippo?
     		                      Gran cor!                                  Colline                                                            Oh! Dio... già s’abbassa la fiamma.                                  Quest’uomo chi è?
                                                                        (levandogli la sedia)
     Rodolfo                                                            		                           Autore, a me la sedia.                Colline                                                              Rodolfo
     (dà a Marcello una parte dello scartafaccio)                                                                                          Che vano, che fragile dramma!                                        (inchinandosi)
     A te l’atto primo.                                                 Marcello                                                                                                                                Luigi Filippo!
                                                                        Questi intermezzi fan morire d’inedia. Presto!                     Marcello                                                             M’inchino al mio Re!
     Marcello                                                                                                                              Già scricchiola, increspasi, muor...
22                        Qua.                                                                                                                                                                                                                                                         23
Tutti                                                            Marcello                                                              Colline e Marcello                                                  Colline
     Sta Luigi Filippo ai nostri ... piè!                             (mentre Rodolfo accende l’altra candela)                              Il Costituzional! Ottima carta...                                   (grida)
                                                                      Pasticcio dolce!                                                      Si mangia e si divora un’appendice!                                 Non c’è nessuno.
     (Depongono gli scudi sul tavolo. Schaunard vorrebbe raccontare
     la sua fortuna, ma gli altri non lo ascoltano: vanno e vengono   Schaunard                                                             Schaunard                                                           Schaunard
     affaccendati dispongono ogni cosa sul tavolo)                                   A quando le lezioni?...                                Ed or che fate?                                                     		                   È chiuso.
                                                                      Risponde: “Incominciam...                                             (con gesto solenne stende la mano sul pasticcio ed impedisce agli
     Schaunard                                                        Guardare!” (e un pappagallo m’addita al primo piano)                  amici di mangiarlo; poi leva le vivande dal tavolo e le mette nel   Benoît
     Or vi dirò: quest’oro, o meglio argento,                         poi soggiunge: “Vuoi suonare                                          piccolo armadio)                                                    Una parola.
     ha la sua brava istoria...                                       finché quello morire!”                                                                 No! Queste cibarie
                                                                                                                                            sono la salmeria                                                    Schaunard
     Marcello                                                         Schaunard                                                             pei dì futuri                                                       (dopo essersi consultato cogli altri, va ad aprire)
     (ponendo legna nel camino)                                       		                       E fu così:                                   tenebrosi e oscuri.                                                                Sola!
     		                       Riscaldiamo                             Suonai tre lunghi dì...                                               Pranzare in casa il dì della vigilia
     il camino!                                                       Allora usai l’incanto                                                 mentre il Quartier Latino le sue vie                                Benoît
                                                                      di mia presenza bella...                                              addobba di salsicce e leccornie?                                    (entra sorridente: vede Marcello e mostrandogli una carta dice)
     Colline                                                          Affascinai l’ancella...                                               Quando un olezzo di frittelle imbalsama                                                 Affitto!
                 Tanto freddo ha sofferto!                            Gli propinai prezzemolo!...                                           le vecchie strade?
                                                                      Lorito allargò l’ali,                                                 Là le ragazze cantano contente...                                   Marcello
     Schaunard                                                        Lorito il becco aprì,                                                                                                                     (ricevendolo con grande cordialità)
     Un inglese... un signor... lord o milord                         da Socrate morì!                                                      Marcello, Rodolfo e Colline                                         		                          Olà!
     che sia, volea un musicista...                                   (vedendo che nessuno gli bada, afferra Colline che gli passa          (circondano ridendo Schaunard)                                      Date una sedia.
                                                                      vicino con un piatto)                                                 La vigilia di Natal!
     Marcello                                                                                                                                                                                                   Rodolfo
     (gettando via il pacco di libri di Colline dal tavolo)           Colline                                                               Schaunard                                                                             Presto.
     			                                 Via!                         Chi?!...                                                              ... ed han per eco ognuna uno studente!
     Prepariamo la tavola!                                                                                                                  (solenne)                                                           Benoît
                                                                      Schaunard                                                             Un po’ di religione, o miei signori:                                (schermendosi)
     Schaunard                                                        (urlando indispettito)                                                si beva in casa, ma si pranzi fuor.                                 Non occorre. Vorrei...
     		                        Io? volo...                                     Che il diavolo vi porti tutti quanti!
                                                                      (poi, vedendo gli altri in atto di mettersi a mangiare il pasticcio   (Rodolfo chiude la porta a chiave, poi tutti vanno intorno          Schaunard
     Rodolfo                                                          freddo)                                                               al tavolo e versano il vino. Si bussa alla porta: s’arrestano       (insistendo con dolce violenza, lo fa sedere)
     L’esca dov’è?                                                                                                                          stupefatti)                                                         		                        Segga.
                                                                      Rodolfo
     Colline                                                          Fulgida folgori la sala splendida.                                    Benoît                                                              Marcello
                    Là.                                                                                                                     (di fuori)                                                          (offre a Benoît un bicchiere)
                                                                      Marcello                                                              Si può?                                                             			                                Vuol bere?
     Marcello                                                         (mettendo le due candele sul tavolo)                                                                                                      (gli versa del vino)
                      Qua.                                            Or le candele!                                                        Marcello
     (accendono un gran fuoco nel camino)                                                                                                         Chi è là?                                                     Benoît
                                                                      Colline                                                                                                                                   Grazie.
     Schaunard                                                                        Pasticcio dolce!                                      Benoît
     		                  E mi presento.                                                                                                                        Benoît!                                          Rodolfo e Colline
     M’accetta; gli domando...                                        Marcello                                                                                                                                           Tocchiamo.
                                                                      Mangiar senza tovaglia?                                               Marcello                                                            (tutti bevono. Benoît, Rodolfo, Marcello e Schaunard seduti,
     Colline                                                                                                                                Il padrone di casa!                                                 Colline in piedi. Benoît depone il bicchiere e si rivolge a
     (mettendo a posto le vivande)                                    Rodolfo                                                               (depongono i bicchieri)                                             Marcello mostrandogli la carta)
     		                            Arrosto freddo!                    (levando di tasca un giornale e spiegandolo)
                                                                      		                          Un’idea...                                Schaunard                                                           Benoît
24                                                                                                                                          		                    Uscio sul muso.                               		                      Questo                                    25
è l’ultimo trimestre.                                               Rodolfo                                                          Rodolfo                                                      Gli altri
                                                                         Su e giù la nostra età.                                          Briccone!                                                                  Orror!
     Marcello
     (con ingenuità)                                                     Benoît                                                           Marcello                                                     Rodolfo
     		                      N’ho piacere.                               (protestando)                                                    (magnificando)                                                E ammorba, e appesta
                                                                         Di più, molto di più.                                            Una quercia!... un cannone! Il crin ricciuto                  la nostra onesta
     Benoît                                                              (mentre fanno chiacchierare Benoît, gli riempiono il bicchiere   e fulvo.                                                      magion!
     E quindi...                                                         appena egli l’ha vuotato)
                                                                                                                                          Rodolfo                                                      Gli altri
     Schaunard                                                           Colline                                                                L’uomo ha buon gusto.                                              Fuor!
     (interrompendolo)                                                   Ha detto su e giù.
                  Ancora un sorso.                                                                                                        Marcello                                                     Marcello
     (riempie i bicchieri)                                               Marcello                                                         Ei gongolava arzillo, pettoruto.                             Si abbruci dello zucchero.
                                                                         (abbassando la voce e con tono di furberia)
     Benoît                                                              L’altra sera al Mabil...                                         Benoît                                                       Colline
     Grazie.                                                                                                                              (ringalluzzito)                                              Si discacci il reprobo.
                                                                         Benoît                                                           Son vecchio, ma robusto.
     I quattro                                                           (inquieto)                                                                                                                    Schaunard
     (toccando con Benoît)                                               		                          Eh?!                                 Rodolfo, Schaunard e Colline                                 (maestoso)
               Alla sua salute!                                                                                                           (con gravità ironica)                                        È la morale offesa che vi scaccia!
     (si siedono e bevono. Colline va a prendere lo sgabello presso il   Marcello                                                         Ei gongolava arzuto e pettorillo.
     cavalletto e si siede anche lui)                                    		                                  L’han colto                                                                               Benoît
                                                                         in peccato d’amor.                                               Marcello                                                     (allibito, tenta inutilmente di parlare)
     Benoît                                                                                                                               E a lui cedea la femminil virtù.                             Io di...
     (riprendendo con Marcello)                                          Benoît
     		                       A lei ne vengo                             Io?                                                              Benoît                                                       Rodolfo e Colline
     perché il trimestre scorso                                                                                                           (in piena confidenza)                                        (circondano Benoît sospingendolo verso la porta)
     mi promise...                                                       Marcello                                                         Timido in gioventù,                                          Silenzio!
                                                                           Neghi.                                                         ora me ne ripago... Si sa!... È uno svago
     Marcello                                                                                                                             qualche donnetta allegra... e... un po’...                   Benoît
                   Promisi ed or mantengo.                               Benoît                                                           (accenna a forme accentuate)                                 (sempre più sbalordito)
     (mostrando a Benoît gli scudi che sono sul tavolo)                               Un caso.                                            Non dico una balena,                                                   Miei signori...
                                                                                                                                          o un mappamondo,
     Rodolfo                                                             Marcello                                                         o un viso tondo                                              Tutti
     (con stupore, piano a Marcello)                                     (lusingandolo)                                                   da luna piena,                                               		                        Silenzio!
     Che fai?...                                                         		                      Bella donna!                             ma magra, proprio magra, no e poi no!                        (spingendo Benoît fuori della porta)
                                                                                                                                          Le donne magre sono grattacapi                               Via signore! Via di qua!
     Schaunard                                                           Benoît                                                           e spesso... sopraccapi...                                    (sulla porta guardando verso il pianerottolo sulla scala)
     (come sopra)                                                        (mezzo brillo, con subito moto)                                  e son piene di doglie,                                       ...e buona sera a Vostra signoria.
                Sei pazzo?                                               			                                     Ah! molto.               per esempio... mia moglie...                                 (ritornando nel mezzo della scena, ridendo)
                                                                                                                                                                                                       Ah! Ah! Ah! Ah!
     Marcello                                                            Schaunard                                                        (Marcello dà un pugno sulla tavola e si alza: gli altri lo
     (a Benoît, senza badare ai due)                                     (gli batte una mano sulla spalla)                                imitano: Benoît li guarda sbalordito)                        Marcello
     		                      Ha visto? Or via,                           Briccone!                                                                                                                     (chiudendo l’uscio)
     resti un momento in nostra compagnia.                                                                                                Marcello                                                     Ho pagato il trimestre.
     Dica: quant’anni ha,                                                Colline                                                          (con forza)
     caro signor Benoît?                                                 Seduttore!                                                          Quest’uomo ha moglie                                      Schaunard
                                                                         ( fa lo stesso sull’altra spalla)                                   e sconce voglie                                           Al Quartiere Latino ci attende Momus.
     Benoît                                                                                                                                  ha nel cor!
26   Gli anni?... Per carità!                                                                                                                                                                                                                                      27
Marcello                                                         Schaunard                                                           Mimì                                                              Rodolfo
     Viva chi spende!                                                 (uscendo)                                                           (di fuori)                                                        (imbarazzato)
                                                                      Taglia corta la coda al tuo Castoro!                                             Scusi.                                               Ed ora come faccio?...
     Schaunard                                                                                                                                                                                              (va a prendere dell’acqua e ne spruzza il viso di Mimì)
                         Dividiamo il bottin!                         Marcello                                                            Rodolfo                                                           		                       Così!
     (si dividono gli scudi rimasti sulla tavola)                     (di fuori)                                                          (alzandosi)                                                       (guardandola con grande interesse)
                                                                      Occhio alla scala. Tienti                                                                 Una donna!                                  Che viso d’ammalata!
     Rodolfo e Colline                                                alla ringhiera.                                                                                                                       (Mimì rinviene)
     Dividiam!                                                                                                                            Mimì                                                              		                       Si sente meglio?
                                                                      Rodolfo                                                             		                              Di grazia, mi s’è spento
     Marcello                                                         (sul pianerottolo, presso l’uscio aperto, alzando il lume)          il lume.                                                          Mimì
     (presentando uno specchio rotto a Colline)                                        Adagio!                                                                                                              (con un filo di voce)
     Là ci son beltà scese dal cielo.                                                                                                     Rodolfo                                                           				                                               Sì.
     Or che sei ricco, bada alla decenza!                             Colline                                                             (corre ad aprire)
     Orso, ravviati il pelo.                                          (di fuori)                                                                   Ecco.                                                    Rodolfo
                                                                      		                         È buio pesto.                                                                                              Qui c’è tanto freddo. Segga vicino al fuoco.
     Colline                                                                                                                              Mimì                                                              (Mimì fa cenno di no)
     Farò la conoscenza                                               (le voci di Marcello, Schaunard e Colline si fanno sempre più       (sull’uscio, con un lume spento in mano ed una chiave)            Aspetti... un po’ di vino...
     la prima volta d’un barbitonsore.                                lontane)                                                                             Vorrebbe...?
     Guidatemi al ridicolo                                                                                                                                                                                  Mimì
     oltraggio d’un rasoio.                                           Schaunard                                                           Rodolfo                                                           		                              Grazie.
                                                                      Maledetto portier!                                                  		                             S’accomodi un momento.
     Marcello, Schaunard e Colline                                    (rumore d’uno che ruzzola)                                                                                                            Rodolfo
     (comicamente)                                                                                                                        Mimì                                                              (le dà il bicchiere e le versa da bere)
     		                   Andiam.                                     Colline                                                             Non occorre.                                                      			                                       A lei.
                                                                      		                    Accidenti!
     Rodolfo                                                                                                                              Rodolfo                                                           Mimì
     			                                  Io resto                    Rodolfo                                                             (insistendo)                                                      				                                               Poco, poco.
     per terminar l’articolo                                          (sull’uscio)                                                                      La prego, entri.
     di fondo del Castoro!                                            Colline, sei morto?                                                 (Mimì, entra, ma subito è presa da soffocazione)                  Rodolfo
                                                                                                                                                                                                            Così?
     Marcello                                                         Colline                                                             Rodolfo
     		                      Fa presto.                               (lontano, dal basso della scala)                                    (premuroso)                                                       Mimì
                                                                      		                    Non ancor!                                    			                                Si sente male?                        Grazie.
     Rodolfo                                                                                                                                                                                                (beve)
     Cinque minuti. Conosco il mestiere.                              Marcello                                                            Mimì
                                                                      (più lontano)                                                       No... nulla.                                                      Rodolfo
     Colline                                                          			                                 Vien presto!                                                                                      (ammirandola)
     Ti aspetterem dabbasso dal portiere.                                                                                                 Rodolfo                                                                       (Che bella bambina!)
                                                                      (Rodolfo chiude l’uscio, depone il lume, sgombra un angolo                         Impallidisce!
     Marcello                                                         del tavolo – vi colloca calamaio e carta, poi siede e si mette                                                                        Mimì
     Se tardi, udrai che coro!                                        a scrivere dopo aver spento l’altro lume rimasto acceso:            Mimì                                                              (levandosi, cerca il suo candeliere)
                                                                      s’interrompe, pensa, ritorna a scrivere, s’inquieta, distrugge lo   (presa da tosse)                                                  			                                  Ora permetta
     Rodolfo                                                          scritto e getta via la penna)                                       		                           Il respir... Quelle scale...         che accenda il lume. È tutto passato.
     		                          Cinque minuti.                                                                                           (sviene, e Rodolfo è appena a tempo di sorreggerla ed adagiarla
     (prende un lume ed apre l’uscio: Marcello, Schaunard e Colline   Rodolfo                                                             su di una sedia, mentre dalle mani di Mimì cadono candeliere      Rodolfo
     escono e scendono la scala)                                      (sfiduciato)                                                        e chiave)                                                         				                                          Tanta fretta?
                                                                      Non sono in vena.
                                                                      (si bussa timidamente all’uscio)                                                                                                      Mimì
28                                                                    Chi è là?                                                                                                                             Sì.                                                              29
(Rodolfo scorge a terra il candeliere, lo raccoglie, accende e lo   Rodolfo                                                              Mimì                                                             Son tranquilla e lieta
     consegna a Mimì senza far parola)                                   (si volge dalla parte ove ode la voce di Mimì)                       (sorpresa)                                                       ed è mio svago
                                                                         Ma le pare?...                                                       Ah!                                                              far gigli e rose.
     Mimì                                                                                                                                                                                                      Mi piaccion quelle cose
        Grazie. Buona sera.                                              Mimì                                                                 Rodolfo                                                          che han sì dolce malìa,
     (s’avvia per uscire)                                                (ripete con grazia, avvicinandosi ancora cautamente)                 (tenendo la mano di Mimì, con voce piena di emozione!)           che parlano d’amor, di primavere,
                                                                         Importuna è la vicina...                                                 Che gelida manina!                                           che parlano di sogni e di chimere,
     Rodolfo                                                             (cerca la chiave sul pavimento, strisciando i piedi)                 Se la lasci riscaldar.                                           quelle cose che han nome poesia...
     (l’accompagna fino all’uscio)                                                                                                            Cercar che giova? Al buio non si trova.                          Lei m’intende?
     		                         Buona sera.                              Rodolfo                                                              Ma per fortuna è una notte di luna,
     (ritorna subito al lavoro)                                          Cosa dice, ma le pare?...                                            e qui la luna l’abbiamo vicina.                                Rodolfo
                                                                                                                                              (Mimì vorrebbe ritirare la mano)                               (commosso)
     Mimì                                                                Mimì                                                                 Aspetti, signorina,                                                               Sì.
     (esce, poi riappare sull’uscio che rimane aperto)                   Cerchi.                                                              le dirò con due parole
     			                                     Oh! sventata!                                                                                    chi son, che faccio e come vivo. Vuole?                        Mimì
     La chiave della stanza dove l’ho lasciata?                          Rodolfo                                                              (Mimì tace: Rodolfo lascia la mano di Mimì, la quale             Mi chiamano Mimì,
                                                                                 Cerco.                                                       indietreggiando trova una sedia sulla quale si lascia quasi      il perché non so.
     Rodolfo                                                             (urta nel tavolo, vi depone il suo candeliere e si mette a cercare   cadere affranta dall’emozione)                                   Sola, mi fo
     Non stia sull’uscio; il lume vacilla al vento.                      la chiave brancicando le mani sul pavimento)                                                                                          il pranzo da me stessa.
     (il lume di Mimì si spegne)                                                                                                                Chi son? Sono un poeta.                                        Non vado sempre a messa,
                                                                         Mimì                                                                   Che cosa faccio? Scrivo.                                       ma prego assai il Signore.
     Mimì                                                                                Ove sarà?...                                           E come vivo? Vivo!...                                          Vivo sola, soletta
     Oh Dio! Torni ad accenderlo.                                                                                                               In povertà mia lieta                                           là in una bianca cameretta:
                                                                         Rodolfo                                                                scialo da gran signore                                         guardo sui tetti e in cielo;
     Rodolfo                                                             (trova la chiave e lascia sfuggire una esclamazione, poi subito        rime ed inni d’amore.                                          ma quando vien lo sgelo
     (accorre colla sua candela per riaccendere quella di Mimì, ma       pentito mette la chiave in tasca)                                      Per sogni e per chimere                                        il primo sole è mio
     avvicinandosi alla porta anche il suo lume si spegne e la camera    Ah!                                                                    e per castelli in aria                                         il primo bacio dell’aprile è mio!
     rimane buia)                                                                                                                               l’anima ho milionaria.                                         Il primo sole è mio!
                               Oh Dio!... Anche il mio s’è spento!       Mimì                                                                   Talor dal mio forziere                                         Germoglia in un vaso una rosa...
                                                                           L’ha trovata?...                                                     ruban tutti i gioielli                                         Foglia a foglia la spio!
     Mimì                                                                                                                                       due ladri: gli occhi belli.                                    Così gentile
     (avanzandosi a tentoni, incontra il tavolo e vi depone il suo       Rodolfo                                                                V’entrar con voi pur ora                                       il profumo d’un fiore!
     candeliere)                                                         No!                                                                    ed i miei sogni usati                                          Ma i fior ch’io faccio, ahimè! non hanno odore!
     Ah! E la chiave ove sarà?...                                                                                                               e i bei sogni miei                                           Altro di me non le saprei narrare.
                                                                         Mimì                                                                   tosto si dileguar.                                           Sono la sua vicina
     Rodolfo                                                               Mi parve...                                                          Ma il furto non m’accora,                                    che la vien fuori d’ora a importunare.
     (si trova presso la porta e la chiude)                                                                                                     poiché v’ha preso stanza
     Buio pesto!                                                         Rodolfo                                                                la speranza!                                                 Schaunard
                                                                                             In verità...                                       Or che mi conoscete,                                         (dal cortile)
     Mimì                                                                                                                                       parlate voi. Deh! parlate. Chi siete?                        Ehi! Rodolfo!
                   Disgraziata!                                          Mimì                                                                   Via piaccia dir?
                                                                         (cerca a tastoni)                                                                                                                   Colline
     Rodolfo                                                             Cerca?                                                               Mimì                                                           (dal cortile)
     		                            Ove sarà?...                                                                                               (è un po’ titubante, poi si decide a parlare; sempre seduta)                   Rodolfo!
                                                                         Rodolfo                                                                 		 Sì.
     Mimì                                                                        Cerco!                                                          Mi chiamano Mimì,                                           Marcello
     Importuna è la vicina...                                            (finge di cercare, ma guidato dalla voce e dai passi di Mimì,           ma il mio nome è Lucia.                                     (dal cortile)
                                                                         tenta di avvicinarsi ad essa che, china a terra, cerca sempre           La storia mia                                               Olà. Non senti?
                                                                         tastoni: in questo momento Rodolfo si è avvicinato ed                   è breve. A tela o a seta                                    (alle grida degli amici, Rodolfo s’impazienta)
30                                                                       abbassandosi esso pure, la sua mano incontra quella di Mimì)            ricamo in casa e fuori...                                   Lumaca!                                             31
Colline                                                               (cingendo con le braccia Mimì)         Rodolfo
               Poetucolo!                                                  Fremon già nell’anima                  E al ritorno?
                                                                           le dolcezze estreme,
     Schaunard                                                             fremon dolcezze estreme                Mimì
     		                      Accidenti                                     nel bacio freme amor!                  (maliziosa)
     al pigro!                                                             (la bacia)                                             Curioso!
     (Sempre più impaziente, Rodolfo a tentoni si avvia alla finestra
     e l’apre spingendosi un poco fuori per rispondere agli amici che      Mimì                                   Rodolfo
     sono giù nel cortile: dalla finestra aperta entrano i raggi lunari,   (svincolandosi)                        (aiuta amorevolmente Mimì a mettersi lo scialle)
     rischiarando così la camera)                                          No, per pietà!                         Dammi il braccio, mia piccina.

     Rodolfo                                                               Rodolfo                                Mimì
     (alla finestra)                                                                      Sei mia!                (dà il braccio a Rodolfo)
                Scrivo ancor tre righe a volo.                                                                    Obbedisco, signor!
                                                                           Mimì                                   (s’avviano sottobraccio alla porta d’uscita)
     Mimì                                                                  V’aspettano gli amici...
     (avvicinandosi un poco alla finestra)                                                                        Rodolfo
     Chi sono?                                                             Mimì                                   Che m’ami di’...
                                                                           (assai commossa)
     Rodolfo                                                               Ah! tu sol comandi, amor!...           Mimì
     (rivolgendosi a Mimì)                                                 (quasi abbandonandosi)                 (con abbandono)
                Amici.                                                     (Oh! come dolci scendono                                 Io t’amo!
                                                                           le sue lusinghe al core...
     Schaunard                                                             tu sol comandi, amore!...)             Rodolfo
                         Sentirai le tue...                                                                       		                           Amore!
                                                                           Rodolfo
     Marcello                                                              Già mi mandi via?                      Mimì
     Che te ne fai lì solo?                                                                                       			                                   Amor!
                                                                           Mimì
     Rodolfo                                                               (titubante)                            Fine del primo quadro
     Non sono solo. Siamo in due.                                          Vorrei dir... ma non oso...
     Andate da Momus, tenete il posto,
     ci saremo tosto.                                                      Rodolfo
     (rimane alla finestra, onde assicurarsi che gli amici se ne vanno)    (con gentilezza)
                                                                           Di’.
     Marcello, Schaunard e Colline
     (allontanandosi)                                                      Mimì
       Momus, Momus, Momus,                                                (con graziosa furberia)
       zitti e discreti andiamocene via.                                       Se venissi con voi?
       Momus, Momus, Momus, il poeta
       trovò la poesia.                                                    Rodolfo
     (Mimì si è avvicinata ancor più alla finestra per modo che i raggi    (sorpreso)
     lunari la illuminano: Rodolfo, volgendosi, scorge Mimì avvolta        		                    Che?... Mimì?
     come da un nimbo di luce, e la contempla, quasi estatico)             (insinuante)
                                                                           Sarebbe così dolce restar qui.
     Rodolfo                                                               C’è freddo fuori.
     O soave fanciulla, o dolce viso
     di mite circonfuso alba lunar,                                        Mimì
     in te, ravviso                                                        (con grande abbandono)
32   il sogno ch’io vorrei sempre sognar!                                                   Vi starò vicina!...                                                      33
Quadro secondo                                                                                                                              chi vuol, donnine allegre, un po’ d’amor!
                                                                                                                                                     Facciamo insieme a vendere e a comprar!...
                                                                                                                                                                                                                        Mimì
                                                                                                                                                                                                                        (accennando ad una cuffietta che porta graziosamente)
                                                                                                                                                                                                                        Mi sta bene questa cuffietta rosa?
                                                                                                                                                     Un venditore
                                                                                                                                                     Prugne di Tours!                                                   (Marcello, Schaunard e Colline cercano se vi fosse un tavolo
                                                                                                                                                     (entra un gruppo di venditrici)                                    libero fuori del caffè all’aria aperta, ma ve n’è uno solo ed
     ... Gustavo Colline, il grande filosofo; Marcello, il grande pittore;   Al caffè                                                                                                                                   è occupato da onesti borghesi. I tre amici li fulminano con
     Rodolfo, il grande poeta; e Schaunard, il grande musicista – come       Presto qua! Camerier! Un bicchier!
     essi si chiamavano a vicenda – frequentavano regolarmente il                                                                                    Marcello                                                           occhiate sprezzanti, poi entrano nel caffè)
                                                                             Corri! Birra! Da ber! Un caffè!                                         Io do ad un soldo il vergine mio cuor!
     Caffè Momus dove erano soprannominati: I quattro Moschettieri,
     perché indivisibili.                                                                                                                            (la ragazza si allontana ridendo)                                  Monelli (alcuni)
                                                                             Venditori                                                                                                                                  Latte di cocco!
     Essi giungevano infatti e giuocavano e se ne andavano sempre
     insieme e spesso senza pagare il conto e sempre con un ‘accordo’        Latte di cocco! Giubbe! Carote!                                         Schaunard
     degno dell’orchestra del Conservatorio.                                                                                                         (va a gironzolare avanti al caffè Momus aspettandovi gli amici:    Venditori
     Madamigella Musetta era una bella ragazza di venti anni...
                                                                             La folla                                                                intanto armato della enorme pipa e del corno da caccia guarda      Oh, la crostata!
                                                                             (allontanandosi)                                                        curiosamente la folla)                                             Panna montata!
     Molta civetteria, un pochino di ambizione e nessuna ortografia...
                                                                             Quanta folla, su, partiam!                                              Fra spintoni e testate accorrendo
     Delizia delle cene del Quartiere Latino...
                                                                                                                                                     affretta la folla e si diletta                                     Dal caffè
     Una perpetua alternativa di brougham bleu e di omnibus, di via          Schaunard                                                               nel provar gioie matte... insoddisfatte...                         Camerier!
     Breda e di Quartiere Latino.                                            (dopo aver soffiato nel corno che ha contrattato a lungo con un                                                                               Un bicchier!
     – O che volete? – Di tanto in tanto ho bisogno di respirare l’aria di   venditore di ferravecchi)                                               Alcune venditrici                                                  		             Presto, olà!
     questa vita. La mia folle esistenza è come una canzone: ciascuno        Falso questo Re!
     de’ miei amori è una strofa –, ma Marcello ne è il ritornello.
                                                                                                                                                     Ninnoli, spillette!                                                			                         Ratafià!
                                                                             Pipa e corno quant’è?                                                   Datteri e caramelle!
                                                                             (paga)                                                                                                                                     Rodolfo
     Al quartiere latino
     La vigilia di Natale                                                                                                                            Venditori                                                          (a Mimì)
                                                                             Colline                                                                 Fiori alle belle!                                                  Sei bruna e quel color ti dona.
     Un crocicchio di vie che nel largo prende forma di piazzale;            (presso la rappezzatrice che gli ha cucito la falda di uno
     botteghe, venditori di ogni genere; da un lato il Caffè Momus.          zimarrone)
     Gran folla e diversa: borghesi, soldati, fantesche, ragazzi,                                                                                    Colline                                                            Mimì
                                                                             È un poco usato...                                                      (se ne viene al ritrovo agitando trionfalmente un vecchio libro)   (ammirando la bacheca di una bottega)
     bambine, studenti, sartine, gendarmi, ecc. Sul limitare delle           ma è serio e a buon mercato...
     loro botteghe i venditori gridano a squarciagola invitando la                                                                                   Copia rara, anzi unica:                                            Bel vezzo di corallo!
                                                                             (paga, poi distribuisce con giusto equilibrio i libri dei quali è       la grammatica Runica!
     folla de’ compratori. Separati in quella gran calca di gente si         carico nelle molte tasche dello zimarrone)
     aggirano Rodolfo e Mimì da una parte, Colline presso alla botte                                                                                                                                                    Rodolfo
     di una rappezzatrice, Schaunard a una bottega di ferravecchi                                                                                    Schaunard                                                          Ho uno zio milionario. Se fa senno il buon Dio,
                                                                             Rodolfo                                                                 Uomo onesto!                                                       voglio comprarti un vezzo assai più bel!
     sta comperando una pipa e un corno; Marcello è spinto qua e là          (a braccio con Mimì, attraversa la folla avviandosi al negozio
     dal capriccio della gente.                                                                                                                                                                                         (Rodolfo e Mimì, in dolce colloquio, si avviano verso il fondo
                                                                             della modista)                                                          Marcello                                                           della scena e si perdono nella folla. Ad una bottega del fondo
     Parecchi borghesi ad un tavolo fuori del caffè Momus. È sera. Le        Andiam.
     botteghe sono adorne di lampioncini e fanali accesi; un grande                                                                                  (arrivando al caffè Momus grida a Schaunard e Colline)             un venditore monta su di una seggiola, con grandi gesti offre in
     fanale illumina l’ingresso del caffè.                                                                                                           A cena!                                                            vendita delle maglierie, dei berretti da notte, ecc. Un gruppo di
                                                                             Mimì                                                                                                                                       ragazzi accorre intorno alla bottega e scoppia in allegre risate)
                                                                             Andiam per la cuffietta?                                                Schaunard e Colline
     Venditori
     (sul limitare delle loro botteghe, altri aggirandosi tra la folla ed                                                                            Rodolfo?                                                           Monelli
                                                                             Rodolfo                                                                                                                                    (ridendo)
     offrendo la propria merce)                                              Tienti al mio braccio stretta...
     Aranci, datteri! Caldi i marroni!                                                                                                               Marcello                                                           Ah! Ah! Ah! Ah!
     Ninnoli, croci. Torroni! Panna montata!                                                                                                         Entrò da una modista.
                                                                             Mimì                                                                                                                                       Sartine e studenti
     Caramelle! La crostata! Fringuelli,                                     A te mi stringo... Andiam
     passeri! Fiori alle belle!                                                                                                                      Rodolfo                                                            (accorrendo nel fondo presso i monelli, ridendo)
                                                                             (entrano in una bottega di modista)                                     (uscendo dalla modista insieme a Mimì)                             Ah! Ah! Ah!...
     La folla (studenti, sartine, borghesi e popolo)                                                                                                 Vieni, gli amici aspettano.
                                                                             Marcello                                                                                                                                   Borghesi
     Quanta folla! Su, corriam! Che chiasso!                                 (tutto solo in mezzo alla folla, con un involto sotto il braccio,
     Stringiti a me. Date il passo.                                                                                                                  Venditori (alcuni)                                                 Facciam coda alla gente!
                                                                             occhieggiando le donnine che la folla gli getta quasi fra le braccia)   Panna montata!                                                     Ragazze, state attente!
34                                                                                                                                                                                                                                                                                          35
                                                                             Io pur mi sento in vena di gridar:
Che chiasso! Quanta folla!                                              Studenti e sartine (alcuni)                                           Colline                                                          cerca dei ragazzi e, trovandoli intorno a Parpignol, si mettono a
     Pigliam via Mazzarino!                                                  Là da Momus!                                                          		                       Io non do che un accessit!              sgridarli; l’una prende il figliolo per una mano, un’altra vuole
     Io soffoco, partiamo!                                                   Andiam!                                                               (tutti siedono intorno al tavolo, mentre il cameriere ritorna)   condur via la propria bambina, chi minaccia, chi sgrida, ma
     Vedi il Caffè è vicin!                                                  (entrano nel caffè)                                                                                                                    inutilmente, ché bambine e ragazzi non vogliono andarsene)
     Andiamo là da Momus!                                                                                                                          Parpignol
     (entrano nel caffè)                                                     Marcello, Schaunard e Colline                                         (vicinissimo)                                                    Mamme
                                                                             (al cameriere, che corre frettoloso entro al caffè, mentre un altro   Ecco i giocattoli di Parpignol!                                  (strillanti e minaccianti)
     Venditori                                                               ne esce con tutto l’occorrente per preparare la tavola)                                                                                Ah! razza di furfanti indemoniati,
     Aranci, datteri, ninnoli, fior!                                         Lesto!                                                                Colline                                                          che ci venite a fare in questo loco?
                                                                             (Rodolfo e Mimì s’avviano al caffè Momus)                             (vedendo il cameriere gli grida con enfasi:)                     A casa, a letto! Via, brutti sguaiati,
     (molta gente entra da ogni parte e si aggira per il piazzale, poi si                                                                          Salame!                                                          gli scappellotti vi parranno poco!
     raduna nel fondo. Colline, Schaunard e Marcello escono dal caffè        Parpignol                                                                                                                              A casa, a letto,
     portando fuori una tavola; li segue un cameriere con le seggiole;       (interno, lontano)                                                    (il cameriere presenta la lista delle vivande, che passa         razza di furfanti, a letto!
     i borghesi, al tavolo vicino, infastiditi dal baccano che fanno i tre   Ecco i giocattoli di Parpignol!                                       nelle mani dei quattro amici, guardata con una specie di         (una mamma prende per un orecchio un ragazzo il quale si
     amici, dopo un po’ di tempo, s’alzano e se ne vanno. S’avanzano                                                                               ammirazione e analizzata profondamente. Da via Delfino           mette a piagnucolare)
     di nuovo Rodolfo e Mimì, questa osserva un gruppo di studenti)          Rodolfo                                                               sbocca un carretto tutto a fronzoli e fiori, illuminato a
                                                                             (si unisce agli amici e presenta loro Mimì)                           palloncini: chi lo spinge è Parpignol, il popolare venditore     Un ragazzo
     Rodolfo                                                                 Due posti.                                                            di giocattoli; una turba di ragazzi lo segue saltellando         (piagnucolando)
     (con dolce rimprovero, a Mimì)                                                                                                                allegramente e circonda il carretto ammirandone i giocattoli)    Vo’ la tromba, il cavallin!...
     Chi guardi?                                                             Colline
                                                                                         Finalmente!                                               Bambine e ragazzi                                                (le mamme, intenerite, si decidono a comperare da Parpignol;
     Colline                                                                                                                                       (interno)                                                        i ragazzi saltano di gioia impossessandosi dei giocattoli.
     Odio il profano volgo al par d’Orazio.                                  Rodolfo                                                               Parpignol, Parpignol!                                            Parpignol prende giù per via Commedia. I ragazzi e le bambine
                                                                             		                      Eccoci qui.                                   (in scena)                                                       allegramente lo seguono, marciando e fingendo di suonare gli
     Mimì                                                                      Questa è Mimì,                                                      Ecco Parpignol, Parpignol!                                       strumenti infantili acquistati loro)
     (a Rodolfo)                                                               gaia fioraia.                                                       Col carretto tutto fior!
     Sei geloso?                                                               Il suo venir completa                                               Ecco Parpignol, Parpignol!                                       Rodolfo
                                                                               la bella compagnia,                                                 Voglio la tromba, il cavallin,                                   E tu, Mimì, che vuoi?
     Rodolfo                                                                   perché son io il poeta,                                             il tambur, tamburel...
     All’uom felice sta il sospetto accanto.                                   essa la poesia.                                                     Voglio il cannon, voglio il frustin,                             Mimì
                                                                             Dal mio cervel sbocciano i canti,                                     ... dei soldati il drappel.                                      La crema.
     Schaunard                                                               dalle sue dita sbocciano i fior;
     Ed io, quando mi sazio,                                                 dall’anime esultanti                                                  Schaunard                                                        Schaunard
     vo’ abbondanza di spazio...                                             sboccia l’amor.                                                       Cervo arrosto!                                                   (con somma importanza al cameriere, che prende nota di
                                                                                                                                                                                                                    quanto gli viene ordinato)
     Mimì                                                                    Marcello, Schaunard e Colline                                         Marcello                                                         E gran sfarzo. C’è una dama!
     (a Rodolfo)                                                             (ridendo)                                                             (esaminando la carta ed ordinando ad alta voce al cameriere)
     Sei felice?                                                             Ah, ah! Ah, ah!                                                                      Un tacchino!                                      Bambine e ragazzi
                                                                                                                                                                                                                    Viva Parpignol, Parpignol!
     Marcello                                                                Marcello                                                              Schaunard                                                        (interno)
     (al cameriere)                                                          (ironico)                                                             Vin del Reno!                                                    Il tambur! Tamburel!
     Vogliamo una cena prelibata. Lesto!                                     Dio, che concetti rari!                                                                                                                (più lontano)
                                                                                                                                                   Colline                                                          Dei soldati il drappel!
     Rodolfo                                                                 Colline                                                                               Vin da tavola!
     (appassionato a Mimì)                                                   (solenne, accennando a Mimì)                                                                                                           Marcello
     Ah, sì, tanto!                                                          		                     Digna est intrari.                             Schaunard                                                        (come continuando il discorso)
     E tu?                                                                                                                                         Aragosta senza crosta!                                           Signorina Mimì, che dono raro
                                                                             Schaunard                                                                                                                              le ha fatto il suo Rodolfo?
     Mimì                                                                    (con autorità comica)                                                 (bambine e ragazzi, attorniato il carretto di Parpignol,
36       Sì, tanto!                                                          Ingrediat si necessit.                                                gesticolano con gran vivacità; un gruppo di mamme accorre in                                                                         37
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