Luisa Miller GIUSEPPE VERDI - Teatro dell'Opera di Roma

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Luisa Miller GIUSEPPE VERDI - Teatro dell'Opera di Roma
GIUSEPPE VERDI

Luisa Miller
Luisa Miller GIUSEPPE VERDI - Teatro dell'Opera di Roma
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Luisa Miller GIUSEPPE VERDI - Teatro dell'Opera di Roma
Luisa Miller GIUSEPPE VERDI - Teatro dell'Opera di Roma
Riccardo Muti
Direttore onorario a vita

                            Sovrintendente
                            Carlo Fuortes

                            Direttore musicale
                            Daniele Gatti

                            Direttore artistico
                            Alessio Vlad

                            Maestro del Coro
                            Roberto Gabbiani

                            Direttore del Corpo di Ballo
                            Eleonora Abbagnato
Luisa Miller GIUSEPPE VERDI - Teatro dell'Opera di Roma
soci fondatori                             Consiglio di Indirizzo            Presidente        Virginia Raggi

                                                                             Vicepresidente    Michaela Castelli

                                                                             Consiglieri       Maria Pia Ammirati
                                                                                               Gianluca Comin
soci privati                                                                                   Albino Ruberti
                                                                                               Lorenzo Tagliavanti

                                                                                               Carlo Fuortes Sovrintendente

                                           Collegio dei revisori dei conti   Presidente        Emma Rosati
mecenati                                                                     Membri effettivi   Pamela Palmi
                                                                                               Anna Maria Ustino

il teatro dell’opera di roma è membro di
Luisa Miller GIUSEPPE VERDI - Teatro dell'Opera di Roma
ADOTTA
                                        UN TALENTO
                                        “FABBRICA” È LO YOUNG ARTIST PROGRAM
                                        DEL TEATRO DELL'OPERA DI ROMA,
                                        IL PRIMO NEL PANORAMA MONDIALE
                                        AD OFFRIRE CONCRETE POSSIBILITÀ                                                                                 con il contributo
                                        A GIOVANI DI TALENTO DI IMPARARE
                                        DA NOMI GIÀ AFFERMATI E DI FARSI NOTARE.

                                        CHIUNQUE PUÒ SOSTENERE “FABBRICA”,
                                        ANCHE ADOTTANDO UN TALENTO:
                                        IN QUESTO MODO SI POTRÀ SEGUIRE

                                                                                   Ettore Festa, HaunagDesign - Illustrazione di Gianluigi Toccafondo
                                        UN GIOVANE ARTISTA NEL SUO PERCORSO                                                                             con il sostegno
                                        PROFESSIONALE, PASSO DOPO PASSO,
                                        ASSISTERE A PROVE D’INSIEME, INCONTRI
                                        E WORKSHOP.

                                        SOSTENENDO “FABBRICA” POTRAI
                                        USUFRUIRE DELL’ART BONUS, CREDITO
                                        D’IMPOSTA IN FAVORE DI CHI EFFETTUA
                                        EROGAZIONI LIBERALI A SOSTEGNO
                                        DELLA CULTURA, NELLA MISURA DEL 65%
                                        DELLE EROGAZIONI EFFETTUATE.

                                        TEATRO
                                        DELL’OPERA
                                        DI ROMA

Per informazioni
FONDAZIONE TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
Fundraising e Membership                                                YOUNG
Piazza Beniamino Gigli 7 - 00184 Roma                                    ARTIST
tel. +39 06 48160515 / 48160502                                       PROGRAM
insiemeperlopera@operaroma.it
Luisa Miller GIUSEPPE VERDI - Teatro dell'Opera di Roma
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dell’Opera
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          Sostenere il Teatro dell’Opera di Roma
          significa dimostrare in modo tangibile
          la propria vicinanza a un’antica e prestigiosa istituzione
          culturale del Paese e aiutarla a diffondere
          il teatro musicale in Italia e nel mondo.
          Significa dare il proprio personale contributo
          al successo di un Teatro, che ha scritto
          pagine importanti della storia della lirica e del balletto.
          Chiunque può contribuire a dar voce al Teatro.

          Con Art Bonus, le erogazioni liberali versate a sostegno
          della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma
          danno diritto a un credito d’imposta del 65%,
          secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

          Insieme per l’Opera
          FONDAZIONE TEATRO DELL’OPERA DI ROMA
          Fundraising e Membership
          Piazza Beniamino Gigli 7
          00184 Roma
          tel. +39 06 48160515 / 48160502
          insiemeperlopera@operaroma.it
Luisa Miller GIUSEPPE VERDI - Teatro dell'Opera di Roma
Angelo e Carla Clarizia
                                                                                            Massimiliano Cocullo
                                                                                            Fulvio Conti
                                                                                            Ivan Cotroneo
                                                                                            Giancarlo De Cataldo
Insieme per l’Opera                                                                         Claudio De Vincenti
                                                                                            Pier Francesco Del Conte
MEMBRI ASSOCIATI                                                                            Kirsten Elmquist
                                                                                            Emmanuele F. M. Emanuele
                                                                                            Giuseppe Faberi
                                                                                            Marisela Federici
Mecenati           Anna Maria Benedetti Gaglio                                              Sabrina Florio
                   Maite Bulgari                                                            Dario Fredella
                   Vittorio Di Paola                                                        Carlo Galdo
                   Giuseppe Falco                                                           Silvia Genovese
                   Paola Mainetti                                                           Maria Letizia Liberati
                   Anna Morelli Addario                                                     Rosario Liotta
                   Erminia Picciaredda Cafiero                                               Gaetano Maccaferri
                   Svetlana Shestakova                                                      Carla Montani
                   Elena Testa Cerasi                                                       Nicoletta Odescalchi
                                                                                            Ernesto Parroni
Donatori           Rocco Panetta                                                            Marina Romualdi Vaccari
                   Enrico Traversa                                                          Giancarlo Rossi
                                                                                            Giuseppe Scassellati Sforzolini
                                                                                            Daniela Schiazzano
Sostenitori        Consuelo Artelli Nievo
                                                                                            Valeria Sessano
                   Giovanni Aldobrandini
                                                                                            Maria Teresa Stabile di Vece
                   Donatella Alessi
                                                                                            Marisa Stirpe
                   Fabiana Balestra
                                                                                            Stefano Traldi
                   Clorinda Bonifaci
                                                                                            Bruno Vespa
                   Enrico Campoli
                   Enrico Cartoni
                   Claudia Cattani
                   Federica Cerasi Tittarelli
                   Innocenzo Cipolletta

                                                                                            Sostenere il Teatro dell’Opera di Roma è importante.
                                                                                            Significa essere non solo spettatori, ma contribuire direttamente
                                                                                            alla diffusione dell’opera e della danza in Italia e nel mondo
                                                                                            e aiutare artisti e giovani talenti a formarsi e ad affermarsi.
                                                                                            Tutti possono sostenere il Teatro dell’Opera di Roma,
                   La Fondazione Teatro dell’Opera di Roma ringrazia i Membri Associati     scegliendo di aderire alla Fondazione come Membri Associati, acquisendo
                   per il loro prezioso sostegno al Teatro, compresi quanti hanno donato,   il titolo di Mecenate, Donatore o Sostenitore,
                   scegliendo di restare anonimi.                                           in ragione del contributo versato.
Luisa Miller GIUSEPPE VERDI - Teatro dell'Opera di Roma
Luisa Miller GIUSEPPE VERDI - Teatro dell'Opera di Roma
LUISA MILLER
FOTO VICTOR SANTIAGO
                                         LUISA MILLER È UN’OPERA
                                  CHE HA SEMPRE ATTIRATO LA MIA
                                      SENSIBILITÀ INTERPRETATIVA
                                       PER LA SUA EVIDENTE CIFRA
                                     BELCANTISTA, LE SUE VARIETÀ
                                    TIMBRICHE CHE DETERMINANO
                                         PROFONDE OSCILLAZIONI
                                         DI STATO D’ANIMO, UNITE
                                                AL SEMPRE ACUTO
                       MICHELE
                                    SCAVO PSICOLOGICO CON CUI
                       MARIOTTI
                                                 VERDI SCOLPISCE
                                             OGNI PERSONAGGIO.
                                      QUESTI ELEMENTI RENDONO
                                              LA PARTITURA RICCA
                                     DI UNA BELLEZZA CHE MERITA
                                            OGNI VOLTA DI ESSERE
                                                     RIASCOLTATA
                                             E IN QUALCHE MODO
                                                     RISCOPERTA.
Luisa Miller
                                                                 Melodramma tragico in tre atti
                                                                 Libretto di Salvadore Cammarano
                                                                 tratto dalla tragedia Kabale und Liebe (Intrigo e amore)
                                                                 di Friedrich Schiller

                                                                 Prima rappresentazione
teatro costanzi
                                                                 Napoli, Teatro San Carlo, 8 dicembre 1849
lo spettacolo sarà trasmesso

                        data               ore

su rai radio 3          ven 30 aprile     20.30
                                                  Musica di      Giuseppe Verdi

                                                                 OPERA IN FORMA DI CONCERTO
in streaming

                        data               ore

su operaroma.tv         sab    8 maggio   20.00                  Direttore Michele Mariotti

                                                                 Maestro del Coro Roberto Gabbiani

                                                  PERSONAGGI     Il Conte di Walter Michele Pertusi
                                                  E INTERPRETI   Rodolfo Antonio Poli
                                                                 Federica Daniela Barcellona
                                                                 Wurm Marko Mimica
                                                                 Miller Roberto Frontali
                                                                 Luisa Roberta Mantegna**
                                                                 Laura Irene Savignano *
                                                                 Un contadino Rodrigo Ortiz *

                                                                 *Dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma

                                                                 ** Diplomato “Fabbrica” Young Artist Program del Teatro dell’Opera di Roma

                                                                 Orchestra e Coro del Teatro dell’Opera di Roma

                                                                 in diretta su
ORCHESTRA                                                                           CORO
DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA                                                       DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

VIOLINI PRIMI                   VIOLONCELLI              TROMBONI                   SOPRANI PRIMI          CONTRALTI                TENORI SECONDI
Vincenzo Bolognese *            Andrea Noferini*         Marco Piazzai *            Rita Cammarano         Maria Concetta Colombo   Marco Ciatti
Francesco Malatesta             Massimo Bastetti         Antonio Sicoli             Carmela Cimaglia       Emanuela Luchetti        Vincenzo Di Betta
Giulio Arrigo                   Paolo Ciminelli          Friedrich Ventura          Claudia Farneti        Donatella Massoni        Daniele Marcorelli
Lucia Campagna                  Fabio Fagioli                                       Maria Luisa Iurilli    Michela Nardella         Sergio Petruzzella
Marina Pacione                  Marius Iulian Parascan   TUBA                       Arianna Morelli        Emilia Santo             Maurizio Rossi
Barbara Agostinelli             Andrea Bergamelli        Davide Borgonovi           Antonella Scafati      Nicoletta Tasin          Leonardo Trinciarelli
Pierluca Vigiano                Giuseppe Chignoli                                   Marika Spadafino        Marzia Zanonzini
Paolo Coluzzi                   Augusto Chiri            TIMPANI                                                                    BARITONI
Claudio Pacione                 Nino Testa               Ignacio Ceballos Martin*   SOPRANI SECONDI        TENORI PRIMI             Pierluigi Bello
Alessandro D’Andrea                                                                 Laura Calzolari        Michael Alfonsi          Leo Paul Chiarot
Luciana Hazan                   CONTRABBASSI             PERCUSSIONI                Claudia Cozzari        Luca Battagello          Alessandro Gaetani
Emmanuelle Thomasson            Maurizio Raimondo *      Domenico D’Argenzio        Francesca Cundari      Francesco Bovino         Francesco Luccioni
Ann Stupay                      Michele Palmiero         Claudia Foddai             Piera Lanciani         Aurelio Cicero           Daniele Massimi
Remo Colangelo                  Roberto Gambioli                                    Giuliana Lanzillotti   Andrea La Rosa           Romualdo Savastano
                                Gennarino Frezza         ARPA                       Alessia Nobili         Refat Lleshi
VIOLINI SECONDI                 Ugo Bocchini             Agnese Coco*               Cristina Tarantino     Giordano Massaro         BASSI
Carlo Alberto Gardenghi *                                                                                  Fabrizio Menotta         Antonio Albore
Elena De Marziani               OTTAVINO                                            MEZZOSOPRANI           Gianni Timpani           Stefano Canettieri
Adalberto Muzzi                 Marta Rossi                                         Sabrina Baldi                                   Alessandro Fabbri
Rose Hélène Valmy                                        SUL PALCOSCENICO           Silvana Cosimi                                  Massimiliano Fiorini
Antonella Subrizi               FLAUTI                                              Giovanna Ferraresso                             Massimo Mondelli
Giampiero Marchetti             Matteo Evangelisti *     ORGANO                     Carmela Ferraioli                               Giampiero Pippia
Francesco Minore                Paolo Fratini            Enrica Ruggiero            Angela Nicoli                                   Stefano Pitaccio
Maria Teresa De Sanio                                                               Silvia Pasini                                   Roberto Valenti
Stefania Viri                   OBOI                                                Francesca Rossetti
Alessia Loporchio               Gianfranco Bortolato *                              Elisabetta Viri
Emanuela Biagi                  Fabio Severini

VIOLE                           CLARINETTI
Koram Jablonko *                Angelo De Angelis *
Francesco Agostini              Piero Canuti
Paolo Finotti
Margherita Fina                 FAGOTTI
Bruno Pucci                     Eliseo Smordoni *
Fabrizio Antonini               Marco Perin
Mauro Abenante
Paola Bolognese                 CORNI
Luisa Caldera                   Carmine Pinto *
                                Giorgio Cardiello
                                Michele Ferri
                                Sabino Allegrini

                                TROMBE
                                Michele Pancotto *
* Le prime parti                Guido Masin
sono indicate con l’asterisco

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Sommario

Argomento                             Pag. 27
Synopsis                                  30

Il libretto
di salvadore cammarano                    33

Cronologia della vita e delle opere
di Giuseppe Verdi                         60

Gli artisti                               66
Argomento

ATTO PRIMO

Un villaggio tirolese, nella prima metà del 1600.
All’alba di una giornata primaverile i contadini si riuniscono per fe-
steggiare il compleanno di Luisa, la soave figlia del vecchio soldato
in ritiro Miller: i due sono commossi, ma trepidano per l’arrivo di Car-
lo, lo straniero legato a Luisa da intenso amore. Al primo incontro col
giovane tristi presentimenti avvincono Miller, che si attarda sulla via
della chiesa offrendo l’occasione a Wurm, cortigiano presso il castello
del conte di Walter, di chiedergli spiegazioni: già un anno è trascor-
so da quando gli aveva chiesto la mano della figlia, e ora Luisa si ap-
presta a sposare un altro? Miller obietta che mai costringerebbe la
figlia ad una scelta così personale; Wurm gli svela allora la vera iden-
tità di Carlo, che in verità è Rodolfo, figlio di Walter.
In una sala del castello di Walter, Wurm ha appena narrato al signore
la sconsiderata intenzione del figlio, che rischia di mandarne a soq-
quadro il matrimonio con la nipote Federica, duchessa di Ostheim.
Walter si comporta come se nulla sapesse e comunica a Rodolfo il
proprio progetto, quindi lo forza a chiedere la mano alla soprag-
giungente duchessa. Tuttavia il giovane, a colloquio con Federica,
le confessa di amare un’altra, destandone lo sdegno.
Dall’interno della casa di Miller si odono le grida dei cacciatori; Lui-
sa è in attesa dell’amato quando il padre la affronta svelandone la
vera identità e giurando vendetta. Rodolfo giunge appena in tem-
po per rassicurare Luisa, ammettendo il torto, ma giurandole eter-
na fedeltà. In quella interviene Walter in persona: accusando Lui-
sa di essere una volgare seduttrice, provoca Miller, che sguaina la
spada e lo minaccia. Walter replica ordinando d’imprigionare padre
e figlia; ma Rodolfo ottiene la libertà dell’amata, minacciando il pa-
dre di rivelare a tutti come egli sia divenuto conte di Walter. Gli ar-
cieri si allontanano con Miller, Luisa sviene.

                                                                     27
ATTO SECONDO                                                                ATTO TERZO

Luisa è costretta da Wurm, che le annuncia l’imminenza dell’ese-            Attorniata dalle amiche, Luisa, che ha deciso di lasciarsi morire, sta
cuzione di Miller, colpevole di oltraggi e minacce al conte, a dichiarare   scrivendo all’amato. Così la trova Miller appena uscito di prigione:
per iscritto di non amare Rodolfo bensì egli stesso, Wurm.                  è commosso dalla devozione filiale, ma Luisa si comporta fredda-
A castello, Walter medita sulle debolezze affettive del figlio e risolve      mente; quindi affida al padre la lettera, nella quale dà appuntamento
di continuare nella propria intransigenza. Nel successivo incontro          a Rodolfo nell’altra vita. La vista del padre sconvolto, però, fa desi-
con Wurm i due uomini stabiliscono il piano, ma riconoscono di es-          stere la giovane, che gli propone di abbandonare il paese per una
sere esposti a un alto rischio per la minaccia di Rodolfo, che sa del-      vita raminga e povera ma lontana da nemici tanto malvagi.
l’assassinio del cugino del conte, voluto da quest’ultimo e attuato         Dall’esterno proviene il suono dell’organo della chiesa; ella si accinge
da Wurm. Ritiratosi quest’ultimo, entra Federica, cui Walter annuncia       all’ultima preghiera nella casa amata, quando s’introduce Rodolfo,
che l’amore di Rodolfo per Luisa sarà presto spento: è proprio la gio-      che viene a chiedere spiegazione della lettera e, di nascosto, versa
vane a farsi avanti, accompagnata da Wurm, e a dichiarare, sotto la         del veleno nella brocca sul tavolo. Quando Luisa gli conferma che
minaccia dell’uccisione del padre, che ama Wurm.                            il foglio è di propria mano egli beve, poi dà da bere anche a lei, quin-
Nel giardino pensile del castello, Rodolfo, con la lettera vergata da       di rivela il contenuto della tazza. Prima di morire, assistita dal pa-
Luisa, appare sconvolto e rievoca con strazio l’intimità amorosa con        dre e da Rodolfo, Luisa fa in tempo a spiegare la verità, gettando
Luisa. Convocato Wurm, lo sfida a duello; per salvarsi Wurm spara            l’amato nel più acuto sconforto. Sopraggiungono poi Walter, Wurm
in aria. Accorre gente da ogni parte fra cui Walter, che approfitta del      e alcuni contadini; prima di stramazzare al suolo, Rodolfo trafigge
disorientamento del figlio per proporgli la vendetta più dura ver-           con la spada l’odiato Wurm.
so l’ingrata: sposare Federica. Rodolfo acconsente.

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Synopsis

ACT ONE                                                 ACT TWO                                                ACT THREE

A village in Tyrol, during the early 1600s.             By announcing the imminence of Miller’s execu-         Surrounded by her friends, Luisa has decided to
At dawn, one fine Spring day, the peasants have          tion since he was found guilty of insulting and        die and is writing her beloved a letter. Miller has
gathered to celebrate Luisa’s birthday, the lovely      threatening the Count, Wurm is forcing Luisa to        just been released from prison and finds her in
daughter of Miller, an elderly soldier who is about     put into writing that she does not love Rodolfo,       this state. He is moved by his daughter’s devotion,
to retire. They are both very moved but are anx-        but rather Wurm himself.                               but Luisa remains firm and she then gives him
iously awaiting the arrival of Carlo, a foreigner       In his castle, Walter is contemplating his son’s       the letter for Rodolfo, in which she promises to
who is deeply in love with Luisa. When he meets         sentimental folly and decides not to yield. During     meet him in the life hereafter. Seeing her father’s
the young man for the first time, Miller is over-        his next meeting with Wurm, they come up with          distress, the young girl hesitates and suggests
come with a sense of foreboding and he lingers          a plan, but realise that Rodolfo’s threat poses a      they flee the country for a simple life as wander-
on his way to church, thus allowing Wurm, a             further risk, since he knows of the assassination      ers, far from such evil enemies.
courtier at Count Walter’s castle, to ask for an ex-    of the Count’s cousin, carried out by Wurm fol-        From outside one can hear the sound of the
planation. A year had already gone by since he          lowing the Count’s orders. Once Wurm has left,         church organ. She is saying her last prayer in her
had asked for his daughter’s hand in marriage,          Federica enters and Walter announces that              beloved home when Rodolfo bursts in, asking her
and now Luisa is about to marry another? Miller         Rodolfo’s love for her will soon die - and it is the   to explain the letter and, to her unbeknown,
remarks that he would never force his daughter          young girl herself who comes forward, accompa-         pours poison into the decanter on the table.
to marry someone against her will; Wurm then            nied by Wurm, and announces that faced with            When Luisa confirms that she wrote the letter
reveals Carlo’s true identity - he is no other than     the threat of her father being killed, she now de      herself, he takes a sip and pours her a little of the
Rodolfo, Walter’s son.                                  clares her love for Wurm.                              poisoned drink, too; he then reveals what was in
In a room in Walter’s castle, Wurm has just fin-         In the castle hanging gardens, holding the letter      the cup. With her father and Rodolfo by her side,
ished telling his lord of his son’s inconsiderate in-   written by Luisa, Rodolfo is distraught and evokes     before she dies Luisa manages to explain the
tentions, thus ruining his chance to marry his          his love for Luisa with the greatest emotion. He       truth, plunging her beloved into the deepest de-
niece Federica, Duchess of Ostheim. Walter pre-         calls Wurm and challenges him to a duel; Wurm          spair. Walter, Wurm and some other peasants ar
tends he knows nothing about it and tells               shoots in the air to save himself. People come run-    rive. Before falling to the ground, Rodolfo strikes
Rodolfo of his own plans, before forcing him to         ning from all over, including Walter who takes ad-     the much loathed Wurm with his sword.
ask the said Duchess’ hand in marriage. However,        vantage of his son’s confusion to propose the
when talking together with Federica the young           best revenge of all towards the ungrateful girl -
man confesses he loves another, thus arousing           marriage to Federica. Rodolfo agrees.
her indignation.
From within Miller’s house, shouts can be heard
from the hunters; Luisa is awaiting her beloved
when her father confronts her and reveals his
true identity, swearing revenge. Rodolfo arrives
just in time to reassure Luisa, admitting his mis-
take, but promising her eternal love. Walter him-
self intervenes at that very moment - he accuses
Luisa of being a vulgar seductress, thus provok-
ing Miller who unsheathes his sword and threat-
ens him. Walter then orders the arrest of both
father and daughter, but Rodolfo manages to
convince his father to free his beloved, threaten-
ing him he will reveal to the world how he really
became Count Walter. The archers leave with
Miller and Luisa faints.

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Luisa Miller
Melodramma tragico in tre atti
Libretto di Salvadore Cammarano

Musica di Giuseppe Verdi

Personaggi   Il Conte di Walter      (basso)
             Rodolfo                 suo figlio
                                     (tenore)
             Federica                duchessa d’Ostheim,
                                     nipote di Walter
                                     (contralto)
             Wurm                    castellano di Walter
                                     (basso)
             Miller                  vecchio soldato in ritiro
                                     (baritono)
             Luisa                   sua figlia
                                     (soprano)
             Laura                   contadina
                                     (mezzosoprano)
             Un contadino            (tenore)

             Damigelle di Federica, paggi, familiari,
             arcieri, abitanti del villaggio

             L’azione ha luogo nel Tirolo, nella prima metà
             del secolo XVII

                                                                 33
atto primo
ATTO PRIMO
L’AMORE

                                                                                                 coro e laura                                    luisa e rodolfo
                                                                                                    Luisa, un pegno ingenuo                         T’amo d’amor ch’esprimere
                                                                                                    dell’amistade accetta.                          mal tenterebbe il detto!...
                                                                                                 (presentandole tutti, prima le donne, poi gli      Né gel di morte spegnere
                                                                                                 uomini, un mazzettino di fiori)                     non può sì ardente affetto;
                                                                                                 luisa                                              ha i nostri cori un dio
                                                                                                    Grata è quest’alma, o tenere                    di nodo eterno avvinti,
                                                                                                    compagne!... Ah!...                             e sulla terra estinti
SCENA PRIMA                                         miller
                                                                                                 (scorgendo un giovane cacciatore, che              noi ci ameremo in ciel!
Ameno villaggio. Da un lato la modesta casa            Il vostro affetto dal mio ciglio esprime
di Miller, dall’altro rustica chiesetta: in            pianto di tenerezza...                    anch’esso fra gli altri le porge i suoi fiori)   miller
lontananza, ed attraverso degli alberi, le cime        Al cor paterno è sacro                                                                       (Non so qual voce infausta
del castello di Walter.                                il dì che spunta... esso mi diè Luisa!                                                       entro il mio cor favella...
Un’alba limpidissima di primavera è                 (abbracciandola)                                                                                Misero me, se vittima
                                                                                                 SCENA TERZA
sull’orizzonte: gli Abitanti del villaggio si                                                                                                       d’un seduttor foss’ella!
                                                    luisa                                        Rodolfo, e detti.
adunano per festeggiare il dì natalizio di Luisa.                                                                                                   Ah! non voler, buon dio,
                                                       Padre!... –                               rodolfo
Laura è fra essi.                                                                                                                                   che a tal destin soccomba...
                                                    (volgendosi d’intorno inquieta)                Mia diletta...                                   mi schiuderia la tomba
contadini e laura                                      Né giunge ancor!... Da lui divisa
                                                                                                 miller                                             affanno sì crudel!)
  Ti desta, Luisa, regina de’ cori;                    non v’ha gioia per me!
                                                                                                 (turbato)                                       contadini e laura
  i monti già lambe un riso di luce:                miller                                          (Desso!)                                        Un’alma, un sol desio
  d’un giorno sì lieto insiem con gli albori           Figlia, ed amore,
  qui dolce amistade a te ne conduce;                                                            rodolfo                                            ad ambo avvia il petto!
                                                       appena desto in te, sì vive fiamme
  leggiadra è quest’alba sorgente in aprile,                                                     (andando verso Miller)                             Mai non si vide affetto
                                                       già spande! Oh! mal non sia
  ma come il tuo viso, leggiadra non è:                                                             Buon padre!...                                  più ardente, più fedel!
                                                       cotanto amor locato!
  è pura, soave quest’aura gentile,                                                              luisa                                           (odesi la sacra squilla)
                                                    (Luisa vorrebbe parlare)
  pur meno è soave, men pura di te.                                                                 Abbraccialo,                                 contadini e laura
                                                    miller
                                                                                                    t’ama qual figlio.                               Udiste? I bronzi squillano:
                                                       Del novello
                                                                                                 rodolfo                                            andiam, ne invita il ciel.
                                                       signor qui giunto nella corte ignoto
                                                                                                 (salutando i contadini)                         (tutti entrano nel tempietto; Miller li segue
SCENA SECONDA                                          a tutti è questo Carlo.
                                                                                                     Amici.                                      lentamente, ed è già presso a toccare il sacro
Luisa, Miller, e detti.                                Io temo!
                                                                                                 (a Luisa)                                       limite, quando alcuno lo arresta)
miller                                              luisa
                                                                                                     Sei paga?
   Ecco mia figlia...                                   Non temer: più nobil spirto,
                                                       alma più calda di virtù non mai           luisa
luisa
                                                       vestì spoglia mortal. M’amò... l’amai.       Di letizia                                   SCENA QUARTA
   O care amiche...
                                                       Lo vidi, e ‘l primo palpito                  colma son io!                                Wurm, e detti.
coro
                                                       il cor sentì d’amore;                     laura e contadini                               wurm
  Il cielo
                                                       mi vide appena, e il core                    Felici                                         Ferma ed ascolta.
  a te sia fausto.
                                                       balzò del mio fedel.                         appien vi rende amore.                       miller
laura                                                  Quaggiù si riconobbero                    luisa e rodolfo                                    Wurm!...
   In breve                                            nostr’alme in rincontrarsi                   Appien felici? È ver!...                     wurm
   ad invocarlo uniti andrem nel tempio.               formate per amarsi                           A te dappresso il cuore                        Io tutto udia!...
                                                       iddio le avea in ciel!                       non vive che al piacer.                        Furor di gelosia

34                                                                                                                                                                                                35
atto primo                                                                                                                                                                         atto primo

     m’arde nel petto!... Amo tua figlia...     wurm                                               wurm                                            nel tetto istesso, più di te quel core
     eppure,                                     Apprendilo:                                        Signor, quell’esaltato capo                   apprezzar chi potria? Come l’offerta
     un anno volge, io la sua man ti chiesi:     ei figlio è dell’altero                             voi conoscete.                                della tua man le feci, ebbra di gioia
     non dissentisti, ed or che più fortuna      Walter!                                          walter                                          mi rivelò ch’ella per te nudria
     a me spira seconda, or che il novello     miller                                             (agitato)                                       segreta fiamma, pria
     signor più che l’estinto                     O ciel!... – Dicesti                               La Duchessa intanto                          che il paterno comando
     m’è largo di favor, tu la promessa           figlio?...                                          mi segue!... – Digli ch’io lo bramo.         al duca la stringesse.
     calpesti, ed osi!...                                                                         (Wurm si ritira co’ servi)                   rodolfo
                                               wurm
miller                                           Del tuo signor.                                  walter                                         (O me perduto!...)
   Ah! cessa!                                    Addio.                                               Ah! tutto                                walter
   Il mio paterno assenso                                                                             m’arride... tu, mio figlio, tu soltanto     Fra l’armi estinto quel guerrier canuto,
                                               miller
   promisi, ove la figlia                                                                              osi!... La tua felicità non sai            il nome, ed il retaggio
                                                  Pur...
   t’avesse amato.                                                                                    quanto mi costi!...                        a lei ne resta, a lei cui man d’amica
                                               wurm
wurm                                                                                              (è preso da subito timore)                     porge l’augusta donna
                                                  M’intendesti.
  E non potevi forse                                                                                  Oh! mai no ‘l sappia, mai!                 che preme il trono di Lamagna. Il varco
                                               (parte)
  alle richieste nozze                                                                            (coprendosi il viso d’ambo le mani. Lungo      s’apre a te della corte!
  astringerla? Non hai                         miller                                             silenzio)                                    rodolfo
  dritto sovr’essa tu?...                          Ei m’ha spezzato il cor!...
                                                                                                  walter                                         Ambiziose
                                               (rimane silenzioso qualche momento, come
miller                                                                                               Il mio sangue, la vita darei                voglie non alimento
                                               oppresso dal dolore)
   Che dici mai?                                                                                     per vederlo felice, possente!...            in cor, t’è noto!
   Sacra la scelta è d’un consorte,            miller                                                E a’ miei voti, agli ordini miei          walter
   esser appieno libera deve;                     Ah! fu giusto il mio sospetto!...                  si opporrebbe quel cor sconoscente? –       In questo debil core
   nodo che sciorre sol può la morte              Ira e duol m’invade il petto!...                   Di dolcezze l’affetto paterno                trema che il guardo mio non scenda.
   mal dalla forza legge riceve.                  D’ogni bene il ben più santo,                      a quest’alma sorgente non è...
                                                  senza macchia io vo’ l’onor. –                                                               rodolfo
   Non son tiranno, padre son io,                                                                    Pena atroce, supplizio d’inferno
                                                  D’una figlia il don soltanto,                                                                    Io voglio
   non si comanda de’ figli al cor.                                                                   dio sdegnato l’ha reso per me.
                                                  ciel mi festi, e pago io son,                                                                   a te scoprirlo...
   In terra un padre somiglia iddio                                                               (entra Rodolfo)
                                                  ma la figlia, ma il tuo dono                                                                  (odonsi lieti suoni)
   per la bontade, non pe ‘l rigor.
                                                  serba intatto al genitor.                                                                    walter
wurm
                                                  D’ogni bene il ben più santo                                                                   Taci... È la Duchessa!...
  Costarti, o vecchio debole,                                                                     SCENA SESTA
                                                  senza macchia io vo’ l’onor. –                                                               rodolfo
  caro il tuo cieco affetto                                                                        Rodolfo, e detto.
                                               (parte)                                                                                           O padre!...
  dovrà, ben caro!
                                                                                                  rodolfo
miller                                                                                                                                         walter
                                                                                                    Padre...
   Spiegati.                                                                                                                                     Incontro ad essa
                                               SCENA QUINTA                                       walter                                         moviam, quindi le nozze
wurm                                                                                                M’abbraccia. – Portator son io
                                               Sala nel castello di Walter, con porta in fondo.                                                  chiederne a te s’aspetta...
  Sotto mendace aspetto                                                                             di lieto annunzio. Federica in breve
                                               Walter e Wurm. Alcuni Famigliari, che                                                           rodolfo
  il preferito giovine                                                                              sarà tua sposa.
                                               rimangono al di là della soglia.                                                                  E credi?... E speri?...
  si mostra a voi.
                                               walter                                             rodolfo
miller                                                                                                                                         walter
                                               (inoltrandosi, seguìto da Wurm)                      (O cielo!...)
   Fia vero?...                                                                                                                                  Obbedisci... Son leggi i miei voleri!
                                                  Che mai narrasti!... Ei la ragione adunque      walter
   E tu conosci?...
                                                  smarrì!                                           Insiem cresciuti

36                                                                                                                                                                                          37
atto primo                                                                                                                                                                                   atto primo

SCENA SETTIMA                                    rodolfo                                         duchessa                                                (sorgendo)
La Duchessa entra con séguito di Damigelle,        Degl’anni primieri le gioie innocenti            Arma, se vuoi, la mano,                              luisa
Paggi, Famigliari, Arcieri.                        con me dividesti, divisi con te...               in sen mi scaglia il brando.                            Io?... Come?...
seguito della duchessa                             Le pene segrete degl’anni più ardenti            M’udrai, crudele, insano,                               Narra...
   Quale un sorriso d’amica sorte,                 or deggio svelarti, prostrato al tuo piè.        te perdonar spirando;
                                                                                                                                                         miller
   gentil, venite, fra queste porte.             federica                                           ma da geloso core
                                                                                                                                                            Sembianza e nome
   È senz’orgoglio in voi bellezza,                 Deh! sorgi, Rodolfo, tu sembri turbato!...      non aspettar favore:
                                                                                                                                                            colui mentì!...
   è senza fasto in voi grandezza.                                                                  amor sprezzato è furia
                                                 rodolfo                                                                                                 luisa
   Ma pur modesta siccome bella                                                                     che perdonar non sa.
                                                   Non giova negarlo... pur troppo lo sono.                                                                 Carlo?... Fia ver?...
   nacque la rosa ad olezzar.                                                                    (partono da opposte vie)
                                                 federica                                                                                                miller
   La pudibonda romita stella
                                                    Ah! parla!...                                                                                           Del conte
   è destinata a sfolgorar.
                                                 rodolfo                                                                                                    di Walter figlio, qual comanda il padre,
federica                                                                                         SCENA OTTAVA
                                                   M’astringe un padre spietato                                                                             egli a stringer si appresta
(nella più viva commozione)                                                                      Interno della casa di Miller. Due porte laterali:
                                                   di fallo non mio a chieder perdono...                                                                    splendide nozze...
   Congiunti!... Amici miei!...                                                                  una mette alla stanza di Miller, l’altra a quella
                                                 federica                                        di Luisa; accanto alla prima pende una spada e          luisa
walter
                                                    Che intendo!                                 una vecchia assisa da soldato; nel prospetto               Ria menzogna è questa...
    Nobil signora!...
                                                 rodolfo                                         l’ingresso e una finestra da cui scorgesi una               esser non puote...
(la Duchessa gettasi amorosamente fra le sue
braccia)                                           Sì vaga, sì eccelsa consorte                  parte della chiesetta.                                  miller
                                                   a me destinata il cielo non ha...             Odonsi per le montagne e le vallate circostanti            Dal castello io vengo...
walter
                                                 federica                                        grida, e rimbombo di strumenti da caccia.                  giunta è la sposa...
    Bella nipote, il mio Rodolfo implora
                                                    Oh! spiegati.                                Voci in lontananza.                                     luisa
    l’onor di favellarti.
    Io la bandita caccia                         rodolfo                                         cacciatori                                                 Taci...
    intanto affretterò. – M’udisti?                 Ad altra m’avvince la sorte...                   Sciogliete i levrieri... – spronate i destrieri...      Uccider vuoi tua figlia?...
(piano al figlio; ad un suo cenno tutti partono                                                      allegra, gioconda la caccia sarà... –                miller
                                                 federica
con esso. Rodolfo e la Duchessa rimangono                                                           Si cingan le selve... – snidiamo le belve...            Un seduttore
                                                    Ad altra!...
soli)                                                                                               la preda è sicura, fuggir non potrà...                  accolse dunque il tetto mio?
                                                 rodolfo
rodolfo                                                                                                                                                  (aggirandosi per la stanza pieno d’ira, trovasi
                                                   Giurai...
  (È d’uopo                                                                                                                                              dinanzi alla sua vecchia divisa)
                                                 federica                                                                                                   Per questa
  al suo cuor generoso                                                                           SCENA NONA
                                                    Ad altra!...                                                                                            d’onore assisa, che il mio petto un giorno
  fidarsi appien.) Duchessa...                                                                    Luisa, quindi Miller.
                                                 rodolfo                                                                                                    coprì, vendetta io giuro!...
federica                                                                                         luisa
                                                   Pietà!...                                                                                             luisa
   Duchessa tu m’appelli!                                                                        (accostandosi alla finestra)
   Federica son io... non ho cessato             rodolfo                                            No ‘l veggo... allontanarsi dalla caccia             (spaventata)
   per te d’esserla mai!...                        Deh! la parola amara                             e qui venir promise...                                  Padre!...
   Se cangiò la fortuna, io non cangiai.           perdona al labbro mio!...                     (entra Miller e si getta sopra una seggiola)
                                                   Potea condurti all’ara,
federica                                                                                         luisa
                                                   mentir, dinanzi a dio?
   Dall’aule raggianti di vano splendor                                                             O padre mio!
                                                   Pria d’offrirti un core
   al tetto natio volava il desir!                                                                  Che fu?... Sembri agitato!...
                                                   che avvampa d’altro amore,
   Là dove sorgea dal vergin mio cor                                                             miller
                                                   la destra mia traffiggerlo
   la prima speranza, il primo sospir!                                                              Il mio timore
                                                   a’ piedi tuoi saprà!
                                                                                                    non era vano... sei tradita!
38                                                                                                                                                                                                     39
atto primo                                                                                                                                                                               atto primo

SCENA DECIMA                                     rodolfo                                         miller                                             walter
Rodolfo, e detti.                                (che si è portato verso la soglia)              (che ha posto Luisa sopra una sedia)                  Udir non vo’.
rodolfo                                             È desso!...                                     A me portasti                                      Ambo in ceppi...
(ancor sulla soglia, donde ha udito l’ultima        Mio padre!...                                   grave insulto!... Io fui soldato!...            (accennando Miller e Luisa agli arcieri)
parte del colloquio)                             luisa                                              Trema...                                        laura, rodolfo e contadini
   Luisa, non temer...                              Ah!... Son perduta!...                       luisa                                                 Ah!
(Miller fa un passo per andargli incontro, la    miller                                          (levandosi)                                        miller
figlia si frappone)                                  Egli?... Egli stesso?...                         Oh dio!                                           Disumano!
rodolfo                                                                                          miller                                             luisa
(avanzandosi)                                                                                       Mi ribollisce                                   (cadendo alle ginocchia di Walter)
   Non furo                                                                                         nelle vene il sangue ancor...                      Al tuo piè...
                                                 SCENA UNDICESIMA
   bugiarde le promesse                                                                          walter
                                                 Walter, e detti.                                                                                   miller
   di questo labbro... Il velo                                                                     Ardiresti?...
                                                 rodolfo                                                                                            (rialzandola)
   ben veggo è tolto; ma cangiato il nome,
                                                   Tu, signor, fra queste soglie!...             miller                                                 Prostrata!... No!
   è sempre il cor lo stesso.
                                                   A che vieni?                                     Tutto ardisce                                       Fra i mortali ancora oppressa
miller                                                                                              padre offeso nell’onor!...                           non è tanto l’innocenza,
   Che intendi?...                               walter
                                                                                                 walter                                                 che si vegga genuflessa
                                                   A che? No ‘l rese
luisa                                                                                              Folle, or or ti pentirai                             d’un superbo alla presenza.
                                                   lo spavento che vi coglie
   Ahimè!                                                                                          dell’audacia!... Olà!                                A quel dio ti prostra innante
                                                   assai chiaro, assai palese?
rodolfo                                                                                                                                                 de’ malvagi punitor,
                                                   Del mio dritto vengo armato
(pone Luisa in ginocchio a’ piedi di Miller, e                                                                                                          non a tal che ha d’uom sembiante,
                                                   a stornar colpevol tresca.
prostratosi anch’esso, stringendo nella                                                                                                                 e di belva in petto il cor.
                                                 luisa e miller                                  SCENA DODICESIMA
sua la destra di lei, esclama con passione)                                                                                                         rodolfo
                                                    Che!...                                      Accorre un drappello d’Arcieri, seguìto da Laura
   Sono                                                                                                                                               Foco d’ira è questo pianto…
                                                 rodolfo                                         e da molti Contadini.
   tuo sposo! Il padre testimone e dio                                                                                                                Cedi…cedi all’amor mio…
   chiamo del giuramento.                          L’accento scellerato                          arcieri
                                                                                                                                                    walter
                                                   più dal labbro mai non t’esca! –                 Signore?...
miller                                                                                                                                                Tu piegarti, tu, non io,
                                                   Puro amor ne infiamma il petto...              luisa
   Ahi, sconsigliato!...                                                                                                                              devi, o figlio, cieco, ingrato.
                                                   oltraggiarlo ad uom non lice.                    Giusto ciel!...
   E chi sottrarci all’ira                                                                                                                          rodolfo
   potrà del conte?                              walter                                          laura e contadini                                    Non voler quel nodo infranto
                                                   Puro amor, l’amore abbietto                      Che avvenne mai?...
luisa                                                                                                                                                 che tra noi formava Iddio…
                                                   di venduta seduttrice? –
   Io gelo!...                                                                                   rodolfo                                            walter
                                                 luisa, miller e rodolfo                           E potresti, o genitore?...
rodolfo                                                                                                                                               Il mio cenno, il voler mio
                                                    Ah!...
(solennemente)                                                                                   laura e contadini                                    è immutabil come il fato!
                                                 (Luisa cade fra le braccia del padre: Rodolfo
   A me soltanto e al cielo                                                                         Ei suo figlio!...                                luisa
                                                 snuda la spada)
   arcan tremendo è manifesto! Arcano                                                            walter                                             (alzando al cielo gli occhi lagrimosi)
   che da me rivelato, a piè cadermi             rodolfo
                                                                                                   Arretra, insano!...                                  Ad immagin tua creata,
   farebbe il conte!                                 La vita mi donasti!
                                                                                                 rodolfo                                                o Signore, anch’io non fui?
                                                 (ripone il ferro)
luisa                                                                                              Odi prima...                                         E perché son calpestata
                                                     Lo rimembra... t’ho pagato
   Alcun s’avanza...                                                                                                                                    or qual fango da costui?...
                                                     ora il dono!
                                                                                                                                                        perché? perché?...

40                                                                                                                                                                                               41
atto primo
                                                                                                ATTO SECONDO
                                                                                                L’INTRIGO

     Deh! mi salva, deh! m’aita,                Se tratta è fra catene
     deh! non m’abbia l’oppressor…              la sposa mia, nel carcere
     Il tuo dono, la mia vita                   giuro seguirla.
     pria riprenditi, Signor!                walter
miller                                         Ebbene,
   A quel Dio ti prostra innante etc…          la segui.
rodolfo                                      rodolfo
  Cedi all’amor mio… ah padre! Ah cedi!         Ah! pria che l’abbiano                          SCENA PRIMA                                   laura e coro
  Negro vel mi sta sul ciglio!                  quei vili in preda, il core                     Interno della casa di Miller.                    Fa’ cor...
  ho l’inferno in mezzo al cor!                 io le trapasso.                                 Laura e Contadini, poi Luisa.                    Avvi un giusto, un possente che il guardo
  Un istante ancor son figlio!                (lanciandosi fra gli arcieri, e mettendo la        laura e coro                                     tien rivolto sui miseri ognor!
  un istante ho padre ancor!                 punta della spada sul petto di Luisa)              (accorrendo agitati)                          luisa
walter                                       walter                                                Ah! Luisa, Luisa, ove sei?...              (rimasta oppressa dal cordoglio, scuotesi ad un
   Piegarti dêi, non io,                       Uccidila.                                        luisa                                         tratto, e s’incammina per uscire)
   o figlio ingrato!                            Che tardi?                                       (uscendo)                                         O padre, o padre mio!...
(a Miller e Luisa)                           rodolfo                                               Chi m’appella?...                          laura
   Fra il suo core e il cor paterno              O mio furore!...                               (notando lo smarrimento che si mostra negli      Dove?...
   frapponeste un turpe amor…                    Tutto tentai... non restami                    atti e nel volto di ognuno)                   luisa
   Non può il ciel, non può l’inferno            che un infernal consiglio...                      Voi certo recate                              Al castello...
   involarvi al mio furor!                       se crudo, inesorabile                             tristo annunzio!
                                                                                                                                              tutti
laura e contadini                                tu rimarrai col figlio... –                     laura                                            Wurm!
   (Il suo pianto al pianto sforza!...       (all’orecchio di Walter, con terribile accento)       Purtroppo!...
   Il suo duolo spezza il cor!...)               Trema! – Svelato agl’uomini
                                                                                                coro
arcieri                                          sarà dal labbro mio
                                                                                                  E tu déi
   Obbedirlo a tutti è forza!                    come giungesti ad essere                                                                     SCENA SECONDA
                                                                                                  ascoltarlo...
   Egli è padre, egli è signor! –                conte di Walter!                                                                             Wurm, e detti.
                                             (esce rapidamente)                                 luisa
walter                                                                                                                                        wurm
                                                                                                   Parlate... parlate...
(agli arcieri)                               walter                                                                                           (a Luisa)
                                             (sembra colpito da folgore)                        laura e coro                                      Ascoltarmi è d’uopo.
   I cenni miei si compiano.
                                                Dio!...                                            Al villaggio dai campi tornando            (ai contadini che partono)
rodolfo                                                                                            della roccia per ripido calle,
                                                Rodolfo... m’odi... arrestati...                                                                  Uscite.
(mettendosi innanzi a Luisa col ferro                                                              un fragor, che veniasi accostando,
                                                (Tutto m’ingombra un gel!...)
sguainato)                                                                                         a noi giunse dall’ima convalle;
                                                                                                                                              luisa
                                                Costei lasciate... è libera...
   Da questo acciar svenato                                                                                                                      (Io gelo!)
                                             (convulso e pallido in volto più della morte,         eran passi e minacce d’armati,
   cadrà chi temerario                                                                             cui d’ambascia una voce frammista;         wurm
                                             cerca raggiungere il figlio)
   s’avanza...                                                                                     al ciglion della rupe affacciati              Il padre tuo...
                                             laura, contadini e arcieri
walter                                                                                             ne colpì deplorabile vista!...             luisa
                                                Fia ver!...
   Forsennato!...                                                                                  Crudi sgherri traenti un vegliardo            Finisci.
(prende Luisa e la spinge fra gli arcieri)   luisa e miller                                        fra catene!...
                                                 Pietoso ciel!...                                                                             wurm
   In me lo scaglia.
                                             (gli arcieri partono; Luisa cade in ginocchio
                                                                                                luisa                                           Langue in dura prigion.
rodolfo                                                                                            Ah! mio padre!...
                                             mezzo svenuta; gli altri le accorrono d’intorno)                                                 luisa
  O rabbia!...
                                                                                                                                                 Reo di che fallo?
42                                                                                                                                                                                        43
atto secondo                                                                                                                                                                        atto secondo

wurm                                              wurm                                           luisa                                            luisa
  Ei, del conte vassallo,                            Déi                                             E libera io sono!                               A brani, a brani, o perfido
  farlo d’oltraggi e di minacce segno                salvar tuo padre.                           (torcendosi convulsivamente le mani, quindi si      il cor tu m’hai squarciato!
  ardì! Grave il delitto,                         (Luisa scrive)                                 accosta alla tavole e scrive)                    (prorompendo)
  grave la pen fia!                                wurm                                               Il foglio è vergato.                            Almen t’affretta a rendermi
luisa                                               «Ambizion mi vinse –                         (lo dà a Wurm)                                      il padre, il padre sventurato...
   D’interrogarti                                   tutto svanì... – Perdona. –                  wurm                                                Di morte il fero brivido
   io tremo!...                                     Ritorno al primo affetto, –                   (dopo averlo letto)                                 tutta m’invade omai...
                                                    e di Rodolfo ad evitar gli sdegni, –            Sul capo del padre, spontaneo lo scritto,        Mi chiuda almeno i rai
wurm
                                                    come la notte regni,                            Luisa, mi giura che all'uopo dirai.              la man del genitor!
  Che val tacerlo?
  Sul canuto suo crin pende la scure.               vieni, ed insieme fuggirem.»                 luisa                                            wurm
                                                  luisa                                             Lo giuro!                                       Coraggio: il tempo è farmaco
luisa
                                                     Che!...                                                                                        d’ogni cordoglio umano.
   Ah!... Taci... Taci!...                                                                       wurm
                                                                                                                                                    Di stringer la tua mano
wurm                                              wurm                                             Un sol cenno ancor t’è prescritto.
                                                                                                                                                    speranza nutro ancor.
  Eppure,                                           Scrivi!                                      luisa
  tu puoi salvarlo.                               luisa                                             Io t’odo.
luisa                                                E segnar questa mano                        wurm
                                                     potrebbe l’onta mia?...                                                                      SCENA TERZA
   Io?... Come?                                                                                    Al castello venirne dovrai,
                                                  (sorgendo con indignazione)                                                                     Il castello: appartamenti di Walter.
wurm                                                                                               ed ivi al cospetto di nobil signora
                                                     Lo speri invano.                                                                             Walter.
  A te m’invia                                                                                     accesa mostrati... di Wurm.
                                                  luisa                                                                                           walter
  l’offeso conte: un foglio                                                                       luisa
                                                     Tu puniscimi, o signore,                                                                       Egli delira: sul mattin degli anni
  vergar t’impone, e prezzo                                                                         Di te?...
                                                     se t’offesi, e paga io sono,                                                                    vinta da cieco affetto
  ne fia lo scampo di tuo padre.                                                                  wurm
                                                     ma de’ barbari al furore                                                                       spesso è ragion! Del senno empia il difetto
luisa                                                                                              Acerba è la prova!                               pe ‘l figlio il padre! – L’opra mia si
                                                     non lasciarmi in abbandono.
   Un foglio?...                                                                                 luisa                                              compia...
                                                     A scampar da fato estremo
wurm                                                 innocente genitor                              No.                                             nulla cangiar mi debbe:
(accennando a Luisa una tavola, su cui v’ha          chieggon essi... – a dirlo io fremo! –      wurm                                               esser pietoso crudeltà sarebbe.
l’occorrente per scrivere)                           della figlia il disonor!                       Duolmi!...
    Scrivi!
                                                  wurm                                           luisa
(dettando)
                                                      Qui nulla s’attenta imporre al tuo core;      Ed allora?...                                 SCENA QUARTA
    «Wurm, – io giammai
                                                      tu libera sei. Ti lascio.                  wurm                                             Wurm, e detto.
    Rodolfo non amai...»
                                                  (in atto di partire)                             Allora...                                      walter
(Luisa guarda Wurm un istante, quindi
abbassa gli occhi come rassegnata al sacrificio,   luisa                                          luisa                                              Ebben?...
e scrive)                                         (trattenendolo)                                   Mio padre?...                                 wurm
                                                      Spietato!...                                                                                  Tutte apprestai
wurm                                                                                             wurm
                                                      E il misero vecchio?                                                                          della trama le fila.
  «Il suo lignaggio erami noto, – e volli                                                          Fia salvo.
  stringerlo fra mie reti...»                     wurm                                                                                            walter
                                                                                                 luisa
                                                  (freddamente)                                                                                     Oh! di’: Luisa?...
luisa                                                                                               Mercé. –
                                                      L’udisti: egli muore.
   E deggio?...                                                                                  (un sorriso diabolico spunta sul labbro di       wurm
                                                                                                 Wurm)                                              Come previdi già, vinta, conquisa
44                                                                                                                                                                                            45
atto secondo                                                                                                                                                                  atto secondo

     da crudele spavento,                        wurm                                         SCENA QUINTA                              SCENA SESTA
     alle minacce s’arrendea; per calle            È ver, che giova parlar d’evento           La Duchessa, e detto.                     La Duchessa siede, cercando ricomporsi dal suo
     recondito qui tratta                          cui notte eterna fra’ suoi misteri,        federica                                  turbamento.
     verrà.                                        ha già sepolto?                               Conte...                               Walter apre una porta segreta, donde esce
walter                                           walter                                                                                 Luisa, accompagnata da Wurm.
                                                                                              walter
  Ma il foglio?...                                 Sepolto?...                                  Il detto mio confermo:                  walter
wurm                                             wurm                                           di Rodolfo nel sen, qual d’un infermo     Presentarti alla Duchessa
  Compra man recarlo                               Spento                                       il delirio, s’apprese                     puoi Luisa – Intendi?
  deve a Rodolfo; la vittoria è certa.             il sire antico da’ masnadieri,               amor che spento fia...                   federica
  Eppur dal primo assalto                          qual noi spargemmo, tutti han creduto...   federica                                  (con sussiego)
  qual poter vi respinse io non intendo!         walter                                          Spento?...                                Appressa.
walter                                              Non tutti!                                walter                                    wurm
  Inatteso periglio!...                          (sorpresa e turbamento di Wurm)                Ed in breve.                            (piano a Luisa)
  Del figlio una minaccia!... Ingrato figlio!...   walter                                                                                    Ti rammenta in qual periglio
                                                                                              federica
walter                                             Al rombo mio figlio accorse                                                              è tuo padre!
                                                                                                 Io temo!...
  L’alto retaggio non ho bramato                   dell’armi nostre... Non era muto                                                     luisa
                                                                                              walter
  di mio cugino, che sol per esso!...              ancor quel labbro!...                                                                (s’avanza)
                                                                                                Indarno: di Luisa il core
  Ad ottenerlo, contaminato                      wurm                                                                                       (O mio terror!...)
                                                                                                mai Rodolfo non ebbe;
  mi son pur troppo di nero eccesso!...            Che intendo!... Ah! Forse?...                                                        federica
                                                                                                d’altri è colei.
wurm                                             walter                                                                                    (Dolce aspetto!... Il volto, il ciglio...
                                                                                              federica
  In punto feci del mio signore                    In quel supremo, terribil punto                                                         tutto spira in lei candore!)
                                                                                                 Fia vero?... E chi potrebbe
  nel palesarvi la mente ascosa!                   Walter nomava!...                                                                    luisa
                                                                                                 attestarlo?
  A me, cui sempre fidava il core,                                                                                                          (A costei sarà concesso,
                                                 wurm                                         walter
  scovrì la scelta ei d’una sposa...                                                                                                       quanto il ciel m’avea promesso!)
                                                   Chi?                                         Ella stessa.
walter                                                                                                                                  federica
                                                 walter                                       federica
  Timori nacquero in me ben tristi!...                                                                                                     Par che manchi in te coraggio
                                                   Gli assassini!                                Ella!...
wurm                                                                                                                                       d’erger gl’occhi al mio sembiante!
                                                 wurm                                         walter
  Aver quel nodo figli potea!...                                                                                                         walter
                                                   O me perduto!                                Qual tu chiedesti
walter                                                                                                                                    Ella nata in un villaggio!...
                                                 walter                                         qui fu condotta.
  Ad acquetarmi tu suggeristi                                                                                                           wurm
                                                   Sol tu? Congiunto                          federica
  orribil mezzo!...                                                                                                                       D’alta dama or tratta innante!...
                                                   non t’ha satanno a’ miei destini?             Già!...
wurm                                               O meco incolume sarai, lo giuro,                                                     luisa
  Varcar dovea                                                                                walter
                                                   o sul patibolo verrò con te.                                                            (Rea fucina d’empie frodi
  l’irta foresta notturno il conte...                                                           Non lo vedesti?
                                                 wurm                                                                                      son costor!...)
  Noi l’appostammo, e...
                                                   (Più questo capo non è sicuro!...                                                    federica
walter                                             Potria del ceppo cadere a piè!)                                                      (sorgendo ed accostandosi a Luisa)
  Non seguir...                                                                                                                            Luisa, m’odi.
                                                 walter
  Sento drizzarsi le chiome in fronte!                                                                                                     Farmi puote un sol tuo detto
                                                    Vien la Duchessa!
  Tutto il mio sangue rabbrividir!...                                                                                                      sventurata, o appien felice!
                                                 (ad un segno di Walter, Wurm si ritira)
                                                                                                                                           Non mentir!... Ma no, l’aspetto
                                                                                                                                           non hai tu di mentitrice!
46                                                                                                                                                                                      47
atto secondo                                                                                                                                                                 atto secondo

luisa                                            Sì... cangiasti di colore!...          luisa                                              contadino
   (Chi soffrì maggior affanno!...)                Ah! che fia?... Non ingannarmi!...         (Come celar le smanie                             Segreta e viva prece
federica                                         Non tradir te stessa!...                  del mio geloso amore?...                          a man giunte mi fece
(prendendo Luisa per mano, ed affiggendole lo   luisa                                        Ahimè, l’infranto core                            Luisa, onde recarlo
sguardo negli occhi)                             (O cielo!)                                più reggere non può!...                           a Wurm...
   Ami tu?                                                                                 Se qui rimango, esanime                         rodolfo
                                              walter
                                                                                           a’ piedi suoi cadrò!)                             E d’evitar la mia presenza...
luisa                                           (Oserebbe?...)
   (Destin tiranno!...)                                                                 federica                                           contadino
                                              federica
   Amo.                                                                                    (Un sogno di letizia                              Mi ripeté più volte.
                                                 Parla...
                                                                                           par quel ch’io veggo e sento!...                  Sospetto incerto di non so qual trama,
federica                                      wurm                                         No, mai sì gran contento                          e speme di mercede
   E chi? Chi?                                  (Io gelo!)                                 quest’alma non provò!...                          a voi m’han tratto.
luisa                                         federica                                     Frena, mio core, i palpiti,
   Wurm!                                                                                                                                   rodolfo
                                                 Dell’arcano squarcia il manto...          o di piacer morrò.)
(mostrandolo. Wurm s’inchina                                                                                                               (gettandogli una borsa)
                                                 se un arcano in sen tu chiudi.         walter e wurm
modestamente)                                                                                                                                   Esci.
                                              luisa                                     (notando la gioia che si manifesta in volto alla   (il contadino si ritira)
   (Indegno!)
                                                  Io...                                 Duchessa)
federica                                                                                                                                   rodolfo
                                              (in procinto di svelare il segreto)           (Pinto ha di vivo giubilo
   Ma Rodolfo?...                                                                                                                             Olà?
                                              federica                                      il sorridente viso!
                                                                                                                                           (comparisce un servo)
luisa                                            Favella.                                   Fortuna in quel sorriso
   Fra noi venne                                                                            propizia balenò!...                            rodolfo
                                              walter                                                                                            Wurm.
   sconosciuto... A qual disegno                                                            Ben io fermarla, e stringerne
                                                Sì, per quanto                                                                             (il servo parte)
   io lo ignoro...                                                                          l’infido crin saprò.)
                                                ami il padre!
federica                                                                                (la Duchessa si ritira, seguita da Walter; Wurm    rodolfo
                                              luisa                                     riconduce Luisa per l’uscio segreto)                 Oh! fede
   E non ottenne
                                              (reprimendosi ad un tratto)                                                                    negar potessi agl’occhi miei!... Se cielo
   mai d’amor lusinghe, accenti
                                                  (Il padre!...)                                                                             e terra, se mortali
   da Luisa?
                                              (gli sguardi di Walter e di Wurm stanno                                                        e celesti attestarmi
luisa                                         immobili sopra Luisa)                     SCENA SETTIMA
                                                                                                                                             volesser ch’ella non è rea – mentite! –
   (Quai momenti!...)                                                                   Giardino pensile del castello. Porta nel fondo
                                              luisa                                                                                          io risponder dovrei – tutti mentite...
federica                                                                                che mette agli appartamenti di Rodolfo.
                                                 (O crudi!...)                                                                             (mostrando il foglio)
   Di’.                                                                                 Rodolfo viene precipitoso da un
                                              wurm                                                                                           Son cifre sue! – Tanta perfidia!... Un’alma
                                                                                        appartamento. Ha il foglio di Luisa tra
luisa                                           Via, che tardi?                                                                              sì nera! sì mendace!...
                                                                                        le mani; un Contadino lo segue.
   No! Mai.                                                                                                                                  Ben la conobbe il padre!... Io cieco, audace
                                              federica                                  rodolfo
federica                                                                                                                                     osai!... – Ma dunque i giuri,
                                                 Ebben?...                                Il foglio dunque?...
   (La speme in core                                                                                                                         le speranze, la gioia,
                                              luisa                                     contadino                                            le lagrime, l’affanno?...
   mi si avviva!...)
                                                 Lo stesso                                Io tutto                                           Tutto è menzogna, tradimento, inganno! –
luisa                                            da Luisa udrete ognor,                   già vi narrai!                                     Quando le sere al placido
    (Esulta!)                                 (accennando Wurm)
                                                                                        rodolfo                                              chiaror d’un ciel stellato,
(freme di gelosia)                               che alimento sol per esso
                                                                                          Mi giova                                           meco figgea nell’etere
federica                                         fido, immenso, ardente amor!                                                                 lo sguardo innamorato,
                                                                                          udirlo ancor.
   Parmi!...                                                                                                                                 e questa mano stringermi

48                                                                                                                                                                                    49
atto secondo                                                                                                                                                                atto secondo

     dalla sua man sentia...                    wurm                                            rodolfo                                 walter
     Ah!... mi tradia!...                           (Inferno aiutami!...)                           Ah! stolto                            T’arrendi a me... tradirti
     Allor, ch’io muto, estatico                (fa qualche celere passo verso il fondo, e          io diverrò!...                        il padre tuo non può.
     da’ labbri suoi pendea,                    scarica la pistola in aria)                     (s’aggira disperato per la scena)       rodolfo
     ed ella in suon angelico,                                                                  armigeri, famigliari                      L’ara, o l’avello apprestami...
     «Amo te sol» – dicea,                                                                        Quai smanie!...                         Al fato io m’abbandono...
     tal che sembrò l’empireo                                                                                                             Non temo... Non desidero...
                                                SCENA NONA                                      walter
     aprirsi all’alma mia!...                                                                                                             Un disperato io sono!...
                                                Accorrono d’ogni parte Armigeri e Famigliari,     Figlio!... Né pago sei?
     Ah!... mi tradia!...                                                                                                                 Or la mia brama volgere
                                                quindi Walter.                                  rodolfo
                                                                                                                                          nemmeno al ciel potrei,
                                                armigeri, famigliari                              Pago?...
                                                                                                                                          ché inferno senza lei
                                                  Che avvenne?... O ciel!                       walter
SCENA OTTAVA                                                                                                                              sarebbe il ciel per me!
                                                rodolfo                                           Sperai...
Wurm, e detto.                                                                                                                          walter
                                                   Codardo!                                     rodolfo
wurm                                                                                                                                      Quell’empio cor dimentica,
                                                (Wurm confondendosi tra i sopravvenuti,           Compiangimi!...
  Di me chiedeste?                                                                                                                        quell’alma ingannatrice...
                                                sparisce)                                         Tradito m’ha colei!                     Che un dì sarai felice
rodolfo                                         rodolfo                                         walter                                    promette il padre a te.
    Appressati. –                                 L’ali ha viltade!                               Tradito!...                           armigeri, famigliari
    Leggi.
                                                armigeri, famigliari                            rodolfo                                   Del genitor propizio
(gli porge il foglio: quando Wurm ha finito di
                                                  Orribile                                        A me t’affretta                          al senno v’affidate...
leggere lo riprende)
                                                  d’ira vi splende il guardo!...                  o morte!                                Nell’avvenir sperate;
rodolfo
                                                walter                                          walter                                    eterno il duol non è.
  Ad entrambi è questa
                                                  Rodolfo!...                                     No... vendetta!                       (Walter seco tragge Rodolfo: tutti lo seguono)
  ora di morte.
                                                rodolfo                                         rodolfo
wurm
                                                  Padre!...                                       Come?
  (Oh!...)
                                                walter                                          walter
rodolfo
                                                  O dio!                                          Altre nozze attestino
   Scegliere
                                                  Calmati!...                                     il tuo disprezzo ad essa!
   tu déi.
(presentandogli due pistole)                    rodolfo                                         rodolfo
                                                   Ah! padre mio!                                 Che intendi?
wurm
                                                (cade ai piedi del padre)
   Signor...                                                                                    walter
(cercando allontanarsi)                         walter                                            All’ara pronuba
                                                  Deh! Sorgi... M’odi... Abomino                  conduci la Duchessa.
rodolfo
                                                  il mio rigor crudele...
   T’arresta...                                                                                 rodolfo
                                                  Abbia virtude un premio...
(ponendogli fra le mani una delle armi)                                                           Io?... Sì, lo vo’... lo deggio... –
                                                  Cedo: alla tua fedele
   Meco ad un punto solo                                                                          Che parlo?... Ahimè, vaneggio!...
                                                  porgi la man...
   spento cader al suolo                                                                        walter
   t’è forza...                                 rodolfo
                                                                                                  Rodolfo, non pentirti...
(inarcando la pistola)                            Che ascolto!
                                                  Tu vuoi?...                                   rodolfo
                                                                                                  Ove mi sia non so!...
                                                walter
                                                  Gioisci!...
50                                                                                                                                                                                    51
ATTO TERZO
IL VELENO

                                                                                                    SCENA SECONDA                                       miller
                                                                                                    Miller, e dette.                                    (guarda fissamente Luisa, poi schiude il foglio
                                                                                                    miller                                              e legge)
                                                                                                       Luisa!... Figlia mia!...                             «Orribil tradimento
                                                                                                    (Luisa gettasi nelle sue braccia)                       ne disgiunse, o Rodolfo... un giuramento
                                                                                                                                                            più dir mi toglie... avvi dimora, in cui
                                                                                                    laura
                                                                                                                                                            né inganno può, né giuro
                                                                                                         Qual casto amplesso
                                                                                                                                                            aver possanza alcuna... ivi t’aspetto...
SCENA PRIMA                                           Già col pensier delibo                             deh! non turbiam... sia testimon soltanto
                                                                                                                                                            come di mezzanotte udrai la squilla,
La casa di Miller: la finestra è aperta, ed            le celesti dolcezze!...)                           tra figlia e padre iddio!
                                                                                                                                                            vieni...»
attraverso di essa vedesi il tempietto            (lo sguardo di lei ricorre involontariamente al   (si ritira colle compagne)
                                                                                                                                                        (gli cade il foglio di mano)
internamente illuminato.                          tempio)                                           miller                                                  Sotto al mio piè il suol vacilla!...
Luisa scrive presso una tavola, su cui arde una       Il tempio, amiche,                               – Pallida... mesta sei!...                       (resta un momento trambasciato e silenzioso,
lampada: avvi sulla tavola medesima un cesto          perché splende così?
                                                                                                    luisa                                               indi volgesi a Luisa con voce tremula)
con frutta, ed una tazza colma di latte; in un    (le contadine confuse guardansi l’un l’altra)
                                                                                                       No, padre mio,                                   miller
canto della stanza Laura ed altre Paesane, che    luisa                                                tranquilla io son.                                  Quella dimora... – Mancar mi sento!... –
mestamente contemplano Luisa.                        Tacete?
                                                                                                    miller                                                 Quella dimora saria?...
laura e contadine                                 contadine                                            Del genitore, oh quanto                          luisa
(fra loro)                                          Ignare                                             caro lo scampo a te costava!... Io tutto            La tomba.
    Come in un giorno solo,                         siam...                                            da Wurm appresi.                                 (Miller inorridisce)
    come ha potuto il duolo
                                                  laura                                             luisa
    stampar su quella fronte                                                                                                                            luisa
                                                     La novella signoria con pompa                     Tutto!...
    così funeste impronte?                                                                                                                                 Perché t’invade sì gran spavento?
                                                     sacra inaugura il conte.
    Sembra mietuto giglio                                                                           miller                                              miller
                                                  (Luisa torna a scrivere)
    da vomere crudel,                                                                                  All’amor tuo                                        Ah!... sul mio capo un fulmin piomba!
    un angiol, che in esiglio                     luisa                                                per me rinunziasti.
                                                  (sommessamente alle compagne)                                                                         luisa
    quaggiù mandava il ciel!                                                                        luisa
                                                     Ah! l’infelice ignori                                                                                 La tomba è un letto sparso di fiori,
laura                                                                                                  È ver. (Ma in terra!)                               in cui del giusto la spoglia dorme,
                                                     qual rito nuzial s’appresta, e qual
(accostandosi a Luisa)                                                                              (va lentamente verso la tavola)                        sol pei colpevoli, tremanti cori
                                                     esser lo sposo debbe!...
   O dolce amica, e ristorar non vuoi                                                               miller                                                 veste la morte orride forme;
                                                     A sì crudele annunzio ella morrebbe!
   di qualche cibo le affralite membra?                                                                 (Quella calma è funesta!... Il cor mi serra         ma per due candide alme fedeli
                                                  laura e coro
luisa                                                                                                  non so qual rio presagio!...)                       la sua presenza non ha terror...
                                                     Sembra mietuto giglio
   No...                                                                                            (Luisa, che intanto ha piegato il foglio, ritorna      È dessa un angelo che schiude i cieli,
                                                     da vomere crudel,
laura                                                                                               presso Miller)                                         ove in eterno sorride amor.
                                                     un angiol che in esiglio
   Cedi... all’amistà cedi, Luisa...                 quaggiù mandava il ciel!                       miller                                              miller
luisa                                                                                                  Che foglio è questo?                                Figlia?... – Compreso d’orror io sono! –
(sorgendo)                                                                                          luisa                                                  Figlia... e potresti... contro... te stessa?...
   La ripugnanza mia                                                                                   Al suo destin prometti,                             Pe ‘l suicida non v’è perdono!
   rispettate... lo imploro.                                                                           se m’ami, o padre, che recato ei fia.             luisa
   (A questo labbro                                                                                                                                        È colpa amore?
   più non s’appresserà terreno cibo!                                                                                                                   miller
                                                                                                                                                           Cessa... Deh! Cessa...

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atto terzo                                                                                                                                                                                    atto terzo

(s’allontana raccapricciato, e cade sopra un      luisa                                             SCENA TERZA                                         (Luisa beve; esso impallidisce e volge altrove lo
seggio: quindi prorompe in lacrime, sorge, e         Però fuggiamo... qui rio periglio              Rodolfo, e detta.                                   sguardo)
stretta la figlia per mano le dice con parole         mi cingerebbe...                               rodolfo                                             rodolfo
rotte dal singhiozzo)                             miller                                            (sommessamente)                                       (Tutto è compiuto!)
    Di rughe il volto... mira... ho solcato...       Sano consiglio!...                                  Riedi al castello,                             luisa
    il crin m’imbianca l’età più greve...                                                                e sappia il padre mio che, presto è il rito,
                                                  luisa                                                                                                     No...
    L’amor che un padre ha seminato                                                                      io qui l’attendo.
                                                     I lumi al sonno chiudi brev’ora...                                                                 (silenzio terribile)
    ne’ suoi tardi anni raccoglier deve...                                                          (il servo dileguasi)
                                                     ancor lontano è troppo il dì.                                                                      rodolfo
    Ed apprestarmi crudel tu puoi
                                                     Come s’appressi la nuova aurora                rodolfo                                               Fuggir tu devi...
    messe di pianto e di dolor?...
                                                     noi partiremo.                                      (Prega!                                          Altr’uomo t’attende per seguirti; attende
    Ah! nella tomba che schiuder vuoi
                                                  miller                                                 Ben di pregare è tempo!)                         per seguirmi agli altari
    fia primo a scendere il genitor!
                                                     Sì, figlia, sì.                                 (si trae dal seno un’ampolla, e ne versa il           altra donna...
luisa                                                                                               liquore nella tazza. Luisa sorge, e vistosi
                                                  (avviasi alla sua stanza, poscia ritorna, ed                                                          luisa
   Ah! no... ti calma, o padre mio...                                                               Rodolfo dinanzi trasalisce)
                                                  abbraccia ancora una volta la figlia)                                                                     Che parli?... Ah dunque!...
   Quanto colpevole, ahimè! son io...
                                                  luisa e miller                                    rodolfo
   Non pianger... m’odi!...                                                                                                                             rodolfo
                                                      Andrem, raminghi e poveri,                       Hai tu vergato questo foglio?
miller                                                                                                                                                     Invano
                                                      ove il destin ci porta...                     (spiegandole sott’occhio la lettera scritta a
   Luisa...                                                                                                                                                attendon essi! –
                                                      Un pan chiedendo agli uomini                  Wurm: Luisa non può rispondere)
                                                                                                                                                        (percorre a gran passi la stanza, si strappa la
luisa                                                 andrem di porta in porta...                      Ebbene?...
                                                                                                                                                        ciarpa e la spada, e le getta lungi da sé)
    Il foglio                                         Forse talor le ciglia                            L’hai... tu... vergato?
                                                                                                                                                           Addio
   lacero... annullo...                               noi bagnerem di pianto,                       (nel ripetere la domanda egli trema in tutta la
                                                                                                                                                           spada su cui difender l’innocente,
(facendolo in pezzi)                                  ma sempre al padre accanto                    persona, qual chi aspetta la sentenza di vita o
                                                                                                                                                           e l’oppresso giurai!...
miller                                                la figlia sua starà!...                        di morte)
                                                                                                                                                        luisa
   Vuoi dunque?...                                    Quel padre e quella figlia                     luisa
                                                                                                                                                           O giusto ciel!... Che hai?...
luisa                                                 iddio benedirà!                               (con lo sforzo d’un morente che profferisce
                                                  (Miller entra nelle sue stanze)                   l’ultima parola)                                    rodolfo
   Io voglio
                                                  (s’avvia lentamente all’opposto lato, quando          Sì!...                                            Mi... si chiude... il respir!...
   per te, buon padre, restare in vita...
                                                  la sua attenzione è richiamata da sacri accordi   rodolfo                                             luisa
miller
                                                  che partono dal tempio)                              (cadendo su d’un seggio)                            Deh! qualche stilla
   Fia ver?...
                                                  luisa                                                M’arde le vene...                                   ne suggi ancor... ti fia
luisa                                                                                                                                                      ristoro...
                                                      Ah! l’ultima preghiera                           le fauci... orrido fuoco... Una bevanda...
   La figlia, vedi, pentita                                                                                                                              (volendo nuovamente offrirgli la tazza)
                                                      in questo caro suol dove felice               (accenna verso la coppa; Luisa la porge ad
   al piè ti cade...
                                                      trassi la vita!... e dove                     esso)                                               rodolfo
miller                                                – «T’amo» – ei mi disse!... Altrove                                                                 Ah! quel che m’offre
                                                                                                    rodolfo
    No, figlia mia...                                  domani pregherò!                                                                                    par che sappia l’infame!...
                                                                                                      (dopo aver bevuto)
    sorgi... deh! Sorgi!... Qui, sul mio cor...   (inginocchiasi; intanto ch’ella è tutta immersa     Amaro è questo nappo.                             luisa
(la rialza, e se la stringe al seno con tutta     in tacita preghiera, un uomo avvolto in lungo
                                                                                                    luisa                                                  Rodolfo, e puoi scagliar sì rea parola
l’effusione della tenerezza paterna)               mantello si è fermato sulla porta, un
                                                                                                       Amaro?...                                           contro la tua Luisa?
luisa e miller                                    famigliare lo segue)
                                                                                                    rodolfo                                             rodolfo
   In quest’amplesso l’anima oblia
                                                                                                      Bevi.                                               Ah! lungi, lungi
   quanti martiri provò finor!... –
                                                                                                                                                          da me quel volto lusinghier... quegl’occhi

54                                                                                                                                                                                                        55
atto terzo                                                                                                                                                                                 atto terzo

     in cui splende degli astri                 luisa                                           rodolfo                                            (Rodolfo getta la spada sulla tavola, e corre a
     raggio più vivo e terso...                    Oh! calmati...                                 Oh fulmine!...                                   Luisa)
     Fattor dell’universo,                      rodolfo                                           Ed io t’uccisi!...                               miller
     perché vestir d’angeliche sembianze          Guai, se mentisci!... Guai!...                luisa                                                 La morte!... Ah!... dite...
     un’anima d’inferno?                          Prima che questa lampada                         Ahimè!...                                       rodolfo
luisa                                             si spenga, tu starai                          rodolfo                                              Scampo non resta!...
   E tacer deggio?                                dinanzi a dio!                                (cacciandosi le mani fra’ capelli, e col grido       Un velen bevve!
   Deggio?...                                   luisa                                           terribile della disperazione)                      miller
rodolfo                                            Che!... Spiegati...                             Maledetto, il dì che nacqui...                      Figlia!... Un velen!...
   T’arretra... In questi                          parla...                                        il mio sangue... il padre mio...                (colto da quell’ambascia che non ha parola, si
   angosciosi momenti                           rodolfo                                            Fui creato, avverso iddio,                      slancia verso la figlia, che annoda le braccia al
   pietade almen d’un infelice, ah! senti!...      Con me bevesti                                  nel tremendo tuo furor!...                      collo paterno)
(prorompendo in lacrime)                           la morte!                                    luisa                                              luisa
luisa                                           (additando la coppa: Luisa accenna di cadere,      Per l’istante in cui ti piacqui...                 Padre... ricevi l’estremo... addio...
   Piangi, piangi... il tuo dolore              egli la pone sopra un seggio)                      per la morte che s’appressa,                       mi benedici... o padre mio... –
   più dell’ira è giusto, ahi quanto!           rodolfo                                            d’oltraggiar l’eterno, ah! cessa...                La man, Rodolfo... sento mancarmi...
   Oh! discenda sul tuo core                      Al ciel rivolgiti,                               mi risparmia un tanto orror...                     più non ti scerno... mi cinge un vel...
   come balsamo quel pianto...                    Luisa...                                                                                            Ah! vieni meco... ah! non lasciarmi...
   Se concesso al prego mio                                                                                                                           insieme accogliere... ne deve... il ciel...
                                                luisa
   è d’alzarsi fino a dio,
                                                (dopo qualche momento sorge come animata        SCENA QUARTA                                       rodolfo
   otterrò che men funesto
                                                da un pensiero)                                 Miller, e detti.                                     Ah! tu perdona il fallo mio,
   de’ tuoi mali sia l’orror.
                                                   Tu dicesti                                   miller                                               e perdonato sarà da dio
rodolfo                                            la morte?... Ah! d’ogni vincolo                                                                   ambo congiunge un sol destino...
                                                                                                   Quai grida intesi?... Chi veggo? Oh cielo!...
    Allo strazio ch’io sopporto                    sciolta per lei son io!...                                                                        me pure investe di morte il gel...
    dio mi lascia, in abbandono...                                                              rodolfo
                                                   Il ver disvelo... apprendilo...                                                                   Sì, teco io vengo, spirto divino...
    No, di calma, di conforto                                                                     Chi? L’assassino, misero, vedi
                                                   Moro innocente!...                                                                                insieme accogliere ne deve il ciel.
    queste lagrime non sono...                                                                    del sangue tuo!...
                                                rodolfo                                                                                            miller
    Son le stille, il gel che piomba                                                            miller
                                                (con ispavento)                                                                                       O figlia, o vita del cor paterno,
    dalla volta d’una tomba!...                                                                    Che disse?... Io gelo!...
                                                   O dio!...                                                                                          ci separiamo dunque in eterno?...
    Gocce son di vivo sangue                                                                    luisa
                                                luisa                                                                                                 Di mia vecchiezza promesso incanto,
    che morendo sparge il cor!                                                                     Padre!...
                                                   Avean mio padre i barbari                                                                          sogno tu fosti, sogno crudel!...
(l’oriuolo del castello batte le ore. Rodolfo
                                                   avvinto fra ritorte...                       miller                                                Non è più mio quest’angiol santo...
stringe Luisa per mano)
                                                   Ed io...                                        Luisa!...                                          me lo rapisce invido il ciel!...
rodolfo                                                                                                                                            (Luisa muore)
                                                rodolfo                                         rodolfo
  Donna, per noi terribile
                                                  Finisci.                                         Ma voglio a’ piedi
  ora squillò... suprema!...
                                                                                                   colui svenarti...
luisa                                           luisa
                                                                                                (raccogliendo la spada)
   Rodolfo!...                                     Io, misera...
                                                   onde sottrarlo a morte...                    luisa
rodolfo                                                                                            Rodolfo... arresta...
                                                   come quel mostro... – intendimi... –
  Nel mendacio                                                                                     già mi serpeggia... la morte... in sen...
                                                   Wurm imponeva a me...
  che non ti colga, oh, trema!
                                                   il foglio scrissi.
  – Amasti Wurm?
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