Tour della Birmania - Grattacieli e Palme
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a Savona in via Caboto al numero 15 tel. 019 2048556 - e-mail: info@grattacieliepalme.it Tour della Birmania dal 10 al 20 dicembre 2019 Sottili nuvole d’incenso si alzano profumando l’aria: ovunque si respira un’ intensa spiritualità, mentre il ritmo della vita sembra non conoscere il passare del tempo. Un’ anima permeata dalla profonda fede buddhista abbraccia paesaggi incantevoli, storie di sopravvivenza a brutali invasioni e guerre civili, un popolo dal cuore puro che non ha ancora rivelato appieno tutti gli aspetti della sua complessa personalità, ma capace di trasmettere profonde emozioni. Un paese ancora incontaminato, enigmatico e misterioso, di una bellezza talmente ammaliante che toglie il respiro. La nebbia mattutina sulle lussureggianti foreste tropicali che nascondono antiche pagode, il mistico fiume Irrawaddy, le montagne spettacolari, i piccoli villaggi, i mercati coloratissimi e le lunghe spiagge bianche bagnate da un mare cristallino: il “Paese degli specchi “ incanta e trascina, passo dopo passo, in un vortice di meraviglia. Un viaggio in Birmania, oltre ad offrire panorami straordinari, templi millenari ed emozioni autentiche e assolutamente indimenticabili, è un modo per rallentare il passo, prendere fiato, spostare il filo dell’orizzonte un po’ più lontano dal nostro sguardo. E un po’ più vicino all’essenziale. V. B. “Bagan è uno di quei luoghi che ti rende fiero di appartenere alla razza umana". Tiziano Terzani
PROGRAMMA 1° GIORNO SAVONA MILANO BANGKOK Ritrovo dei Signori partecipanti nei luoghi e agli orari prestabiliti, sistemazione sul bus riservato e trasferimento all’aeroporto di Milano Malpensa. Disbrigo delle formalità di check-in e doganali, quindi partenza per Bangkok con volo di linea Thai Airways. Pasti e pernottamento a bordo. 2° GIORNO BANGKOK YANGON Arrivo a Bangkok e proseguimento del viaggio con il volo diretto a Yangon, l’ex capitale del Myanmar il cui nome significa “la fine del conflitto”. Nota anche con il nome anglicizzato di Rangoon, possiede l’irresistibile fascino dell’Oriente, tipico di tanti film e romanzi di ambientazione esotica, che rende questa città una delle più interessanti del sud-est asiatico. All’arrivo, dopo le formalità doganali, incontro con la guida per la sensazionale visita della Shwedagon Paya, potenza tutelare della città ed emblema di tutta la nazione, a cui si accede da quattro monumentali passaggi coperti che raggiungono la cima della collina. Di questa splendida e maestosa regina, al centro di una distesa incredibile di templi, statue, santuari, stupa e tabernacoli, dove si vive un'atmosfera mistica tra monaci in meditazione, spire d'incenso e fiori lasciati dai fedeli, Somerset Maugham scrisse: “ si alzava superba, splendente nel suo oro, come una speranza improvvisa nella notte buia dell’anima..”. Imperdibile l’ora del tramonto, per uno dei momenti più indimenticabili dell’intero viaggio; cala il sole e gli ultimi raggi che illuminano la “Pagoda d’oro”, fanno brillare l’imponente stupa e il diamante grande come un cuore che ne orna la cima, trasformando il posto in un luogo magico. Passeggiare senza meta negli angoli più sconosciuti del tempio, tra piccoli zedi nascosti e reliquiari, dove la gente si ferma a portare un’offerta e pregare, permette di entrare in contatto con la fantastica popolazione birmana che conserva stili e ritmi di vita di un tempo ormai passato. Nel tardo pomeriggio sistemazione in hotel , cena e pernottamento. 3° GIORNO YANGON BAGAN Dopo la prima colazione trasferimento all’aeroporto in tempo utile per il volo di linea per Bagan. All’arrivo, incontro con la guida e intera giornata dedicata ad una tra le più grandi meraviglie create dall’uomo sulla terra, antica capitale del regno birmano, con Angkor il sito archeologico più affascinante e importante di tutto l’Oriente. Le cupole di
pagode, stupa e monasteri che si innalzano dalla pianura punteggiata da radi alberi, formano un paesaggio che rimarrà per sempre indelebile agli occhi di chi lo contempla, a ricordare un incontenibile percezione di misticismo frammisto all’umano senso della caducità. Dopo una sosta al vivace e coloratissimo mercato di Nyaung Oo, proseguimento verso il complesso archeologico, quanto resta degli oltre 13.000 edifici religiosi edificati dal X al XIV secolo, per la visita dei monumenti più spettacolari. Imponente e maestosa, Shwezigon Paya è una pagoda dorata alta 98 metri, cuore pulsante dei buddhisti birmani e prototipo di tutti gli stupa del Myanmar. All'interno è possibile ammirare le reliquie di quattro buddha: il sostegno di Kakusandha, il filtro d'acqua di Konagamana, un pezzo dell'abito di Kassapa e otto capelli di Gautama, il Buddha storico. Circondato da un numero incredibile di statue, templi, santuari, immagini e padiglioni. é un luogo pieno di magia che Kipling definì "una stupenda meraviglia scintillante". Caratterizzato da una guglia di stile indiano e dagli affreschi che rappresentano alcune scene tratte dal jataka, Wetkyi-in Gubyaukgyi, il “tempio nella grotta”, risale al XIII secolo, mentre la pagoda di Ananda è un edificio dalle proporzioni perfette che segna la fine del periodo antico e l’inizio del periodo medio. Prima di assistere dalla sommità di uno dei templi, allo spettacolo mozzafiato del tramonto, visita al monastero Ok Kyaung, uno dei pochi sopravvissuti all’antica era di Bagan, e ad una manifattura di oggetti decorativi in legno laccato. Rientro in hotel per la cena e il pernottamento. 4° GIORNO BAGAN - MONTE POPA Di prima mattina possibilità di effettuare un tour facoltativo in mongolfiera per poter ammirare dall’alto le splendide millenarie pagode e il maestoso fiume Irrawaddy mentre il sole sorge lentamente dietro le montagne in lontananza. Uno spettacolo da cartolina, perché dalla superficie terrestre è impossibile abbracciare con lo sguardo la bellezza degli oltre 2000 templi sparsi in un’area di 70 km². Rientro in hotel per la colazione e partenza per raggiungere un posto magico, una sorta di Olimpo birmano, dimora spirituale dei 37 Nats, spiriti di eroi morti in circostanze tragiche, venerati nella tradizione buddista nonché temuti in quanto particolarmente inquieti e vendicativi. Situato nel parco nazionale che porta il suo nome, Monte Popa è una colonna lavica solidificatasi e
successivamente messa a nudo dall’erosione, lo stesso tipo di evento geologico che ha formato la Torre del Diavolo nel Wyoming, famoso scenario del film “Incontri ravvicinati del terzo tipo” di Steven Spielberg. Una suggestiva salita a piedi nudi, porta ad un monastero che occupa la bocca del vulcano spento, da dove si può godere un panorama mozzafiato della regione tropicale circostante. Al ritorno visita di una fattoria dove si coltiva la palma toddy da cui viene raccolta una linfa nuvolosa che serve per fare il todd self-fermenting. La pianta si trova in tutto il sud-est asiatico e nel subcontinente, dove viene utilizzata per il vino e per un prodotto zuccherino noto come jaggery. Nel pomeriggio rientro a Bagan per poter continuare la visita di altri meravigliosi templi, come l’ elegante Nagayon che racchiude una grande immagine del Buddha protetta da un enorme naga, l’antichissimo Nanpaya, costruito in stile Mon con intricate incisioni su pietra, e il Gubaukgyi, realizzato in stile indiano e caratterizzato dai bellissimi dipinti dell’interno. Cena e pernottamento in hotel. 5° GIORNO BAGAN - MANDALAY - MINGUN - MANDALAY Dopo la prima colazione trasferimento a Mandalay la “città d’oro del re Mindon. Lungo il percorso sosta per il pranzo presso l’abitazione di alcuni contadini: l’occasione di entrare in contatto con la loro realta’ e la loro cultura. Nel pomeriggio trasferimento in battello a motore sul fiume Irrawaddy, osservando panorami e scene della vita fluviale, per raggiungere Mingun, meta di pellegrinaggi per i birmani, che vi recano per suonare in segno di devozione la campana più grande del mondo, del peso di circa 90 tonnellate. Dopo la sosta alla Pathodawgyi, l’enorme pagoda rimasta incompiuta a seguito di un terremoto che la danneggiò prima che fosse terminata, rientro a Mandalay per la cena e il pernottamento. 6° G IORNO MANDALAY - AMARAPURA – SAGAING - MANDALAY Dopo la prima colazione in hotel escursione dell’intera giornata dedicata alla scoperta dei dintorni di quella che in passato era la “ metropoli del buddismo ”. Sulle rive del lagoTaungthman, Amarapura è una città di raro incanto, avvolta in un’atmosfera sospesa, tra splendidi paesaggi naturali e antiche vestigia dove il tempo sembra essersi fermato. L’ antica capitale imperiale della Birmania si distingue per il monastero Maha Ganayong Kyaung, dove vivono e studiano centinaia di giovani monaci,
e l’ U Bein Bridge, il più lungo ponte in tek (1,2 chilometri) esistente al mondo, da cui si godono scorci incantevoli ed istantanee di autentica vita quotidiana. Proseguimento per raggiungere un mondo parallelo: Sagaing, l’affascinante collina sacra che, da lontano, appare interamente punteggiata di monasteri, stupa e templi dorati. Diversi sentieri salgono sul fianco della collina collegando con ripide scalinate in pietra gli edifici principali: l’Umin Thounzeh, con 45 statue di Buddha identiche disposte a semicerchio e la Soon U Ponya Shin Paya, con una terrazza panoramica da cui si gode una vista spettacolare sul fiume Ayeyarwady in una atmosfera di pace irreale. Rientro a Mandalay nel pomeriggio per visitare la Kathodaw Paya, conosciuta anche come il libro più grande al mondo perché tutti i 15 volumi che formano il tripitaka (il canone buddista) sono incisi su 738 tavole di marmo poste all’interno di altrettante pagode in miniatura dipinte con un bianco abbagliante e dello Shwenandaw Kyaung, tradizionale monastero birmano in legno, unico edificio sopravvissuto dell’antico e lussuoso palazzo reale. Al calar del sole escursione alla Mandalay Hill, meta di antichissimi pellegrinaggi e considerata da secoli come una zona sacra. La sua costruzione fu iniziata nel 1858, in occasione del 2400esimo giubileo del Buddha, dal re Mindon che volle seguire un’antica profezia secondo cui presso la disabitata collina sarebbe sorta una grande città. Assaltata da un battaglione britannico di Gurkha, che sostenne un terribile corpo a corpo contro gli occupanti giapponesi, Mandalay Hill sembra oggi non aver subito le ingiurie della guerra e conserva intatta la sua bellezza, con gli splendidi templi, le numerose statue, i resti del palazzo reale e le scalinate a spirale che portano alla cima da cui al tramonto si gode un incredibile panorama della città e del fiume. Cena e pernottamento in hotel. 7° GIORNO MANDALAY HEHO - LAGO INLE Dopo la prima colazione visita della Pagoda Mahamuni, al cui interno si trova un’antica statua del Buddha ricoperta da una miriade di foglie d’oro, meta quotidiana di migliaia di fedeli che ogni mattina eseguono la cerimonia dei lavacri rituali del volto; successivamente trasferimento in aeroporto per il volo diretto a Heho. All’arrivo, attraversando villaggi immersi in una campagna che presenta scenari di magnifica
bellezza, si raggiunge Pindaya una tranquilla cittadina posta sulle rive del lago Botoloke, casa dell’etnia Danu. Must della giornata è la visita delle grotte calcaree, culla più autentica della spiritualità. Un posto magico: nessun altro luogo in tutto il Myanmar sprigiona un simile fascino mistico. All’interno di Shew Oo Min, unica grotta visitabile, sono raccolte circa 6.000 statue e immagini di Buddha, di ogni forma materiale e dimensione, portate nei secoli dai pellegrini, opere assolutamente uniche, testimonianze di scuole artistiche e religiose ormai scomparse. Ammantate da suggestive leggende, le grotte di Pindaya rappresentano uno splendido catalogo dal vivo dell’intera iconografia buddhista, un ambiente di fede che non ha pari in tutto il sud est asiatico. Proseguimento alla volta di Nyaung Shwe, sulle rive del Lago Inle, uno dei luoghi più emozionanti ed evocativi del Paese, un paesaggio incantato, un’oasi estremamente romantica con un’atmosfera pregna di mistica malinconia. A 980 metri di altitudine e circondato da montagne che sfiorano i 2500 metri é popolato da villaggi costruiti su palafitte dove vivono gli Intha, i “figli del lago”, etnia di pescatori unici al mondo a remare con una gamba. Nel tardo pomeriggio sistemazione in hotel nelle camere riservate, cena e pernottamento. 8° GIORNO LAGO INLE - INDEIN Prima colazione in hotel. Sistemazione sulle lance per l’escursione sul Lago Inle alla scoperta delle abitudini di vita degli Intha, attraverso un suggestivo paesaggio di abitazioni realizzate in bambù su palafitte, orti galleggianti e coltivazioni di cotone, sigaro birmano e fiori di loto. Sosta alla Phaung Daw Oo, la pagoda che ospita 5 piccole statue di Buddha risalenti al XII secolo, ricoperte in segno di venerazione, nel corso del tempo, da così tante foglie d’oro che la loro forma originaria non è più riconoscibile . Al termine della visita, proseguimento dell’ itinerario per raggiungere il Monastero Nga Phe Kyaung, una splendida costruzione del XVIII secolo che poggia su 650 pali di tek e ospita al suo interno numerose e pregevoli statue di Buddha in legno intarsiato e dorato. Donate in segno di devozione dagli abitanti del villaggio sono tutte raggruppate al centro di un grande salone, in fondo al quale un monaco invita un gatto a saltare attraverso un cerchietto
di legno. Il tutto al fine di giustificare il nome popolare, “Monastero dei gatti”, risalente agli anni ’60, quando qui viveva un monaco solo con un unico felino, abituato a saltargli spontaneamente sul braccio. Ora gli animali sono più numerosi e si muovono lenti e sornioni forti della loro fama di saltatori che gli assicura ogni giorno un buon pasto caldo. Nel pomeriggio visita a Indein, un villaggio che, anche se sembra tratto dal “Libro della Giungla”, è molto più reale delle parole scritte da Rudyard Kipling, e nasconde un gioiello della storia e della cultura buddista di tutto il mondo: l’agglomerato Pagoda di Shwe Inn Thein, un complesso di 1600 stupa, risalenti al 1100/1200 d.C. , dove molti dei piccoli edifici sono stati inghiottiti dalla vegetazione che ha letteralmente colonizzato i mattoni con alberi e piante di ogni tipo. Un viaggio nel tempo e nello spazio con pochi paragoni al mondo. Rientro in hotel per la cena e il pernottamento. 9° GIORNO HEHO YANGON – ROCCIA D’ORO Prima colazione in hotel. In mattinata trasferimento in aeroporto per il volo di rientro a Yangon. All’arrivo partenza per raggiungere la Roccia d’Oro, uno dei luoghi più sacri del Myanmar. Lungo il percorso visita del cimitero di Htautkyant War, dove sono sepolti 27.000 soldati inglesi, delle pagode Shwemawdaw, in assoluto lo zedi più alto di tutto il Paese con i suoi 114 metri, e Shwethahlaung, caratterizzata da una imponente immagine del Buddha sdraiato. Ultima sosta al vivace mercato di Bago: imperdibile full immersion nella vita e nella cultura popolare. Nel pomeriggio arrivo a destinazione. Golden Rock, questo masso imponente con in cima un piccolo stupa, secondo la leggenda giace in bilico sulla montagna grazie a un capello del Buddha. Raggiungere la sommità è un’esperienza emozionante: centinaia di monaci e pellegrini si preparano a passare la notte in un luogo magico avvolto da un’atmosfera di profonda spiritualità. Al tramonto il cielo si tinge di porpora, le candele si accendono e le preghiere si innalzano di fronte alla roccia dorata, che silenziosa racconta la sua storia tutte le sere, in un rituale senza fine. Un’esperienza emotiva indimenticabile. Cena e pernottamento in hotel. 10° GIORNO ROCCIA D’ORO - YANGON Dopo la prima colazione in hotel, partenza per il ritorno a Yangon: un viaggio attraverso il bellissimo paesaggio della zona assistendo a scene di vita quotidiana. Nel pomeriggio ultime visite nel centro dell’ex capitale, passando attraverso strade ricche di architetture in stile coloniale, suggestive costruzioni in legno e tanti splendidi parchi che le valgono il soprannome di “città giardino dell'Asia”. Prima del rientro in hotel per la cena e il pernottamento, sosta al grande mercato Bogyoke costruito nel 1926 dai
colonialisti inglesi e dedicato al generale Aung San dopo l'indipendenza. Dislocati su due piani 2.000 negozi diversi offrono l’inverosimile: stoffe e manufatti di ogni genere, oggetti di artigianato, gioielli e pietre preziose, abiti tradizionali, strumenti musicali, vecchie monete, banconote, francobolli e medaglie ma anche medicine, generi alimentari, indumenti... Un fiocco di downtown, un intrigante concentrato di tradizione ed economia locale. 11° GIORNO YANGON MILANO SAVONA Dopo la prima colazione check-out dall’hotel e trasferimento all’aeroporto. Disbrigo delle formalità doganali e di check-in e partenza con volo di linea per l’Italia. All’arrivo a Milano Malpensa ritiro dei bagagli e sistemazione nel pullman riservato per il rientro nei luoghi di provenienza. “ Poi un mistero dorato si levò all’orizzonte… Ecco l’antica Shwedagon disse il mio compagno… e la cupola d’oro disse: questa è la Birmania e nessuna terra che tu conosci potrà essere come lei” R. KIPLING (“ Lettere dall’Oriente”) QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE € 2650 LA QUOTA COMPRENDE: · Trasferimento in pullman riservato da Savona all’aeroporto di Milano Malpensa e vv · Assistenza dell’organizzatore per tutta la durata del viaggio · Volo intercontinentale da Milano Malpensa a Yangon e vv. · 3 voli aerei interni tasse aeroportuali incluse · Sistemazione in camera doppia con servizi privati in hotels 4 selezionati · Pasti come da programma · Guida locale parlante lingua italiana per tutto il tour · Pullman privati dotati di climatizzatore · Tour con visite e ingressi come da programma · Barca privata per visita Mingun , Inle Lago & Indein · Facchinaggio in ogni aeroporto & molo LA QUOTA NON COMPRENDE: · Tasse aeroportuali internazionali dall’Italia € 218 ( da riconfermare ad emissione biglietteria) · Visti d’ingresso circa € 65 · Bevande · Assicurazione annullamento e medico-bagaglio · Mance · Tutto quanto non espressamente indicato nella voce “La quota comprende”.
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