Titolo: DPIA per l'adozione di strumenti formazione a distanza

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Titolo: DPIA per l'adozione di strumenti formazione a distanza
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
                                   UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
                              ISTITUTO COMPRENSIVO “VIA FABIOLA”
                         Sede Legale- Via Fabiola, 15 –00152 Roma - tel. - fax 58209244
                      DISTRETTO 24° C.M. RMIC8FV00P CODICE FISCALE 97712840582
                           RMIC8FV00P@istruzione.it – RMIC8FV00P@pec.istruzione.it

Titolo: DPIA per l’adozione di strumenti formazione a distanza
Richiesta del parere degli interessati
Non è stato chiesto il parere degli interessati.
Motivazione della mancata richiesta del parere degli interessati
Non si è ritenuto necessario richiedere un parere agli interessati, anche vista l’urgenza connessa. Qualora vi
fossero suggerimenti da parte dell’utenza, l’amministrazione si impegna ad effettuare successivi
aggiornamenti della presente DPIA che tengano conto delle stesse.

                                                     Contesto
Panoramica del trattamento
Quale è il trattamento in considerazione?
Questa DPIA è atta alla valutazione dell'impatto connesso all'uso di tecniche di insegnamento da remoto,
tramite l'utilizzo di tecnologie digitali.
Questa tecnica di insegnamento comporta la fruizione di processi formativi da parte degli alunni tramite
l'utilizzo di strumentazione informatica personale quali tablet, smartphone e pc connessi in rete.
La fruizione di tali processi può avvenire in ambito sia scolastico che domestico, e prevede l'utilizzo di
tecnologie online di condivisione e cooperazione finalizzate al raggiungimento di un obiettivo del singolo
alunno e/o del gruppo di lavoro.
L'utilizzo di meccanismi di condivisione e cooperazione facenti uso di tecnologie cloud, però, è associabile
ad un elevato rischio connesso al trattamento dei dati personali degli alunni. Si rende perciò necessaria
l'identificazione di piattaforme e policy di utilizzo volte a minimizzare la possibilità di violazioni della
privacy degli studenti.
Quali sono le responsabilità connesse al trattamento?
La complessità delle azioni e dei possibili risvolti in termini di violazione della privacy implica una
collaborazione fattiva tra le varie parti in causa. Queste sono, in particolare:
Il titolare del trattamento, in questo caso l'Amministrazione Scolastica, rappresentata legalmente dal
Dirigente Scolastico (D.S.), che assume un ruolo centrale di supervisione e guida nei confronti dell'operato
dei docenti. Inoltre, è compito del D.S. quello di definire un codice di condotta interno alla scuola che regoli
l'utilizzo della strumentazione elettronica utilizzata, e di sorvegliare sulla sua attuazione.
I docenti. Il loro ruolo centrale nella produzione di compiti e contenuti deve essere associato ad un loro
controllo nei confronti di tutte quelle attività suscettibili di violazioni della privacy. Al loro ruolo di
amministratori, spesso unici, di tutta la documentazione accessibile ai gruppi di lavoro va associata la
responsabilità del controllo delle regole di utilizzo prescritte, e la vigilanza sul corretto svolgimento delle
operazioni. A tal fine, il titolare si impegna ad attribuire ai docenti il compito di supervisione sulle attività e
a fornire agli stessi indicazioni sulle modalità più opportune con cui trattare i dati personali, ai fini dell'Art.
2-quaterdecies del D.Lgs. 196/2003.
Il consiglio di classe (o di interclasse per la scuola primaria): Delibera sulla valutazione finale in fase di
scrutini. Potrebbe quindi essere necessario allo stesso l'accesso ai documenti, ivi inclusi i dati personali.
Il Responsabile della Protezione dei Dati (RPD): ha il compito di fornire supporto a titolare, docenti e
interessati, per tutte quelle questioni concernenti la protezione dei dati personali all'interno dell'ambito di
applicazione del trattamento.
I responsabili del trattamento, quali i provider di servizi elettronici utilizzati per la didattica, devono
presentare garanzie sufficienti per mettere in atto misure tecniche e organizzative adeguate in modo tale che
il trattamento soddisfi i requisiti del GDPR e garantisca la tutela dei diritti dell'interessato. Particolare
attenzione va posta nei confronti dei fornitori di servizi cloud, ove richiesti. In questo caso, è necessario
prestare particolare attenzione alle loro policy sulla cessione dei dati a organismi terzi e all'eventuale
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salvataggio di dati su server extra-UE. Per questo motivo, sarà necessario effettuare una valutazione
preventiva dei provider dei servizi sulla base della loro compliance nei confronti della normativa in essere.
Inoltre, sarà necessario procedere alla nomina formale dei fornitori di tali servizi quali responsabili del
trattamento ai sensi dell'Art. 28, comma 3 del GDPR. Si ricorda inoltre che, sulla base di quanto previsto
dalla circolare AGID n. 2 del 9 aprile 2018, le Pubbliche amministrazioni possono avvalersi esclusivamente
di servizi cloud abilitati, la cui lista aggiornata può essere trovata sul sito dell’AGID.
Eventuali amministratori di sistema: nominati dal DS quali responsabili del trattamento relativamente alla
gestione dei sistemi informatici, collaborano con l'RPD e il DS nel fornire consulenze e pareri relativamente
allo stato delle risorse informatiche dell'amministrazione.
Ci sono standard applicabili al trattamento?
Attualmente non sono stati rinvenuti standard, certificazioni o codici di condotta applicabili al problema in
esame.

                                       Dati, processi e risorse di supporto
Quali sono i dati trattati?
La didattica da remoto permette di utilizzare le modalità di didattica cooperativa rese possibili dalle peculiari
capacità di condivisione dati proprie delle strumentazioni digitali. Nel caso specifico, gli strumenti hardware
sono di proprietà degli studenti, e vengono utilizzati con l'intento di svolgere compiti didattici o di avere
accesso a materiale formativo.
Le attività didattiche sono quindi svolte tramite una/più piattaforma/e elettronica/e che facilitano la
condivisione dei dati e l'organizzazione del lavoro di gruppo. Tali piattaforme, che spesso fanno utilizzo di
tecnologie cloud, si troveranno quindi a contenere, oltre alle informazioni necessarie per identificare
univocamente alunni, docenti ed eventuali altri interessati, tutta una serie di dati e informazioni da essi
prodotti, che perlopiù potrebbero essere condivisi tra diverse parti in causa, specialmente durante la loro
stesura nel caso di progetti di didattica cooperativa.
Questo tipo di dati include dati relativi alla didattica degli alunni e dei docenti.
Tali informazioni dipenderanno ovviamente dalla natura e materia didattica svolte, ma potrebbero contenere
dati o informazioni ad alto rischio per la privacy degli interessati. A titolo di esempio, potrebbero contenere
degli scritti che definiscono esplicitamente l'orientamento politico, la razza o la condizione sanitaria degli
interessati, che potrebbero essere di minore età. Il rischio è inoltre aumentato dal fatto che per via delle
particolari tecnologie utilizzate è facilmente riconoscibile il produttore degli scritti stessi.
Infine, è importante far notare che i dati presenti nelle piattaforme potranno essere oggetto di valutazione
scolastica.
Qual è il ciclo di vita del trattamento dei dati (descrizione funzionale)?
L'intero ciclo di vita dei dati passa attraverso alcune fasi ad alto rischio potenziale. In particolare, gli studenti
sono invitati a registrarsi a uno o più servizi di condivisione e organizzazione didattica, tramite l'utilizzo di
uno o più dispositivi di loro proprietà. Durante le attività didattiche tali servizi saranno utilizzati per affidare
agli studenti dei compiti, a volte da svolgere in autonomina o in team, che prevedono la produzione di
materiale. Tale materiale verrà con tutta probabilità conservato su server cloud e condiviso tra i vari membri
del team. Alla fine della produzione dello stesso, si potrà procedere all'archiviazione del materiale da parte
dei docenti interessati, che ne potrebbero fruire all'atto di esprimere (ed eventualmente di giustificare) una
valutazione sull'operato degli studenti. A tal fine, la documentazione ottenuta si profila quale atto
amministrativo endoprocedimentale. Per questo motivo è evidente come sia compito del docente procedere
all'archiviazione dei documenti nel momento in cui non sia più necessaria alcuna modifica da parte degli
alunni. L'archiviazione dovrà essere effettuata in modo tale da rendere non accessibile la documentazione
agli interessati, che potranno averne accesso o richiederne la modifica, rettifica o cancellazione solamente
tramite richiesta scritta che non limiti le finalità del trattamento, orientate al corretto svolgimento dell'attività
didattica.
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Per quanto riguarda la cancellazione dei dati, la Circolare n° 44 del 19/12/2005 della Direzione Generale per
gli archivi - "Archivi delle Istituzioni Scolastiche" prescrive la conservazione di elaborati delle prove scritte,
grafiche e pratiche per almeno un anno, e la conservazione di documentazione campione un anno ogni dieci
Quali sono le risorse di supporto ai dati?
Solitamente, ci si avvale di servizi, solitamente facenti utilizzo di tecnologie cloud, che permettono la
condivisione e organizzazione dei compiti assegnati. Tali tecnologie possono, talvolta, basarsi su server
extra-ue, e in tal caso è di fondamentale importanza verificarne la compliance alla normativa europea sul
trattamento dei dati.
A causa delle qualità cross-platform di questi servizi, essi vengono fruiti dagli interessati tramite una grande
varietà di strumentazione informatica che può comprendere tablet, pc e smartphone, che a loro volta possono
essere basati su diversi sistemi operativi e permettere la fruizione dei servizi tramite diversi browser o app.

Principi Fondamentali
Proporzionalità e necessità
Gli scopi del trattamento sono specifici, espliciti e legittimi?
Il trattamento prevede l'utilizzo di tecniche didattiche innovative atte allo svolgimento dell'insegnamento
scolastico in modalità remota e a sostenere un approccio consapevole al digitale nonché la capacità d’uso
critico delle fonti di informazione degli studenti.
Lo scopo ultimo è quello di formare gli studenti, con l'effetto collaterale di aumentarne la consapevolezza
nell'uso delle tecnologie moderne e nell'utilizzo di strumentazione digitale.
I dati personali relativi alle attività didattiche possono portare ad una valutazione degli studenti stessi da
parte dei docenti e del consiglio di istituto, e sono quindi suscettibili di diventare atti amministrativi
scolastici.
A tal fine si ritiene che il trattamento faciliti e migliori la qualità di un trattamento svolto nell'interesse
pubblico o connesso all'esercizio di pubblici poteri conferiti al titolare del trattamento.
Quali sono le basi legali che rendono lecito il trattamento?
Il trattamento viene effettuato sulla base del dpcm dell'8 marzo 2020, che prevede la sospensione dei servizi
formativi di ogni ordine e grado, e che introduce la possibilità di attività formative a distanza, quale possibile
alternativa. (in realtà il DPCM è più perentorio: che impone ai dirigenti scolastici di attivarsi per l’adozione
di strumenti di didattica a distanza per tutta la durata della sospensione delle attività didattiche).
L’utilizzo degli strumenti di formazione a distanza ha fondamento anche nei seguenti riferimenti normativi:
-        D. Lgs 82/2005 (Codice che traccia il quadro legislativo entro cui deve attuarsi la digitalizzazione
della pubblica amministrazione)
-        D. L. 179/2012 convertito con L. 221/2012 (che ha introdotto per le istituzioni scolastiche l’uso del
registro elettronico)
Nel caso in cui gli elaborati degli studenti inseriti nelle piattaforme utilizzate vengano considerati validi ai
fini della valutazione (i c.d. compiti di valutazione), la Circolare n° 44 del 19/12/2005 della Direzione
Generale per gli archivi - "Archivi delle Istituzioni Scolastiche", che prescrive la conservazione di
documentazione campione un anno ogni dieci.
Trattandosi di soggetti di minore età, è bene ricordare che alla luce del D.L. 101 del 10 agosto 2018 (art. 2 -
quinquies), l'età dalla quale il minore "può esprimere il consenso al trattamento dei propri dati personali in
relazione all'offerta diretta di servizi della società dell'informazione" è stata fissata a 14 anni.
I dati raccolti sono adeguati, pertinenti e limitati a quanto è necessario in relazione alle finalità per cui
sono trattati (minimizzazione dei dati)?
I docenti sono invitati a raccogliere (e archiviare) la quantità minima di informazioni necessaria al corretto
svolgimento delle loro funzioni.
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Ciò nonostante, è importante far notare come un corretto giudizio sul processo formativo degli studenti passi
attraverso l'attenta valutazione dell'intero processo formativo dello studente, e non soltanto dell'elaborato
ottenuto nella sua fase finale. Per questo motivo, tutte le informazioni legate al processo formativo possono
essere considerate pertinenti ai fini della valutazione e quindi oggetto del trattamento.
A tal fine, è bene ricordare che è fondamentale la vigilanza del titolare del trattamento affinché l'insieme dei
dati trattati non esuli dalle sole esigenze formative connesse all'ambito strettamente didattico.
I dati sono esatti e aggiornati?
La procedura di raccolta e conservazione dei dati prevede la creazione spesso cooperativa di contenuti,
perciò potrebbe presentarsi il caso in cui un elaborato venga deliberatamente modificato da eventuali
collaboratori durante il suo processo di creazione. In tal caso, è preferibile utilizzare uno strumento che tenga
traccia delle modifiche apportate alla documentazione, tramite ad esempio soluzioni di backup e di
cronologia delle modifiche.
Una volta terminati, gli elaborati delle prove scritte, grafiche e pratiche possono essere considerati
documentazione amministrativa oggetto di valutazione scolastica. Per questo motivo, essa non può essere
modificata o cancellata neppure su richiesta degli interessati per il periodo prescritto dalla legge e comunque
funzionale alla corretta valutazione da parte dei docenti e del consiglio di classe.
Qual è il periodo di conservazione dei dati?
La conservazione dei dati è necessaria per un periodo strettamente necessario allo svolgimento dell'attività
formativa. Successivamente ad essa, i dati verranno archiviati dal docente (anche attraverso una apposita
funzionalità proposta dal servizio, ove presente), e la documentazione prodotta verrà resa inaccessibile agli
interessati, salvo richiesta scritta di accesso o cancellazione degli interessati.
Nel caso in cui gli elaborati debbano essere oggetto di valutazione, l'archiviazione deve essere mantenuta per
almeno un anno dalla produzione, a meno che non ci si trovi nei casi particolari previsti dalla Circolare n° 44
del 19/12/2005 della Direzione Generale per gli archivi - "Archivi delle Istituzioni Scolastiche" che prescrive
la conservazione di documentazione campione un anno ogni dieci. In tal caso, bisogna distinguere i due casi:
•         dati ed elaborati non soggetti a valutazione: non hanno necessità di essere conservati per eventuali
verifiche o controlli per cui devono essere cancellati nel momento in cui termina l'attività formativa svolta.
Di norma tali dati vanno cancellati alla fine dell'anno scolastico a meno che l'attività programmata si svolga
su più anni scolastici ed è necessario per essa operare qualche forma di trattamento anche sui dati raccolti gli
anni precedenti;
•         dati ed elaborati soggetti a valutazione: il periodo di conservazione deve rispettare le disposizioni
previste dalla legge fra cui la citata circolare n°44 del 19/12/2005 della Direzione Generale degli archivi-.
Misure a tutela dei diritti degli interessati.
Come sono informati del trattamento gli interessati?
Gli interessati vengono informati del trattamento precedentemente all'inizio dello stesso, tramite
somministrazione di informativa ex Art. 13 del Reg. UE 206/679. L'informativa viene somministrata ad
alunni e genitori degli stessi tramite una combinazione più completa possibile dei canali disponibili alla
scuola, che includono, a titolo esemplificativo e non esaustivo:
•         La pubblicazione di una circolare;
•         Eventualmente tramite l'invio della stessa agli indirizzi mail indicati da genitori, alunni e dipendenti
(si sottolinea anche qui l'importanza di utilizzare il campo ccn per l'invio, che a differenza del campo "a" e
"cc" consente l'invio a più destinatari senza condividerne gli indirizzi);
•         L'utilizzo delle modalità di comunicazione scuola famiglia messe a disposizione dal registro
elettronico.
Gli interessati devono necessariamente venire informati delle finalità didattiche su cui il trattamento si basa,
e devono venire chiaramente elencati i possibili rischi associati all'utilizzo delle piattaforme. Inoltre, deve
essere chiaro che durante il processo didattico stesso verranno forniti agli studenti le conoscenze necessarie
ad un utilizzo consapevole della strumentazione, ivi compresa la protezione dei dati personali propri e altrui.
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L'informativa dovrà inoltre contenere necessariamente un riferimento alla policy scolastica sull'utilizzo delle
strumentazioni elettroniche, nella quale devono essere ben definite le responsabilità delle parti in causa.
Nella policy dovrà essere chiaro che si potranno utilizzare, a scopi didattici, solamente quei servizi
considerati "sicuri", che il titolare provvederà a nominare responsabili del trattamento. Dovrà essere chiaro
che i gestori di tali servizi sono stati nominati responsabili del trattamento, e le condizioni di tali nomine. A
tal proposito, si auspica includano un diritto di cancellazione o limitazione della visibilità dei dati in qualsiasi
momento del servizio, e una limitazione sulla condivisione di tali dati con servizi terzi, che non siano stati a
loro volta nominati sub-responsabili del trattamento. Sarà responsabilità del titolare, sentito l'RPD e le parti
in causa, prevedere delle eccezioni a questa indicazione, nel caso di servizi particolarmente validi e
importanti dal punto di vista didattico.
Inoltre, sarà necessario rendere edotti gli interessati sui diritti di accesso, rettifica e cancellazione, ponendo
preventivamente attenzione sui tempi necessari al trattamento dei dati. Particolare attenzione dovrà essere
posta sul fatto che, una volta prodotti, i dati non potranno essere cancellati per un anno, in quanto atti
amministrativi (o che verranno utilizzati a scopo di archivio, qualora la situazione lo preveda)
Ove applicabile: come si ottiene il consenso degli interessati?
Non è previsto.
Come fanno gli interessati a esercitare i loro diritti di accesso e di portabilità dei dati? i loro diritti di
rettifica e di cancellazione (diritto all'oblio)? i loro diritti di limitazione e di opposizione?
La scuola mette a disposizione degli interessati un modulo di esercizio dei propri diritti. Gli interessati
possono sempre rivolgersi all'amministrazione tramite la modalità da loro preferita per l'esercizio degli stessi.
Gli obblighi dei responsabili del trattamento sono definiti con chiarezza e disciplinati da un contratto?
I servizi utilizzati sono stati selezionati anche sulla base della presenza di un contratto d'uso (fosse anche
visualizzato e accettato in forma elettronica) che descriva l'ambito delle rispettive responsabilità e specifica
gli obblighi loro incombenti.
Nel caso in cui questo contratto non sia disponibile, il titolare provvederà a stipulare un contratto di nomina
del responsabile.
In caso di trasferimento di dati al di fuori dell'Unione europea, i dati godono di una protezione
equivalente?
L'elenco dei servizi ammessi prevede solamente e ove fosse necessario l'utilizzo di server posti negli Stati
Uniti d'America o nella Svizzera, che garantiscano misure di sicurezza comparabili con quelli previsti dalla
normativa di riferimento.

Rischi
Misure esistenti o pianificate
Crittografia
I dati sono trattati tramite l'utilizzo di meccanismi di conservazione e comunicazione cifrati, ai fini di
garantire la minimizzazione del rischio di acceso agli stessi.
Controllo degli accessi logici
L'accesso alle funzionalità del delle piattaforme utilizzate deve essere regolato da un sistema di attivazione di
account con permessi specifici, protetti da password, attivabili e disattivabili dall'amministratore del software
(il D.S. o un suo delegato).
Archiviazione
Tutta la documentazione relativa all'attività Istituzionale dell'Amministrazione è regolata dalla normativa
vigente in materia di archiviazione nella pubblica amministrazione, contenente indicazioni specifiche per la
pubblica istruzione.
Minimizzazione dei dati
I dati vengono trattati e archiviati in forma minima, per quanto previsto dalla normativa vigente
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Lotta contro il malware
I sistemi scolastici sono protetti da malware con modalità di protezione sia hardware che software (firewall e
antivirus). È inoltre opportuno fornire agli utilizzatori delle linee guida sull’utilizzo sicuro delle risorse
elettroniche e digitali, che includano le istruzioni per una efficace lotta al malware.
Backup
I sistemi di didattica da remoto utilizzati per il trattamento devono essere provvisti di una modalità di
backup.
Manutenzione
Viene effettuata regolarmente una attività di manutenzione nei confronti dei sistemi hardware scolastici. Il
responsabile del trattamento garantisce inoltre il corretto funzionamento del software cloud di didattica da
remoto.
Contratto con il responsabile del trattamento
I responsabili del trattamento devono essere nominati tali tramite la stipula di un contratto, ai sensi degli Artt.
28 e 29 del Reg. Ue 679/2016
Politica di tutela della privacy
L'amministrazione ha messo in atto una serie di misure orientate all'adeguamento della stessa alla normativa
vigente. I dipendenti sono stati nominati incaricati al trattamento ai sensi dell’Art. 2- quaterdecies del D.Lgs.
196/2003, per l’esercizio delle loro funzioni.
Gestire gli incidenti di sicurezza e le violazioni dei dati personali
L'amministrazione ha emesso un regolamento interno per la gestione dei data breach, al cui interno sono
specificate le modalità di gestione di tali fenomeni
Accesso illegittimo ai dati
Quali potrebbero essere i principali impatti sugli interessati se il rischio si dovesse concretizzare?
Diffusione di dati personali di minori, Diffusione di dati concernenti l'orientamento politico, la razza o la
condizione sanitaria degli interessati, Cyberbullismo
Quali sono le principali minacce che potrebbero concretizzare il rischio?
Pubblicazione su piattaforme social di dati personali, Scarsa sensibilità degli studenti alla privacy dei
compagni, Episodi di Cyberbullismo, Negazione del diritto all'oblio
Quali sono le fonti di rischio?
Un dipendente che si renda responsabile di una negligenza a causa di un'insufficiente formazione e
sensibilizzazione, Un utente (studente e di minore età) che voglia utilizzare le informazioni per mettere in
atto episodi di bullismo
Quali misure fra quelle individuate contribuiscono a mitigare il rischio?
Tutte le misure esistenti o pianificate individuate.
Come stimereste la gravità del rischio, specialmente alla luce degli impatti potenziali e delle misure
pianificate?
Massima. L'utilizzo improprio delle piattaforme didattiche, e specialmente la pubblicazione di informazioni
sensibili di minori a scopo di Cyberbullismo potrebbe avere importanti conseguenze negative sulla vita delle
vittime, specie in un periodo delicato quale è l'adolescenza. Ciò potrebbe causare disturbi psicologici a lungo
termine o permanenti.
Come stimereste la probabilità del rischio, specialmente con riguardo alle minacce, alle fonti di rischio
e alle misure pianificate?
Limitata. L'attivazione di sistemi di vigilanza interna e l'adozione e attuazione del regolamento, unito ad
attività di sensibilizzazione possono essere in grado di limitare violazioni ad alto impatto.
Tuttavia, vista anche l'elevata imprevedibilità dei comportamenti dei minori in questione, non possono essere
esclusi comportamenti inappropriati che possano portare a conseguenze anche gravi per gli interessati.

Modifiche indesiderate dei dati
Quali sarebbero i principali impatti sugli interessati se il rischio si dovesse concretizzare?
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Potrebbe limitare le possibilità di intervento dell'amministrazione o dell'autorità giudiziaria.
Quali sono le principali minacce che potrebbero consentire la concretizzazione del rischio?
Accesso illecito ai dati e modifica degli stessi
Quali sono le fonti di rischio?
Errore umano, Fonti umane interne, che intervengano nella modifica dei dati
Quali misure, fra quelle individuate, contribuiscono a mitigare il rischio?
Tutte le misure esistenti o pianificate individuate.
Come stimereste la gravità del rischio, in particolare alla luce degli impatti potenziali e delle misure
pianificate?
Limitata, Sebbene la violazione potrebbe portare ad una errata valutazione dell'alunno, le misure di backup e
controllo degli accessi logici permetterebbero il recupero delle informazioni e la potenziale identificazione
delle fonti di modifica.
Come stimereste la probabilità del rischio, specialmente con riguardo a minacce, fonti di rischio e
misure pianificate?
Trascurabile, Appare impossibile che le fonti di rischio considerate concretizzino una minaccia basandosi
sulle caratteristiche dei supporti, purché si proceda all'alienazione della disponibilità degli stessi agli studenti
interessati, alla fine della fase di elaborazione concessagli.

Perdita di dati
Quali potrebbero essere gli impatti principali sugli interessati se il rischio dovesse concretizzarsi?
Problematiche nella valutazione degli studenti da parte dei docenti e dell’amministrazione.
Quali sono le principali minacce che potrebbero consentire la materializzazione del rischio?
Distruzione dei server del servizio, Perdita dell'accesso ai documenti, errore umano
Quali sono le fonti di rischio?
Fonti umane interne, Fonti umane esterne (incaricati del responsabile del trattamento o dei sub-
responsabili), Eventi naturali che possano influire sui dispositivi fisici di archiviazione.
Quali misure, fra quelle individuate, contribuiscono a mitigare il rischio?
Tutte le misure esistenti o pianificate individuate.
Come stimereste la gravità del rischio, specialmente alla luce degli impatti potenziali e delle misure
pianificate?
Limitata, Possibile valutazione scolastica errata dell'alunno, a causa dell'incompletezza delle informazioni a
disposizione del valutatore.
Come stimereste la probabilità del rischio, specialmente con riguardo alle minacce, alle fonti di rischio
e alle misure pianificate?
Trascurabile, Appare impossibile che le fonti di rischio considerate concretizzino una minaccia basandosi
sulle caratteristiche dei supporti, purché si proceda all'alienazione della disponibilità degli stessi agli studenti
interessati.
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
            UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO
       ISTITUTO COMPRENSIVO “VIA FABIOLA”
   Sede Legale- Via Fabiola, 15 –00152 Roma - tel. - fax 58209244
DISTRETTO 24° C.M. RMIC8FV00P CODICE FISCALE 97712840582
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                                  IL DIRIGENTE SCOLASTICO
                                      (Prof.ssa Fanny Greco)
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