Test atletici per l'età giovanile - Titolo della lezione (prima parte)
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Titolo della lezione Test atletici per l’età giovanile (prima parte) A cura di Marco Valente dell’Organico Didattico di SdS Coni Liguria Genova, 12 Ottobre 2012 http://sds.coniliguria.it 1
Le nostre parole chiave Test: Prova, saggio, esperimento; Atleta: chi pratica lo sport con speciale addestramento e spirito agonistico; Giovane: persona che è tra l’adolescenza e la maturità; Il progetto dell’UE"Gioventù in azione" per il periodo 2007-2013 riguarda in generale i giovani di età compresa tra i 15 e i 28 anni (con talune riserve i giovani dai 13 ai 20 anni).
Valutazione e controllo dell’allenamento Secondo C.Bosco la prestazione sportiva dipende dall’interazione di fattori genetici, strutturali, fisiologici, biomeccanici e psicologici. La somministrazione di carichi di lavoro determina modificazioni a breve e a lungo termine sia a livello enzimatico e cellulare che a livello morfologico e strutturale. La quantificazione della misura delle modificazioni e degli adattamenti specifici dipende dalla loro valutazione funzionale.
Valutare Tenere in considerazione, stimare Considerare, tener presente, calcolare
La valutazione motoria e sportiva Perché valutare? Che cosa valutare? Come valutare? Quando valutare
Perché valutare? Monitorare nel tempo le caratteristiche motorie durante l’ età evolutiva per studiarne l’evoluzione; Predire le prestazioni future ed orientare verso le specialità più idonee; Individuare punti forti e deboli dell’atleta rispetto al modello prestativo e scegliere gli obiettivi dell’allenamento; Determinare i carichi di allenamento ottimali; Verificare i miglioramenti e l’efficacia dei programmi utilizzati durante i cicli d’allenamento; Motivare in assenza di gare o quando è difficile percepire i miglioramenti in gara; Controllare lo stato di forma durante la stagione;
Che cosa valutare? Obiettivi precisi e definiti dei fenomeni da misurare in relazione agli scopi più generali della valutazione, dei soggetti da studiare e dei modelli di prestazione delle discipline sportive oggetto dell’interesse. Solitamente gli obiettivi della valutazione sono le capacità condizionali e coordinative che rappresentano i presupposti per la prestazione delle diverse discipline sportive. Normalmente sono valutati anche i gesti tecnici e l’allenamento per il perfezionamento del gesto tecnico
Come valutare? Partendo dagli obiettivi dell’allenamento in funzione della disciplina sportiva e della specialità di gara, si passa alla determinazione degli obiettivi della valutazione e quindi alla scelta dei test più opportuni e utili per acquisire le informazioni richieste. Un test, o meglio una batteria di test, permette di raccogliere dati importanti per fotografare e monitorare nel tempo l’evoluzione delle caratteristiche motorie individuali e collettive degli atleti
Quando valutare? Occorre tenere presente che un test che risulta valido con atleti evoluti di una determinata disciplina sportiva, può non esserlo con dei principianti o con atleti più o meno evoluti di altre discipline.
Chi stabilisce l’età utile per iniziare l’attività agonistica? Sono le federazioni Sportive che stabiliscono le modalità e l’età per effettuare la visita di idoneità sportiva agonistica. L’età varia da sport a sport. Alcuni esempi: Anni 8 = Tennis, tennis tavolo, pattinaggio artistico, nuoto, ginnastica, golf, bocce, karting, pattinaggio su ghiaccio …… Anni 9 = Baseball, softball, pallanuoto, tiro con l’arco, bowling… Anni 10 = Sci nordico, hockey, hockey su prato, canoa, badminton, tamburello…… Anni 11 = Pallacanestro, sci alpino, bridge, canottaggio, dama, canottaggio sedile fisso, scacchi …… Anni 12 = Calcio, taekundo, atletica leggera, rugby, arti marziali, judo …… Anni 13 = Ciclismo, pentathlon, pugilato, orientamento, tajiciquan…… Anni 14 = Pallavolo, tiro a volo, moto, ……
Periodo postnatale Prima infanzia: ( 0 – 2 anni ) Seconda infanzia: ( 2 – 6 anni ) Terza infanzia: ( 6 anni – pubertà ) Adolescenza: [(F) 10 – 18 anni; (M) 12 – 20 anni]; Tanner.
Classificazione e sviluppo delle capacità motorie
Strumenti di rilevamento: non esistono solo i test Le variabili qualitative possono essere espresse: Questionari Griglie di osservazione tecnica qualitativa Analisi biomeccanica della prestazione tecnica Tabelloni manuali e score elettronici per l’analisi tecnico-tattica e prestativa in partita Analisi della prestazione dei parziali di gara Allenamenti standardizzati e controllati con parametri fisiologici
Valutazione funzionale La Valutazione, per rilevare gli indicatori di una specifica qualità o, quando è possibile, direttamente la qualità stessa, utilizza i Test. Si tratta di esercizi che debbono essere eseguiti secondo un protocollo di indagine specifico per ciascuna qualità e finalizzati a misurare una caratteristica (test diretti) od un suo indicatore (test indiretti).
Misurare “Ogni qual volta vi è possibile misurare ed esprimere per mezzo di numeri l’argomento di cui state parlando, voi conoscete effettivamente qualcosa; quando però ciò non vi è possibile o non ne siete capaci, scarsa ed insoddisfacente è, da un punto di vista scientifico, la vostra conoscenza” Thomson W. (1824 – 1907)
Grandezza fisica Tutto ciò che è suscettibile di una determinazione quantitativa, cioè che può essere misurato, è una “grandezza fisica”. Ne sono esempi la lunghezza, la massa, il tempo, la velocità, l’energia ecc.
Misure dirette Misurare una grandezza, vuol dire metterla a confronto con il campione unitario, detto unità di misura, al fine di stabilire quanti campioni è necessario sommare per ottenere la grandezza oggetto della misura. Il confronto diretto di una grandezza con l’unità campione, rappresenta una misura diretta. (es. la misura della larghezza di un tavolo)
Misura indiretta Quando è difficile realizzare la misura diretta, si ricorre ad una misura indiretta, che significa ricavare il valore di una grandezza utilizzando opportune relazioni analitiche tra la grandezza oggetto della misura ed altre grandezze di cui è possibile una misura diretta.(es. eco, radar, ecc.)
Rigore scientifico Le operazioni di misura, pur eseguite con le tecniche più accurate e con gli accorgimenti più appropriati, non ci permettono di conoscere un valore perfettamente definito nel senso più rigoroso della sua espressione numerica.
Errori nelle misure dirette Errore di sensibilità: dipende dalla sensibilità dello strumento adoperato (es.) 5 cm < L < 6 cm ; L = (5,5 ± 0,5)cm Errore casuale o statistico: prodotto da cause differenti sia per difetto che per eccesso. (es.) cronometraggio manuale Errore sistematico: deriva da deficienze strumentali, da uso errato di leggi o metodi di misura. (es.) usare un cronometro che va avanti
Calcolo dell’errore Se lo strumento ha scarsa sensibilità e la misura si ripete costante, si assume come valore la grandezza letta e come errore (err.max.) la semiampiezza dell’intervallo minimo; Il valore più attendibile di una serie di misure di una grandezza fisica è la media aritmetica (M). Gli errori di misura (o statistici): semidispersione: d = ½ (xmax – x min); x = M ± d errore semplice medio: δ = Σ|xi – M|; x = M ± δ n deviazione standard: σ = VΣ(xi – M)2 ; x = M ± σ n-1
Misurare non è valutare Un test corrisponde ad una misura di una prestazione ma non è assimilabile al valore della persona, del suo impegno, dei suoi miglioramenti e della sua coscienza motoria.
Presupposti scientifici di un test Per predisporre test utili allo scopo di raccogliere dati realmente descrittivi la prestazione e statisticamente attendibili è necessario che posseggano alcune caratteristiche importanti.
Requisiti fondamentali di un test Un Test deve offrire garanzie: 1) di validità, se ciò che si propone di misurare viene effettivamente misurato. 2) di attendibilità, se uno stesso soggetto che vi si sottopone in identiche situazioni riproduce risultati simili. 3) di obiettività se il rilevatore influisce scarsamente sui risultati dei soggetti testati. Inoltre bisogna aggiungere che il test deve poter essere di facile applicazione e somministrato con procedure uniformi per tutti. 24
Specificità di un test In aggiunta un test per evitare commistioni fra più fenomeni dovrebbe essere quanto più selettivo possibile cioè dovrebbe misurare il minor numero possibile di variabili (ottimale è una sola).
La valutazione della forza Generalmente i test per la valutazione delle espressioni di forza utilizzano per la Forza massima: Dinamometri isometrici Dinamometri isotonici (con encoder) Dinamometri isocinetici Per la Forza esplosiva rapida reattiva: Prove di salto e lancio
Rapporto tra percentuale della Forza massima e numero di ripetizioni
La valutazione della resistenza
La valutazione della rapidità Generalmente i principali test per la misura della rapidità riguardano: Test di reazione motoria semplice Test di reazione motoria discriminante Test di rapidità locomotoria Test di rapidità ciclica Test di rapidità aciclica
Analisi dei risultati Il risultato del test permette considerazioni per spiegare il fenomeno indagato, per offrire interpretazioni da usare nella prassi dell’allenamento e per stabilire un primo dato oggettivo nella valutazione; sarà utile all’atleta per conoscere il proprio stato, per stabilire insieme al proprio allenatore obiettivi realmente raggiungibili e stimare i potenziali margini di miglioramento.
Banca dati Questi dati, inoltre, se ben raccolti potranno essere usati su periodi medio-lunghi per scoprire status, tendenze e modifiche delle condizioni degli atleti e potranno essere utilizzati dagli allenatori per confermare o modificare modelli di prestazione e metodi di preparazione.
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