TERMOMETRO ITALIA - AZIENDE - Come le imprese italiane affrontano la ripresa dopo la crisi Covid-19 - Cerved Know

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TERMOMETRO ITALIA - AZIENDE - Come le imprese italiane affrontano la ripresa dopo la crisi Covid-19 - Cerved Know
TERMOMETRO ITALIA - AZIENDE
Come le imprese italiane affrontano la ripresa dopo
la crisi Covid-19

                             Rapporto mensile
                             1 luglio 2020
TERMOMETRO ITALIA - AZIENDE - Come le imprese italiane affrontano la ripresa dopo la crisi Covid-19 - Cerved Know
L’iniziativa e il metodo

indice
         Highlights

         Sintesi del rapporto di ricerca
L‘iniziativa e il metodo

Presentiamo il rapporto di luglio di Termometro Italia AZIENDE.
Termometro Italia è il piano di ricerca che monitora l’impatto della crisi Covid-19, la ripresa e la percezione del futuro delle famiglie
e delle imprese italiane.
L’indagine è condotta da Innovation Team, società di ricerca del Gruppo Cerved, la principale società italiana di servizi e tecnologie
dell’informazione.
Il piano prevede interviste periodiche, con frequenza mensile, di due campioni rappresentativi:
•       Termometro Italia FAMIGLIE: 500 famiglie stratificate per reddito, professione (fonte principale di reddito), composizione del
        nucleo familiare e area geografica;
•       Termometro Italia AZIENDE: 500 aziende stratificate per settore di attività, classe dimensionale, area geografica.
Le rilevazioni sono effettuate con tecnica mista, telefonica e online.
Quello che presentiamo è il secondo rapporto AZIENDE, basato su una rilevazione effettuata nell’ultima decade di giugno.
Sono state intervistate 500 imprese con almeno 10 addetti. I dati sono stati espansi a rappresentare l’universo delle 225 mila
imprese italiane di tutti i settori produttivi appartenenti alle seguenti fasce dimensionali: da 10 a 50 addetti, da 51 a 100, a 101 a
250, oltre 250.

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L’iniziativa e il metodo

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         Highlights

         Sintesi del rapporto di ricerca
Highlights (1)
Sta cambiando la direzione del vento. Alla ricerca di una nuova normalità, le imprese si lasciano alle spalle l’emergenza.
E dal clima universalmente pessimistico della fase post lockdown si passa ai primi segnali di ottimismo per la ripresa.
• L’impatto della crisi nella percezione delle aziende resta molto grave, ma nell’ultimo mese meno aziende (dal 42,9% al
  34,9%) si considerano vulnerabili a causa delle perdite subite. E soprattutto diminuiscono quelle che si considerano a
  rischio sopravvivenza (dal 17,4% al 14,3%).
• La recessione è in ogni caso estremamente pesante. Il 51,2% delle aziende prevedono un calo del fatturato superiore
  al 20% rispetto all’anno precedente. Per il 21,1% la perdita si prospetta gravissima, oltre il 50% del fatturato.
• Le imprese si preparano quindi a introdurre già quest’anno misure urgenti, mirate alla sopravvivenza: il 15,5%
  affronterà una ristrutturazione, chiudendo o riconvertendo parti dell’attività; il 22,6% ridurrà il personale, e per il
  17,9% potrebbe trattarsi di tagli drastici. Nonostante queste misure, nove aziende su cento (8,7%) ritengono probabile
  dover chiudere entro l’anno.
• Il ritardo nella ripresa dei consumi è il timore principale delle imprese: questa preoccupazione è cresciuta nell’ultimo
  mese dal 43,2% al 58,2%. Le difficoltà finanziarie restano importanti, ma solo per le imprese più a rischio: sono la
  preoccupazione maggiore per il 20,6% delle imprese. Un segnale di ritorno alla normalità è che le difficoltà logistiche
  provocate dall’emergenza sono il problema principale solo per il 6,4% delle aziende.

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Highlights (2)
• Quanto tempo occorrerà per tornare ai livelli produttivi pre-crisi? Le valutazioni su questo tema ci mostrano che il
  sentiment delle imprese sta cambiando, facendo registrare i primi segnali di fiducia. Per il 27,7% delle imprese ci sarà
  una piena ripresa già entro la fine di quest’anno, mentre più della metà (56,1%) la prevedono nel 2021. Solo per il
  16,1% ci vorranno tempi più lunghi. Su questo punto la visione delle grandi e medie aziende è molto più ottimistica di
  quella delle imprese minori.
• La crisi provocata dall’emergenza Covid-19 agisce da acceleratore della trasformazione industriale. Guardando ai
  prossimi due anni, oltre la metà delle aziende (54,1%) modificherà la propria organizzazione, e tutti gli ambiti della vita
  aziendale subiranno cambiamenti: la gestione del personale, i canali commerciali, le tecnologie, i fornitori, le scelte di
  mercato.
• Si torna in ufficio. L’esperienza del lavoro a distanza, introdotto dal 43,9% delle aziende (che per la maggior parte non
  l’utilizzavano prima dell’emergenza), è stata giudicata molto positivamente. Ora però diminuiscono gli entusiasti e si
  riconduce lo smart working alla sua funzione non sostitutiva del lavoro tradizionale: un modo per organizzare il lavoro
  in modo più agile, allo scopo di migliorare la produttività e venire incontro alle esigenze dei dipendenti. Le imprese
  continueranno a utilizzarlo in modo episodico (32,7%) o sistematico (19,1%), ma solo nel 5,1% dei casi sarà la modalità
  di lavoro preferenziale. Il confronto tra il punto di vista delle aziende e quello dei lavoratori mostra che questi ultimi
  (75,9%) hanno un orientamento molto più positivo verso l’introduzione sistematica dello smart working.

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Highlights (3)
• Riguardo alla sostenibilità, la crisi ha rafforzato nel 75% delle aziende la consapevolezza dell’importanza degli impatti
  sociali e ambientali del business. Quasi la metà delle imprese italiane (45,2%) dichiara l’intenzione di introdurre nella
  strategia aziendale un piano di sostenibilità. La crisi tuttavia riduce la disponibilità di risorse e agisce come fattore
  limitante, soprattutto nei settori maggiormente colpiti. L’emergenza ha indotto molte aziende ad avviare politiche di
  sostenibilità sociale, con azioni di sostegno a favore dei dipendenti (36,4%), dei clienti (23,4%) e delle comunità locali
  (23,9%).

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L’iniziativa e il metodo

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         Highlights

         Sintesi del rapporto di ricerca
Le maggior parte delle imprese sono tornate operative,
ma il 30% subiscono tuttora significative limitazioni dell‘attività

                       Livello di attività dell’azienda
                                Base: tutte le imprese                                    •   Il 70,8% delle imprese sono
                                                                                              tornate a una condizione di quasi
        Pienamente o quasi pienamente operativa                                               completa operatività, salvo piccole
              Maggio      Giugno      Luglio                                                  limitazioni imposte dalle norme di
                                                                                  92,0%
                                                                                              sicurezza.
                                                                         81,8% 81,8%
                                                                                          •   In realtà già nel mese di maggio la
            70,8%                              69,8%       70,3% 72,0%
    62,5%                                                                                     metà delle aziende italiane (49,2%)
                                       61,2%
                                                       57,0%                                  era pienamente o quasi
49,2%                              47,3%                                                      pienamente operativa.
                                                                                          •   Tre aziende su dieci (29,2%)
                                                                                              subiscono tuttora limitazioni
                                                                                              importanti dell’attività, soprattutto
                                                                                              tra le piccole imprese.
Totale imprese                     Fino a 50 addetti 50-100 addetti Oltre 100 addetti

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Più di un terzo delle aziende hanno subito perdite gravissime e sono vulnerabili,
   14,3% considerano gravemente minacciata la propria sopravvivenza
                             Impatto economico sull’impresa

                                                                                                    Oggi, in piena ripresa, le imprese valutano
            Estremamente grave:                                                                     con maggiore chiarezza l’impatto della crisi.
                l’azienda è a forte   17,4%                  14,3%
            rischio sopravvivenza                                     Vulnerabili                   •   La maggior parte delle aziende (73,9%)
                                               Vulnerabili                                              hanno subito perdite significative, ma in
                                                                      34,9%
     Molto grave, l’azienda ha                 42,9%         20,6%
                                                                                                        molti casi (39,1%) contano di recuperarle.
                                      25,5%                                         Perdite
       dei rischi ma non penso
                                                                                    significative
sia minacciata la sopravvivenza                                                                     •   Il numero delle aziende vulnerabili, che
                                                                                    73,9%
                                                                                                        hanno subito perdite così gravi da
                                                             39,1%
                                                                                                        comportare rischi per l’impresa, resta
   Importante, avremo perdite                                                                           elevato (34,9%) ma si è ridotto rispetto al
    significative ma recuperabili     35,7%
                                                                                                        mese precedente (42,9%).
                                                                                                    •   Il 14,3% delle aziende si considerano a
   Limitato: l’azienda prosegue                                                                         forte rischio di sopravvivenza. Anche
     l’attività senza significative   21,4%                  26,1%                                      questo numero si sta riducendo rispetto a
                  preoccupazioni
                                                                                                        quello rilevato all’inizio di giugno (17,4%).
                                      Giugno                 Luglio

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Più di metà delle imprese sta subendo una forte riduzione del fatturato

             Previsioni di fatturato 2020
                         Variazioni sul 2019

                            Giugno        Luglio                     All’inizio del secondo semestre le imprese fanno i
                                                                     conti con le conseguenze della crisi e aggiornano
                                                                     le previsioni di bilancio per l’anno in corso.
Fortissima riduzione                           20,2%
        (oltre il 50%)                          21,1%                •   Più della metà (51,2%) prevedono una
      Forte riduzione                                        36,6%       riduzione molto grave del fatturato, superiore
    (da -20% a -50%)                                    30,1%            al 20% sul 2019.
Riduzione contenuta                                 27,6%            •   21,1% delle imprese prevedono una riduzione
   (da -10% a -20%)                                   30,1%              estremamente pesante, superiore al 50% del
    Sostanzialmente                   13,3%                              fatturato.
              stabile                   16,1%

             Crescita       2,3%
                            2,6%

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Molte aziende prevedono entro l‘anno ristrutturazioni,
chiusure di attività e tagli del personale
    Quanto ritiene probabili questi eventi entro la fine dell’anno?
                          Molto probabile            Abbastanza probabile
                                                                                                                          •   L’8,7% delle aziende considera
   CHIUSURA               Chiusura definitiva                                                                                 probabile la chiusura definitiva
                                                   5,4%    3,3% 8,7%
   DEFINITIVA                    dell’attività                                                                                dell’attività.
                                                                                                                          •   Il 15,5% delle aziende pensa di
                         Chiusura di una parte
                           dell’impresa (sede,     7,6%     4,2% 11,8%                    Totale ristrutturazioni             dover attuare ristrutturazioni
                              stabilimento, …)                                              (molto/abbastanza
                                                                                           probabili al netto delle
                                                                                                                              urgenti, chiudendo sedi o linee
RISTRUTTURAZIONI
                        Chiusura di una parte                                                 sovrapposizioni)                produttive, o riconvertendo in
                        dell’attività (specifica   7,2%     4,5% 11,7%
                   produzione, linea business)                                                                                tutto o in parte le attività.
                                                                                                  15,5%
                         Riconversione totale
                    o parziale ad altra attività
                                                    8,6%    2,3% 10,9%                                                    •   Il 22,6% delle imprese prevede di
                                                                                                                              dover ridurre il personale entro
                                                                                             Totale riduzione                 l’anno. Nel 17,9% dei casi si tratta
                       Riduzione contenuta                                                      personale
                          della forza lavoro
                                                          15,5%          6,1%   21,6%   (molto/abbastanza probabile           di una drastica riduzione.
 RIDUZIONE DEL                                                                          al netto delle sovrapposizioni)
   PERSONALE              Riduzione drastica
                                                      13,3%        4,6% 17,9%                     22,6%
                           della forza lavoro

    12
La preoccupazione principale è il crollo consumi

           Primo fattore di preoccupazione per i prossimi mesi
                                                           Giugno            Luglio
                                                                                                         •   Più passa il tempo e più emerge che il fattore
                           Calo della domanda / dei consumi                              43,2%               principale di recessione è la riduzione dei
                                                                                                 58,2%
                                                                                                             consumi. Per avviare una robusta ripresa sarà
                Difficoltà finanziarie: disponibilità di liquidità               24,2%
                                    per far fronte ai pagamenti                 20,6%                        dunque importante recuperare la fiducia di
                    Difficoltà logistiche: reperimento risorse,           10,5%                              consumatori.
                   circolazione merci, tempismo consegne, …             6,4%
                                                                                                         •   La preoccupazione per il calo della domanda
           Difficoltà nel visitare / incontrare clienti e fornitori      9,4%
                                                                      1,8%                                   cresce, rispetto al mese precedente, dal
             Difficoltà nelle relazioni commerciali con l’estero      1,4%                                   43,2% al 58,2%.
                          (blocco collegamenti, isolamento, …)        2,3%
                                                                       4,3%
                                                                                                         •   Le difficoltà finanziarie restano importanti, ma
Difficoltà produttive: impianti / macchinari, organizzazione, …        4,3%                                  sono il problema principale per il 20,6% delle
        Gestione del personale: mantenimento occupazione,             3,4%                                   imprese, quelle più a rischio.
                            clima lavorativo, assenteismo, …          3,0%
                           Perdita di capacità di investimento        1,7%
                                                                                                         •   La preoccupazione delle aziende per le
                    (nuovi progetti, internazionalizzazione, …)       0,7%                                   difficoltà logistiche provocate dall’emergenza
                            Perdita di immagine / reputazione 0,2%                                           sanitaria è in forte calo: dal 10,5% del mese
                                                              0,5%
                                                                                                             scorso all’attuale 6,4%.
             Rinvio / blocco attività fieristiche e promozionali      1,1%
                                                                      2,2%
Le grandi aziende si ristabiliranno molto prima delle piccole

      Previsione di recupero dei livelli di fatturato pre-emergenza
                                                                           •   Quanto tempo ci vorrà per
                                                                               recuperare i livelli produttivi
Entro il 2020   27,7%               24,1%                                      precedenti la crisi?
                                                                           •   Su questo punto la prospettiva delle
                                                  58,4%         59,2%          medie e grandi aziende è più
                                                                               ottimistica e diverge da quella delle
                                                                               imprese minori.
   Dal 2021     56,1%               58,2%
                                                                           •   La maggior parte (tra il 58 e il 59%)
                                                                               delle aziende con più di 50 addetti
                                                                33,8%          pensa di tornare alla situazione di
                                                  40,5%
                                                                               fatturato precedente l’emergenza già
   Dal 2022     16,1%               17,6%                                      nel secondo semestre del 2020.
                                                  1,1%           6,9%
                                                                           •   Per le aziende più piccole, invece, la
                Totale            Fino a 50   50-100 addetti   Oltre 100
                                                                               normalizzazione sarà possibile solo a
                                   addetti                      addetti
                                                                               partire dal 2021.

    14
La crisi accelera il cambiamento industriale
   Come cambierà l’azienda nei prossimi 1-2 anni
       Ci saranno cambiamenti ma non radicali
       Ci saranno cambiamenti radicali

              Organizzazione aziendale            42,4%       11,7% 54,1%   •   La crisi provocata dall’emergenza Covid-19
                                                                                agisce come un acceleratore del
                                                                                cambiamento industriale che impegnerà le
               Gestione del personale           31,9%     11,9% 43,8%
     (retribuzioni, misure di welfare…)                                         imprese nei prossimi 1-2 anni.
                                                                            •   Più della metà delle imprese (54,1%) pensa di
   Modalità commerciali / distributive          32,2%     10,1% 42,3%           modificare l’organizzazione.
                                                                            •   Ma tutti gli ambiti della vita aziendale saranno
                              Tecnologie                  9,2% 40,1%
                                                                                rivisitati, alla ricerca di soluzioni innovative e
                                                30,9%
                                                                                di maggiore efficienza: la gestione del
                                                                                personale (43,8%), i canali commerciali
Canali di approvigionamento (fornitori)         30,8%     9,1% 39,9%            (42,3%), le tecnologie (40,1%), i fornitori
                                                                                (39,9%), le scelte di mercato su cui indirizzare
                                                                                l’offerta (39,1%).
      Scelta dei mercati su cui operare         29,7%     9,4% 39,1%
L‘emergenza Covid-19 ha diffuso e rafforzato l‘uso dello smart working
           La sua impresa ha introdotto lo smart working?                                                Quanti addetti utilizzano
                                                                                                           lo smart working?
                                                                   Prima non esisteva,                   Base: imprese con smart working
                              Sì                                   lo abbiamo introdotto
                                                                   con la crisi
                                                                                               Più dell’80%      10,0%
                                                           30,5%

         56,1%              43,9%   No                                                       Tra 40% e 80%       10,8%
    No
                                                                                             Tra 20% e 40%         14,4%
                                                       13,4%
                                                           Esisteva già prima                Meno del 20%                                  64,9%

•    43,9% delle imprese hanno utilizzato lo smart working nelle settimane di lockdown.
•    In molti casi (30,5% del totale aziende) si è trattato di un’esperienza nuova, provocata dalla necessità. Solo nel 13,4% di aziende lo
     smart working era già utilizzato prima della crisi.
•    Ovviamente molte attività aziendali (agricoltura, industria e costruzioni) richiedono una presenza fisica nei luoghi di lavoro. Per il
     64,9% di aziende solo una piccola parte degli addetti, meno del 20%, ha potuto lavorare da remoto. Ma nel 20,8% delle aziende
     questo modo di lavorare è stato praticato da più del 40% dei dipendenti, e il 10% delle aziende ha riconvertito al telelavoro
     pressoché tutta l’organizzazione.

     16
Anche se l’esperienza del lavoro a distanza resta positiva, diminuisce la quota
degli entusiasti
                                             Valutazione dell’esperienza di smart working
                                                        Base: imprese con smart working

                        Organizzazione e       Sviluppo nuove               Rapporto con                                     Clima e soddisfazione
                                                                                                            Costi
                      coordinamento lavoro          attività              clienti e fornitori                                    dei lavoratori

                        61,9%                  44,0%                      44,5%         46,1%                       40,0%                  52,8%
                                                          42,1%                                     37,9%                      49,3%
                                   53,1%                  4,3%                          4,9%                        6,4%                   6,8%
    Molto positivo     18,2%                  11,6%                       12,9%
                                   8,7%                                                             12,2%                      17,6%

                                                          37,8%                         41,2%                       33,6%                  46,0%
Abbastanza positivo     43,7%      44,4%       32,4%                      31,6%                     25,7%                      31,7%

                       Giugno      Luglio     Giugno     Luglio          Giugno        Luglio      Giugno           Luglio    Giugno       Luglio

 • Nel periodo dell’emergenza il lavoro a distanza è stato vissuto come una soluzione di grande successo, che ha permesso di mantenere
   attiva l’azienda. Ora si torna allo smart working come soluzione per migliorare e rendere più agile l’organizzazione e la gestione del lavoro.

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Il futuro del lavoro è agile, ma gli uffici non si svuoteranno
                                   Pensando ai prossimi anni, che cosa prevede per lo smart working?
                                                    Base: imprese e lavoratori che hanno sperimentato lo smart working

                                                                    IMPRESE                            LAVORATORI (*)

Potrà diventare, magari con qualche ulteriore accorgimento,
        la modalità preferenziale di lavoro (la maggior parte    5,1%                                                          34,9%
              del tempo per la maggior parte dei lavoratori)
                                                                               19,2%                                                                   75,9%
        Potrà essere utilizzato sistematicamente ma per una
                           parte non maggioritaria del tempo         14,1%                                                          41,0%
                   dei lavoratori (es. 1/2 giorni a settimana)

                 Potrà essere utilizzato solo episodicamente                  32,7%
              nel caso di specifiche esigenze del dipendente
                                                                                                              15,0%

                                  Potrà essere utilizzato solo                        48,1%
                         in situazioni di assoluta emergenza
                                                                                                         9,2%
                                                                                                       (*) Termometro Italia - FAMIGLIE, giugno 2020

• Il lavoro a distanza non sostituirà l’ufficio e non diventerà la modalità preferenziale di lavoro se non per il 5% delle aziende.
• Molte imprese utilizzeranno anche in futuro il lavoro a distanza, in modo sistematico ma non per tutti i lavoratori contemporaneamente, oppure caso per
  caso per venire incontro alle esigenze dei dipendenti. Lo smart working è visto come modalità di lavoro non sostitutiva di quella tradizionale, con lo scopo di
  aumentare la produttività e facilitare la conciliazione con le esigenze di vita personale.
• Abbiamo confrontato i risultati di questa indagine sulle aziende con l’ultima edizione di Termometro Italia - FAMIGLIE. È significativo che i lavoratori
  manifestino un atteggiamento molto più positivo di quello delle aziende verso l’introduzione sistematica e generalizzata dello smart working.

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La crisi ha messo in primo piano la sostenibilità del business

                                            L’impatto dell’emergenza sulla sostenibilità

                                                                           • La crisi ha rafforzato nel 75% delle imprese la consapevolezza
L’azienda ha acquisito maggiore consapevolezza
                                                                             dell’importanza dell’impatto sociale e ambientale del business.
                                                                   75,0%
    dell’ importanza dei temi sociali e ambientali                         • 45,2% delle imprese dichiarano l’intenzione di introdurre un piano
                                                                             di sostenibilità nella strategia aziendale.
       Le iniziative di sostenibilità assumeranno
                                                            57,1%
                                                                           • Le difficoltà economiche agiscono però da fattore limitante: 52,1%
                un maggiore rilievo per l’azienda                            delle imprese hanno meno risorse da dedicare.
                                                                           • Queste difficoltà sono avvertite in modo molto diverso secondo gli
                 Abbiamo intenzione di inserire                              impatti provocati dalla crisi: coinvolgono solamente il 29,6% delle
                                                          45,2%
                       un piano di sostenibilità                             imprese che hanno mantenuto un fatturato stabile, e raggiungono
                                                                             il 70,1% delle imprese con una forte riduzione del fatturato.

                                                                                             TREND FATTURATO 2020

                     A causa della crisi avremo                            Forte riduzione    Riduzione contenuta   Stabile /
                                                           52,1%             (oltre 20%)           (10-20%)         crescita
                meno risorse per la sostenibilità
                                                                               70,1%                40,5%           29,6%
Molte aziende hanno avviato in concreto politiche di sostenibilità sociale
 Iniziative delle imprese a favore di
clienti, dipendenti e comunità locale

     DIPENDENTI                               Per affrontare l’emergenza molte aziende hanno attuato azioni di
                         63,6%   36,4% Sì     sostegno a favore dei propri dipendenti, dei clienti e delle comunità locali.
                    No                        Si è trattato di un modo molto concreto di avviare politiche di sostenibilità
                                              sociale.

          CLIENTI                             •   36,4% di aziende hanno intrapreso azioni a sostegno dei dipendenti
                                         Sì       (oltre quelle prescritte dalle autorità) e 23,4% a favore dei clienti, per
                         76,6%   23,4%            facilitarli in un momento di grave difficoltà. Sono state molto attive
                    No                            soprattutto le aziende agricole, con quote superiori al 40%.

                                              •   23,9% di aziende hanno sostenuto le comunità locali, con donazioni e
  COMUNITA’ LOCALE                                altre iniziative. Sono state molto attive soprattutto le grandi e medie
                                         Sì       aziende: il 62,5% di quelle oltre 50 addetti hanno intrapreso questo
                         76,1%   23,9%            genere di iniziative sociali.
                    No

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