Studio della componente minerale del particolato atmosferico nel plateau Antartico: il progetto SIDDARTA

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Studio della componente minerale del particolato atmosferico nel plateau Antartico: il progetto SIDDARTA
Studio della componente minerale del
 particolato atmosferico nel plateau
 Antartico: il progetto SIDDARTA
S. Nava1, S. Becagli1, L. Caiazzo1, G. Calzolai1, M. Chiari1, F. Giardi1, F. Lucarelli1, R.
Traversi1, F. Ardini2, S. Bertinetti2, M. Grotti2, D. Cappelletti3, B. Moroni3, C.
Petroselli3, M. Malandrino4, E. Conca4, O. Abollino4, A. Giacomino4

1 Dip. di Fisica e Dip. di Chimica, Università di Firenze e INFN
2 Dip. di Chimica e Chimica Industriale, Università di Genova
3 Dip. di Chimica, Biologia e Biotecnologie, Università di Perugia
4 Dip. di Chimica, Università di Torino
Studio della componente minerale del particolato atmosferico nel plateau Antartico: il progetto SIDDARTA
MINERAL DUST in ANTARTIDE
La componente minerale del particolato atmosferico (MD: mineral dust) incide in
modo sensibile sui cambiamenti climatici a causa della sua influenza sul bilancio
radiativo terrestre.

Il MD presente nella zona centrale dell’Antartide
è principalmente dovuto al trasporto a lungo
raggio dalle aree continentali limitrofe, in
particolare dal Sud America e dall’Australia (dette
Potential Source Areas: PSAs), mentre si ritiene
minoritario il contributo prodotto dalle aree
costiere Antartiche deglaciate.

L’analisi del MD in questa regione, effettuata sia su campioni attuali che su
campioni del passato (provenienti da stratigrafie di ghiaccio), e il suo confronto
con il MD delle diverse PSAs, è quindi molto importante per studiare le variazioni
nella quantità, composizione e provenienza del MD trasportato in atmosfera nei
diversi regimi climatici.
Studio della componente minerale del particolato atmosferico nel plateau Antartico: il progetto SIDDARTA
Studi precedenti: ice core dust vs PSA
Analisi PIXE-PIGE di campioni di ghiaccio da carote Antartiche:
EPICA Dome C (EDC, 800 kyr ) e Dronning Maud Land (EDML, 150 kyr):

 La composizione
 durante i periodi glaciali
 (LGM, MIS4 and MIS6),
 è simile a quella del MD
 proveniente dalla
 regione meridionale del
 Sud America (SSA),
 mentre differisce
 [Marino et al.,
 sensibilmente da quella
 GRL 2009]
 dell’Australia (AUS)

 I periodi glaciali, durante i quali le concentrazioni di MD sono più alte, sono stati
 maggiormente caratterizzati, identificando una prevalente origine dal Sud America.
 I periodi interglaciali (compreso l’attuale), durante i quali le concentrazioni del MD sono
 minori, sono ancora argomento di indagine, e potrebbero risultare contributi significativi
 anche dall’Australia e dalle aree deglaciate antartiche.
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Il progetto SIDDARTA
Source IDentification of mineral Dust to AntaRcTicA
Progetto PNRA 2016,
rinnovato per ulteriori 2 anni (fino a Dicembre 2022)

 ISTITUTO NAZIONALE DI FISICA NUCLEARE – SEZIONE DI FIRENZE
 S. Nava, M. Chiari, F. Lucarelli, G. Calzolai
 UNIFI-Chem.Dep.: L. Caiazzo, A. Amore
 UNITO-Chem.Dep.: M. Malandrino, O. Abollino, A. Giacomino, S. Buoso

 UNIVERSITA’ DI GENOVA – Dip. di chimica e chimica industriale
 M. Grotti, F. Ardini, E. Magi, F. Soggia
 Gent University: F. Vanhaecke
 Alicante University: J.L. Todolì Torro

 UNIVERSITA’ DI PERUGIA – Dip. di chimica, biologia e biotecnologie
 D. Cappelletti, S. Crocchianti, R. Selvaggi, B. Sebastiani, C. Petroselli
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Scopo del progetto
 Studiare gli attuali processi di trasporto ed identificare le principali sorgenti
 che forniscono mineral dust (MD) al plateau antartico (Dome C).

Gli obiettivi principali sono:
- determinare la composizione elementale, chimica ed isotopica del MD presente a
 Dome C, sia nel particolato atmosferico che nella neve;
- studiare i fenomeni di trasporto, la loro stagionalità e gli eventi più intensi;
- identificare le principali aree sorgente e quantificare il loro contributo nelle diverse
 stagioni;
- confrontare la composizione del MD antartico con la composizione di campioni
 raccolti nelle diverse PSAs;
- valutare il possibile contributo delle aree deglaciate;
- confrontare la composizione stagionale dell’attuale MD con i dati provenienti dalle
 stratigrafie delle carote di ghiaccio.

Forte collaborazione con i progetti LTCPAA (Long Term meas. of Chemical and Physical
Properties of Atmos. Aerosol ..) e OPTAIR (proprietà Ottiche di Polveri eoliche in Ant.)
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PROJECT DESIGN
 DC Soil samples previously collected
 ALL-YEAR-ROUND SAMPLINGS in Patagonia and Pampas (SSA) and
 along a N-S transect in AUS
 PM10 collected Surface snow
 at 30-day and snow-pit
 resolution samples Resuspended in an atmospheric simulation
 chamber and re-collected by a PM10 impactor

SAMPLE PRE-CONCENTRATION
 Re-suspension of collected particulate matter in ultra pure water followed by:
 - filtration through a small-area filter: INSOLUBLE COMPONENT
 - freeze-drying (sublimation) and particle collection on small-area filter: TOTAL

ANALYTICAL METHODS
 elemental composition by PIXE-PIGE,
 main and trace metal determination by ICP-AES, SF-ICP-MS and voltammetry,
 isotopic composition (Pb and Sr) by single- and multi-collector ICP-MS.

DATA ANALYSIS
 PCA and PMF for source apportionment, back trajectory analysis
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Campionamento del particolato atmosferico
- 2 campionatori gemelli ECHO-PUF a medio/alto volume (150 L/min) installati a Dome C
 nello shelter ATMOS, per campionare il PM10 in parallelo su 2 membrane (Teflon, 90 mm
 diam.);
- risoluzione temporale mensile;
- meteo-trigger per interrompere il campionamento quando il vento proviene dal settore
 della base e in condizioni di calma di vento.

Il campionamento, effettuato in forte collaborazione con LTCPAA, è iniziato nel 2017
 e proseguirà per tutto il 2020 in modo da avere 3 anni consecutivi di dati
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Campionamento di neve superficiale
Con la stessa cadenza mensile, nella "CLEAN AREA", a 400 m di distanza dallo shelter ATMOS,
sono stati raccolti campioni di neve superficiale (per circa 0.5 cm di profondità, utilizzando 3
falcon pre-lavate da 50mL).

 ATMOS SHELTER

 SURFACE SNOW
 COLLECTION
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Trincee
Per raccogliere campioni a diverse profondità in modo da ottenere informazioni sulla
variabilità temporale delle deposizioni di MD a DomeC.

- 2 trincee scavate durante la campagna estiva 2017-2018, fino ad una profondità di 4m e
 1m, rispettivamente, con una risoluzione verticale di 3 cm per l’analisi di ioni, metalli in
 traccia e rapporti isotopici (Pb-Sr) e di 8 cm per le analisi PIXE.
- 1 trincea più profonda (circa 5 m) scavata durante la campagna estiva 2019-2020.
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Analisi del MD con Ion Beam Analysis
• La tecnica PIXE permette la rivelazione simultanea di tutti gli elementi con Z>10
• E’ estremamente sensibile per gli elementi crostali (Na, Mg, Al, Si, K, Ca, Ti, Mn, Fe, Sr)
• Non richiede pre-trattamenti (bassa contaminazione) ed è non distruttiva

 Apparato PIXE-PIGE all’acceleratore Tandetron del
 laboratorio LABEC di Firenze

 ➢ Sistema di rivelazione Analisi ad alta efficienza di campioni
 formato da 3 SDD raccolti in aree urbane ed industriali
 ➢ Sistema automatico di
 Analisi di campioni di massa
 acquisizione e cambio
 ridotta raccolti in aree remote
 campione

 ICE CORE DUST samples
 E’ stata messa a punto una procedura per misure PIXE-PIGE su campioni da carote di ghiaccio:
 - I campioni sono sciolti e filtrati su una piccola area (1 cm2) su membrane di Nuclepore per
 ottenere depositi di densità areale > 1 µg/cm2, sufficiente per le tecniche PIXE-PIGE.
 - Gli effetti di attenuazione dei raggi X all’interno delle particelle di particolato sono corretti
 grazie alla tecnica PIGE (che sfrutta i raggi gamma e non risente quindi di questo problema)
 [Marino et al. NIMB266, 2008]
Pre-trattamento dei campioni di particolato atmosferico
E’ stata messa a punto una procedura per concentrare il particolato raccolto sulle
membrane di campionamento su una superficie di piccola area, inferiore a 1 cm2, in modo
da aumentare la sensibilità di analisi (nelle IBA i segnali sono proporzionali alla densità
areale e non alla massa totale del campione).

 9 cm Preconcentration

 0,8 cm
 Membrana Nuclepore o
 Membrana TEFLON foglio di Polypropylene
 Campionatore ECHO PUF

Può essere fatto tramite:
- Filtrazione, per ottenere la componente solubile: confronto diretto con ICE CORE
- Sublimazione, per ottenere il totale: informazione anche sui carbonati (utile per
 studiare perdite durante il trasporto) procedimento innovativo.
Analisi dei campioni di particolato atmosferico
 Main & Trace Elements Stable Isotopes
 (Alkali, Alkali earth, Transition, REEs) (Pb, Sr)

 HR-ICP-MS DRC-ICP-MS (Pb)
 TOTAL
 PIXE-PIGE LA-ICP-MS/MS (Sr)

 INSOLUBLE HR-ICP-MS DRC-ICP-MS (Pb)
 FRACTION PIXE-PIGE LA-ICP-MS/MS (Sr)

 1 TEFLON FILTER for solutions analysis: HR-ICP-MS and DRC-ICP-MS (Pb)
 1 TEFLON FILTER for direct analysis: PIXE-PIGE and LA-ICP-MS/MS (Sr)

La procedura totale per l’analisi in soluzione è “semplicemente”:

 HR-ICP-MS

 UNI EN 14902
 2,5 mL HNO3 + 0,5 mL H2O2
 DRC-ICP-MS (Pb)
 Teflon filter
CONFRONTO CON DATI DI LETTERATURA
 Campagna 2017
FATTORI DI ARRICCHIMENTO
 
 ൘ 
 
 ൘ 
 
CEF = MEF =
 ൘ ൘
 
 Mostly

 Al, Na,
 Co, Fe, Ti, Ca, K, Mg,
 REEs Sr

 Mostly

 As, Cd, Cr, Cu,
 Hg, Ni, Pb, Sc,
 Mostly
 Zn
Procedura totale (sublimazione) per analisi diretta
TEFLON FILTER
 60 min, 120 W Il particolato viene estratto da
 metà filtro per sonicazione
 50 mL
 UPW Si procede poi con il processo di
 liofilizzazione/sublimazione

 Il particolato viene raccolto su
 un sottile foglio in polipropilene
 ed analizzato tal quale.

 PIXE-PIGE
 LA-ICP-MS/MS (Sr)
Procedura insolubile (filtrazione) per analisi dirette e in soluzione
 TEFLON FILTER
 60 min, 120 W
 Il particolato viene
 50 mL
 estratto da metà filtro
 UPW per sonicazione

 Si procede poi con il
 processo di filtrazione

 Il particolato viene
 raccolto su un sottile
 filtro Nuclepore

 PIXE-PIGE
 LA-ICP-MS/MS
 Mineralizzation HR-ICP-MS
 (UNI EN 14902) DRC-ICP-MS
PSA-MD risospeso e campionato
E’ stato messo a punto e testato un metodo per la risospensione di campioni di MD
precedentemente raccolti in diverse zone considerate potenziali aree sorgenti:
Patagonia e Pampas (SSA) e lungo un transetto Nord-Sud in Australia (AUS).

 Antistatic plastic chamber
 N2 flux
 4 risospension fans

La risospensione è effettuata in un’apposita camera e il particolato è campionato dalla
camera stessa tramite campionatore basso volume.
I campioni sono analizzati tramite SEM.
Primi risultati analisi PIXE
➢ Test delle procedure di filtrazione e liofilizzazione
 (bianchi soddisfacenti, recupero testato con analoghi filtri in Teflon di NyA);
➢ Misura della componente insolubile dei campioni di particolato raccolti mensilmente a
 DomeC nel 2018;
➢ Misura su circa 40 campioni PSA.

 Si Ar PM10 DomeC Si Ar PATAGONIA
 INSOLUBILE MD risospeso
 Gennaio 2018 frazione PM10
 Al (bianco) (bianco)

 Al
 Mg

 Na F Mg
 k Ca
 Ca Na k
 Ti
 Ti
pper crust) and of the analytical determination (approximately 2.5% as shown
 Primi risultati trincea 2017-18:
 Table 6). This calculation uncertainty affects this calculation the more in case
 Componente crostale
 high sea salt amounts, as already observed in previous works (e.g. Wagenbach
 al.,I(1998)
 profilifordegli
 nssSOioni Ca2+ e K+ sono molto simili,
 42- calculation) and it means that the sea salt contribution
 soprattutto nell’intervallo 150-250 cm
 these cases is the only one source for the whole Ca2+ budget.

 Il calcio è prevalentemente crostale
 (percentuale non-sea salt fra il 50% e il 90%).
Primi risultati trincea 2017-18:
 Solfati e datazione
 1997/98
 Componente nss dominante (80-99%):
 confermato il ruolo dominante dei trasporti a
 lungo raggio e del contributo marino
 secondario (legato ad attività biogenica).
 1998/99

 2000/2001

 2005/2006

 Datazione stratigrafica indiretta tramite
 Figure 3.7 – a) Concentration vs. depth profile of totSO42-
b) sulphate concentration v. depth profile: the total measured sulphate is shown as the sum of the
 confronto con dati da trincee precedenti:
 two different contributions: non-sea salt SO42- (in red) and sea salt SO42- (in light blue)

 Stimato rate di accumulazione dal 92 al 2018 di 2017/2018

 circa
For the above explained reasons, in order to achieve 9 cm/anno
 a temporal frame for the
Primi risultati analisi isotopica (Pb) dei campioni di neve
 0.001 Sorgente Antropogenica
 Composizione isotopica del
 0.001 Pb per campioni di aerosol
 0.001 urbano raccolto in diverse
 / 207Pb

 città dell’emisfero meridionale
 0.001
 tra 1994 e 1999
 0.001 Sorgente Naturale
 206Pb

 0.001 Valore medio da 30
 campioni relativi ad una
 0.001
 Composizione isotopica carota di ghiaccio
 0.001 del Pb di licheni e funghi campionata a Dome C tra
 0.001 australiani campionati 7.000 e 200.000 anni fa

 0.001 tra2000 e 2008
 2,350 2,370 2,390 2,410 2,430 2,450 2,470 2,490
 208Pb / 207Pb

 DC snow (1970-1980) DC snow (2010-2017)
 DC snow (1980-1990) Natural EM
 DC snow (1990-2000) Anthropogenic EM (1980-2000)
 DC snow (2000-2010) Anthropogenic EM (2000-2017)

Bertinetti, S.; Ardini, F.; Alessia, M.; Caiazzo, L.; Grotti, M. Isotopic Analysis of Snow from Dome C Indicates Changes in the
Source of Atmospheric Lead over the Last Fifty Years in East Antarctica. Chemosphere 2020, 255, 126858.
Conclusioni e prospettive
- Campioni mensili di PM10 raccolti nel plateau antartico
 per 1 anno (in corso il secondo e previsto un terzo anno).
- Contemporanea raccolta di campioni di neve
 superficiale.
- Scavo di 3 trincee (1m, 4m e 4.5m) e raccolta di
 campioni a diverse profondità.

- Messa a punto di un metodo di pre-concentrazione dei
 campioni antartici, tramite filtrazione e liofilizzazione
- Messa a punto di un metodo per la risospensione di
 polveri crostali (e loro campionamento su filtro);
 applicazione di questa procedura a campioni raccolti in
 Patagonia e Australia.

- Analisi ancora in corso. (analizzati: trincee 2017-2018, campioni di neve superficiale e
 parte dei campioni PM10 del 2018, ≈ 40 campioni PSA da Patagonia e Australia).

- Attività futura: conclusione campionamenti e misure, analisi/elaborazione dati, anche
 con modelli a recettore per lo studio delle sorgenti.
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