STEERING COMMITTEE OVERVIEW - DIGITAL PAYMENTS HUB 2020 - CETIF
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Strategia, innovazione e finanza. Questi i tre elementi fondanti le attività del CeTIF Il Centro di Ricerca su Tecnologie, Innovazione e Servizi Finanziari (CeTIF) dal 1990 realizza studi e promuove ricerche sulle dinamiche di cambiamento strategico e organizzativo nei settori finanziario, bancario e assicurativo. Ogni anno CeTIF attiva più di 15 strutture di ricerca, quali Competence Centre e Osservatori, cui possono partecipare gli oltre 20.000 professionisti che sono parte del network e organizza oltre 10 workshop dedicati a banche assicurazioni e aziende non finanziarie con l’obiettivo di favorire fra i partecipanti lo scambio di esperienze e l’adozione di pratiche innovative. Le attività di ricerca si focalizzano principalmente sugli effetti dello sviluppo di nuove strategie, sull’innovazione normativa, sull’approfondimento di prassi organizzative e di processo e sugli effetti dell’introduzione dell’innovazione tecnologica. Tra i partner istituzionali di CeTIF figurano: Banca d’Italia, IVASS, ABI, ANBP, ANIA, AIPB e CONSOB. In seno a CeTIF è stato costituito il CEFIRS - Centre for European Financial Regulations Studies - un Osservatorio Permanente sulla regolamentazione nel settore finanziario, bancario e assicurativo. Inoltre è presente la struttura CeTIF Academy, scuola di Alta Formazione Universitaria, che si pone l'obiettivo di trasferire ai top e middle manager le conoscenze sviluppate in oltre vent’anni di ricerca. CeTIF - Università Cattolica Via Olona, 2 - 20123 Milano Tel. +39 02 7234.2590 Fax +39 02 7234.8340 E-mail: cetif@unicatt.it www.cetif.it
3 CeTIF Digital Payments HUB 2020 | Digital Payments HUB 2020 STEERING COMMITTEE OVERVIEW F e b b r ai o 2 0 2 0 AUTORI: Chiara Frigerio Carlo La Rosa Federico Rajola Aurora Dania Pubblicato nel mese di marzo 2020 Copyright © CeTIF. Tutti i diritti riservati. Ogni utilizzo o riproduzione anche parziale del presente documento non è consentita senza previa autorizzazione di CeTIF. DISCLAIMER: CeTIF assicura che il presente documento è stato realizzato con la massima cura e con tutta la professionalità acquisita nel corso della sua lunga attività. Tuttavia, stante la pluralità delle fonti d’informazione e nonostante il meticoloso impegno da parte di CeTIF affinché le informazioni contenute siano esatte al momento della pubblicazione, né CeTIF né i suoi collaboratori possono promettere o garantire (anche nei confronti di terzi) esplicitamente o implicitamente l'esattezza, l'affidabilità o la completezza di tali informazioni. CeTIF, pertanto, declina qualsiasi responsabilità per eventuali danni, di qualsiasi tipo, che possano derivare dall'uso delle informazioni contenute nel presente rapporto. Si evidenzia, inoltre, che il presente rapporto potrebbe contenere proiezioni future o altre dichiarazioni in chiave prospettica, circostanza che comporta rischi e incertezze. Si avvisano pertanto i lettori che tali affermazioni sono solamente previsioni e potrebbero quindi discostarsi in modo considerevole dagli effettivi riscontri ed eventi futuri. CeTIF declina fin d’ora qualsiasi responsabilità e garanzia in relazione a tali proiezioni.
4 LO STEERING COMMITTEE CeTIF Digital Payments HUB 2020 | DIGITAL PAYMENTS HUB 2019-2021 G. Bitossi Coronedi, Group Digital & Innovation Officer - Mediobanca A. Bragazzi, Head of Payment Systems - UBI Banca G. Colella, National Sales Manager Key Account Italy, Greece, Cyprus and Malta – Western Union A. Coppini, Head of digital innovation and multichannel – Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea S. Dalla Riva, Head of Product Development GTB – Intesa Sanpaolo L. Daniele, C.F.O. - TelepassPay P. Giacomello, C.E.O. Tecmarket Servizi e Responsabile Canali Digitali – Banco BPM G. Giambelluca, Dirigente – Banca d’Italia M. Gusmeroli, Vicedirettore Generale – Banca Popolare di Sondrio F. Maldari, General Manager Payment Services & Operations - Sisal W. Pinci, Responsabile Pagamenti - PostePay A. Rebecchi, Head of PSD2 Open Banking and SCT Instant Payment Project – Crédit Agricole G. Scola, Chief Technology Officer - Banca 5 P. Soleti, Responsabile Operativo Istituto di Pagamento - Infocamere E. Susta, Head of Payment – Banca Sella D. Tortorella, Responsabile Servizio Sistemi di Pagamento - Credito Valtellinese L. Vanini, Head of Group Payments Development - Unicredit P. Vergari, Operations & ICT Manager - Banca Mediolanum F. Zambelli Hosmer, General Manager Italy - PayPal P. Zanchi, Head of Payment and Transaction Services – Banca Monte dei Paschi di Siena © CeTIF 2020 | Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, del seguente documento
5 STEERING COMMITTEE OVERVIEW CeTIF Digital Payments HUB 2020 | K E Y T A K E A WA Y IL MONDO DEI PAGAMENTI DOPO LA 1 PSD2: SFIDE E OPPORTUNITÀ FUTURE L’open banking abilitato dalla PSD2 ha fatto si che i pagamenti diventassero strumenti abilitatori di servizi a valore aggiunto e iniziative ecosistemiche. L’apertura delle strutture sorretta dai Gateway di API ha dato alle istituzioni finanziarie strumenti flessibili per nuovi sviluppi. Ancora tante risultano, però, essere le sfide e gli ostacoli allo sviluppo di ecosistemi concreti che spingano ad una vera collaborazione e all’implementazione di nuovi servizi. PAGAMENTI FRICTIONLESS: ACCOUNT 2 PERSONALI E INSTANT PAYMENTS PER UNA CX MIGLIORE ll mondo dei pagamenti è, oggi, orientato verso soluzioni che possano offrire ai clienti esperienze sempre migliori. Obiettivo comune è, infatti, aprire la strada ad un panorama frictionless dove i pagamenti diventano invisibili ed istantanei. Il real- time diventa un’esigenza sempre più conclamata soprattutto in ambito corporate. Allo stesso modo, diventa necessaria la creazione e lo sviluppo di un’identità digitale riconosciuta come strumento abilitante le nuove modalità di pagamento invisibili. 3 LE BANCHE CENTRALI STUDIANO L’ADOZIONE DI DLT E CRYPTOCURRENCY Emerge sempre più la volontà delle banche centrali di esplorare soluzioni relative all’utilizzo di valute digitali. Anche la BCE si muove in tal senso e ha avviato degli studi sulla creazione di un Digital Euro che aiuti e faciliti la compensazione fra conti e regoli istantaneamente i flussi, efficientando così i rapporti interbancari.
6 IL MONDO DEI PAGAMENTI DOPO LA 1 PSD2: SFIDE E OPPORTUNITÀ FUTURE CeTIF Digital Payments HUB 2020 | Tra i trend che emergono nel mercato bancario l’attenzione alla customer centricity risulta il più rilevante. Nel mondo dei pagamenti questa particolare attenzione si rivede nella necessità e nell'opportunità di poter sviluppare il pagamento come un abilitatore di servizi a valore aggiunto (VAS), improntando la sua esecuzione non come semplice attività che termina l'acquisto ma come a possibilità di offerta di nuovi servizi che possano rispondere alle esigenze del cliente. A tal proposito diventa più rilevante lo sviluppo di ecosistemi per accelerare la creazione di questi servizi ed espandere l'offerta. Le banche cambiano la loro logica all'interno del mercato dovendo abbracciare nuove strutture e nuovi soggetti mentre l'implementazione di nuovi standard, come le API a livello tecnologico e l’ISO 20022 nei messaggi di pagamento, rendono più facile la collaborazione e l’interoperabilità. In questo contesto, il nuovo scenario che si apre nel mondo finanziario caratterizzato dall’open banking, figlio della direttiva sui pagamenti PSD2, abilita alla creazione di nuovi prodotti e soluzioni ecosistemiche. La diffusione di nuovi processi e servizi che spingono verso attività di aggregazione di conti correnti, AISP, o di inizializzazione di pagamenti, PISP, sono stati i primi stimoli di evoluzione. Ma l’importanza di un processo innovativo come quello dell’open banking si rivede soprattutto nella possibilità di aprire le infrastrutture interne e accedere e offrire i servizi core propri e dei propri partner. Pilastro della seconda direttiva sui pagamenti, come ormai ben noto, è l’obbligo per le banche di esporre e condividere le proprie API. Ciò che diventa interessante è come questi software standard possano incentivare la creazione di nuovi modelli di business per le istituzioni che vede nella collaborazione e nelle partnership i punti di forza che portano alla API economy. L’API economy, infatti, diventa un importante modello di collaborazione che porta al tavolo non solo soggetti appartenenti al mondo finanziario ma anche e soprattutto soggetti terzi come le Utility e le Telco a poter collaborare in maniera agile e flessibile. Dunque per le banche diventa fondamentale presidiare l’ambiente del pagamento e la Customer Experience per evitare la disintermediazione. Il Framework operativo che identifica questi elementi come portanti è definito di Open distribution, in cui le banche si affidano a strutture terze per collocare i propri prodotti e ottenere indietro visibilità per i propri servizi e prodotti verso clienti che prima non poteva raggiungere. Il fine di creare un esperienza positiva si estende al di fuori dei propri canali e dei propri clienti spostando l’attenzione sul valore aggiunto che, nell’ambiente di pagamento, può essere trasferito ai clienti dei partner per convertirli poi in clienti propri. Diverse sono le opportunità che l’Open Banking e la PSD2 prospettano alle banche, allo stesse tempo, però, molte sono le sfide e gli ostacoli che si creano per un importante sviluppo di tali progetti. Diventa essenziale riflettere sul fatto che ci sono ancora impedimenti che rallentano l’open banking perché ancora non si è assistito ad un cambio di passo reale come dimostrano le ridotte transazioni o le autorizzazioni richieste alle autorità centrali. In questo senso, la mancanza di uno standard ben definito non aiuta. Entra in gioco anche una questione culturale. Importanti sono gli investimenti che le banche fanno in tema di innovazione, mentre i clienti non sembrano accettare ed adottare le soluzioni innovative proposte. La diffusione del pagamento tramite carta viene abilitata dalla diffusione dell’accettazione tra i merchant mentre soluzioni p2p non riescono a trovare una concentrazione importante nel sistema. Nonostante queste sfide e la mancanza di uno standard che regoli l’utilizzo delle API non acceleri lo sviluppo di partnership, rilevanti iniziative ecosistemiche come gli API Gateway e le Challenger Banks confermano l’efficacia della collaborazione tra soggetti finanziari e parti terze come driver di innovazione. © CeTIF 2020 | Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, del seguente documento
PAGAMENTI FRICTIONLESS: 2 ISTANTANEITÀ E ACCOUNT PER UNA 7 CeTIF Digital Payments HUB 2020 | CX MIGLIORE Nel mercato bancario odierno, il tema dei servizi istantanei ricopre un ruolo sempre più importante. Nel mondo dei pagamenti questo si traduce in una maggiore attenzione a tutte quelle modalità che riportano l’esecuzione dello stesso a tematiche instant e frictionless. A gennaio 2020 su RT1 vengono processate transazioni per un valore medio giornaliero di 207 milioni di Euro, confermando la tendenza ad un cambiamento che segue logiche sempre più istantanee. Tale migrazione al mondo instant è vista con favore anche dalle banche centrali che vedono in soluzioni del genere la possibilità di aggredire il mondo delle carte e dei circuiti internazionali che ad oggi presidiano l’accettazione al point of interaction. Soluzioni di pagamento istantanee introdurrebbero interessanti vantaggi e opportunità ai clienti finali impattando positivamente nell’esperienza che il cliente ha quotidianamente in ambito finanziario. L’istantaneità del pagamento, infatti, verrebbe tradotta nella certezza di completamento della transazione in tempo reale, nel miglioramento del processo di monitoraggio dei flussi di cassa grazie all’aggiornamento sulle posizioni di liquidità in real-time e nello sviluppo di soluzioni mobile per micro-pagamenti P2P. Non mancano benefici neanche lato banche; la possibilità di offrire soluzioni real-time favorirebbe lo sviluppo di prodotti innovativi incrementando lo stream di revenue dirette e indirette, migliorerebbe l’acquisizione e la retention dei clienti e semplificherebbe alcuni processi bancari legati al back-office. Un contesto del genere, favorisce lo sviluppo di un interessante varietà di nuovi use case. Questi non si limitano solo all’ambito di clienti privati, interessando ambienti come lo shopping su e- commere e m-commerce, il pagamento di imposte e l’attivazione istantanea di servizi, ma si espandono, se pur ancora con qualche difficoltà, anche al mondo corporate. Se dal lato P2P sono tante le soluzioni real-time che si prospettano ai clienti e che viaggiano soprattutto su mobile, lato corporate i servizi istantanei risultano essere un territorio ancora poco esplorato ma pieno di possibilità. Diventano, infatti, soluzioni molto interessanti sia dal punto di vista del regulator, in quanto potrebbero diventare un possibile futuro sostituto di Target2 proprio per i maggiori vantaggi intriseci, sia dal punto di vista delle aziende che vengono attratta dalla finalità dello strumento stesso, potendo gestire grandi flussi finali in momenti diversi della giornata accorciandone il processo e ottenendo una conferma di chiusura immediata grazie ad un settlement real-time. Il sistema bancario italiano che da subito si è visto intenzionato a partecipare a schemi real- time e adottare instant payment è nella giusta posizione, ora, per esplorare e approfondire casi d’uso a livello corporate. In questo senso, è necessario aiutare le aziende a intraprendere la strada verso soluzioni e strumenti istantanei. Si può parlare di aiuti nella gestione di disaccoppiamento tra ordine e pagamento e nell’utilizzo di strumenti legati ad instant payment nelle cause di riconciliazione. A livello corporate, un’altra interessante attività che potrebbe favorire lo sviluppo di pagamenti istantanei è il superamento del limite massimo fissato ora a 15.000 euro e che potrebbe, in breve tempo, arrivare a toccare invece quota 100 mila. Non mancherebbero però, a questo punto, interrogativi e sospetti sulla sicurezza e sulle modalità per combattere frodi. I cosiddetti slow payment ai quali siamo abituati e la possibilità di poterli revocare ci consentono una difesa da pericoli e truffe che diventano sempre più efficaci, innovativi e popolari.
8 CeTIF Digital Payments HUB 2020 | Il tema della sicurezza risulta essere un trend cross-market. Con il cambiamento verso soluzioni sempre più digitali, la cybersecurity diventa un focus fondamentale e non un semplice adempimento di compliance. Nel mondo dei pagamenti si inizia a sviluppare il tema della Digital Identity per avere una conoscenza affidabile del cliente, del cosa sta facendo e del suo background. L'integrazione tra il mondo dell'identificazione non solo a fini di anti- riciclaggio ma anche a quello di autenticazione è un tema che diventa fattore chiave per lo sviluppo di pagamenti digitali soprattutto a fronte della Strong Customer Authentication. L'identità digitale, infatti, può agevolare e abilitare forme nuove di esternalizzazione di sistemi di autenticazione presso schemi di identità pubblici, come può essere SPID o decentrati. In effetti, un identità bancaria usabile, implementabile e sim-free, potrebbe rappresentare interesse di tutti e potrebbe avvantaggiare non solo le banche ma anche altre parti come, per esempio, le Telco. L’idea di un identità digitale e più in generale di un account diventa, in ambito pagamenti, di estrema rilevanza portando con sé un importante evoluzione. La possibilità di avere un account nel quale inserire e registrare tutte le possibili modalità di pagamento come carte di debito, credito e prepagate renderebbe i clienti indipendenti da qualsiasi altro strumento migliorando l’experience e rendendola più vicina a realtà più comode ed immediate alle quali player extra-bancari abituano. In questo modo, il pagamento non risulta essere più un atto dovuto ma qualcosa di più rilevante che riesce a rispondere alle diverse esigenze dei clienti. Emerge come la vera partita dei pagamenti si gioca proprio nella customer experience e le transazioni diventano la porta d’ingresso per servizi a valore aggiunto e soprattutto approcci a valore aggiunto. IoT e invisible payment nascono proprio sulla scia di queste nuove logiche evolutive. La tecnologia IoT permette ai clienti di effettuare pagamenti con diversi tipi di device che includono smart home eletronics, weareble device e connected car facilitando così l’esperienza dell’utente che è libero di scegliere lo strumento di pagamento che ritiene più adatto a seconda del contesto e della situazione in cui si trova. Gli invisible payment, dal canto loro, emergono per rendere la customer experience ancora migliore e rendere il pagamento sempre più frictionless. Nella categoria degli invisible payment rientrano tutti i modi in cui i clienti non fanno espressamente un attività di check-out tradizionale non basandosi, quindi, sui terminali ma sull’interazione. Non ci sono contanti, non ci sono carte di credito e molte spesso non ci sono neanche casse o punti di accettazione. Ci sono, al contrario, nuovi strumenti come il sorriso o altri elementi biometrici e la geolocalizzazione. Tanti sono i vantaggi: in primis la riduzione dei tempi di attesa grazie ad un check-out veloce, la facilità d’uso, l’eliminazione di errore umano, un’apllicabilità su larga scala ed infine l’ottimizzazione dei costi. La messa in atto di modalità di pagamento invisibili cambia logiche fondamentali dietro al pagamento stesso. Diventa fondamentale il riconoscimento della persona e lo sviluppo di tecniche sempre migliori di autenticazione biometrica. Le analisi e le verifiche non vengono più fatte sullo strumento con il quale si esegue la transazione ma sull’identità del soggetto. © CeTIF 2020 | Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, del seguente documento
LE BANCHE CENTRALI SI MUOVONO 9 3 VERSO L’ADOZIONE DI DLT E CeTIF Digital Payments HUB 2020 | CRYPTOCURRENCY Come riportato nei capitoli precedenti, nel settore dei pagamenti emergono importanti nuove tematiche come l’interoperabilità, la standardizzazione e la disponibilità dei dati. Nel mercato emergono, però, anche temi relativi al possibile utilizzo di DLT e cryptocurrency. In particolare, appare come sia sempre più comune la volontà da parte di banche centrali di studiare soluzioni relative a monete digitali e di collaborare in team per l’individuazione di use case. La banca centrale europea espone nel report «Tiered CBDC and the financial system» di gennaio 2020, le due principali forme tecniche che un eventuale central bank digital currency potrebbe assumere nel terriotorio europeo. La prima forma si rivede nello sviluppo di un «deposit account with central bank» che implica depositi direttamente su una infrastruttura della banca centrale. Sebbene tale soluzione non sia innovativa potrebbe portare a galla sfidanti implicazioni tecnologiche. Ma non solo. L’implementazione di un simile processo risulta ancora troppo complessa da gestire in quanto richiederebbe alle autorità centrali uno sforzo molto importante. Il secondo tipo di forma tecnica, invece, è legato all’implementazione di una «digital token currency», ovvero la creazione di una moneta parallela all’euro. Il fine principale riguarderebbe la compensazione tra quelli che sono i conti interbancari e impatterebbe soprattutto quello che è il mercato tra banche e banche e banche e BCE per regolare istantaneamente tutti i flussi senza far riferimento ad un organismo centrale e per permettere la parità tra i vari bilanci in modo istantaneo. Emergono stimoli interessanti su quelli che possono essere pro e contro dello sviluppo di una moneta centrale. Tra i benefici si ritrovano, per esempio, la promozione della competizione e differenti e rafforzate leve di politica monetaria. Inoltre, avere una moneta unica che si va compensando automaticamente su tutti i conti correnti tra le banche è sicuramente un vantaggio e si traduce in una maggiore efficienza. Tra i contro, invece, emerge un problema di limitazione geografica; sono studi che stanno portando avanti banche centrali, compresa la BCE, e che si fermano all’interno dei confini geografici del paese stesso in cui nascono. Si assisterebbe anche ad un aumento dei costi di compliance ed una simultanea perdita di income da parte delle banche che vedono modificarsi importanti logiche fondanti del loro business, mentre in tema di depositi ci sono cambiamenti radicali. Inoltre, una central bank digital currency rischia di disintermediare o di porsi come TIPS rispetto alle infrastrutture, diventando un’alternativa agli schemi instant. Tuttavia, l’importante sviluppo di pagamenti istantanei mette in discussione la necessità di una valuta digitale. Per essere funzionale la digital currency deve portare valore effettivo altrimenti rischia di essere l’ennesima struttura tecnologica che rimane tale. Il Digital Payments HUB 2020 si impegna ad approfondire nel dettaglio i temi ed i trend che emergono nel mondo dei pagamenti e che sono riportati in tale report, offrendo alle banche importanti stimoli di riflessione e nuove visioni strategiche.
10 CeTIF Digital Payments HUB 2020 | Si ringraziano i Partner: © CeTIF 2020 | Tutti i diritti riservati. E’ vietata la riproduzione, anche parziale, del seguente documento
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