Sport e Mercato del Lavoro in Emilia-Romagna - REGIONE DEL LAVORO, DELLE IMPRESE E DELLE OPPORTUNITÀ

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Sport e Mercato del Lavoro in Emilia-Romagna - REGIONE DEL LAVORO, DELLE IMPRESE E DELLE OPPORTUNITÀ
REGIONE DEL LAVORO, DELLE IMPRESE
     E DELLE OPPORTUNITÀ

Sport e
Mercato del Lavoro
in Emilia-Romagna
Sport e Mercato del Lavoro in Emilia-Romagna - REGIONE DEL LAVORO, DELLE IMPRESE E DELLE OPPORTUNITÀ
Sport e
Mercato del Lavoro
in Emilia-Romagna

Il presente lavoro è stato realizzato nell’ambito delle attività regolate dalla convenzione tra la
Regione Emilia-Romagna e ART-ER.
I contenuti sono liberamente riproducibili, con l’obbligo di citarne la fonte.

Edizione marzo 2022

A cura di ART-ER, Attrattività Ricerca Territorio

Marco Ottolenghi, Stefano Botti, Valentina Giacomini, Matteo Michetti, Claudio Mura, ART-ER

Supervisione
Venerio Brenaggi, Dirigente Servizio Area Destinazioni turistiche, promo-commercializzazione,
sviluppo e promozione dello sport, Regione Emilia-Romagna
Morena Grandi, Posizione Organizzativa Sport

ART-ER Attrattività Ricerca Territorio è la Società Consortile dell’Emilia-Romagna per favorire la
crescita sostenibile della regione attraverso lo sviluppo dell’innovazione e della conoscenza,
l’attrattività e l’internazionalizzazione del territorio.
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INDICE

Quadro d’insieme.........................................................................................................................................................   6
1. Prime stime degli effetti della pandemia di Covid-19 sull’economia e il settore dello Sport. Gli
scenari per il triennio 202/2023..............................................................................................................................              12
2. Il posizionamento dello Sport italiano nel contesto europeo...................................................................                                           19
3. Lo sport e la pratica sportiva in Emilia-Romagna: un confronto tra regioni.......................................                                                        25
4. Le dimensioni strutturali del settore sport in Emilia-Romagna.............................................................                                               28
5. Dati economici del settore sportivo...................................................................................................................                   35
6. Attivazioni, cessazioni e saldi delle posizioni di lavoro nel settore sport...........................................                                                   43

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INDICE
DELLE TABELLE
Tabella 1 Numeri indice Valore aggiunto per macrosettore. Emilia-Romagna base 100=2019.......... 13
Tabella 2 Numeri indice Unità di Lavoro Equivalente (ULA) per macrosettore. Emilia-Romagna
base 100=2019................................................................................................................................................................ 14
Tabella 3 Valore Aggiunto e ULA nelle Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento.
Valori concatenati base 2015.................................................................................................................................... 15
Tabella 4 Variazioni percentuali sull’anno precedente e Numeri Indice base 100=2019. Valore
Aggiunto e ULA nelle Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento....................................... 15
Tabella 5 Occupati nel settore sportivo per sesso e Paese Membro, percentuale sul totale degli
occupati e variazione percentuale anni 2014-2020.......................................................................................... 17
Tabella 6 Distribuzione percentuale degli occupati nel settore sportivo per classe di età e Paese
Membro. Anno 2020.................................................................................................................................................... 17
Tabella 7 Numero imprese e Valore aggiunto nella fabbricazione di articoli sportivi per Paese
Membro. Anni 2019 e variazioni percentuali anni 2014-2019........................................................................ 18
Tabella 8 Numero imprese, occupati e quote di imprese con più di 10 addetti operanti nel
settore delle attività sportive per Paese Membro. Anno 2019....................................................................... 18
Tabella 9 Export Intra and extra-EU di prodotti sportivi. Valori in migliaia di Euro correnti e
quota sul totale dell’export. Anno 2019 e variazioni anni 2014-2019........................................................... 19
Tabella 10 Spesa media familiare per acquisto di beni e servizi sportivi per Paese Membro.
Valori indice 100= Anno 2015................................................................................................................................... 19
Tabella 11 Spesa pubblica in attività sportive e ricreative per Paese Membro. Valori in milioni di
Euro correnti e quota sul PIL. Anno 2019 e variazione anni 2014-2019...................................................... 20
Tabella 12 Persone con più di 3 anni che svolgono attività sportiva per 100 persone con le stesse
caratteristiche. Anno 2020 e variazione anni 2019-2020 e 2014-2020..........................................                                                                  22
Tabella 13 Associazioni Sportive Dilettantistiche per regione e per 100.000 abitanti. Anno 2021... 22
Tabella 14 Spesa media mensile famigliare in articoli e servizi sportivi per regione. Anno 2020 e
variazione 2014-2019 e 2019-2020. Dati in Euro correnti................................................................................ 23
Tabella 15 Spesa corrente e conto capitale pro capite nello Sport e tempo libero delle
Amministrazioni Comunali, Provinciali e Città Metropolitane. Anno 2019 e Variazione 2014-
2019. Impegni in Euro correnti................................................................................................................................ 23
Tabella 16 Unità Locali ed Addetti alle Unità Locali per tipologia di settore sportivo,
distribuzione percentuale e variazione percentuale. Anno 2021 e anni 2014-2021 e 2019-2021........ 25
Tabella 17 Addetti, Unità Locali, Addetti per Unità Locale e Quota di Addetti nello Sport per
provincia. Anno 2021.................................................................................................................................................. 27
Tabella 18 Fatturato, Valore aggiunto per categoria. Valori nominali in migliaia di Euro. Anno
2020 e variazione anni 2014-2020.......................................................................................................................... 32
Tabella 19 Fatturato, Valore aggiunto per provincia. Valori nominali in migliaia di Euro, anno
2020 e variazione anni 2014-2020.......................................................................................................................... 32
Tabella 20 Variazione percentuale di Fatturato e Valore aggiunto per categoria anni 2019-2020.
Valori nominali in migliaia di Euro....................................................................................................................... 33
Tabella 21 Variazione percentuale di Fatturato e Valore aggiunto per provincia anni 2019-2020.
Valori nominali in migliaia di Euro....................................................................................................................... 33
Tabella 22 Fatturato, Valore aggiunto e rispettive variazioni percentuali anni 2014-2018, nello
Sport e nel totale dell’economia regionale. Valori nominali in migliaia di Euro.................................... 35

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Tabella 23 Fatturato, Valore aggiunto e rispettive variazioni percentuali anni 2014-2018, nello
Sport in Emilia-Romagna ed in Italia. Valori nominali in migliaia di Euro............................................. 36
Tabella 24 Attivazioni, trasformazioni, cessazioni dei rapporti di lavoro e saldo per tipo di
contratto nel settore Sport in Emilia-Romagna. Anno 2020, valori assoluti............................................ 39
Tabella 25 Quota di attivazioni, trasformazioni, cessazioni dei rapporti di lavoro per tipo di
contratto del settore Sport sul totale della Regione Emilia-Romagna. Anno 2020, valori
percentuale.................................................................................................................................................................... 39

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QUADRO
D’INSIEME
In tutto il mondo l’interesse per lo sport è         Il volontariato agisce in supporto del settore
cresciuto progressivamente dal dopoguerra e di       pubblico o indipendentemente, organizzandosi
pari passo è cresciuta la sua rilevanza              in club o associazioni, e quindi soddisfacendo la
economica.                                           domanda di gruppi più ristretti dell’intera
                                                     collettività. Il settore commerciale compete con
Lo sport può essere considerato come un bene         gli altri settori nella produzione di sport, inteso
che fornisce ai consumatori benefici psichici e      come centri fitness o centri sportivi, fornendo
fisici e, come tutti i beni, è scambiato in un       un bene di maggior qualità ad un maggior
mercato ove si incontrano la domanda e               prezzo, mentre è autonomo e totalmente
l’offerta. Questo mercato, tuttavia, ha alcune       dominante nella produzione di beni sportivi.
caratteristiche     che    lo   rendono    molto     Lo sport è anche spettacolo e le attività e
particolare. La domanda di sport è composita, in     competizioni sportive operano in questo
quanto è al tempo stesso domanda di tempo            contesto.
libero e di partecipazione allo sport, domanda di
attrezzature, abbigliamento e calzature, di          Alla luce di tutte queste considerazioni lo sport
strutture sportive e di sport spettacolo.            è soggetto a regole economiche molto
                                                     particolari il cui studio è sicuramente
Se è vero che il consumatore può considerare lo      interessante, sia per poter comprendere il
sport come un qualsiasi bene dal cui consumo         funzionamento del sistema economico ad esso
può derivare un’utilità, è altrettanto vero che      connesso, sia per poter configurare interventi
spesso lo sport è per molti di coloro che lo         che lo sostengano e ne contrastino le
praticano una sorta di fattore produttivo.           distorsioni.
Lo sport può essere, infatti, utilizzato nella
“produzione di salute” la quale, a sua volta, può    Per calcolare il contributo diretto e indiretto dei
permettere di accrescere la produttività del         settori legati allo sport alla crescita economica
lavoro ed il reddito. Lo sport può essere            e dell’occupazione, nell’Unione Europea è stato
considerato alternativamente come un prodotto        avviato da tempo un lavoro metodologico che
generato dalle famiglie che, combinando il           ha portato alla definizione di Sport di Vilnius
tempo a propria disposizione con alcuni beni di      (definita nel contesto dell'analisi economica),
mercato, “producono” questa particolare attività     che utilizza un approccio in tre fasi: una
d’impiego del tempo libero.                          “definizione statistica”, che corrisponde al
                                                     codice 93.1 della nomenclatura delle attività
Per quanto concerne il lato dell’offerta, lo sport   economiche NACE Rev2 (equivalente all’Ateco
viene prodotto dal complicato interagire del         2007) e riferito alle "Attività sportive", una
settore pubblico, del settore del volontariato e     “definizione      ristretta”,  che    include    la
del settore commerciale. I tre settori raramente     definizione statistica e a cui si sommano tutte
si sovrappongono nella fornitura di sport.           le attività che forniscono input allo sport, vale a
                                                     dire tutti i settori che producono beni necessari
Il Governo agisce indipendentemente o                per praticare lo sport ed infine, una “definizione
coordinatamente con il settore del volontariato,     ampia”, che somma alla definizione ristretta
fornendo sport alla collettività secondo i criteri   tutte le attività per le quali lo sport è un input,
che governano la fornitura di beni pubblici o        come ad esempio le trasmissioni televisive,
meritori.                                            hotel che ospitano persone che fanno sport, ecc.

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Questo lavoro metodologico realizzato da
Eurostat è una risposta alla scarsità di
statistiche ufficiali che consente di fornire una
stima complessiva di quale sia, ad esempio, il
contributo dello sport alla crescita economica o,
ancor più specificatamente, quanti sono, oggi,
coloro che svolgono un’attività professionale
legata allo sport.
Anche limitandosi all’esame delle professioni
stabili e/o prevalenti, senza affrontare i temi
specifici del lavoro precario, temporaneo, non
esclusivo, volontario che pure nello sport hanno
una diffusione enorme, per quanto riguarda la
quantificazione della dimensione del mercato
del lavoro dello sport, oggetto di analisi del
presente rapporto, l’esercizio è ostacolato
principalmente da tre fattori ostativi:

     l’appartenenza naturale di molti mestieri
     legati allo sport a settori di attività che non
     vengono normalmente classificati come
     “sportivi”, ma di volta in volta registrati
     come servizi di pubblicità, attività connesse
     all’informatica, consulenze alle imprese,
     turismo, etc. pensiamo, ad esempio, che dei
     2,4 milioni di addetti nel turismo circa
     160.000 lavorano nell’ambito del turismo
     sportivo, che incide per il 6/7% sul totale
     della spesa complessiva per il turismo in
     Italia (stime Censis Servizi, 2007);
     la natura non esclusiva del business
     realizzato nello sport dalle aziende in
     questione;
     la      presenza      di     condizioni      di
     professionalizzazione e di carriera variabili,
     stagionali, atipiche, non comparabili con i
     modelli “tradizionali” di lavoro.

Lo sport, inoltre, vista la crescente e costante
diversificazione dell’offerta di attività sportiva
genera costantemente nuove e più numerose
opportunità      professionali:    pensiamo,    ad
esempio, all’ enorme crescita del settore del
fitness e a tutti gli istruttori che lavorano nelle
palestre italiane, insegnando le più diversificate
discipline dallo spinning, al power yoga, al
pilates, al crossfit, etc.

Opportunità queste che non sempre si
traducono in occasioni lavorative, regolari,
stabili, durature nel tempo e che, quindi,
continuano     a   “sfuggire”    ad     un’analisi
approfondita da parte delle fonti ufficiali.

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Inoltre, per poter definire la dimensione             . Inoltre se si considera la sola fabbricazione di
quantitativa dell’occupazione nel settore             articoli sportivi, l’Italia conferma la sua
sportivo è necessario rivolgersi a una pluralità      tradizione manifatturiera, rappresentando circa
di fonti senza tuttavia poter definire un quadro      il 10% del totale delle imprese europee e,
completo ed esaustivo.                                producendo circa il 23% del valore aggiunto
Nonostante i dati raccolti con un complesso           comunitario del settore, in aumento di circa il
lavoro di reperimento e analisi, le zone d’ombra      55% tra il 2014 e il 2019, la crescita più elevata
rimangono infatti, anche in questo rapporto,          tra i paesi membri presi a confronto e superiore
ancora numerose.                                      alla media europea. Anche nel commercio
                                                      internazionale di prodotti legati allo sport
Secondo l’approccio di analisi armonizzato a          emerge il ruolo dominante del nostro paese con
livello europeo fornito da Eurostat, il settore       oltre 4,7 miliardi di export, pari a circa l’1% del
sportivo Italiano nel 2020, utilizzando la            totale dell’export europeo, anche se nell’ultimo
“definizione ampia di Vilnius”, che comprende,        quinquennio ha presentato saggi di crescita
dunque, non solo gli occupati diretti dello sport,    inferiori alla media UE-27 e a quella delle altre
ossia quelli che svolgono la propria attività         economie europee. Se nella produzione e nel
lavorativa nei settori statisticamente definiti       commercio internazionale emerge il ruolo
come sportivi, ma anche quelli indiretti, ossia       dell’Italia nel panorama comunitario nei servizi
quelli che operano in settori che producono           legati allo sport, il nostro paese presenta una
beni e servizi utilizzati come input dello sport e    dotazione relativamente più modesta, rispetto
in quelli che utilizzano lo sport come input per      agli altri paesi presi a confronto, sia in termini
produrre i propri beni e servizi, occupa poco più     di numerosità di imprese ed occupati, che di
di 137 mila lavoratori, pari a circa il 10,5% del     dimensione media e trend di crescita.
totale degli occupati nello sport europeo. Si
tratta di una quota relativamente inferiore           Alla struttura dell’economia dello sport italiano
rispetto a quella dei principali partner europei      è in parte collegata ad una minore domanda di
come Germania (il 17,8%), Spagna (il 15,2%) e         attività sportive rispetto agli altri paesi.
Francia (il 14,0%).                                   Nonostante i dati facciano riferimento ad un
Se si calcola poi l’incidenza dei lavoratori nello    orizzonte temporale ad oggi lontano (il 2014 è
sport sul totale degli occupati, emerge per           infatti l’ultimo dato disponibile), da questi si
l’Italia una minore incidenza, sia rispetto alla      evince che rispetto agli altri partners europei la
media europea (0,60 dell’Italia, rispetto allo 0,68   pratica sportiva in Italia coinvolge un numero
della media UE a 27), sia rispetto agli altri Stati   minore di persone, in particolare donne. Ciò,
Membri presi a confronto e, in particolare, alla      non pare essere correlato a fattori economici
Spagna, dove oltre l’1% degli occupati opera          e/o a differenti caratteristiche socio-educative.
nello Sport.                                          Se si osserva inoltre l’interesse suscitato dagli
                                                      eventi sportivi, anche in questo caso, in Italia, la
Oltre a un minor peso dell’occupazione sportiva       partecipazione a questa tipologia di eventi è
nel mercato del lavoro italiano, dal confronto        minore, sia rispetto alla media europea, che
con i principali partner europei, emerge un           degli altri paesi. Questa minore partecipazione
quadro del settore sportivo nazionale che per         relativa, riscontrata nel nostro paese, non pare
struttura economica, partecipazione sportiva,         soffrire di cause legate ad una differente
spesa famigliare e finanziamento pubblico allo        composizione sociale ed in particolare
sport presenta nel complesso un generale              all’educazione, né a motivazioni economiche o
sottodimensionamento rispetto ai principali           di scarsità di interesse e offerta.
partner europei.
L’Italia, tuttavia, presenta anche elementi di        Per quanto concerne infine i consumi sportivi,
eccellenza rispetto ai principali paesi europei:      le famiglie italiane destinano una quota di
alla minore incidenza dell’occupazione sportiva       spesa in linea con quella registrata tra le
sul totale degli occupati si associa, infatti, una    famiglie spagnole, ma molto inferiore a quella
dinamica       occupazionale       2014-2020   più    delle famiglie tedesche, anche se il trend è in
sostenuta, sia rispetto alla media europea, sia       crescita in Italia più che nel resto degli altri
rispetto agli altri paesi presi a confronto.          paesi.

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Sport e Mercato del Lavoro in Emilia-Romagna - REGIONE DEL LAVORO, DELLE IMPRESE E DELLE OPPORTUNITÀ
La minore “rilevanza” dello sport italiano se
         comparato con quello degli altri paesi europei
         emerge anche nel finanziamento pubblico allo
         sport che è decisamente inferiore in termini
         assoluti, anche se, in termini di incidenza sul
         Pil, è in linea con quella degli altri partners.

         In questo quadro di lieve minore importanza
         relativa del settore sportivo nazionale rispetto a
         quello dei principali partners europei, lo sport
         in Emilia-Romagna ha una “dimensione”
         relativamente maggiore che nel resto del nostro
         paese e, per alcuni indicatori, anche rispetto
         alle altre principali regioni italiane (si legga di
         seguito).

         In termini di domanda di sport, infatti, in
         Emilia-Romagna       la    pratica      sportiva
         continuativa riguarda poco più di 30 persone
         maggiori di 3 anni su cento, rispetto ad una
         media nazionale di circa 27 e a quella del nord-
         est di quasi 32.

         Tra il 2014 e il 2019 la pratica continuativa di
         un’attività sportiva in regione è aumentata del
         16,5%, valore questo di circa un punto
         percentuale inferiore alla media nazionale e di
         oltre 4 punti inferiore alla media del Nord-Est, il
         tasso di crescita più basso tra le regioni
         considerate se si fa eccezione della Lombardia.
         Nello stesso periodo però in Emilia-Romagna la
         popolazione di tre anni e più che ha praticato
         attività sportiva in modo saltuario è quasi
         raddoppiata (+42,5%), rispetto al +10,5% della
         media nazionale e al +16,7% di quella di
         ripartizione.

         Se si analizza infine il dato relativo alla
         dinamica 2019-2020 è possibile apprezzare un
         primo effetto della pandemia di Covid-19 sulle
         abitudini sportive degli italiani. Questo
         rappresenta il primo ed unico dato catturato da
         statistiche ufficiali dell’impatto del Covid-19
         sullo sport. Da una prima analisi si apprezza
         come le misure di contenimento della
         pandemia messe in campo dal governo nel 2020
         abbiano, da un lato, fortemente ridimensionato
         le abitudini di quella “fetta” di popolazione che
         praticava sport in modo continuativo, dall’altro,
         abbiano “spinto” gli italiani verso una minore
         sedentarietà e a praticare maggiormente
         attività sportive anche se in modo saltuario.

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In Emilia-Romagna, tra le regioni più colpite           La spesa corrente complessiva di Province e
dagli effetti della pandemia e dove le restrizioni      Comuni emiliano-romagnoli ammonta a 16,3€
messe in campo dal governo hanno                        pro capite rispetto agli 11,4€ della media
maggiormente pesato sulla vita quotidiana dei           nazionale, mentre quella in conto capitale
cittadini, tra il 2019 e il 2020 la fetta di            ammonta a 13,9€ pro capite rispetto ai quasi 12€
popolazione che praticava sport in modo                 della media. Se si fa eccezione per il Veneto,
continuativo è diminuita dell’1,6%, rispetto al         l’Emilia-Romagna è la regione che più dedica
+1,9% della media italiana e al -0,6% del Nord-         risorse pubbliche allo sport.
Est, mentre quella che lo faceva in modo
saltuario è cresciuta del 19,2%, rispetto a poco        Per quanto riguarda la “dimensione economica”
più del +13% della media nazionale e di                 del     settore    sportivo    regionale    questo
ripartizione.                                           rappresenta lo 0,6% del totale delle Unità Locali
Dall’altro lato, la popolazione che pratica solo        e, lo 0,4% del totale degli addetti e produce circa
qualche attività fisica è aumentata del 2,4%            lo 0,8% del valore aggiunto regionale. Oltre il
(-4,4% la media nazionale e -0,3% quella del            25% degli addetti del settore è occupato nei club
Nord-Est), quella che non prativa nessuna               sportivi in cui rientrano le attività svolte a
attività è diminuita del 6,9% (-1,1 in Italia e -5,3%   livello professionistico, semi-professionistico o
nel Nord-Est). Ciò pare significare, da un lato,        dilettantistico, che offrono ai propri membri la
che le persone maggiormente dedite all’attività         possibilità di partecipare a gare sportive, il 25%
sportiva in regione abbiano più che nel resto del       nei servizi di gestione degli impianti sportivi,
paese subito gli effetti delle restrizioni legate       quali stadi, piscine, centri polivalenti ed altri
alla pandemia, dall’altro, che la “fetta” di “non       impianti sportivi, il 18,4% è occupato nella
sportivi” o “poco sportivi” si sia ridotta di più in    fabbricazione di articoli sportivi, mentre il 14%
Emilia-Romagna che nel resto del panorama               degli addetti del settore è occupato nelle attività
nazionale.                                              di gestione di palestre e strutture per fitness e
                                                        body-building.
L’Emilia-Romagna è inoltre la regione, insieme
al Piemonte, in cui si dedica la porzione               Un ulteriore 9,3% di addetti risulta inoltre
maggiore di tempo allo sport. In termini di             occupato in enti e organizzazioni sportive, ossia
“dotazioni sportive”, inoltre, l’Emilia-Romagna         nelle attività di promozione di eventi sportivi, di
si posiziona tra le prime regioni simili per            leghe e federazioni sportive ed altre attività
dimensione e per caratteristiche socio-                 legate alla promozione di eventi sportivi.
economiche del paese, dietro solo a Lombardia
e Veneto. In termini, poi, di risorse destinate         Infine il 4,0% degli addetti si occupa
allo sport, le famiglie emiliano-romagnole sono         dell’erogazione di corsi sportivi e ricreativi,
quelle che dedicano la maggiore spesa media             mentre 3,6% degli addetti del settore presta la
mensile: 23,45 euro, rispetto ai 17,12€ della           propria attività lavorativa in altre attività
media nazionale e ai 20,58€ del Nord-Est.               sportive, ossia in attività professionali
Se si analizza inoltre il periodo che va dal 2014       indipendenti offerte da atleti professionisti, in
al 2019, la spesa media famigliare in articoli e        attività professionali svolte da operatori
servizi sportivi in Emilia-Romagna è aumentata          sportivi indipendenti, quali arbitri, giudici,
del 17,6%, a fronte di un aumento del 9,5% della        cronometristi, ecc., nella gestione di riserve di
media nazionale e del 6,9% del Nord-Est.                caccia e pesca sportive e attività a loro supporto
Nell’anno dello scoppio della pandemia, inoltre         e nell’allenamento di animali a fini sportivi.
la spesa in sport delle famiglie emiliano-
romagnole è calata meno che nel resto del               La dimensione economica del settore sportivo
paese e nel Nord-Est (-23,5% rispetto al -32,7% e       tra il 2014 e il 2021, è aumentata in misura
al -28,0%).                                             decisamente superiore del resto dell’economia
                                                        regionale, sia che si considerino le unità locali
Anche per quanto riguarda le risorse pubbliche          (+38% rispetto al -0,2% del resto dell’economia
destinate allo sport, la posizione dell’Emilia-         regionale), sia che si considerino gli addetti
Romagna spicca tra le regioni prese a confronto         (+57,4%,   rispetto    al  +10,2%    del    resto
e rispetto alla media nazionale.                        dell’economia).

 8
Questa dinamica molto positiva, se raffrontata        A questa forte crescita dei valori economici del
al trend dell’economia regionale, è stata trainata    settore     sportivo    registrati    nell’ultimo
da un profondo mutamento nelle abitudini              quinquennio ha corrisposto una dinamica
sociali della popolazione, che ha visto un            occupazionale del lavoro dipendente positiva
crescente interesse per l’adozione di stili di vita   seppur di minor intensità. Tra il 2014 e il 2020
sani e ha trovato nello sport un elemento             delle oltre 169 mila posizioni di lavoro create
fondante.      Nell’ultimo   decennio       questa    dall’economia regionale, 1.125 sono state create
crescente rilevanza della cultura del benessere       nello Sport.
ha comportato la nascita e lo sviluppo di una
fiorente Wellness-economy in regione.                 A questi dati relativi al lavoro dipendente nello
                                                      sport si devono aggiungere numeri ben più
Tra il 2014 e il 2021 “i numeri dello sport”, come    rilevanti riferiti a tutte quelle professionalità
si diceva, sono aumentati nel complesso di            dello sport che vengono fornite o attraverso
circa il 60%, se si considerano gli addetti, ma       attività libero professionale o mediante forma
alcuni comparti sono più che raddoppiati o            volontaria o tramite contratti dello sport che
comunque cresciuti più della media del settore:       non rientrano nelle statistiche amministrative
si pensi alle attività più strettamente collegate     rilevabili    attraverso     le    comunicazioni
con le attività sportive come quelle che si           obbligatorie trasmesse ai Centri per l’Impiego
svolgono nei club sportivi, ma anche i corsi          regionali e che raccolgono solo i dati relativi al
sportivi    e    ricreativi,  tutte   le   attività   lavoro dipendente e parasubordinato.
professionali volte a realizzare e favorire la
pratica di sport professionali, quali atleti          Per fornire una stima dell’incidenza delle
professioni e giudici (+113% gli addetti e +81%       attività libero professionali sul totale degli
circa le Unità Locali) ma anche gli enti e le         addetti allo sport, attraverso una selezione
organizzazioni sportive che contribuiscono alla       operata interrogando l’archivio ASIA-Istat si è
formazione e alla promozione dello sport              pervenuti a stimare circa un migliaio di addetti
(rispettivamente +100% e +75%).                       che devono essere sommati ai quasi 6.750
                                                      addetti enumerati dalle statistiche ufficiali.
A     questo    aumento     della     dimensione
occupazionale dello sport, che tuttavia in            A questi dovrebbero essere aggiunti tutti gli
termini assoluti permane nel complesso                operatori che prestano la propria attività
contenuta, è corrisposto una coerente crescita        lavorativa in forma volontaria in enti ed
dei risultati economici del settore, che ha visto     associazioni senza fini di lucro che vengono
il proprio valore aggiunto aumentare tra il 2014      analizzati da Istat nel censimento del no-profit
e il 2018 di oltre il 44% rispetto al +18,3% del      e i cui dati risalgono al 2011 e pertanto non
resto dell’economia regionale e al +33,6% del         possono essere qui conteggiati.
settore sportivo nazionale.

 9
1.PRIME STIME DEGLI EFFETTI
DELLA PANDEMIA DI COVID-19
SULL’ECONOMIA E IL SETTORE
DELLO SPORT. GLI SCENARI PER IL
TRIENNIO 2021-2023
Le misure straordinarie adottate dal governo                      Il consumo privato dovrebbe rimbalzare
per contenere e limitare l’evoluzione epidemica                   notevolmente, aiutato dal miglioramento delle
nel corso del biennio 2020-2021 hanno                             prospettive del mercato del lavoro e dal
inevitabilmente messo a dura prova la tenuta                      graduale esaurimento dei risparmi accumulati.
del tessuto socioeconomico dei territori, le cui                  Una domanda estera dinamica dovrebbe
conseguenze tuttavia si iniziano ad osservare                     giovare alle esportazioni di beni, anche se è
nei principali indicatori statistici solo ora a                   probabile che il ritorno degli introiti turistici sia
causa del cosiddetto ritardo statistico.                          più graduale.

Nel caso dell’Italia, secondo quanto stimato                      L'inflazione,   diventata     positiva  all'inizio
dalla Commissione Europea nelle sue previsioni                    dell'anno, anche a causa dell'aumento dei
dell’estate 2021, l'attività economica si è                       prezzi del petrolio, è destinata ad aumentare e i
dimostrata più resistente del previsto ed è                       prezzi al consumo sono previsti al rialzo nel
aumentata più del previsto, nonostante le                         2021, prima che scendano all'1,2% nel 2022.
rigorose misure di contenimento, nel 2021. Su
base annua, la crescita del PIL reale dovrebbe                    Tuttavia il più debole potere delle imprese di
raggiungere il 4,2% nel 2022.                                     determinazione dei prezzi e l'ancora debole
                                                                  livello del mercato del lavoro dovrebbero
Nel nostro paese Il miglioramento della                           potenzialmente prevenire che le pressioni
situazione sanitaria che ha permesso alla                         temporanee sui prezzi diventino radicate.
maggior parte delle restrizioni di allentarsi in
modo significativo entro giugno, ha gettato le                    In questo contesto e con le positive aspettative
basi per una solida e sostenuta espansione del                    di crescita dell’economia che sono messe
ciclo economico nel corso del 2021.                               comunque in pericolo dalla recente ripresa dei
                                                                  contagi in tutta Europa e dal progressivo
Secondo quanto ipotizzato dalla Commissione                       diffondersi della variante Omicron anche nel
Europea per il nostro paese, investimenti                         nostro paese, nel corso del novembre 2021 (le
pubblici e privati, sostenuti dalle imprese, la                   ultime disponibili) è stata elaborata da
diminuzione dell'incertezza sulle prospettive                     Prometeia una stima al 2023 di valore aggiunto,
della domanda e sull'attuazione del piano di                      consumi,     investimenti,   esportazioni     ed
ripresa e resilienza, sono destinati a rimanere il                occupazione per branca di attività economica
principale motore di crescita economica.                          per il sistema economico regionale [1].

[1] Prometeia, Scenari previsionali dei settori di attività economica dell’Emilia-Romagna, novembre 2021. Si tratta di scenari
previsionali settoriali, elaborati da Prometeia per ART-ER a partire dal modello input-output per l’Emilia-Romagna, che
utilizzando al meglio le informazioni finora disponibili a livello nazionale e regionale e adottando come scenari di
riferimento le previsioni macroeconomiche, settoriali e regionali di Prometeia, per i principali macro-settori e branche di
attività economica indicano le stime previsionali per singole variabili quali: produzione, valore aggiunto, consumi finali delle
famiglie, investimenti all’estero, importazioni dall’estero, occupati e unità di lavoro. Per ciascuna si riportano i tassi di
variazione sull’anno precedente, calcolati sui valori reali (deflazionati); i numeri indice con base 2019 che misurano l’entità
del processo di recupero rispetto ai livelli pre-pandemia (2019).

10
Secondo questi scenari Prometeia, dopo il calo           Sempre secondo queste stime, il PIL regionale
del 9,1% nel 2020, stima per il 2021 in Emilia-          aumenterà del 3,8% nel 2022 e del 2,9% nel 2023,
Romagna una crescita del PIL regionale attorno           in linea con il trend del Nord-Est e di circa un
al 6,5%, valore più alto di un decimo di punto           decimo di punto al di sopra della tendenza
percentuale rispetto al Nord-Est (6,4%) e di             media nazionale.
circa mezzo punto percentuale al di sopra del
dato medio nazionale (6,0%).

          FIGURA 1 PIL in Emilia-Romagna, Nord-Est ed Italia anni 2020-2023.
          Fonte: PROMETEIA, scenari previsionali novembre 2021

Il valore aggiunto, stima l’Ente bolognese, seguirà la dinamica del PIL, con una lieve differenza per
la previsione a livello nazionale.

          FIGURA 2 Valore aggiunto in Emilia-Romagna, Nord-Est ed Italia anni 2020-2023.
          Fonte: PROMETEIA, scenari previsionali novembre 2021

11
Per quanto riguarda i macrosettori di attività            lievemente migliori di quelli stimati per il resto
economica, dal seguente grafico si evince come            del paese. I servizi sono invece previsti al rialzo
nel 2020 il calo del valore aggiunto regionale sia        del 4,2% nel 2021 e nel 2022, per poi crescere del
da attribuire prevalentemente al settore                  2,7% nel 2023.
industriale (-10.2%) e a quello dei servizi (-8,6%),      Grazie agli incentivi, quali ecobonus, bonus
questi ultimi calati più della media nazionale.           facciate, sismabonus etc. varati dal governo
Anche le costruzioni hanno subito un forte calo,          nazionale, per le costruzioni è previsto un forte
dell’ordine del 6%, anche se lievemente inferiore         rimbalzo nel 2021 (+20,9%, in linea con il dato
di quello medio nazionale. L’agricoltura infine è         nazionale) a cui farebbero seguito un +7,9% nel
calata del 3,9% rispetto al -5,9% del dato medio          2022 e un +7,0% nel 2023.
nazionale.                                                L’agricoltura regionale, che aveva mostrato
                                                          durante il picco pandemico segni di tenuta
Per quanto riguarda le stime per il triennio              maggiori di quanto registrato a livello
2021-2023, l’Ente Bolognese prevede per                   nazionale, nel 2021 è prevista in crescita
l’industria un recupero del calo registrato nel           dell’1,0%, rispetto al +3,1% della media italiana,
2020 già a partire dal 2021 (+10,5% in linea con il       per poi crescere del 2,7% nel 2022 (rispetto al
dato nazionale) a cui seguirebbe una crescita             +2,0% dell’Italia) e dello 0,9% nel 2023, rispetto al
del 2,4% nel 2022 e del 2,9% nel 2023, con saggi          +1,7% del resto del paese.
lievemente migliori di quelli stimati per il resto
del paese. I servizi sono invece previsti al rialzo
del 4,2% nel 2021 e nel 2022, per poi crescere del
2,7% nel 2023.

           FIGURA 3 Valore aggiunto in Emilia-Romagna, Nord-Est ed Italia anni 2020-2023.
           Fonte: PROMETEIA, scenari previsionali novembre 2021

I pesanti effetti subiti dal valore aggiunto nella        dell’edilizia residenziale privata e della
fase iniziale della pandemia che nel 2020 si è            riqualificazione dell’edilizia pubblica e del
ridotto del -8,8% rispetto al 2019, dovrebbero            programma di opere pubbliche inserito nel
essere rapidamente riassorbiti dalla crescita             PNRR. Dopo la caduta del 2020 si prevede già
significativa nel 2021 (+6,5%) e nei due anni             nel 2021 una crescita notevole (+20,9%) che si
successivi (+3,8% e +2,9%), riportando il valore          mantiene su tassi elevati anche nel biennio
aggiunto ai livelli pre-pandemici nel 2022 e a            successivo portando nel 2023 l’indice base 2019
superarli nel 2023 (si veda la tabella seguente).         = 100 a raggiunge il 130,8 che è l’espansione
                                                          settoriale di gran lunga più elevata.
Le prospettive di crescita sono particolarmente
robuste per il settore delle costruzioni ed opere
pubbliche, che, come si accennava, dovrebbe
avvantaggiarsi dei provvedimenti a sostegno
dell’edilizia residenziale privata e della
riqualificazione dell’edilizia pubblica e del
 12
programma di opere pubbliche inserito nel
PNRR.
Anche i settori industriali nel loro complesso si        trainati dalla domanda estera (esportazioni) e
prevede che recuperino celermente la caduta              da quella per investimenti stimolata dal PNRR.
del 2020 (-10,2%) con un’accelerazione                   I servizi nel loro complesso che, nel 2020, hanno
significativa nel 2021 (+10,5%) e tassi di crescita      subito una caduta dell’attività produttiva vicina
robusti anche se non eccezionali nei due anni            a quella media (-8,6%) si stima che nel
successivi (+2,4% e +2,9%). Nel 2023 l’indice base       successivo       triennio   presentino       buone
2019 = 100 raggiunge il 104,6 segnalando una             prospettive di ripresa (+4,2%, +4,2% e +2,7%)
discreta espansione dei livelli produttivi.              determinando, tuttavia, un recupero dei livelli di
                                                         attività pre-pandemici più lento di quello dei
A livello settoriale il quadro è più variegato in        settori industriali e raggiungendolo solo nel
quanto da un lato si segnala la difficolta di            2023.
alcune industrie a recuperare i livelli del 2019. È      La lenta ripresa della domanda per consumi
il caso del comparto moda (indice base 2019 =            delle famiglie ha un pesante impatto sulle
100 a 98,1 nel 2023), dell’estrattivo, del               prospettive di diversi settori del terziario, come
petrolifero, della stampa, dei rifiuti e del             è particolarmente evidente per le attività
comparto idrico.                                         connesse al turismo e per i trasporti aerei.
D’altro lato sono diversi settori hanno invece           Viceversa si segnala il forte potenziale di
importanti opportunità di crescita.                      crescita per i settori terziari che sono attivati
Tra questi vale la pena di segnalare quelli dei          dalla domanda di investimenti immateriali
beni strumentali (meccanica e mezzi di                   ovvero     la     Programmazione,      consulenza
trasporto) che recuperano in modo più o meno             informatica ecc. e la Ricerca scientifica e
rapido la caduta del 2020 in quanto sono                 sviluppo.
trainati dalla domanda estera (esportazioni) e
da quella per investimenti stimolata dal PNRR.

           Tabella 1 Numeri indice Valore aggiunto per macrosettore. Emilia-Romagna base 100=2019.
           Fonte: PROMETEIA, scenari previsionali novembre 2021

Per quanto riguarda il mercato del lavoro, in
generale, le politiche di contrasto agli effetti
della pandemia (blocco dei licenziamenti,
ammortizzatori sociali, ecc.), adottate nel 2020,
hanno avuto conseguenze più intense (positive)
sul numero di occupati che sul volume orario
del lavoro. Secondo le stime di Prometeia, in
Emilia-Romagna, le unità di lavoro a tempo
pieno equivalente (ULA), sono diminuite nel
2020 del 9,9%, valore lievemente inferiore a
quello registrato tanto nel Nord-Est (-10,1%),
quanto nel resto del panorama nazionale
(-10,3%).

13
Tabella 1 Numeri indice Valore aggiunto per macrosettore. Emilia-Romagna base 100=2019.
           Fonte: PROMETEIA, scenari previsionali novembre 2021

A livello aggregato la dinamica delle unità di            dell’occupazione (l’indice base 2019 = 100 è a
lavoro si prevede che segua da vicino quella del          119,8 nel 2023) con un significativo rilancio della
valore aggiunto anche nel periodo di previsione           produttività.
in quanto ci si attende almeno fino al 2023 una
crescita molto modesta della produttività                 Nell’industria nel suo complesso la crescita
allineata con l’esperienza dell’ultimo decennio.          dell’occupazione assorbe in larga parte il
                                                          miglioramento dei livelli produttivi e pertanto
A livello settoriale la situazione si prevede più         non si prevede che i livelli occupazionali pre-
eterogenea in quanto per alcuni settori c’è               pandemici vengano recuperati entro l’orizzonte
spazio per un aumento significativo della                 previsionale.
produttività.
                                                          I servizi nel loro complesso presentano una
Il caso più evidente è quello delle costruzioni e         situazione ancora diversa in quanto sono
opere pubbliche dove una dinamica produttiva              caratterizzati   da   una   dinamica   della
per certi versi eccezionale (sospinta come si             produttività stagnante, con una qualche
diceva     dai    provvedimenti     a     sostegno        tendenza alla decrescita verso la fine del
dell’edilizia residenziale privata e della                periodo di previsione, ciò tuttavia porta a
riqualificazione dell’edilizia pubblica e del             raggiungere nel 2023 il recupero dei livelli
programma di opere pubbliche inserito nel                 occupazionali pre-covid.
PNRR) rende compatibile la crescita sostenuta
dell’occupazione (l’indice base 2019 = 100 è a
119,8 nel 2023) con un significativo rilancio della
produttività.

           Tabella 2 Numeri indice Unità di Lavoro Equivalente (ULA) per macrosettore. Emilia-Romagna
           base 100=2019.
           Fonte: PROMETEIA, scenari previsionali novembre 2021

14
Nel caso del settore sportivo l’Istituto bolognese           sull’anno il primo e, +10,4% le seconde) che poi
valuta che il valore aggiunto di settore sia                 proseguirebbe anche nel 2023 anche se con
passato dai quasi 800 milioni del 2019 ai 578 del            intensità minore (+5,9% il valore aggiunto e
2020 (-27,7% sull’anno), per poi risalire a quota            +6,5% le Ula).
613 milioni nel 2021 (+6,0% sull’anno).
                                                             Queste variazioni non permetterebbero tuttavia
In termini di Unità di Lavoro Equivalente                    né al valore aggiunto né alle ULA di settore di
secondo Prometeia lo Sport regionale sarebbe                 ritornare ai livelli pre-crisi entro il 2023.
passato dalle 17 mila ULA del 2019 alle 13 mila
del 2020 (-23,9% sull’anno) per poi raggiungere              Il primo si dovrebbe attestare su livelli di poco
le 13,6 nel 2021 (+5,0% sull’anno).                          più del 10% inferiori a quelli del 2019 (indice a
Secondo le stime, nel 2022, si dovrebbe                      89,9 nel 2023), mentre le ULA raggiungerebbero
assistere ad un consolidamento della crescita di             valori di circa il 6% inferiori a quelli pre-crisi
valore aggiunto e Ula (rispettivamente +10,7%                (indice a 93,3).
sull’anno il primo e, +10,4% le seconde) che poi
proseguirebbe anche nel 2023 anche se con
intensità minore (+5,9% il valore aggiunto e
+6,5% le Ula).

          Tabella 3 Valore Aggiunto e ULA nelle Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento.
          Valori concatenati base 2015.
          Fonte: PROMETEIA, scenari previsionali novembre 2021

          Tabella 4 Variazioni percentuali sull’anno precedente e Numeri Indice base 100=2019. Valore
          Aggiunto e ULA nelle Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento.
          Fonte: PROMETEIA, scenari previsionali novembre 2021

15
2.IL POSIZIONAMENTO
DELLO SPORT ITALIANO
NEL CONTESTO
EUROPEO

La comunità scientifica è ormai concorde sul                       Per calcolare il contributo diretto ed indiretto
fatto che la pratica di attività sportive e fisiche                dei settori legati allo sport alla crescita
è vantaggiosa non solo per gli individui, ma                       economica e dell’occupazione in maniera
anche per la società e l'economia, sia                             armonizzata nell’UE è stato avviato un lungo
direttamente che indirettamente.                                   lavoro metodologico che ha portato alla
                                                                   definizione di Vilnius (definita nel contesto
A livello europeo il crescente impatto                             dell'analisi economica), che utilizza un
economico e sociale dello sport gli ha                             approccio in tre fasi: una “definizione
assicurato un posto importante nelle strategie e                    statistica”, che corrisponde al codice 93.1 della
nei programmi dell'UE e numerosi sono gli                          nomenclatura delle attività economiche NACE
studi che hanno contribuito a fornire una                          Rev2 (equivalente all’Ateco 2007) e riferito alle
misura del contributo dello sport alla crescita                    "Attività sportive", una “definizione ristretta”,
economica e dell’occupazione all’interno della                     che include la definizione statistica a cui si
Comunità Europea.                                                  sommano tutte le attività che forniscono input
                                                                   allo sport, vale a dire tutti i settori che
Da uno dei più recenti e completi lavori                           producono beni necessari per praticare lo sport
pubblicati dalla Commissione Europea [2]                           ed, infine, una “definizione ampia”, che somma
emerge come gli effetti diretti dello sport, uniti                 alla definizione ristretta tutte le attività per le
ai suoi effetti moltiplicatori (indiretti e indotti),              quali lo sport è un input, come trasmissioni
rappresentano il 2,98% (294,36 miliardi di euro                    televisive, hotel che ospitano persone che fanno
nel 2005) del valore aggiunto complessivo                          sport, ecc [3].
nell'UE. Inoltre per l'UE nel suo complesso, il
contributo dell'occupazione legata allo sport
all'occupazione totale è del 2,12%.

[2] Study on the Contribution of Sport to Economic Growth and Employment”, Commisione Europea – DG Educazione e
Cultura, 2012.
[3] Per una maggiore comprensione degli effetti che l’utilizzo di tale definizione hanno sulle analisi economiche relative al
settore sportivo è necessario ricordare che i risultati dello “Study on the Contribution of Sport to Economic Growth and
Employment” commissionato dalla Commisione Europea – DG Educazione e Cultura e, realizzato nel 2011-2012, mostrano
che, nel 2005, la quota del valore aggiunto relativo allo sport rispetto al valore aggiunto totale dell'UE è dell'1,13% per la
definizione ristretta e, dell'1,76% per la definizione ampia di sport. La quota di quello che è generalmente noto come il settore
sportivo organizzato (club sportivi, impianti sportivi pubblici, organizzatori di eventi sportivi) e che si riflette nella
definizione statistica è invece dello 0,28%. Pertanto la quota reale dello sport in termini di produzione e reddito è circa sei
volte superiore a quella riportata nelle statistiche ufficiali. Per una maggiore disamina della metodologia Eurostat e delle
fonti di dati si veda la nota metodologica: https://ec.europa.eu/eurostat/web/sport/methodology

16
Secondo       questo   approccio      di   analisi               Membri presi a confronto ed in particolare alla
armonizzato a livello europeo, il settore sportivo               Spagna, dove oltre l’1% degli occupati opera
italiano nel 2020 occupa poco più di 137 mila                    nello Sport.
lavoratori, pari ad oltre il 10% del totale degli
occupati nello sport europeo [4], rispetto a quasi               In     Italia,  ad     una     minore     incidenza
il 18% della Germania, il 15% della Spagna e circa               dell’occupazione sportiva sul totale degli
il 14% della Francia.                                            occupati, non si associa, tuttavia una minore
                                                                 dinamica occupazionale. Tra il 2014 e il 2020,
Se si calcola poi l’incidenza dei lavoratori nello               infatti l’occupazione nello sport è aumentata in
sport sul totale degli occupati, emerge per                      Italia del 14,5%, rispetto al 12,1% della media UE-
l’Italia una minore incidenza, sia rispetto alla                 27, ma anche al circa +10% della Francia, e al
media europea (0,60 dell’Italia rispetto allo 0,68               +6,9% della Germania e al +6,7% della Spagna.
della media UE a 27), sia rispetto agli altri Stati
Membri presi a confronto ed in particolare

             Tabella 5 Occupati nel settore sportivo per sesso e Paese Membro, percentuale sul totale
             degli occupati e variazione percentuale anni 2014-2020.
             Fonte: Eurostat, Sport Statistics

Gli occupati nel settore sportivo italiano sono                  Relativamente minore, di conseguenza, la quota
concentrati nelle classi centrali di età: sono                   di occupati nelle classi più giovani ed anziane
infatti oltre il 70% gli occupati con età compresa               di età.
tra i 30 e i 64 anni, rispetto ad una media UE del
64% circa.

             Tabella 6 Distribuzione percentuale degli occupati nel settore sportivo per classe di età e
             Paese Membro. Anno 2020.
             Fonte: Eurostat, Sport Statistics

[4] L’analisi del posizionamento del settore sportivo italiano nel contesto europeo è di seguito realizzato attraverso i dati
prodotti da Eurostat e prende come riferimento la media dei 27 paesi membri e alcuni tra i principali partner quali Germania,
Francia e Spagna. Le statistiche di seguito presentate fanno riferimento alla definizione di sport di Vilnius nella accezione
“ampia”.

17
Con 419 imprese che si dedicano alla                                Se si osserva invece la dinamica tra il 2014 e il
fabbricazione di articoli sportivi l’Italia                         2019 [5], si può osservare che, in Italia, a fronte
conferma la sua tradizione manifatturiera                           di una contrazione del 32,1% del numero di
anche nei prodotti legati al settore sportivo,                      imprese di fabbricazione di articoli sportivi, il
rappresentando oltre il 10% del totale delle                        valore aggiunto è cresciuto di circa il 55%, il
imprese europee e, producendo circa il 23% del                      massimo tra i paesi membri presi a confronto e
valore aggiunto comunitario di settore. Si tratta                   di oltre venti punti percentuale in più della
dei valori tra i più alti tra quelli espressi dai                   media UE.
paesi presi a confronto, al pari della Germania.

             Tabella 7 Numero imprese e Valore aggiunto nella fabbricazione di articoli sportivi per Paese
             Membro. Anni 2019 e variazioni percentuali anni 2014-2019
             Fonte: Eurostat, Sport Statistics

Se si analizza invece la struttura economica dei                    L’Italia, infatti oltre a presentare un numero di
servizi legati allo sport e quindi alle attività                    imprese ed occupati relativamente più
sportive relative alla gestione di impianti                         contenuto rispetto ai partners europei è quella
sportivi, palestre, club e a quelle di enti ed                      che presenta la quota minore di occupati in
organizzazioni sportive anche di promozione di                      imprese con più di 10 addetti e tra le più basse
eventi connessi allo sport (che fanno                               per le imprese con più di 10 addetti. Se poi si
riferimento alla “definizione statistica” di                        osserva il periodo che va dal 2014 al 2019, si può
Vilnius, ossia la parte più strettamente                            notare come, sia l’occupazione, che il numero di
connessa con lo sport), emerge per il nostro                        imprese nei settori sportivi sia cresciuta in
paese una dotazione relativamente più modesta                       misura minore in Italia che nel resto degli altri
rispetto agli altri paesi presi a confronto, sia in                 Paesi (+16% gli occupati nelle imprese con più di
termini di numerosità di imprese ed occupati,                       10 addetti rispetto al +48% della Spagna e al
che di dimensione media e trend di crescita.                        +30% della Francia).

             Tabella 8 Numero imprese, occupati e quote di imprese con più di 10 addetti operanti nel
             settore delle attività sportive per Paese Membro. Anno 2019
             Fonte: Eurostat, Sport Statistics

[5] Si noti al riguardo per i confronti con la media UE-27 e gli altri Paesi Membri che mentre l’orizzonte temporale per l’Italia è
quello 2014-2019 per altri paesi e la media UE-27 l’orizzonte è differente. Per maggiori chiarimenti si rimanda alla legenda in
calce alla relativa tabella.

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Anche nel settore dello sport si conferma il                      Nonostante il primato europeo del nostro paese
ruolo dominante del nostro paese nel                              nell’ultimo quinquennio l’export italiano di
commercio internazionale. L’Italia con 4,7                        articoli sportivi è cresciuto meno del resto dei
miliardi di Euro di export, pari a circa l’1%                     nostri competitors così come la nostra quota
dell’export totale europeo rappresenta il paese a                 sull’export totale di settore.
maggiore vocazione commerciale, superando
persino la Germania (4,6 miliardi).

              Tabella 9 Export Intra and extra-EU di prodotti sportivi. Valori in migliaia di Euro correnti e
              quota sul totale dell’export. Anno 2019 e variazioni anni 2014-2019
              Fonte: Eurostat, Sport Statistics

Alla struttura dell’economia dello sport italiano                 con quello spagnolo (727€), ma decisamente
è in parte collegata ad una minore domanda di                     inferiore a quello tedesco (1.262€).
attività sportive rispetto agli altri paesi, anche
se la minore partecipazione alle attività                         Inoltre tra il 2014 e il 2020 la spesa delle
sportive nel nostro paese non pare però essere                    famiglie italiane per lo sport è aumentata ad un
legata a fattori di tipo economico.                               ritmo inferiore sia rispetto alla media UE-27
In termini di spesa, le famiglie italiane                         (indice a 109,6 rispetto all’anno base 2015), che
destinano circa 800€ all’anno per l’acquisto di                   degli altri paesi, fatta eccezione della Francia
beni e servizi sportivi, pari a circa il 2,7% del                 (indice a 106,1 rispetto al 107,5 del dato italiano).
totale dei consumi famigliari [6], dato in linea
con quello spagnolo (727€), ma decisamente
inferiore a quello tedesco (1.262€).

              Tabella 10 Spesa media familiare per acquisto di beni e servizi sportivi per Paese Membro.
              Valori indice 100= Anno 2015.
              Fonte: Eurostat, Sport Statistics

Anche per quanto concerne la spesa pubblica                       A questa minore quota di spesa pubblica per lo
dedicata allo sport, tra i paesi presi a                          sport sul PIL, l’Italia associa una dinamica 2014-
riferimento, l’Italia è quello che ne destina                     2019 inferiore sia al resto d’Europa (dove è circa
l’ammontare minore, soprattutto se confrontato                    la metà) e degli altri partners europei (la metà di
con la Francia, anche se in termini di quota sul                  quella tedesca e un terzo di quella spagnola).
PIL il dato è solo leggermente inferiore alla
media europea ed in linea con quello della
Germania, ma la metà di quella francese.

[6] Dati in Euro PPPs e riferiti all’anno 2015.

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Tabella 11 Spesa pubblica in attività sportive e ricreative per Paese Membro. Valori in milioni
           di Euro correnti e quota sul PIL. Anno 2019 e variazione anni 2014-2019.
           Fonte: Eurostat, Sport Statistics

Dal confronto con i principali partner europei               La pratica sportiva, rispetto agli altri partner
emerge dunque un quadro del settore sportivo                 europei, in Italia coinvolge un numero minore di
nazionale che per mercato del lavoro, struttura              persone, in particolare donne, anche se ciò non
economica, partecipazione sportiva, spesa                    pare essere correlato né a fattori economici né a
famigliare e finanziamento pubblico allo sport               caratteristiche socio-educative. Se si osserva
presenta caratteri simili a quelli dei principali            inoltre l’interesse suscitato dagli eventi sportivi,
partners europei seppure emerga un certo                     anche in questo caso emerge che in Italia la
sottodimensionamento diffuso per tutti gli                   partecipazione a questa tipologia di eventi è
indicatori statistici presi a riferimento.                   minore sia rispetto alla media europea, sia
                                                             rispetto agli altri paesi.
In Italia alla minore incidenza dell’occupazione
sportiva sul totale degli occupati si associa                Questa     minore     partecipazione     relativa
tuttavia una dinamica occupazionale 2014-2020                riscontrata nel nostro paese, non pare soffrire di
più sostenuta, sia rispetto alla media europea,              cause legate ad una differente composizione
sia rispetto agli altri paesi presi a confronto.             sociale ed in particolare all’educazione, né a
                                                             motivazioni economiche o di scarsità di
Se si fa eccezione del settore della                         interesse ed offerta.
fabbricazione di articoli sportivi, in cui l’Italia
conferma la sua tradizione manifatturiera,                   Per quanto concerne infine i consumi sportivi,
rappresentando circa il 10% del totale delle                 le famiglie italiane destinano una quota di
imprese europee e, producendo circa il 23% del               spesa in linea con quella registrata tra le
valore aggiunto comunitario di settore, in                   famiglie spagnole, ma molto inferiore a quella
aumento di circa il 55% tra il 2014 e il 2019,               delle famiglie tedesche. Inoltre il trend di
valore massimo tra i Paesi Membri presi a                    crescita in Italia tra il 2014 e il 2020 è parso più
confronto e di venti punti oltre la media UE, nei            modesto che nel resto degli altri paesi.
servizi legati allo sport emerge per il nostro
paese una dotazione relativamente più                        La minore “rilevanza” dello sport italiano, se
modesta, rispetto agli altri paesi, sia in termini           comparato con quello degli altri Paesi, emerge
di numerosità di imprese ed occupati, che di                 inoltre nel finanziamento pubblico che è
dimensione media e trend di crescita.                        decisamente minore in termini assoluti, mentre
                                                             in termini di incidenza sul Pil è leggermente
A questo sottodimensionamento del terziario                  inferiore alla media UE-27 e il suo tasso di
sportivo si associa tuttavia una posizione leader            crescita tra il 2014 e il 2019 è stato la metà di
nell’export di articoli sportivi sia in termini              quello medio europeo e di tre volte inferiore a
assoluti che di quota sul totale dell’export                 quello della Spagna.
europeo, tuttavia in crescita inferiore rispetto
alla media UE e a quella delle altre economie
nell’ultimo quinquennio.
A questa struttura economica a tinte chiaro
scure in parte è collegata una minore domanda
in Italia di attività sportive rispetto agli altri
Paesi.

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