Sport e Mercato del Lavoro in Emilia-Romagna - REGIONE DEL LAVORO, DELLE IMPRESE E DELLE OPPORTUNITÀ
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Sport e Mercato del Lavoro in Emilia-Romagna Il presente lavoro è stato realizzato nell’ambito delle attività regolate dalla convenzione tra la Regione Emilia-Romagna e ART-ER. I contenuti sono liberamente riproducibili, con l’obbligo di citarne la fonte. Edizione marzo 2022 A cura di ART-ER, Attrattività Ricerca Territorio Marco Ottolenghi, Stefano Botti, Valentina Giacomini, Matteo Michetti, Claudio Mura, ART-ER Supervisione Venerio Brenaggi, Dirigente Servizio Area Destinazioni turistiche, promo-commercializzazione, sviluppo e promozione dello sport, Regione Emilia-Romagna Morena Grandi, Posizione Organizzativa Sport ART-ER Attrattività Ricerca Territorio è la Società Consortile dell’Emilia-Romagna per favorire la crescita sostenibile della regione attraverso lo sviluppo dell’innovazione e della conoscenza, l’attrattività e l’internazionalizzazione del territorio.
INDICE Quadro d’insieme......................................................................................................................................................... 6 1. Prime stime degli effetti della pandemia di Covid-19 sull’economia e il settore dello Sport. Gli scenari per il triennio 202/2023.............................................................................................................................. 12 2. Il posizionamento dello Sport italiano nel contesto europeo................................................................... 19 3. Lo sport e la pratica sportiva in Emilia-Romagna: un confronto tra regioni....................................... 25 4. Le dimensioni strutturali del settore sport in Emilia-Romagna............................................................. 28 5. Dati economici del settore sportivo................................................................................................................... 35 6. Attivazioni, cessazioni e saldi delle posizioni di lavoro nel settore sport........................................... 43 1
INDICE DELLE TABELLE Tabella 1 Numeri indice Valore aggiunto per macrosettore. Emilia-Romagna base 100=2019.......... 13 Tabella 2 Numeri indice Unità di Lavoro Equivalente (ULA) per macrosettore. Emilia-Romagna base 100=2019................................................................................................................................................................ 14 Tabella 3 Valore Aggiunto e ULA nelle Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento. Valori concatenati base 2015.................................................................................................................................... 15 Tabella 4 Variazioni percentuali sull’anno precedente e Numeri Indice base 100=2019. Valore Aggiunto e ULA nelle Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento....................................... 15 Tabella 5 Occupati nel settore sportivo per sesso e Paese Membro, percentuale sul totale degli occupati e variazione percentuale anni 2014-2020.......................................................................................... 17 Tabella 6 Distribuzione percentuale degli occupati nel settore sportivo per classe di età e Paese Membro. Anno 2020.................................................................................................................................................... 17 Tabella 7 Numero imprese e Valore aggiunto nella fabbricazione di articoli sportivi per Paese Membro. Anni 2019 e variazioni percentuali anni 2014-2019........................................................................ 18 Tabella 8 Numero imprese, occupati e quote di imprese con più di 10 addetti operanti nel settore delle attività sportive per Paese Membro. Anno 2019....................................................................... 18 Tabella 9 Export Intra and extra-EU di prodotti sportivi. Valori in migliaia di Euro correnti e quota sul totale dell’export. Anno 2019 e variazioni anni 2014-2019........................................................... 19 Tabella 10 Spesa media familiare per acquisto di beni e servizi sportivi per Paese Membro. Valori indice 100= Anno 2015................................................................................................................................... 19 Tabella 11 Spesa pubblica in attività sportive e ricreative per Paese Membro. Valori in milioni di Euro correnti e quota sul PIL. Anno 2019 e variazione anni 2014-2019...................................................... 20 Tabella 12 Persone con più di 3 anni che svolgono attività sportiva per 100 persone con le stesse caratteristiche. Anno 2020 e variazione anni 2019-2020 e 2014-2020.......................................... 22 Tabella 13 Associazioni Sportive Dilettantistiche per regione e per 100.000 abitanti. Anno 2021... 22 Tabella 14 Spesa media mensile famigliare in articoli e servizi sportivi per regione. Anno 2020 e variazione 2014-2019 e 2019-2020. Dati in Euro correnti................................................................................ 23 Tabella 15 Spesa corrente e conto capitale pro capite nello Sport e tempo libero delle Amministrazioni Comunali, Provinciali e Città Metropolitane. Anno 2019 e Variazione 2014- 2019. Impegni in Euro correnti................................................................................................................................ 23 Tabella 16 Unità Locali ed Addetti alle Unità Locali per tipologia di settore sportivo, distribuzione percentuale e variazione percentuale. Anno 2021 e anni 2014-2021 e 2019-2021........ 25 Tabella 17 Addetti, Unità Locali, Addetti per Unità Locale e Quota di Addetti nello Sport per provincia. Anno 2021.................................................................................................................................................. 27 Tabella 18 Fatturato, Valore aggiunto per categoria. Valori nominali in migliaia di Euro. Anno 2020 e variazione anni 2014-2020.......................................................................................................................... 32 Tabella 19 Fatturato, Valore aggiunto per provincia. Valori nominali in migliaia di Euro, anno 2020 e variazione anni 2014-2020.......................................................................................................................... 32 Tabella 20 Variazione percentuale di Fatturato e Valore aggiunto per categoria anni 2019-2020. Valori nominali in migliaia di Euro....................................................................................................................... 33 Tabella 21 Variazione percentuale di Fatturato e Valore aggiunto per provincia anni 2019-2020. Valori nominali in migliaia di Euro....................................................................................................................... 33 Tabella 22 Fatturato, Valore aggiunto e rispettive variazioni percentuali anni 2014-2018, nello Sport e nel totale dell’economia regionale. Valori nominali in migliaia di Euro.................................... 35 2
Tabella 23 Fatturato, Valore aggiunto e rispettive variazioni percentuali anni 2014-2018, nello Sport in Emilia-Romagna ed in Italia. Valori nominali in migliaia di Euro............................................. 36 Tabella 24 Attivazioni, trasformazioni, cessazioni dei rapporti di lavoro e saldo per tipo di contratto nel settore Sport in Emilia-Romagna. Anno 2020, valori assoluti............................................ 39 Tabella 25 Quota di attivazioni, trasformazioni, cessazioni dei rapporti di lavoro per tipo di contratto del settore Sport sul totale della Regione Emilia-Romagna. Anno 2020, valori percentuale.................................................................................................................................................................... 39 3
QUADRO D’INSIEME In tutto il mondo l’interesse per lo sport è Il volontariato agisce in supporto del settore cresciuto progressivamente dal dopoguerra e di pubblico o indipendentemente, organizzandosi pari passo è cresciuta la sua rilevanza in club o associazioni, e quindi soddisfacendo la economica. domanda di gruppi più ristretti dell’intera collettività. Il settore commerciale compete con Lo sport può essere considerato come un bene gli altri settori nella produzione di sport, inteso che fornisce ai consumatori benefici psichici e come centri fitness o centri sportivi, fornendo fisici e, come tutti i beni, è scambiato in un un bene di maggior qualità ad un maggior mercato ove si incontrano la domanda e prezzo, mentre è autonomo e totalmente l’offerta. Questo mercato, tuttavia, ha alcune dominante nella produzione di beni sportivi. caratteristiche che lo rendono molto Lo sport è anche spettacolo e le attività e particolare. La domanda di sport è composita, in competizioni sportive operano in questo quanto è al tempo stesso domanda di tempo contesto. libero e di partecipazione allo sport, domanda di attrezzature, abbigliamento e calzature, di Alla luce di tutte queste considerazioni lo sport strutture sportive e di sport spettacolo. è soggetto a regole economiche molto particolari il cui studio è sicuramente Se è vero che il consumatore può considerare lo interessante, sia per poter comprendere il sport come un qualsiasi bene dal cui consumo funzionamento del sistema economico ad esso può derivare un’utilità, è altrettanto vero che connesso, sia per poter configurare interventi spesso lo sport è per molti di coloro che lo che lo sostengano e ne contrastino le praticano una sorta di fattore produttivo. distorsioni. Lo sport può essere, infatti, utilizzato nella “produzione di salute” la quale, a sua volta, può Per calcolare il contributo diretto e indiretto dei permettere di accrescere la produttività del settori legati allo sport alla crescita economica lavoro ed il reddito. Lo sport può essere e dell’occupazione, nell’Unione Europea è stato considerato alternativamente come un prodotto avviato da tempo un lavoro metodologico che generato dalle famiglie che, combinando il ha portato alla definizione di Sport di Vilnius tempo a propria disposizione con alcuni beni di (definita nel contesto dell'analisi economica), mercato, “producono” questa particolare attività che utilizza un approccio in tre fasi: una d’impiego del tempo libero. “definizione statistica”, che corrisponde al codice 93.1 della nomenclatura delle attività Per quanto concerne il lato dell’offerta, lo sport economiche NACE Rev2 (equivalente all’Ateco viene prodotto dal complicato interagire del 2007) e riferito alle "Attività sportive", una settore pubblico, del settore del volontariato e “definizione ristretta”, che include la del settore commerciale. I tre settori raramente definizione statistica e a cui si sommano tutte si sovrappongono nella fornitura di sport. le attività che forniscono input allo sport, vale a dire tutti i settori che producono beni necessari Il Governo agisce indipendentemente o per praticare lo sport ed infine, una “definizione coordinatamente con il settore del volontariato, ampia”, che somma alla definizione ristretta fornendo sport alla collettività secondo i criteri tutte le attività per le quali lo sport è un input, che governano la fornitura di beni pubblici o come ad esempio le trasmissioni televisive, meritori. hotel che ospitano persone che fanno sport, ecc. 4
Questo lavoro metodologico realizzato da Eurostat è una risposta alla scarsità di statistiche ufficiali che consente di fornire una stima complessiva di quale sia, ad esempio, il contributo dello sport alla crescita economica o, ancor più specificatamente, quanti sono, oggi, coloro che svolgono un’attività professionale legata allo sport. Anche limitandosi all’esame delle professioni stabili e/o prevalenti, senza affrontare i temi specifici del lavoro precario, temporaneo, non esclusivo, volontario che pure nello sport hanno una diffusione enorme, per quanto riguarda la quantificazione della dimensione del mercato del lavoro dello sport, oggetto di analisi del presente rapporto, l’esercizio è ostacolato principalmente da tre fattori ostativi: l’appartenenza naturale di molti mestieri legati allo sport a settori di attività che non vengono normalmente classificati come “sportivi”, ma di volta in volta registrati come servizi di pubblicità, attività connesse all’informatica, consulenze alle imprese, turismo, etc. pensiamo, ad esempio, che dei 2,4 milioni di addetti nel turismo circa 160.000 lavorano nell’ambito del turismo sportivo, che incide per il 6/7% sul totale della spesa complessiva per il turismo in Italia (stime Censis Servizi, 2007); la natura non esclusiva del business realizzato nello sport dalle aziende in questione; la presenza di condizioni di professionalizzazione e di carriera variabili, stagionali, atipiche, non comparabili con i modelli “tradizionali” di lavoro. Lo sport, inoltre, vista la crescente e costante diversificazione dell’offerta di attività sportiva genera costantemente nuove e più numerose opportunità professionali: pensiamo, ad esempio, all’ enorme crescita del settore del fitness e a tutti gli istruttori che lavorano nelle palestre italiane, insegnando le più diversificate discipline dallo spinning, al power yoga, al pilates, al crossfit, etc. Opportunità queste che non sempre si traducono in occasioni lavorative, regolari, stabili, durature nel tempo e che, quindi, continuano a “sfuggire” ad un’analisi approfondita da parte delle fonti ufficiali. 5
Inoltre, per poter definire la dimensione . Inoltre se si considera la sola fabbricazione di quantitativa dell’occupazione nel settore articoli sportivi, l’Italia conferma la sua sportivo è necessario rivolgersi a una pluralità tradizione manifatturiera, rappresentando circa di fonti senza tuttavia poter definire un quadro il 10% del totale delle imprese europee e, completo ed esaustivo. producendo circa il 23% del valore aggiunto Nonostante i dati raccolti con un complesso comunitario del settore, in aumento di circa il lavoro di reperimento e analisi, le zone d’ombra 55% tra il 2014 e il 2019, la crescita più elevata rimangono infatti, anche in questo rapporto, tra i paesi membri presi a confronto e superiore ancora numerose. alla media europea. Anche nel commercio internazionale di prodotti legati allo sport Secondo l’approccio di analisi armonizzato a emerge il ruolo dominante del nostro paese con livello europeo fornito da Eurostat, il settore oltre 4,7 miliardi di export, pari a circa l’1% del sportivo Italiano nel 2020, utilizzando la totale dell’export europeo, anche se nell’ultimo “definizione ampia di Vilnius”, che comprende, quinquennio ha presentato saggi di crescita dunque, non solo gli occupati diretti dello sport, inferiori alla media UE-27 e a quella delle altre ossia quelli che svolgono la propria attività economie europee. Se nella produzione e nel lavorativa nei settori statisticamente definiti commercio internazionale emerge il ruolo come sportivi, ma anche quelli indiretti, ossia dell’Italia nel panorama comunitario nei servizi quelli che operano in settori che producono legati allo sport, il nostro paese presenta una beni e servizi utilizzati come input dello sport e dotazione relativamente più modesta, rispetto in quelli che utilizzano lo sport come input per agli altri paesi presi a confronto, sia in termini produrre i propri beni e servizi, occupa poco più di numerosità di imprese ed occupati, che di di 137 mila lavoratori, pari a circa il 10,5% del dimensione media e trend di crescita. totale degli occupati nello sport europeo. Si tratta di una quota relativamente inferiore Alla struttura dell’economia dello sport italiano rispetto a quella dei principali partner europei è in parte collegata ad una minore domanda di come Germania (il 17,8%), Spagna (il 15,2%) e attività sportive rispetto agli altri paesi. Francia (il 14,0%). Nonostante i dati facciano riferimento ad un Se si calcola poi l’incidenza dei lavoratori nello orizzonte temporale ad oggi lontano (il 2014 è sport sul totale degli occupati, emerge per infatti l’ultimo dato disponibile), da questi si l’Italia una minore incidenza, sia rispetto alla evince che rispetto agli altri partners europei la media europea (0,60 dell’Italia, rispetto allo 0,68 pratica sportiva in Italia coinvolge un numero della media UE a 27), sia rispetto agli altri Stati minore di persone, in particolare donne. Ciò, Membri presi a confronto e, in particolare, alla non pare essere correlato a fattori economici Spagna, dove oltre l’1% degli occupati opera e/o a differenti caratteristiche socio-educative. nello Sport. Se si osserva inoltre l’interesse suscitato dagli eventi sportivi, anche in questo caso, in Italia, la Oltre a un minor peso dell’occupazione sportiva partecipazione a questa tipologia di eventi è nel mercato del lavoro italiano, dal confronto minore, sia rispetto alla media europea, che con i principali partner europei, emerge un degli altri paesi. Questa minore partecipazione quadro del settore sportivo nazionale che per relativa, riscontrata nel nostro paese, non pare struttura economica, partecipazione sportiva, soffrire di cause legate ad una differente spesa famigliare e finanziamento pubblico allo composizione sociale ed in particolare sport presenta nel complesso un generale all’educazione, né a motivazioni economiche o sottodimensionamento rispetto ai principali di scarsità di interesse e offerta. partner europei. L’Italia, tuttavia, presenta anche elementi di Per quanto concerne infine i consumi sportivi, eccellenza rispetto ai principali paesi europei: le famiglie italiane destinano una quota di alla minore incidenza dell’occupazione sportiva spesa in linea con quella registrata tra le sul totale degli occupati si associa, infatti, una famiglie spagnole, ma molto inferiore a quella dinamica occupazionale 2014-2020 più delle famiglie tedesche, anche se il trend è in sostenuta, sia rispetto alla media europea, sia crescita in Italia più che nel resto degli altri rispetto agli altri paesi presi a confronto. paesi. 6
La minore “rilevanza” dello sport italiano se comparato con quello degli altri paesi europei emerge anche nel finanziamento pubblico allo sport che è decisamente inferiore in termini assoluti, anche se, in termini di incidenza sul Pil, è in linea con quella degli altri partners. In questo quadro di lieve minore importanza relativa del settore sportivo nazionale rispetto a quello dei principali partners europei, lo sport in Emilia-Romagna ha una “dimensione” relativamente maggiore che nel resto del nostro paese e, per alcuni indicatori, anche rispetto alle altre principali regioni italiane (si legga di seguito). In termini di domanda di sport, infatti, in Emilia-Romagna la pratica sportiva continuativa riguarda poco più di 30 persone maggiori di 3 anni su cento, rispetto ad una media nazionale di circa 27 e a quella del nord- est di quasi 32. Tra il 2014 e il 2019 la pratica continuativa di un’attività sportiva in regione è aumentata del 16,5%, valore questo di circa un punto percentuale inferiore alla media nazionale e di oltre 4 punti inferiore alla media del Nord-Est, il tasso di crescita più basso tra le regioni considerate se si fa eccezione della Lombardia. Nello stesso periodo però in Emilia-Romagna la popolazione di tre anni e più che ha praticato attività sportiva in modo saltuario è quasi raddoppiata (+42,5%), rispetto al +10,5% della media nazionale e al +16,7% di quella di ripartizione. Se si analizza infine il dato relativo alla dinamica 2019-2020 è possibile apprezzare un primo effetto della pandemia di Covid-19 sulle abitudini sportive degli italiani. Questo rappresenta il primo ed unico dato catturato da statistiche ufficiali dell’impatto del Covid-19 sullo sport. Da una prima analisi si apprezza come le misure di contenimento della pandemia messe in campo dal governo nel 2020 abbiano, da un lato, fortemente ridimensionato le abitudini di quella “fetta” di popolazione che praticava sport in modo continuativo, dall’altro, abbiano “spinto” gli italiani verso una minore sedentarietà e a praticare maggiormente attività sportive anche se in modo saltuario. 12 7
In Emilia-Romagna, tra le regioni più colpite La spesa corrente complessiva di Province e dagli effetti della pandemia e dove le restrizioni Comuni emiliano-romagnoli ammonta a 16,3€ messe in campo dal governo hanno pro capite rispetto agli 11,4€ della media maggiormente pesato sulla vita quotidiana dei nazionale, mentre quella in conto capitale cittadini, tra il 2019 e il 2020 la fetta di ammonta a 13,9€ pro capite rispetto ai quasi 12€ popolazione che praticava sport in modo della media. Se si fa eccezione per il Veneto, continuativo è diminuita dell’1,6%, rispetto al l’Emilia-Romagna è la regione che più dedica +1,9% della media italiana e al -0,6% del Nord- risorse pubbliche allo sport. Est, mentre quella che lo faceva in modo saltuario è cresciuta del 19,2%, rispetto a poco Per quanto riguarda la “dimensione economica” più del +13% della media nazionale e di del settore sportivo regionale questo ripartizione. rappresenta lo 0,6% del totale delle Unità Locali Dall’altro lato, la popolazione che pratica solo e, lo 0,4% del totale degli addetti e produce circa qualche attività fisica è aumentata del 2,4% lo 0,8% del valore aggiunto regionale. Oltre il (-4,4% la media nazionale e -0,3% quella del 25% degli addetti del settore è occupato nei club Nord-Est), quella che non prativa nessuna sportivi in cui rientrano le attività svolte a attività è diminuita del 6,9% (-1,1 in Italia e -5,3% livello professionistico, semi-professionistico o nel Nord-Est). Ciò pare significare, da un lato, dilettantistico, che offrono ai propri membri la che le persone maggiormente dedite all’attività possibilità di partecipare a gare sportive, il 25% sportiva in regione abbiano più che nel resto del nei servizi di gestione degli impianti sportivi, paese subito gli effetti delle restrizioni legate quali stadi, piscine, centri polivalenti ed altri alla pandemia, dall’altro, che la “fetta” di “non impianti sportivi, il 18,4% è occupato nella sportivi” o “poco sportivi” si sia ridotta di più in fabbricazione di articoli sportivi, mentre il 14% Emilia-Romagna che nel resto del panorama degli addetti del settore è occupato nelle attività nazionale. di gestione di palestre e strutture per fitness e body-building. L’Emilia-Romagna è inoltre la regione, insieme al Piemonte, in cui si dedica la porzione Un ulteriore 9,3% di addetti risulta inoltre maggiore di tempo allo sport. In termini di occupato in enti e organizzazioni sportive, ossia “dotazioni sportive”, inoltre, l’Emilia-Romagna nelle attività di promozione di eventi sportivi, di si posiziona tra le prime regioni simili per leghe e federazioni sportive ed altre attività dimensione e per caratteristiche socio- legate alla promozione di eventi sportivi. economiche del paese, dietro solo a Lombardia e Veneto. In termini, poi, di risorse destinate Infine il 4,0% degli addetti si occupa allo sport, le famiglie emiliano-romagnole sono dell’erogazione di corsi sportivi e ricreativi, quelle che dedicano la maggiore spesa media mentre 3,6% degli addetti del settore presta la mensile: 23,45 euro, rispetto ai 17,12€ della propria attività lavorativa in altre attività media nazionale e ai 20,58€ del Nord-Est. sportive, ossia in attività professionali Se si analizza inoltre il periodo che va dal 2014 indipendenti offerte da atleti professionisti, in al 2019, la spesa media famigliare in articoli e attività professionali svolte da operatori servizi sportivi in Emilia-Romagna è aumentata sportivi indipendenti, quali arbitri, giudici, del 17,6%, a fronte di un aumento del 9,5% della cronometristi, ecc., nella gestione di riserve di media nazionale e del 6,9% del Nord-Est. caccia e pesca sportive e attività a loro supporto Nell’anno dello scoppio della pandemia, inoltre e nell’allenamento di animali a fini sportivi. la spesa in sport delle famiglie emiliano- romagnole è calata meno che nel resto del La dimensione economica del settore sportivo paese e nel Nord-Est (-23,5% rispetto al -32,7% e tra il 2014 e il 2021, è aumentata in misura al -28,0%). decisamente superiore del resto dell’economia regionale, sia che si considerino le unità locali Anche per quanto riguarda le risorse pubbliche (+38% rispetto al -0,2% del resto dell’economia destinate allo sport, la posizione dell’Emilia- regionale), sia che si considerino gli addetti Romagna spicca tra le regioni prese a confronto (+57,4%, rispetto al +10,2% del resto e rispetto alla media nazionale. dell’economia). 8
Questa dinamica molto positiva, se raffrontata A questa forte crescita dei valori economici del al trend dell’economia regionale, è stata trainata settore sportivo registrati nell’ultimo da un profondo mutamento nelle abitudini quinquennio ha corrisposto una dinamica sociali della popolazione, che ha visto un occupazionale del lavoro dipendente positiva crescente interesse per l’adozione di stili di vita seppur di minor intensità. Tra il 2014 e il 2020 sani e ha trovato nello sport un elemento delle oltre 169 mila posizioni di lavoro create fondante. Nell’ultimo decennio questa dall’economia regionale, 1.125 sono state create crescente rilevanza della cultura del benessere nello Sport. ha comportato la nascita e lo sviluppo di una fiorente Wellness-economy in regione. A questi dati relativi al lavoro dipendente nello sport si devono aggiungere numeri ben più Tra il 2014 e il 2021 “i numeri dello sport”, come rilevanti riferiti a tutte quelle professionalità si diceva, sono aumentati nel complesso di dello sport che vengono fornite o attraverso circa il 60%, se si considerano gli addetti, ma attività libero professionale o mediante forma alcuni comparti sono più che raddoppiati o volontaria o tramite contratti dello sport che comunque cresciuti più della media del settore: non rientrano nelle statistiche amministrative si pensi alle attività più strettamente collegate rilevabili attraverso le comunicazioni con le attività sportive come quelle che si obbligatorie trasmesse ai Centri per l’Impiego svolgono nei club sportivi, ma anche i corsi regionali e che raccolgono solo i dati relativi al sportivi e ricreativi, tutte le attività lavoro dipendente e parasubordinato. professionali volte a realizzare e favorire la pratica di sport professionali, quali atleti Per fornire una stima dell’incidenza delle professioni e giudici (+113% gli addetti e +81% attività libero professionali sul totale degli circa le Unità Locali) ma anche gli enti e le addetti allo sport, attraverso una selezione organizzazioni sportive che contribuiscono alla operata interrogando l’archivio ASIA-Istat si è formazione e alla promozione dello sport pervenuti a stimare circa un migliaio di addetti (rispettivamente +100% e +75%). che devono essere sommati ai quasi 6.750 addetti enumerati dalle statistiche ufficiali. A questo aumento della dimensione occupazionale dello sport, che tuttavia in A questi dovrebbero essere aggiunti tutti gli termini assoluti permane nel complesso operatori che prestano la propria attività contenuta, è corrisposto una coerente crescita lavorativa in forma volontaria in enti ed dei risultati economici del settore, che ha visto associazioni senza fini di lucro che vengono il proprio valore aggiunto aumentare tra il 2014 analizzati da Istat nel censimento del no-profit e il 2018 di oltre il 44% rispetto al +18,3% del e i cui dati risalgono al 2011 e pertanto non resto dell’economia regionale e al +33,6% del possono essere qui conteggiati. settore sportivo nazionale. 9
1.PRIME STIME DEGLI EFFETTI DELLA PANDEMIA DI COVID-19 SULL’ECONOMIA E IL SETTORE DELLO SPORT. GLI SCENARI PER IL TRIENNIO 2021-2023 Le misure straordinarie adottate dal governo Il consumo privato dovrebbe rimbalzare per contenere e limitare l’evoluzione epidemica notevolmente, aiutato dal miglioramento delle nel corso del biennio 2020-2021 hanno prospettive del mercato del lavoro e dal inevitabilmente messo a dura prova la tenuta graduale esaurimento dei risparmi accumulati. del tessuto socioeconomico dei territori, le cui Una domanda estera dinamica dovrebbe conseguenze tuttavia si iniziano ad osservare giovare alle esportazioni di beni, anche se è nei principali indicatori statistici solo ora a probabile che il ritorno degli introiti turistici sia causa del cosiddetto ritardo statistico. più graduale. Nel caso dell’Italia, secondo quanto stimato L'inflazione, diventata positiva all'inizio dalla Commissione Europea nelle sue previsioni dell'anno, anche a causa dell'aumento dei dell’estate 2021, l'attività economica si è prezzi del petrolio, è destinata ad aumentare e i dimostrata più resistente del previsto ed è prezzi al consumo sono previsti al rialzo nel aumentata più del previsto, nonostante le 2021, prima che scendano all'1,2% nel 2022. rigorose misure di contenimento, nel 2021. Su base annua, la crescita del PIL reale dovrebbe Tuttavia il più debole potere delle imprese di raggiungere il 4,2% nel 2022. determinazione dei prezzi e l'ancora debole livello del mercato del lavoro dovrebbero Nel nostro paese Il miglioramento della potenzialmente prevenire che le pressioni situazione sanitaria che ha permesso alla temporanee sui prezzi diventino radicate. maggior parte delle restrizioni di allentarsi in modo significativo entro giugno, ha gettato le In questo contesto e con le positive aspettative basi per una solida e sostenuta espansione del di crescita dell’economia che sono messe ciclo economico nel corso del 2021. comunque in pericolo dalla recente ripresa dei contagi in tutta Europa e dal progressivo Secondo quanto ipotizzato dalla Commissione diffondersi della variante Omicron anche nel Europea per il nostro paese, investimenti nostro paese, nel corso del novembre 2021 (le pubblici e privati, sostenuti dalle imprese, la ultime disponibili) è stata elaborata da diminuzione dell'incertezza sulle prospettive Prometeia una stima al 2023 di valore aggiunto, della domanda e sull'attuazione del piano di consumi, investimenti, esportazioni ed ripresa e resilienza, sono destinati a rimanere il occupazione per branca di attività economica principale motore di crescita economica. per il sistema economico regionale [1]. [1] Prometeia, Scenari previsionali dei settori di attività economica dell’Emilia-Romagna, novembre 2021. Si tratta di scenari previsionali settoriali, elaborati da Prometeia per ART-ER a partire dal modello input-output per l’Emilia-Romagna, che utilizzando al meglio le informazioni finora disponibili a livello nazionale e regionale e adottando come scenari di riferimento le previsioni macroeconomiche, settoriali e regionali di Prometeia, per i principali macro-settori e branche di attività economica indicano le stime previsionali per singole variabili quali: produzione, valore aggiunto, consumi finali delle famiglie, investimenti all’estero, importazioni dall’estero, occupati e unità di lavoro. Per ciascuna si riportano i tassi di variazione sull’anno precedente, calcolati sui valori reali (deflazionati); i numeri indice con base 2019 che misurano l’entità del processo di recupero rispetto ai livelli pre-pandemia (2019). 10
Secondo questi scenari Prometeia, dopo il calo Sempre secondo queste stime, il PIL regionale del 9,1% nel 2020, stima per il 2021 in Emilia- aumenterà del 3,8% nel 2022 e del 2,9% nel 2023, Romagna una crescita del PIL regionale attorno in linea con il trend del Nord-Est e di circa un al 6,5%, valore più alto di un decimo di punto decimo di punto al di sopra della tendenza percentuale rispetto al Nord-Est (6,4%) e di media nazionale. circa mezzo punto percentuale al di sopra del dato medio nazionale (6,0%). FIGURA 1 PIL in Emilia-Romagna, Nord-Est ed Italia anni 2020-2023. Fonte: PROMETEIA, scenari previsionali novembre 2021 Il valore aggiunto, stima l’Ente bolognese, seguirà la dinamica del PIL, con una lieve differenza per la previsione a livello nazionale. FIGURA 2 Valore aggiunto in Emilia-Romagna, Nord-Est ed Italia anni 2020-2023. Fonte: PROMETEIA, scenari previsionali novembre 2021 11
Per quanto riguarda i macrosettori di attività lievemente migliori di quelli stimati per il resto economica, dal seguente grafico si evince come del paese. I servizi sono invece previsti al rialzo nel 2020 il calo del valore aggiunto regionale sia del 4,2% nel 2021 e nel 2022, per poi crescere del da attribuire prevalentemente al settore 2,7% nel 2023. industriale (-10.2%) e a quello dei servizi (-8,6%), Grazie agli incentivi, quali ecobonus, bonus questi ultimi calati più della media nazionale. facciate, sismabonus etc. varati dal governo Anche le costruzioni hanno subito un forte calo, nazionale, per le costruzioni è previsto un forte dell’ordine del 6%, anche se lievemente inferiore rimbalzo nel 2021 (+20,9%, in linea con il dato di quello medio nazionale. L’agricoltura infine è nazionale) a cui farebbero seguito un +7,9% nel calata del 3,9% rispetto al -5,9% del dato medio 2022 e un +7,0% nel 2023. nazionale. L’agricoltura regionale, che aveva mostrato durante il picco pandemico segni di tenuta Per quanto riguarda le stime per il triennio maggiori di quanto registrato a livello 2021-2023, l’Ente Bolognese prevede per nazionale, nel 2021 è prevista in crescita l’industria un recupero del calo registrato nel dell’1,0%, rispetto al +3,1% della media italiana, 2020 già a partire dal 2021 (+10,5% in linea con il per poi crescere del 2,7% nel 2022 (rispetto al dato nazionale) a cui seguirebbe una crescita +2,0% dell’Italia) e dello 0,9% nel 2023, rispetto al del 2,4% nel 2022 e del 2,9% nel 2023, con saggi +1,7% del resto del paese. lievemente migliori di quelli stimati per il resto del paese. I servizi sono invece previsti al rialzo del 4,2% nel 2021 e nel 2022, per poi crescere del 2,7% nel 2023. FIGURA 3 Valore aggiunto in Emilia-Romagna, Nord-Est ed Italia anni 2020-2023. Fonte: PROMETEIA, scenari previsionali novembre 2021 I pesanti effetti subiti dal valore aggiunto nella dell’edilizia residenziale privata e della fase iniziale della pandemia che nel 2020 si è riqualificazione dell’edilizia pubblica e del ridotto del -8,8% rispetto al 2019, dovrebbero programma di opere pubbliche inserito nel essere rapidamente riassorbiti dalla crescita PNRR. Dopo la caduta del 2020 si prevede già significativa nel 2021 (+6,5%) e nei due anni nel 2021 una crescita notevole (+20,9%) che si successivi (+3,8% e +2,9%), riportando il valore mantiene su tassi elevati anche nel biennio aggiunto ai livelli pre-pandemici nel 2022 e a successivo portando nel 2023 l’indice base 2019 superarli nel 2023 (si veda la tabella seguente). = 100 a raggiunge il 130,8 che è l’espansione settoriale di gran lunga più elevata. Le prospettive di crescita sono particolarmente robuste per il settore delle costruzioni ed opere pubbliche, che, come si accennava, dovrebbe avvantaggiarsi dei provvedimenti a sostegno dell’edilizia residenziale privata e della riqualificazione dell’edilizia pubblica e del 12 programma di opere pubbliche inserito nel PNRR.
Anche i settori industriali nel loro complesso si trainati dalla domanda estera (esportazioni) e prevede che recuperino celermente la caduta da quella per investimenti stimolata dal PNRR. del 2020 (-10,2%) con un’accelerazione I servizi nel loro complesso che, nel 2020, hanno significativa nel 2021 (+10,5%) e tassi di crescita subito una caduta dell’attività produttiva vicina robusti anche se non eccezionali nei due anni a quella media (-8,6%) si stima che nel successivi (+2,4% e +2,9%). Nel 2023 l’indice base successivo triennio presentino buone 2019 = 100 raggiunge il 104,6 segnalando una prospettive di ripresa (+4,2%, +4,2% e +2,7%) discreta espansione dei livelli produttivi. determinando, tuttavia, un recupero dei livelli di attività pre-pandemici più lento di quello dei A livello settoriale il quadro è più variegato in settori industriali e raggiungendolo solo nel quanto da un lato si segnala la difficolta di 2023. alcune industrie a recuperare i livelli del 2019. È La lenta ripresa della domanda per consumi il caso del comparto moda (indice base 2019 = delle famiglie ha un pesante impatto sulle 100 a 98,1 nel 2023), dell’estrattivo, del prospettive di diversi settori del terziario, come petrolifero, della stampa, dei rifiuti e del è particolarmente evidente per le attività comparto idrico. connesse al turismo e per i trasporti aerei. D’altro lato sono diversi settori hanno invece Viceversa si segnala il forte potenziale di importanti opportunità di crescita. crescita per i settori terziari che sono attivati Tra questi vale la pena di segnalare quelli dei dalla domanda di investimenti immateriali beni strumentali (meccanica e mezzi di ovvero la Programmazione, consulenza trasporto) che recuperano in modo più o meno informatica ecc. e la Ricerca scientifica e rapido la caduta del 2020 in quanto sono sviluppo. trainati dalla domanda estera (esportazioni) e da quella per investimenti stimolata dal PNRR. Tabella 1 Numeri indice Valore aggiunto per macrosettore. Emilia-Romagna base 100=2019. Fonte: PROMETEIA, scenari previsionali novembre 2021 Per quanto riguarda il mercato del lavoro, in generale, le politiche di contrasto agli effetti della pandemia (blocco dei licenziamenti, ammortizzatori sociali, ecc.), adottate nel 2020, hanno avuto conseguenze più intense (positive) sul numero di occupati che sul volume orario del lavoro. Secondo le stime di Prometeia, in Emilia-Romagna, le unità di lavoro a tempo pieno equivalente (ULA), sono diminuite nel 2020 del 9,9%, valore lievemente inferiore a quello registrato tanto nel Nord-Est (-10,1%), quanto nel resto del panorama nazionale (-10,3%). 13
Tabella 1 Numeri indice Valore aggiunto per macrosettore. Emilia-Romagna base 100=2019. Fonte: PROMETEIA, scenari previsionali novembre 2021 A livello aggregato la dinamica delle unità di dell’occupazione (l’indice base 2019 = 100 è a lavoro si prevede che segua da vicino quella del 119,8 nel 2023) con un significativo rilancio della valore aggiunto anche nel periodo di previsione produttività. in quanto ci si attende almeno fino al 2023 una crescita molto modesta della produttività Nell’industria nel suo complesso la crescita allineata con l’esperienza dell’ultimo decennio. dell’occupazione assorbe in larga parte il miglioramento dei livelli produttivi e pertanto A livello settoriale la situazione si prevede più non si prevede che i livelli occupazionali pre- eterogenea in quanto per alcuni settori c’è pandemici vengano recuperati entro l’orizzonte spazio per un aumento significativo della previsionale. produttività. I servizi nel loro complesso presentano una Il caso più evidente è quello delle costruzioni e situazione ancora diversa in quanto sono opere pubbliche dove una dinamica produttiva caratterizzati da una dinamica della per certi versi eccezionale (sospinta come si produttività stagnante, con una qualche diceva dai provvedimenti a sostegno tendenza alla decrescita verso la fine del dell’edilizia residenziale privata e della periodo di previsione, ciò tuttavia porta a riqualificazione dell’edilizia pubblica e del raggiungere nel 2023 il recupero dei livelli programma di opere pubbliche inserito nel occupazionali pre-covid. PNRR) rende compatibile la crescita sostenuta dell’occupazione (l’indice base 2019 = 100 è a 119,8 nel 2023) con un significativo rilancio della produttività. Tabella 2 Numeri indice Unità di Lavoro Equivalente (ULA) per macrosettore. Emilia-Romagna base 100=2019. Fonte: PROMETEIA, scenari previsionali novembre 2021 14
Nel caso del settore sportivo l’Istituto bolognese sull’anno il primo e, +10,4% le seconde) che poi valuta che il valore aggiunto di settore sia proseguirebbe anche nel 2023 anche se con passato dai quasi 800 milioni del 2019 ai 578 del intensità minore (+5,9% il valore aggiunto e 2020 (-27,7% sull’anno), per poi risalire a quota +6,5% le Ula). 613 milioni nel 2021 (+6,0% sull’anno). Queste variazioni non permetterebbero tuttavia In termini di Unità di Lavoro Equivalente né al valore aggiunto né alle ULA di settore di secondo Prometeia lo Sport regionale sarebbe ritornare ai livelli pre-crisi entro il 2023. passato dalle 17 mila ULA del 2019 alle 13 mila del 2020 (-23,9% sull’anno) per poi raggiungere Il primo si dovrebbe attestare su livelli di poco le 13,6 nel 2021 (+5,0% sull’anno). più del 10% inferiori a quelli del 2019 (indice a Secondo le stime, nel 2022, si dovrebbe 89,9 nel 2023), mentre le ULA raggiungerebbero assistere ad un consolidamento della crescita di valori di circa il 6% inferiori a quelli pre-crisi valore aggiunto e Ula (rispettivamente +10,7% (indice a 93,3). sull’anno il primo e, +10,4% le seconde) che poi proseguirebbe anche nel 2023 anche se con intensità minore (+5,9% il valore aggiunto e +6,5% le Ula). Tabella 3 Valore Aggiunto e ULA nelle Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento. Valori concatenati base 2015. Fonte: PROMETEIA, scenari previsionali novembre 2021 Tabella 4 Variazioni percentuali sull’anno precedente e Numeri Indice base 100=2019. Valore Aggiunto e ULA nelle Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento. Fonte: PROMETEIA, scenari previsionali novembre 2021 15
2.IL POSIZIONAMENTO DELLO SPORT ITALIANO NEL CONTESTO EUROPEO La comunità scientifica è ormai concorde sul Per calcolare il contributo diretto ed indiretto fatto che la pratica di attività sportive e fisiche dei settori legati allo sport alla crescita è vantaggiosa non solo per gli individui, ma economica e dell’occupazione in maniera anche per la società e l'economia, sia armonizzata nell’UE è stato avviato un lungo direttamente che indirettamente. lavoro metodologico che ha portato alla definizione di Vilnius (definita nel contesto A livello europeo il crescente impatto dell'analisi economica), che utilizza un economico e sociale dello sport gli ha approccio in tre fasi: una “definizione assicurato un posto importante nelle strategie e statistica”, che corrisponde al codice 93.1 della nei programmi dell'UE e numerosi sono gli nomenclatura delle attività economiche NACE studi che hanno contribuito a fornire una Rev2 (equivalente all’Ateco 2007) e riferito alle misura del contributo dello sport alla crescita "Attività sportive", una “definizione ristretta”, economica e dell’occupazione all’interno della che include la definizione statistica a cui si Comunità Europea. sommano tutte le attività che forniscono input allo sport, vale a dire tutti i settori che Da uno dei più recenti e completi lavori producono beni necessari per praticare lo sport pubblicati dalla Commissione Europea [2] ed, infine, una “definizione ampia”, che somma emerge come gli effetti diretti dello sport, uniti alla definizione ristretta tutte le attività per le ai suoi effetti moltiplicatori (indiretti e indotti), quali lo sport è un input, come trasmissioni rappresentano il 2,98% (294,36 miliardi di euro televisive, hotel che ospitano persone che fanno nel 2005) del valore aggiunto complessivo sport, ecc [3]. nell'UE. Inoltre per l'UE nel suo complesso, il contributo dell'occupazione legata allo sport all'occupazione totale è del 2,12%. [2] Study on the Contribution of Sport to Economic Growth and Employment”, Commisione Europea – DG Educazione e Cultura, 2012. [3] Per una maggiore comprensione degli effetti che l’utilizzo di tale definizione hanno sulle analisi economiche relative al settore sportivo è necessario ricordare che i risultati dello “Study on the Contribution of Sport to Economic Growth and Employment” commissionato dalla Commisione Europea – DG Educazione e Cultura e, realizzato nel 2011-2012, mostrano che, nel 2005, la quota del valore aggiunto relativo allo sport rispetto al valore aggiunto totale dell'UE è dell'1,13% per la definizione ristretta e, dell'1,76% per la definizione ampia di sport. La quota di quello che è generalmente noto come il settore sportivo organizzato (club sportivi, impianti sportivi pubblici, organizzatori di eventi sportivi) e che si riflette nella definizione statistica è invece dello 0,28%. Pertanto la quota reale dello sport in termini di produzione e reddito è circa sei volte superiore a quella riportata nelle statistiche ufficiali. Per una maggiore disamina della metodologia Eurostat e delle fonti di dati si veda la nota metodologica: https://ec.europa.eu/eurostat/web/sport/methodology 16
Secondo questo approccio di analisi Membri presi a confronto ed in particolare alla armonizzato a livello europeo, il settore sportivo Spagna, dove oltre l’1% degli occupati opera italiano nel 2020 occupa poco più di 137 mila nello Sport. lavoratori, pari ad oltre il 10% del totale degli occupati nello sport europeo [4], rispetto a quasi In Italia, ad una minore incidenza il 18% della Germania, il 15% della Spagna e circa dell’occupazione sportiva sul totale degli il 14% della Francia. occupati, non si associa, tuttavia una minore dinamica occupazionale. Tra il 2014 e il 2020, Se si calcola poi l’incidenza dei lavoratori nello infatti l’occupazione nello sport è aumentata in sport sul totale degli occupati, emerge per Italia del 14,5%, rispetto al 12,1% della media UE- l’Italia una minore incidenza, sia rispetto alla 27, ma anche al circa +10% della Francia, e al media europea (0,60 dell’Italia rispetto allo 0,68 +6,9% della Germania e al +6,7% della Spagna. della media UE a 27), sia rispetto agli altri Stati Membri presi a confronto ed in particolare Tabella 5 Occupati nel settore sportivo per sesso e Paese Membro, percentuale sul totale degli occupati e variazione percentuale anni 2014-2020. Fonte: Eurostat, Sport Statistics Gli occupati nel settore sportivo italiano sono Relativamente minore, di conseguenza, la quota concentrati nelle classi centrali di età: sono di occupati nelle classi più giovani ed anziane infatti oltre il 70% gli occupati con età compresa di età. tra i 30 e i 64 anni, rispetto ad una media UE del 64% circa. Tabella 6 Distribuzione percentuale degli occupati nel settore sportivo per classe di età e Paese Membro. Anno 2020. Fonte: Eurostat, Sport Statistics [4] L’analisi del posizionamento del settore sportivo italiano nel contesto europeo è di seguito realizzato attraverso i dati prodotti da Eurostat e prende come riferimento la media dei 27 paesi membri e alcuni tra i principali partner quali Germania, Francia e Spagna. Le statistiche di seguito presentate fanno riferimento alla definizione di sport di Vilnius nella accezione “ampia”. 17
Con 419 imprese che si dedicano alla Se si osserva invece la dinamica tra il 2014 e il fabbricazione di articoli sportivi l’Italia 2019 [5], si può osservare che, in Italia, a fronte conferma la sua tradizione manifatturiera di una contrazione del 32,1% del numero di anche nei prodotti legati al settore sportivo, imprese di fabbricazione di articoli sportivi, il rappresentando oltre il 10% del totale delle valore aggiunto è cresciuto di circa il 55%, il imprese europee e, producendo circa il 23% del massimo tra i paesi membri presi a confronto e valore aggiunto comunitario di settore. Si tratta di oltre venti punti percentuale in più della dei valori tra i più alti tra quelli espressi dai media UE. paesi presi a confronto, al pari della Germania. Tabella 7 Numero imprese e Valore aggiunto nella fabbricazione di articoli sportivi per Paese Membro. Anni 2019 e variazioni percentuali anni 2014-2019 Fonte: Eurostat, Sport Statistics Se si analizza invece la struttura economica dei L’Italia, infatti oltre a presentare un numero di servizi legati allo sport e quindi alle attività imprese ed occupati relativamente più sportive relative alla gestione di impianti contenuto rispetto ai partners europei è quella sportivi, palestre, club e a quelle di enti ed che presenta la quota minore di occupati in organizzazioni sportive anche di promozione di imprese con più di 10 addetti e tra le più basse eventi connessi allo sport (che fanno per le imprese con più di 10 addetti. Se poi si riferimento alla “definizione statistica” di osserva il periodo che va dal 2014 al 2019, si può Vilnius, ossia la parte più strettamente notare come, sia l’occupazione, che il numero di connessa con lo sport), emerge per il nostro imprese nei settori sportivi sia cresciuta in paese una dotazione relativamente più modesta misura minore in Italia che nel resto degli altri rispetto agli altri paesi presi a confronto, sia in Paesi (+16% gli occupati nelle imprese con più di termini di numerosità di imprese ed occupati, 10 addetti rispetto al +48% della Spagna e al che di dimensione media e trend di crescita. +30% della Francia). Tabella 8 Numero imprese, occupati e quote di imprese con più di 10 addetti operanti nel settore delle attività sportive per Paese Membro. Anno 2019 Fonte: Eurostat, Sport Statistics [5] Si noti al riguardo per i confronti con la media UE-27 e gli altri Paesi Membri che mentre l’orizzonte temporale per l’Italia è quello 2014-2019 per altri paesi e la media UE-27 l’orizzonte è differente. Per maggiori chiarimenti si rimanda alla legenda in calce alla relativa tabella. 18
Anche nel settore dello sport si conferma il Nonostante il primato europeo del nostro paese ruolo dominante del nostro paese nel nell’ultimo quinquennio l’export italiano di commercio internazionale. L’Italia con 4,7 articoli sportivi è cresciuto meno del resto dei miliardi di Euro di export, pari a circa l’1% nostri competitors così come la nostra quota dell’export totale europeo rappresenta il paese a sull’export totale di settore. maggiore vocazione commerciale, superando persino la Germania (4,6 miliardi). Tabella 9 Export Intra and extra-EU di prodotti sportivi. Valori in migliaia di Euro correnti e quota sul totale dell’export. Anno 2019 e variazioni anni 2014-2019 Fonte: Eurostat, Sport Statistics Alla struttura dell’economia dello sport italiano con quello spagnolo (727€), ma decisamente è in parte collegata ad una minore domanda di inferiore a quello tedesco (1.262€). attività sportive rispetto agli altri paesi, anche se la minore partecipazione alle attività Inoltre tra il 2014 e il 2020 la spesa delle sportive nel nostro paese non pare però essere famiglie italiane per lo sport è aumentata ad un legata a fattori di tipo economico. ritmo inferiore sia rispetto alla media UE-27 In termini di spesa, le famiglie italiane (indice a 109,6 rispetto all’anno base 2015), che destinano circa 800€ all’anno per l’acquisto di degli altri paesi, fatta eccezione della Francia beni e servizi sportivi, pari a circa il 2,7% del (indice a 106,1 rispetto al 107,5 del dato italiano). totale dei consumi famigliari [6], dato in linea con quello spagnolo (727€), ma decisamente inferiore a quello tedesco (1.262€). Tabella 10 Spesa media familiare per acquisto di beni e servizi sportivi per Paese Membro. Valori indice 100= Anno 2015. Fonte: Eurostat, Sport Statistics Anche per quanto concerne la spesa pubblica A questa minore quota di spesa pubblica per lo dedicata allo sport, tra i paesi presi a sport sul PIL, l’Italia associa una dinamica 2014- riferimento, l’Italia è quello che ne destina 2019 inferiore sia al resto d’Europa (dove è circa l’ammontare minore, soprattutto se confrontato la metà) e degli altri partners europei (la metà di con la Francia, anche se in termini di quota sul quella tedesca e un terzo di quella spagnola). PIL il dato è solo leggermente inferiore alla media europea ed in linea con quello della Germania, ma la metà di quella francese. [6] Dati in Euro PPPs e riferiti all’anno 2015. 19
Tabella 11 Spesa pubblica in attività sportive e ricreative per Paese Membro. Valori in milioni di Euro correnti e quota sul PIL. Anno 2019 e variazione anni 2014-2019. Fonte: Eurostat, Sport Statistics Dal confronto con i principali partner europei La pratica sportiva, rispetto agli altri partner emerge dunque un quadro del settore sportivo europei, in Italia coinvolge un numero minore di nazionale che per mercato del lavoro, struttura persone, in particolare donne, anche se ciò non economica, partecipazione sportiva, spesa pare essere correlato né a fattori economici né a famigliare e finanziamento pubblico allo sport caratteristiche socio-educative. Se si osserva presenta caratteri simili a quelli dei principali inoltre l’interesse suscitato dagli eventi sportivi, partners europei seppure emerga un certo anche in questo caso emerge che in Italia la sottodimensionamento diffuso per tutti gli partecipazione a questa tipologia di eventi è indicatori statistici presi a riferimento. minore sia rispetto alla media europea, sia rispetto agli altri paesi. In Italia alla minore incidenza dell’occupazione sportiva sul totale degli occupati si associa Questa minore partecipazione relativa tuttavia una dinamica occupazionale 2014-2020 riscontrata nel nostro paese, non pare soffrire di più sostenuta, sia rispetto alla media europea, cause legate ad una differente composizione sia rispetto agli altri paesi presi a confronto. sociale ed in particolare all’educazione, né a motivazioni economiche o di scarsità di Se si fa eccezione del settore della interesse ed offerta. fabbricazione di articoli sportivi, in cui l’Italia conferma la sua tradizione manifatturiera, Per quanto concerne infine i consumi sportivi, rappresentando circa il 10% del totale delle le famiglie italiane destinano una quota di imprese europee e, producendo circa il 23% del spesa in linea con quella registrata tra le valore aggiunto comunitario di settore, in famiglie spagnole, ma molto inferiore a quella aumento di circa il 55% tra il 2014 e il 2019, delle famiglie tedesche. Inoltre il trend di valore massimo tra i Paesi Membri presi a crescita in Italia tra il 2014 e il 2020 è parso più confronto e di venti punti oltre la media UE, nei modesto che nel resto degli altri paesi. servizi legati allo sport emerge per il nostro paese una dotazione relativamente più La minore “rilevanza” dello sport italiano, se modesta, rispetto agli altri paesi, sia in termini comparato con quello degli altri Paesi, emerge di numerosità di imprese ed occupati, che di inoltre nel finanziamento pubblico che è dimensione media e trend di crescita. decisamente minore in termini assoluti, mentre in termini di incidenza sul Pil è leggermente A questo sottodimensionamento del terziario inferiore alla media UE-27 e il suo tasso di sportivo si associa tuttavia una posizione leader crescita tra il 2014 e il 2019 è stato la metà di nell’export di articoli sportivi sia in termini quello medio europeo e di tre volte inferiore a assoluti che di quota sul totale dell’export quello della Spagna. europeo, tuttavia in crescita inferiore rispetto alla media UE e a quella delle altre economie nell’ultimo quinquennio. A questa struttura economica a tinte chiaro scure in parte è collegata una minore domanda in Italia di attività sportive rispetto agli altri Paesi. 20
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