Speciale gaming i protagonisti su cui scommettere - Italia Informa
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speciale gaming i protagonisti su cui scommettere II - N. 3 Maggio-Giugno 2018 Economia Debito pubblico: il convitato di pietra SOCIETA’ QUOTATE è tempo di bilanci Premio internazionale di giornalismo A Ischia l’evento più atteso dell’anno Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L.353/03 (Conv.IN L.N°46 del 27/02/2004) Art. 1 comma 1 C/RM/38/2017 - Anno
Energia per ispirare il mondo Snam è la principale utility del gas in Europa. Nata nel 1941, da oltre 75 anni realizza e gestisce infrastrutture sostenibili e tecnologicamente avanzate che garantiscono la sicurezza energetica. Opera in Italia, Austria, Francia e Regno Unito. È la società maggiormente coinvolta nei progetti per la realizzazione dell’Unione energetica europea. Prima in Europa per estensione della rete di trasporto e capacità di stoccaggio di gas naturale, gestisce il primo impianto di gas naturale liquefatto realizzato in Italia ed è azionista del principale terminale del Paese. Il suo modello di business è basato sulla crescita sostenibile, sull’etica e la trasparenza, sulla valorizzazione dei talenti, sullo sviluppo dei territori e il dialogo con le comunità. Investe nell’efficienza energetica e in tecnologie innovative per espandere gli utilizzi del gas rinnovabile, rendendolo una risorsa chiave per la green economy. www.snam.it
l’Editoriale di andrea colucci Il nostro “bel paese” è ad una complessa svolta ed appare difficile preconizzare “l’Italia che verrà”. Italia Informa sta per compiere un anno di vita e si appresta a festeggiare questo compleanno con un numero ricco di contenuti e approfondimenti “tecnici”. Da buon magazine di economia-finanza-società abbiamo puntato con certezza a dare ampio resoconto dei risultati di esercizio 2017 di molte società quotate. Ne è venuto fuori uno spaccato interessante soprattutto per i risultati positivi che con- fermano una volta ancora i segnali di ripresa economica che per molto tempo sono stati assenti in Italia. Abbiamo, poi, dedicato uno spazio speciale al settore del gioco, o “gaming” come vuole la cultura anglosassone. Intervistando i protagonisti di questo settore abbiamo scoperto e vogliamo raccontare ai nostri lettori le variabili fondamentali di queste aziende ed il loro rendimento sul mercato. Abbiamo scoperto ad esempio che, oltre ad un comune denominatore dato dal fatturato in crescita, queste aziende hanno la prerogativa comune di un tasso di innovazione elevatissimo e una costante di investimenti in ricerca e sviluppo. Quindi da un lato un contributo fiscale importante per il sistema Paese, dall’altro un’avan- guardia tecnologica di altissimo livello. Non dimentichiamo certo le problematicità di questo settore legate al fenomeno delle “ludopatie” e i costi sociali che queste generano; anche da questo punto di vista, però, sono grandi gli sforzi che queste aziende effettuano in termini di co- municazione e attività di responsabilità sociale d’impresa. Una presa di coscienza importante che dimostra un approccio responsabile ed etico al business. All’interno di questo numero poi molti altri spunti interessanti legati alla società, alle nuove tendenze e ad alcuni approfondimenti di caratura giuridica e finanziaria. Non mi resta dunque che augurarvi una buona lettura! ITALIA informa Italia Informa Gedecom Società Editrice Magazine Economico - Finanziario e di Informazione di Germana Loizzi Direttore Responsabile Andrea Cecinelli Direzione Amministrazione Direttore Editoriale Fabio Verna 00192 Roma - Via Cola di Rienzo, 52 - Tel. 06.3720571 www.italia-informa.com - amministrazione@italia-informa.com Hanno collaborato: Redazione Stefania Assogna, Veronica Bellini, 00198 Roma - Via Panama, 52 - redazione@italia-informa.com Carla Capocasal, Andrea Cecinelli, Autorizzazione Tribunale di Roma n. 73/2017 del 13/4/2017 Solveig Cogliani, Andrea Colucci, Iscrizione ROC N. 29752 Francesco d’Alfonso, Francesco Fedele, Laura Laportella, Claudia Loizzi, Copertina Bruno Ricci Massimiliano Lombardo, Viviana Maestrini, Progetto Grafico Emiliano Olimpico Massimo Magoni, Roberto Pertile, Stampa Tipografia CTR soc. coop. - www.tipografiactr.it Massimiliano Ricci, Domenico Riitano, Abbonamento annuo Euro 48,00 Sandro Simoncini, Fabio Verna. ITALIA informa ı 1
Il punto 14 Gamenet Group le società 4 La giusta magistratura tributaria 18 HBG Gaming quotate Roberto Pertile 22 Snaitech 34 Assicurazioni Generali 36 Banca Generali 38 Banca Popolare di Spoleto 40 Beghelli 42 Elica 44 Esprinet 46 Gas Plus 48 Gruppo Hera 50 Leone Film Group Il contrappunto 51 MARR 7 L’orgoglio 26 IGT 52 Mondo TV di essere Italiani 54 Monrif Group Fabio Verna 28 Sisal 55 Poligrafici Editoriale 56 SNAM economia 58 Terna 8 Debito pubblico: il convitato di pietra Massimiliano Lombardo 10 Che cosa (non) è cambiato Lo scandalo della Banca Romana Fabio Verna L’osservatorio 30 Lavoro e sicurezza, speciale gaming l’ispettorato nazionale LAVORO 12 Il business che ha vinto non convince 60 Quando l’azienda diventa la scommessa! Sandro Simoncini una Media Company Andrea Colucci 62 HAYS Intervista a Marco Oliveri salute 64 Il ruolo della risonanza magnetica cardiaca in cardiologia Viviana Maestrini e Francesco Fedele
66 Tumori cutanei prevenire 80 Vatican Chapels, la Santa moda e curare si può Sede alla XVI Biennale 88 Il corpo, spazio Veronica BELLINI di Architettura progettuale in continuo Francesco d’Alfonso 68 Rinoplastica la chirurgia mutamento che ti cambia il volto e... Stefania Assogna la vita Domenico riitano 82 BCC Roma per l’Arte Sport Leisure 70 Tennis: a lezione 92 Voglia di vacanze... da Nicola Pietrangeli Stefania Assogna in riviera Romagnola 84 Unesco Giovani: energie e competenze per la cultura e l’arte Francesco d’Alfonso Musica arte e cultura 94 Neacò 74 Il Premio Ischia Neapolitan Contamination Solveig Cogliani Internazionale di e Carla Capocasale Giornalismo 86 Zerocalcare Intervista a Michele Rech Claudia Loizzi guida ai sapori 96 La tradizione culinaria di Rapallo Massimo Magoni
il punto LA GIUSTA MAGISTRATURA TRIBUTARIA di Roberto Pertile G ià nel lontano 1948, Luigi Einaudi scriveva sulla ne- E, ovviamente, la proliferazione delle norme fiscali è accompa- cessità di leggi semplici, eque, chiare e soprattutto gnata da altrettanta incertezza interpretativa. inflessibili. Ma qualunque legge, anche ottima, a nul- Sempre sul Corriere della Sera, del 26.11.2017, si legge che nel la gioverà se ad applicarla non sia chiamato un corpo corso del 2016 sono state emanate dall’Agenzia delle Entrate 50 di funzionari colto, indipendente, ben pagato, sussidiato da una circolari (quattro al mese) e 122 risoluzioni ministeriali, per un “GIUSTA MAGISTRATURA TRIBUTARIA”. totale di circa 2 mila pagine. Il pensiero di Einaudi è di grande attualità, anche in quest’ultima Ancora dal Corriere, si apprende che, nel 2016, circa 21 milioni considerazione. di contribuenti avevano una pendenza economica con Equitalia Oggi, in Italia, le leggi tributarie sono talmente tante che non inferiore a mille euro. A fronte di tanto accanimento tributario si si sa nemmeno bene quante siano esattamente: probabilmente continua, comunque, ad evadere e anche le aliquote alte sem- 783, come scriveva Giuditta Marzelli sul Corriere della Sera del brano essere una giustificazione all’evasione. 18/02/2018. Secondo lo studio fatto da Carlo Cottarelli (“I sette peccati ca- pitali dell’economia italiana”- editore Feltrinelli) mediamente gli italiani dovrebbero pagare tasse per il 42% del reddito, contro il 35% dei Paesi OCSE. Sempre secondo Cottarelli, l’economia sommersa, nel 2014, era pari al 13% del PIL. Dunque, siamo di fronte ad un’evasione elevata, facilitata senz’altro dalla lista infinita di tasse e imposte, spesso di difficile interpretazione, con il consueto corollario di circolari e di risoluzioni relative. Sono numerosissimi gli adempimenti fiscali che rendono molto difficile la gestione delle imprese, come di qualsiasi altra attività economica. A mio avviso si potrebbe semplificare, passando a metodologie di prelievo di tipo automatico, come suggerisce la legge di Pareto: visto che l’80% del reddito è prodotto dal 20% dei redditieri, e l’80% dei redditieri produce solo il 20% del reddito, sarebbe conveniente semplificare al massimo i mec- canismi di accertamento e prelievo di questi ultimi, in forza di automatismi, e concentrare invece i controlli sul restante 20%, i veri produttori della ricchezza imponibile. I vari spesometri, redditometri et similia (vedi elenco clienti e for- nitori etc.) hanno solo prodotto un carteggio inutile, che va a sovrapporsi ad altri tabulati inutili, scaricando sugli uffici compe- tenti una massa enorme di dati difficili da gestire. A fronte di tante disposizioni, istruzioni dettagliate ed infiniti casi particolari, sarebbe meglio puntare su poche regole chiare e precise. (Un esempio pratico: la tenuta contabile del magazzino, con una luigi einaudi 4 ı ITALIA informa
valenza fiscale attualmente poco efficace, soprattutto per i pic- che non rende giustizia al patto sociale che è alla base della no- coli e medi operatori, potrebbe migliorare, riportando entro il 30 stra democrazia. di ogni mese le movimentazioni di magazzino, stampate sul libro Come abbiamo già accennato in precedenza, secondo la legge bollato, con l’indicazione di prezzi e quantità. Così facendo, al statistica nota come “80 /20”, (legge di Pareto), circa un 20% 31 di dicembre si avrebbe già il dato “definitivo” delle rimanenze dei contribuenti, in linea di massima produrrebbe da solo l’80% finali. In tale modo il bilancio è già fatto evidenziando le imposte del reddito. E’ dunque, questo, il principale aggregato da moni- da pagare, con un margine molto ridotto di variazione.) torare, in quanto rappresenta la “cassaforte” della finanza pub- Inoltre, andrebbero superate le ragioni socio economiche che blica. E’ qui, soprattutto, che va controllata l’eventuale evasione. hanno giustificato, legalizzandola, l’evasione nel Veneto (in pri- Per il restante 80% dei contribuenti, invece, la contribuzione fi- mis) e nel Sud. Magari ripristinando semplicemente la procedura scale potrebbe adottare un meccanismo di semplificazione auto- della bolla di accompagnamento delle merci e la relativa fattura. matica, che per certi versi già esiste, ma che andrebbe ripreso e Occorre altresì prendere atto dei profondi cambiamenti strutturali che sono avvenu- ti nell’economia globale, ad iniziare dal “La disuguaglianza socio ridotto peso politico ed economico dei singoli Stati nazionali; dalla incredibile ve- economica sta aumentando locità di movimento, da un capo all’altro del mondo, dei capitali finanziari, dalle in modo particolarmente evidente diffuse delocalizzazioni, con la produzione di redditi significativi al di fuori dei confini ed endemico nei paesi più ricchi” nazionali, dal fenomeno delle grandi so- cietà di “digitalizzazione” (web tax). possibilmente migliorato. E’ indispensabile tassare il reddito dove si manifesta, incremen- (Un esempio pratico: per gli esercenti con lavoro autonomo nel tare le imposte indirette; aumentare l’aliquota IVA su particolati commercio e nell’erogazione dei servizi si possono prendere in prodotti, e adottare aliquote IVA uguali per tutti i paesi UE. In considerazione il numero di vetrine, la loro ubicazione in cen- conclusione, serve un nuovo disegno strategico ed operativo. tro o periferia, il numero dei dipendenti e i relativi salari, e così Alla luce delle riflessioni fin qui fatte, è opportuno affrontare il via, adottando parametri specifici alle varie attività commerciali problema delle riforme strutturali del fisco, in Italia, partendo e arrivando a stime verosimili, che permettano di determinare dalle fase finale della riscossione, al fine di far pagare le tasse a priori sia l’ammontare del reddito imponibile che l’aliquota di possibilmente a tutti i contribuenti. tassazione. Non ci sarebbe la necessità di scritture contabili, salvo Per raggiungere questo risultato, è necessario, a mio avviso, in- il registro IVA per eventuali controlli. Tutto automatico, fino ad trodurre riforme che realizzino una struttura di tassazione, accer- una certa soglia di reddito stimato imponibile. tamento e riscossione molto diversa dall’impostazione attuale, Invece, per quel 20% di soggetti che superano questa soglia di ITALIA informa ı 5
reddito è auspicabile mantenere la contabilità analitica, che vertire la rotta, Disuguaglianza e crescita economica” (edizioni preveda la tenuta del magazzino, per quantità e prezzi, su libro Laterza), valuta infondata la tesi per cui le risorse lasciate ai ricchi vidimato stampato ogni fine mese. Come già detto, in questo sarebbero inevitabilmente filtrate verso il resto della popolazione. modo il bilancio di fine anno sarebbe praticamente fatto, bloc- Dati alla mano, pare proprio che la disuguaglianza socio eco- cando l’adozione di “politiche fiscali”. Si ricorrerebbe qui ad una nomica stia aumentando, in modo particolarmente evidente ed fiscalità “plurale”, con aliquote che tengano conto delle caratte- endemico nei paesi più ricchi. ristiche proprie dei settori da cui proviene il reddito. Nello speci- Infatti, in un’economia sempre meno manifatturiera, i redditi più fico, per i redditi di capitale si propone una cedolare secca, con alti non producono più investimenti realmente produttivi, con una percentuale pari all’aliquota media europea. Per il settore effetti di aumento dei livelli occupazionali e/o del salario medio industriale, il 24% attuale potrebbe andare bene.) dei lavoratori. Il risparmio oggi non è più indirizzato prevalente- Prendiamo in considerazione, per esempio, il reddito agrario. mente all’economia reale, bensì alla finanza speculativa, che dà Dando alla fiscalità una capacità di crescita del sistema, sia l’a- invitanti prospettive di facili ed immediati profitti. Non solo, mol- zienda agricola che il “coltivatore diretto” hanno bisogno di es- ta liquidità è stata investita nella compravendita di immobili già sere stimolati per crescere a livello internazionale. Oltre una certa esistenti, per realizzare rendite speculative. In questo caso, non soglia di fatturato sarebbe dunque opportuno tenere la contabi- c’è “manifattura”; costruire cioè nuovi immobili con la creazione lità analitica. Al di sotto questa soglia, sarebbe bene applicare il di nuovi posti di lavoro. Si è speculato su immobili “improdutti- reddito automatico. vi”, con conseguenti bolle speculative nel mercato immobiliare. In materia di imposte dirette, rimane valida la progressività delle Federico Rampini, su Repubblica del 13.03.2018, riprende in tal aliquote, ma è opportuno semplificarle: un’aliquota bassa per i senso uno studio fatto dal “Financial Times”. Ne emerge che dal redditi di prima fascia abbastanza ampia, una seconda per i red- 2000 al 2017 la pressione fiscale sui profitti delle grandi imprese diti medi, due aliquote per i redditi alti. Al momento invece, in mondiali sia scesa dal 34% al 24%. Nello stesso periodo le impo- Italia, alcuni partiti politici avallano l’introduzione della “flat tax”, ste delle persone fisiche sono aumentate del 6% in un contesto una tassa unica ed uguale per tutti. che inevitabilmente crea disuguaglianza sociale. La “flat tax” si giustifica sul principio che, se più risorse vengo- Abbiamo così abbozzato questo primo ragionamento circa una no lasciate ai ricchi, anche i cittadini a basso/medio reddito ne possibile via da percorrere per tentare di riformare il fisco in Italia, avrebbero un discreto vantaggio, grazie a nuovi posti di lavoro e tralasciando altresi ulteriori temi specifici, come la web tax od i alla maggiore capacità di spesa. In realtà, pur tenendo conto dei tributi comunali. vari settori di investimento dei capitali, soprattutto dell’attività Va ribadito, tuttavia, che qualunque riforma tributaria non darà della finanza speculativa, la “flat tax” è un’operazione a senso mai gli esiti sperati, se non poggia su leggi d’imposta condivisibili unico: potrebbe contribuire ad aumentare la ricchezza dei ceti dai contribuenti, (“La giusta magistratura tributaria” di Luigi Ei- maggiormente abbienti. naudi) Solo a questa condizione potrà esserci il concreto rispetto, Così sostiene anche Joseph E. Stiglitz, che, nel suo testo: “In- da parte dei contribuenti, verso le istituzioni tributarie. 6 ı ITALIA informa
IL contrappunto L’orgoglio di essere Italiani Non solo all’estero ma anche nel nostro Paese di Fabio verna I l Gruppo Salini Impregilo opera settore della costruzione lenza ingegneristica, sia per la loro rispondenza economica, da di grandi opere di ingegneria, con un fatturato di oltre € 6 realizzare pure in Italia, opere di necessaria importanza per lo miliardi e circa 35.000 dipendenti, ponendosi così al primo sviluppo del nostro paese. Certamente un’impresa ha l’obbligo posto delle grandi imprese italiane operanti all’estero. Il morale di ricercare ricavi ed ancor più i connessi utili in quei Gruppo si forma tramite una OPA (offerta pubblica d’acquisto) mercati che offrono l’idoneo valore aggiunto al proprio lavoro, totalitaria lanciata dalla Salini SpA su Impregilo, dando così vita ed anche una grande azienda italiana ha indubbiamente questo ad un Gruppo con le notevoli competenze tecniche maturate nel diritto, ma potrebbe anche avere una sorta di obbligo morale tempo, ma anche con le dovute capacità economiche necessarie nell’ammodernamento, ancor più nel rilancio del nostro Paese. a partecipare ai grandi appalti internazionali. Per entrambi gli Fare impresa in Italia è indubbiamente molto difficile, troppe attori di questo importante gruppo internazionale, vi è alle spalle tasse e troppa burocrazia, d’altro canto la storia del Gruppo Sa- una lunga storia tutta nostrana: fatta di cultura d’impresa, di in- lini Impregilo è anche la storia di chi ha concretamente saputo novazione tecnologica, ma anche di italica genialità. L’Impregilo superare grandi difficoltà e dunque i nostri imprenditori potreb- nasce nel 1955, dall’associazione d’imprese denominata: “GILT” bero avere l’orgoglio di realizzare le loro opere qui sul nostro (Girola - Impresit - Lodigiani - Torno) formatasi per realizzare a territorio, al servizio dei nostri concittadini. Del resto le grandi Kariba la diga idroelettrica sul fiume Zambesi, al confine tra lo opere pubbliche sono da sempre una forte spinta propulsiva per Zambia e lo Zimbawe. Al termine dei lavori ed a seguito dell’u- la crescita del PIL, nonchè un notevole volano occupazionale. scita della Torno, dai nomi dei partners restanti: Impresit - Girola Appare dunque possibile dimostrare che il “made in Italy” non - Lodigiani, il nome diviene appunto “Impregilo”. Negli anni e sia semplicemente un prodotto od una tecnologia da esportare, conseguentemente a taluni riassetti societari, Impregilo divenne ma possa tradursi anche in: “fatto in Italia per gli italiani”, con oggetto d’interesse del Gruppo Salini, interesse che portò poi quel sano senso di patriottismo economico, volto a far recupe- all’attuale struttura societaria. rare al nostro Paese il suo giusto ruolo sulla ribalta internazio- Il Gruppo Salini, nato nel ‘36 a Roma su impulso di Pietro Sali- nale. In tal senso il mio primo pensiero corre alla messa in sicu- ni che avviava al tempo la propria attività di costruttore edile, rezza di tutti quei centri abitati sottoposti ai fenomeni sismici, ebbe a crescere sino a divenire il terzo gruppo italiano, anche senza altresì dimenticare tutte quelle grandi opere di pubblica tramite l’acquisizione della Todini Costruzioni Generali; a quel utilità necessarie a sostenere ed ad implementare il rilancio eco- punto, nel 2011 il Gruppo Salini iniziò la sua scalata alla quo- nomico di tutto il paese; consentendo così al meridione d’Italia tata Impregilo, operazione positivamente conclusasi poi nel di essere parte integrante della tanto auspicata ripresa. E natu- 2014 con la sopra ricordata OPA. Dunque due storie italiane ralmente pensando al nostro meridione e in diretto riferimento che riassumono ed esprimono grandi potenzialità, ma che han- ad un Gruppo della portata della “Salini Impregilo SpA”, non no già da tempo indirizzato la loro, oggi assommatasi, capaci- posso non ricordare il Ponte sullo Stretto, un’opera avveniristica tà di intraprendere sui mercati internazionali, mantenendo la oramai dibattuta da anni, tanto dibattuta che io stesso quando sede e soprattutto la “mente pensante” in Italia, ma offrendo insegnavo alla facoltà di Economia dell’Univerisità di Messina, le proprie migliori capacità sui mercati esteri. Le attività inter- lanciai una forte provocazione, proponendo come alternativa al nazionali del Gruppo Salini Impregilo sono realmente notevoli: ponte un tunnel. In fondo se era stato possibile realizzare “l’Eu- dighe, impianti idroelettrici, ponti, viadotti, metropolitane, ma rotunnel” sotto il Canale della Manica, per circa 50 km. perchè una su tutte l’ampliamento, o forse sarebbe meglio dire il rad- non progettare un tunnel di appena 5 km tra Scilla e Cariddi. doppio del Canale di Panama. Un’opera colossale che si può Ma lasciando da parte le mie futuristiche ipotesi, le opere di cui considerare ultimata dall’11 giugno del 2016 con il passaggio il nostro “bel paese” avrebbe fortemente bisogno sono davvero della prima nave attraverso questa nuova via d’acqua. Altresì molteplici, e sarebbe un vero orgoglio per tutti noi se potesse vi sarebbero opere altrettanto rilevanti, sia sul piano dell’eccel- essere un’azienda italiana a realizzarle. ITALIA informa ı 7
economia Debito pubblico: il convitato di Massimiliano Lombardo di pietra L’ enciclopedia Treccani fornisce la seguente definizio- successore di Draghi potrà dare indicazioni su una linea di parzia- ne figurativa di “convitato di pietra”: presenza in- le continuità con le politiche accomodanti della banca centrale: combente ma invisibile, muta, e perciò inquietante continuità solo parziale, tenuto conto della inevitabile fine della e imprevedibile, che tutti conoscono ma che nessu- campagna di acquisti sui titoli del debito pubblico (cd. quantita- no nomina. Assistendo al perenne dibattito elettorale, che rischia tive easing), che naturalmente non potrà continuare all’infinito. purtroppo di accompagnarci ancora molti mesi a venire, viene in O al contrario su una drastica, e potenzialmente nefasta, discon- mente questa figura della commedia secentesca dello spagnolo tinuità, che lascerebbe il nostro Paese, senz’altro il più grande Tirso de Molina (ripresa con maggiore notorietà circa un secolo tra quelli maggiormente esposti nell’area euro, da solo a gestire dopo dal nostro Lorenzo Da Ponte nel Don Giovanni di Mozart) senza “ombrello” gli eventuali attacchi speculativi esterni; quelli quando si pensa al ruolo che ha avuto il debito pubblico nell’at- che nell’autunno del 2011 portarono alla più grave crisi politi- tenzione dei cd. policy makers: appunto una presenza incomben- ca della seconda repubblica, provvisoriamente tamponata con te ma invisibile, che tutti conoscono ma che nessuno nomina. il cd. governo dei tecnici, ma ad oggi non ancora risolta in via Il fatto che sia stato un argomento sostanzialmente ignorato, definitiva. Non fu realmente una crisi finanziaria, né profonda- muto, non lo rende meno inquietante e imprevedibile per le sorti mente una crisi economica, quanto invece politica, nel senso che dei bilanci nazionali e della stabilità della nostra economia. contribuì, al di là delle intenzioni, ad accelerare quella spirale di Ci sono due date cruciali da segnare sul calendario per capire se deterioramento del rapporto di fiducia tra i cittadini e i loro rap- e quando il fantasma del debito pubblico inizierà ad uscire dalla presentanti, tradotto poi negli orientamenti di voto della recente marmorea statua sepolcrale nella quale il dibattito politico l’ha tornata elettorale. A dimostrazione del fatto che il tema della per il momento relegato: la prima è ad ottobre 2019, scadenza stabilità finanziaria, di cui per l’Italia il debito pubblico costituisce del mandato dell’attuale governatore della BCE. La nomina del il maggiore elemento di rischio, è in maniera implicita ma mol- to significativa, in grado di influenzare gli assetti politici ed istituzionali come deter- minati dal voto degli elettori. La seconda data è ancora incerta ma più prossima, essendo legata agli esiti della XVIII legislatura appena iniziata, alla for- mazione di un governo ed alla direzione che si intenderà imprimere ai conti pub- blici ed alla politica economica prossima ventura, nel dilemma della coperta corta tra contenimento della spesa pubblica e finanziamento di politiche di sostegno ai redditi, con la necessità di alleviare la ten- sione sociale sullo sfondo. Assecondando una tendenza in atto in Italia ormai da un decennio, non ci si aspetta che acquisti un ruolo di primo pia- mario draghi 8 ı ITALIA informa
no il tema del ritorno agli investimenti stimolati e sostenuti anche con un tasso di crescita annuo intorno all’1%, l’inflazione al 2 e dalla spesa pubblica, i quali nel 2016 sono scesi al livello minimo con l’onere medio del debito in potenziale risalita verso i valori di 36 miliardi, solo il 2,1% del PIL; negli ultimi anni i governi han- pre-crisi, un saldo primario (cioè al netto degli interessi) in avan- no infatti privilegiato misure di spesa pubblica mirate a tentare di zo del 4% del PIL, consentirebbe di ricondurre il rapporto tra stimolare i consumi, quando è notorio che la voce di spesa pub- debito e prodotto al di sotto del 100 per cento in circa dieci anni. blica con il più alto valore moltiplicatore e che quindi contribuisce Risultato alla portata, in linea con le previsioni ed il quadro pro- maggiormente alla crescita, è quella per investimenti. grammatico del governo uscente. Alle stesse conclusioni giunge E così il problema enorme del debito pubblico diventa al tempo anche Carlo Cottarelli in un saggio pubblicato sempre lo scorso stesso causa della situazione e pretesto per non risolverla, o al- anno sull’ultimo Rapporto di finanza pubblica, prefigurando un meno per tentare di avviare la strada della soluzione. triennio di contenimento e poi successivamente una ripresa della Certo l’Italia è un ottimo pagatore, ha sempre onorato i propri spesa. titoli alla scadenza ed è sempre riuscita sinora a rinnovarli sul Del resto la stessa ricetta fu attuata a metà degli anni ’90 da mercato trovando i compratori. Certo aiuta il fatto che oggi solo Carlo Azeglio Ciampi, quando era ministro dell’Economia nel 1° il 30% dei titoli del nostro debito pubblico sia in mano di investi- Governo Prodi: l’accumulo di avanzo primario consentì l’adesio- tori stranieri (nel 2011 era il 50%), riducendo l’esposizione verso ne alla moneta unica e con essa una riduzione della spesa per creditori esteri si riduce anche il rischio di attacchi speculativi. Il debito però è salito, in questi 6 anni, dal 116% a circa il 132%, gli acquisti della BCE hanno consentito di “Il tema della stabilità finanziaria contenere la spesa per interessi (il costo del cd. servizio del debito), che però no- è in grado di influenzare gli assetti nostante questo si è aggirata negli ultimi 2 anni oltre i 60 miliardi di euro l’anno (circa politici ed istituzionali come il 4% del PIL). Risorse che vengono sot- tratte ad altri impieghi, politiche sociali e determinati dal voto degli elettori” politiche di investimento. Cosa succederà nel prossimo futuro non è dato sapere, certo un aumento della interessi da 116 miliardi nel 1996 a circa la metà (66) nel 2006. Si spesa per interessi sul debito pubblico, o peggio ancora una ri- calcola che se l’avanzo primario fosse stato mantenuto costante- duzione delle scadenze (la cd. maturity) sarà una pessima notizia mente attorno al 4% negli anni a venire, oggi il debito pubblico per qualunque governo e per i cittadini in primis. si attesterebbe, nonostante le crisi, a circa il 90% del PIL. Un bel Eppure non ci si deve rassegnare all’insormontabilità, serve il co- risultato, e soprattutto molte risorse finanziarie da liberare per lo raggio di proporre ed attuare qualche ricetta seria e concreta. sviluppo e la crescita. Deve far riflettere il dato che, al netto della spesa per interessi, Occorre che si rialzi al più presto la testa sul problema per smuo- l’andamento dell’economia italiana negli ultimi 20 anni risulte- vere il macigno ed iniziare a farlo rotolare, prima che sia troppo rebbe migliore di quello della Germania nello stesso periodo. tardi, che l’attuale fase di espansione si inverta o che l’avverarsi Preservare l’avanzo primario è una delle precondizioni sulla via delle date di cui sopra acceleri l’inversione, prima che all’instabili- del risanamento; nelle Considerazioni finali dello scorso anno il tà politica segua quella finanziaria ed infine quella sociale. Come Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, osservò che dice il vecchio adagio popolare, col fuoco non si scherza. ITALIA informa ı 9
economia che cosa (non) è cambiato Lo scandalo della Banca Romana di Fabio verna D a anni seguiamo con attenzione, ma anche con gran- posta in essere proprio da quella Istituzione che emettendo la va- de collettivo disappunto, una serie di scandali che luta, dell’allora Regno d’Italia, avrebbe dovuto tutelarne l’utilizzo hanno travolto o che ancor oggi vedono protagonisti e la circolazione. Ma nonostante la mia pregressa conoscenza dei taluni Istituti di credito del nostro paese. Purtroppo il fatti, sono stato egualmente colpito dall’attento lavoro di ricerca sovrapporsi delle tante notizie oggi a disposizione dei cittadini, portato a termine dall’Avv. Francesco Savasta, un professionista talvolta ci fa dimenticare come siano già occorsi nel passato fatti dotato delle specifiche competenze, nonché in forza alla vigi- ancor più gravi, sia per la consistenza dei reati poi emersi all’at- lanza della CONSOB sin dal 2002. In sintesi la Banca Romana, tenzione della magistratura, sia per l’ammontare degli importi antesignana di quella che sarebbe, di lì a breve, diventata la Ban- oggetto dei fatti criminosi, sia per il danno conseguentemente ca d’Italia e dunque già all’epoca un Istituto di emissione, aveva subito dalla collettività. cominciato a stampare banconote “doppione” e quindi false, Lo scorso mese sono stato chiamato a presentare, presso la li- seppur stampate con clichè autentici. breria Mondatori di Roma, nei pressi di Campo de’ Fiori, un in- Un enorme flusso di denaro destinato a finanziare gli “amici de- teressante testo divulgativo dal titolo: “Il processo della Banca gli amici”, corrompere funzionari eccessivamente zelanti, rendere Romana”, con un sottotitolo che ben rappresenta le mie succi- conniventi le opposte fazioni politiche al fine di favorire interessi di tate considerazioni: “il mistero delle assoluzioni”. Da studioso parte. Dunque vi è una sorta di “fil rouge” che partendo da quei dei temi economico finanziari, conoscevo tutta questa complessa fatti delittuosi, della Banca Romana, per altro mai chiariti sino in vicenda, che appare a miei occhi ancor più drammatica in quanto fondo, arriva sino ai giorni nostri, legando talune indagini sulle correnti difficoltà del MPS, alla ces- sione delle banche venete acquista- te nel 2017 ad un prezzo di fatto simbolico, senza dimenticare il dramma dei risparmiatori coinvolti nell’insolvenza di Banca Etruria e di Banca Marche del 2015, passando anni addietro per l’Ambrosiano di Roberto Calvi ed ancor prima per la banca di Michele Sindona. Questa lunga storia di accadimenti di catti- va gestione, di favoritismi, peggio: di eventi corruttivi, di ingerenze politiche, almeno dal mio punto di vista, potremmo sintetizzarla con la assoluta carenza di un aspetto fondamentale nella gestione del sistema creditizio: “la questione morale”. 10 ı ITALIA informa
Infatti vi è un assunto che non bisognerebbe mai dimenticare: enorme per l’epoca, eppure nonostante tutto questo, alla fine le banche non usano denaro proprio bensì il denaro dei loro venne assolto con l’inusuale formula di assoluzione per amnistia. clienti, che siano questi ultimi correntisti o risparmiatori. Denaro Il Regno d’Italia nato da pochi decenni era già protagonista di un che proprio gli Istituti di credito sarebbero chiamati a tutelare, caso di corruzione che aveva colluso molti degli allora protagoni- assieme naturalmente agli organi di controllo preposti a questa sti della vita pubblica del paese. specifica funzione. Oggi ci stupiamo quando vengono denunciati illeciti o per lo Tornando al libro di Francesco Savasta, l’Autore ricostruisce con meno immorali comportamenti da parte di taluni manager del una cura particolare le diverse fasi pro- cessuali, le ingerenze dell’allora Mini- stro degli Interni Giovanni Giolitti, poi “Un enorme flusso di denaro Presidente del Consiglio dei Ministri, nei confronto della magistratura, non- destinato a finanziare gli ché la conflittualità politica con il rivale Francesco Crispi, anch’esso successi- amici degli amici” vamente presidente del Consiglio, il ruolo, penalmente rilevante, del Governatore Bernardo Tanlon- sistema bancario, (in tal senso vorrei ricordare anche il libro di go, nonché dei tanti uomini politici e dei funzionari dello Stato Federico Rampini: “Banchieri. Storie del nuovo banditismo glo- coinvolti nello scandalo, di fatto una notevole parte della classe bale”) dimenticando due considerazioni di base, la prima, già dirigente dell’epoca, che invece di tutelare il bene economico sopra ricordata, ovvero che il sistema bancario non usa denaro del paese, intese approfittare della situazione per arricchirsi ille- proprio bensì quello dei correntisti, e già questo dovrebbe far ac- citamente. cendere la nostra attenzione, ma soprattutto di come la gestione Il processo di fatto cadde o “venne fatto cadere” col tempo nel del denaro possa molto spesso generare la cupidigia, e questa dimenticatoio, prima frazionato in diversi filoni e poi tra prescri- appare insita negli esseri umani sin da tempi lontani; in fondo per zioni ed amnistie. Lo stesso Bernardo Tanlongo, imputato di pe- avere conferma di queste mie fosche considerazioni basterebbe culato, falso in atto pubblico reiterato, di corruzione, nonché di rileggere taluni passi delle “Catilinarie” scritte ed enunciate al aver fabbricato moneta falsa per oltre £ 40 milioni, una somma Senato di Roma oltre 2000 anni or sono. ITALIA informa ı 11
SPECIALE GAMING Il business che ha vinto la scommessa! Abbiamo incontrato gli esponenti delle più importanti società del Gaming per avere approfondimenti su questo settore dal peso economico di una vera e propria industria ITALIA informa ı 13
SPECIALE GAMING Gamenet Group Intervista all’A.D. Guglielmo Angelozzi G amenet ha una storia che inizia nel 2004 e in questi 15 anni ci sono state profonde modificazioni ed innovazioni del settore Gaming, quali sono le tappe principali dell’evoluzio- ne di Gamenet? In ordine di tempo, i più recenti e più importanti traguardi sono senz’altro due: uno è quello del 1° luglio 2016, giorno in cui è stata firmata l’ac- quisizione di Intralot Holding and Services SpA da parte di Gamenet SpA ed è nato il Gruppo Gamenet; l’altro risale a pochi mesi fa e per l’e- sattezza al 6 dicembre 2017, con la quotazione del nostro Gruppo sul segmento STAR del Mer- cato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., primo caso nel settore del gaming in Italia dal 2001. Ma la storia del Gruppo, come ha giustamente ricordato, data in realtà più indietro, al 2006, con la fondazione di Gamenet SpA, e prima an- cora al 2004, con l’aggiudicazione della prima concessione di gioco pubblico da parte di un consorzio di operatori del settore costituito l’an- no prima. La mission e la responsabilità sociale di Ga- menet: quali sono i vostri obiettivi? In che modo fate fronte alla cosiddetta Responsa- bilità Sociale d’Impresa? Operiamo costantemente per trovare un equili- brio sostenibile tra i nostri obiettivi di business, le necessità dello Stato e le esigenze sociali, assi- curando la tutela dei soggetti deboli e dei profili più a rischio. Abbiamo l’ambizione, e l’abbiamo esplicitato nella nostra mission, di offrire stan- dard di assoluta eccellenza e di essere “il partner di riferimento per i migliori operatori del setto- re”, assicurando al tempo stesso ai nostri clienti “un’esperienza di divertimento coinvolgente e sostenibile, in location sicure e di qualità”. Insieme ai nostri partner commerciali, lavoria- mo ogni giorno con serietà e professionalità per promuovere un approccio responsabile e consa- guglielmo angelozzi - A.D. 14 ı ITALIA informa
pevole al gioco, supportando il gioco legale e garantito dallo po: circa 70 in tutta Italia, localizzate in aree selezionate atten- Stato e contrastando con ogni mezzo a nostra disposizione tamente e in collaborazione con le istituzioni locali, in seguito ogni forma di illecito. Per questo, abbiamo sviluppato al no- ad approfondite analisi del contesto socio-urbano e a valuta- stro interno delle vere e proprie linee guida per sensibilizzare e zioni sulla sicurezza e la vicinanza a luoghi sensibili. L’attenzio- responsabilizzare tutto il personale che a vario titolo si occupa ne al cliente unita alla professionalità del personale, che segue dei giocatori, che vanno dall’adozione di specifiche misure volte periodicamente percorsi di aggiornamento relativi alla gestione a prevenire il gioco dei minori di età, all’esclusione di qualsiasi di problematiche legate all’eccesso di gioco, all’antiriciclaggio, messaggio di incitamento al gioco dai nostri messaggi promo- sull’uscita di nuovi prodotti o su aggiornamenti delle piatta- zionali e materiali informativi, fino alla prevenzione delle forme forme di gioco, consentono esperienze positive di gioco e di di gioco eccessivo mediante specifici programmi di informazio- intrattenimento in tutte le sale del Gruppo Gamenet. ne e di formazione del personale. Tra i vostri maggiori azionisti c’è TCP Lux Eurinvest Sarl Quale sarà il futuro del settore intrattenimento? che a sua volta fa capo a Trilantic Capital Partners, fondo La direzione tracciata per il futuro è, da una parte, quella, già di private equity globale con circa € 1,6 miliardi di asset in indicata in Conferenza Unificata, di una razionalizzazione degli gestione, specializzato nei settori industriali, dei servizi spazi fisici di fruizione del gioco, con meno punti vendita sul di consumo, dell’energia, della sanità e delle telecomu- territorio ma capaci di rispondere a requisiti più stringenti in nicazioni. Ma anche Intralot Group, tra i leader mondiali termini di sicurezza, salvaguardia delle fasce più deboli della di soluzioni tecnologiche per il settore dei giochi attivo popolazione e contrasto al gioco illecito. Dall’altra, è quella di in 55 giurisdizioni regolamentate, con ricavi pari a € 1,9 un’espansione dell’offerta multicanale e del gioco online, so- miliardi e 5.100 dipendenti in tutto il mondo: quali sono prattutto da mobile, che è il segmento oggi in più rapida evolu- gli obiettivi più importanti per Gamenet a livello interna- zione ma anche quello più “volatile” e sfuggente. zionale? Gli smartphone, come dimostra anche il recente studio del CNR Per i prossimi 18 mesi il focus di Gamenet Group rimarrà sicura- di Pisa, sono infatti entrati prepotentemente tra gli strumenti di mente il mercato italiano, mercato in cui crediamo ci siano ampi gioco preferiti dagli italiani, ed è nel comparto del gioco online spazi di razionalizzazione e consolidamento, con conseguente che si giocheranno le prossime sfide, soprattutto per quanto opportunità di creazione di valore per i nostri azionisti. riguarda la tutela dei giocatori e dell’offerta di gioco legale. Anche per il 2017 avete avuto risultati economici più che Le sale Billions, che hanno ottenuto lo status di “Punto soddisfacenti, con un EBITDA pari a 82mln di Euro e 7,1 Sicuro”, ovvero facenti parte di un “è nel comparto del gioco online sistema capace di prevenire il gio- co d’azzardo patologico e indivi- duare giocatori potenzialmente a rischio, indirizzandoli immediata- che si giocheranno le prossime sfide” mente presso i centri specializzati e contribuendo a contrastare fenomeni illeciti come rici- mld di Raccolta di Gioco. Quali sono le attività che hanno claggio, usura e infiltrazioni criminali, oltre a delle sale di permesso al Gruppo questi risultati? intrattenimento, stanno diventando sempre di più anche Il 2017 è stato un anno particolarmente importante per il Grup- dei centri di aggregazione sociale, qual è il plus delle Sale po Gamenet, all’interno di un contesto di settore sempre più Billions? In che modo le vostre sale garantiscono la sicu- complesso e sfidante. Abbiamo raggiunto degli obiettivi rile- rezza per i consumatori? vanti, quali la già citata quotazione in Borsa, che ci ha consen- Le sale Billions nascono dall’esperienza diretta nella realizza- tito di avviare una nuova e significativa fase del nostro percorso zione e nella gestione di sale di grandi dimensioni ad elevato di sviluppo, il completamento del processo d’integrazione di In- livello di servizio e sono contraddistinte da uno stile unico, ba- tralot, tappa fondamentale del processo di diversificazione della sato su un equilibrato mix tra intrattenimento, ristorazione e nostra presenza in tutti i settori di gioco in multi concessione e il gioco, che le rende il luogo ideale per trascorrere una piacevole consolidamento della nostra posizione competitiva nel mercato serata all’insegna del divertimento, della buona musica e della del gaming in Italia. cucina di qualità. Il tutto, in un ambiente elegante e discreto, I risultati positivi registrati al 31 dicembre sono riconducibili a contraddistinto dagli elevati standard di qualità, professionalità tutti i settori di business e, in particolare, al consolidamento per e sicurezza garantiti dal marchio Gamenet. tutti i dodici mesi di Intralot, oltre che ai risultati positivi regi- Standard che si ritrovano in tutte le sale di proprietà del Grup- strati dalle scommesse sportive e dall’online, dagli apparecchi ITALIA informa ı 15
SPECIALE GAMING da intrattenimento e dalle sinergie derivanti dall’integrazione consolidatore sul mercato. Per questa ragione una parte chiave di Intralot. All’incremento dell’EBITDA ha inoltre contribuito la della nostra strategia di sviluppo sono le opportunità di conso- strategia di distribution insourcing, ossia di accorciamento della lidamento orizzontale e, pertanto, monitoriamo con costanza il filiera distributiva in partnership con alcuni dei nostri migliori mercato alla ricerca di possibili target con le caratteristiche che distributori nel settore delle gaming machines, che ha visto una ricerchiamo per la creazione di valore per i nostri investitori: 1) forte accelerazione nel 2017. contributo alla diversificazione del portafoglio di business; 2) vi- sibilità di sinergie di costo rapidamente conseguibili; 3) disponi- A livello di settore occupazionale, per cosa si distinguono bilità di un elemento distintivo in termini di prodotto o di canale le risorse umane del Gruppo Gamenet? che contribuisca a rendere più solido il nostro posizionamento; Crediamo fermamente nell’importanza del gioco di squadra 4) ovviamente prezzo giusto. – in cui tutti condividono gli obiettivi da raggiungere, hanno consapevolezza del proprio ruolo, sanno con chi interagire e a Il mercato italiano comunque è in movimento, ad esem- chi trasmettere il risultato del proprio lavoro – e riteniamo che il pio cosa ne pensa di un’operazione come quella di Playte- nostro successo sia dovuto in massima parte all’impegno e alla ch che acquisisce Snaitech? professionalità delle nostre persone. Sono le persone, infatti, la Operazioni come quella tra Playtech e Snaitech, o come la no- vera leva competitiva del Gruppo, ed è sulla loro competenza stra con Intralot, sono a mio avviso segnali molto importanti e sulla loro capacità di crescere che si gioca la possibilità per la per l’economia italiana, perché dimostrano che quello del gioco Società di reagire alle trasformazioni del mercato e di elevare pubblico rimane un settore sano e dinamico, capace di attrarre costantemente la qualità del servizio fornito. capitali e investimenti nazionali ed esteri, di esprimere aziende Per questo lavoriamo sulla costruzione di percorsi professionali capaci di competere a livello globale e di dare occupazione a che prevedono specifici programmi di valorizzazione e qualifi- migliaia di lavoratori. cazione ed abbiamo sviluppato politiche di gestione del perso- Si tratta di un’unione tra due aziende per loro natura comple- nale tese alla creazione di un ambiente lavorativo in cui il sin- mentari, così come complementari erano Gamenet e Intralot golo individuo possa esprimere al meglio il proprio potenziale al momento della loro fusione: Gamenet, tra i maggiori con- e sentirsi pienamente motivato a contribuire al raggiungimento cessionari autorizzati per il gioco tramite apparecchi da intrat- degli obiettivi strategici del Gruppo. tenimento AWP e VLT; Intralot, tra gli operatori di riferimento nel settore delle scommesse e dei giochi online. L’integrazione Avete in programma nuove acquisizioni sul mercato ita- tra queste due realtà, che hanno nel proprio dna un’altissi- liano? ma carica di innovazione tecnologica, ha portato alla crea- Il consolidamento del mercato, così ampio ma al tempo stesso zione del Gruppo Gamenet, una gaming company in grado così inefficiente e frammentato, è una delle vie per la creazione di competere da leader e di garantire standard di tecnologia di valore. Il Gruppo in questi ultimi tre anni ha cambiato pelle e sicurezza di livello superiore per lo Stato, per la filiera e per ed è oggi una piattaforma flessibile in grado di operare come i clienti finali. 16 ı ITALIA informa
SPECIALE GAMING HBG Gaming Intervista al Presidente Antonio Porsia H BG Gaming è una delle realtà più im- portanti legate al settore del gioco, uno dei più grandi operatori italiani, presente nel panorama del gioco si- curo e legale regolato dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli da oltre 16 anni. La storia di HBG Gaming nasce con la gestione di sale Bingo e si consolida nel 2003 con l’acquisizione di Bingo Plus SpA da Lottomatica. Un percorso in cresci- ta, sviluppato sempre con la visione di un’azienda capace di dare il proprio contributo positivo nella società in cui opera, generando occupazione, con- tribuendo al gettito erariale nel rispetto del gioco legale, mettendo in atto iniziative a favore del ter- ritorio. HBG Gaming gestisce 18 tra le migliori Sale Bingo presenti sul mercato italiano con oltre 5.715 posti a sedere e 798 NewSlot e Videolottery al loro interno. Attraverso la sua controllata HBG Connex Spa collega alla rete telematica oltre 37.000 New- Slot distribuite in più di 9.372 esercizi con oltre 500 gestori partner. Nel 2009 HBG Gaming si è aggiudicata i diritti per l’installazione di 4.798 Videolottery, distribuite sul mercato italiano attra- verso tre piattaforme di gioco, Novomatic, Spielo e Mercure Inspired, leader mondiali nel settore. Persone e competenza tecnologica rappresenta- no i veri punti di forza dell’azienda, a fine 2017 il numero totale dei dipendenti era di 749 persone, in costante crescita dal 2012; il 44% è costituito da donne e l’età media complessiva è di 39 anni. Una squadra giovane e motivata che si contraddi- stingue per talento e professionalità, e su cui l’a- zienda investe in termini di formazione, opportu- nità di crescita professionale, ponendo particolare attenzione agli aspetti organizzativi e di work life balance. I dati di bilancio del Gruppo HBG Gaming al 31 dicembre 2017 mostrano una raccolta comples- siva di 4.621 miliardi di euro, con una quota di mercato del 4,9% nel 2016. L’azienda ha gene- rato un Valore Aggiunto di 41,298 milioni di euro che è stato distribuito per il 68%, pari a oltre 28 Antonio Porsia - Presidente 18 ı ITALIA informa
milioni di euro, al personale sotto forma di retribuzione, e per il ti interessi collettivi come ad esempio l’attenzione alla tutela dei 16%, pari a 6,6 milioni di euro, alla Pubblica Amministrazione minori, la prevenzione del gioco d’azzardo patologico e la preven- come imposte. zione del riciclaggio dei proventi di attività criminose. Italia Informa ha incontrato Antonio Porsia, Presidente di HBG Attraverso la collaborazione con lo Stato, le Associazioni di cate- Gaming. goria e gli altri Concessionari siamo protagonisti della lotta all’ille- galità, della tutela dei giocatori, e di numerose iniziative volontarie In un settore così delicato come quello in cui opera HBG che vanno oltre gli obblighi di legge. Gaming è importante, come voi fate con molta attenzione e cura, promuovere una cultura del gioco legale. Dott. Por- Qual è secondo Lei il ruolo strategico del gioco legale nel sia vogliamo ricordare quali sono i rischi ed i pericoli per nostro Paese? chi gioca illegalmente e le tutele della fruizione di giochi Negli ultimi anni, per effetto del contrasto al gioco illegale, irre- legali? golare e non autorizzato e per l’azione di ammodernamento del I temi dell’economia sommersa e dell’illegalità sono, oggi, tra i gioco pubblico c’è stata emersione del gioco legale a danno di temi più dibattuti e di interesse a livello sociale, politico ed econo- quello illegale, che ha portato la raccolta da 61,4 miliardi del 2010 mico sia in ambito nazionale che internazionale. a quasi 96 miliardi nel 2016. L’illegale è un fenomeno che coinvolge tutti i segmenti di mer- Lo Stato italiano, a cui è riservato l’ordinamento giuridico in ma- cato dei giochi pubblici e produce danni ai consumatori finali, in teria di giochi, nel corso degli anni ha modellato un impianto nor- particolar modo per i giovani e le categorie sociali deboli e per lo mativo, in linea con le direttive comunitarie, che definisce i requi- Stato che viene depauperato di risorse destinate al finanziamento siti dei giochi, la modalità di offerta, le caratteristiche e i criteri di di politiche pubbliche. distribuzione della raccolta, e quindi dei ricavi tra giocatori, Stato La scelta di rendere il settore del gioco un Monopolio di Stato è e attori della filiera. In sintesi è lo Stato che decide non solo le motivata dalla necessità di salvaguardare l’ordine e la sicurezza caratteristiche del “prodotto gioco”, ma anche le modalità di of- pubblica; contrastare i fenomeni di riciclaggio di denaro, usura, ferta. Ed è in questo quadro che la figura del Concessionario viene proteggere dalle frodi, tutelare i diritti del consumatore assicuran- introdotta. Nello stabilire quali devono essere gli attori della filiera do l’applicazione di regole certe ed univoche e favorendo la dif- tramite cui l’offerta di gioco viene erogata, lo Stato individua dei fusione del gioco esclusivamente come intrattenimento e svago soggetti privati che sono responsabili dell’erogazione dell’offerta limitando le disfunzionalità sociali collegati al gioco. di gioco. Anche tramite le figure dei Concessionari, dunque, lo Lo Stato assicura tutto questo grazie il coinvolgimento di imprese Stato riesce a perseguire quelli che erano, e sono, gli scopi del private come la nostra, dove il nostro rapporto giuridico con lo legislatore, ovvero regolare, pur nel rispetto della libera impren- Stato è regolato dall’istituto della Concessione. ditoria, il settore economico del gioco; creare, monitorare e ga- I Concessionari rappresentano un presidio di legalità e come tale rantire ambienti dedicati al gioco che siano legali e sicuri; istituire hanno il dovere di garantire la tutela e l’armonizzazione di rilevan- un sistema uniforme e controllato di entrate erariale quanto più ITALIA informa ı 19
SPECIALE GAMING stabile e costante; favorire lo sviluppo economico del settore e da Mi piacerebbe che fosse maggiormente noto il percorso virtuoso ultimo, ma fondamentale nelle intenzioni del legislatore, tutelare i che in questi anni è stato intrapreso dal settore ed in particolare dai diritti del consumatore/giocatore assicurando il divieto di gioco ai Concessionari, e il ruolo strategico del gioco legale. minori e favorendo la diffusione di un gioco responsabile, legale e Su questo stiamo cercando di lavorare sempre con maggiore ener- sicuro che rappresenti intrattenimento e svago, impegnandosi a tal gia. fine in iniziative che limitino le derive di patologie legate al gioco. Negli ultimi anni i Concessionari sono sempre più consapevoli del proprio ruolo all’interno della società e questo ha fatto sì che le L’incertezza politica di questo periodo quanto influisce nelle aziende investissero maggiormente su più elevati standard quali- scelte strategiche di una società come HBG Gaming? tativi in tema di sicurezza, tutela dei minori e contrasto all’illegale, Ci auspichiamo che il nuovo governo confermi gli indirizzi e i prin- con una presenza più attiva all’interno della comunità. cipi che disciplinano l’ottimizzazione e la razionalizzazione dell’of- Per quanto riguarda HBG Gaming, ad esempio, la nostra Direzione ferta dei giochi pubblici sempre più incentrata su specializzazione Compliance garantisce il pieno rispetto delle leggi e la verifica del- e professionalità degli operatori. I concessionari, da anni impegnati le procedure interne, si occupa delle normative dell’Agenzia delle a fianco dei Monopoli nella legalizzazione del settore e nella diffu- Dogane e dei Monopoli, al fine di assicurare il rispetto assoluto sione del gioco sicuro e responsabile, sono pronti a fare la propria delle disposizioni di legge e l’impegno nell’operare per un gioco parte per il raggiungimento di una più corretta distribuzione del legale, sicuro e responsabile. gioco sul territorio e per mantenere elevati investimenti in tecno- Qualità e certificazioni sono ulteriori garanzie a disposizione di logia e in personale qualificato La stabilità del quadro regolato- fornitori e clienti. Già a partire dal 2009 HBG Gaming adotta un rio, sia a livello nazionale che locale, rappresenta il fondamento Sistema di Gestione per la Qualità certificato ai sensi dello stan- di questo processo virtuoso che ha portato il sistema Italia e i suoi dard Internazionale ISO 9001, con l’obiettivo di fornire elevati li- operatori ad essere all’avanguardia nel settore dei giochi a livello velli qualitativi in tutte le fasi del servizio; lo scorso anno, invece, internazionale. si è certificata ISO: 27001, una certificazione importantissima per il settore perché attesta la qualità del Sistema di Gestione della Lei ha dichiarato in una recente intervista: “Servirebbe quel- Sicurezza delle Informazioni legato ai processi amministrativi e di lo che potremmo definire un ‘bilancio sociale di settore’, per gestione dei sistemi di gioco. Questo significa per il consumatore comunicare quello che di straordinario è stato fatto in que- il massimo livello di sicurezza dei giochi offerti e la garanzia della sti anni in termini di sicurezza, tutela della legalità e investi- riservatezza dei dati. menti nel sociale”. Può raccontare qualcosa in più ai nostri In quest’ottica di trasparenza ogni anno pubblichiamo il Rapporto lettori? Sociale, il documento all’interno del quale rendicontiamo nel det- taglio il nostro impegno, oltre a raccontare le numerose iniziative che promuoviamo a favore degli stakeholder e di tutta la Comuni- tà, in collaborazione con partner qualificati ed affidabili. La vostra azienda è molto attenta alla Responsabilità So- ciale d’Impresa, sostenete la SIIPaC, la Società Italiana di In- tervento sulle Patologie Compulsive, attraverso quali stru- menti? Quali sono le principali attività in cui siete coinvolti? Il nostro forte senso di responsabilità nei confronti del consuma- tore finale fa sì che oltre ad essere fortemente attivi nella preven- zione delle patologie di gioco, ci impegniamo anche nel sostegno verso tutte quelle persone che in varie forme e per motivazioni diverse sono affette da disturbo da gioco d’azzardo patologico, il cosiddetto “GAP”, e hanno bisogno del supporto di strutture specializzate. HBG Gaming, nell’ambito del proprio progetto di gioco responsa- bile “Gioca con la Testa”, da tempo ha scelto di collaborare con SIIPaC, la Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive, con la quale ha un rapporto efficace e consolidato, poiché credia- mo che siano necessarie figure professionali altamente qualifica- te per studiare, diagnosticare e trattare problematiche complesse come il gioco d’azzardo patologico. 20 ı ITALIA informa
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