SOTTOCOMITATO RISORSE UMANE - ANPAL

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Resoconto

                         SOTTOCOMITATO RISORSE UMANE
                                          24 NOVEMBRE 2017

1. Approvazione ordine del giorno
   Si approva l’ordine del giorno.

2. Interventi introduttivi

La Commissione Europea – DG EMPL, l’ANPAL e il Coordinamento delle Regioni introducono ai
lavori del tavolo.

3. Relazione di attuazione annuale

La Commissione europea, dott. Luciano Conte, sintetizza le osservazioni relative alla RAA 2017,
tra le principali: la tempistica di invio al 30 giugno è stata rispettata, il processo si è quasi concluso
per tutti i PO cofinanziati dal FSE.
Vi sono state osservazioni, superate, rispetto all’art 50 comma 7 per quanto riguarda il contenuto dei
PO. Altre osservazioni sono state poste rispetto all’art. 50 comma 8 relativamente all’avanzamento
del PO con particolare riguardo al rischio di non raggiungere i target intermedi.
Punti critici quelli sugli indicatori, sul sistema informatico e nella compilazione di alcune sezioni, ad
esempio quella relativa alla valutazione.
La tempistica a disposizione per il riscontro alle osservazioni è pari a tre mesi e sarà necessario fornire
informazioni coerenti con i dati finanziari e le previsioni di pagamento che saranno trasmesse a
gennaio.
Relativamente alla RAA 2018, cui aspetto chiave saranno i target intermedi, si segnala la scadenza di
maggio. La CE suggerisce lo scambio di bozze informali della RAA ed il caricamento in bozza su
SFC per anticipare la risoluzione di eventuali criticità.

4. Indicatori e attività di valutazione del FSE

La Commissione europea, dott. Lodovico Conzimu, ribadisce che sarà fondamentale rappresentare
un quadro coerente degli indicatori nella RAA del 2018. La valutazione è un elemento essenziale e
deve dare conto dei progressi e dei risultati della programmazione.
Si presentano alcuni dati e riflessioni sul tema degli indicatori a partire da un’analisi dalle RAA, per
i quali elementi di dettaglio si rimanda alla presentazione già trasmessa sul punto.
Alcune informazioni: sono stati inseriti dei warning sul sistema informativo SFC; possibilità di
correggere ed integrare dai per le passate annualità.
Nella RAA 2018 le informazioni dovranno essere complete, qualora ci fossero difficoltà sarà
necessario prevedere un piano d’azione.
Tra le azioni di miglioramento e supporto che la CE intende sostenere vi sarà una mappa di rischio
per identificare le aree più critiche e anticiparne le soluzioni. Vi sarà un monitoraggio costante

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dell'evoluzione del negoziato sulle modifiche da apportare al CPR (ad es. l'esclusione dagli indicatori
comuni della condizione familiare).
Con riferimento alla valutazione, ci sarà un maggiore focus per il 2019 sui fattori che influiranno sui
risultati a livello di Asse prioritario.
Si ricorda, infine, che il FSE con le azioni previste nei PO ha sostenuto la New Skills Agenda.

          a. Valutazioni a livello nazionale

Con riferimento alle valutazioni nazionali, il NUVAP, dott.ssa Paola Casavola, informa che si sta
lavorando all’organizzazione di valutazioni dirette a livello nazionale per il sistema nel suo
complesso. Tali valutazioni avranno caratteristiche specifiche e terranno conto dei beneficiari, dei
soggetti attuatori e dei partner.
I criteri per la selezione delle valutazioni, che terranno conto di tutto l’Accordo di partenariato, sono:

     1.   Enfasi sugli esiti e sui risultati delle politiche realizzate
     2.   Adeguatezza nella copertura delle aree tematiche di intervento della politica di coesione
     3.   Scelta di temi e problemi di rilevanza nazionale, sistemica
     4.   Rilevanza nel dibattito pubblico anche al di fuori del circolo degli addetti ai lavori

Si richiede la pulizia delle basi dati dei PO chiusi della programmazione 2007-2013. Inoltre si
comunica che è richiesta la collaborazione del partenariato e di partner scientifici.
Saranno organizzati confronti con stakeholder sui temi di interesse e sulle questioni da approfondire.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla presentazione già trasmessa sul punto.

Anpal, dott.ssa Lucilla Di Rico e dott. Davide Premutico, fornisce un’informativa relativamente
alle attività di valutazione effettuate dall’autorità Capofila. Comunica, innanzitutto, che è stato
ampliato il gruppo di lavoro, che è stata nominata la dott.ssa Elena Murtas come nuovo referente della
rete ESF Evaluation partnership e, infine, che la Capofila parteciperà all’Osservatorio NUVAP e al
progetto Assist.
I prossimi impegni dell’Anpal si focalizzeranno sull’ampliamento della ricognizione sui Piani di
Valutazione e la presentazione degli esiti al prossimo Sottocomitato risorse umane, inoltre, per il
futuro si intendono effettuare approfondimenti sulle valutazioni tematiche in riferimento agli
Obiettivi tematici 8, 9, 10 e 11 ed ai principi trasversali.
A tal proposito si richiede a tutte le AdG l’invio dei documenti aggiornati.

5.   (11.00-12.00) Attuazione dei programmi 2014-2020 – specificità FSE

          a. Avanzamento finanziario (incluso rischio N+3)

L’Anpal, dott.ssa D’Angelo, informa che il FSE è il primo fondo che si misura con la distanza
rispetto al disimpegno automatico delle risorse nella programmazione 2014-2020. Tale adempimento
ha coinvolto 16 programmi operativi regionali e 4 programmi operativi nazionali. La maggior parte
dei PO regionali ha già raggiunto l’obiettivo, solo 7 PO sono attenzionati. Anche i PO nazionali sono
in fase di raggiungimento dell’obiettivo anche grazie alla revisione del riferimento al regolamento
per l’interpretazione della regola dell’N+3.

Il MEF, dott. Saverio Romano, rappresenta gli impatti e le difficoltà connesse alla mancata
compilazione del Sistema informativo. Su 29 PO di FSE solo 19 PO hanno validato dati sul sistema.
Evidenzia che, rispetto ai dati in possesso, sono a rischio di disimpegno automatico circa 195 milioni
di euro di quota UE cui vanno aggiunte le risorse nazionali.

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Pertanto si rende necessario mettere a regime i sistemi informativi e al fine di garantire che il SNM
possa rispondere alle svariate esigenze conoscitive e offrire una esaustiva visione della Politiche di
Coesione è necessario assicurare:
 l’invio telematico dei dati e la verifica di eventuali scarti;
 la presenza nel SNM dei dati di attuazione per quei progetti per i quali siano state effettuate
    domande di pagamento;
 l’allineamento dei dati tra SFC2014 e il SNM.

La Commissione europea sottolinea che, anche se la nuova interpretazione della regola N+3 rende
la situazione più favorevole, c’è molta attenzione per l’esecuzione.
Alcuni aspetti critici: livello più basso degli impegni e dei pagamenti della media italiana rispetto agli
altri Paesi europei; molta attenzione sul disimpegno poiché sono 10 i PO che non hanno ancora
presentato domande intermedie di pagamento.
L'andamento degli assi prioritari relativi all'inclusione sociale e alla capacità amministrativa mostra
un ritardo significativo rispetto all'avanzamento generale. Sulle risorse addizionali si fa presente che
comporteranno la necessità di accelerare ulteriormente l’attuazione.
Infine, sollecita l’attenzione al rispetto dei termini per l’invio dei dati finanziari alla CE e nella
quantificazione delle previsioni di pagamento.

       b. Progressi verso il raggiungimento degli obiettivi quantificati

La Commissione europea, dott. Lodovico Conzimu, dà un’informativa dei progressi verso il
raggiungimento delle milestone rispetto al 2018 sulla base di indicatori fisici (dati del 2016).
Per l’Italia vi è una distanza considerevole tra regioni meno sviluppate e più sviluppate.
Evidenzia alcune incongruenze relative agli indicatori finanziari del PF: valori milestone più alti
rispetto ai valori target al 2023 e indicatori finanziari non corrispondenti al totale delle spese
certificabili per Asse.
Nelle RAA sono state indicate le motivazioni dei ritardi relativi al raggiungimento dei target rispetto
ai quali si rimanda alla presentazione già trasmessa sul punto.
La CE comunica che in luogo di modifica degli indicatori sarà necessario fornire un set adeguato di
informazioni.

La dott.ssa Giulia Tavernese (CISL), interviene per chiedere quali meccanismi si intendono
individuare per accelerare l’attuazione dei PO soprattutto per il 2018 che impone una consistente
certificazione di spesa. Si fa riferimento non a correttivi tecnici, quanto a correttivi per accelerare le
azioni. In generale chiede cosa si intende fare per migliorare operativamente il funzionamento del
sistema con un’attenzione ai beneficiari che devono usufruire delle opportunità messe a disposizione
del FSE.

L’Anpal, dott. Pirrone, ribadisce che continuerà il coinvolgimento del partenariato e che le
tecnicalità consentono il raggiungimento degli obiettivi.

       c. Interventi di politica attiva per gli immigrati

Il MLPS – DG Immigrazione, dott.ssa Siclari, illustra l’approccio multisettoriale, plurifondo
(complementarietà tra i fondi, FSE, FAMI, FPM) e multistakeholders che caratterizza la
programmazione degli interventi destinati al target migranti.
La programmazione degli interventi prevede azioni a regia regionale che si rivolgono ai migranti e
azioni a regia nazionale che si rivolgono ad un target vulnerabile.
Per quanto riguarda le azioni regionali comunica che sono stati stipulati accordi di Programma con
17 Regioni. Inoltre è stato elaborato un avviso multi-azione nel 2016 del valore di 31 Meuro rivolto

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alle regioni per la presentazione di piani regionali per l’integrazione di cittadini di Paesi Terzi che si
articolava in 4 sotto-avvisi.
Per quanto riguarda le azioni a regia nazionale sono stati avviati 4 progetti (Inside, Percorsi, Servizio
civile nazionale, PUOI) e prevedono il ricorso alla dote individuale, articolata in un mix di servizi e
misure di politica attiva del lavoro.

IL Ministero degli Interni, dott.ssa D’Urso, descrive le attività del PON Legalità nell’ambito delle
politiche di gestione del fenomeno migratorio.
Le priorità del PON sono: favorire un nuovo modello di accoglienza diffusa, rafforzamento del
sistema integrato dei servizi offerti al migrante, integrazione del migrante attraverso percorsi di
autonomia e inclusione sociale. Il Programma può contare su risorse FSE pari a 45 Meuro.
Con riferimento al modello di governance, il programma si caratterizzerà per una forte cooperazione
con il partenariato e altre amministrazioni centrali.
Con il FSE saranno avviati sia percorsi di inclusione sociale e lavorativa sia azioni di supporto alle
amministrazioni per il miglioramento nell’accesso dei servizi.
Tra le principali iniziative in corso rientrano i percorsi formativi per richiedenti protezione
internazionale e un progetto per lo sviluppo di start-up per immigrati.

 Il Coordinamento delle Regioni, dott.ssa Elena Calistri, ha presentato un’analisi svolta sui POR
e relativa alle fonti di finanziamento che favoriscono lo sviluppo di interventi sul target migranti.
Da tale analisi emerge la necessità di forti sinergie in quanto su tale target insistono più fonti
finanziarie che possono contribuire a monitorare e regolare il fenomeno. Pertanto, si ha la necessità
di raccordare tali fonti finanziarie sia in termini di politiche attuate sia relativamente ai soggetti
finanziatori che insistono su questo target. Per le Regioni le fonti principali sono il FAMI e il FSE,
quest’ultimo con una dimensione consistente.
Per ciò che attiene la programmazione, l’AdP prevedeva iniziative sul target che sono state riprese
dalle regioni nei propri Programmi, OT 8-9-10.
In cantiere su OT 8: formazione inserimento lavorativo, nuova impresa, lavoro autonomo; per l’OT
9: percorsi di accompagnamento per integrazione socio-lavorativa, potenziamento delle reti,
inserimento e reinserimento lavorativo; OT 10 percorsi di apprendimento della lingua italiana.
In ultimo, con riferimento alle risorse, sono stati messi a bando circa 6 Meuro, altri bandi sono in via
di definizione.

La Commissione europea, dott. Luciano Conte, comunica che l’attuale programmazione è
finalizzata ad aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, anche promuovendo l'inclusione
sociale e il miglioramento della qualità del capitale, con una particolare attenzione per l'integrazione
dei soggetti più vulnerabili, come i migranti. L’incremento della dotazione finanziaria relativo
all'aggiustamento tecnico per l’Italia aveva tra i destinatari principali proprio i migranti. È necessario
garantire che le skills dei migranti siano messe a frutto per un’ottimale integrazione di tali cittadini
nel tessuto sociale.

       d. Buone pratiche

L’Anpal, dott.ssa Martina Rosato, illustra un progetto avviato nell’ambito del Programma Garanzia
Giovani volto al miglioramento delle competenze digitali, “Crescere in Digitale”, cui obiettivo è
quello di sviluppare le competenze dei giovani in materia di applicazioni e tecnologie digitali, al fine
di incrementare le possibilità occupazionali, l’inclusione sociale nonché accrescere le opportunità di
carriera.
Per il futuro, comunica che si intende avviare un progetto per lo sviluppo di profili ICT in favore di
giovani da sviluppare nelle regioni del Mezzogiorno con il pieno coinvolgimento delle imprese del
settore locali per fare fronte alla crescente richiesta di competenze digitali e figure professionali
specializzate nel Mezzogiorno.
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Un ulteriore progetto sarà “Start up innovative digitali” che intende creare un luogo d’incontro per
giovani talentuosi, che vogliono realizzare la propria digital idea. L’opportunità per gli aspiranti
startupper è quella di entrare a far parte di una rete di servizi integrati e di supporto allo sviluppo del
business, anche attraverso il sostegno di incubatori di impresa.

La Commissione europea, dott.ssa Silvia Merisio, presenta un approfondimento sulle competenze
digitali nell’UE da cui emerge che il 44% della popolazione europea non ha competenze in questo
ambito. L’Italia si assesta tra gli ultimi Stati membri della media europea.
L’esigenza di competenze digitali investe oggi tutti i settori, per cui è stata creata una partnership
“Digital Skills and Jobs Coalition” formata da circa 300 membri con l’impegno di avviare azioni
concrete per migliorare le competenze digitali per: dimostrarne l’importanza; fornire supporto alle
imprese; incoraggiare gli SM a modernizzare il sistema educativo; formare 1 milione di giovani con
competenze digitali a fronte dei 2 milioni di offerte disponibili (skills mismatch).
La Commissione ha lanciato un progetto pilota per neo laureati in tutte le facoltà per avviare stage di
formazione on the job in aziende con dipartimenti digitali. Il progetto è finanziato con 10 Meuro di
Horizon 2020, le opportunità saranno pubblicate sul portale Erasmus+.
La Commissione è interessata a raccogliere le esperienze del FSE sullo sviluppo delle competenze
digitali per trasformarle in progetti pilota.

La Commissione Europea, Luciano Conte, invita a riflettere sulla creazione di una biblioteca
virtuale delle “buone pratiche” da implementare attraverso una breve scheda descrittiva da parte delle
AdG.

6.    Modifiche dei programmi del FSE 2014-2020: principi generali e panoramica dello stato
     dell'arte

La Commissione Europea, dott. Lodovico Conzimu, comunica il buon andamento delle
riprogrammazioni del PON. Le consultazioni con la DG EMPL hanno avuto esiti positivi e sarà
espletata la consultazione interservizi appena i PON saranno inserito su SFC.
Per i POR non vi ravvisano urgenze, l’analisi e la revisione di questi programmi sarà effettuata a
seguire, le proposte di modifica riguardano soprattutto il Performance Framework.
La Commissione suggerisce di avviare una interlocuzione informale con i relatori dei vari Programmi
e il successivo caricamento a sistema del PO con la nota esplicativa, da presentare necessariamente
entro il 30 giugno del prossimo anno.

L’Anpal, dott.ssa Marianna D’Angelo, sottolinea che è in corso un esercizio di riprogrammazione
impegnativo per tale motivo è necessario assicurare un accompagnamento trasversale per guidare ed
orientare tali modifiche ai PO. Si ringrazia la CE per la disponibilità e per il supporto sul punto.

7.   Principi orizzontali: Pari opportunità di genere

La Commissione europea, dott. Luciano Conte, rappresenta che la Promozione della parità fra
uomini e donne, in base all’Art. 7 del Regolamento (UE) n. 1303/2013, deve essere tenuta in
considerazione in tutte le fasi di programmazione ed esecuzione dei programmi. Illustra, pertanto,
alcuni dati espunti dalle RAA presentate nel 2017 mettendo a confronto la situazione tra i vari SM.
Ricorda che tali dati si riferiscono alla partecipazione vera e propria, mentre tale principio deve essere
applicato anche in fase di preparazione e accesso ai programmi. L’analisi per genere non si limita ai
soli numeri delle RAA. Per questo motivo la CE accoglie con favore la proposta precedente di una
valutazione degli interventi prevista per genere.
Si anticipa che il tema sarà ripreso già dai prossimi Comitati di sorveglianza per verificare i progressi
in questo ambito da parte di ciascun PO.

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L’ANPAL, dott.ssa Elena Murtas, ripercorre trasversalmente il tema sulla base delle informazioni
contenute nelle RAA presentate al 31 marzo 2017. Le disposizioni contenute nel Regolamento (UE)
n. 1303/2013 e nel Regolamento (UE) n. 1304/2013 richiamano il principio della parità di genere
volto ad affrontare le criticità ancora persistenti a carico della componente femminile rispetto a
occupazione, istruzione e formazione, segregazione nel mercato del lavoro, povertà. Gli interventi
attivati sono contemplati, soprattutto, dagli OT 8 e 9. Viene evidenziato anche che i POR hanno
affrontato la parità di genere sia mediante interventi mirati e specifici, sia in maniera trasversale, ad
es. attraverso l’inserimento di criteri ad hoc nei bandi e negli avvisi per la selezione dei progetti.
Misure di pari opportunità sono presenti anche nei PON (Inclusione, Ricerca, Scuola, Governance);
di interesse una misura di quest’ultimo, il progetto Lavoro agile per il futuro della PA, che propone
un nuovo modello di lavoro per la PA maggiormente rispondente anche alle esigenze di conciliazione
dei tempi di vita. Infine, viene richiamata l’attenzione sull’iniziativa promossa dall’EIGE (European
Institute for Gender Equality), alla quale Anpal ha partecipato il 16 e il 17 novembre u.s., quale prima
riunione che ha avviato un anno dedicato al contrasto agli stereotipi di genere in campo educativo e
formativo. In quella sede è stata presentata una ricognizione di esperienze con l’auspicio che in questo
periodo possa esserci un raffronto specifico con gli Stati Membri sul tema. Si evidenzia la necessità
di mettere a sistema quanto realizzato sulle pari opportunità anche attraverso l’implementazione della
banca dati presente in EIGE sulle buone pratiche che, per il momento, contiene solo 2 progetti per
l’Italia. Viene, quindi, sollecitata l’opportunità di condividere, in tale sede, ulteriori esperienze
italiane.

La dott.ssa Elena Calistri, espone la tematica dal punto di vista del Coordinamento delle Regioni. È
la prima volta che le RAA affrontano in maniera specifica l’attuazione della parità di genere, la prima
riflessione è stata sicuramente quella di ricostruire meglio il quadro per la prossima RAA.
Tecnostruttura ha supportato le Regioni, attraverso una raccolta dati basata sulle RAA e mettendo a
disposizione, ad esempio, delle schede di valutazione degli avvisi. Dall’analisi è emerso che nei POR
la parità di genere è stata rispettata.

Maria Rosaria Pugliese (UGL) ringrazia innanzitutto per il coinvolgimento delle parti sociali
all’incontro, auspicando che possa diventare sempre più concreto e fattivo anche per gli altri Fondi.
Per quanto riguarda il punto, si sottolinea la necessità di avere a disposizione del materiale relativo
ad ogni singola Regione. Le parti sociali potrebbero trarre grande vantaggio da una più dettagliata
disamina, anche nel merito, delle situazioni regionali.

L’ANPAL, dott. Pirrone, conferma che il quadro del monitoraggio può essere migliorato in questo
senso. L’entrata a regime della Base dati unitaria (IGRUE) dovrebbe risolvere una parte dei problemi
rilevati, anche con il collegamento con OpenCoesione (NUVAP). Una volta che si avrà alimentato la
BDU, ci sarà un effetto diretto su OpenCoesione, permettendo di leggere tutti i dati direttamente
online.

8.   Competenze

L’ANPAL, dott.ssa Anna Rita Racioppo che interviene anche a nome del Coordinamento delle
Regioni e delle Province autonome, illustra brevemente lo stato dei lavori sul Sistema della
certificazione delle Competenze in Italia. Dopo aver elencato i riferimenti normativi più importanti,
informa che è in corso di approvazione il Decreto interministeriale che istituisce il Quadro Nazionale
delle Qualificazioni1, attualmente all'attenzione del Miur per l’acquisizione del concerto. Nello
specifico, viene presentato il lavoro del gruppo Tecnico delle Competenze (Ministero del Lavoro,

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  In considerazione del lasso temporale intercorso tra la data dell’evento e quella di redazione del verbale, si precisa che
il Decreto recante l'istituzione e le disposizioni in materia di Quadro Nazionale delle Qualificazioni (QNQ) è stato
approvato l’8 Gennaio 2018.

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Ministero dell’istruzione, Regioni e Province Autonome e il loro Coordinamento con il supporto di:
INAPP, ANPAL e Tecnostruttura), riferimento metodologico per la definizione del QNQ, con un
focus sulla creazione dei Repertori regionali delle Qualificazioni e sui processi di governance
regionali. Viene illustrata la proposta tecnica di NQF, contenuta nel Decreto, che prevede 8 livelli
che integrano ed espandono la tassonomia EQF per adattarsi meglio alle esigenze nazionali di studio
e di lavoro. All’EQF viene quindi attribuita una doppia funzione: quella di messa in trasparenza delle
qualificazioni all'estero e quella di classificazione vincolante delle qualificazioni per essere
ricomprese nel Repertorio Nazionale. I prossimi step saranno dunque l'approvazione del Decreto e
l'istituzione della procedura di referenziazione delle qualificazioni con l’aggiornamento del Rapporto
di referenziazione delle Qualificazioni italiane da parte del PNC EQF (ANPAL).

   a. Competenze degli adulti – stato dei lavori

L’ANPAL, dott.ssa Marianna D’Angelo, afferma che le attività portate avanti finora, in particolare
anche PIAAC (Programme for international assessment of adult competences) in via sperimentale,
dovranno in futuro essere affrontare in chiave più ampia a livello proprio di politiche attive.

La dott.ssa Giovanna Linfante, illustra la sperimentazione di PIAAC online, iniziata a luglio 2017
e che si concluderà a maggio 2018. È prevista una condivisione dei risultati con l’OCSE, in seguito
alla quale il questionario potrà essere modificato al fine di diventare più snello e più rispondente alle
finalità dello stesso. Applicare il questionario nei Centri per l’impiego potrà rafforzare la valutazione
e misurazione delle competenze degli utenti. Pertanto, i servizi offerti agli utenti potranno subire un
importante miglioramento, si terrà ad esempio conto anche delle competenze digitali. La
compilazione del PIAAC online risulta onerosa per via dei 7 moduli da compilare che generano 6
score report che gli operatori dei CPI utilizzano per la profilazione qualitativa della persona (aspetti
cognitivi e non cognitivi).
Le Regioni che hanno aderito sono18, sono coinvolti 181 CPI e circa 4mila utenti.
La sperimentazione esamina anche gli aspetti organizzativi dell’utilizzo dei questionari, in termini di
tempistiche di compilazione, luogo ecc. Sarà somministrato, infatti, anche un questionario di
gradimento, un questionario per gli operatori dei CPI per valutare l’utilità dei risultati e una scheda
di ricognizione per capire quanto gli operatori ritengono utile PIAAC online rispetto agli strumenti
già in uso. I risultati della sperimentazione saranno condivisi con la Commissione europea.

La Commissione europea, dott. Lodovico Conzimu, condivide il dubbio sulla durata di
compilazione del questionario, che sembra troppo lunga e che potrebbe determinare un parziale
fallimento della sperimentazione. Si chiede in che modo tale eventualità sia stata tenuta in
considerazione.

L’Anpal spiega che si è consapevoli del rischio, ma, contando su degli utenti che volontariamente
hanno accettato di partecipare, il problema non dovrebbe produrre gli effetti temuti. A valle della
conclusione della sperimentazione ci sarà un confronto sull’utilizzabilità dello strumento, dal punto
di vista delle finalità potrebbe essere una scelta valida anche l’uso più flessibile del questionario, con
la compilazione solo di alcuni moduli a scelta.

9. Attività di comunicazione del FSE a livello nazionale e regionale

La Commissione europea, dott.ssa Cinzia Masina, sottolinea il ruolo strategico delle attività di
comunicazione. Ricorda la piattaforma europea “Open Data Portal” che fornisce i dati di
implementazione di tutti i Programmi cofinanziati da fondi SIE periodicamente aggiornata.
Si ricorda che è in corso la “seconda settimana della formazione professionale” volta a dare
informazioni sul tema.

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L’Anpal, dott.ssa Maria Grazia Ardiri, comunica che sono riprese le attività della rete di
comunicazione di FSE a cui partecipano tutti i referenti di comunicazione dei Programmi FSE sotto
il coordinamento dalla Capofila. La rete sarà un luogo di riflessione e di confronto sulle iniziative da
adottare in tema di comunicazione anche su sollecitazione della CE, in particolare, della rete europea
di comunicazione INIO.
Tra gli obiettivi futuri della rete vi è la creazione di uno spazio virtuale, probabilmente da
implementare sul portale Anpal, in cui raccogliere tutte le iniziative di comunicazione avviate sul
territorio nazionale, facilmente fruibile per gli stakeholders e per i cittadini.
Infine, si fornisce un’informativa sulla trasmissione Rai “Il Posto Giusto” in onda dal 19 novembre
per 20 puntate rispetto alla quale ogni Regione potrà segnalare all’Anpal entro il 20 febbraio p.v.
eventuali storie di successo da inserire tra i contenuti delle puntate.

La Regione Basilicata, dott. Giuseppe Sabia, illustra un’idea innovativa di comunicazione,
condivisa in sede di rete di comunicazione, che si sostanzia nella creazione di un video gioco per un
target prevalentemente giovane. I contenuti del videogioco saranno focalizzati sui temi dell’Unione
europea e sulle varie tipologie di Fondo proprio per diffonderne la conoscenza e le specificità.
Si propone un utilizzo congiunto dei Fondi per la realizzazione di questo strumento.

10. Coordinamento PON/POR: sintesi stato dell'arte gruppi di lavoro OT8, OT9, OT 10, OT11-2

L’ANPAL, dott.ssa Marianna D’Angelo, ribadisce che il coordinamento dei programmi operativi
di FSE è assicurato dai gruppi tematici costituiti per ogni obiettivo nell’ambito del Sottocomitato
Risorse Umane. Ciò al fine di garantire un maggiore presidio e coordinamento sulle tematiche
specifiche di ogni OT, quindi, occupazione, inclusione, formazione e istruzione e capacità
istituzionale.
Per ciò che attiene l’OT 8 si comunica, brevemente, che sarà necessario intervenire su target diversi
dagli adulti, studiare politiche e interventi che si muovano in tale sarà il prossimo programma di
lavoro.

Per l’OT 9 interviene Pietro Tagliatesta della DG Inclusione del MLPS. La seconda riunione del
Gruppo OT 9 è avvenuta a giugno 2017. Comunica che all’interno del Gruppo tematico vi sono altri
tavoli trasversali nazionali che danno un valore aggiunto su alcune tematiche affrontate
nell’inclusione sociale, ad esempio: il tavolo riguardante la disabilità, o progetti come il “Dopo di
noi” per le persone in gravi disabilità e senza famiglia. Il tavolo affronta sia aspetti di policies sia
aspetti procedurali. Questi ultimi infatti sono molto rilevanti, perché contribuiscono ad affrontare
criticità riguardanti la novità dell’inclusione sociale che è la normativa inerente l’affidamento delle
risorse. Altri target di rilievo sono quelli delle persone in esecuzione penale interna ed esterna, i
disabili, le persone vittime di violenza e i giovani adulti a rischio marginalità. Nell’ambito
dell’Inclusione sociale vi è una stretta sinergia tra i PON e i POR, a questo proposito si cita il D. lgs.
15 settembre 2017, n. 147 sul Contrasto alla povertà, attraverso cui l’Italia si dota del Reddito di
inclusione. In particolare, l’art. 7, c.7 dispone che alle finalità di cui al presente articolo, in coerenza
con quanto stabilito dall'Accordo di Partenariato 2014-2020 per l'impiego dei fondi strutturali e di
investimento europei, concorrono altresì le risorse afferenti ai Programmi operativi nazionali (PON)
e regionali (POR) riferite all'obiettivo tematico della lotta alla povertà e della promozione
dell'inclusione sociale”. Il prossimo incontro del Gruppo verrà convocato a gennaio.

Per l’OT 10 interviene Loredana Boeti del MIUR, AdG PON Scuola. Ad oggi il Gruppo si è riunito
due volte. Viene evidenziata la necessità di attivare dei tavoli specifici su alcune tematiche comuni ai
PO. È stata portata avanti, attraverso un questionario, una ricognizione sugli interventi previsti e
avviati dalla Regioni, e sui risultati dell’OT 10. Le Regioni hanno avviato interventi sia sul FESR che
sull’FSE che hanno riguardato anche le competenze e il successo formativo. Si evidenziano poi alcune
azioni del PON non intraprese dai POR, ad es. azioni per la scuola per l’infanzia, formazione del
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personale della scuola, formazione ai dirigenti, potenziamento del sistema di valutazione nazionale e
altre.
Il terzo incontro è previsto a inizio febbraio 2018, sarà riavviata la ricognizione per aggiornare i dati
sugli interventi attivati. Vi è l’intenzione di presidiare centralmente la comunicazione, cercando di
far arrivare ai territori informazioni complete e qualificate sugli interventi del PON Scuola. Su alcune
aree di intervento comuni, come la dispersione, le competenze, gli adulti, saranno organizzati tavoli
di coordinamento specifici e bilaterali.

Il DFP, dott.ssa Laura Massoli, espone le attività del Comitato di pilotaggio per il coordinamento
degli OT 11 e 2. Obiettivo del Comitato, istituito dal PCM nel 2015, è di coordinare gli interventi di
rafforzamento della capacità amministrativa e di trasformazione digitale della PA. L’ottica è non solo
di integrazione PON/POR, ma anche degli OT tra loro. Il Coordinamento opera attraverso una
Segreteria tecnica istituita presso il DFP. Il Comitato è suddiviso in aree di lavoro, alcune già
concluse, ed è stato attivato un network per permettere una collaborazione anche da remoto. Si nota,
per l’OT2, che laddove ci sia un’agenda digitale regionale, gli interventi sono maggiormente
diversificati. In generale emerge una debole strategia di sviluppo integrato tra la programmazione
nazionale e quella regionale.
Si rimanda infine al sito web del Comitato per ulteriori materiali utili e di interesse
(http://www.ot11ot2.it/).

La CE, Adelina Dos Reis, ringrazia per la sintesi, e informa che durante il prossimo SRU vi sarà la
possibilità di approfondire tali temi. Un aggiornamento sulle attività in corso: il coordinamento PON
POR resta una delle grandi sfide dell’attuale periodo di programmazione, si dovrà proseguire su
questa strada per evitare sovrapposizioni, sfruttare sinergie e apprendere dalle esperienze reciproche.
Si raccomanda la collaborazione di tutte le AdG, del Coordinamento FSE, con i capofila dei singoli
gruppi di lavoro, ANPAL, MLPS, MIUR, DFP rispettivamente. Il futuro così vedrà tutti lavorare
insieme per lo stesso obiettivo.

11. Informativa sulla chiusura dei PO 2007-2013

La CE, Adelina Dos Reis, informa che intende procedere alla chiusura dei programmi nei primi 6
mesi del 2018. Solo in pochi casi specifici, es. Audit sulla Chiusura, la tempistica potrà essere più
lunga. L’obiettivo è di chiudere entro la fine di marzo 2018.
Inoltre, il dott. Franco Rinaudo precisa, per quanto riguarda lo stato delle chiusure, che tutti i
documenti sono stati trasmessi dalle AdG entro il 31 marzo, i programmi interessati sono 24, 7
dichiarazioni di chiusura contenevano limitazioni di scopo per attività di verifiche da portare avanti
dopo la trasmissione dei documenti di chiusura. 7 sono i Programmi che non sono riusciti a certificare
la totalità delle risorse in dotazione, alcuni in misura significativa. Sono state fatte delle osservazioni
ai pacchetti di chiusura entro la fine di agosto 2017, e gran parte delle risposte sono già pervenute e
la relativa analisi è in corso.

12. Varie ed eventuali

La CE, dott. Luciano Conte, informa che la prossima riunione del SRU potrebbe tenersi nel maggio
2018. Per quanto riguarda, invece, la prossima Riunione annuale di riesame si pensa di tenerla tra
circa un anno, e vi sarà il coordinamento con la DG Regio per avere una riunione congiunta.

ANPAL, dott.ssa Lucilla di Rico, informa circa i risultati della ricognizione desk che è stata fatta
sul funzionamento dei partenariati dei PO FSE. Tale ricognizione è stata effettuata sulla base delle
fonti a disposizione, quali i Regolamenti dei Comitati di sorveglianza, i Piani di attuazione, le RAA
e i siti web istituzionali, nonché i verbali delle riunioni dei Gruppi di lavoro tematici e dei Tavoli
specifici. Il risultato emerso è che in tutti i casi il partenariato è coinvolto in modo significativo
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nell’attuazione dei PO. Spesso il partenariato è coinvolto, oltre che nelle sedi formalizzate, anche in
sedi diverse. Si cita a titolo esemplificativo il caso della Regione Emilia Romagna, la quale ha
un’esperienza consolidata di confronto con il partenariato istituzionale, economico e sociale, nelle
numerose sedi formalizzate, ma appunto anche in sedi non formalizzate come gli “Stati generali della
formazione”, un evento sul futuro delle politiche della formazione e del lavoro in Italia e in Europa,
che ha visto il coinvolgimento attivo del partenariato sin dalla fase di preparazione dello stesso.
Gli esiti della ricognizione Anpal sono stati presentati in occasione di un seminario organizzato dal
Laboratorio permanente sul Partenariato del PON Governance e in tale sede è stato, poi, avviato uno
studio più approfondito e dettagliato sul tema.

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