Sostegno di Francia e Italia a Naviris

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Sostegno di Francia e Italia a Naviris
9 Aprile 2020 -

Sostegno di Francia e Italia a Naviris

NAPOLI – Pieno sostegno di Francia e Italia a Naviris, la joint venture di
Naval Group e Fincantieri, ribadito dall’accordo intergovernativo siglato
ieri in occasione del vertice franco-italiano di Napoli.

I due governi hanno così dato il loro pieno sostegno alla cooperazione tra le
industrie navali. Questo accordo rende pienamente operativa l’alleanza di
lungo periodo avviata dai due gruppi industriali.

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 “Accogliamo con favore questo accordo intergovernativo, che rafforza la
nostra joint venture Naviris. Siamo lieti di poter contare sul sostegno di
entrambi i governi italiano e francese, insieme alle Marine dei nostri due
Paesi, per portare avanti la nostra missione in modo efficace”, hanno
dichiarato Hervé Guillou e Giuseppe Bono, rispettivamente Ceo di Naval Group
e di Fincantieri.

Naviris, la joint venture di Naval Group e Fincantieri, è stata costituita
nel Gennaio 2020. Questa joint venture paritetica tra i due gruppi gestirà
progetti ambiziosi, tra cui la modernizzazione di mezza vita delle fregate
franco-italiane della classe Orizzonte, progetti comuni di ricerca e
sviluppo, opportunità per l’export e lo sviluppo della European Patrol
Corvette.

La cooperazione tra Naval Group e Fincantieri è una chiave per il
consolidamento del settore navale europeo. Naval Group e Fincantieri sono
aperti ad allargare la loro cooperazione ad altri partner europei al fine di
rendere l’industria navale europea leader mondiale per performance di
prodotto e innovazione tecnologica.

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Naviris: joint venture tra Naval Group
e Fincantieri

GENOVA – Dopo l’annuncio dello scorso Giugno in occasione della definizione
dei termini operativi per la costituzione di una joint venture paritaria, al
50 e 50, tra Fincantieri e Naval Group, oggi le due società hanno annunciato
il nome della nuova società: Naviris, che evoca una robusta partnership a
garanzia di un know-how di qualità superiore, proiettata verso uno scenario
internazionale.

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Il nome è stato presentato a Genova durante l’ultimo Steering committee (che
si riunisce ogni trimestre alternativamente in Francia e in Italia) e
rappresenta un nuovo passo in avanti nella forte collaborazione tra
Fincantieri e Naval Group.

L’alleanza rappresenta una grande opportunità per entrambi i gruppi e i loro
ecosistemi di migliorare la propria capacità di servire le rispettive Marine
nazionali, di acquisire nuovi contratti di esportazione, di sviluppare nuove
tecnologie e, in definitiva, di aumentare la competitività dei comparti
navali dei due Paesi. La costituzione della joint venture Naviris è attesa
come programmato entro la fine dell’anno.

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Accordo tra Fincantieri e Naval Group

LA SPEZIA – Accordo tra Fincantieri e Naval Group. Facendo seguito
all’annuncio dello scorso 23 Ottobre, è stata siglata l’Alliance Cooperation
Agreement che definisce i termini operativi per la costituzione di una joint
venture paritaria.

L’accordo, che segue l’approvazione dei rispettivi consigli di
amministrazione, sostanzia i contenuti del progetto “Poseidon” e apre la
strada al progetto di rafforzamento della cooperazione navale militare dei
due gruppi per la creazione di un’industria navalmeccanica europea più
efficiente e competitiva.

L’intesa è stata siglata dai Ceo delle due società Giuseppe Bono e Herve
                                                                       ́
Guillou (nella foto) a bordo della fregata “Federico Martinengo”, ormeggiata
all’Arsenale della Marina militare di La Spezia, unità del programma italo-
francese Fremm, proprio per sottolineare la solidità della ventennale
collaborazione.

La costituzione della joint venture, attesa nei prossimi mesi e comunque
entro la fine dell’anno, sarà soggetta alle consuete condizioni previste
nonché all’ottenimento delle autorizzazioni delle autorità competenti.

Joint venture

In dettaglio, Fincantieri e Naval Group condivideranno best practice tra le
due società; condurranno congiuntamente attività mirate di ricerca e
sviluppo; ottimizzeranno le politiche di acquisti e prepareranno
congiuntamente offerte per programmi binazionali e per l’export.

L’accordo stabilisce che la società avrà sede a Genova, con una controllata
in Francia, a Ollioules. La sua governance sarà disciplinata anche da un
patto parasociale che prevede un Cda di sei componenti, tre su nomina di
ciascuna società. Per il primo mandato triennale, Fincantieri esprimerà il
presidente ed il Chief operational officer, e Naval Group l’amministratore
delegato e il Chief financial officer.

Nel Consiglio, a conferma della valenza strategica che Fincantieri e Naval

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Group attribuiscono a questa operazione, siederanno Giuseppe Bono, che assume
la carica di presidente della joint venture, ed Hervé Guillou.

A margine della firma Giuseppe Bono e Herve
                                          ́ Guillou hanno manifestato ”grande
soddisfazione per il risultato raggiunto e, soprattutto, desideriamo
ringraziare i nostri Governi che negli ultimi mesi hanno lavorato fianco a
fianco a noi, e continuano a farlo, per finalizzare un’intesa che assicurerà
la protezione degli asset sovrani, favorendo la collaborazione tra i due
team”.

“Questo impegno ci permetterà di supportare sempre meglio le nostre Marine,
fornire l’adeguato sostegno alle operazioni per l’export comune e gettare
concretamente le basi per il consolidamento dell’industria europea della
difesa”.

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Naval group e Fincantieri: alleanza
concreta

TRIESTE – Al 34° vertice franco-italiano tenutosi a Lione il 27 Settembre
2017, i Governi dei due Paesi annunciarono l’intenzione di facilitare la
creazione di un’industria navalmeccanica europea più efficiente e competitiva
e di rafforzare la loro cooperazione navale militare iniziando le discussioni
per stabilire un’alleanza industriale tra Fincantieri e Naval group.

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Fincantieri e Naval group hanno lavorato intensamente da quella data e nel
Luglio 2018 hanno presentato ai competenti ministri di Francia e Italia la
loro proposta per tale alleanza, includendo un progetto industriale e la
relativa tabella di marcia, insieme a una descrizione delle iniziative
chiave, che propongono di avviare in tempi rapidi.

Riconoscendo la dichiarazione di sostegno dei Governi francese e italiano, e
subordinatamente all’approvazione dei rispettivi consigli di amministrazione,
Fincantieri e Naval group sono pronti a lanciare concretamente l’alleanza con
l’obiettivo in particolare di definire i termini e le condizioni per la
costituzione di una joint venture paritaria (50/50) che rappresenta un primo
passo verso la creazione dell’alleanza.

Attraverso la joint venture, Fincantieri e Naval group intendono in
particolare preparare congiuntamente offerte vincenti per programmi
binazionali e per l’export, ma anche favorire una politica di fornitura più
efficiente (cross-sourcing, miglior rapporto qualità-prezzo, economia di
scala, ecc.) e condurre congiuntamente mirate attività di ricerca e
innovazione per fornire superiorità operativa ai clienti. A questo si
aggiunge la volontà di incoraggiare lo scambio osmotico tra le due società,
con la condivisione di strutture e strumenti di test e reti di competenze.

Ad oggi, le due società sono già impegnate in una collaborazione industriale
comune per fornire alla Marina francese quattro navi di supporto logistico
(Lss), basate sul progetto dell’unità italiana Lss “Vulcano”. Inoltre, dal
2019 e con il sostegno di entrambi i ministeri della Difesa, Naval group e
Fincantieri considerano di presentare un’offerta comune per i primi studi per
l’ammodernamento di “mezza vita” dei cacciatorpediniere classe Horizon
francesi e italiani con un comune Combat management system (Cms).

Un accordo tra i Governi sarà necessario al fine di assicurare la protezione
degli asset sovrani, una fluida collaborazione tra i team francese e
italiano, e per incoraggiare una maggiore coerenza dei programmi nazionali di
assistenza, che forniscono la struttura e il sostegno per le operazioni di
esportazione.
Fincantieri e Naval group ritengono che questa alleanza rappresenti una
grande opportunità per entrambi i gruppi e i loro ecosistemi, aumentando la
loro capacità di servire meglio le Marine di Italia e Francia, per acquisire
nuovi contratti di esportazione, aumentare la ricerca di finanziamenti e, in
definitiva, migliorare la competitività dei comparti navali dei due Paesi.

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Riserve francesi su accordo

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Fincantieri-Naval Group

PARIGI – Fonti del ministero francese della difesa citati dal giornale
L’Usine Nouvelle affermano che la Francia è “iper-vigile” sulle questioni di
etica e conformità nei negoziati tra il gruppo italiano Fincantieri e Naval-
Group. Secondo il sito de La Tribune, l’agenzia per la diffusione
dell’informazione tecnologica (Adit), una società di intelligence detenuta in
parte dallo stato, ha lanciato un avvertimento su Fincantieri, evocando in
uno specifico rapporto fatti di presunta corruzione o presunti legami con
organizzazioni criminali.

Dallo scorso Novembre, il leader europeo della cantieristica e Naval Group
(Ex-Dcns) sono al lavoro per la creazione di un ”gigante navale europeo”.
”Siamo molto vigili, facciamo attenzione, non siamo irresponsabili”,
affermano le fonti del ministero della difesa di Parigi, evocando
nell’indiscrezione del rapporto Adit una fuga di notizie di ”gente che
probabilmente vuole affossare il progetto”.

”Siamo iper-vigili su queste questioni di etica e conformità” insistono a
Parigi. “È escluso che si metta il dito in un sistema che verrebbe a
corrompere ciò che da anni facciamo di pulito e trasparente con Naval Group”.
E ancora, se il progetto franco-italiano dovesse concretizzarsi, avanzeremmo
”in ogni caso in modo estremamente progressivo e prudente, in modo da rendere
il movimento reversibile, in ogni caso nei primi anni” di questa operazione.
Un mese fa, durante una missione a Saint-Nazaire per il varo della nave da
crociera Msc Bellissima, il ministro francese dell’Economia, Bruno Le Maire,
parlò dell’accordo tra Fincantieri e Stx France (l’altro grande capitolo
dell’intesa franco-italiana al fianco del dossier Naval Group) lanciando un
messaggio rassicurante agli italiani. ”Abbiamo concluso un accordo solido
nell’interesse della Francia, dell’Italia, di Fincantieri e dell’Europa
intera. Questo accordo strategico supera le piccole irritazioni politiche del
momento, che sono passeggere”.

Un riferimento alla crisi tra Parigi e Roma sulla questione dei migranti?. Le
Maire sottolineò inoltre la sua ”totale determinazione” per condurre ”fino in
fondo” il progetto. Parlando poco più tardi con la stampa, disse:
Fincantieri? ”Credo sia un buon accordo, permette di consolidare i cantieri e
avere una taglia critica per far fronte ai rivali internazionali, in

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particolare, la Cina. I governi cambiano ma gli impegni degli stati restano”.
”Oggi la sola incertezza è la posizione del governo italiano”, aggiunse il
ministro, senza fornire ulteriori dettagli sui motivi di questa incertezza.
Duramente contraria al progetto è invece Marine Le Pen. ”Il governo ha deciso
di mantenere la vendita dei cantieri navali di Saint-Nazaire (Stx) agli
italiani di Fincantieri. Il Rassemblement national esprime la sua più
profonda opposizione a questa vendita per motivi di ordine strategico ed
economico”: ha scritto nei giorni scorsi in un tweet la leader del
Rassemblement National (ex-Front National).

Fincantieri definisce infondate le ricostruzioni apparse sulla stampa
francese e con riferimento all’articolo ”Fincantieri, un legame molto, molto
pericoloso per Naval Group? ” il gruppo cantieristico ”precisa che le notizie
in esso contenute sono destituite di qualsiasi fondamento e di aver conferito
mandato ai propri legali per agire a tutela della propria immagine ed
onorabilità in tutte le sedi civili e penali”.

Italia-Francia avanti sulla difesa
navale

ROMA – Italia e Francia vanno avanti verso la creazione di una progressiva
alleanza nel settore della difesa navale. Dopo quattro mesi dall’avvio da
parte dei due Governi di un processo congiunto per rafforzare, oltre alla
cooperazione nella cantieristica civile (attraverso l’integrazione
Fincantieri-Stx), anche quella in campo militare, oggi un vertice a Roma con
cinque ministri dei due Paesi farà il punto sul lavoro fatto fino ad oggi in
preparazione della futura alleanza.

Da fine Settembre, infatti, un comitato ristretto sta lavorando con
l’obiettivo di definire entro fine giugno una road map con i principi di
questa partnership e l’incontro di domani dovrebbe essere l’occasione per
aggiornare i ministri.

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«Sarà un primo confronto, il lavoro è andato avanti in questi mesi, non sarà
una riunione conclusiva ma, anzi, iniziale, per avere anche un punto di vista
politico», ha spiegato nei giorni scorsi il ministro della Difesa Roberta
Pinotti, che ospiterà a Palazzo Esercito i colleghi dell’economia e dello
sviluppo economico Pier Carlo Padoan e Carlo Calenda e i ministri francesi
dell’economia e della difesa, Bruno Le Maire e Florence Parly.

Ai lavori parteciperanno anche gli amministratori delegati di Fincantieri e
Naval Group Giuseppe Bono e Herve Guillou, il generale Carlo Magrassi,
segretario Generale della Difesa e direttore nazionale degli armamenti, e il
delegato generale per gli armamenti francese Jol Barre.
Intanto in questi mesi Fincantieri e Naval Group hanno già posto qualche base
che servirà alla futura alleanza. A fine Novembre è infatti arrivato
l’annuncio che presenteranno un’offerta congiunta per una gara
internazionale, per la costruzione di 15 fregate per conto della marina
militare canadese, la Royal Canadian Navy.

Ma i due Gruppi hanno cooperato anche sui programmi Horizon e FREMM (fregate
multimissione). Proprio nell’ambito di quest’ultimo, sabato verrà varata a
Genova l’ottava delle dieci fregate per la Marina italiana. In parallelo,
intanto, prosegue il dialogo con Leonardo per un possibile coinvolgimento in
questa collaborazione. «Stiamo dialogando con gli amici di Fincantieri. E’ in
corso un’analisi», ha confermato l’ad Alessandro Profumo presentando il nuovo
piano industriale.
Il veicolo c’è già, ha ricordato in più occasioni Profumo, ed è la joint
venture con il gruppo triestino, Orizzonte Sistemi Navali.

Bono: «con i francesi primi nel mondo»

ROMA – Un «accordo per la crescita», senza «sovrapposizioni», non certo «per
una ristrutturazione» ma «per entrare in questa nuova dimensione dalla porta
principale. Diremo la nostra in tutto il mondo, con i francesi metteremo su
un gruppo che sarà il primo mondiale», ribadisce l’amministratore delegato di
Fincantieri, Giuseppe Bono, ripercorrendo la vicenda dell’alleanza con la

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Francia nella cantieristica navale, in audizione presso la Commissione
Industria del Senato.
Oggi il controllo è italiano grazie ad un 1% in prestito dallo Stato
francese: «Poi dicono che gli italiani sono Bizantini, ma anche i francesi»,
commenta Bono: «E’ un prestito di dodici anni, ma intanto dobbiamo fare un
accordo globale e quindi poi sparirà». Intanto «la nostra resistenza» prima
del nuovo accordo italo-francese che porterà a definire un nuovo piano per
l’integrazione con Naval Group «entro Giugno» («Speriamo poi di concludere
tutta l’operazione entro il 2018», dice Bono), «ha portato i francesi a
mettere sul piatto il militare accanto al civile».
E sulla messa a punto della struttura finale il manager di Fincantieri dice:
«Ci difenderemo bene. Ci difenderemo sulle ripartizioni a livello più
operativo, su come indirizzare le politiche».
Per la governance paritetica del futuro gruppo italo-francese Bono vede bene
il modello Stm: «E’ un meccanismo che funziona». La partecipazione sarà
paritetica ma «non vuol dire sul 100%», aggiunge: «Il resto va sul mercato».

Uilm: cautela per scenari
cantieristica

ROMA – «Sulla cantieristica navale dell’Europa si stanno aprendo scenari che
impongono cautela, ponderazione e lungimiranza al governo italiano,
soprattutto in vista della proposta che l’esecutivo francese parrebbe
intenzionato ad avanzare al nostro esecutivo». Lo dichiara in una nota
Giovanni Contento, segretario nazionale della Uilm rispetto alla trattativa
tuttora in corso tra Fincantieri ed Stx che si starebbe allargando anche alla
società Naval Group.
«In pratica – sostiene Contento – Fincantieri aveva il diritto di ottenere il
controllo di Stx, poi bloccato dalla nazionalizzazione della società da parte
del Governo francese. Ora i francesi offrono la condivisione del controllo
sui cantieri civili e militari dei due Paesi. Si tratta di uno scenario molto
diverso da quello previsto dal gruppo italiano poche settimane fa. Il
problema, però è che la Francia non può pretendere la maggioranza della

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gestione nel settore militare. Si tratta di una prospettiva lesiva per gli
interessi nazionali, ma soprattutto per quelli europei nel settore della
cantieristica navale e, soprattutto dell’industria militare del vecchio
continente».
«Noi riteniamo che in uno scenario futuro ogni trattativa debba tener conto
di interessi europei attraverso una pari dignità nel campo della difesa
comune europea delle realtà italiana, francese e tedesca. Il governo francese
attualmente in carica con la nazionalizzazione di Stx ha dato uno schiaffo al
governo italiano e all’Unione europea. E’ bene che gli italiani non ne
prendano un altro e che inizino a coinvolgere in questa vicenda, oltre a
Fincantieri, anche il gruppo Leonardo» ha concluso il segretario nazionale
della Uilm.

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