SISMIC PER CONTROSOFFITTI - ATENA SPA
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CONTROSOFFITTI E RIVESTIMENTI METALLICI SOLUZIONI ARCHITETTURALI INNOVATIVE Atena progetta e realizza da oltre 30 anni controsoffitti, rivestimenti esterni e allestimenti navali di elevata qualità, producendo nel suo SISTEMI AD ELEVATA PRESTAZIONE stabilimento in Italia e distribuendo in oltre cinquanta Paesi, tramite INEDITE POSSIBILITÀ ESPRESSIVE i suoi rivenditori e i suoi partner. Senza alcun limite allo sviluppo tecnico Atena, offre soluzioni innovative per trasformare in opera compiuta le visioni dei designer di tutto il mondo. Si distingue per la capacità di rendere esecutivi i progetti più sfidanti realizzando corpi metallici speciali per l’architettura d’interni e di facciata. Alla sinergia commerciale con diverse realtà europee, e non solo, Atena unisce la collaborazione con progettisti e imprese, seguendo il cliente a 360 gradi, dall’ideazione all’installazione; mettendo a disposizione un qualificato servizio di progettazione esecutiva e consulenze specializzate in acustica, illuminotecnica e ingegneria sismica. 2 3 Foto: “Sistema Atena isole monolitiche”, nuovi uffici Danieli Automation S.p.A., Carlo Mingotti studio Mingotti Architetti associati. Buttrio (UD).
Le tecniche antisismiche sono le uniche in grado di assicurare in maniera efficace, una protezione preventiva dei danni materiali e dell’incolumità fisica delle persone; In quest’ambito il quadro normativo ha reso sempre più stringenti i criteri di progettazione degli elementi strutturali, primari, secondari e non strutturali, tra questi il controsoffitto gioca un ruolo di primo piano, perché un’eventuale caduta anche parziale può compromettere la salvaguardia della vita. In quest’ambito Atena è impegnata, da oltre dieci anni, con costanti attività ASPETTI TECNICI E FUNZIONALI di ricerca teorica e sperimentale che hanno portato alla realizzazione RESA ESTETICA E PRECISIONE ESECUTIVA di sistemi brevettati per controsoffitti antisismici in grado di dissipare efficacemente l’energia tellurica prevenendo la caduta degli elementi. SOLUZIONI SU MISURA La campagna sperimentale condotta con il Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale (DICEA) dell’Università degli Studi di Padova, ha permesso di testare con un apparato sperimentale di ultima generazione, le performance della Linea Antisismica Atena. I risultati ottenuti hanno dimostrato l’efficacia dei sistemi adottati e sono diventati il punto di partenza dei nuovi modelli di kit antisismici per grandi altezze. Progettare può essere semplice; La Linea Antisismica Atena comprende soluzioni tecniche e consulenze puntuali per il dimensionamento del sistema controsoffitto: insieme possiamo superare vincoli di cantiere e dare forma a nuovi canoni progettuali. 4 5 Foto: “Sistema Atena 15 Linear Design” uffici Amazon. Romania.
INDICE 8 INGEGNERIA SISMICA 9 RISCHIO SISMICO 12 QUADRO NORMATIVO 12 CRITERI DI PROGETTAZIONE 14 STATI LIMITE 20 CAMPAGNA SPERIMENTALE ATENA 28 SISTEMI ANTISISMICI Plenum ≤1,2 m ATENA-IT.COM 40 SISTEMI ANTISISMICI Plenum >1,2 m 6 52 DOMANDE FREQUENTI Foto: “Sistema Atena 24 Linear Tegular”
LINEA ANTISISMICA ATENA INGEGNERIA SISMICA RISCHIO SISMICO L’ingegneria sismica studia la risposta meccanica delle strutture ai sismi, le MAPPA DELLA metodologie per la progettazione di PERICOLOSITÀ SISMICA costruzioni e l’adeguamento di edifici esistenti, secondo criteri antisismici tali da contrastare il rischio sismico. La mappa di pericolosità sismica del territorio nazionale introdotta con il D.M. 14.09.2005 fornisce un quadro delle aree più pericolose in Italia in termini di Le tecniche antisismiche, sono le uniche accelerazione orizzontale del suolo con probabilità di eccedenza del 10% in 50 anni, in grado di assicurare, una protezione riferita a suoli rigidi (Vs30>800 m/s; cat. A, punto 3.2.1 del D.M. 14.09.2005). preventiva dei danni materiali e La successiva ordinanza PCM n.3519/2006 ha reso la mappa uno strumento dell’incolumità fisica delle persone. ufficiale di riferimento per la progettazione antisismica, e ha introdotto un nuovo In tal senso, la dinamica strutturale sistema di calcolo basato su un approccio statistico puntiforme, che permette di assume un ruolo rilevante sia nella definire puntualmente la pericolosità sismica di un sito. progettazione ex novo, sia negli interventi di rinforzo delle strutture, affinché Per ogni costruzione è quindi necessario considerare una accelerazione possano resistere ad azioni dinamiche di riferimento “propria” individuata sulla base delle coordinate geografiche severe, dovute ad esempio a terremoti, dell’area di progetto, in funzione della vita nominale dell’opera. uragani, raffiche di vento, etc. Con l’entrata in vigore delle Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC | D.M. 14.01.2008 e aggiornamento NTC 2018 con D.M. del 17.01.2018), i criteri di progettazione Il criterio fondamentale delle costruzioni antisismica sono stati estesi anche agli elementi costruttivi non strutturali, come i antisismiche convenzionali è quello controsoffitti, che devono essere verificati insieme alle connessioni alla struttura. di realizzare opere che consentano di salvare sempre e comunque le vite umane, pur sacrificando l’integrità strutturale degli edifici. L’85% della superficie nazionale è caratterizzata da un significativo rischio sismico. In queste aree risiede Le tecniche di isolamento sismico di l’80% della popolazione italiana, che occupa edifici ultima generazione, invece, consentono insicuri e obsoleti, costruiti nella maggior parte di progettare strutture svincolate dei casi prima dell’introduzione delle norme dalle vibrazioni del terreno, mediante antisismiche. In questo contesto l’applicazione di isolatori sismici, si inseriscono gli interventi di riduzione che frapposti tra le fondazioni e la della vulnerabilità degli edifici, sovrastruttura riducono il trasferimento al fine di ridurre il rischio sismico delle sollecitazioni dal suolo alla del Sistema Paese. sovrastruttura stessa. Il sistema di isolamento, dunque, limita l’intensità dell’azione sismica e di conseguenza la trasmissione degli spostamenti da questa Accelerazione attesa indotti. con una probabilità del 10% in 50 anni (g). Una soluzione mediante la quale è possibile ottenere il taglio della forza 0 - 0.25 g 0.025 - 0.05 sismica alla base della struttura è quella di aumentare il periodo di vibrazione 0.05 - 0.075 0.075 - 0.1 dell’edificio, attraverso un opportuno 0.1 - 0.125 sistema di isolamento, che permetta di 0.125 - 0.15 far entrare la struttura stessa nel campo 0.15 - 0.175 delle accelerazioni inferiori; aspetto, 0.175 - 0.2 questo, vincente delle costruzioni 0.2 - 0.225 0.225 - 0.25 isolate, rispetto a quelle tradizionali. Disaccoppiando in questo modo il 0.25 - 0.275 0.275 - 0.3 moto del terreno dal moto dell’edificio, 8 zonesismiche.mi.ingv.it - GdL MPS, 2004; 9 la struttura rimane, integra, in campo rif. Ordinanza PCM del 28 aprile 2006, n. 3519, All. 1b elastico.
LINEA ANTISISMICA ATENA RISCHIO SISMICO PERICOLOSITÀ, VULNERABILITÀ, ESPOSIZIONE Il rischio sismico è la misura Nello specifico, la vulnerabilità sismica di una struttura è rappresentata Fig A utilizzata in ingegneria sismica per valutare il danno atteso a seguito da un indicatore che mette in relazione PERICOLO di un possibile evento sismico, ed la capacità di resistenza e/o spostamento è funzione di tre variabili: della struttura e la richiesta in termini di resistenza e/o spostamento del sisma, in tal senso è definito come “il rapporto VULNERABILITÀ tra l’azione sismica corrispondente al Pericolo=10 Rischio R = P x V x E raggiungimento della capacità della struttura ESPOSIZIONE Vulnerabilità=10 e la domanda sismica allo stato limite ultimo”. Esposizione=10 Rischio La stima dell’indicatore secondo l’iter (PxVxE)=1000 progettuale previsto dal paragrafo 8.5 Pericolosità intesa come la delle NTC, si basa su analisi, verifiche, probabilità che un certo valore prove e metodi di calcolo lineari e non lineari. di scuotimento si verifichi in un dato intervallo di tempo. Una Ridurre l’indice di vulnerabilità Fig B volta noti alcuni elementi di input della struttura significa intervenire e parametri di riferimento (quali in termini di adeguamento strutturale PERICOLO zone sorgente, scuotimento in e non strutturale dell’edificio, l’utilizzo accelerazione o spostamento, di idonee controsoffittature ad esempio, tipo di suolo) è possibile definire permette di abbassare l’indice la pericolosità sismica, che sarà di vulnerabilità (Fig C), mentre l’applicazione VULNERABILITÀ VU ITÀ Pericolo=10 tanto più elevata quanto più di isolatori sismici posti tra le fondamenta LN OS Vulnerabilità=10 probabile, sarà il verificarsi di e la sovrastruttura consente di abbattere ER ESPOSIZIONE OL Esposizione=1 un terremoto di data intensità, l’intensità dell’azione sismica, riducendo AB RIC Rischio nell’intervallo di tempo sia l’indice di vulnerabilità sia il fattore ILIT (PxVxE)=100 PE considerato. di esposizione (fig. B). À Nelle figure a lato sono riportate Vulnerabilità intesa come quattro diverse condizioni, dove misura del livello di capacità ESPOSIZIONE a parità di pericolosità di una determinata Fig C degli edifici di resistere al sisma, area geografica, il rischio sismico cambia in quanto indica la possibilità al variare dell’esposizione e della vulnerabilità; PERICOLO che un’area subisca un danno in si pensi ad esempio ad un edificio scolastico: termini economici, di vite e di beni SISTEMA DI culturali. È opportuno ricordare nella figura A si descrive una condizione PROTEZIONE che il terremoto è un carico di massimo pericolo, l’edificio è frequentato Il Rischio sismico dipende VULNERABILITÀ Pericolo=10 dinamico naturale non periodico, anche se non idoneo in relazione al grado dall’interazione di 3 fattori: di pericolosità sisimica della zona in cui Vulnerabilità=5 in quanto la sua intensità, ESPOSIZIONE si trova; Esposizione=10 direzione e/o posizione, varia Pericolosità (P) Rischio nel tempo. In tal senso, una delle nella figura B l’esposizione viene ridotta Vulnerabilità (V) (PxVxE)=500 più importanti applicazioni della impedendo l’accesso alla struttura Esposizione (E) teoria della dinamica strutturale è e compromettendone l’utilizzo; sicuramente quella di analizzare Per ridurre il rischio sismico nella figura C il rischio si riduce per effetto la risposta delle strutture nei confronti dei terremoti. è necessario intervenire sui di una diminuzione della sola vulnerabilità Fig D fattori che lo determinano. mediante interventi in edifici vulnerabili su componenti strutturali, secondari PERICOLO Esposizione intesa come Non potendo intervenire e non strutturali; valutazione socio/economica delle sulla pericolosità, ovvero conseguenze di un terremoto, in sulla probabilità che il sisma nella figura D condizione di optimum, relazione alla densità abitativa, si verifichi, sarà necessario gli interventi di progettazione ex novo VULNERABILITÀ alla quantità e al valore del Pericolo=10 operare al fine di ridurre o di ristrutturazione sono radicali patrimonio storico, artistico e e pertanto si verifica una duplice azione Vulnerabilità=5 esposizione e vulnerabilità. ESPOSIZIONE monumentale di un determinato che interessa, sia la vulnerabilità Esposizione=1 10 luogo. sia l’esposizione. Rischio 11 (PxVxE)=50
LINEA ANTISISMICA ATENA ELEMENTI COSTRUTTIVI LA DOMANDA NON STRUTTURALI SISMICA Per elementi costruttivi non strutturali La domanda sismica sugli elementi s’intendono quelli con rigidezza, non strutturali può essere determinata resistenza e massa tali da influenzare applicando loro una forza orizzontale in maniera significativa la risposta F a definita come segue: strutturale e quelli che, pur non influenzando la risposta strutturale, sono ugualmente significativi ai fini della sicurezza e/o dell’incolumità Fa = (S a · Wa )/q a [7.2.1] delle persone. dove La capacità degli elementi non strutturali, compresi gli eventuali elementi strutturali che li sostengono F a è la forza sismica orizzontale e collegano, deve essere maggiore distribuita o agente nel centro di massa della domanda sismica corrispondente a ciascuno degli stati limite dell’elemento non strutturale, nella da considerare (v. § 7.3.6). direzione più sfavorevole, risultante delle forze distribuite proporzionali alla massa; Quando l’elemento non strutturale è costruito in cantiere, è compito del QUADRO NORMATIVO 7.2.3. CRITERI DI PROGETTAZIONE DI S a è l’accelerazione massima, progettista della struttura individuare adimensionalizzata rispetto a quella di ELEMENTI STRUTTURALI SECONDARI la domanda e progettarne la capacità in accordo a formulazioni di comprovata gravità, che l’elemento non strutturale ED ELEMENTI COSTRUTTIVI Il primo regolamento antisismico validità ed è compito del direttore dei subisce durante il sisma e corrisponde NON STRUTTURALI d’Europa nacque nel Regno di Napoli, lavori verificarne la corretta esecuzione; allo stato limite in esame (v. § 3.2.1); per volontà dei Borbone, dopo il quando, invece, l’elemento non devastante terremoto che colpì la Alcuni elementi strutturali possono essere strutturale è assemblato in cantiere, è W a è il peso dell’elemento; Calabria nel 1783, ma solo con la considerati “secondari”; nell’analisi della compito del progettista della struttura legge 2 febbraio 1974, n. 64, recante risposta sismica, la rigidezza e la resistenza individuare la domanda, è compito del q a è il fattore di comportamento provvedimenti per le costruzioni con alle azioni orizzontali di tali elementi fornitore e/o dell’installatore fornire dell’elemento. particolari prescrizioni per le zone possono essere trascurate. elementi e sistemi di collegamento sismiche, i criteri antisismici vengono Tali elementi sono progettati per resistere di capacità adeguata ed è compito diffusi nelle pratiche di progettazione ai soli carichi verticali e per seguire gli del direttore dei lavori verificarne il In assenza di specifiche determinazioni, per strutturale degli edifici. spostamenti della struttura senza perdere corretto assemblaggio. S a e q a si può fare riferimento a documenti capacità portante. Aspetti questi che sono stati resi più di comprovata validità. stringenti dopo i tragici eventi del Gli elementi secondari e i loro collegamenti Se la distribuzione degli elementi non La circolare esplicativa delle NTC 2018 2007 in Perù e del 2008 in Italia. devono quindi essere progettati e dotati strutturali è fortemente irregolare in n.7 del C.S.LL.PP. del 21/01/2019 riporta di dettagli costruttivi per sostenere i pianta, gli effetti di tale irregolarità Ed è quindi, con l’entrata in il metodo di calcolo dell’accelerazione carichi gravitazionali, quando soggetti a debbono essere valutati e tenuti in vigore delle Norme Tecniche per adimensionalizzata (S a) e stabilisce il fattore spostamenti causati dalla più sfavorevole conto. Questo requisito si intende le Costruzioni NTC 14/01/2008 delle condizioni sismiche di progetto allo soddisfatto qualora si incrementi di q a che lo pone uguale a 2. (sostituite ora dall’aggiornamento SLC, valutati, nel caso di analisi lineare, un fattore 2 l’eccentricità accidentale Tra i riferimenti normativi internazionali delle NTC 2018 entrate in vigore il secondo il § 7.3.3.3, oppure, nel caso di di cui al § 7.2.6. Se la distribuzione si citano a titolo d’esempio i Manuali per 22.03.2018 con D.M. del 17.01.2018) analisi non lineare, secondo il § 7.3.4. degli elementi non strutturali è e la pubblicazione delle linee guida il rilievo a vista di potenziali situazioni di fortemente irregolare in altezza, deve per la riduzione della vulnerabilità In nessun caso la scelta degli elementi rischio della Federal Emergency Management essere considerata la possibilità di degli elementi non strutturali della da considerare secondari può determinare Agency (FEMA 154, FEMA 155, FEMA 178) forti concentrazioni di danno ai livelli Presidenza del Consiglio dei Ministri il passaggio da struttura “irregolare” degli USA. Tali protocolli sono riferiti al rischio caratterizzati da significative riduzioni dipartimento Protezione Civile nel a struttura “regolare” come definite al degli elementi non strutturali rispetto sismico, ma metodi, concetti e modalità di 2009, che sono stati introdotti § 7.2.1, né il contributo totale alla rigidezza ai livelli adiacenti. Questo requisito sintesi dei risultati possono essere ritenuti specifici criteri di progettazione ed alla resistenza sotto azioni orizzontali s’intende soddisfatto qualora si validi in generale. antisismica anche per gli impianti degli elementi secondari può superare incrementi di un fattore 1,4 la domanda e per gli elementi non strutturali il 15% dell’analogo contributo degli sismica sugli elementi verticali (pilastri (par. 7.2.3). elementi primari. e pareti) dei livelli con significativa 12 riduzione degli elementi non strutturali. 13
LINEA ANTISISMICA ATENA STATI LIMITE STATI LIMITE DI ESERCIZIO Nell’ingegneria strutturale Gli stati limite di esercizio si verificano quando non risultano più soddisfatti i si intende per stato limite requisiti di esercizio prescritti. Il superamento di uno stato limite di esercizio una condizione superata può avere carattere reversibile o irreversibile: nel primo caso i danni o le la quale, la struttura in deformazioni sono reversibili e cessano non appena sia eliminata la causa esame o uno dei suoi che ha portato al superamento dello SLE; nel secondo caso si manifestano elementi costitutivi non soddisfa più le esigenze S.L.E. danneggiamenti o deformazioni permanenti inaccettabili e ineliminabili per mezzo della soppressione della causa che le ha generate. Come definito dal per le quali è stata D.M. 14.01.2008 nei confronti delle azioni sismiche gli stati limite di esercizio progettata. dinamici si suddividono in: 1) SLO Stato limite di operatività Gli stati limite si 2) SLD Stato limite di danno. distinguono in: 1) S.L.U. Stati Limite Ultimi STATI LIMITE STATI LIMITE 2) SLE DI OPERATIVITÀ DI DANNO Stati Limite di Esercizio S.L.D. S.L.0. Per stati limite di operatività Nella definizione di stati limite di danno, STATI LIMITE Gli stati limite ultimi sono associati al valore estremo della capacità portante si intende quando a seguito a seguito del terremoto, la costruzione o ad altre forme di cedimento strutturale che possono mettere in pericolo ULTIMI del terremoto, la costruzione nel suo complesso (includendo elementi la sicurezza delle persone. Alcuni esempi delle cause che possono condurre nel suo complesso strutturali, elementi non strutturali, agli S.L.U. sono la perdita di stabilità di parte o dell’insieme della struttura, la (includendo elementi apparecchiature rilevanti, ecc.) subisce rottura di sezioni critiche della struttura, la trasformazione della struttura in un strutturali, elementi non danni tali da non mettere a rischio meccanismo, l’instabilità in seguito a deformazione eccessiva, il deterioramento strutturali, ecc.) non deve gli utenti e da non compromettere in seguito a fatica, le deformazioni di fluage o fessurazioni, che producono un subire danni ed interruzioni significativamente la capacità cambiamento di geometria tale da richiedere la sostituzione della struttura. Il S.L.U. superamento di uno stato limite ultimo ha carattere irreversibile e si definisce d’uso significativi; di resistenza e di rigidità nei confronti delle azioni verticali ed orizzontali, collasso. Nei confronti delle azioni sismiche (SLU dinamici) gli stati limite ultimi mantenendosi immediatamente si suddividono in (D.M. 14.01.2008): 1) S.L.V. Stato Limite di salvaguardia della utilizzabile pur nell’interruzione d’uso Vita e 2) S.L.C. Stato Limite di prevenzione del Collasso di parte delle apparecchiature. STATI LIMITE STATI LIMITE DI PREVENZIONE DI SALVAGUARDIA DELLA VITA DEL COLLASSO S.L.V. S.L.C. Per stato limite di salvaguardia Si definiscono stati limite di della vita si intende quando prevenzione del collasso quando a seguito del terremoto, la a seguito del terremoto la costruzione subisce rotture costruzione subisce danni molto e crolli dei componenti non gravi ai componenti strutturali strutturali ed impiantistici nonchè gravi danni e crolli dei e significativi danni dei componenti non strutturali; componenti strutturali cui si la costruzione conserva ancora associa una perdita significativa un margine di sicurezza per di rigidezza nei confronti delle azioni verticali ed un esiguo azioni orizzontali; la costruzione margine di sicurezza nei conserva, invece, una parte confronti del collasso per della resistenza e rigidezza azioni orizzontali. per azioni verticali e un margine di sicurezza nei confronti 14 del collasso per azioni sismiche 15 orizzontali. Foto: “Sistema Atena Brett parallel” La Macchina del Tempo-Museo Alfa Romeo. Arese.
LINEA ANTISISMICA ATENA VERIFICA NEI CONFRONTI LIVELLI PRESTAZIONALI DEGLI STATI LIMITE IN RELAZIONE AGLI STATI LIMITE Per tutti gli elementi Le verifiche degli elementi strutturali primari (ST) si eseguono, come sintetizzato CLASSI Circolare ST NS IMP D’USO strutturali primari e nella tabella 7.3.III, in dipendenza della Classe d’Uso (CU): STATI DESCRIZIONE Applicativa secondari, gli elementi LIMITE DELLA PRESTAZIONE FUN n°292017 STA STA DUT RES SPO RIG - nel caso di comportamento strutturale non dissipativo, in termini di rigidezza (RIG) 1 2 3|4 non strutturali e TAB.C7.3.I e di resistenza (RES), senza applicare le regole specifiche dei dettagli costruttivi e gli impianti si deve Limitazione del danno degli della progettazione in capacità; Stati limite verificare che il valore NS 7.3.6.1 strutturali elementi non strutturali, o delle pareti per le costruzioni x di ciascuna domanda - nel caso di comportamento strutturale dissipativo, in termini di rigidezza (RIG), primari, ST SLO di progetto, definito elementi non di muratura di resistenza (RES) e di duttilità (DUT) (quando richiesto), applicando le regole strutturali e dalla tabella 7.3.III per impianti: 7.3.6.3 specifiche dei dettagli costruttivi e della progettazione in capacità. Le verifiche degli ciascuno degli stati limite descrizione IM Funzionamento degli impianti x SLE elementi strutturali secondari si effettuano solo in termini di duttilità. richiesti, sia inferiore al delle prestazioni Le verifiche degli elementi non strutturali (NS) e degli impianti (IM) si effettuano e corrispondenti corrispondente valore verifiche Controllo del danno degli 7.3.1 ST x della capacità in termini di funzionamento (FUN) e stabilità (STA), come sintetizzato nella tabella elementi strutturali 7.3.III, in dipendenza della Classe d’Uso (CU). SLD di progetto. Controllo del danno degli NS 7.3.6.1 elementi non strutturali, o delle pareti per le costruzioni x x ST di muratura TAB. 7.3.III LEGENDA Livello di danno degli elementi Stati limite strutturali primari, elementi non strutturali e impianti CU = classe d’uso strutturali coerente con il 7.3.6.1 fattore di comportamento ST = elementi strutturali ST adottato, assenza di rotture x x x CU-1 CU-2 CU-3 e 4 NS = elementi non strutturali fragili e meccanismi locali/ STATI globali instabili IM = impianti LIMITE ST ST NS IM ST NS IM SLV SLE = stato limite di esercizio Assenza di crolli degli 7.3.6.3 SLU = stato limite ultimo elementi non strutturali SLO RIG NS pericolosi per l’incolumita, pur x x SLO = stato limite di operatività SLE in presenza di danni diffusi SLU SLD RIG RIG RES SLD = stato limite di danno 7.3.6.3 SLV = stato limite di salvaguardia della vita Capacità ultima degli impianti IM x x SLV RES RES STA STA RES STA STA SLC = stato limite di collasso e dei collegamenti SLU RIG = verifiche di rigidezza SLC DUT** DUT** Margine di sicurezza 7.3.6.1 RES = verifiche di resistenza DUT ST sufficiente per azioni verticali x x STA = verifiche di stabilità ed esiguo per azioni orizzontali SLC (*) Per le sole CU III e IV, nella categoria Impianti ricadono anche gli arredi fissi. DUT = duttilità Capacità di spostamento dei 7.10.6.2.2 (**) Nei casi esplicitamente indicati dalle presenti norme. SPO = spostamento assoluto SPO ST dispositivi nelle costruzioni con x x isolamento sismico VERIFICHE Le nuove NTC 2018 introducono sostanzialmente una “verifica di stabilità (STA)”, anche per gli elementi non strutturali per i quali “devono essere adottati magisteri atti NTC 2018 I controsoffitti ad evitare la possibile espulsione sotto l’azione della (Fa) Forza Sismica Orizzontale 7.2.3 vanno verificati (v. § 7.2.3) corrispondente allo (SL) Stato Limite e alla (CU) Classe d’Uso considerati”. per gli stati In tal senso, rispetto all’edizione 2008 le verifiche da effettuare sugli elementi limite secondari non cambiano e devono sempre essere eseguite per lo Stato Limite di SLV | SLO Salvaguardia della Vita (S.L.V.). Le nuove norme sostanzialmente specificano che e per edifici in la verifica da effettuare è una verifica di stabilità da eseguire per le sole Classi d’Uso classe III e IV II, III e IV, sebbene il requisito prestazionale richiesto risulti invariato. non devono subire danni UNI EN 13964 Nello specifico dei controsoffitti la stessa norma armonizzata 13964 precisa - 4.3.7 “nel caso in cui il controsoffitto è esposto a scosse sismiche, deve essere presa in considerazione la ENV 1998-1. Il controsoffitto deve essere progettato in modo che Resistenza le azioni verticali ed orizzontali provocate dagli impatti sismici non provochino un 16 sismica danno o un cedimento”. 17
LINEA ANTISISMICA ATENA CLASSI D’USO RESISTENZA UNI EN 13964 DELLE COSTRUZIONI AL CARICO DEL VENTO 4.3.5 Il D.M. 17/01/2018 ha suddiviso le costruzioni in quattro classi d’uso in Le verifiche di sicurezza delle costruzioni La norma tecnica di riferimento UNI EN D.M. riferimento alle conseguenze di un’interruzione di operatività o di un eventuale collasso civili tengono conto di tutte quelle azioni che possono indurre stati di 13964 “Controsoffitti - requisiti e metodi di prova” definisce le caratteristiche dei 17/01/2018 Classe I: Costruzioni con presenza solo occasionale di persone, edifici sollecitazione in una struttura, al fine di garantire che l’opera sia in grado di controsoffitti in relazione alla resistenza agricoli. 2.4.2 resistere con adeguata sicurezza alle al carico del vento. Classe II: Costruzioni il cui uso preveda normali affollamenti, senza azioni cui potrà essere sottoposta, Se si prevede che il controsoffitto possa contenuti pericolosi per l’ambiente e senza funzioni pubbliche e sociali rispettando le condizioni necessarie essenziali. Industrie con attività non pericolose per l’ambiente. per il suo esercizio normale ed essere soggetto al carico del vento interno Ponti, opere infrastrutturali, reti viarie non ricadenti in Classe d’uso assicurare la sua durabilità. (per esempio in caso di finestre, porte che III o in Classe d’uso IV, reti ferroviarie la cui interruzione non provochi si aprono), devono essere adottate tutte Queste azioni sono suddivise in: situazioni di emergenza. Dighe il cui collasso non provochi conseguenze a) azioni dirette (forze): le misure di progettazione necessarie per rilevanti. A titolo di esempio rientrano in questa classe le civili abitazioni. Classe III: Costruzioni il cui uso preveda affollamenti significativi. • carichi permanenti (peso proprio ed permettere ai componenti della membrana altri carichi fissi) ed alla sottostruttura di resistere al carico Industrie con attività pericolose per l’ambiente. Reti viarie extraurbane non ricadenti in Classe d’uso IV. Ponti e reti ferroviarie la cui interruzione • carichi variabili (carichi di servizio, del vento verso l’alto e/o verso il basso. provochi situazioni di emergenza. Dighe rilevanti per le conseguenze neve, vento, sisma, spinta delle terre, forze dinamiche, ecc.); In condizioni di carico del vento interno, la di un loro eventuale collasso. In questa categoria possono rientrare indicativamente scuole, teatri, musei, in quanto edifici soggetti ad membrana e la sottostruttura del soffitto b) azioni indirette (deformazioni affollamento e con la presenza contemporanea di comunità con impresse) variazioni termiche, ritiro, devono mantenere la loro stabilità ed dimensioni significative. pretensione, spostamenti di vincoli, integrità e sebbene alcune deformazioni difetti di montaggio, ecc.; potrebbero essere accettabili, i controsoffitti Classe IV: Costruzioni con funzioni pubbliche o strategiche importanti, anche con riferimento alla gestione della protezione civile in caso di c) azioni di carattere chimico fisico e le loro parti devono essere progettati calamità. Industrie con attività particolarmente pericolose per l’ambiente. dovute a: agenti aggressivi, umidità, per non cedere ne crollare sotto questa Reti viarie di tipo A o B, di cui al DM 5/11/2001, n. 6792, “Norme funzionali gelo, materiali nocivi, ecc. condizione. e geometriche per la costruzione delle strade”, e di tipo C quando appartenenti ad itinerari di collegamento tra capoluoghi di provincia non Le azioni da considerare nelle altresì serviti da strade di tipo A o B. Ponti e reti ferroviarie di importanza costruzioni comprendono in genere: critica per il mantenimento delle vie di comunicazione, particolarmente • pesi propri degli elementi costitutivi; dopo un evento sismico. Dighe connesse al funzionamento di acquedotti • carichi permanenti; I controsoffitti ad uso esterno devono e a impianti di produzione di energia elettrica. Appartengono a questa • sovraccarichi variabili; classe edifici come ospedali, caserme, municipi ecc. essere sempre dimensionati per sopportare • variazioni termiche; l’azione del vento in combinazione ad • cedimenti di vincoli; • azioni dovute al vento; altri carichi normali. Le azioni eccezionali • carichi da neve; come sisma, esplosioni, uragani, ecc..., non • azioni sismiche e dinamiche in genere; vanno sommate/combinate, bensì calcolate • azioni eccezionali (uragani, urti, singolarmente. esplosioni, etc.). Anche i controsoffitti ad uso interno devono Indipendentemente dal metodo di essere considerati sia per l’azione del vento verifica adottato, tensioni ammissibili che per l’azione del sisma. o stati limite, in ciascuna verifica le Le NTC 2018 § 3.3.8.5 precisano che le azioni devono essere adeguatamente combinate secondo condizioni di carico pressioni interne agli edifici dipendono tali da risultare più sfavorevoli ai fini dalla superficie delle aperture che questi delle singole verifiche, tenendo conto presentano verso l’esterno e distinguono della ridotta probabilità di intervento 3 casi che implicano metodi di calcolo simultaneo di tutte le azioni con i specifici e diversi valori, sia per i coefficienti rispettivi valori più sfavorevoli. di pressione interna, sia per le altezze di riferimento. È quindi importante in fase di progettazione definire a quale categoria è soggetto il controsoffitto per il calcolo della 18 pressione interna. 19 Foto: Starbucks Roastery. Milano.
LINEA ANTISISMICA ATENA LA CAMPAGNA SPERIMENTALE Con la volontà di approfondire le tematiche legate alla sicurezza METODI DI PROVA dei propri prodotti, testandone ulteriormente le prestazioni, Atena ha avviato nel 2015 una collaborazione Attualmente è possibile studiare con il Dipartimento di Ingegneria la risposta antisismica del Civile, Edile ed Ambientale (DICEA) controsoffitto mediante due dell’Università degli Studi di Padova, diverse tipologie di prova: che ha portato nel 2016, all’avvio di un Qualifying test, metodo progetto di ricerca volto a testare le solitamente associato a test su performance della Linea Antisismica tavola vibrante, che consente per controsoffitti, di cui fa parte il kit di verificare il soddisfacimento antisismico Atena brevettato. di un predeterminato criterio di accettazione; I lavori del team inizialmente concentrati sullo studio locale delle Fragility test, associato a connessioni dei profili portanti a prove cicliche quasi statiche e T, mediante prove di laboratorio permette l’analisi del progressivo presso l’Università, sono proseguiti danneggiamento del sistema e di con la costruzione di un apparato correlarlo a parametri di interesse. sperimentale innovativo, in grado di testare il comportamento sismico globale dei controsoffitti di Atena. Per la prima volta a livello internazionale è stato utilizzato un protocollo di Fragility test quale metodo di prova per valutare la risposta del sistema alle sollecitazioni indotte. Il collasso dei pannelli, la rottura dei giunti interni, la deformazione dei profili e l’interazione dei controsoffitti con i corpi illuminanti ed i sistemi di tubazioni vicini rappresentano, infatti, le principali cause di collasso e pertanto risulta necessario predisporre una corretta analisi del comportamento sismico di tali elementi non strutturali. NUOVI PROTOCOLLI DI STUDIO L’efficacia dei sistemi antisismici Atena è stata verificata sperimentalmente dal Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale (DICEA) dell’Università degli Studi di Padova, che ha condotto la prima campagna a livello internazionale di prove cicliche quasi statiche e monotone sul comportamento sismico dei controsoffitti Antisismici Atena. 20 21 Foto a pag.20: “Sistema Atena Domino” | Foto a pag. 21 “Set Up di prova Easy Antisismico Atena”
LINEA ANTISISMICA ATENA FRAGILITY TEST E APPARATO DI PROVA Il Qualifying test condotto su tavola vibrante presenta alcune limitazioni da non sottovalutare, quali ad esempio l’applicazione di un protocollo di prova che utilizza una formulazione americana per la stima della forza da applicare; l’utilizzo di unico campione di prova e la tipologia del risultato: il campione infatti risulterà «passato» o «non passato» rispetto ad una forzante applicata coerentemente con quanto previsto nel protocollo di riferimento della prova. Grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Padova, Atena S.p.A. ha potuto utilizzare una valevole alternativa per studiare il comportamento sismico dei controsoffitti: un apparato sperimentale innovativo, Foto: “Set Up di prova” Foto: “Set Up di prova Sistema Atena Matrox” concepito dal gruppo di ricerca, per la realizzazione di prove cicliche quasi statiche. L’apparato di prova utilizzato è una STORIA DI CARICO RESISTENZA MECCANICA E struttura a telaio realizzata con DELLE COSTRUZIONI VALUTAZIONE DELLO SPOSTAMENTO colonne in acciaio che sostengono il solaio in XLAM che a sua volta permette l’alloggiamento dei pannelli La storia di carico viene definita in accordo Oltre alla valutazione della resistenza meccanica del sistema di del controsoffitto. con il protocollo previsto dalle linee guida controventamento fino al limite di rottura è stato effettuato il monitoraggio FEMA461 per gli elementi non strutturali. e la valutazione dello spostamento dei componenti, aspetti questi ultimi Il sistema di sospensione del importanti per valutare l’efficacia della tenuta globale del sistema alle controsoffitto è costituito da pendini In definitiva il set up, nella configurazione a sollecitazioni e impedirne la caduta. vincolati ai profili costituenti il piano piano rigido, consente di testare nello stesso In particolare, per tutti i tipi di kit Antisismici Atena, sono state effettuate di controsoffitto ed al solaio in XLAM. tempo: una prova di spinta monotona a rottura ed una prova ciclica quasi statica All’interno dell’apparato di prova con cicli di ampiezza crescente fino a rottura. sono posti due campioni gemelli di • L’efficacia dei vincoli perimetrali del controsoffitto, ognuno dei quali è controsoffitto; Mentre la prova monotona impone un’unica spinta crescente, quella ciclica dotato di un sistema antisismico di • La capacità dei pendini di sospensione viene condotta eseguendo 10 step di carico, ognuno dei quali consta di due controventi con relativo raccordo. del controsoffitto di sopportare cicli di uguale ampiezza. La definizione delle ampiezze dei cicli si basa sulla spostamenti orizzontali senza definizione del più lieve e del più gravoso stato di danno. Questi ultimi sono I campioni in tal modo vengono sganciarsi; individuati in accordo con il protocollo, a priori, mediante la prova monotona. sottoposti a spostamenti controllati, applicati a velocità costante, mediante • La resistenza membranale del un martinetto a vite trapezia, controsoffitto, ovvero la capacità dello Nello specifico dei test eseguiti, in nessun caso le prove monotone mentre una cella di carico permette il stesso di trasmettere le forze orizzontali condotte preliminarmente hanno evidenziato uno stato di danno iniziale monitoraggio della forza applicata al imposte al sistema di controvento senza univocamente definibile. Inoltre, le curve carico-spostamento non hanno sistema. rotture preventive; reso individuabile un punto di completo danneggiamento del sistema entro • La risposta meccanica (rigidezza, la capacità massima di corsa del martinetto (10 cm); valore già nettamente Un telaio orizzontale opportunamente resistenza, duttilità, ecc.) del sistema di superiore ai gap perimetrali concessi per la messa in opera di questi controventato e vincolato a vincolo antisismico del controsoffitto sistemi. In funzione di queste osservazioni, la storia di carico è stata definita tale strumentazione consente che viene restituita mediante la in modo uniforme per tutti i test ciclici assumendo come ampiezza dell’ultimo l’applicazione di uno spostamento registrazione delle curve carico- ciclo la corsa massima del martinetto e derivando da quest’ultima l’ampiezza 22 uniforme a tutto il sistema (condizione spostamento. dei cicli precedenti. 23 di piano rigido).
LINEA ANTISISMICA ATENA PARAMETRI DI PROVA RISULTATI • Lo spostamento è stato applicato a DELLE PROVE CONDOTTE velocità costante pari a 18 mm/min per mezzo di un martinetto a vite trapezia; • Il carico è stato monitorato attraverso In linea generale, i dati ottenuti, dalle una cella di carico da 2,5 t interposta prove condotte sulle diverse tipologie tra la vite del martinetto ed il set up; di kit Antisismici, hanno dimostrano • La storia di carico è stata definita in la resistenza dei sistemi progettati e accordo con il protocollo previsto dalle realizzati da Atena alle sollecitazioni linee guida FEMA461 per gli elementi trasmesse. non strutturali; Un risultato questo che ha permesso • Il protocollo necessita di una al reparto R&D di ottimizzare la Linea Foto: “Sistema Atena Multichannel”, prova monotona per monitorare la Antisismica esistente e di brevettare Luigi Lavazza S.p.A.. Torino progressione del danno; tecnologie innovative. Sul fronte della • Δ0: minima ampiezza relativa al più ricerca il team dell’università proseguirà Nei grafici qui riportati sono indicati lieve stato di danno; con l’elaborazione dei risultati ottenuti i risultati delle prove condotte sul • Δm: massima ampiezza relativa al più e la realizzazione di modelli numerici in Brevetto EASY ANTISISMICO T24 gravoso stato di danno; grado di prevedere il comportamento con pannelli Atena modello PLAN in sismico dei sistemi oggetto di studio. • Il protocollo prevede almeno dieci step acciaio. Dalla prova monotona emerge di carico, ognuno dei quali consta di che il sistema risulta caratterizzato da due cicli di uguale ampiezza un tratto elastico iniziale fino ad un valore di spostamento pari a 5 mm, Foto: “Set Up di prova Atena Easy Antisismico” CURVA CARICO-SPOSTAMENTO al quale segue un tratto plastico fino PROVA MONOTONA al raggiungimento di una resistenza massima per il singolo sistema di a i+1= 1.4 a i Test 1: Monotonic T24-Plan controvento pari a 600N ed un valore ultimo di resistenza pari a 500N. FEMA 461 STORIA DI CARICO Il comportamento della prova ciclica è analogo a quello riscontrato Force [N] Target: ∆ m PROTOCOLLO DI PROVA con la prova monotona. Inoltre, in CICLICA QUASI STATICA entrambe le prove non si è verificato il crollo di alcun pannello, ma solo Il grafico rappresenta ad un loro sollevamento per effetto Target: ∆ 0 l’ampiezza del danno in dell’accorciamento per instabilizzazione funzione del protocollo delle aste del controvento antisismico. di carico indotto dal Il test è stato condotto anche con martinetto. Displacement (mm) pannelli in gesso alleggerito. ∆m CURVA CARICO-SPOSTAMENTO In entrambe le prove l’accorciamento dei PROVA CICLICA QUASI STATICA profili principali per effetto del fenomeno di instabilità e la scarsa deformabilità dei moduli in gesso hanno causato uno Test 1: Cyclic T24-Plan slittamento e la fuoriuscita parziale di questi ultimi dalla loro sede, senza però IL TEAM Prof. Ing. Roberto Scotta causare il collasso di alcun pannello. responsabile scientifico DI RICERCA Force [N] Ing. Laura Fiorin Ne consegue che il Kit Easy Antisismico dottoranda Atena risulta efficace sia con moduli in Ing. Sara Brandolese gesso alleggerito, sia con pannelli in titolare dell’assegno di ricerca acciaio prodotti da Atena S.p.A., ed è Ing. Monica Iogna Prat con questi ultimi che il sistema ottiene la 24 responsabile R&D Atena S.p.A. massima performance. 25 Foto: “Sistema Atena Brett Parallel” Displacement (mm)
LINEA ANTISISMICA ATENA CONTROSOFFITTI ANTISISMICI VALUTAZIONE DELLE INCIDENZE Tutti i controsoffitti Atena possono essere resi antisismici mediante l’applicazione BUONE NORME IL CALCOLO del Kit Antisismico Atena, un sistema DI PROGETTAZIONE ANTISISMICA DEI CONTROVENTI di controventature appositamente dimensionato per consentire la corretta dissipazione dell’energia sismica ed impedire la caduta del controsoffitto. Secondo quanto disposto dalla normativa Tabelle incidenza kit antisismici per m 2 h= altezza plenum | CL=classe d’uso dell’edificio vigente, il calcolo dell’incidenza dei kit Atena offre un servizio di consulenza antisismici da applicare viene effettuato, tecnica specializzata e su richiesta rilascia ROMA zona sismica 3 considerarando un’accelerazione di la relativa relazione antisismica, riferimento “propria” individuata sulla base h (m) CL. 2 (m 2) CL.3 (m 2) CL. 4 (m 2) nella quale vengono indicate le controventature da applicare delle coordinate geografiche dell’area di 1,00 12,92 11,46 10,53 al sistema, in funzione della zona sismica progetto, in funzione della vita nominale e della tipologia di controsoffitto 1,50 8,61 7,64 7,02 dell’opera. da installare. Il report fornito da Atena 2,00 6,46 5,73 5,26 é conforme alle norme tecniche, ai fini A parità di zona sismica ogni coordinata del collaudo e della certificazione geografica presenta un coefficiente antisismica dell’edificio. FIRENZE zona sismica 3 di accelerazione puntuale. Pertanto all’interno di uno stesso Comune h (m) CL. 2 (m 2) CL.3 (m 2) CL. 4 (m 2) l’incidenza dei kit antisismici da applicare 1,00 10,85 9,41 8,56 1. Valutare l’intero sistema edificio può variare. 1,50 7,23 6,27 5,71 controsoffitto. É quindi sempre necessario un calcolo specifico in funzione delle caratteristiche 2,00 5,42 4,71 4,28 2. Valutare i fissaggi mediante prove del controsoffitto da applicare, dell’immobile di estrazione in loco, per sondare VENEZIA zona sismica 4 e del luogo geografico. la tipologia di solaio esistente e installare correttamente la h (m) CL. 2 (m 2) CL.3 (m 2) CL. 4 (m 2) Nelle tabelle a lato sono riportati alcuni pendinatura. esempi. Nello specifico sono stati calcolati 1,00 20,02 17,55 15,79 3. Verificare il plenum e progettare la i kit antisismici a m secondo i seguenti 2 1,50 13,34 11,70 10,53 pendinatura per contrastare l’effetto parametri: pendolo. 2,00 10,01 8,77 7,90 • Kit antisismico Atena grandi altezze 4. Prevedere dei giunti di dilatazione (plenum maggiore di 1,2 m) L’AQUILA zona sismica 2 in funzione della tipologia di controsoffitto. • Struttura Easy Antisismico T24 ATENA h (m) CL. 2 (m 2) CL.3 (m 2) CL. 4 (m 2) portata massima 12 kg a m 2 Per rilasciare il report antisismico, sono 5. Verificare la configurazione degli • Classi d’uso 2-3-4 1,00 5,45 4,74 4,29 richieste le seguenti impianti al fine di dimensionare • Altezza del plenum h 1,50 3,63 3,16 2,86 informazioni: adeguatamente il sistema antisismico. • Categoria di sottosuolo D 2,00 2,72 2,37 2,15 6. Si ricorda che corpi illuminanti • Stato limite SLV Fonte: Studio Ing. Roberto Galasso e impianti devono essere • Ubicazione e destinazione d’uso della struttura oggetto di verifica autonomamente pendinati e controventati; la progettazione dei • Tipologia costruttiva dell’edificio controventi degli impianti e dei corpi e dei solai (muratura,c.a…) oggetto illuminanti deve essere valutata Come si evince dai dati sopra riportati, risulta evidente il ruolo di controsoffittatura a parte e non rientra nel campo di dell’accelerazione sismica del sito a prescindere dalla zona sismica in applicazione dei controsoffitti che • Piante e sezioni in scala 1:100 cui esso si trova. Pertanto zone aventi la stessa classificazione sismica rimangono separati. aggiornate (formato cartaceo o hanno incidenze di kit antisismico diverse. Cad) delle aree oggetto di calcolo 7. Si consiglia di preferire controsoffittature leggere con peso Per questo motivo Atena sostiene l’importanza di effettuare calcoli • Relazione geologica, se disponibile puntuali per ogni ogni progetto. inferiore agli 8 kg a mq per edifici 26 27 • Disposizioni particolari se richieste storici o datati.
NTISISMICO PER PLENUM A 1,2 metri EASY ANTISISMICO SISTEMI ENIGMA, MATROX, DOGHE E BAFFLE SISTEMI SPECIALI SISTEMI PER GESSO RIVESTITO PLENUM ≤ 1,2 m 28 Foto: “Sistema Atena Plan” 29
LINEA ANTISISMICA ATENA | Plenum ≤1,2 m KIT ANTISISMICI INCIDENZE PER CONTROSOFFITTI ≤3 0c m LUNGHEZZA PROFILI MODULO 3700 mm 1200 mm 600 mm I kit antisismici Atena per plenum inferiori a 1,2 m sono 600 x 600 0,85 ml/m2 1,70 ml/m2 0,85 ml/m2 essenzialmente composti da 1 raccordo a croce e 4 profili 1200 x 600 0,85 ml/m2 1,70 ml/m2 / asolati di controventatura da fissare al solaio. Per ogni tipologia di controsoffitto è stato realizzato uno specifico raccordo a croce che consente la connessione dei controventi alla struttura primaria o secondaria. Tra i modelli con orditura a vista, Easy Antisismico assicura elevate prestazioni in ≤9 termini di sicurezza, stabilità 0c m e semplicità di posa. OPZIONI DI PENDINATURA 1) Twister 1 2) Nonius 2 3) Pendino standard con molla 3 4) Pendino a gomito 4 (fig. A) (fig. B) TWISTER CONTROVENTI Grazie alla sua particolare forma, Twister si aggancia FACILE ai profili a T mediante la sola pressione delle dita. Per il fissaggio della controventatura al solaio, in Staffa Barra RESISTENTE alternativa al tradizionale sistema con staffette di fissaggio asolata Massima resistenza: nei test trazione con forza di piegata SICURO di raccordo (fig. A) è possibile piegare le barre 617N, Twister ha dimostrato una resistenza allo sganciamento o alla rottura superiore ai 6O Kg. asolate in cantiere mediante l’apposito utensile Modello di utilità VE2009U000007 In zona sismica carico massimo ammissibile 45 Kg. per piegatura barre asolate “Flexa” (B) e fissare 30 le stesse direttamente al solaio. 31
LINEA ANTISISMICA ATENA | Plenum ≤1,2 m EASY ANTISISMICO AGGANCIO BREVETTATO 1 Il controsoffitto antisismico Easy Atena viene realizzato Il massimo 38 mm 32 mm ANTISISMICO sfruttando l’azione sinergica 3700 mm h32 1200 mm h32 di diversi elementi quali: la struttura Easy Antisismico, della sicurezza, la più alta velocità 600 mm h32 24 mm 24 mm il raccordo a croce, il sistema di controventi, la specifica pendinatura, le staffe di di posa. ancoraggio e gli appositi profili perimetrali. 2 Pendino TWISTER resistenza alla rottura superiore ai 60 Kg in test Il gancio Easy Antisismico, di trazione con una in acciaio inox, coperto da brevetto forza di 617N. internazionale, ha una capacità In zona sismica carico ammissibile di resistenza in trazione pari a 240N. 45 Kg. Deposito n°: VE2009U000005 Semplice da innestare, Easy Antisismico non si sgancia, 3 grazie alla sua particolare geometria che consente di assicurare l’orditura RACCORDO A CROCE favorendo la dissipazione dell’energia per fissare cinetica in caso di sisma. i controventi all’orditura. Deposito n°: VE2009U000007 “Easy Antisismico Atena” brevetto n° VE2009U000006 PANNELLI 4 STAFFE PERIMETRALI CONTROVENTI barre asolate EASY ANTISISMICO e staffe per fissaggio a solaio. Agisce per solo attrito. Mantiene allineati i profili a T. PLAN FLAT 24 ENIGMA ESCAPE Impedisce la caduta dei pannelli in caso di sisma. REI 120 in abbinamento a pannelli in lana di roccia sp. 75 e 15 mm e pannelli in fibra minerale da 15 mm. La staffetta Easy Antisismico viene fissata al perimetrale a “C” mediante viti M4,2x13. Per applicazione con perimetrali a “L” 32 33 V Z la staffa va piegata in corrispondenza 24 L. TEGULAR ENIGMA TRIM 24 SYNCRO EVO CLASSE 1 CLASSE C CLASSE B “L” 30x30 | 25x25 mm “C” 18x42x25mm della roditura.
LINEA ANTISISMICA ATENA Mosh Benjamin - Pro Pixel Panama - Mallol Arquitectos KIT ANTISISMICO PER SISTEMI A STRUTTURA NASCOSTA E TRAVERSINE I controsoffitti antisismici con struttura nascosta della gamma Metal Modular come Enigma, Enigma Open, Enigma Escape e Matrox, prevedono l’applicazione del kit antisismico esclusivamente con la doppia struttura sia con montante 49x27, sia con “U” asolato. Nei controsoffitti in doghe e Baffle, della linea Atena Metal Series, il kit antisismico sarà fissato direttamente alle traversine. Per controsoffitti con peso superiore ai 10Kg/m2 si consiglia l’applicazione di una doppia struttura. Foto: “Sistema Atena Enigma”, uffici Amazon. Romania. Foto: “Sistema Atena Baffle”, uffici Sanofi. Panama. SISTEMI SISTEMI CON TRAVERSINE METAL MODULAR PER DOGHE E BAFFLE A STRUTTURA NASCOSTA SERIE A SERIE AC SERIE C | CR | T Raccordo a croce SERIE ST SERIE STV per montante SERIE N SERIE NR Struttura Struttura Struttura APPLICAZIONI Triangolo doppia Continentale doppia Matrox SERIE V SERIE BAFFLE SERIE HQ Raccordo a croce PLENUM ≤ 1,2 m SERIE S | SR per traversine 34 Pannelli: ENIGMA | E. OPEN | E. ESCAPE Pannelli: MATROX 35
LINEA ANTISISMICA ATENA KIT ANTISISMICO PER SISTEMI CON “U” ASOLATO Tutti i controsoffitti speciali della linea Atena Metal Shapes nelle versioni “parallel”, senza l’impiego di distanziali, utilizzano il profilo a “U” asolato come struttura primaria per mantenere l’interasse della struttura secondaria facilitandone la posa. Quando necessario anche i sistemi ad incrocio “Crossing” possono essere rinforzati utilizzando una struttura doppia. Per ogni tipologia di controsoffitto sono previste diverse staffe di raccordo e specifiche sospensioni. Questi sistemi vengono assicurati al sisma mediante l’applicazione di un kit antisismico che utilizza un raccordo universale. Foto: “Sistema Atena Z System Ampi Spazi”, nuovi uffici Danieli Automation S.p.A., Carlo Mingotti studio Mingotti Architetti associati. Buttrio (UD). APPLICAZIONI Raccordo a croce per profilo a “U” asolati Sistemi Sistemi Sistemi Sistemi ENIGMA “Z System” AMPI SPAZI BANDRASTER PARALLEL BRETT PARALLEL ENIGMA OPEN “Z System” WAVY Max 8 Nm ENIGMA ESCAPE PLENUM ≤ 1,2 m Corretto posizionamento Struttura Struttura Struttura Struttura del sistema di sospensione Continentale con “U” “Z System” Bandraster Brett 36 37
LINEA ANTISISMICA ATENA KIT PER CONTROSOFFITTI IN GESSO RIVESTITO Sistemi Sistemi Sistemi ROMPITRATTA DUPLEX PRIM 45x15 mm 28x43 mm 28x43 mm Per montanti Per montanti Per montanti Standard Standard Plus Per montanti Plus Raccordo a croce per traversine Sistemi per MONTANTI 49x27 Standard e Plus Raccordo a croce per montante 38 39
NTISISMICO PER PLENUM A 1,2 metri SISTEMI GRANDI ALTEZZE APPLICAZIONI IN CONTROSOFFITTI METALLICI APPLICAZIONI IN SISTEMI PER GESSO RIVESTITO PLENUM > 1,2 m 40 Foto: “Sistema Atena Enigma Syncro a cassettoni”, sale di commemorazione. Pordenone. 41
LINEA ANTISISMICA ATENA | Plenum >1,2 m GRANDI ALTEZZE Spina o dadi e bullone Il kit antisismico per grandi altezze è stato appositamente concepito per realizzare controventature antisismiche con plenum superiori a 1,2 metri. Grazie ad un sistema di tubolari con fori a passo e una serie di snodi e staffe universali, l’installazione risulta facile e veloce anche nelle condizioni di posa più critiche. Altezza massima 2,50 m REGOLATORE SNODO Per consentire le necessarie Snodo universale a solaio regolazioni di quota, il per il fissaggio, sia sistema prevede l’utilizzo di del controvento primario un apposito cannocchiale, perpendicolare al piano, posto a scorrimento sia dei controventi all’interno del controvento secondari inclinati. primario. Viti di connessione: M8x70 Viteria di connessione: M8x70 RACCORDO Un unico raccordo per il fissaggio dei controventi primari e secondari. Viti di connessione: M8x70 CONTROVENTI Il sistema di controventatura primaria e secondaria è realizzato con tubolari in acciaio zincato con fori a passo, per un rapido fissaggio dei raccordi con qualsiasi interasse. N° di deposito comunitario 006319224 Viti di connessione: M8x70 42 43
LINEA ANTISISMICA ATENA | Plenum >1,2 m TIPOLOGIE DI RACCORDO Anche il kit Antisismico INCIDENZE MODELLO 600x600 per grandi altezze prevede l’impiego di specifici raccordi ID AR T I C O LO I N C I D E N ZE a croce per la connessione 1 profilo a triangolo 1,7 ml/mq della controventatura 2 giunto profilo a triangolo 0,45 pz/mq al controsoffitto. 3 winger 2 pz/mq 5 clip in pvc 3 pz/mq 7 pannello 2,8 pz/mq 8 montante 49x27 0,85 ml/mq 9 giunto per montante 49x27 0,22 pz/mq PENDINATURE 1 Raccordo 4 cavaliere 1 pz/mq AMMESSE per struttura a T barra filettata 1 pz/mq 11 1000 | 1500 | 2000 | 2500 Sono ammesse pendinature rigide con barra filettata e cavaliere o pendino Nonius. 2 Raccordo per montanti 49x27 3 Raccordo per traversine 4 Raccordo per profilo a “U” asolato 5 Raccordo / staffa universale per strutture speciali SOLUZIONI PERIMETRALI Per i sistemi che prevedono l’utilizzo del profilo perimetrale a “C” 18x33x25 va inserita una molla di sicurezza ad omega tra il perimetrale e il pannello. 44 45
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