PROCEDURE PER LA GESTIONE DEL SISTEMA REGIONALE DELLE TELECOMUNICAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE - REGIONE EMILIA - ROMAGNA VOLONTARIATO DI PROTEZIONE ...

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PROCEDURE PER LA GESTIONE DEL SISTEMA REGIONALE DELLE TELECOMUNICAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE - REGIONE EMILIA - ROMAGNA VOLONTARIATO DI PROTEZIONE ...
REGIONE EMILIA – ROMAGNA
     VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE

PROCEDURE PER LA GESTIONE DEL SISTEMA
REGIONALE DELLE TELECOMUNICAZIONI DI
           PROTEZIONE CIVILE

TELECOMUNICAZIONI

                                         1
INDICE

                                                                                            pag.
Premessa                                                                                         3
Centro Operativo di Protezione Civile                                                            4
Allestimenti Logistici                                                                       12
Servizio Telecomunicazioni (TLC)                                                             24
Organico Servizio TLC                                                                        31
Attivazione del Servizio TLC                                                                 32
Comunicazioni di emergenza                                                                   33
Schema indicativo dell’impianto di telecomunicazioni                                         38
Procedure radiotelefoniche                                                                   44
Impianto TLC della Rete Regionale                                                            46
Impianto TLC della Provincia di Bologna                                                      48
Impianto TLC della Provincia di Ferrara                                                      50
Impianto TLC della Provincia di Forli - Cesena                                               52
Impianto TLC della Provincia di Modena                                                       54
Impianto TLC della Provincia di Parma                                                        56
Impianto TLC della Provincia di Piacenza                                                     58
Impianto TLC della Provincia di Ravenna                                                      60
Impianto TLC della Provincia di Reggio Emilia                                                62
Impianto TLC della Provincia di Rimini                                                       64
Frequenze Ponti Radio del Servizio di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna         66
Scheda Centro Operativo Misto                                                                68
Scheda Centro Unificato Provinciale                                                          69
Scheda Centro Operativo Comunale                                                             70

Elaborazione: Ughi Gilberto I4IYO
Prima edizione: 26.08.1998
Ultimo aggiornamento: 01.09.2003

    Riproduzione vietata senza il consenso della Commissione Telecomunicazioni del Servizio di
                          Protezione Civile della Regione Emilia Romagna

                                                                                                     2
PREMESSA

Lo stato di crisi delle telecomunicazioni ordinarie, rappresenta uno dei fenomeni

ricorrenti che si manifestano nelle situazioni di emergenza che coinvolgono la

Protezione Civile.

Le passate esperienze hanno infatti dimostrato come il complesso meccanismo delle

reti comunicative tradizionali, possa facilmente subire delle alterazioni nel proprio

funzionamento, anche in presenza di eventi di debole intensità.

Il problema non è riconducibile ai soli aspetti tecnici relativi alla vulnerabilità dei

sistemi di rete, che pure rappresenta una realtà evidente anche se continuamente

migliorata, ma anche alla necessità di gestire grossi flussi di informazioni del tutto

particolari in situazioni anomale.

Appare quindi prioritaria, nella disciplina della attività di protezione civile, la

preventiva definizione di metodi di comunicazione affidabili, destinati a soddisfare

principalmente il fabbisogno dei Centri Operativi di Comando e Controllo, anche in

previsione di interruzione dei sistemi tradizionali.

Il Metodo Augustus, approntato dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile,

costituisce il riferimento progettuale per l’organizzazione delle strutture istituzionali

destinate alla gestione delle emergenze. In esso sono individuati anche i principali

soggetti a cui sono demandate competenze nel settore delle telecomunicazioni,

ovvero:

-   Ministero delle Comunicazioni

-   Gestori servizi pubblici di rete

-   Radioamatori

Questo manuale tecnico è destinato ai volontari che provvedono alle telecomunicazioni

di Protezione Civile nei Centri Operativi di Comando e Controllo istituiti dalla Regione

Emilia Romagna e contiene le informazioni necessarie per l’attuazione delle procedure

di gestione del sistema di trasmissione radioelettrico di emergenza regionale.

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CENTRO OPERATIVO DI PROTEZIONE CIVILE

Nel caso specifico di emergenze complesse, che sono definibili “di protezione civile”,

risulta indispensabile il coordinamento unificato di tutti gli interventi di tipo

specialistico, che sono normalmente attuati dai servizi di soccorso preposti

(istituzioni, enti, volontariato ecc), nonché di tutte le operazioni di ripristino

funzionale delle infrastrutture e dei servizi.

La gestione delle emergenze viene pertanto attuata attraverso organismi denominati

Centri Operativi di Comando e Controllo che sono in grado di applicare, secondo livelli

di competenza identificati dalla normativa, le necessarie funzioni di coordinamento. La

legge 225/92 stabilisce tre livelli di Emergenza di Protezione Civile con le rispettive

competenze istituzionali, ovvero:

Evento di Tipo A) emergenze circoscritte, derivanti da fenomeni naturali o indotti da

attività umane che possono essere fronteggiate in forma ordinaria dai singoli enti ed

amministrazioni locali ( gestione dell’emergenza in ambito comunale)

Evento di Tipo B) emergenze di una certa importanza derivanti da fenomeni naturali o

indotti da attività umane che possono essere fronteggiate attraverso l’intervento

coordinato di più enti o amministrazioni (gestione dell’emergenza in ambito

provinciale) ovvero con la competenza diretta della Regione

Evento di Tipo C) emergenze catastrofiche che sono fronteggiabili solo con risorse e

poteri straordinari    dall’autorità di governo (gestione dell’emergenza in ambito

nazionale)

Il Metodo Augustus, approntato dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile,

rappresenta il modello gestionale da attuare per consentire il coordinamento delle

emergenze in tutte le tipologie di cui sopra.     In sintesi si prevede l’istituzione di

centri operativi di comando e controllo organizzati per funzioni di supporto e

strutturati su quattro livelli di competenza, ovvero:

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1. livello dei centri operativi di valenza nazionale

      CE.SI    (Centro      Situazioni)   Dipartimento    di     Protezione   Civile:   per   il

      coordinamento dei soccorsi negli eventi di Tipo A, Tipo B, Tipo C

      COAU (Centro Operativo Aereo Unificato):                 per il coordinamento degli

      interventi degli aeromobili (trasporti, antincendio ecc)

      COEM (Centro Operativo Emergenze in Mare): per il coordinamento delle

      emergenze in mare (emergenze costiere, inquinamenti, soccorso, trasporti ecc)

      DI.COMA.C (Direzione di Comando e Controllo): per il supporto specialistico in

      ambito locale agli enti interessati in caso di emergenze gravi

   2. livello dei centri operativi di valenza regionale

      C.O.R.      (Centro   Operativo     Regionale)   Regione    Emilia   Romagna:     per   il

      coordinamento dei soccorsi negli eventi di Tipo A e di Tipo B

   3. livello dei centri operativi di valenza provinciale

      C.C.S. (Centro Coordinamento Soccorsi) Prefetture:               per il coordinamento

      unificato dei soccorsi negli eventi di tipo A e di tipo B

      C.P. (Centro Operativo Unificato Provinciale) Provincia: in Emilia Romagna sono

      istituiti per la gestione coordinata delle risorse negli eventi di tipo A e di tipo B

      C.O.M. (Centro Operativo Misto) Circondario, Comunità Montana: per la

      gestione delle emergenze sovracomunali di Tipo B

   4. livello dei centri operativi di valenza comunale

      C.O.C. (Centro Operativo Comunale) Comune: per la gestione delle emergenze

      di Tipo A

In Emilia Romagna la gestione dei Centri Operativi di Comando e Controllo è attuata

secondo le procedure previste dal Metodo Augustus, che prevedono la composizione

delle seguenti Funzioni di Supporto.

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FUNZIONE 1 TECNICO SCIENTIFICA, PIANIFICAZIONE

GRUPPI DI RICERCA SCIENTIFICA (CNR) – ISTITUTO NAZIONALE DI
GEOFISICA – REGIONI – D.P.C. – SERVIZI TECNICI NAZIONALI

Comprende i Gruppi Nazionali di ricerca ed i Servizi Tecnici Nazionali e locali. Il

referente della funzione sarà il rappresentante del Servizio Tecnico del comune o del

Genio Civile o del Servizio Tecnico Nazionale. Dovrà mantenere e coordinare tutti i

rapporti tra le varie componenti scientifiche e tecniche per l’interpretazione fisica

del fenomeno.

FUNZIONE 2 SANITA’, ASSISTENZA SOCIALE E VETERINARIA

MINISTERO DELLA SANITA’ - REGIONE/AA.SS.LL. – C.R.I. VOLONTARIATO
SOCIO SANITARIO

Saranno presenti i responsabili del Servizio sanitario locale, della C.R.I., delle

organizzazioni di volontariato che operano nel settore sanitario. In linea di massima il

referente sarà il rappresentante del Servizio Sanitario locale.

FUNZIONE 3 MASS-MEDIA ED INFORMAZIONE

RAI – EMITTENTI TV/RADIO PRIVATE NAZIONALI E LOCALI – STAMPA

Gli scopi principali di questa funzione sono:

      - informare e sensibilizzare la popolazione;

      - far conoscere le attività;

      - realizzare spot, creare annunci, fare comunicati;

      - organizzare tavole rotonde e conferenze stampa.

L’addetto stampa curerà i programmi e le modalità degli incontri con i giornalisti. Per

quanto concerne l’informazione al pubblico avrà il compito di divulgare le notizie per

mezzo dei mass-media.

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FUNZIONE 4 VOLONTARIATO

DIPARTIMENTO P.C. – ASSOCIAZIONI NAZIONALI, REGIONALI, PROVINCIALI,
LOCALI

Nella Sala Operativa prenderà posto il coordinatore designato nel piano di protezione

civile. In tempo di pace provvederà ad organizzare esercitazioni congiunte con le altre

forze preposte all’emergenza al fine di verificare le capacità organizzative ed

operative delle organizzazioni. In emergenza organizzerà e assegnerà i compiti e gli

interventi da effettuare in relazione alla tipologia del rischio da affrontare, alla

natura ed alla specificità delle attività esplicate dalle organizzazioni e dai mezzi a loro

disposizione.

FUNZIONE 5 MATERIALI E MEZZI

C.A.P.I. – MINISTERO DELL’INTERNO – FF.AA. C.R.I. – AZIENDE PUBBLICHE E
PRIVATE – VOLONTARIATO

La funzione di supporto "materiali e mezzi" è essenziale e primaria per fronteggiare

emergenze di qualsiasi tipo. Si tratta di avere un quadro completo delle risorse

disponibili suddivise per aree di stoccaggio. Per ogni risorsa si deve prevedere il tipo

di trasporto ed il tempo di arrivo in zona di intervento. I materiali e mezzi

normalmente disponibili appartengono a FF.AA., C.A.P.I., C.R.I., Amministrazioni locali,

Volontariato, ditte private. Le richieste devono essere generalmente evase con le

forze disponibili a livello locale, solo nel caso in cui ciò non fosse possibile il

coordinatore rivolgerà la richiesta al livello superiore (com - ccs).

FUNZIONE 6 TRASPORTO CIRCOLAZIONE E VIABILITA’

FF.SS. - SOC. AUTOSTRADE - ANAS - PROVINCIE - COMUNI - ACI - TRASPORTO
AEREO - TRASPORTO MARITTIMO

La funzione inerente i trasporti è strettamente collegata alla movimentazione dei

materiali, allo spostamento dei mezzi, ad ottimizzare i flussi lungo le "vie di fuga" ed

al funzionamento dei cancelli di accesso per regolare il flusso dei soccorritori. Questa

funzione deve operare a stretto contatto anche con la n. 10 "Strutture Operative

                                                                                         7
S.A.R." Il coordinatore è normalmente un rappresentante della Polizia Stradale.

Concorrono anche i Carabinieri ed i Vigili Urbani che in una emergenza a livello locale

possono assumere direttamente la gestione della funzione.

FUNZIONE 7 TELECOMUNICAZIONI

TELECOM - MINISTERO POSTE                     -   SISTEMA        ARGO   IMMARSAT      -
COSPAS/SARSAT -RADIOAMATORI

Il responsabile di questa funzione, che può essere un esperto di telecomunicazioni

della Prefettura, dovrà organizzare una rete di telecomunicazioni alternativa ed

affidabile. Collaboreranno il responsabile territoriale della Telecom, delle PT, il

rappresentante dell’organizzazione di radioamatori presente sul territorio.

FUNZIONE 8 SERVIZI ESSENZIALI

ENEL - SNAM - GAS -ACQUEDOTTO

In questa funzione saranno presenti i rappresentanti di tutti i servizi essenziali

erogati sul territorio coinvolto. Deve essere mantenuta costantemente aggiornata la

situazione sull’efficienza e sugli interventi effettuati sulle reti.

FUNZIONE 9 CENSIMENTO DANNI A PERSONE E COSE

ATTIVITA' PRODUTTIVE (IND./ ART./ COMM.) - OPERE PUBBLICHE - BENI
CULTURALI - INFRASTRUTTURE - PRIVATI - VARIE

E’ particolarmente importante per fotografare la situazione che si è determinata in

seguito all’evento calamitoso, effettuare un censimento dei danni a persone e cose.

Infatti sulla base dei risultati si determinano gli interventi d’emergenza. Il

responsabile della funzione dovrà effettuare censimenti dei danni riferiti a:

- persone

- edifici pubblici

- edifici privati

- impianti industriali

- servizi essenziali

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- attività produttive

- infrastrutture pubbliche

- opere di interesse culturale

- agricoltura e zootecnia

Per i censimenti collaboreranno funzionari degli Uffici Tecnici del Comune, del Genio

Civile, esperti del settore sanitario, industriale e commerciale. E’ ipotizzabile

l’intervento di squadre miste per le verifiche del caso.

FUNZIONE 10 STRUTTURE OPERATIVE S.a.R. (SEARCH and.RESCUE).

DIPARTIMENTO P.C. - C.N.VV.F. - FF.AA. - C.R.I. - CC. - G.d.F. - C.F.S. - C.d.P. - P.S. -
C.N.S.A.S. - OO.VOLONTARIATO

Il responsabile dovrà coordinare le strutture operative presenti quali:

- VV.F

- FF.AA.

- FF.OO.

- C.F.S.

- C.R.I.

- Organizzazioni di Volontariato

- C.N.S.A.S.

- S.S.N.

- Servizi Tecnici Nazionali

- Gruppi Nazionali di ricerca scientifica

FUNZIONE 11 ENTI LOCALI

COMUNI COINVOLTI - COMUNI OSPITANTI - REGIONE - PROVINCIA -
COMUNITA' MONTANE

In relazione all’evento il responsabile dovrà essere in possesso della documentazione

riguardante tutti i referenti di ciascun Ente ed Amministrazione della zona

interessata. Si dovranno anche organizzare dei gemellaggi tra le Amministrazioni

                                                                                       9
comunali colpite, tra le aziende municipalizzate che possono portare soccorso per il

ripristino dei servizi essenziali.

FUNZIONE 12 MATERIALI PERICOLOSI

VV.F. - C.N.R. -

Lo stoccaggio dei materiali pericolosi, le industrie e attività che possono innescare

ulteriori danni alla popolazione, dovranno essere censite e per ciascuno dovranno

essere studiati i potenziali pericoli nonché le relative soluzioni per renderli innocui.

FUNZIONE 13 ASSISTENZA ALLA POPOLAZIONE

AMMINISTRAZIONI COMUNALI COINVOLTE E OSPITANTI

Per fronteggiare le esigenze della popolazione che in seguito all’evento calamitoso

risultano senza tetto o soggette ad altre difficoltà, si dovranno organizzare in loco

delle aree attrezzate per fornire i servizi necessari.

A questa funzione dovrà presiedere un funzionario dell’ente amministrativo locale che

possiede la necessaria conoscenza e competenza in merito al patrimonio abitativo, alla

recettività delle strutture turistiche (campeggi, alberghi etc.) alla possibilità di

utilizzo di aree pubbliche e private da utilizzare come zone ospitanti. Dovrà occuparsi

anche dell’aspetto alimentare garantendo un costante flusso di derrate alimentari, il

loro stoccaggio, e la successiva distribuzione alla popolazione assistita.

FUNZIONE 14 COORDINAMENTO CENTRI OPERATIVI

Il coordinatore della Sala Operativa che gestisce le quattordici funzioni di supporto,

sarà anche responsabile di questa funzione in quanto dovrà conoscere le operatività

degli altri centri operativi dislocati sul territorio al fine di garantire nell’area di

emergenza il massimo coordinamento delle operazioni di soccorso, razionalizzando le

risorse di uomini e materiali. Dunque le amministrazioni che intervengono nella

gestione dell'emergenza, sia il livello comunale, sia il livello provinciale, sia il livello

nazionale, devono strutturarsi con una sala operativa organizzata secondo queste

                                                                                           10
funzioni di supporto, in modo tale che il responsabile della funzione 5 materiali e

mezzi, ad esempio, del livello comunale può interagire con il suo corrispondente della
medesima funzione 5 ma al livello superiore, quello provinciale, ed a sua volta

quest'ultimo comunica con quello della funzione 5 del livello nazionale. In questo modo

se in una località è necessario l'intervento di un mezzo particolare che il Comune non

possiede o sono necessari dei materiali speciali che dispone solo l'amministrazione

dello stato sarà sufficiente che il responsabile della funzione 5 del comune inoltri la

richiesta al suo corrispondente della medesima funzione al livello superiore,

provinciale o nazionale, il quale avrà il quadro completo delle disponibilità dei mezzi

provinciali o nazionali e li farà arrivare velocemente sul posto.

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ALLESTIMENTI LOGISTICI

La gestione unitaria delle emergenze di protezione civile viene effettuata attraverso i

Centri Operativi definiti di Comando e Controllo, che possono essere stabiliti in modo

permanente (COR, CCS, C.P. ecc) o in modo temporaneo (COM, COC ecc) presso

infrastrutture che soddisfano criteri di sicurezza ambientale e di convenienza

logistica, solitamente palestre, scuole ecc.

Le fasi di pianificazione delle attività di protezione civile comprendono quindi le

opportune analisi necessarie ad individuare le strutture idonee ad accogliere il centro

operativo, nonché il relativo fabbisogno di impianti ed attrezzature strumentali. Se

richiesto, saranno intraprese anche le eventuali opere di adeguamento delle situazioni

esistenti, in particolare per quanto riguarda gli impianti tecnologici (elettrico,

telefonico, ecc), che dovranno consentire il funzionamento dei sistemi per l’esercizio

pratico delle attività amministrative e di coordinamento.

Nel caso di soluzioni temporanee, l’acquisizione complessiva e l’accantonamento di

tutte le attrezzature ritenute indispensabili per organizzare il centro operativo

risulta economicamente incompatibile con la tipologia occasionale delle attività di

emergenza, costituendo un immobilizzo di investimenti su capitale deteriorabile.

Appare quindi logica la sola destinazione d’uso, presso gli enti locali di competenza, dei

mezzi strettamente necessari per consentire il regolare svolgimento delle funzioni di

routine nell’ambito della protezione civile, ovvero una essenziale disponibilità

strumentale nei primi momenti dell’emergenza.

Per il fabbisogno integrativo delle risorse, necessarie all’organizzazione del Centro

Operativo per “Funzioni di Supporto”, come previsto dalla pianificazione “Augustus” ,

saranno invece individuate e concordate opportune modalità di acquisizione delle

risorse attraverso convenzioni, noli, ecc.

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AMBIENTI

di seguito sono riportate, a titolo esemplificativo, le configurazioni sommarie di due

possibili Centri Operativi di Comando e Controllo. Le planimetrie sono riferite ad una

situazione ricorrente, ovvero la temporanea destinazione d’uso di ambienti pubblici

con caratteristiche di idoneità strutturale.

   1: Centro Operativo Comunale (C.O.C.)

   il centro operativo è di piccole dimensioni e pertanto più funzioni sono raggruppate

   nei medesimi locali. La struttura è un edificio pubblico (scuola, comune ecc) con

   caratteristiche di idoneità strutturale

                                                                                    13
2: Centro Operativo Misto (C.O.M.)

poiché le dimensioni del centro operativo sono considerevoli, la struttura è stata

ricavata in un complesso sportivo (palazzetto dello sport, palestra, ecc ). Gli spazi

sono realizzati con costruzioni prefabbricate di tipo leggero, che richiedono tempi

minimi di messa in opera.

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RISORSE

risorse essenziali

                   Servizi                dotazione                n°   permanente

 Sala Decisioni              −   Videoproiettore                   1        si
                             −   TV                                1        si
                             −   Telefono                          2        si
                             −   PC notebook con accessori         1        si
                             −   Stampante A4 portatile            1        si
                             −   Scheda PCMCIA GSM/GPRS            1        si
 Sala Situazioni             −   PC desktop con accessori          2        si
                             −   Stampante A4                      1        si
                             −   Telefono                          2        si
 Segreteria                  −   PC desktop con accessori          2        si
                             −   Stampante A4                      2        si
                             −   Fotocopiatrice                    3       (1)
                             −   Plotter                           1       no
                             −   Telefono                          3        si
 Sala TLC                    −   PC desktop con accessori           1       si
                             −   UPS 30’ 3 kVA                      1       si
                             −   Stampante A4                       1       si
                             −   Telefono                           2       si
                             −   Telefono ISDN                      1       si
                             −   Terminale GSM-GPRS-UMTS            1      no
                             −   Telefono satellitare inmarsat      1      no
                             −   Fax                                3      (1)
                             −   Registratore di suono              1       si
                             −   Radio V-UHF regionale              1       si
                             −   Radio V-UHF regionale portatile   10       si
                             −   Radio VHF radioamatori             1       si
                             −   Radio UHF radioamatori             1       si
                             −   Radio HF radioamatori              1       si
                             −   Radio V-UHF servizi antincendio    1      no
                             −   Radio V-UHF polizia provinciale    1      no
                             −   Radio V-UHF servizi forestali      1      no
                             −   Alimentatore stabilizzato 12       5       si
                                 Vcc 25 A
                             −   Inverter 12Vcc 220Vca 600 VA      1        si
                             −   Accumulatore 12 Vcc 110Ah         2        si

                                                                                 15
risorse complementari “Funzioni di Supporto

             Funzioni di supporto                          dotazione         n°   permanente

1 - Tecnico Scientifica, Pianificazione       −   PC desktop con accessori   1
                                              −   Stampante A4               1        no
                                              −   Telefono                   2
2 - Sanità, Assistenza Sociale, Veterinaria   −   PC desktop con accessori   1
                                              −   Stampante A4               1        no
                                              −   Telefono                   2
3 – Mass Media ed Informazione                −   PC desktop con accessori   1
                                              −   Stampante A3               1
                                              −   Telefono                   2
                                              −   TV                         1        no
                                              −   Videoregistratore          1
                                              −   Scanner A3                 1
4 - Volontariato                              −   PC desktop con accessori   1
                                              −   Stampante A4               1        no
                                              −   Telefono                   2
5 – Materiale e Mezzi                         −   PC desktop con accessori   1
                                              −   Stampante A4               1        no
                                              −   Telefono                   2
6 – Trasporto Circolazione e Viabilità        −   PC desktop con accessori   1
                                              −   Stampante A4               1        no
                                              −   Telefono                   2
7 - Telecomunicazioni                         −   PC desktop con accessori   1
                                              −   Stampante A4               1        no
                                              −   Telefono                   2
8 – Servizi Essenziali                        −   PC desktop con accessori   1
                                              −   Stampante A4               1        no
                                              −   Telefono                   2
9 – Censimento Danni a Persone e Cose         −   PC desktop con accessori   2
                                              −   Stampante A4               1        no
                                              −   Telefono                   2
10 – Struttura Operativa S.a.R.               −   PC desktop con accessori   1
     (Search and Rescue)                      −   Stampante A4               1        no
                                              −   Telefono                   3
11 – Enti Locali                              −   PC desktop con accessori   1
                                              −   Stampante A4               1        no
                                              −   Telefono                   2
12 – Materiali Pericolosi                     −   PC desktop con accessori   1
                                              −   Stampante A4               1        no
                                              −   Telefono                   2

                                                                                           16
IMPIANTO ELETTRICO

Oltre le caratteristiche realizzative di sicurezza, richieste dalle normative vigenti

(CEI 64-8 in Italia), l’impianto elettrico deve soddisfare le migliori condizioni di

esercizio anche in occasione di imprevedibili situazioni, come l’interruzione della

fornitura di energia dalla rete esterna od i guasti di utilizzatori interni che

potrebbero indurre fenomeni indesiderati su tutto l’impianto a servizio del centro

operativo.

Il quadro principale di alimentazione dovrà pertanto essere sezionabile dalla rete del

gestore elettrico, al fine di consentire l’inserimento in sicurezza di un generatore di

corrente autonomo.

Il generatore, del tipo mobile su container insonorizzato, avrà caratteristiche

adeguate ai carichi massimi previsti (rif ISO 8528) e dovrà essere reperibile in tempi

strettissimi, anche attraverso l’ausilio di società convenzionate.

In relazione al numero di vani e servizi, l’impianto di distribuzione interno sarà

realizzato su alcune dorsali separate, in modo da isolare eventuali guasti localizzati.

Dal quadro principale si deriveranno quindi più dorsali per l’illuminazione, per le prese

monofasi a 220 V, quelle eventualmente trifasi a 380 V, secondo una suddivisione per

aree funzionali.

Eventuali sistemi di emergenza, come i gruppi di continuità statici (rif EN 50091), è

preferibile siano del tipo compatto, da applicare ai singoli utilizzatori in funzione delle

varie necessità. Sono in tal modo limitate le problematiche gestionali dovute ad un

impianto di emergenza generale (locali speciali per il ricovero degli accumulatori,

manutenzione ecc).

Al fine di valutare approssimativamente il fabbisogno energetico del centro operativo,

parametro necessario per la determinazione della potenza dei generatori, potranno

essere adottate le seguenti indicazioni di massima

                                                                                          17
potenza:

                                                   Potenza media
                                                  comprensiva del
                           Tipologia del Servizio    fattore di
                                                  contemporaneità
                            Illuminazione uffici e          10 W/m2

                                     corridoi

                              Prese uffici senza            15 W/m2
                               climatizzazione

                               Prese uffici con             40 W/m2
                               climatizzazione

                               Prese Sala TLC               60 W/m2

                             Utilizzatori speciali        valori di targa

portate dei cavi:

                     lunghezza linea sezione del cavo in              corrente
                    monofase max 50m        mm2                      Ampere (A)

                    dorsale principale            6 mm2                     32

                       derivazione                4 mm2                     20

                       derivazione              2,5 mm2                     16

                       derivazione              1,5 mm2                     10

                                                                                  18
IMPIANTO TELEFONICO

L’impianto telefonico interno al centro operativo potrà essere predisposto secondo la

tecnologia analogica e/o digitale. Quest’ultima soluzione appare tuttavia preferibile

per le qualità superiori dei servizi applicabili.

Un centralino di terminazione automatico PABX (Private Automatic Branch eXchange),

provvederà ad interfacciare la rete interna con la linea pubblica esterna disponibile

(PSTN, PSDN, ISDN, ADSL, GSM, GPRS). Al centralino PABX faranno capo tutti i

derivati della rete interna, ovvero telefoni, fax, modem, scheda DECT ecc.

Al fine di evitare possibili problemi per sovraccarico, è necessario stabilire il

fabbisogno di linee in ingresso al PABX in funzione del numero di derivati, stabilendo

eventuali priorità degli utilizzatori. E’ inoltre opportuno acquisire anche qualche linea

diretta passante il PABX, per gli usi riservati e per quelli del centro TLC.

Le caratteristiche principali dell’impianto telefonico sono le seguenti:

apparecchi:
                             tecnologia              caratteristiche

                       telefono BCA analogico   −     semplice apparecchio
                                                −     multifunzione
                          telefono digitale     −     semplice apparecchio
                                                −     multifunzione
                           PABX analogico       −     scheda a gruppi di 8
                                                    derivati
                           PABX digitale        - scheda a gruppi di 16
                                                  derivati

fabbisogno linee:

                          linee in ingresso              derivati

                                 4                          16
                                 8                         50

                                                                                      19
IMPIANTO DATI

La predisposizione di una rete interna di collegamento fra computer (LAN) sarà attiva

solo per le macchine che sono destinate ad un utilizzo permanente. La derivazione di

terminali di rete in tutti i locali destinati ad accogliere le funzioni è tuttavia

auspicabile.

L’adozione di un sistema con server unico, maggiormente efficiente, pone però il

problema della possibile interruzione del servizio di tutta la rete in caso di problemi

alla macchina principale, questa soluzione dovrà pertanto essere attentamente

valutata.

I componenti fondamentali per la realizzazione di una rete, possono essere i seguenti:

                          componente                caratteristiche

                     Computer con scheda di     scheda Fast Ethernet
                             rete
                            server               uno per macro area

                              hub                       10 Mbps
                           cablaggio          doppino 10BaseT Categoria
                                                          5
                       sistema operativo      Windows NT, Novell Net
                                                      Ware
                            router
                        linea telefonica        −   analogica
                                                −   ISDN
                                                −   ADSL
                                                −   FIBRA OTTICA
                                                −   SAT

La rete LAN sarà normalmente collegato ad una linea esterna, telefonica o per dati ad

alta velocità, per consentire il collegamento in rete WAN e quindi le telecomunicazioni

esterne al centro.

                                                                                    20
IMPIANTO RADIOELETTRICO

Le principali applicazioni radioelettriche che sono comunemente utilizzate per le

comunicazioni presso il Centro Operativo di Comando e Controllo, sono di seguito

sintetizzate:

   1. telefonia cellulare

   i sistemi attuali (GSM, GPRS, UMTS) consentono il trasferimento di voce e dati

   attraverso   apparecchiature    personali   o   schede   inserite   nei   PABX.   Le

   infrastrutture d’esercizio sono predisposte e gestite dalle società distributrici dei

   servizi. Questi sistemi non richiedono la realizzazione da parte dell’utenza di

   particolari installazioni se non nei casi di scarsa copertura di rete (antenne

   direttive). Per gli usi gestionali del centro operativo la telefonia cellulare

   rappresenta una risorsa molto importante ed è opportuno prevedere la disponibilità

   di un certo quantitativo di telefoni portatili ed eventualmente di terminali da

   interfacciare con il centralino PABX.

   2. telefonia senza fili (cordless)

   all’interno del centro operativo l’utilizzo di un sistema cordless digitale (DECT),

   risulta sicuramente utile. Con l’adozione di apposite schede è possibile

   interfacciare il centralino PABX con il sistema DECT, che consentirà pertanto la

   comunicazione privata mobile tra utenti interni al centro ed il trasferimento di

   chiamate tra questi e la linea PSTN.

   E’ opportuno però verificare la necessità di eventuali ripetitori passivi per

   estendere il raggio d’azione dei terminali DECT.

   3. private mobile radio (PMR-PAMR)

   le comunicazioni di tipo operativo, necessarie al coordinamento e controllo delle

   attività di soccorso, sono normalmente gestite da sistemi radiomobili di tipo

   privato che, in caso di emergenza, consentono maggiore flessibilità rispetto ai

   servizi di telefonia pubblici. La rete radio è normalmente costituita da una o più

   stazioni ripetitrici, configurate tecnicamente in modo da assicurare i collegamenti,

                                                                                     21
in un’area definita, ad una serie di stazioni radiomobili. L’utenza è rappresentata da

un unico soggetto destinatario di una concessione, l’utilizzo del sistema avviene

quindi su una o più frequenze stabilite dedicate (PMR). Al momento le tecnologie

digitali consentono anche il cosiddetto multiaccesso, ovvero la condivisione di una

unica frequenza da parte di più insiemi di utenti, eventualmente collegabili tra loro,

senza problemi di interferenze (PAMR). Questi sistemi sono in fase avanzata di

realizzazione in molte realtà europee ed italiane. TETRA e il TETRAPOL sono le

tecnologie maggiormente interessate e vengono efficacemente utilizzate dai

servizi di emergenza e sicurezza.

E’ evidente che le reti PMR sono indicate prevalentemente alla gestione delle

emergenze di tipo specialistico (sanità, VVF, volontariato ecc), mentre quelle PAMR

consentono la gestione unificata delle emergenze complesse.

4. comunicazioni satellitari
la disponibilità di uno o più sistemi satellitari offre una certa sicurezza nelle

comunicazioni    di   tipo   strategico.   Esistono   due   tipologie   di   satelliti   per

comunicazioni:

      A) satelliti geostazionari (GEO): idonei alle comunicazioni di tipo semifisso

          ed in grado di supportare anche trasmissioni in banda larga. Le stazioni

          terrestri sono però vincolate dalla direzionalità dei segnali e dalla

          necessità di avere antenne paraboliche con dimensioni notevoli (a maggior

          diametro corrisponde maggior segnale). I satelliti GEO sono quindi

          indicati per situazioni di tipo permanente. Esistono tuttavia sistemi

          portatili di medie piccole dimensioni denominati VSAT (Very Small

          Aperture Terminal), che supportano servizi voce-fax-dati a bassa

          velocità (es: INMARSAT M) o a larga banda (es: EUTELSAT DSAT2000)

          che sono particolarmente indicati per le soluzioni temporanee o mobili. I

          sistemi GEO sono generalmente già operativi da anni e non presentano

          particolari problemi di affidabilità.

                                                                                          22
B) satelliti ad orbita media (MEO) o bassa (LEO): idonei a comunicazioni di

          tipo mobile, con apparecchi di piccole dimensioni e prevalentemente in

          modalità voce-dati con bit rate modesto. Per garantire la piena copertura

          del servizio i sistemi orbitanti richiedono costellazioni di satelliti

          numericamente considerevoli. Attualmente i gestori principali sono in

          fase di completamento dei relativi impianti e pertanto non sempre viene

          assicurata la continuità dei segnali.

5. rete radioamatoriale
la rete radio gestita dal servizio internazionale di radioamatore consente il

collegamento tra i centri operativi attraverso le proprie bande di frequenza

attribuite, che spaziano in buona parte dello spettro radioelettrico.

In funzione della frequenza impiegata sono accessibili trasmissioni sia a breve

distanza sia a media e lunga distanza.

La gamma HF (onde corte) consente collegamenti in fonia anche a considerevoli

distanze, tuttavia le caratteristiche di qualità dei segnali possono risultare

instabili essendo legate a fenomeni di propagazione delle onde radio ed alla

presenza contemporanea di altre emissioni. In ogni caso una stazione mediamente

attrezzata è in grado di assicurare il servizio in ambito nazionale.

Le gamma VHF (onde cortissime) e quella UHF (onde ultracorte), sono impiegate

per collegamenti i locali punto punto, ma anche per trasmissioni a media distanza

attraverso le infrastrutture presenti, come i ponti ripetitori semplici o le dorsali

ripetitrici. Queste applicazioni risultano le più flessibili e stabili e sono in grado di

soddisfare le esigenze comunicative dei centri operativi.

Il servizio di radioamatore, non presentando caratteristiche di professionalità,

risulta conveniente dal punto di vista economico, ma richiede la definizione di

standard procedurali ed accordi con le organizzazioni di settore per renderne

efficace il funzionamento.

                                                                                      23
SERVIZIO TELECOMUNICAZIONI (TLC)

La messaggistica necessaria alla gestione delle attività del Centro Operativo ed in

particolare quella di carattere ufficiale o strategico, richiede sia un trattamento

amministrativo, sia una corretta modalità di trasmissione o ricezione.

Questa importante funzione viene svolta dal Servizio Telecomunicazioni le cui

componenti essenziali sono:

- la segreteria:

 - accettazione messaggi

 - inoltro messaggi

 - archiviazione

- la sezione telecomunicazioni

- trasmissione messaggi

 - ricezione messaggi

                               accettazione                         ricezione TLC

                               protocollo                 inoltro

                              archiviazione                     trasmissione TLC

                                                                                    24
le risorse tecniche ( radio, telefoni, fax ecc) ed il personale specializzato addetto al

trattamento dei messaggi, trovano posto in un’area contigua alla Sala Situazioni ed alla

Sala Decisionale

La zona di pertinenza è riservata e l’accesso è consentito al solo personale autorizzato

in servizio.

segreteria

La segreteria TLC provvede al trattamento amministrativo dell’informazione che

dovrà essere trasmessa e di quella ricevuta.

Il personale incaricato si occuperà della corretta redazione dei moduli per messaggio,

che dovranno essere completi di tutti i dati necessari allo smistamento in entrata o in

uscita.   La   segreteria   provvede   anche   alla   numerazione   di   protocollo   della

corrispondenza ed alla archiviazione dei messaggi.

In ausilio al personale di segreteria sarà affiancato un opportuno numero di staffette

per la consegna della corrispondenza all’interno del Centro Operativo.

sezione tlc

la sezione telecomunicazioni ha il compito di trasmettere o ricevere i messaggi

destinati o provenienti dagli     altri Centri Operativi, attraverso l’adozione delle

metodologie tecniche più opportune.

I principali sistemi sono prevalentemente quelli disponibili con le applicazioni di rete

(PSTN, ISDN, ADSL, Fibra Ottica,         ecc) e quelli realizzabili con le installazioni

radioelettriche (GSM, GPRS, UMTS, Satellite, PMR, Rete Radioamatoriale).

                                                                                        25
trasmissione messaggi

                                             Il messaggio in
                                           entrata è generato                    NO
                      SI
                                            da un’Ente per un
                                               altro Ente?

                                                                        Il messaggio contiene
                                                                        informazioni relative
                                                  SI
             Messaggio Ente per                                             all’emergenza?
            Ente da trascrivere su
                 modulo con
               CLASSIFICA EE

                                         Messaggio Informativo di
                                         Emergenza da trascrivere
                                              su modulo con                     NO
                                             CLASSIFICA IE

              COMPILAZIONE:
       -   DA:
       -   A:                                                           Messaggio operativo
                                                QUALIFICA
       -   PERCO:                                                       che non necessita di
                                            -    P.P.
       -   GR.DATA ORARIO                                                   trascrizione
                                            -    D.D.
       -   PROT. TRASMISSIONE               -    O

                                                                          OPERATORE TLC
                                          OPERATORE TLC                   TRASMISSIONE
                                          ANNOTAZIONE:                     MESSAGGIO
                                     -   DATA:
                                     -   ORA:
                                     -   SISTEMA:
                                     -   NOMINATIVO:
                                                                      SEGRETERIA
                                                                    ARCHIVIAZIONE

                                                                                                26
ricezione messaggio

                                          Il messaggio
                                          ricevuto dal
                                       servizio TLC è su
               MODULO                                                CARTA COMUNE
                                       modulo standard o
              STANDARD
                                       su carta comune?

                                                                      STAFFETTA
               Verificare la
            presenza di tutti i                                       INOLTRO AL
              dati necessari                                         DESTINATARIO

              SEGRETERIA

                                          SEGRETERIA
            - PROTOCOLLO DI
                                        ARCHIVIAZIONE
                RICEZIONE

MODULO PER MESSAGGI

Per la trasmissione e la ricezione dei messaggi ufficiali, si devono utilizzare

ESCLUSIVAMENTE gli appositi MODULI PER MESSAGGIO STANDARD.

Tutti i messaggi in partenza devono essere compilati dalla segreteria, che provvede

anche ad apporre il numero di protocollo di trasmissione. Il responsabile istituzionale

del Centro Operativo autorizzerà successivamente la trasmissione firmando il modulo

per messaggio.

Analogamente,      i   messaggi   ricevuti   andranno      passati   alla   segreteria   per   la

registrazione del protocollo di ricezione.

L’originale del messaggio sarà      archiviato a cura della segreteria secondo l’ordine

progressivo di protocollo.

                                                                                               27
Il caposala TLC è incaricato di definire le modalità tecniche di trasmissione, in base ai

migliori sistemi di efficienza strumentale disponibili.

I MESSAGGI TRASMESSI O RICEVUTI SONO COPERTI DA SEGRETO.

COMPILAZIONE DEL MODULO:

SPAZIO RISERVATO AL CENTRO……. : indicare l’indicativo del Centro di
Telecomunicazioni

1) DA : indicativo del mittente

2) A     : indicativo del destinatario

3) PERCO : eventuale indicativo del destinatario che riceve per conoscenza

4) QUALIFICA PER COMPETENZA: qualifica del messaggio secondo l’urgenza di

    invio al destinatario

•   PP   Precedenza su tutte le Precedenze (LAMPO)

•   DD Urgente

•   O    Ordinario

5) QUALIFICA PER CONOSCENZA : qualifica del messaggio secondo l’urgenza di

invio all’eventuale destinatario che riceve per conoscenza

•   PP   Precedenza su tutte le Precedenze (LAMPO)

•   DD Urgente

•   O Ordinario

6) GRUPPO DATA ORARIO: data ed ora di compilazione del modulo da trascrivere in

modo continuo es: 5 maggio 1998 ore 14:30 si trascrive: 050519981430

Per i collegamenti nazionali l’orario è quello del fuso italiano in vigore alla data della

trasmissione (legale o solare).

7) N° PAGINE : numero delle pagine del messaggio “compreso questa”.

                                                                                       28
8) CLASSIFICA : indicare se classifica Ente per Ente (E.E.) o Informativo di

Emergenza (I.E.). Se il messaggio è classificato INFO, il modulo non serve.

9) NUMERO DI PROTOCOLLO DI TRASMISSIONE : numerazione progressiva di
  trasmissione secondo il registro di protocollo.

NUMERO DI PROTOCOLLO DI RICEZIONE : numerazione progressiva dei

messaggi ricevuti secondo il registro di protocollo.

RISPOSTA A NUMERO DI PROTOCOLLO : nei messaggi di risposta è il riferimento

obbligatorio necessario per individuare il messaggio di origine.

10) spazio disponibile per il messaggio

FIRMA : firma in chiaro del mittente

Ai sopraindicati campi numerati, che devono essere obbligatoriamente compilati e

trasmessi,   seguono ulteriori spazi ad uso del centro che non fanno parte del

messaggio e che quindi non vanno trasmessi, ma che devono essere completati:

11) FIRMA DEL RESPONSABILE CHE AUTORIZZA LA TRASMISSIONE: firma

del funzionario dell’Ente Pubblico che autorizza la trasmissione del messaggio.

USO OPERATORE: l’operatore deve provvedere ad indicare la data e l’ora di

trasmissione (T) o ricezione del messaggio, nonché il sistema adottato (FM, CW ecc.)

ed il proprio nominativo.

                                                                                  29
MODULO PER MESSAGGIO

Spazio riservato per uso del Centro/Staz. TLC                     COLONNA MOBILE DEL VOLONTARIATO DI
                                                                          PROTEZIONE CIVILE
                                                                       REGIONE EMILIA-ROMAGNA
---------------------------------------------------------
   Qualifica per comp.          Qualifica per conosc.           Gruppo Data Orario           N°pagine               Classifica
     4 PP     DD      O           5 PP    DD     O          6                          7                           8 E.E. I.E.
                                                                                       9   Numero di protocollo di Trasmissione
1 DA _________________________________________________
                                                                                           Numero di protocollo di Ricezione
2 A __________________________________________________
                                                                                            Risposta a numero di protocollo
3 PERCO _____________________________________________

10 ________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
11    Firma del responsabile
                                                                                                           Firma
che autorizza la trasmissione

                      Data      Ora        Sistema          Operat.             Data         Ora         Sistema      Operat.
Operatore
                 R                                                         T

                                                                                                                                  30
ORGANICO SERVIZIO TLC

sezione TLC

                                        MANSIONE                                               UNITA’
                                         CAPOSALA                                                1
     Responsabile della sala TLC; sovrintende tutte le operazioni di telecomunicazione
            assicurando l’applicazione delle procedure comunicative autorizzate.
       Dispone all’occorrenza le misure tecniche necessarie per garantire il servizio.
   E’ in possesso di patente e licenza ordinaria per l’impianto e l’esercizio di stazione di
                                        radioamatore
                                 OPERATORE RADIO FONIA                                           2
                 Provvede alla trasmissione e ricezione dei messaggi radio.
E’ in possesso di patente e licenza di radioamatore se addetto alle comunicazioni tramite
                                       questo servizio.
                              OPERATORE SISTEMI DIGITALI                                         1
             Inoltra e riceve le comunicazioni attraverso segnale elettronico.
                              ADDETTO FLUSSO TELEFONICO                                          2
                       Esegue le comunicazioni telefoniche, o via fax
                             ADDETTO ALLA MANUTENZIONE                                           1
     Provvede alla manutenzione ordinaria delle apparecchiature e della alimentazione
                  elettrica, assicurando il funzionamento delle installazioni

segreteria

                                      MANSIONE                                                 UNITA’
                            RESPONSABILE DI SEGRETERIA                                           1
 Sovrintende tutte le operazioni di segreteria, in particolar modo per quanto riguarda il
                      trattamento delle informazioni e dei messaggi
                               ADDETTO DI SEGRETERIA                                             3
             Applica le procedure autorizzate di trattamento dei messaggi
                                      STAFFETTA                                                  3
           Provvede al recapito dei messaggi all’interno del centro operativo
                              ADDETTO ALLA SICUREZZA                                             1
       Limita l’accesso del solo personale autorizzato alla sala radio e segreteria

   I turni di servizio sono di max 8 ore

                                                                                                     31
ATTIVAZIONE DEL SERVIZIO TLC

L’attivazione e la conduzione dei Centri TLC in emergenza deve avvenire secondo il

seguente prospetto :

FASE DI PREALLARME:

- auto attivazione delle strutture (VERDE) : nel caso di possibili situazioni di

emergenza, piccole scosse telluriche, violenti piogge prolungate, black - out continuato

ecc, il servizio radioamatoriale effettua normalmente comunicazioni relative alla

situazione. In funzione delle informazioni raccolte attraverso questo servizio, gli

operatori del sistema regionale disponibili, potranno attivare all’occorrenza le sale

TLC, informando nel frattempo le proprie strutture di riferimento. Questa fase di

preallarme sarà effettuata su frequenza radioamatoriale e cesserà solo su accordo

congiunto delle stazioni attive. In caso contrario o perdurando le condizioni di

incertezza, l’attivazione di preallarme diventerà di procedura (GIALLO) e dovranno

essere interessati i funzionari di protezione civile istituzionali designati dai piani di

Comune, Provincia, Regione.

- attivazione per procedura (GIALLO): l’attivazione delle sale radio con preallarme

di procedura (GIALLO), viene gestita dai funzionari degli enti locali di riferimento e

del Servizio di Protezione Civile Regionale. In questa fase si dovrà procedere con la

definizione dell’impianto di telecomunicazione richiesto, secondo le competenze ed i

modelli stabiliti. Se consentito dalla struttura gerarchicamente superiore, il

funzionamento delle installazioni potrà essere gestito anche con potenzialità ridotta,

fermo restando la disponibilità in qualsiasi momento di una conduzione a regime.

                                                                                      32
FASE DI ALLARME :

- attivazione per procedura (ROSSO): questa fase è seguente a quella di preallarme

(GIALLO) e deve consentire la massima efficienza ed efficacia della struttura

comunicativa predisposta. L’attivazione avviene su indicazione degli enti istituzionali

responsabili.

- auto attivazione delle strutture        (NERO): nel caso di emergenza conclamata

improvvisa, gli operatori delle sale TLC di protezione civile regionali, in grado di

prestare servizio, attiveranno ove possibile gli impianti, procedendo autonomamente

alla attuazione degli schemi comunicativi stabiliti.

COMUNICAZIONI DI EMERGENZA

Per la gestione ordinaria delle attività di Protezione Civile, la Regione Emilia Romagna

si avvale   dei collegamenti offerti dai servizi di rete, (PSTN; ISDN; GSM; GPRS;

UMTS; Fibra Ottica; Satellite a banda larga) che consentono l’ampia fruizione delle

risorse informatiche e quindi la migliore disponibilità di informazione. I dati vengono

continuamente scambiati con altri servizi regionali, come la Difesa del Suolo, il

Servizio Meteo, le Province, i Comuni ecc. anche attraverso la condivisione di banche

dati.

Un sistema radio PMR, parzialmente strutturato, è inoltre disponibile per i

collegamenti radioelettrici da effettuarsi negli ambiti locali delle Province, tuttavia la

incompleta realizzazione della rete non consente la certezza di un efficace servizio.

Al momento anche il Volontariato Regionale è in grado di operare su questo sistema.

A breve-medio termine è in fase di realizzazione una Rete Multiaccesso Digitale

(TETRA o TETRAPOL) che sarà condivisa tra i servizi di emergenza regionali (118 ,

VVUU, Protezione Civile ecc)

                                                                                       33
Poiché in caso di calamità le tradizionali applicazioni di rete destinate alle

comunicazioni sono spesso interessate da fenomeni di sovraccarico o da problemi che

derivano dalla vulnerabilità dei sistemi, il Servizio di Protezione Civile della Regione

Emilia Romagna si avvale anche di una rete radio alternativa, gestita con la

collaborazione delle organizzazioni che operano all’interno del servizio internazionale

di radioamatore.

La rete radioamatoriale si è infatti rivelata sempre di grande utilità per la capacità di

funzionare in tutte le situazioni.

Per questo motivo sul territorio regionale sono state predisposte numerose centrali

radio, in genere una per ogni Provincia ed altre presso Comuni considerati strategici,

per un totale di oltre 30 installazioni permanenti.

La tipologia delle informazioni che queste installazioni devono trattare, è quella di

diffusione delle direttive strategiche tra le sedi dei principali Enti Territoriali e solo

parzialmente di gestione delle fasi di tipo operativo. Questa funzione è infatti

principalmente di competenza degli istituti preposti agli interventi specialistici di

emergenza, normalmente già asserviti da proprie reti di telecomunicazione (Croce

Rossa, Vigili del Fuoco, AUSL, ecc.).

Il sistema, solo nel caso di emergenza, è operativo sulle frequenze radioamatoriali HF

– VHF – UHF, sia in rete locale per il collegamento tra loro dei centri regionali o tra

questi ed enti esterni, sia in rete nazionale per il collegamento dei centri con il

Dipartimento di Protezione Civile o se necessario internazionale. I metodi di emissione

applicati consentono, oltre che l’inoltro di informazioni con metodi tradizionali come la

“fonia” via ponte ripetitore o diretta, il trasferimento in digitale di messaggi, foto,

fax ecc.

COMUNICAZIONI RADIO ISOFREQUENZIALI

La conduzione di un sistema radio costituito da più Centrali di Telecomunicazione

(TLC), che operano collegamenti isofrequenziali (punto – punto), trova la sua massima

efficacia nella attuazione di modelli comunicativi denominati a “RETE” e “MAGLIA” .

                                                                                       34
Questa tipologia di gestione consente ai vari livelli del sistema di sviluppare

contemporaneamente il flusso informativo, ottimizzando quindi le potenzialità del

sistema stesso.

Lo schema generico rappresentativo di questa configurazione è:

               RETE
                                  MAGLIA

                                                 MAGLIA SECONDARIA

rete

La rete ha la funzione di collegamento tra i centri TLC strategicamente più importanti

(Regione, Province, Enti di valenza regionale), le comunicazioni avvengono attraverso il

coordinamento della stazione responsabile della rete su una o più frequenze

prestabilite ed in modo diretto (simplex), senza l’ausilio di ponti ripetitori. Questo

accorgimento è necessario per evitare l’interruzione dei collegamenti radio dovuti alla

vulnerabilità di asservimenti esterni.

maglia

La maglia è costituita da una stazione TLC periferica di rete (Centro Operativo

Provinciale, Prefettura) che assume la funzione di capomaglia di più postazioni TLC

fisse o semifisse (in genere sede di COM); le attività sono effettuate su una

frequenza stabilita, diversa da quella della rete e da quelle utilizzate dalle altre

                                                                                     35
maglie provinciali. Anche queste postazioni possono essere interconnesse con sistemi

esterni locali di Enti di valenza provinciale (VVFF, CC, PS, CFS, 118 ecc.), mediante

l’utilizzo di appositi terminali dedicati.

Ove possibile è opportuno che il collegamento radio della maglia sia effettuato in

modo diretto, tuttavia in funzione dell’orografia del territorio può essere necessario il

ricorso ad installazioni ripetitrici, in questo caso è vantaggiosa la disponibilità di

impianti di riserva da installare, se necessario, in sostituzione di quelli esistenti

eventualmente danneggiati.

maglia secondaria

La maglia secondaria è un sistema decentrato costituito da postazioni TLC semifisse o

mobili, installate all’occorrenza presso Comuni, Centri Logistici, Campi Base ecc,

collegate ad una stazione referente di maglia, normalmente quella TLC del COM.

L’esercizio delle trasmissioni avviene su di una frequenza diversa da quella della maglia

primaria. Presso queste postazioni sono normalmente presenti anche i terminali dei

sistemi di telecomunicazione per il coordinamento delle unità operative.

Al fine di consentire il collegamento delle installazioni decentrate, normalmente di

bassa efficienza, è necessario prevedere il ricorso a stazioni ripetitrici automatiche,

da posizionare all’occorrenza.

La configurazione secondo lo schema a “ Rete” e “Maglia”, richiede la definizione di un

riconoscimento univoco dei vari elementi. Viene da se infatti che l’individuazione di

questa o quella postazione TLC non può rappresentare una incognita legata ad

attribuzioni di riconoscimento casuali. Il riconoscimento avviene quindi attraverso

l’assegnazione di un indicativo ad ognuna delle stazioni facenti parte del sistema.

NB: poiché questo servizio viene effettuato sulle frequenze radioamatoriali, il

nominativo di stazione è quello ministeriale reso disponibile da un titolare presente.

Tutte le componenti facenti parte del sistema di telecomunicazioni, sono collocate

gerarchicamente secondo le competenze di gestione delle emergenze assegnate agli

enti di appartenenza.

                                                                                         36
Come visto, ogni stazione terminale fa capo a propri responsabili del traffico, le

comunicazioni avvengono in forma bilaterale esclusivamente con questi ultimi, alle cui

disposizioni si attengono scrupolosamente.

indicazioni di massima sulla conduzione del sistema

La ripartizione delle frequenze utilizzate dai vari elementi che costituiscono l’impianto

di telecomunicazioni, dovrebbe essere pianificata in modo da consentire la massima

disponibilità di canali utilizzabili senza determinare interferenze; la scelta delle

gamme in uso, sarà effettuata tenendo conto del diverso comportamento delle onde

elettromagnetiche in relazione alle distanze da coprire, alla orografia del territorio

ed alle caratteristiche di impianto delle stazioni interessate.

Le comunicazioni tra le stazioni facenti parte il sistema, dovrebbero avvenire per

quanto possibile in isoonda. La maggioranza dei centri operativi previsti sono infatti

equipaggiati per consentire questa condizione.

Il ricorso a ponti ripetitori è quindi perlopiù riservato alle esigenze delle maglie

secondarie, cioè tra gli insediamenti fissi già costituiti (COM) e le postazioni

periferiche semifisse o mobili, che normalmente sono dotate di installazioni precarie o

di debole potenza.

                                                                                      37
SCHEMA INDICATIVO DELL’IMPIANTO DI TELECOMUNICAZIONI RADIO

             (C.O.R.)
        CENTRO OPERATIVO                                HF 1                                COLONNA MOBILE
           REGIONALE                                                                       DEL VOLONTARIATO
        EMILIA - ROMAGNA                                                                       REGIONALE

                                 ISPETTORATO
                                  REGIONALE                                                    PRIMA
                                      VVF                                                 ASSISTENZA ALLA
                                                                                            POPOLAZIONE

                      VHF 2
                                   COMANDO
                                  REGIONALE                    CENTRO OPERATIVO
                                     CFS                            MISTO                  CENTRO
              VHF 1                                                                       OPERATIVO
                                                     VHF 3                                COMUNALE
                                    CERPIC
                                   REGIONE                                        VHF 4
                                                     UHF 1
                               EMILIA -ROMAGNA                     POSTO
                                                                  MEDICO
                                                                                                VHF
                                                                 AVANZATO
                                                                                                UHF
                               CENTRO UNIFICATO
                                                                                                 CB
                                  PROVINCIALE
                                                                                               ALTRO
       HF 1                      OPPURE (C.O.R.)

                              CENTRO COORDINAMENTO                                                SERVIZI OPERATIVI:
                                     SOCCORSI
                                   (PREFETTURA)                                                       •   INTERVENTI
                                                                                                      •   MONITORAGGIO
                                                                                                      •   AREE DI ATTESA
                                                                                                      •   ELISUPERFICI
                                                                                                      •   MAGAZZINI
 DIPARTIMENTO DI
PROTEZIONE CIVILE

      ROMA
                                                                                                                     38
configurazione della stazione radio di rete

                                                                             OPERATORE
                                                                             STAZIONE
                                                                            CAPOMAGLIA
                                  OPERATORE
                               STAZIONE DI RETE

                                                     OPERATORE
               OPERATORE                          SISTEMI DIGITALI
            STAZIONE DI RETE

                                 SEGRETERIA

                                                                         AREA RISERVATA

                                                                 Reti non regionali

                                                                 Rete regionale

                                                                 Maglia

                                                                     Flusso interno al centro

                                                                                                39
COMUNICAZIONI RADIO PMR

I sistemi PMR (Private Mobile Radio) sono reti radioelettriche private che vengono

gestite direttamente dagli utilizzatori su frequenze attribuite con concessione

ministeriale. Normalmente il traffico avviene per mezzo di una stazione ripetitrice

semplice, se l’area di esercizio è limitata, oppure da sistemi complessi se la zona è

estesa, in questo caso sono impiegati più ponti ripetitori collegabili tra loro con

diverse soluzioni tecnologiche. In funzione della tipologia del servizio e del numero di

utenze da gestire, gli impianti possono inoltre essere realizzati con tecnica analogica,

per strutture medio piccole o digitale per reti considerevoli.

I maggiori utilizzatori dei sistemi PMR sono i servizi di emergenza, di sicurezza e le

public utilities, che hanno la necessità di gestire le proprie telecomunicazioni,

generalmente in ambito locale, secondo caratteristiche di massima flessibilità.

Le chiamate sono infatti immediate, non esistono tempi di attesa per stabilire il

collegamento e soprattutto le informazioni sono condivise dalle utenze in ascolto.

Questi sistemi trovano un ampio utilizzo anche nell’ambito della protezione civile, in

particolare per consentire le comunicazioni dei soccorsi di tipo specialistico nelle aree

operative.

Gli organismi di soccorso e gli enti locali sono generalmente equipaggiati con propri

impianti PMR, non collegabili tra loro e pertanto le reti attualmente in servizio non

consentono di effettuare il coordinamento unificato delle emergenze. Per questo

motivo è necessario concentrare, nei Centri Operativi di Comando e Controllo, i

terminali delle rispettive reti PMR con esercizio di protezione civile.

I principi di funzionamento dei sistemi PMR sono di seguito sinteticamente

rappresentati.

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