SINTESI DELL'AUDIO-RISPOSTA: "COME SI FA A DIVENTARE BUSINESS COACH - PRIMA PARTE (MP3)"
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SINTESI DELL’AUDIO-RISPOSTA:
“COME SI FA A DIVENTARE BUSINESS COACH - PRIMA
PARTE (MP3)”
Ecco il sommario della prima audio-registrazione (di una serie di tre), che risponde alla
domanda ricevuta nella rubrica “Chiedi a Giulio” sul gettonatissimo argomento:
“Come si fa a diventare business coach?“
Sommario:
1. Chi sono: il mio background professionale e come sono diventato business coach
2. Cosa fa un business coach
3. Le domande chiave per capire SE diventare business coach
4. Le specializzazioni del Coaching
5. Differenze fra coach, tutor, mentore, consulente, trainer e formatore
6. Da dove vengono i coach?
7. Le qualità individuali necessarie per diventare business coach
8. Le competenze per diventare business coach
9. I temi di rapporto e di comportamento col cliente che un business coach deve
conoscere
10. Esempi pratici di problemi che il business coach può incontrare nella pratica
professionale
11. Due grandi tipologie di fare business coaching
12. Crearsi un posizionamento unico e di successo
13. Crearsi una reputazione riconosciuta
14. Costi per diventare business coach
15. Quali guadagni aspettarsi
1) Chi sono: il mio background professionale e come sono diventato
business coach
Mi chiamo Giulio Ardenghi. La mia formazione di base è aziendale. Per 25 anni ho
lavorato in imprese italiane e internazionali, in Italia e all’estero.
La mia carriera è iniziata da giovane venditore e si è conclusa come direttore generale.
Ho lavorato per il gruppo francese Pinault, Printemps, La redoute (P.P.R.),
per Fiat Auto a Torino, Londra, Seoul e Singapore.
1/6Mentre facevo il manager mi sono appassionato di psicologia applicata e ho conseguito
un advanced master triennale in PNL, l’attestato di counsellor e ho fatto centinaia di ore
di tirocinio pratico sia nel personal counselling che nel business counselling.
Ho attivato una strategia di transizione per uscire con soddisfazione da una posizione di
manager per approdare nel business coaching, mia attività attuale.
I miei clienti sono imprenditori, manager e professionisti.
2) Cosa fa un business coach
Offre ad aziende, istituzioni o singoli professionisti un servizio di affiancamento
individuale su temi che riguardano lo sviluppo di competenze nuove, la presa di
decisioni sagge, la messa in atto di azioni efficaci per assicurare nel tempo performance e
risultati specifici di successo.
Il business coach procede con metodo.
Io assicuro anche la misurabilità dei risultati (ROI del business coaching).
Il business coach non trascura mai le conseguenze sulla vita personale del cliente e le
relative responsabilità
3) Le domande chiave per capire SE diventare business coach
Prima di chiedersi come diventare business coach, occorre rispondere con lucidità e
consapevolezza alla domanda: “SE diventare un business coach”.
Cosa che molti trascurano e che è invece la base per prendere una giusta decisione.
“È proprio quello che voglio?”, “Perché?”, “Migliora la mia vita?”,
“Cosa mi appassiona e gratifica di più?”
“Cosa ti spinge veramente a dire voglio diventare business coach?”, “Cosa vuoi
ottenere?, “Quali sono le conseguenze, i cambiamenti nella mia vita personale,
famigliare?”.
Ovvero scoprire l’allineamento fra vera vocazione e stato desiderato.
E altre domande chiave: “È il momento giusto per me?”, “Ho una strategia di
transizione per migrare dalla mia posizione attuale a questa nuova professione?”,
“Ho i mezzi economici per mantenermi durante la fase di start up?”.
Nell’audio-registrazione trovi tante altre utili domande per evitare di partire col piede
sbagliato.
In altre parole scopri l’allineamento fra i tuoi valori personali e il tuo intento di diventare
business coach.
2/64) Le specializzazioni del coaching
Anche il coaching si è specializzato, o meglio si è segmentato: life coaching, spiritual
coaching, leadership coaching, parenting coaching, motivational coaching (molto
diffuso), career/job coaching, executive/corporate coaching, business coaching.
5) Differenze fra coach, tutor, mentore, consulente, trainer e formatore
Per fare chiarezza userò un esempio.
Fare un business plan. Il business coach motiva il cliente a farlo in modo eccellente,
tirando fuori tutte le sue competenze; il consulente te lo fa; il tutor o mentore ti passa la
sua esperienza per evitare errori, il trainer o formatore ti insegna a redigerlo
tecnicamente.
6) Da dove vengono i coach?
Dal mondo della psicologia, dalla formazione e consulenza, dal management aziendale.
7) Le qualità individuali necessarie per diventare business coach
Sensibilità e pragmatismo, etica e riservatezza, disponibilità e pazienza, orientamento
alla persona e alla sua soddisfazione professionale e personale.
Non essere invasivo pur essendo a volte assertivo.
Empatia. Conoscere, per averle vissute sulla propria pelle, le pressioni e lo stress a cui il
cliente è sottoposto nel lavoro.
Capacità di comunicazione.
8) Le competenze per diventare business coach
8.1 Conoscere l’azienda
Conosci per diretta esperienza il mondo delle aziende piccole, medie o grandi.
“Sei stato manager di linea?”, “Hai sentito il fiato sul tuo collo da parte del direttore
vendite per le quote di mercato di fine mese?” , “Ti sei mai confrontato con
installatori, traders, clienti finali, fornitori e con i loro problemi e richieste?
Riconosci le politiche di potere, gli organigrammi impliciti, le consuetudini e i
rituali delle aziende? Conosci i principi dell’economia aziendale?
Hai nozioni di R&D, produzione, logistica, Human Resources, commerciale,
vendita e distribuzione, comunicazione, amministrazione, post vendita e servizio al
cliente?
8.2 Conoscere le persone
Hai un’ottima preparazione pratica del counselling? Dove e quanto tirocinio
pratico hai fatto? Hai seguito un percorso di analisi? Conosci le tecniche di
mediazione e di negoziazione? E quelle importantissime di motivazione duratura
nel tempo? Come gestisci lo stress del cliente? Conosci il diversity management e le
sue implicazioni operative?
3/69) I temi di rapporto e di comportamento col cliente che un business coach
deve conoscere
Capire e usare il linguaggio (gergo) aziendale e professionale del cliente.
Saper creare un rapport col cliente, saper ascoltare attentamente, porre le domande giuste
con eleganza e rispetto.
Catturare e mantenere la sua attenzione e il suo tempo sul ”pezzo”. Garantire la privacy,
rispettare rigorosamente il compito assegnato senza tracimare.
Chiedere feedback sul tuo operato.
Assicurare la misurazione dei risultati (un tema su cui attiro la tua attenzione).
Etica.
10) Esempi pratici di problemi che il business coach può incontrare nella
pratica professionale
• Assistere un amministratore delegato nuovo con obiettivi di cambiamento ad
inserirsi in azienda.
• Aiutare giovane imprenditrice a subentrare con successo al padre, figura
carismatica, in azienda.
• Affiancare chi lancia una start-up, dalla verifica dell’idea, alla pianificazione e
implementazione.
• Aiutare un professionista a condurre trattative diu successo con nuovi soci
potenziali.
• Sostenere un imprenditore che ha paura di non garantire il posto di lavoro ai
propri dipendenti.
• Appoggiare un professionista in difficoltà nel lavoro a mantenere la stima di sè e
dei suoi famigliari.
• Affiancare manager che temono le nuove forme di protesta:“sequestri”temporanei,
occupazione tetti
• Gestire l’ansia da colloquio con direttore di banca di un responsabile
amministrativo.
• Occuparti di gestire e superare la paura di piccoli imprenditori di finire in mano
agli strozzini.
• Suggerire a un professionista come dire a un amico e collaboratore che deve
lasciarlo a casa.
11) Due grandi metodologie per fare coaching
11.1 Tenere corsi dal vivo, via skype, via dvd, e-book (molto usati da motivational
coach)
4/611.2 Tenere incontri faccia a faccia col cliente per problemi specifici elaborando
un progetto ad personam e portando alla luce insieme conseguenze e
responsabilità a livello professionale e personale
Gli imprenditori e i manager sanno distinguere e scegliere fra chi procura uno shock da
adrenalina utile forse per sbloccare una situazione sclerotizzata e chi propone interventi,
con metodo, su problemi concreti proponendo programmi d’intervento tagliati su misura
che assicurino un vero cambiamento duraturo e il mantenimento dei risultati
(misurabili) nel tempo.
12) Crearsi un posizionamento unico e di successo nel business coaching
Vuoi essere un divulgatore o vuoi diventare un business coach che punta al rapporto
individuale?
Crearsi un posizionamento specifico richiede intuizione e metodo per comfrontarsi.
Come trovi la tua unique selling proposition (U.S.P.)?
Alcune specializzazioni sono presidiatissime (corsi e seminari).
13) Crearsi una reputazione riconosciuta
Tempo, pazienza, tanta pazienza, applicazione, costanza, metodo.
Sei l’ultimo arrivato, arrivata nel settore e devi farti conoscere.
14) Costi per diventare business coach
Hai calcolato il budget per corsi, sito, internet marketing, ufficio, etc.?
Hai chiesto preventivi? Hai una riserva per la fase di start up?
15) Quali guadagni aspettarsi
Competizione accanita. Aree già presidiate. Se vuoi guadagnare tanto e subito rivedi il
tuo allineamento valori/vocazione e obiettivi attesi nel diventare business coach.
Come risulta evidente anche da questa sintesi la prima domanda da porsi se sei
attratto/attratta da questa nuova professione, specialista di business coaching, è SE
diventare business coach.
Nella seconda audio-registrazione risponderò nello specifico agli aspetti di formazione:
quali scuole e corsi scegliere, con quali criteri sceglierli, quali domande fare, etc.
Se vuoi sapere quando sarà disponibile, iscriviti (gratis) alla newsletter in questa pagina:
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5/6Puoi scaricare l'audio-registrazione integrale in MP3, di cui questo pdf è la sintesi, in
questa pagina:
http://www.businesscoachingefficace.com/risorse-utili/audio-risposte-chiedi-gratis-a-
giulio.html
Studio GA di Giulio Ardenghi
Coach e Counsellor Professionista
il cui motto è “Pragmatismo con il cuore”
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