SICUREZZA E PREVENZIONE - GRUPPO TELECOM ITALIA nella vita e nella scuola Network Scuola Imprese - "Maestri di mestiere"

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SICUREZZA E PREVENZIONE - GRUPPO TELECOM ITALIA nella vita e nella scuola Network Scuola Imprese - "Maestri di mestiere"
GRUPPO TELECOM ITALIA
Network Scuola Imprese – «Maestri di mestiere»
Venosa,

SICUREZZA E PREVENZIONE
nella vita e nella scuola

Nicola De Tullio
Health, Safety & Environment Sud
SICUREZZA E PREVENZIONE - GRUPPO TELECOM ITALIA nella vita e nella scuola Network Scuola Imprese - "Maestri di mestiere"
PREMESSA

    La cultura della sicurezza, come concetto trasversale a tutti i settori di
    vita e lavoro, deve diventare patrimonio di tutti i cittadini.

    La scuola, agenzia formativa per eccellenza, deve promuovere la
    cultura della sicurezza e della prevenzione, la diffusione di buone
    prassi lavorative e di comportamenti sicuri sul luogo di vita e di lavoro.

    Il D. Lgs 81/2008, (art. 11), invita le scuole ad inserire percorsi
    formativi interdisciplinari in materia di sicurezza.

                                                                           Titolo della Relazione
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DEFINIZIONI

        PERICOLO: caratteristica intrinseca di una situazione,
                  lavorazione, macchinario o attrezzatura
                  tale per cui l’esposizione del lavoratore può
                  portare a conseguenze negative.

        DANNO: tutto ciò che rappresenta una perdita,
               non solo di tipo monetario.

        RISCHIO: è causato dalla esposizione al pericolo e
                 consiste nell’eventualità di subire un danno
                 più o meno grave.

        INFORTUNIO: è un incidente che provoca un danno
                    più o meno grave

                                                                    Titolo della Relazione
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PREVENZIONE

     La prevenzione è l’insieme di tutte le azioni,
     disposizioni e interventi atti a evitare o ridurre
     quanto più possibile l’accadere di eventi dannosi.

     Le misure di prevenzione hanno sempre la priorità
     rispetto ad altre soluzioni.

     Fare informazione/formazione è una importante
     ed obbligatoria misura di prevenzione!

                                                               Titolo della Relazione
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PROTEZIONE

      Le misure di protezione non impediscono che
      accada un evento sfavorevole ma ne riducono le
      conseguenze.

      Tipico esempio di misura protettiva è l’utilizzo
      dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale)
      come le calzature da lavoro, le cuffie, il casco, la
      cintura di sicurezza, ecc...

      Le misure di protezione, talvolta indispensabili,
      sono seconde per importanza all’attività di
      prevenzione.

                                                                       Titolo della Relazione
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INFORMAZIONE, FORMAZIONE E ADDESTRAMENTO

    •I concetti di informazione (articolo 36 TUSL informazione dei
    lavoratori), formazione ed addestramento specifico (articolo 37 TUSL
    formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti) sono considerati
    punti cardine nell’attività di prevenzione.

    • Per tale ragione sono attività che devono essere svolte durante
    tutto l’arco del rapporto di lavoro con programmazione e periodicità.

                                                                        Titolo della Relazione
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INFORMAZIONE

      L’informazione riguarda le misure generali di
      prevenzione e protezione dai rischi connessi alle attività
      svolte dai lavoratori; è destinata a tutti i lavoratori e non
      prevede verifiche dell’apprendimento.

      Si supporta l’intervento di informazione con semplici
      documenti divulgativi quali opuscoli, visione di filmati e
      presentazioni.

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FORMAZIONE

      La formazione consiste in una attività didattica
      progettata e strutturata, composta da lezioni frontali
      ed esercitazioni, basata su programmi con parti
      generali e parti specifiche sui rischi strettamente
      correlati alle singole attività lavorative.

           Prevede test e verifiche dell’apprendimento.

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ADDESTRAMENTO

       L’addestramento     completa     il   percorso
       formativo, integrando le nozioni apprese
       durante i momenti di informazione e
       formazione, con la valutazione di aspetti e
       procedure pratiche ed operative, direttamente
       presso la postazione di lavoro e sotto la guida
       di personale esperto.

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                                                         Nome del Relatore, Nome Struttura   9
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO

      La centralità del concetto normativo di prevenzione è
      attribuita alla valutazione, in capo al datore di lavoro, dei
      rischi presenti in azienda e la conseguente
      programmazione degli interventi migliorativi.

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STUDENTI - LAVORATORI

        L’articolo 2 comma 1.a del Dlgs 81/2008 definisce
        lavoratore….l’allievo degli istituti di istruzione e il
        partecipante a corsi di formazione professionale nei
        quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro
        in genere, agenti chimici, fisici e biologici ivi comprese
        le apparecchiature munite di videoterminali,
        limitatamente ai periodi in cui l’allievo sia
        effettivamente applicato alla strumentazione o ai
        laboratori in questione.

        E’ anche equiparato al lavoratore il soggetto
        beneficiario di tirocini formativi e partecipante a
        forme di alternanza studio - lavoro

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                                                              Nome del Relatore, Nome Struttura   11
DIRITTI, OBBLIGHI, RESPONSABILITA’

        Lo studente quindi, come ogni altro soggetto presente in
        Istituto, è titolare di diritti, doveri e responsabilità in
        relazione al proprio operato ed alla sicurezza
        nell’ambiente scolastico.

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RIFERIMENTO NORMATIVO

        •   COSTITUZIONE

        •   CODICE CIVILE

        •   D.LGS 81/2008 e D.LGS 106/09

        •   Altre norme specifiche (edilizia scolastica,
            prevenzione incendi, primo soccorso….)

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                                                       Nome del Relatore, Nome Struttura   13
COSA DICE LA COSTITUZIONE DELLA REPUBBLICA

   Articolo 32: La Repubblica tutela la salute come
   fondamentale diritto dell’individuo e interesse della
   collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti.

   Articolo 35: La Repubblica tutela il lavoro in tutte
   le sue forme e applicazioni. Cura la formazione e
   l’elevazione professionale dei lavoratori. Promuove e
   favorisce gli accordi e le organizzazioni
   internazionali intesi ad affermare e regolare i
   diritti del lavoro

                                                           Titolo della Relazione
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COSA DICE IL CODICE CIVILE

       Articolo 2087: L’imprenditore è tenuto ad adottare
       nell’esercizio dell’impresa le misure che, secondo la
       particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica, sono
       necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità
       morale dei prestatori di lavoro.

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INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI

                                  DEFINIZIONI

   L’ Infortunio è un evento lesivo prodotto da causa violenta, in occasione di
   lavoro, che determina inabilità.
   L’inabilità può essere:
   - permanente o temporanea

   La malattia professionale è uno stato morboso contratto nell’esercizio ed a
   causa dell’attività lavorativa.

                                                                     Titolo della Relazione
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DECRETI LEGISLATIVI n. 81/08 e 106/09

   La recente normativa per la tutela della salute e della sicurezza nei
   luoghi di lavoro, nota come Testo Unico, ha riunito, aggiornato ed
   armonizzato, le innumerevoli disposizioni di Legge, succedutesi
   nell’arco di più di mezzo secolo, al fine di adeguare la sicurezza sul
   lavoro e la prevenzione all’evoluzione tecnologia ed organizzativa.

   Il Testo Unico si applica a tutti i settori di attività, privati e pubblici,
   quindi anche nelle scuole di ogni ordine e grado.

                                                                           Titolo della Relazione
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D.Lgs.81/08
La nuova filosofia della sicurezza e salute dei lavoratori
                   sul luogo di lavoro

         Legislazione anni 50 fino al D.Lgs 626/94
                        Approccio
              DIFENSIVO e CONFLITTUALE.

                         D.Lgs.

                626/94 e 81/08 ( TUS )

                         Approccio

             PROGETTUALE e PARTECIPATIVO.

                                                          Titolo della Relazione
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PRINCIPI GENERALI DELLA PREVENZIONE

      Obblighi e diritti dei soggetti coinvolti.

      Sicurezza tecnologicamente possibile.

       Programmazione della prevenzione.

  Partecipazione e coinvolgimento dei lavoratori
              e loro rappresentanti.

  Informazione e formazione dei lavoratori e loro
                  rappresentanti.

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I DESTINATARI DEGLI OBBLIGHI DELLA PREVENZIONE

Datore di Lavoro           Dirigenti          Preposto                Lavoratori

                                                   RLS

   Medico              Responsabile del      Rappresentante dei            Addetti alle
 competente        Servizio di Prevenzione    Lavoratori per la            emergenze
                     e Protezione (RSPP)       Sicurezza (RLS)         Titolo della Relazione
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                                                             Nome del Relatore, Nome Struttura
IL DATORE DI LAVORO

Soggetto intorno al quale ruota tutto il sistema della sicurezza.
   In particolare:
   Valuta i rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori;
   Elabora il relativo documento in collaborazione con il Responsabile SPP e, ove
   previsto, con il Medico Competente; previa consultazione dei RLS;
   Designa il Responsabile del SPP.

     Questi obblighi non sono delegabili                  !       Art. 17
                                                                                Titolo della Relazione
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IL DIRIGENTE

  Il dirigente è il soggetto che dirige le attività
   produttive pur senza i poteri tipici del DL

  Il dirigente organizza il lavoro, controlla la
   conformità, segnala le anomalie e interviene a
   correggerle laddove il suo potere di spesa lo
   permette

                                                     Titolo della Relazione
                                           Nome del Relatore, Nome Struttura   22
IL PREPOSTO

    I preposti sono le interfacce tra DL /
     dirigenti e i lavoratori

    I preposti hanno obblighi di vigilanza e
     controllo

                                               Titolo della Relazione
                                     Nome del Relatore, Nome Struttura   23
IL LAVORATORE
  Il lavoratore è la “persona che, indipendentemente dalla tipologia
   contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione
   di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche
   al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione, esclusi
   gli addetti ai servizi domestici e familiari”.
  Il lavoratore, in tema di sicurezza, deve:
     collaborare all’attuazione delle misure;
     rispettare le norme e le prescrizioni;
     utilizzare correttamente le attrezzature;
     utilizzare in modo appropriato i DPI;
     segnalare immediatamente le anomalie;
     non rimuovere o modificare senza autorizzazione …;
     partecipare ai programmi di formazione;
     sottoporsi ai controlli sanitari previsti.
                                      SANZIONI:
     arresto fino ad un mese o ammenda da € 200,00 ad € 600,00.
                                                                     Titolo della Relazione
                                                           Nome del Relatore, Nome Struttura   24
IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE

 Il servizio prevenzione e protezione è costituito da
 soggetti (ASPP) e un responsabile (RSPP) con lo scopo di:

  individuare e valutare i fattori di rischio;
  definire le misure di prevenzione e protezione adatte ai
   rischi rilevati;
  elaborare procedure di sicurezza e validare istruzioni
   operative per le diverse lavorazioni;
  proporre e programmi di informazione e formazione e
   addestramento dei lavoratori.

                                                       Titolo della Relazione
                                             Nome del Relatore, Nome Struttura   25
IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
  Persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per
  quanto concerne gli aspetti della salute e sicurezza durante il
  lavoro (art. 2 c.1 lett. i) D.Lgs. 81/08).

     Le attribuzioni del RLS sono:
       accede agli ambienti in cui si svolgono le lavorazioni

       è consultato in ordine alla valutazione dei rischi e alla
        programmazione della prevenzione

       riceve le informazioni e la documentazione aziendale
        inerente la valutazione dei rischi e le relative misure di
        prevenzione

       è consultato in merito all’organizzazione della formazione

                                                                Titolo della Relazione
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IL MEDICO COMPETENTE

 Medico […] che collabora con il Datore di Lavoro ai fini della
 valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la
 sorveglianza sanitaria (art. 2 c.1 lett. h) D.Lgs. 81/08).

      Gli obblighi del Medico Competente sono:

     collaborare con il DL e con il SPP alla valutazione dei rischi,
      alla predisposizione della prevenzione e alla pianificazione
      degli interventi di informazione e formazione dei lavoratori
     programmare ed effettuare la sorveglianza sanitaria in
      funzione dei rischi specifici, istituendo, aggiornando e
      custodendo le cartelle sanitarie e di rischio dei lavoratori
     visitare gli ambienti di lavoro

                                                               Titolo della Relazione
                                                     Nome del Relatore, Nome Struttura   27
ORGANI DI VIGILANZA
  VIGILI DEL            SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE              ISPETTORATO DEL LAVORO COMPETENZE ISPETTIVE
   FUOCO                                                                       PER LA PREVENZIONE

          ATTUALE ORGANIZZAZIONE DEL DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DELLA ASL

        S.Pre.S.A.L.             Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro

          S.I.S.P.               Servizio igiene e Sanità Pubblica
                                                                                                 Ispettori aventi
                                                                                                 qualifica di
          S.I.A.N.               Servizio Alimenti e Nutrizione                                  ufficiali di P.G.
                                                                                                 data dal prefetto
                                                                                                 (art.21 L833/78)
          S.VET.                Servizio Veterinario

                                                            Possibilità di prescrizione ai sensi dell’art 20/21 del
                                                            D.Lvo 758/94 (n.b. l’ottemperanza ed il successivo
                                                            pagamento della sanzione pari a ¼ del max, trasforma
Ispettorato del lavoro (oltre alle ASL) solo per            l’illecito da penale ad amministrativo)
alcune lavorazioni (es. cantieri edili, attività con
utilizzo di serbatoi sotto pressione, marine, ecc..)

                                                                                                   Titolo della Relazione
                                                                                         Nome del Relatore, Nome Struttura    28
                                                                                                                             28
ALCUNI RISCHI SPECIFICI ATTIVITA’ IN TELECOM ITALIA S.P.A.

         Rischio di caduta dall’alto

                                                       Titolo della Relazione
                                             Nome del Relatore, Nome Struttura   29
ALCUNI RISCHI SPECIFICI ATTIVITA’ IN TELECOM ITALIA S.P.A.

  Rischio di esposizione a gas endogeni
  e/o esplosivi in cameretta

                                                       Titolo della Relazione
                                             Nome del Relatore, Nome Struttura   30
ALCUNI RISCHI SPECIFICI ATTIVITA’ IN TELECOM ITALIA S.P.A.

  Attività di call center :
  lavoro al videoterminale

                                                       Titolo della Relazione
                                             Nome del Relatore, Nome Struttura   31
Grazie
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