SICILIA BEDDA Itinerante A.B.C dal 29 Agosto al 3 Ottobre 2021 - ASSOCIAZIONE BRIANZA CAMPEGGIATORI
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SICILIA BEDDA Itinerante A.B.C dal 29 Agosto al 3 Ottobre 2021 Otto equipaggi impegnati in un percorso non sempre facile ma sicuramente divertente. Gli otto equipaggi sono così composti. Angelo Malaguti detto il capitano Perego Roberto e Luisa Barzaghi Giulio e Nadia Tommasini Silvana e Mario Sguotti Nadia e Giuseppe Campagna Eligio e Emma Birtolo Mario e Maria Lombardo Salvatore e Anna Il 29 Agosto Io e Roberto siamo partiti insieme con destinazione Città di Castello dove ci hanno raggiunti Giulio e Giuseppe. Eligio e Mario vengono in nave e ci raggiungono a Milazzo, Salva e Mario B. sono partiti prima per passare da Matera e ci aspettano a Tropea; ma torniamo al viaggio. A città di Castello abbiamo parcheggiato in libera nella A.A di P/za Ferri, era la festa del paese ma gli addetti al parcheggio ci hanno trovato un angolino; ciò ha permesso l’assaggio di porchetta e di tante altre cose. A sera sul tardi il parcheggio si è svuotato permettendo ai camper una sosta più consona. Siamo saliti nel centro storico con la scala mobile che parte dal parcheggio per raggiungere il Duomo, una breve visita poi tutti a nanna, domani partenza alle 8,00. Seconda tappa Terracina, pernotto in libera nel parcheggio del porto. Siamo arrivati nel pomeriggio una bella passeggiata sul lungomare, poi la salita al centro storico e infine pesce alla cooperativa pescatori.
Terza tappa Tropea dove ci aspettano Salvatore e Mario B. Il programma prevede la sosta al campeggio Marina del Convento ma ci chiama Mario per informarci che potrebbero esserci dei problemi di disponibilità. Arriviamo nel pomeriggio, abbiamo tribolato non poco per non infognarci nelle viuzze del centro per poi sentirci dire che è tutto prenotato e per una sola notte manco ci fa parlare. Usciamo dal casino del lungomare, facciamo sosta nel parcheggio di un supermercato per cercare un’alternativa. Giulio consulta l’oracolo (Google) e trova posto in un campeggio a Ricadi (5 Km da Tropea). Con un pizzico di scetticismo andiamo al Villaggio Formicoli, mai decisione fu più azzeccata, mare stupendo, poca folla sulla spiaggia, campeggio un po' lasciato andare ma a noi va benissimo. Parcheggiamo all’ombra e telefoniamo a Mario e Salva che sono ben lieti di lasciare Marina del Convento e lo strapieno di Tropea. Con decisione unanime decidiamo di fare un giorno di sosta. Siamo giunti al 2 Settembre, la carovana composta da 6 equipaggi si muove verso Villa S. Giovanni per traghettare con Caronte nella corsia Telepass. Non tutto fila liscio, ad alcuni viene applicata la tariffa camion, ma fatte le opportune verifiche riusciamo a imbarcarci tutti. Giunti a Messina, come ampiamente previsto, ci perdiamo di vista ma il C.B. permette un rapido consulto e relativo congiungimento prima di giungere a Milazzo. Facciamo sosta per due giorni al Garage delle Isole, un’area camper realizzata in un enorme parcheggio tuttofare. Eligio e Mario sono lì ad aspettarci e il gruppo si completa. Dopo pranzo tutti insieme per visitare Milazzo e prenotare l’escursione sulle isole Eolie. Colpo di cu….. (fortuna) oggi è giovedì e al venerdì le escursioni si moltiplicano. Optiamo per Vulcano e Lipari, partenza alle ore 9,00 e rientro alle 17,30. 4 settembre, ci mettiamo in moto per raggiungere Marina di Patti, area camper Saliceto, spartana ma sul mare veramente da sballo. Prenotiamo due pulmini per il
giorno successivo, Tindari la nostra meta. In attesa ci facciamo un bagno di sole e di mare e andiamo alla ricerca di cannoli che abbiamo trovato alla fine del paese, sono i più buoni in assoluto. Difficile da credere ma di cannoli ne abbiamo assaggiati tanti. Dopo la visita a Tindari, siamo al 6 settembre, partiamo con destinazione Cefalù. Facciamo la litoranea e entriamo in autostrada prima di Santo Stefano di Camastra. Ancora una volta ci distacchiamo per poi ricongiungerci prima dell’uscita. A Cefalù dobbiamo pernottare al parcheggio Coco sul lungomare Giardina, ma giunti sul luogo veniamo informati che non si può sostare dopo le 22,00. Visti gli 8 camper i gestori ci portano in un altro parcheggio in fondo al lungomare, decisamente un’ottima soluzione. Decidiamo di pranzare in centro, chiediamo lumi e ci viene indicato un ristorantino Il Vecchio e il Mare. Io ho mangiato benissimo ma non tutti sono soddisfatti, soprattutto chi ha deciso di prendere il fritto di paranza. Non ho pensato di illuminare i compagni di viaggio ma non si può chiedere il fritto in Sicilia. Dopo pranzo andiamo in visita alla cittadina, visitiamo il Duomo e il centro storico per poi rientrare e concederci un paio d’ore in spiaggia, proprio a ridosso del parcheggio dei camper. Essendo un po' decentrato poche persone e acqua limpida. Lasciamo Cefalù alle 8,00 del mattino successivo in modo da evitare il traffico nelle viuzze del paese, destinazione Palermo area sosta di via Quarto dei Mille. Siamo praticamente a ridosso del centro storico, a 500 mt dalla Cattedrale e dal Palazzo dei Normanni. Otto camper sono assai ma l’area è grande, saturiamo le prese di corrente ma i gestori hanno risorse infinite per gli altri ospiti in arrivo. Andiamo subito a visitare il Palazzo della Regione con relativa Cappella Palatina e Giardino Reale, una vera chicca. Nel pomeriggio camminiamo nei dintorni della cattedrale per visitare i vari mercati, Vucciria, Ballarò e il più reale Mercato del Capo.
Il mattino successivo usciamo alle 8,30 con l’intenzione di andare a Monreale, abbiamo così scoperto che l’autobus 389 è il più trafficato di Palermo, in pratica non siamo riusciti a salire, la capacità dimezzata per il covid ha contribuito non poco. Allora ci siamo dedicati alla Cattedrale, alla chiesa di San Giovanni degli Eremiti, alla Martorana, la chiesa di San Cataldo, al Ponte dell’Ammiraglio, ai due teatri, alla marina, alla Fontana Pretoria, ai Quattro Canti ecc. Una navetta gratuita percorre il centro storico in lungo e in largo. Alla sera decidiamo di andare a cercare una bettola in cui mangiare tipico siciliano. La troviamo nella trattoria Michele e Jolanda di via Calatafimi, definirla trattoria è un parolone ma il divertimento è assicurato e poi alla fine non si mangia male. Siamo giunti al 9 settembre, alle 7,30 saliamo al capolinea sul primo autobus 389. Arriviamo a Monreale alle 8,30, la biglietteria è chiusa ma un custode ci permette di entrare. Abbiamo risparmiato 240€, 16€ a testa. Monreale è unica al mondo e contribuisce a fare di Palermo una città altrettanto unica. Palermo è lo specchio della contraddizione siciliana, sporca, decadente ma pure bellissima. Tornati all’area camper a metà mattinata partiamo subito con destinazione Segesta. Segesta è solo una tappa, visita veloce al Tempio Dorico e alla Zona Archeologica, non apprezzata da tutti, poi ci dirigiamo a San Vito Lo capo, Camping Soleado. Che delusione, San Vito era un paesino di quattro case ora è peggio della riviera romagnola. Hanno costruito Hotel e Residence fin sulla spiaggia un caos indescrivibile. Avevamo in programma un’escursione in barca per la Riserva dello Zingaro ma il tempo avverso ci ha bloccato, in compenso abbiamo ordinato CousCous di pesce per tutti in modalità trasporto, veramente buono. Il giorno successivo davano pioggerellina e allora siamo partiti con destinazione Trapani, parcheggio ATM. Il parcheggio esiste ma non è più controllato per cui optiamo per il parcheggio Le Saline che dista 500 mt. 10€ a notte ma senza alcun servizio, scarico intasato, corrente solo per pochi ma doccia gratuita e navetta pure gratuita. Ci siamo fatti portare al porto, che poi è vicinissimo al centro di Trapani, dove abbiamo prenotato il battello per Favignana, la maggiore delle isole Egadi.
La giornata si è completata con la visita al centro di Trapani, belle le mura di difesa che permettono di osservare il centro storico da posizione privilegiata. A Trapani ho assaggiato la Granita al Limone più buona di tutto il viaggio. 13 settembre, giornata dedicata all’escursione a Favignana, l’isola è grande e facciamo un paio di Km a piedi per raggiungere la spiaggia di Calamoni, ma tutte le spiagge sono belle. Giornata dedicata al sole e al mare. 14 settembre, lasciamo il parcheggio delle saline per arrampicarci su Erice. Si potrebbe salire con la funivia ma è in manutenzione e allora saliamo tutti con i camper. Siamo in settembre e i parcheggi son abbastanza liberi. Entriamo nella cittadina da Porta Spada e la percorriamo in discesa fino a Porta Trapani lasciando per ultimo il Real Duomo, un vero gioiello siculo. Nel primo pomeriggio ci muoviamo verso Marsala pernotto al parcheggio delle saline. Arriviamo abbastanza presto e facciamo in tempo per prenotare l’escursione nello Stagnone e relativa circumnavigazione delle isole di Mozia e Santa Maria. Rientriamo giusto in tempo per vedere il tramonto sulle saline che è poi il vero motivo che ci ha spinto a sostare in libera. Se non avete mai visto questo spettacolo della natura fatevi un giro da queste parti, non resterete delusi. Abbiamo fatto tre giorni in libera e i nostri camper soffrono di incontinenza, lasciamo le saline, breve sosta alle Cantine Florio, dove si possono acquistare vini di prestigio, e andiamo a pernottare a Mazara del Vallo nell’area Il Giardino dell’Emiro. L’area non è per niente male ma per loro sfortuna distante da tutto. I gestori vorrebbero coinvolgerci nella visita di Mazara in modo da allungare la nostra permanenza, ma la cittadina non ha nulla da dire. Ci facciamo portare ad acquistare pesce spada, una fettona a testa che grigliamo sui fornelli portatili. Bellissima serata di aggregazione che ci permette una conoscenza personale più approfondita.
Il giorno successivo andiamo a Sciacca con l’obiettivo di pernottare al porto. Lasciamo i camper in parcheggio, saliamo i 300 gradini che ci portano nel centro storico e ci accingiamo a visitare la cittadina. Dopo pranzo facciamo un piccolo consulto e decidiamo di cercare un’altra soluzione per il pernotto in quanto al porto sono in corso dei lavori di ampliamento della sede portuale. Decidiamo di andare a Porto San Marco in libera sul mare, 6 Km da Sciacca. Nessun servizio, un solo bar sulla spiaggia e senza granita, la pizzeria apre alle 19,00, ma mare e spiaggia sono solo per noi. Posto fantastico, inimmaginabile il caos in agosto. Al mattino partenza alle 8,00, dobbiamo anticipare le poche auto che scendono a mare in quanto per uscire da porto San Marco dobbiamo percorrere una strada stretta e in salita. I camper partono distanziati di alcuni minuti, diamo il via col CB al camper successivo. Quando tutti sono usciti si prosegue per Realmonte, area attrezzata La Scala dei turchi. L’area è molto bella, ben organizzata e con la navetta gratuita per la spiaggia. Scendere in spiaggia e comunque comodo con una scalinata lunga ma non faticosa. Siamo in anticipo di un paio di giorni sul programma ma decidiamo di non consumarli qui ma nella sosta successiva, Punta Braccetto. A dire il vero il programma prevedeva una deviazione per Piazza Armerina ma praticamente quasi tutti hanno visitato la Villa del Casale. Il gruppo si divide, Salvatore e Mario B. vanno alla Valle dei Templi e a Piazza Armerina mentre gli altri si muovono verso Punta Braccetto, Camping Scarabeo. Siamo arrivati al momento giusto, 15 camper francesi avevano lasciato il campeggio, che risulta comunque pieno e prenotato fino a gennaio. Prendiamo posto e prenotiamo per i due transfughi di Villa Del Casale. Il campeggio è molto bello, ma le mosche sono tantissime e dispettose. Due giorni di mare poi affittiamo un pulmino e un’auto, Salvatore era andato a trovare i parenti, e partiamo per visitare Ragusa Ibla, Modica e Scicli. Tutte queste cittadine caratterizzano il trionfo del barocco siciliano, molto belle. Siamo giunti al 21 settembre e decidiamo di fare una sosta mare a Pozzallo nell’area camper in cui Bruno da anni trascorre l’estate, Il Giardino di Epicuro. Ad un primo impatto ci sembra tutto brutto, negli occhi abbiamo il barocco, ma poi ad un esame
più attento scopriamo una spiaggia bellissima ed una cittadina pulita e elegante, ha ragione Bruno. Tappa successiva Marzamemi con pernotto in libera su un pratone. Restiamo impressionati dalla dimensione dei parcheggi, enormi e tutti vuoti. La stagione è agli sgoccioli ma in luglio e agosto deve essere un putiferio. Molto carina la cittadina, una volta villaggio di pescatori e ora meta turistica di massa. 23 settembre. Lasciamo Marzamemi e fatti pochi Km ci fermiamo alla Villa Romana del Tellaro, 8€ buttati. Altra cosa è la tappa successiva, Noto bellissima e misteriosa. Lasciamo i camper nel parcheggio di via Fazello, fortunatamente non c’è il mercato altrimenti non sapremmo proprio dove parcheggiare gli 8 camper. Visitiamo la cittadina e ci diamo appuntamento per le 14,30, si riparte con destinazione Siracusa. Arriviamo all’area Von Platen verso le 16,00, che desolazione sporca e male in arnese ma comodissima per visitare i tesori della città. Alle 17,00 parte la navetta per l’Ortigia e non ci facciamo scappare l’occasione. Ortigia ha lasciato di stucco i miei compagni, è proprio bella e ci siamo ripromessi di tornare domani sera per una bella cenetta. Rientriamo con la navetta sotto una pioggerella leggera. Il giorno successivo si va per aree archeologiche, ci muoviamo a piedi per 1 km circa. L’area archeologica di Siracusa è unica al mondo va visitata almeno una volta nella vita. Io credo di averla visitata almeno 5 o 6 volte e non mi stanco mai di rivederla. Usciamo verso mezzogiorno e ci riposiamo ai camper, alle 17,00 si riprende la navetta per l’Ortigia.
Eligio e Roberto hanno scandagliato Trip Advisor per trovare un ristorante all’altezza, li visitiamo ma sono piccoli adatti per le coppiette, noi siamo in 15 e rumorosi. Il fiuto però non ci manca e scopriamo Il Cortile di Archimede in via della Maestranza, andateci, piatti della tradizione con materie prime di eccellenza e non abbiamo pagato tantissimo. Mario e Giuseppe si sono stufati, forti del fatto che la parte restante della Sicilia è a loro nota, decidono di rientrare. Rimaniamo in 6 e per fortuna perché già a Catania abbiamo fatto fatica a parcheggiare. Il parcheggio di Piazza Verga sembra pieno ma andando a vedere bene a piedi riusciamo a trovare posto. Siamo in pieno centro, 600 mt dalla Cattedrale e da Piazza Bellini. Dietro alla Cattedrale ritroviamo il mercato del pesce, mercato dalle tinte forti fatto per uomini veri. Pranziamo con un paio di arancini niente male e ripartiamo per pernottare nel porto di Acitrezza, davanti ai faraglioni di Polifemo. Ci arriviamo in un battibaleno, per entrare la strada si stringe sempre più, auto parcheggiate a ca…… di cane, dal CB tutti muti. Riusciamo nell’intento ma il parcheggio del porto è tutto pieno, un ragazzo ci dice di entrare, in fondo al porto il posto c’è. A dire il vero ci troviamo nella zona demaniale con divieto di ingresso, il ragazzo ci propone un giro in barca e ci dà il suo biglietto dicendo,” se ci sono problemi chiamatemi che ci penso io”. A questo punto il giro in barca diventa doveroso. Dopo la barca visitiamo il paesino, nulla di eccezionale ma lo spettacolo inizia all’imbrunire, meraviglioso. Parlando con i residenti veniamo a scoprire che la funivia dell’Etna è chiusa e le escursioni sul cratere bloccate per precauzione, in effetti tutto intorno c’è pulviscolo lavico.
Anche il fiume Alcantara è in secca dopo tanti anni, ragion per cui il nostro programma subisce una radicale modifica. Saltiamo l’Etna e Le Gole di Alcantara e dirigiamo su Giardini Naxos. Sappiamo che per uscire da Acitrezza ci potrebbero essere dei disagi, quindi partiamo presto, Salvatore va a trovare altri parenti e in 5 equipaggi raggiungiamo l’area camper Lagani. Credetemi, super attrezzata e molto curata, hanno prenotazioni fino a gennaio, sono già in arrivo gli “svernatori”, cioè coloro che fanno i mesi invernali in Sicilia. A spizzichi e bocconi troviamo posto; Eligio ci lascia il giorno dopo perché deve passare per Siena a riparare la doccia e noi ci facciamo tre giorni tra mare e cultura. Il giorno successivo andiamo in autobus a Castelmola per poi scendere a Taormina, pranziamo con un paio di arancini e terminiamo la giornata al mare. In pratica il nostro tour finisce qui, abbiamo avuto la fortuna di catturare l’ultimo scampolo d’estate, la compagnia è stata all’altezza e insieme abbiamo superato i piccoli disguidi che inevitabilmente si incontrano in un itinerante così lungo. Con un paio di giorni in anticipo sul programma lasciamo la Sicilia, solito casino con i biglietti di Caronte/Telepass, tanto che Giulio si deve imbarcare col traghetto successivo, ma un’oretta dopo il gruppetto si ricompone. Mario B. ci lascia al bivio di Castrovillari per andare in Puglia e i tre sopravvissuti fanno sosta a Battipaglia. Sosta tecnica che non ci impedisce un’ultima cena nel ristorante di proprietà del gestore dell’area camper Lagomare, altra eccellenza di piatti tipici. Siamo rimasti in tre Io, Giulio e Roberto, ultima tappa a Lucignano nei pressi di Arezzo. Lucignano ha un’area camper con corrente, spartana ma gratuita, piena di stranieri che sembrano a proprio agio. Il paese piccolo ma molto carino, un borgo medioevale molto ben curato. Siamo proprio alla fine, Giulio va per Firenze, io mi fermo a Ferrara e Roberto prosegue per Milano. Le considerazioni sul viaggio le lascio agli altri, Io mi sono divertito un sacco. Angelo Malaguti
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