Sezione controllo affari comunitari e internazionali
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PARTE I - ATTIVITÀ DI CONTROLLO E CONSULTIVA N. 3-4/2017 *** Sezione controllo affari comunitari e internazionali 15 – Sezione controllo affari comunitari e internazio- nali; deliberazione 3 agosto 2017; Pres. Granelli, Rel. Coppola, Rucireta. Amministrazione dello Stato e pubblica in gene- re – Ministero della difesa – Cooperazione inter- nazionale – Programmi di armamento – Spese di investimento – Produzione e sviluppo del ve- livolo F-35 – Relazione al Parlamento. Tfue, art. 287; l. 14 gennaio 1994 n. 20, disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti, art. 3. La Sezione di controllo per gli affari comunitari e internazionali ha approvato la relazione speciale sulla partecipazione italiana al Programma di co- operazione internazionale Joint strike fighter (Jsf), avente ad oggetto lo sviluppo e la produzione del ve- livolo F-35 Lightining II. Al programma partecipano nove paesi, con livelli differenziati di partnership, e con la presenza prevalente degli Stati Uniti, la cui quota di finanziamento copre oltre il 75 per cento della spesa per la fase di sviluppo. Il velivolo è de- stinato a soddisfare le esigenze operative dell’Aero- nautica militare e della Marina militare, consenten- do il graduale rimpiazzo della flotta ormai obsoleta. La relazione prende in esame l’intera progressio- ne del programma di armamento, rilevando come le problematiche tecniche emerse nel corso della fase di sviluppo, e ancora non completamente risolte, ab- biano determinato ritardi nella consegna della piena capacità operativa e prodotto significativi aumenti dei costi finali di acquisizione. La parziale sovrapposizione della fase di svilup- po con quella di produzione e la incompleta confi- gurazione del velivolo sono fra i principali fattori di criticità, a fronte dei quali taluni paesi partner, tra cui l’Italia, sono stati indotti a ridurre o rimodulare la propria partecipazione. La sezione ha valutato, da un lato, l’ammonta- re della spesa già sostenuta a carico del bilancio nazionale per le fasi di sviluppo e di produzione a intensità ridotta; dall’altro, l’entità dei ritorni fino- 128
N. 3-4/2017 PARTE I - ATTIVITÀ DI CONTROLLO E CONSULTIVA ra conseguiti sul piano tecnologico, industriale e 1. Premessa occupazionale, indicandone la distanza rispetto alle Il Programma d’investimento Joint strike fighter attese iniziali, nonché le prospettive per il futuro, in F-35 ha ad oggetto lo sviluppo e la produzione di una vista dell’ormai prossimo passaggio alle fasi di pro- famiglia di velivoli dotati di capacità multiruolo e di duzione piena e di supporto. Speciale attenzione è caratteristiche tecniche di ultima generazione, qua- stata riservata al valore economico dell’infrastruttu- li: bassa osservabilità ai radar (tecnologia stealth); ra approntata nella base di Cameri; essa manifesta, elevata integrazione dei sistemi e sensori di bordo nelle attuali condizioni, un eccesso di capacità pro- (sensor fusion); elevate prestazioni di ricognizione duttiva, da colmare con ulteriori attività di produzio- e identificazione; precisione di ingaggio; capacità di ne in favore di altri partner, o con le future attività raccogliere, elaborare e trasmettere in rete un alto di maintenance. numero di informazioni essenziali non solo per la si- Sulla scorta delle analisi svolte, la Corte ha curezza e il completamento delle missioni, ma anche sottolineato l’esigenza di assicurare continuità al per la superiorità informativa e la presa di decisione programma, tenuto conto degli investimenti già ef- strategica (capacità netcentriche). (Omissis) fettuati e delle prospettive economiche di medio ter- L’aereo nasce dall’esigenza del Pentagono ame- mine. (1) (1) ricano di disporre di un velivolo d’attacco comune alle flotte dell’Air force, del Corpo dei marines e (1) I. - Il testo integrale della relazione si legge in Rivista della Marina. Ne sono previste tre varianti: una a web Corte conti, fasc. n. 18/Settembre 2017, . II. - La relazione in epigrafe si segnala per l’approccio ori- ginale seguito dalla Corte, che ha analizzato gli aspetti finanziari per il momento solo il 10 per cento del programma generale (a della partecipazione italiana al Programma Jsf, collegandoli fronte di un 16 per cento di opportunità effettivamente tradotte con i profili di valutazione economica della spesa in materia di in contratti per l’industria nazionale), mentre le opportunità armamenti. Quest’ultima – a dispetto della sua tradizionale clas- di maggior rilievo sono collegate alla fase di produzione e sificazione quale spesa di natura corrente nel bilancio generale consegna dei velivoli. A giudizio della Corte, l’accelerazione dello Stato – è stata considerata come spesa di investimento, e degli acquisti collegata all’ormai prossimo passaggio ai ratei dunque suscettibile di creare ricadute per l’industria naziona- di produzione piena lascia intravedere nel breve periodo la le ed effetti positivi sull’occupazione, di cui tenere conto per possibilità di una più rapida crescita. Le posizioni conquistate un’analisi comparativa tra i benefici complessivi attesi da un dall’industria nazionale sono suscettibili di espandersi nelle programma e i costi associati alla sua realizzazione. Le informa- successive fasi di ammodernamento continuo e di supporto zioni trattate ai fini dell’analisi vanno pertanto al di là del mero logistico (destinate a protrarsi per oltre 50 anni). impegno finanziario, ancorché questo, in una prospettiva attenta Una eventuale riduzione del profilo di acquisizione italiano ai vincoli di bilancio, ne rappresenti l’ineludibile presupposto. comprometterebbe pertanto non solo i risultati attuali, ma an- Il nucleo centrale della relazione è costituito dall’esame dei che le prospettive future, vanificando le risorse finanziare già ritorni economici conseguiti in termini industriali, tecnologici impiegate (oltre 4 mld fino al 2017, su un totale stimato di circa e occupazionali, rispetto agli obiettivi enunciati dalla stessa 13 mld) e “tagliando” le potenziali chance di competizione per amministrazione, che fin dall’inizio ha ritenuto cruciale il Pro- la base industriale nazionale, che non troverebbe sul mercato gramma Jsf non solo per i bisogni operativi della difesa, ma globale alternative realistiche, stante l’effetto di “spiazzamento” anche per le opportunità di coinvolgimento aperte al comparto degli altri investimenti prodotto da un programma così impo- industriale aeronautico nazionale. Senza mettere in discussione nente per dimensioni e per durata. le scelte strategiche adottate in relazione alle esigenze di difesa Nell’attuale fase di avanzato svolgimento, la considerazio- nazionale, l’indagine ha fornito spunti, ancorati all’attualità e ne dei benefici economici complessivi (incluse le opportunità destinati ad alimentare la riflessione nella sede parlamentare e di cui si prevede la traduzione in impegni negoziali concreti) presso l’opinione pubblica, sulle conseguenze di un ulteriore concorre dunque, unitamente alla presa in conto degli inve- ridimensionamento del programma, dopo le due rimodulazioni stimenti già effettuati, a fondare un giudizio prospettico di del profilo acquisitivo già realizzate nel recente passato. persistente validità della partecipazione al programma, che è I ritorni economici constatati dalla Corte non hanno cor- destinato a dominare la scena del procurement della difesa per risposto appieno agli assunti (forse troppo ottimistici) iniziali, i prossimi decenni. ciò anche in conseguenza della scarsa familiarità della base Sul piano del metodo, va segnalato che, oltre agli elementi industriale italiana con la competizione paritaria, implicita nel forniti dall’Amministrazione della difesa, l’audit si è avvalso di principio del best value (applicato nel Programma Jsf in luogo informazioni condivise con le Istituzioni superiori di controllo del tradizionale più protettivo principio del costshare/worksha- dei paesi partner, acquisite nel corso di periodiche conferenze re). La relazione sottolinea però che l’andamento riscontrato nei internazionali aventi cadenza annuale. ritorni economici sconta il ritardo generalizzato del programma, La relazione è stata presentata, in sede internazionale, nella dovuto ai numerosi profili di criticità che hanno rallentato la fase 13ª Conferenza JSF, che ha riunito ad Ankara le Istituzioni di sviluppo e prodotto considerevoli incrementi dei costi finali superiori di controllo dei paesi membri del programma dal 18 di acquisizione. La percentuale di realizzazione ha raggiunto al 20 settembre 2017. 129
PARTE I - ATTIVITÀ DI CONTROLLO E CONSULTIVA N. 3-4/2017 landing-Ctol), una a decollo corto e atterraggio ver- rale del velivolo F-16, attualmente in dotazione alla ticale (short take off vertical landing-Stovl), una per maggior parte delle forze aeree occidentali e alleate. portaerei dotate di catapulta (carrier variant-Cv). Le In termini di impegno finanziario, come sottoli- tre varianti sono denominate rispettivamente F-35A, neato più volte dal Government accountability office F-35 B e F-35C. (Gao) americano, il Joint strike fighter costituisce il Oltre agli Stati Uniti, il programma coinvolge più ambizioso e costoso programma militare mai rea- otto paesi, con livelli differenziati di partnership, in lizzato. Per la parte statunitense, l’ammontare dei co- funzione delle rispettive quote di contribuzione ai sti di acquisizione (sviluppo, velivoli ed equipaggia- costi di sviluppo del sistema d’arma: Regno Unito menti, infrastrutture) è ormai quantificato intorno ai (unico partner di primo livello, con un impegno fi- 400 miliardi di dollari, cui vanno aggiunti i costi della nanziario corrispondente al 10 per cento dell’impor- manutenzione e del supporto logistico, per un importo to iniziale dei costi di sviluppo), Italia e Paesi Bassi complessivo di circa 1.500 miliardi di dollari (2). (2) (partner di secondo livello, con una partecipazione ai In termini di durata, si parla di un orizzonte tempo- costi di sviluppo iniziali pari al 5 per cento), Norve- rale che arriva, attraverso una previsione di aggiorna- gia, Danimarca, Australia, Turchia e Canada (partner mento continuo, fino al 2038 per la fase di produzione di terzo livello, con una partecipazione intorno all’1 e fino al 2070 per l’intero ciclo di vita, con una per- per cento). A ciascun livello di partecipazione corri- sistenza e una longevità tali da rendere difficilmente sponde un diverso grado di influenza nella determi- configurabili ipotetici programmi alternativi. nazione dei requisiti del velivolo e nella quantità di tecnologia trasferibile, nonché un diverso livello di 2. I quattro obiettivi della partecipazione italiana opportunità aperte alle industrie nazionali in termini (strategico, industriale, occupazionale, tecnologico) di sub-forniture. L’Italia ha previsto di acquisire due versioni del Va pertanto sottolineato in via preliminare che il velivolo F-35: quella convenzionale, che sarà impie- Jsf non è un programma fra partner paritari, bensì gata dall’Aeronautica militare; quella a decollo corto un programma che ha per cliente principale le forze e atterraggio verticale, che sarà impiegata dall’Aero- armate Usa, e i cui costi di sviluppo sono finanziati nautica militare e dalla Marina militare, per aumentare in misura superiore al 75 per cento dal governo sta- la flessibilità di schieramento anche fuori area dello tunitense. (Omissis) strumento militare, land based su base austera-pista Il programma ha un ordine di grandezza non corta o sea based a bordo della portaerei Cavour. comparabile, per dimensioni dell’impegno indu- L’acquisizione degli F-35 è motivata dalla ne- striale e finanziario e per durata, né con i precedenti cessità di far fronte alla prevista radiazione di parte programmi di cooperazione europea (Tornado, Eu- della flotta aerea militare, composta originariamente rofighter), né con gli altri programmi di armamento da circa 250 velivoli tra AM-X, Tornado e AV8B, or- americani. mai prossimi alla fine della vita operativa. Conside- In termini di volumi, il mercato di riferimento è rate le maggiori capacità tecniche del nuovo sistema di oltre 3.000 unità, delle quali 2.450 circa per gli d’arma rispetto all’esistente, il tasso di sostituzione Stati Uniti e 600 circa per i partner impegnati fin dal- è inferiore all’unità (3). Secondo l’Amministrazione (3) la fase di sviluppo (1). A questi sono da aggiungere della difesa, le esigenze operative delle forze armate non potrebbero essere efficacemente perseguite con (1) almeno 100 ulteriori velivoli, destinati ai paesi che hanno deciso di acquistare il sistema d’arma in re- il solo velivolo EF-2000, già in dotazione all’Ae- gime di foreign military sales (Fms): al momento, ronautica militare italiana in numero di 85 velivoli Israele, Giappone e Corea del Sud. Gli acquirenti (dei 96 previsti), poiché tale apparato nasce come potenziali potrebbero essere anche più numerosi, dal velivolo da superiorità aerea, con limitate possibilità momento che l’F-35 si propone quale sostituto natu- di utilizzo nei ruoli di attacco al suolo e di ricogni- (2) (1) Tali cifre incorporano già gli esiti delle riduzioni dei Si vedano da ultimo il rapporto Gao-17-351, F-35 Joint rispettivi profili di acquisto decise sia dagli Stati Uniti che strike fighter, Dod needs to complete developmental testing be- dai paesi partner, di cui diffusamente al par. 4. Il potenziale fore making significant new investments, pubblicato il 24 aprile di acquisto iniziale riferito agli Stati Uniti era di quasi 3.000 2017 (p. 1) e il Selected acquisition report 2016, pubblicato dal velivoli; quello riferito ai partner era di 700 velivoli. A titolo Department of defense americano il 12 luglio 2017 (Summary di comparazione, i “numeri” attuali dell’Eurofighter (dopo le tables). (3) recenti riduzioni dei profili di acquisto) sono di 496 velivoli per i Si veda il documento programmatico pluriennale 2016- quattro partner e di circa 300 velivoli previsti per l’esportazione. 2018, all. C, parte II, p. 25. 130
N. 3-4/2017 PARTE I - ATTIVITÀ DI CONTROLLO E CONSULTIVA zione, anche in ambienti non permissivi. La capacità portunità proviene dagli Ipp dei prime contractor, aria-suolo e la capacità informativa esprimibili dal per un totale di 12,8 miliardi di dollari, di cui 10,8 velivolo F-35, specialmente nell’ambito della guerra miliardi dall’ambito velivolistico di Lockheed Mar- elettronica, hanno indotto non solo l’Italia, ma anche tin e circa 2 miliardi di dollari dall’ambito motoristi- il Regno Unito, a scegliere di dotarsi di una flotta co della Pratt & Whitney. mista in cui F-35 e EF-2000 svolgano un ruolo non Più in particolare, la commessa riferita alla pro- sovrapponibile, ma complementare. duzione dei complessi alari (835 unità, secondo Il secondo obiettivo della partecipazione italiana l’attuale previsione di ordinativi), assegnata a Leo- ha fatto leva sulla rilevanza economica del program- nardo-Divisione velivoli (Leo-Dv), è l’opportunità ma per l’industria nazionale. Secondo l’Amministra- di maggior volume finanziario, stimato in 6.8 mi- zione della difesa, v’è infatti motivo di ritenere che liardi di dollari. Come già detto, gli accordi indu- la partecipazione alle attività industriali associate striali strategici tra l’allora Alenia Aermacchi, oggi alla produzione e al sostegno logistico del velivolo Leonardo-Divisione velivoli e la Lockheed Martin possa mantenere, in una prospettiva anche di lungo aero (Lma) prevedevano la costruzione di ben 1.215 periodo, le competenze nazionali nel campo aero- assiemi alari fintantoché i velivoli in acquisizio- spaziale, nel quale l’industria italiana detiene ancora ne da parte italiana fossero stati superiori a 100. A un vantaggio competitivo rispetto ai più “giovani” seguito della riduzione da 131 a 90 velivoli, deci- antagonisti industriali sviluppatisi di recente nelle sa dal governo italiano nel 2012, Lma ha esercitato economie emergenti. un decremento proporzionale dei previsti ordinativi Secondo gli intendimenti della Difesa, le oppor- (l’amministrazione stima in circa 3,1 mld di dollari il tunità di ritorno economico sono completate da rica- volume di opportunità venuto meno in conseguenza dute positive in termini di occupazione, tenuto conto della suddetta riduzione di assiemi alari). anche della prospettiva di creare presso l’aeroporto Il valore dell’assemblaggio dei 90 velivoli ita- militare di Cameri un sito di assemblaggio per veli- liani presso la Faco è stimato in circa 1,1 miliardi voli non soltanto italiani, nonché di estenderne l’u- di dollari. L’eventuale assemblaggio dei 29 velivoli tilizzo alla manutenzione dei velivoli operanti nella olandesi ha un valore stimato in ulteriori 300 milioni regione euromediterranea. di dollari. (Omissis) Ulteriori benefici sono attesi relativamente ai Il valore dei contratti stipulati ad oggi (riferi- contenuti tecnologici e capacitivi del progetto: l’F-35 ti all’ultimo aggiornamento ufficiale degli Ipp di dovrebbe offrire alle nazioni partner la possibilità di dicembre 2016), ammonta a un totale di 2,31 mi- accedere ad alcune caratteristiche abilitanti dell’era liardi di dollari, per la maggior parte attribuibili attuale (bassa osservabilità, sensor fusion, condivi- alla quota Leonardo della realizzazione dello sta- sione e integrazione intelligente delle informazioni), bilimento industriale di Cameri, allo stato di avan- al momento non disponibili per l’industria europea e zamento della produzione delle ali e alle attività di dei paesi alleati in generale. Si presume infatti che ai assemblaggio dei primi lotti dei velivoli italiani. Il partner gli Stati Uniti offrano una disclosure, pur li- dato considera anche i circa 40 milioni di dollari di mitata, superiore a quella potenzialmente attingibile indotto economico generato dall’operatività Lm in in via autonoma, con riflessi positivi anche in termini Italia per l’espletamento delle proprie funzioni di di sovranità operativa sul velivolo. (Omissis) fornitura servizi e supporto a Leonardo Divisione 9. Le aspettative nazionali in termini di partecipa- velivoli. zione industriale (Omissis) I ritorni industriali maturati nell’area di compe- 9.1. I ritorni industriali effettivi tenza Lockheed Martin (velivolo) si attestano attorno a 1,35 miliardi di dollari (in aumento del 25 per cento I volumi totali delle opportunità per le quattro circa rispetto alla precedente situazione di dicembre voci prima esposte (Ipp, Faco, facilities e tooling) 2015). Di rilievo le implicazioni in termini di sotto- si assestano a circa 14,2 miliardi di dollari (valuta commesse generate a cascata in favore della filiera attualizzata), fino al termine della fase di produzio- produttiva, stimolata al perseguimento di nuove so- ne (4), previsto nel 2038. La maggior parte di tali op- luzioni tecnologiche (è il caso della produzione di (1) componenti di grandi dimensioni in titanio). Lo stes- (4) Il follow on dei contratti è da considerarsi probabile (non so stand up della capacità Faco ha dato luogo a si- certo), ove siano mantenute competitività e soddisfacimento dei gnificative commesse verso l’allora Alenia, oggi Le- termini contrattuali (best value concept). onardo-Divisione velivoli, che questa ha poi “girato” 131
PARTE I - ATTIVITÀ DI CONTROLLO E CONSULTIVA N. 3-4/2017 a favore della filiera di fornitori (circa 200 aziende, Il raffronto grafico tra opportunità industriali at- prevalentemente Pmi, variamente distribuite sul ter- tese e contratti effettivi, per le sole fasi di sviluppo ritorio). e produzione, senza contare il supporto logistico e Il valore dei contratti riguardanti Pratt & Whit- lo sviluppo successivo (follow on development) è il ney (motore) cresce ancora lentamente e si attesta a seguente: 29,2 milioni di dollari, in aumento dell’11 per cento Figura 3 – Partecipazione industriale – Contratti circa rispetto alla situazione del 2015, ma in contro- e opportunità (per le sole fasi di sviluppo e produzio- tendenza rispetto all’ampliamento della base indu- ne) (Omissis) striale nazionale interessata dalle competizioni per quote crescenti di produzione della componentistica I dati effettivi scontano il ritardo della fase di svi- del motore. luppo e del conseguente posticipo del rateo di pro- L’allestimento dei siti di Amendola e Grottaglie duzione dei velivoli (secondo le stime del Gao, la e le attività di adeguamento di nave Cavour con- durata del ciclo di acquisizione è passata da 175 mesi corrono per circa 188 milioni (riferiti per lo più a nel 2001 a 237 mesi a fine 2015 (6)). (2) sub-contratti a vantaggio di Pmi locali). La fornitura Il tasso di concretizzazione delle opportunità in di macchine a controllo numerico per la produzione contratti e ordini di acquisto, corrispondente ad una industriale a favore di Oem stranieri è stimata in 75 percentuale media del 16 per cento, non è tuttavia milioni di dollari, mentre il tooling globale ammon- disarmonico rispetto all’andamento del programma, terebbe a circa 80 milioni (5). (Omissis) (1) in quanto le opportunità pertengono prevalentemen- Il ritorno industriale effettivo, in rapporto alle op- te alla fase di produzione dei velivoli e dei sistemi portunità industriali attese, può essere schematizzato propulsivi, e attualmente la flotta di velivoli già con- come segue: segnati ai paesi partecipanti è al di sotto del 10 per cento. L’incremento del numero dei velivoli che sa- Tabella – Ritorni industriali maturati alla data del 31 dicembre ranno commissionati dai partner nei prossimi 5 anni 2016 lascia pertanto intravedere come ormai prossima la possibilità di una più rapida crescita dei ritorni indu- Pmi e striali. (Omissis) Grandi Ditte Leonardo imprese altri pro- Totale Com’è naturale in un programma di simile du- duttori rata, è anche prevedibile un processo di continua at- Valore dei tualizzazione e adeguamento capacitivo, destinato a contratti neutralizzare la progressiva obsolescenza dei velivo- 1.834 302 183 2.319 li. Le posizioni concretamente conquistate dall’indu- stipulati (in M$ attualizzati) stria nazionale sono tanto più importanti, in quanto suscettibili di consolidarsi nel tempo, in caso di ade- Valore delle guatezza delle prestazioni fornite, anche nelle fasi di opportunità 9.574 3.285 1.341 14.200 supporto logistico e follow on development. industriali (in M$ attualizzati) 9.2. Il valore economico dell’impresa Faco/Mro&U Fonte: Ministero della difesa Sul piano degli investimenti, il sostegno del go- verno si è concentrato sull’implementazione nell’a- rea militare dell’aeroporto di Cameri (7) di una ca- (3) pacità produttiva suscettibile sia di preservare il (5) La tracciatura di tali forniture avviene su indicazione (6) spontanea dell’industria italiana, o attraverso sessioni perio- V. Gao-17-333SP, Assessment of selected weapon pro- diche di aggiornamento tra la Direzione di programma Jsf e grams, p. 165. (7) l’Associazione dei costruttori italiani di macchine utensili (Uci- Il sedime aeroportuale di Cameri era già sede del Cen- mu-Sistemi per produrre), pertanto la stima dei contratti/oppor- tro polifunzionale velivoli aerotattici (Cepova). Il Cepova è il tunità di questo specifico settore potrebbe risultare approssimata principale centro per la manutenzione delle flotte di velivoli per difetto. Le macchine acquistate per l’industrializzazione aerotattici dell’Aeronautica militare (il Tornado dal 1981 e pro Jsf dalla Faco o da altri fornitori italiani non sono invece l’Eurofighter dal 2000), ed è posizionato in un’area geografica conteggiate ai fini della determinazione del ritorno industriale, particolarmente densa di realtà industriali e logistiche, di cui in quanto il corrispondente valore economico è già considerato molte a vocazione aeronautica. Il sito si estende su un’area di nella quota Alenia del contratto Faco, ovvero nei contratti di 500.000 mq e comprende 120.000 mq di strutture al cui interno produzione del fornitore italiano. sono stati ubicati circa 8.000 macchinari. 132
N. 3-4/2017 PARTE I - ATTIVITÀ DI CONTROLLO E CONSULTIVA presupposto di sovranità nazionale di assemblare i re nuovi “clienti” presso la Faco (8), e per garantire (1) velivoli nazionali, ed eventualmente quelli delle al- parallelamente il pieno sfruttamento della capacità tre nazioni interessate (la c.d. capacità Faco), sia di Mro&U di prossima attivazione nel 2018, evitando accrescere la competitività industriale relativamente sovradimensionamenti indesiderati. (Omissis) alla commessa più significativa per l’Italia, cioè la Il Jpo ha confermato che l’assegnazione a Cameri produzione, da parte di Leonardo-Divisione velivoli, del ruolo di hub logistico e manutentivo per il fab- di 835 complessi, o assiemi, alari. bisogno della flotta dell’area euromediterranea è da L’impresa Faco di Cameri è l’unica linea di as- considerarsi definitiva e non sarà rimessa a gara. Tale semblaggio al di fuori degli Stati Uniti attualmente assegnazione verrà però rivalutata periodicamente autorizzata ad operare oltre che per l’Italia anche per (comunque entro i primi 5 anni, che scadranno nel altri paesi (in particolare, per i Paesi Bassi, i cui veli- 2023), in termini di rispondenza ai costi e alle pre- voli saranno assemblati a Cameri a partire dal 2018). stazioni richieste dal programma. (Omissis) Al momento attuale, resta tuttavia un’incer- Per incrementare le chance di longevità dell’im- tezza sul ruolo “concorrente” della base inglese di presa, l’Italia ha presentato la candidatura del sito di Marham, che ha ottenuto, a tutela di obiettivi di so- Cameri per l’assegnazione della capacità manutenti- vranità nazionale, di svolgere attività di manuten- va Mro&U-Maintenance, repair, overhaul & upgra- zione e riparazione per la flotta nazionale del Regno de) per i velivoli operanti nell’area euromediterra- Unito. nea. È previsto che eventuali necessità eccedenti la L’obiettivo di trasformare l’impresa Faco in hub capacità di Cameri possano essere assegnate all’a- logistico ha trovato legittimazione, nel dicembre nalogo centro britannico. Tuttavia, per il momento, e 2014, con la decisione del Dipartimento della difesa fino alla fine del primo quinquennio, non si ravvisa- americano di designare il sito di Cameri come unico no rischi rispetto all’attuale dimensionamento delle Mro&U per la parte strutturale del velivolo relativa- infrastrutture disponibili per il fabbisogno manuten- mente alle flotte operanti nell’area euromediterranea tivo (aggiornamento di luglio 2017). (presumibilmente 500 velivoli). (Omissis) Successivamente, le 5 baie già disponibili per In termini di capacità produttiva, l’attuale dimen- la manutenzione presso lo stabilimento di Cameri sionamento della linea di assemblaggio di Cameri potrebbero non essere più sufficienti a soddisfare il (Faco) è il risultato di un’analisi industriale discen- fabbisogno emergente dal dispiegamento dei velivoli dente dai requisiti originari, in termini di acquisizio- nell’area euromediterranea; sarà necessario, quindi, ne velivoli, espressi da Italia e Olanda all’atto della prevedere un investimento integrativo e modulare, sottoscrizione del Psfd Mou, all’epoca, 131 velivoli fino a un massimo stimato di 150 milioni di euro, per per l’Italia e 85 velivoli per l’Olanda. evitare la migrazione di pacchetti manutentivi verso Le riduzioni dei quantitativi sia da parte dell’Ita- altre strutture. Un aggiornamento fornito dall’Ufficio lia (da 131 a 90) sia da parte dell’Olanda (da 85 a 37, di programma congiunto a luglio 2017 conferma la di cui solo 29 destinati alla Faco di Cameri) entram- necessità di baie aggiuntive a partire dal 2024, con be successive alla stipula del contratto di realizzazio- un picco stimato intorno alle 20 baie complessive nel ne della Faco, nonché le più volte menzionate dilu- 2030. izioni dei piani di acquisto italiani, hanno generato, 10. I ritorni occupazionali da un punto di vista infrastrutturale, un eccesso di L’analisi dei ritorni occupazionali può contare capacità produttiva. Laddove non colmato da ulterio- sulle stime elaborate periodicamente dalla Direzione ri attività produttive, tale eccesso potrebbe tuttavia di programma presso Segredifesa con la collabora- essere assorbito dalle attività Mro&U, riducendosi zione dell’Industria (gruppo di lavoro Jsf dell’Aiad). corrispondentemente la necessità di realizzare baie aggiuntive di manutenzione, oltre le 5 baie già pre- Tali stime sono basate sui volumi di produzione senti oggi (necessità prevedibile, come si vedrà, in desumibili dall’attuale coinvolgimento dell’indu- base alle stime correnti di fabbisogno manutentivo stria nazionale); sugli ulteriori volumi di produzione della regione europea indicate dall’Ufficio di pro- gramma congiunto). (8) Oltre ai Paesi Bassi, il riferimento è sia a paesi partner A tale proposito, il Ministero della difesa ha in (ad esempio, Norvegia e Danimarca), sia a paesi potenziali ac- corso azioni nei confronti degli Stati Uniti, degli altri quirenti in regime di foreign military sales (ad esempio, Belgio, partner, nonché dei potenziali paesi Fms, per attrar- Germania, Grecia, Finlandia, Spagna, Svizzera). 133
PARTE I - ATTIVITÀ DI CONTROLLO E CONSULTIVA N. 3-4/2017 prevedibili a fronte dello spettro di fabbisogno ma- del corrente anno, infine, il Jpo avvierà il processo di nutentivo, nazionale e globale, atteso l’attuale stato selezione per l’assegnazione della capacità globale dell’arte; nonché sull’occupazione già effettivamen- di riparazione dei restanti 709 componenti di bordo te generata dal Programma Jsf nel tessuto industriale (si prevede che 415 verranno messi effettivamente a italiano. gara nel 2017) (9).(1) Il volume occupazionale a regime era stato ini- In prospettiva, l’amministrazione ritiene che zialmente stimato intorno ai 10.000 posti di lavoro l’impresa produttiva industriale sul sito di Cameri, (studio Finmeccanica, 2008) per la produzione indu- connessa con la produzione delle ali e con l’assem- striale e per il supporto tecnico-logistico. Una succes- blaggio dei velivoli, possa realisticamente assorbire siva revisione della stima, effettuata congiuntamente a regime 1.450 unità lavorative. Considerando le ul- all’industria nel 2014, si è tuttavia resa necessaria a teriori maestranze delle filiere produttive connesse seguito della riduzione da 131 a 90 velivoli disposta con la produzione delle ali (comprese le Pmi), Le- nel 2012 dal ministro della difesa pro tempore. Tale onardo-Divisione velivoli stima in 2.071 unità com- decisione ha ricollocato i valori delle stime relative plessive il proprio footprint occupazionale per le sole al ritorno occupazionale diretto (attività delle filiere attività di produzione (10).(2) produttive di beni e servizi che soddisfano diretta- mente le commesse) tra i 3.500 e i 6.400 posti di la- (9) Nell’ambito del Programma F-35, si sta sviluppando un voro a seconda che sia presa in considerazione, per approccio detto global support solution (Gss), destinato ad ope- quanto riguarda il fabbisogno manutentivo, la sola rare per l’intera flotta mondiale durante tutto il ciclo di vita del flotta italiana (90 velivoli), oppure la flotta di F-35 velivolo. Esso comprende essenzialmente il supporto logistico, operanti nell’area euromediterranea (circa 500 veli- la gestione della supply chain, la gestione delle informazioni, il supporto ingegneristico, la gestione delle attrezzature di sup- voli). (Omissis) porto, la gestione della configurazione e la gestione congiunta Il più recente aggiornamento delle stime sul ritor- del flusso dei dati tecnologici per tutte le nazioni coinvolte nel no occupazionale, fornito da Leonardo-Divisione ve- programma. Nelle more della implementazione della struttura livoli nel mese di febbraio 2017 e riferito al periodo definitiva della Gss, il Jpo ha già avviato e in qualche caso concluso, una serie di gare volte ad individuare i fornitori di fino al 31 dicembre 2016, induce il Ministero della prodotti di supporto più idonei, a livello globale, per alcune difesa a formulare una stima di 3.586 posti di lavoro, capacità specifiche: heavy airframe e heavy engine Mro&Us, ottenuta da 2.386 unità stimate da Leonardo-Divisio- component Mro&U, non air vehicle component Mro&U, re- ne velivoli (di cui 1.835, inclusivi della filiera pro- gional warehouse. Le capacità assegnate saranno rivalutate, duttiva ali, proiettati per la sola fase di produzione al quando e come necessario, comunque non oltre 5 anni dalla 2025 e 441 unità per il supporto logistico del sistema data di assegnazione, per verificare il rispetto e la persistente rispondenza ai criteri di best value posti a base dell’assegna- d’arma); 65 unità stimate da Leonardo-Divisione si- zione iniziale. Nel mese di febbraio 2016 il Jpo ha avviato il stemi avionici e spaziali (di cui 28 unità per la pro- processo di selezione su base competitiva delle candidature per duzione e 37 unità per il supporto logistico); nonché attribuire la capacità Mro&U per un insieme iniziale di 65 dei da quote di ritorno occupazionale relative al tessuto 774 componenti di bordo, individuati in ragione della maggiore industriale su componenti non di produzione Leonar- maturità dei relativi processi manutentivi e del relativamente do, e quindi non compresi nelle stime predette. alto rateo di riparazione. Dopo una prima fase di screening pre- liminare – condotta tra novembre 2015 e febbraio 2016, è stata Tali valori sono in calo di circa il 7 per cento avviata una seconda fase che prevedeva la scansione delle basi rispetto alla situazione del primo semestre 2016. Il industriali dei vari partner del programma, con accesso anche a calo è principalmente dovuto alle mancate opportu- dati sensibili e rilevanti per la competizione industriale (quali i nità derivanti dall’esito negativo dell’assegnazione dati di costo). Tale seconda fase, terminata l’1 agosto 2016 con su base competitiva, da parte del Jpo, delle capacità la presentazione di candidature corredate dalle informazioni esibite nelle request for information (Rfi) approntate dal Jpo, ha Mro&U per un insieme iniziale di 65 dei 774 compo- visto un’ampia adesione da parte della base industriale italiana nenti di bordo. Nessuna industria italiana, ancorché (circa 80 candidature, anche dalle maggiori aziende nazionali, riconosciuta idonea, è stata considerata la più quali- a fronte delle quasi 20 repair technologies individuate dal Jpo) ficata tra quelle partecipanti. La competizione ha in- e si è conclusa a ottobre 2016 con l’individuazione, a cura del vece “premiato” in particolare l’industria britannica, Dipartimento della difesa statunitense, dei rispettivi depot ma- assegnataria di 48 dei 65 oggetti messi a gara. Ad nutentivi. Come detto nel testo, l’esito del processo di selezione non è stato favorevole per l’industria italiana. oggi sono in corso altre due competizioni, ovvero (10) In vista del potenziale coinvolgimento nel programma, quella per l’assegnazione della regional warehouse e alcune aziende hanno già sostenuto rilevanti investimenti. Si quella per far fronte alle necessità di sustainment de- citano ad esempio: l’Aerea, Pmi dell’area milanese, specia- gli equipaggiamenti (c.d. non air vehicle). Nel corso lizzata nell’equipaggiamento dei velivoli, che ha inaugurato 134
N. 3-4/2017 PARTE I - ATTIVITÀ DI CONTROLLO E CONSULTIVA Le prospettive di impiego a regime sono però quote ulteriori di manutenzione e supporto degli principalmente legate al livello di partecipazione altri componenti di sistema, aspetto che si definirà della industria italiana alle attività di supporto logi- a partire da fine 2017. stico, per quanto riguarda non solo l’assegnazione a In base all’ultimo aggiornamento del secondo Cameri del mandato regionale per la manutenzione semestre 2016, il Programma F-35 sostiene attual- strutturale (heavy airframe Mro&U) per il fabbiso- mente 1.569 posti di lavoro (in aumento del 5,8 per gno delle flotte di F-35 operanti nell’area eurome- cento rispetto all’analogo valore del giugno 2016), diterranea, avvenuta in data 11 dicembre 2014, ma così ripartiti: anche la possibilità di attrarre sul sito i volumi ma- nutentivi di diversi componenti del sistema d’arma. Pmi e (Omissis) Grandi Ditte Leonardo altri pro- Totale Per il momento, il Ministero della difesa ritiene imprese duttori ragionevole utilizzare il dato aggiornato – 3.586 uni- Personale tà – estrapolato dalle stime di Leonardo (worst case) attualmente 1.170 115 284 1.569 per quanto riguarda l’assemblaggio e le attività ma- impiegato nutentive della flotta italiana, mentre ritiene sempre valido il valore – 6.395 unità – come calcolato nella Personale revisione delle stime del 2014, per quanto riguarda la previsto a 4.505 1.354 536 6.395 stima relativa ai volumi manutentivi dell’intera flotta regime (ipotesi regionale e a quelli extra nazionali di prossima com- più favorevole) petizione (best case). (Omissis) Personale Il ritorno occupazionale attuale è tuttavia an- previsto cora lontano dai numeri stimati anche nell’ipotesi a regime 2.386 739 461 3.586 meno favorevole della “forchetta previsionale”, (ipotesi meno ancorché sia prevedibile una tendenza all’aumen- favorevole) to determinata dall’incremento del rateo di cre- scita della flotta di velivoli su scala globale per il (Omissis) passaggio alla fase di produzione piena. Ulteriori volumi occupazionali potrebbero essere generati a 11. I ritorni tecnologici breve dalle attività di realizzazione dell’impianto (Omissis) Nel complesso, i contenuti tecnologici Mro&U, in analogia con i volumi occupazionali e capacitivi “conquistati” dalle nostre imprese sono generati durante l’industrializzazione del sito di ritenuti soddisfacenti dall’amministrazione, che sot- assemblaggio (11). Se è evidente l’interesse dell’at- tolinea la possibilità di acquisire esperienze in set- tori altrimenti preclusi all’industria continentale (ad (1) tribuzione al sito di Cameri del ruolo di hub regio- nale per le riparazioni strutturali, è appena il caso esempio, la tecnologia stealth), ovvero di affinare di sottolineare che nuove opportunità sono suscet- le esperienze già disponibili al fine di mantenere un tibili di derivare dall’eventuale assegnazione delle vantaggio competitivo sui molteplici antagonisti del mercato globale (è il caso, ad esempio, della realiz- zazione di componenti in titanio di grandi dimensio- a fine giugno 2014 il nuovo stabilimento di Turate e punta ad ni). (Omissis) un raddoppio della propria forza lavoro da 120 a 240 unità; la PiaggioAero, che ha migrato il proprio stabilimento storico di 13. Sintesi e conclusioni Finale Ligure, ormai divenuto anacronistico per la localizza- zione metropolitana, nel nuovo sito di Villanova d’Albenga; Il Programma Jsf ha ad oggetto lo sviluppo e la la Vitrociset, che ha intrapreso un investimento nell’area di produzione di un velivolo di ultima generazione, con Capo S. Lorenzo in Sardegna, con l’obiettivo di raddoppiare capacità multiruolo, bassa osservabilità e flessibilità la forza lavoro attualmente impegnata nel Programma F-35 di utilizzo in contesti operativi complessi. La dimen- (da 50 a 100 unità). sione dell’impresa industriale e le economie di scala (11) Il livello occupazionale del sito di Cameri si attesta oltre attingibili con il programma sono inconsuete per i le 900 unità ormai da diverso tempo. Inizialmente la manodope- programmi di cooperazione europei, rispetto ai quali ra era impiegata prevalentemente nelle attività di realizzazione infrastrutturale dello stabilimento, a cura delle capocommessa (Tornado, Eurofighter) il Programma Jsf si differen- Maltauro e Cefla, rispettivamente per le opere edilizie e per zia notevolmente, non solo per la vastità del mercato le installazioni impiantistiche. La forza lavoro è poi migrata (oltre 3.000 velivoli complessivamente per gli 8 pa- progressivamente verso le attività industriali di Leonardo. esi partner e per i paesi estranei al programma che 135
PARTE I - ATTIVITÀ DI CONTROLLO E CONSULTIVA N. 3-4/2017 acquistano in regime di forniture militari all’estero), produttiva e della catena di approvvigionamento da ma anche per la persistenza della fase produttiva e parte dei sub-fornitori. Nel frattempo, gli stessi Stati per la longevità: la produzione proseguirà almeno Uniti e alcuni dei paesi partner sono stati indotti a fino al 2038 e la vita operativa attesa è di circa 55 ripensare la propria partecipazione al programma nel anni, con progressivi upgrade che sposteranno in senso di una riduzione o di un rallentamento del pro- avanti l’obsolescenza delle macchine. filo di acquisizione. Un programma di così vasta portata, per carat- Per l’Italia, sono intervenute due decisioni: la teristiche tecniche, grandezza e durata, produce un prima (nel 2012) ha ridotto da 131 a 90 il numero effetto “di spiazzamento” di ipotetici programmi al- di velivoli da acquisire; la seconda (nel 2016) ha ternativi, che pertanto sono difficilmente immagina- impegnato il governo, per aderire alle indicazioni bili per un cospicuo numero di anni. parlamentari, a dimezzare il budget dell’F-35, ori- L’Italia ha partecipato al programma fin dalle ori- ginariamente previsto in 18,3 miliardi di dollari (a gini, nel perseguimento di obiettivi strategici (rim- condizioni economiche 2008). piazzo di parte della propria flotta; mantenimento La prima decisione ha avuto un costo per la base della sovranità nazionale) e economici (previsione industriale: la perdita, in quota percentuale, delle op- di ritorni industriali, occupazionali e tecnologici). portunità di costruire i cassoni alari a Cameri, che (Omissis) presupponeva il mantenimento del volume di acqui- Le considerazioni che seguono sono svolte per- sti oltre il numero di 100 velivoli. tanto con riferimento all’attualità, tenuto conto della La seconda ha per ora prodotto solo un rallen- circostanza che il programma è giunto a uno stadio tamento del profilo di acquisizione fino al 2021, ormai avanzato di svolgimento e che non sono pre- con un risparmio temporaneo pari a 1,2 miliardi di vedibili nel medio-lungo termine alternative compa- euro nel quinquennio 2015-2019, ma senza effetti rabili. di risparmio nel lungo periodo. Il rallentamento ge- La costruzione di un sistema d’arma aeronauti- nerale subito dal programma ha evitato che questa co di ultima generazione è certamente una sfida im- decisione, presa sul piano nazionale, assumesse un pegnativa in termini di costi e di tempo. Il velivolo carattere traumatico. Occorrerà tuttavia chiarirne si vuole dotato delle più avanzate tecnologie, tanto la compatibilità non solo formale con le indicazio- estreme quanto immature. ni parlamentari, in funzione delle effettive esigenze Di fatto, le molteplici problematiche tecniche ri- operative della difesa e al di là dell’arco temporale in scontrate negli anni (e ancora non tutte risolte) hanno cui l’amministrazione ha pianificato l’attuale inter- portato con sé ritardi nella consegna delle capacità vento riduttivo. operative di cui era previsto il rilascio al termine del- Il programma Jsf-35 è stato ritenuto cruciale an- la fase di sviluppo, e notevoli aumenti del costo fina- che per le possibilità di partecipazione aperte alla le di acquisizione a carico dei partner. La mancanza base industriale nazionale, che detiene una capacità di una configurazione stabile e la sovrapposizione competitiva a livello mondiale nel settore aerospa- di fasi (con la produzione iniziata prima che fossero ziale, nonché per il mantenimento e lo sviluppo delle completati i test dello sviluppo) sono fra i principa- conoscenze tecniche e del livello di esperienza delle li fattori responsabili dell’incremento dei costi e del maestranze in un settore altamente knowledge inten- mancato rispetto della tabella temporale. sive. Il programma è oggi in ritardo di almeno cinque Dal punto di vista occupazionale, si è ritenuto anni rispetto al requisito iniziale. Se è vero che lo che il programma avrebbe consentito al comparto sviluppo si avvicina al completamento, il passaggio dell’industria aeronautica nazionale di continuare ad ai lotti di produzione piena è stato rinviato più volte operare senza soluzione di continuità, una volta ve- (i lotti di produzione ridotta, inizialmente previsti in nute meno le esigenze di supporto delle attuali flot- numero di 12, sono ormai 14 e si protrarranno fino te aerotattiche (Tornado, AMX e AV-8B) e i volumi al 2021), e per riconoscere la piena capacità di com- produttivi dell’EF-2000, i cui pacchetti di lavoro in- battimento sarà necessario attendere il termine della dustriale sono ormai in declino. fase detta di “ammodernamento successivo”, previ- Anche per effetto del rallentamento generale del sto per il 2021. programma (che ha raggiunto per ora solo il 10 per I costi unitari sono praticamente raddoppiati, cento della produzione totale), quanto fin qui con- e solo negli ultimi anni si sono manifestati segnali seguito sul piano economico è solo in parte coe- di miglioramento, in termini di maggiore efficienza rente con le aspettative e gli obiettivi enunciati dal 136
N. 3-4/2017 PARTE I - ATTIVITÀ DI CONTROLLO E CONSULTIVA Ministero della difesa in termini di coinvolgimento D’altro canto, lo stato di avanzamento realiz- dell’industria aeronautica nazionale al momento zativo del programma induce a considerare i costi dell’approvazione parlamentare del 2009. già sostenuti non solo per la fase di sviluppo (in Sul piano industriale, pur segnalandosi positivi ri- cui il contributo finanziario a carico dei partner era sultati, la dimensione quantitativa (opportunità effet- “bloccato” ai valori iniziali), ma anche per quella di tivamente contrattualizzate) e qualitativa (contenuti produzione, nella quale i partner hanno certamente tecnologici e capacitivi) del contributo fornito dalla subìto le conseguenze degli incrementi di costo, ma base industriale nazionale non ha per ora raggiunto potranno anche avvantaggiarsi delle diminuzioni di le dimensioni attese. La partecipazione dell’industria costo attese dalla maggiore efficienza produttiva (la nazionale, soddisfacente nel settore velivolistico, è regola infatti è che i velivoli di ciascun lotto di pro- meno estesa, invece, nell’ambito del motore e nell’a- duzione vengano acquistati dai partner allo stesso rea “nobile” dell’avionica. prezzo che è pagato dagli Stati Uniti per il mede- simo lotto). La maggiore distanza rispetto alle attese riguarda però le prospettive occupazionali, che non si sono Gli ingenti investimenti effettuati (3,5 mld fino ancora concretizzate nella misura (forse troppo ot- a fine 2016, e più di 600 mln ulteriori, previsti nel timistica) sperata: si parla per il momento di circa 2017) trovano la propria giustificazione in una logica 1.600 unità effettivamente impiegate, a fronte di una di continuità. “forchetta previsionale” annunciata tra 3.586 e 6.395 L’opzione di ridimensionare la partecipazione unità. nazionale al programma, pur non soggetta di per sé a penali contrattuali, determina potenzialmente una Anche il ruolo della base di Cameri è lontano serie di effetti negativi: la perdita degli investimenti dalle attese iniziali. La capacità Faco risulta per il sostenuti finora, compresi quelli afferenti a Came- momento sovradimensionata, esercitandosi soltanto ri, ormai pressoché completati; la perdita delle op- sui velivoli italiani e, a partire dal 2018, su quelli portunità collegate alla Faco (ancorché non si siano olandesi (entrambi numericamente ridotti rispetto manifestate pienamente secondo le attese, poiché alle originarie previsioni), mentre nessun altro par- per il momento solo i velivoli olandesi vi saranno tner ha mostrato interesse a utilizzare la base come assemblati con certezza), nonché la perdita delle op- sito di assemblaggio per i propri velivoli. portunità (già concretizzate e potenziali) collegate Per quanto riguarda la manutenzione (capacità alla Mro&U. Mro&U), se è stato di recente confermato l’affida- Occorre infatti considerare che i paesi partner mento a Cameri dei compiti di hub logistico e ma- sono tra loro in concorrenza per i contratti di manu- nutentivo sulla cellula per la flotta operante nell’a- tenzione e riparazione dei velivoli. La competitività rea euromediterranea (con verifiche della capacità del sito di Cameri è fortemente dipendente dal grado effettiva a svolgere tale ruolo non oltre i cinque anni di affidamento suscitato dal partner italiano, che è a dal 2018), l’Italia è comunque rimasta esclusa dalle sua volta condizionato dalla stabilità del profilo di prime aggiudicazioni per la manutenzione di 65 dei acquisizione. Appare legittimo parlare a tale propo- 774 componenti del velivolo (per la maggior parte sito di un “costo dell’incertezza”, che si traduce in assegnati all’industria britannica), ed è tuttora par- un duplice rischio di perdita per le imprese italiane, zialmente esposta alla competizione con la base in- comportando non solo la riduzione del livello attuale glese di Marham. delle commesse, ma anche la revisione verso il basso Se i ritorni programmati sono risultati ridimen- delle chance di lavoro futuro per gli anni di vita at- sionati rispetto alle aspettative, essi non sono però tesa del velivolo (per l’assemblaggio dei velivoli di compromessi, e il prossimo avvio della piena produ- altri partner potenzialmente interessati e per la ma- zione (finora rinviato a causa dello slittamento tem- nutenzione). (Omissis) porale subìto dall’intero programma) lascia aperte le Il Programma Jsf mostra in tutta evidenza un’e- prospettive per il futuro. L’incremento del numero strema complessità, così come peculiarità in ordine dei velivoli che saranno commissionati dai partner alla sua origine, all’asimmetria del sistema di partena- nei prossimi cinque anni lascia infatti intravedere riato, al diverso peso che i partner hanno avuto, hanno come ormai prossima la possibilità di una rapida tutt’ora e avranno in futuro nelle fasi che si susseguo- crescita dei ritorni industriali relativi alla produzione no nella realizzazione dell’intero programma. del velivolo, del motore e dei sistemi, nonché allo L’aver partecipato fin dall’inizio al medesimo ha sviluppo delle conseguenti necessità manutentive. certamente consentito di avviare un processo molti- 137
PARTE I - ATTIVITÀ DI CONTROLLO E CONSULTIVA N. 3-4/2017 plicativo dei fattori di investimento, perché, al di là economici già realizzati ma soprattutto i costi in ter- dell’esigenza prioritaria di assicurare alla difesa na- mini di perdite economiche ove avesse termine o si zionale e alla partecipazione a quella internazionale riducesse sostanzialmente la partecipazione al pro- un sistema d’arma dotato della più elevata tecnolo- gramma. gia e in grado di svolgere funzioni multiruolo, tale È stato, al riguardo già riscontrato come i “rispar- da consentire la sostituzione di velivoli in esercizio mi” teoricamente ottenuti dalla diminuzione della obsoleti o con caratteristiche più limitate, la dimen- flotta (5,4 mld) si siano riverberati in concrete per- sione finanziaria della partecipazione non può non dite contrattuali (3,1 mld) che già ne hanno dimez- avere anche caratteristiche di investimento, perlome- zato il potenziale effetto, oltre alla perdita di ritorni no in termini di ritorni industriali. industriali legata all’essere scesi sotto la soglia dei In tale ambiente, nel ribadire i concetti espressi in 100 velivoli. precedenza, vanno presi in considerazione due punti Un’ultima considerazione attiene all’impatto del fermi che costituiscono lo sfondo sul quale si staglia programma sul sistema paese, intendendo per esso le la dinamica del programma. imprese e i lavoratori in esso coinvolti. Il primo è costituito dalla dimensione comples- Il volume economico stimato per i prossimi siva del medesimo che evidenzia la sua rilevanza vent’anni, pur nella sua visione più ottimistica, as- nel tempo e la sostanziale sterilizzazione di possibili sume dimensioni ragguardevoli (circa 14 mld di dol- programmi analoghi. lari) e non va sottovalutato l’effetto moltiplicatore Il secondo è costituito dall’elevato livello della sull’indotto. tecnologia impiegata pur nel necessario processo di eliminazione delle patologie rilevate che spinge a *** rallentarne i tempi per consentire la stabilizzazione di un livello di maturità adeguato. Per quanto attiene al primo, rileva dunque il va- lore aggiunto della partecipazione, determinato dalla presumibile difficoltà di reperire opzioni di livello corrispondente in altri programmi nel medio e forse lungo periodo, potendo fruire dei vantaggi econo- mici derivanti dalla posizione di partner di secondo livello. Per quanto attiene al secondo, fermo restando le problematiche, da sciogliere, in ordine alla sovranità operativa, rileva la possibilità di fruire di un livello tecnologico non disponibile attualmente nel paese. La struttura di Cameri gioca un ruolo che mostra, sia pure ancora non in pieno, la sua concretezza nella costruzione delle ali, nell’assemblaggio dei velivoli nazionali e degli altri partners interessati e nella ma- nutenzione che potrebbe avere una importante proie- zione futura. Gli interessi economici in gioco sono quindi piut- tosto significativi, anche sotto il profilo occupazio- nale. Ma la valutazione complessiva del progetto deve tener conto, proprio in termini squisitamente econo- mici, della circostanza che l’esposizione fin qui rea- lizzata in termini di risorse finanziarie, strumentali e umane è fondamentalmente legata alla continuazio- ne del progetto. Alla continuazione del medesimo corrispondono infatti non solo i costi fin qui affrontati e i ritorni 138
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