SENATO DELLA REPUBBLICA - Istituto Comprensivo di Cividate ...

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          SENATO DELLA REPUBBLICA

                    Attesto che il Senato della Repubblica,
        il 1° agosto 2019, ha approvato il seguente disegno di legge,
        già approvato dalla Camera dei deputati in un testo risultante
        dall’unificazione dei disegni di legge d’iniziativa dei deputati
        Capitanio, Centemero, Andreuzza, Badole, Bazzaro, Belotti, Ben
        venuto, Bianchi, Billi, Binelli, Bisa, Bitonci, Boldi, Caffaratto,
        Caparvi, Vanessa Cattoi, Cavandoli, Cecchetti, Colmellere, Co
        volo, De Angelis, Di Muro, Donina, Durigon, Ferrari, Fogliani,
        Formentini, Foscolo, Frassini, Fugatti, Furgiuele, Garavaglia,
        Gastaldi, Gava, Giacometti, Giglio Vigna, Gobbato, Golinelli,
        Grimoldi, Guidesi, Latini, Legnaioli, Lo Monte, Locatelli, Lolini,
        Eva Lorenzoni, Lucchini, Maccanti, Marchetti, Maturi, Morrone,
        Moschioni, Murelli, Alessandro Pagano, Panizzut, Paolini, Pa
        tassini, Patelli, Paternoster, Pettazzi, Piastra, Pretto, Racchella,
        Ribolla, Segnana, Tateo, Terzi, Tiramani, Tombolato, Turri,
        Vallotto, Vinci, Viviani, Zanotelli, Ziello, Zóffili e Zordan;
        Gelmini, Aprea, Casciello, Marin, Marrocco, Palmieri, Saccani
        Jotti, Calabria, Germanà, Sandra Savino, Cosimo Sibilia e
        Zanella; Dadone, D’Uva, Gallo, Carbonaro, Acunzo, Azzolina,
        Bella, Casa, Frate, Lattanzio, Mariani, Marzana, Melicchio,
        Nitti, Testamento, Torto, Tuzi e Villani; Battilocchio, Spena,
        Pettarin e Vietina; Toccafondi, Lorenzin, Colucci, Tabacci, Lupi,
        Soverini e Tondo; Comaroli, Molinari, Andreuzza, Badole, Baz
        zaro, Bellachioma, Belotti, Bianchi, Billi, Binelli, Bisa, Boldi,
        Boniardi, Bordonali, Bubisutti, Caffaratto, Caparvi, Capitanio,
        Vanessa Cattoi, Cavandoli, Cecchetti, Cestari, Colla, Colmel
        lere, Covolo, Andrea Crippa, Dara, De Angelis, De Martini, Di

1264 - XVIII
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        Muro, Di San Martino Lorenzato Di Ivrea, Donina, Fantuz,
        Ferrari, Fogliani, Formentini, Foscolo, Frassini, Furgiuele, Ga
        staldi, Giglio Vigna, Gobbato, Golinelli, Grimoldi, Gusmeroli,
        Iezzi, Invernizzi, Lazzarini, Legnaioli, Locatelli, Lolini, Eva
        Lorenzoni, Lucchini, Maccanti, Maggioni, Morelli, Moschioni,
        Murelli, Alessandro Pagano, Panizzut, Paolini, Patelli, Pettazzi,
        Potenti, Pretto, Racchella, Raffaelli, Ribolla, Sasso, Segnana,
        Stefani, Tarantino, Tateo, Tonelli, Turri, Valbusa, Vallotto, Vinci,
        Zanotelli, Ziello, Zóffili e Zordan; Gelmini; Mura, Ascani,
        Piccoli Nardelli, Ciampi, Prestipino, Rossi, Di Giorgi, Fran
        ceschini, Anzaldi e Serracchiani; Schullian, Gebhard e Plang
        ger; Pella; di un disegno di legge d’iniziativa popolare e dei
        disegni di legge d’iniziativa dei deputati Frassinetti, Bucalo,
        Caretta, Ciaburro, Luca De Carlo, Mollicone, Prisco, Tran
        cassini e Varchi; Nesci, Acunzo, Davide Aiello, Piera Aiello,
        Ascari, Azzolina, Baldino, Massimo Enrico Baroni, Bella, Bre
        scia, Bruno, Cappellani, Carbonaro, Casa, Caso, Dadone,
        Frate, Gallo, Lattanzio, Mammì, Melicchio, Migliorino, Nitti,
        Provenza, Sarli, Sportiello, Testamento e Villani; Lattanzio,
        Davide Aiello, Ascari, Carbonaro, Frate, Melicchio, Nesci, Nitti,
        Testamento e Tuzi; Fusacchia; Brunetta e Aprea; Misiti:

        Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica
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                    Art. 1.                        comunità, nel rispetto delle regole, dei diritti
                                                   e dei doveri.
                  (Princìpi)
                                                      2. L’educazione civica sviluppa nelle isti
                                                   tuzioni scolastiche la conoscenza della Co
  1. L’educazione civica contribuisce a for        stituzione italiana e delle istituzioni dell’U
mare cittadini responsabili e attivi e a pro       nione europea per sostanziare, in particolare,
muovere la partecipazione piena e consape          la condivisione e la promozione dei princìpi
vole alla vita civica, culturale e sociale delle   di legalità, cittadinanza attiva e digitale, so
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stenibilità ambientale e diritto alla salute e     pline giuridiche ed economiche, ove dispo
al benessere della persona.                        nibili nell’ambito dell’organico dell’autono
                                                   mia.
                                                      5. Per ciascuna classe è individuato, tra i
                    Art. 2.                        docenti a cui è affidato l’insegnamento del
(Istituzione   dell’insegnamento    dell’educa-    l’educazione civica, un docente con compiti
                 zione civica)                     di coordinamento.
                                                      6. L’insegnamento trasversale dell’educa
   1. Ai fini di cui all’articolo 1, a decorrere   zione civica è oggetto delle valutazioni pe
dal 1° settembre del primo anno scolastico         riodiche e finali previste dal decreto legisla
successivo all’entrata in vigore della pre         tivo 13 aprile 2017, n. 62, e dal regolamento
sente legge, nel primo e nel secondo ciclo di      di cui al decreto del Presidente della Repub
istruzione è istituito l’insegnamento trasver
                                                   blica 22 giugno 2009, n. 122. Il docente co
sale dell’educazione civica, che sviluppa la
                                                   ordinatore di cui al comma 5 formula la
conoscenza e la comprensione delle strutture
                                                   proposta di voto espresso in decimi, acqui
e dei profili sociali, economici, giuridici, ci
                                                   sendo elementi conoscitivi dai docenti a cui
vici e ambientali della società. Iniziative di
sensibilizzazione alla cittadinanza responsa       è affidato l’insegnamento dell’educazione ci
bile sono avviate dalla scuola dell’infanzia.      vica.
   2. Le istituzioni del sistema educativo di         7. Il dirigente scolastico verifica la piena
istruzione e formazione promuovono l’inse          attuazione e la coerenza con il Piano trien
gnamento di cui al comma 1. A tal fine, al         nale dell’offerta formativa.
l’articolo 18, comma 1, lettera b), del de
creto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, le         8. Dall’attuazione del presente articolo
parole: « di competenze linguistiche » sono        non devono derivare incrementi o modifiche
sostituite dalle seguenti: « di competenze ci      dell’organico del personale scolastico, né ore
viche, linguistiche ».                             d’insegnamento eccedenti rispetto all’orario
   3. Le istituzioni scolastiche prevedono nel     obbligatorio previsto dagli ordinamenti vi
curricolo di istituto l’insegnamento trasver       genti. Per lo svolgimento dei compiti di co
sale dell’educazione civica, specificandone        ordinamento di cui al comma 5 non sono
anche, per ciascun anno di corso, l’orario,        dovuti compensi, indennità, rimborsi di
che non può essere inferiore a 33 ore annue,       spese o altri emolumenti comunque denomi
da svolgersi nell’ambito del monte orario          nati, salvo che la contrattazione d’istituto
obbligatorio previsto dagli ordinamenti vi         stabilisca diversamente con oneri a carico
genti. Per raggiungere il predetto orario gli      del fondo per il miglioramento dell’offerta
istituti scolastici possono avvalersi della        formativa.
quota di autonomia utile per modificare il
curricolo.                                            9. A decorrere dal 1° settembre del primo
   4. Nelle scuole del primo ciclo, l’insegna      anno scolastico successivo all’entrata in vi
mento trasversale dell’educazione civica è         gore della presente legge, sono abrogati l’ar
affidato, in contitolarità, a docenti sulla base   ticolo 1 del decreto-legge 1° settembre
del curricolo di cui al comma 3. Le istitu         2008, n. 137, convertito, con modificazioni,
zioni scolastiche utilizzano le risorse dell’or    dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, nonché
ganico dell’autonomia. Nelle scuole del se         il comma 4 dell’articolo 2 e il comma 10
condo ciclo, l’insegnamento è affidato ai do       dell’articolo 17 del decreto legislativo 13
centi abilitati all’insegnamento delle disci       aprile 2017, n. 62.
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                    Art. 3.                            2. Nell’ambito dell’insegnamento trasver
                                                    sale dell’educazione civica sono altresì pro
(Sviluppo delle competenze e obiettivi di ap-
                                                    mosse l’educazione stradale, l’educazione
                prendimento)
                                                    alla salute e al benessere, l’educazione al
                                                    volontariato e alla cittadinanza attiva. Tutte
   1. In attuazione dell’articolo 2, con de         le azioni sono finalizzate ad alimentare e
creto del Ministro dell’istruzione, dell’uni        rafforzare il rispetto nei confronti delle per
versità e della ricerca sono definite linee         sone, degli animali e della natura.
guida per l’insegnamento dell’educazione ci
vica che individuano, ove non già previsti,                                 Art. 4.
specifici traguardi per lo sviluppo delle
competenze e obiettivi specifici di apprendi                     (Costituzione e cittadinanza)
mento, in coerenza con le Indicazioni nazio            1. A fondamento dell’insegnamento del
nali per il curricolo delle scuole dell’infan       l’educazione civica è posta la conoscenza
zia e del primo ciclo di istruzione, nonché         della Costituzione italiana. Gli alunni de
con il documento Indicazioni nazionali e            vono essere introdotti alla conoscenza dei
nuovi scenari e con le Indicazioni nazionali        contenuti della Carta costituzionale sia nella
per i licei e le linee guida per gli istituti tec   scuola dell’infanzia e del primo ciclo, sia in
nici e professionali vigenti, assumendo a ri        quella del secondo ciclo, per sviluppare
ferimento le seguenti tematiche:                    competenze ispirate ai valori della responsa
                                                    bilità, della legalità, della partecipazione e
      a) Costituzione, istituzioni dello Stato
                                                    della solidarietà.
italiano, dell’Unione europea e degli organi
                                                       2. Al fine di promuovere la conoscenza
smi internazionali; storia della bandiera e
                                                    del pluralismo istituzionale, disciplinato
dell’inno nazionale;
                                                    dalla Carta costituzionale, sono adottate ini
     b) Agenda 2030 per lo sviluppo soste           ziative per lo studio degli statuti delle re
nibile, adottata dall’Assemblea generale            gioni ad autonomia ordinaria e speciale. Al
delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015;           fine di promuovere la cittadinanza attiva,
                                                    possono essere attivate iniziative per lo stu
    c) educazione alla cittadinanza digitale,       dio dei diritti e degli istituti di partecipa
secondo le disposizioni dell’articolo 5;            zione a livello statale, regionale e locale.
     d) elementi fondamentali di diritto, con          3. La conoscenza della Costituzione ita
particolare riguardo al diritto del lavoro;         liana rientra tra le competenze di cittadi
                                                    nanza che tutti gli studenti, di ogni percorso
      e) educazione ambientale, sviluppo eco-       di istruzione e formazione, devono conse
sostenibile e tutela del patrimonio ambien          guire.
tale, delle identità, delle produzioni e delle         4. Con particolare riferimento agli articoli
eccellenze territoriali e agroalimentari;           1 e 4 della Costituzione possono essere pro
                                                    mosse attività per sostenere l’avvicinamento
     f) educazione alla legalità e al contrasto     responsabile e consapevole degli studenti al
delle mafie;                                        mondo del lavoro.
     g) educazione al rispetto e alla valoriz
zazione del patrimonio culturale e dei beni                                 Art. 5.
pubblici comuni;                                            (Educazione alla cittadinanza digitale)
     h) formazione di base in materia di               1. Nell’ambito dell’insegnamento trasver
protezione civile.                                  sale dell’educazione civica, di cui all’arti
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colo 2, è prevista l’educazione alla cittadi       nacce al proprio benessere fisico e psicolo
nanza digitale.                                    gico; essere in grado di proteggere sé e gli
   2. Nel rispetto dell’autonomia scolastica,      altri da eventuali pericoli in ambienti digi
l’offerta formativa erogata nell’ambito del        tali; essere consapevoli di come le tecnolo
l’insegnamento di cui al comma 1 prevede           gie digitali possono influire sul benessere
almeno le seguenti abilità e conoscenze di         psicofisico e sull’inclusione sociale, con par
gitali essenziali, da sviluppare con gradualità    ticolare attenzione ai comportamenti ricon
tenendo conto dell’età degli alunni e degli        ducibili al bullismo e al cyberbullismo.
studenti:
      a) analizzare, confrontare e valutare cri       3. Al fine di verificare l’attuazione del
ticamente la credibilità e l’affidabilità delle    presente articolo, di diffonderne la cono
fonti di dati, informazioni e contenuti digi       scenza tra i soggetti interessati e di valutare
tali;                                              eventuali esigenze di aggiornamento, il Mi
                                                   nistro dell’istruzione, dell’università e della
     b) interagire attraverso varie tecnologie     ricerca convoca almeno ogni due anni la
digitali e individuare i mezzi e le forme di       Consulta dei diritti e dei doveri del bambino
comunicazione digitali appropriati per un          e dell’adolescente digitale, istituita presso il
determinato contesto;                              Ministero dell’istruzione, dell’università e
      c) informarsi e partecipare al dibattito     della ricerca ai sensi del decreto di cui al
pubblico attraverso l’utilizzo di servizi digi     comma 4.
tali pubblici e privati; ricercare opportunità        4. Con decreto del Ministro dell’istru
di crescita personale e di cittadinanza parte      zione, dell’università e della ricerca sono de
cipativa attraverso adeguate tecnologie digi       terminati i criteri di composizione e le mo
tali;                                              dalità di funzionamento della Consulta di
                                                   cui al comma 3, in modo da assicurare la
     d) conoscere le norme comportamentali
                                                   rappresentanza degli studenti, degli inse
da osservare nell’ambito dell’utilizzo delle
                                                   gnanti, delle famiglie e degli esperti del set
tecnologie digitali e dell’interazione in am
                                                   tore. L’Autorità garante per l’infanzia e l’a
bienti digitali, adattare le strategie di comu
                                                   dolescenza designa un componente della
nicazione al pubblico specifico ed essere
                                                   Consulta.
consapevoli della diversità culturale e gene
razionale negli ambienti digitali;                    5. La Consulta di cui al comma 3 pre
                                                   senta periodicamente al Ministro dell’istru
     e) creare e gestire l’identità digitale, es   zione, dell’università e della ricerca una re
sere in grado di proteggere la propria repu        lazione sullo stato di attuazione del presente
tazione, gestire e tutelare i dati che si pro      articolo e segnala eventuali iniziative di mo
ducono attraverso diversi strumenti digitali,      dificazione che ritenga opportune.
ambienti e servizi, rispettare i dati e le iden
tità altrui; utilizzare e condividere informa         6. La Consulta di cui al comma 3 opera
zioni personali identificabili proteggendo se      in coordinamento con il tavolo tecnico isti
stessi e gli altri;                                tuito ai sensi dell’articolo 3 della legge 29
                                                   maggio 2017, n. 71.
      f) conoscere le politiche sulla tutela
                                                     7. Per l’attività prestata nell’ambito della
della riservatezza applicate dai servizi digi
                                                   Consulta, ai suoi componenti non sono do
tali relativamente all’uso dei dati personali;
                                                   vuti compensi, indennità, gettoni di presenza
     g) essere in grado di evitare, usando         o altre utilità comunque denominate, né rim
tecnologie digitali, rischi per la salute e mi     borsi di spese.
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                   Art. 6.                      tra-scolastiche, a partire dalla costituzione di
                                                reti anche di durata pluriennale con altri
         (Formazione dei docenti)
                                                soggetti istituzionali, con il mondo del vo
   1. Nell’ambito delle risorse di cui all’ar   lontariato e del Terzo settore, con particolare
ticolo 1, comma 125, della legge 13 luglio      riguardo a quelli impegnati nella promo
2015, n. 107, una quota parte pari a 4 mi       zione della cittadinanza attiva. Con decreto
lioni di euro annui a decorrere dall’anno       del Ministro dell’istruzione, dell’università e
2020 è destinata alla formazione dei docenti    della ricerca, da adottare entro novanta
sulle tematiche afferenti all’insegnamento      giorni dalla data di entrata in vigore della
trasversale dell’educazione civica. Il Piano    presente legge, sono definite le modalità at
nazionale della formazione dei docenti, di      tuative del presente comma e sono stabiliti i
cui all’articolo 1, comma 124, della legge      criteri e i requisiti, tra cui la comprovata e
13 luglio 2015, n. 107, è aggiornato al fine    riconosciuta esperienza nelle aree tematiche
di comprendervi le attività di cui al primo     di cui all’articolo 3, comma 1, per l’indivi
periodo.                                        duazione dei soggetti con cui le istituzioni
   2. Al fine di ottimizzare l’impiego delle    scolastiche possono collaborare ai fini del
risorse e di armonizzare gli adempimenti re     primo periodo.
lativi alla formazione dei docenti di cui al       2. I comuni possono promuovere ulteriori
comma 1, le istituzioni scolastiche effet       iniziative in collaborazione con le scuole,
tuano una ricognizione dei loro bisogni for     con particolare riguardo alla conoscenza del
mativi e possono promuovere accordi di rete     funzionamento delle amministrazioni locali e
nonché, in conformità al principio di sussi     dei loro organi, alla conoscenza storica del
diarietà orizzontale, specifici accordi in am   territorio e alla fruizione stabile di spazi
bito territoriale.                              verdi e spazi culturali.

                   Art. 7.
            (Scuola e famiglia)
                                                                    Art. 9.
   1. Al fine di valorizzare l’insegnamento
trasversale dell’educazione civica e di sensi   (Albo delle buone pratiche di educazione ci-
bilizzare gli studenti alla cittadinanza re                        vica)
sponsabile, la scuola rafforza la collabora
zione con le famiglie, anche integrando il         1. Il Ministero dell’istruzione, dell’univer
Patto educativo di corresponsabilità di cui     sità e della ricerca costituisce, senza nuovi o
all’articolo 5-bis del regolamento di cui al    maggiori oneri per la finanza pubblica,
decreto del Presidente della Repubblica 24      l’Albo delle buone pratiche di educazione
giugno 1998, n. 249, estendendolo alla          civica.
scuola primaria. Gli articoli da 412 a 414         2. Nell’Albo sono raccolte le buone prati
del regolamento di cui al regio decreto 26      che adottate dalle istituzioni scolastiche non
aprile 1928, n. 1297, sono abrogati.            ché accordi e protocolli sottoscritti dal Mi
                                                nistero dell’istruzione, dell’università e della
                   Art. 8.                      ricerca per l’attuazione delle tematiche rela
            (Scuola e territorio)               tive all’educazione civica e all’educazione
                                                alla cittadinanza digitale, al fine di condivi
   1. L’insegnamento trasversale dell’educa     dere e diffondere soluzioni organizzative ed
zione civica è integrato con esperienze ex      esperienze di eccellenza.
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                         Art. 10.                    dri orari che aggiunga l’ora di insegnamento
                                                     di educazione civica.
        (Valorizzazione delle migliori esperienze)

   1. Il Ministero dell’istruzione, dell’univer                            Art. 12.
sità e della ricerca indìce annualmente, con
                                                                 (Clausola di salvaguardia)
proprio decreto, per ogni ordine e grado di
istruzione, un concorso nazionale per la va
                                                        1. Le disposizioni della presente legge
lorizzazione delle migliori esperienze in ma
                                                     sono applicabili nelle regioni a statuto spe
teria di educazione civica, al fine di pro
                                                     ciale e nelle province autonome di Trento e
muoverne la diffusione nel sistema scola
                                                     di Bolzano compatibilmente con i rispettivi
stico nazionale.
                                                     statuti e le relative norme di attuazione.

                                                                           Art. 13.
                         Art. 11.
                                                             (Clausola di invarianza finanziaria)
                (Relazione alle Camere)
                                                        1. Le amministrazioni interessate provve
   1. Il Ministro dell’istruzione, dell’univer       dono all’attuazione della presente legge nel
sità e della ricerca presenta, con cadenza           l’ambito delle risorse umane, strumentali e
biennale, alle Camere una relazione sull’at          finanziarie disponibili a legislazione vigente
tuazione della presente legge, anche nella           e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri
prospettiva dell’eventuale modifica dei qua          a carico della finanza pubblica.

                                                                        IL PRESIDENTE
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