SEMINARIO: La lingua dei segni come strumento di inclusione scolastica - Iprase
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SEMINARIO: La lingua dei segni come strumento di inclusione scolastica AZIONI A SUPPORTO DEL PIANO “TRENTINO TRILINGUE” Questa iniziativa è realizzata nell’ambito del Programma operativo FSE Sviluppo delle risorse professionali e predisposizione di strumenti 2014-2020 della Provincia autonoma di Trento grazie al sostegno di apprendimento e valutazione finanziario del Fondo sociale europeo, dello Stato italiano e della Provincia cod. 2015_3_1034_IP.01 autonoma di Trento La Commissione europea e la Provincia autonoma di Trento declinano ogni responsabilità sull’uso che potrà essere fatto delle informazioni contenute nei presenti materiali
Interventi in classe con alunni sordi: metodi e strumenti Dott.ssa Francesca Baruffaldi Psicologa Clinica, Coordinatrice dei Facilitatori alla comunicazione e integrazione scolastica Ente Nazionale Sordi, Sezione di Trento
Il linguaggio nelle diverse modalità La facoltà di linguaggio nei bambini sordi è: • integra ma non può “entrare in funzione” nello stesso modo in cui avviene nei bambini udenti • indipendente dall’apparato fono-articolatorio • multimodale: essendo assente o deficitaria la modalità acustico-vocale si può utilizzare la modalità visivo-gestuale (integra) “Non il linguaggio parlato è naturale per l’uomo, ma la facoltà di costruire una lingua” Saussure, 1968
Cos’è la LIS? • La Lingua dei Segni Italiana (LIS) è la lingua visivo- gestuale utilizzata in Italia dalle persone sorde (e udenti) per comunicare. • Se un bambino sordo è esposto ad una lingua dei segni la apprende in modo spontaneo senza ritardi nello sviluppo del linguaggio. (Caselli et al., 2006)
La LIS è una vera lingua? La LIS presenta: 1. simboli convenzionali e arbitrari: i Segni 2. una Grammatica specifica 3. è usata da una Comunità con fini comunicativi 4. si evolve nel tempo 5. viene tramandata fra generazioni come tutte le lingue orali finora attestate.
Bambini sordi esposti ad un input segnato Se esposti anche alla LS • Mostrano competenze linguistiche nella lingua dei segni analoghe a quelle di bambini udenti di pari età cronologica • Spesso i segni sono accompagnati da parole o da parti di parola • Lo sviluppo della Teoria della Mente (TOM) è nella norma Fenomeni di co-articolazione e bimodalità (Russo Cardona & Volterra, 2007)
Bilinguismo bimodale: lingua parlata & lingua dei segni Le competenze linguistiche (lingua parlata, scritta, lingua dei segni) possono essere paragonabili a quelle dei loro coetanei Sul piano cognitivo e linguistico la LS, usando il canale visivo-gestuale, può costituire una facilitazione verso la costruzione di concetti e la costituzione del legame fra concetto e parola Sul piano psicologico, l’approccio educativo bilingue e bi-culturale può favorire e promuovere la costruzione dell’identità personale (Caselli, Maragna & Volterra, 2006; Grosjean, 2003)
Sordità come disabilità invisibile • Non si vede l’handicap uditivo fino a quando non si prova a comunicare con una persona sorda • La disabilità uditiva impone alla persona sorda di monitorare costantemente lo spazio acustico attraverso la vista • La necessità di usare il canale visivo sia per la comunicazione con l’altro che per l’esplorazione dell’ambiente circostante richiede tempi diversi
Una persona sorda cosa fa? • Usa la vista come canale privilegiato per comprendere il mondo che la circonda. • Usa anche le vibrazioni per comprendere i suoni che non sente con l’udito. • Usa il possibile recupero uditivo per sentire rumori e voci nell’ambiente e orientarsi. EVITARE DI PARLARLE MENTRE E’ GIRATA DI SPALLE
Apprendimenti mediati dalla vista • Ogni esperienza passa attraverso la vista e permette di apprendere concetti nuovi • L’uso di simboli, immagini, scritte e segni permette un accesso integrale ai significati • La lettura labiale e la produzione vocale delle parole si sviluppano negli anni, grazie alla logopedia e all’educazione • Il bilinguismo bimodale permette una piena accessibilità ai contenuti didattici
Ambienti accessibili ai sordi • Evitare barriere che coprono la vista durante le attività (librerie, scatoloni, ecc.) o luci abbaglianti e riflessi • Attenzione con le porte e quando entrate in una stanza per non spaventare la persona sorda • Uso di spazi circolari e ben delimitati visivamente • Uso dei colori, di scritte o di simboli per definire attività e spazi della giornata • Uso della luce per messaggi codificati • Uso delle nuove tecnologie per comunicare (sms, chat, videomessaggi)
A scuola
Strategie didattiche con alunni sordi 1. Didattica accessibile mediante la vista 2. Letto-scrittura precoce 3. Testi semplificati 4. Lavori in piccolo gruppo 5. Uso delle tecnologie 6. Apprendimento della LIS nel contesto classe
1. Didattica accessibile mediante la vista • Uso di testi affiancati da immagini e dai segni corrispondenti per i concetti • Uso di mappe concettuali per i nessi logici LINGUA VS SINGOLO CONCETTO
2. Letto-scrittura precoce • Dai 3 anni abituare il bambino sordo alla forma scritta associata a immagine e segno • Dai 4 – 5 anni favorire precocemente l’apprendimento della lettura, unica forma pienamente accessibile della lingua parlata, anche con giochi e materiali creativi
DATTILOLOGIA (ALFABETO MANUALE) • È usato nella LIS per i nomi propri e i nomi geografici • È utile per togliere ambiguità di fronte alle parole simili nella lettura labiale. Es. POLLO - BOLLO
3. Testi semplificati • Errori tipici degli alunni sordi su alcuni elementi morfosintattici: pronomi, articoli, accordo verbale • Complessità sintattica VS comprensione dei concetti • Utile una strategia top down per far comprendere il senso del testo e poi lavorare con un metodo bottom up per apprendere le regole grammaticali • Italiano veicolato nelle altre discipline
4. Piccolo gruppo • Lavori di gruppo con parte applicativa per rendere più concreti i concetti complessi e le procedure • Maggiore possibilità di comprendere il labiale in modo più autonomo • Più semplice mettersi in cerchio per vedersi meglio • Apprendere attraverso il corpo: embodied cognition
5. Uso delle tecnologie • Uso del PC o della LIM, dei tablet e delle APP per sordi • Visione di documentari con i sottotitoli e di video in LIS già esistenti • Uso di video in LIS e con sottotitoli creati ad hoc per lo studio individuale • E-learning attraverso piattaforme on-line (es. DELE project del CNR)
6. Apprendimento della LIS • Percorsi di lingua per insegnanti e compagni di classe per aumentare la comunicazione con i compagni sordi • Affiancamento dei compagni con l’alunno sordo a turno per aiutarsi imparando una nuova lingua
Materiali per la scuola dell’infanzia Un libretto creato per condividere le esperienze SCUOLA
Materiali per la scuola superiore Studiare con un tablet: testo scritto a fronte e video in LIS delle materie contenutistiche
Facilitatore alla comunicazione e all’integrazione scolastica Il Facilitatore alla comunicazione ed integrazione scolastica è una figura di sostegno per gli studenti con disabilità sensoriale definita e prevista dalla legge 104/92 e legge provinciale 7/2006 art. 74. Il suo intervento è rivolto a studenti affetti da grave minorazione uditiva, ai sensi dell’articolo 1, comma 2 della legge 26 maggio 1970, n. 381.
Il Facilitatore svolge la sua funzione in ogni ordine e grado scolastico allo scopo di favorire l’inclusione scolastica e l’accesso alla didattica degli studenti con minorazione sensoriale e promuoverne lo sviluppo armonico, in collaborazione con l’intero Consiglio di Classe e l’Equipe multidisciplinare. I compiti del Facilitatore si sviluppano in due direzioni: • da un lato facilitare la comunicazione dello studente con i docenti e i compagni di classe, • dall’altro rendergli accessibili la complessità dei programmi scolastici e delle informazioni del contesto di apprendimento, svolgendo una funzione di ponte comunicativo e di scaffolding nel processo di apprendimento.
27 LE ATTIVITA’ DELL’ENS Servizio facilitatori alla comunicazione e all’integrazione scolastica Attività di formazione e aggiornamento Corsi di LIS Sportello di informazione e tutela per i soci sordi Attività culturali, ricreative e sportive per i soci sordi Servizio di interpretariato Partecipazione alla commissione medico legale per riconoscimento del sordomutismo Consulenze con specialisti e professionisti Collaborazione con l’Agenzia del Lavoro per il collocamento mirato Collaborazione con servizi sociali e cooperative sociali Corsi di italiano e per la patente per sordi stranieri Collaborazione con università, enti pubblici e privati di formazione
Grazie per l’attenzione! Per ulteriori informazioni: dott.francesca.baruffaldi@gmail.com
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