SCALA INDIVIDUALE E COLLETTIVA NELLA COMPLESSITÀ DELLO SPAZIO SCOLASTICO
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AGATHÓN – International Journal of Architecture, Art and Design | n. 07 | 2020 | pp. 114-123 ARCHITECTURE ISSN print: 2464-9309 – ISSN online: 2532-683X | doi.org/10.19229/2464-9309/7122020 ESSAYS & VIEWPOINT SCALA INDIVIDUALE E COLLETTIVA NELLA COMPLESSITÀ DELLO SPAZIO SCOLASTICO L’esperienza portoghese INDIVIDUAL AND COLLECTIVE SCALE IN THE COMPLEXITY OF SCHOOL SPACE The Portuguese experience André Santos, Anna Kazimirko, Leonardo Barros ABSTRACT La concezione di uno spazio scolastico contemporaneo non può prescindere da aspetti che richiedono un confronto a scale diverse, aumentando così la difficoltà nell’ottenere risultati sistemici e soprattutto chiari. Soddisfare al contempo i più re- centi studi pedagogici, bisogni funzionali e aspirazioni sociali, così come la richiesta di adeguamento alla nuova normativa e la contrazione degli investimenti pubblici, ampli- fica ulteriormente il livello della sfida dalla quale la politica non può esimersi. Attraver- so gli interventi promossi dal Parque Escolar per l’adeguamento dell’edilizia scolasti- ca in Portogallo, il contributo intende attivare riflessioni sul dialogo tra le diverse scale da punti di vista distinti (progettuale, educativo, sociale e impiantistico), ritenendo questa chiave di lettura una risposta paradigmatica e adeguata alla complessità del- l’edilizia scolastica. The conception of the contemporary scholar space requires a whole set of aspects that confront opposite scales, by increasing the complexity of achieving systemic, bal- anced and, most important, clear results. To both fulfil the most recent pedagogical ideals, the functional needs, the social aspirations, and the incorporation of the (new) legal demands, bearing in mind the public investment restraining policy, it becomes a challenge even bigger, from which the political responsibility cannot stand apart. So, through the intervention developed by Parque Escolar on the grounds of rehabilitation of the scholar buildings in Portugal, it’s important to comprehend the dialogue be- tween different scales from distinct environments (programmatic, educational, social and infrastructural), defending this operation as a paradigmatic response to the multi- scale complexity. KEYWORDS edilizia scolastica, rigenerazione, metodologia, complessità, multiscala school architecture, rehabilitation, methodology, complexity, multiscale André Santos, Architect and PhD, is an Assistant Professor at the Faculty of Architec- ture, University of Porto (Portugal). Integrated Member of the Architecture and Urban- ism Study Centre (CEAU) and Coordinator of the research project Escolas – Complex- idade e Interpretação, he is developing several research projects mostly related to school architecture. Mob. +351 917/52.61.28 | E-mail: amsantos@arq.up.pt Anna Kazimirko, Faculty of Architecture, University of Porto (Portugal). Integrated Member of the research project Escolas – Complexidade e Interpretação, currently she is working on the theme of technology and school architecture; the current study is entitled Espaços Escolares e a Integração das (novas) Necessidades Infraestrutu- rais. Mob. +351 914/46.51.71 | E-mail: annakazimirko.projeto@gmail.com Leonardo Barros, Faculty of Architecture, University of Porto (Portugal). Integrated Member of the research project Escolas – Complexidade e Interpretação, currently he is working on the theme of architectural expression and school architecture; the cur- rent study is entitled A Imagem da Arquitetura – Impactos e Reflexos Culturais e Iden- titários. Mob. +351 912/03.58.00 | E-mail: leonardobarros96@gmail.com 114
Santos A., Kazimirko A., Barros L. | AGATHÓN | n. 07 | 2020 | pp. 114-123 Sin dall’inizio del 2007 in Portogallo l’inte- Un primo obiettivo del Programma, rivolto dun- che la società contemporanea impone. In sin- resse sulle strutture scolastiche si è concentra- que alle strutture esistenti, prevede che le tesi, come riportano Heitor e Marques Pinto to principalmente sull’espansione della rete, at- Scuole siano ‘riqualificate’ mantenendo circa (2012), il PMEES mira a modernizzare le Scuo- traverso la realizzazione di soluzioni tipizzate, l’80% della costruzione originale; pertanto, in le secondarie pubbliche al fine di migliorare e standardizzate e di massa (Heitor, 2011), con nessuno dei 172 interventi realizzati l’edificio innovare la qualità e l’uso delle strutture didatti- una politica frutto di diversi momenti di crisi che esistente è stato demolito. Questa scelta ha un che, per dare attuazione all’agenda educativa ha messo in evidenza il bisogno di edilizia e del importante valore pedagogico poiché, da un del nuovo millennio ma anche per valorizzare la controllo dei costi, fattori da sempre considerati lato, mira a sensibilizzare sulle opportunità for- Scuole come ‘centro della comunità’. rilevanti. In questo contesto, la pianificazione nite dall’attivazione di processi di riqualificazio- In relazione agli obiettivi dichiarati è quindi strategica si è rivelata inadeguata mentre le po- ne, anche su architetture di minor valore patri- da leggersi l’importanza di questo articolato litiche di prevenzione e di manutenzione sono moniale e culturale, dall’altro, intende promuo- Programma che si conferma essere un potente risultate pressoché inesistenti, riducendosi a in- vere e alimentare il dibattito sui valori della so- strumento metodologico in grado di recepire le terventi sporadici e non coordinati. Già alla fine stenibilità e dell’ecologia. istanze di adeguamento e guidare le strategie del XX secolo, l’edilizia scolastica presentava Un secondo obiettivo del Programma mira di gestione degli edifici pubblici. In effetti, la sua anomalie di realizzazione, deterioramento fisico a far sì che gli interventi tengano in debita con- essenza strutturata e sistemica, così come la e obsolescenza funzionale, incidendo in modo siderazione le particolarità tipologiche di cia- sua visione d’insieme, lo hanno reso paradig- rilevante sul comfort ambientale, sulle attività e scuno degli edifici scolastici. L’ambizione di ri- matico nel contesto nazionale, attivando un pro- sull’involucro (Heitor, 2008). Con l’inizio del dare dignità alla Scuola pubblica è facilmente cesso collaborativo di progettazione che acqui- nuovo millennio, la politica ha preso coscienza riscontrabile nei progetti di riqualificazione degli sta un carattere esemplare e contribuisce alla della necessità d’intervenire sull’edilizia scolasti- edifici di maggior valore patrimoniale e storico, promozione di buone pratiche d’intervento ne- ca in termini strutturali, funzionali e spaziali, con interventi che rimodellano il tessuto urba- gli edifici scolastici (Heitor, 2009); non a caso gli adeguandola ai nuovi bisogni pedagogici e alle no e restituiscono identità allo spazio pubblico; esperti dell’OCSE hanno elogiato la qualità del- recenti normative, e riaffermandone il valore esempio ne è la Scuola Sá de Miranda (Fig. 1). l’esperienza portoghese sottolineando come ri- simbolico. Interessanti sono anche gli interventi sulle fletta e superi le migliori pratiche internazionali Così nel 2007 il Governo portoghese ha strutture di minore o scarsa qualità costruttiva (Almeida et alii, 2009). Il Programma si comple- varato il Programa de Modernização das Es- prodotti dall’attività edilizia degli anni ’60, prive ta poi con altri obiettivi di natura pedagogica. colas com Ensino Secundário (PMEES)1 incen- di qualità architettoniche e di relazioni con il trato soprattutto sulla riqualificazione degli edi- contesto: in tal senso, la riqualificazione del Architettura e Pedagogia | I più recenti studi fici scolastici esistenti. È stato costituito a tal fi- Progetto Mercúrio4 è un esempio emblemati- sul rapporto tra architettura e pedagogia con- ne il Parque Escolar2 con l’obiettivo di articola- co. Stesso problema qualitativo e d’integrazio- cordano nell’affermare che l’ambiente scolasti- re un Programma di lungo periodo che con- ne urbana è riscontrabile nelle scuole a padi- co ha un ruolo significativo nel processo d’in- sentisse di amministrare la gestione di tutti gli glione realizzate nei primi anni ’805, nelle quali segnamento e di apprendimento. L’edificio sco- edifici scolastici, sia per migliorarne il profilo il modulo prefabbricato denominato ‘3x3’ ave- lastico è molto più che un semplice contenito- prestazionale sia per adeguarne la funzione va portato a una riduzione della complessità re: insieme al corpo insegnante, agli studenti e degli spazi ai requisiti introdotti dalle nuove progettuale e a una conseguente diminuzione ai loro familiari, esso realizza un vero sistema norme e dai modelli pedagogici più attuali (Mi- del numero di spazi specialistici (Parque Esco- d’interazione, un ordine complesso su cui l’am- nistério da Educação, 2006). lar, 2012). È stato proprio in occasione della ri- biente fisico interagisce con fattori pedagogici, La complessità multiscalare degli interventi qualificazione di questa tipologia di edifici che socio-culturali, curriculari, motivazionali e so- rispetto alla nuova normativa scolastica ha fat- è maturata la consapevolezza che l’anonimato cio-economici (Ladiana and Lopes, 2018). Alla to sì che il PMEES sia stato un’avanguardia e la mancanza di qualità architettonica che li luce di ciò, appare evidente che all’architettura nella politica di gestione di altri edifici pubblici caratterizzavano, così come l’avanzato e diffu- è delegata la responsabilità di creare quelle in Portogallo. Secondo Anne Taylor (2000), so stato di degrado in cui versavano, dovesse- condizioni di benessere spaziali e fruitive che nella ristrutturazione dei plessi scolastici i pro- ro essere risolti in favore di una migliore qualità favoriscono lo sviluppo del processo di ap- gettisti devono mettere a punto dei metodi prestazionale, funzionale e spaziale (Fig. 2). prendimento. In tal senso, il Programma pre- progettuali capaci di analizzare la complessità Per promuovere più efficacemente la rige- vede una significativa riorganizzazione spazia- dei problemi per definire linee guida piuttosto nerazione del patrimonio scolastico, un terzo le e funzionale che si traduce in un’inevitabile che concentrarsi sulle dicotomie, poiché spes- obiettivo prevede il riavvicinamento tra scuola e ristrutturazione degli ambienti (Fig. 4) nel ri- so l’architettura si trova necessariamente a città, e la creazione di nuove condizioni di so- spetto delle nuove gerarchie richieste dal mo- dialogare con più questioni antagoniste che ri- cialità (Monteiro and Santos, 2019). Questo te- dello concettuale promosso (Fig. 5) e dell’esi- chiedono un confronto a scale talvolta con- ma assume una particolare rilevanza negli in- genza d’integrare modalità di apprendimento traddittorie. Infatti, se l’universalità dell’essere terventi sugli edifici della tipologia ‘3x3’, preva- convenzionali con pratiche pedagogiche ba- Scuola impone una visione macro che mira a lentemente presenti nelle periferie e al di fuori sate su attività di gruppo, esplorative e speri- salvaguardarne l’essenza generale, la neces- del tessuto urbano. In questi contesti, la ridefi- mentali (Heitor, 2011). Il modello concettuale sità di attuare strategie che valorizzino temi nizione del fronte urbano assume un ruolo pre- si basa su tre principi fondamentali: articolare specifici determina un permanente contrasto valente nell’intervento che, in alcuni casi, si ambienti funzionali diversi (didattici e non); as- tra scale e interessi. estende anche all’intorno: l’intervento sulla Scuo- sicurare le condizioni per una loro funzionalità Il presente contributo prende quindi spunto la di Rio Tinto (Fig. 3) dimostra come la Scuola integrata; aprire alcuni ambienti e funzioni al- dagli interventi realizzati nel nord del Portogallo possa essere un vettore di riqualificazione, an- l’uso esterno (Heitor, 2011). su 74 Scuole (ESCOLAS – Complexidade e In- che simbolica, dello spazio pubblico. Oltre alla presenza di ambienti riservati alla terpretação3) e, a partire dall’ibridazione di te- Infine, tra gli obiettivi del Programma non didattica ‘tradizionale’ (le aule), basandosi sui mi diversi (progetto, pedagogia, società e im- poteva mancare la riqualificazione dell’immagi- principi pedagogici di Maria Montessori6, sui ri- piantistica), avvia riflessioni sulle loro relazioni in ne dell’Istituzione scolastica, da realizzare non sultati delle esperienze maturate sul metodo termini di connessione, di contrasto o di conta- solo attraverso un’architettura più attuale, in Montessori7 e sulle soluzioni spaziali proposte minazione alle diverse scale di progetto. grado di riportare la Scuola a un universo d’im- da Herman Hertzberger8, il Programma preve- magini del contemporaneo, ma anche pro- de che le aree di circolazione (il connettivo) Architettura e Programma | Il PMEES, con la muovendo un’idea di Scuola del futuro. Que- presentino un certo grado di flessibilità d’uso in partecipazione di tutti gli attori coinvolti, ha il st’ambizione si traduce nell’urgente necessità cui attivare modalità di apprendimento più infor- compito di strutturare il Programma d’interven- di adeguare gli spazi scolastici e di dotarli di mali in grado di attirare l’interesse degli utenti. to e di guidare con un chiaro sistema di obietti- tecnologie costruttive e impiantistiche rispon- Nella convinzione che la qualità di un ambiente vi programmatici il processo di riqualificazione denti agli attuali standard di comfort e rispar- e l’organizzazione flessibile del suo spazio rie- degli edifici scolastici d’istruzione secondaria. mio energetico, nonché alle sfide pedagogiche scano, nel processo pedagogico, a stimolare 115
Santos A., Kazimirko A., Barros L. | AGATHÓN | n. 07 | 2020 | pp. 114-123 l’impegno, si sono incoraggiati studenti e inse- la Scuola Soares dos Reis (Fig. 8), con l’arti- zione e della psicologia. L’Istituzione scolasti- gnanti a rimanere più a lungo a scuola e a par- colazione di nuovi volumi e spazi di distribu- ca ha dato un contributo indispensabile per tecipare ad attività che contribuiscano a pro- zione esistenti. contrastare le ingiustizie sociali incoraggiando il muovere una cultura dell’apprendimento (Hei- In aggiunta, l’accoglimento delle istanze di senso di complicità, corresponsabilità e consa- tor, 2008). ciascuna comunità scolastica – raggiunto con pevolezza al fine di garantire una società più In questa prospettiva, il modello del ‘lear- la partecipazione della dirigenza scolastica9 al equa. Naturalmente è anche responsabilità ning street’, che in alcuni progetti ha assunto progetto – ha consentito di mettere in rete Isti- della Scuola indagare sulle opzioni e garantire configurazioni spaziali diverse – ad esempio il tuzione e tessuto produttivo ed economico, se- soluzioni adeguate per tutte le comunità, pro- senso della piazza nel caso della Scuola di Rio condo una strategia che valorizza l’individualità muovendo la consapevolezza sociale verso Tinto (Fig. 6) – è stato determinante per la del progetto educativo di ciascuna Scuola e l’inclusione. strategia di riqualificazione degli edifici, soprat- garantisce la spendibilità del curriculum in am- Il progetto della Scuola, a partire dal pro- tutto in scuole a padiglione come quella di Ca- bito nazionale. Delegando al progetto di archi- gramma scolastico, deve dedicare una parti- nelas (Fig. 7) che valorizza l’integrazione del tettura un’amplificazione della sua complessità, colare cura nella distribuzione degli ambienti ri- nuovo spazio poiché, da un lato evita la di- le comunità che ambiscono a scuole pensate servati all’apprendimento tradizionale, come le spersione degli utenti, dall’altro supera la mera per il futuro devono farsi carico di integrare gli aule, e degli spazi di carattere più collettivo, funzione di spazio per la distribuzione. In altre obiettivi dell’educazione con quelli della proget- poiché essa è soprattutto uno spazio sociale, tipologie edilizie è stato possibile creare dei tazione architettonica (Taylor, 2000). un luogo di apprendimento, scambio e condi- ‘percorsi di apprendimento’, come accade nel- In questo senso, architettura e pedagogia visione di una collettività, non solo un luogo al dialogano in un processo di narrazioni sfaccet- chiuso dove gli studenti imparano. In questo tate e multiscala. Spetta all’architettura attivare senso molti degli interventi hanno previsto l’u- una riflessione sulle gerarchie di aspetti di na- so pubblico delle palestre, delle biblioteche e tura sociale e tecnica in grado di veicolare, at- delle sale polivalenti, e, adottando dei pro- traverso un edificio di qualità, il messaggio che grammi culturali e formativi aperti sia agli stu- tutti gli individui hanno diritto a una buona istru- denti che alla cittadinanza, hanno favorito la zione – in un ambiente sano, confortevole, si- crescita intellettuale e umanistica della comu- curo, protetto e stimolante – capace di favorire nità (Fig. 11). l’integrazione sociale (OCSE, 2006). Natural- mente le ambizioni del progetto pedagogico Architettura e Impianti | L’architettura scola- aspirano alla partecipazione delle componenti stica ha accompagnato la maturazione e l’evo- sociali supportate da un contesto di scelte po- luzione del pensiero critico delle scienze peda- litiche più ampio. gogiche. Quest’intenso dialogo ha prodotto sia interessanti sviluppi dal punto di vista proget- Architettura e Società | La Scuola ha un ruolo tuale e funzionale, sia una rinnovata attenzione fondamentale e una grande responsabilità nel- ai temi sociali. A questo si aggiunge la sfida del l’educazione e nel processo di maturazione de- XXI secolo sulla sostenibilità ambientale. Le di- gli individui. Un progetto pedagogico di qualità sposizioni giuridiche entrate in vigore a seguito deve adeguare il progetto formativo alla pro- del Protocollo di Kyoto10, mutuate dalla legi- mozione del senso di comunità e al contesto slazione europea alla normativa portoghese tra sociale di riferimento (Fig. 9). Come spazio di il 2006 e il 2008, hanno portato a un cambia- comunità, questa ‘altra casa’ deve essere so- mento significativo nell’attuale quadro normati- stenuta da un nucleo ‘familiare’ progressiva- vo. La tempistica brusca e repentina con cui mente più grande, in quantità e, in particolare, queste norme si sono dovute applicare ha por- in pluralità, consapevole della responsabilità tato a molte difficoltà nella loro coerente artico- sociale che gli è propria. Se si desidera che la lazione, a causa di fattori come la novità, l’ine- Scuola sia inclusiva è necessario ridefinire i sperienza, l’entità delle richieste e, principal- Programmi per un’istruzione indirizzata a una mente, i conflitti tra i diversi corsi di studio. La cittadinanza globale, completa, libera da pre- necessaria certificazione dei sistemi di qualità giudizi e che riconosca e valorizzi le differenze dell’energia e dell’aria, del comportamento ter- (Montoan, 2003). mico, dell’accessibilità e della sicurezza antin- È importante riconoscere che siamo tutti cendio, ha comportato poi inevitabili interventi uguali, in diritti e responsabilità, ma diversi, nel- di adeguamento e di realizzazione di nuovi im- l’essere individui, concordando sul fatto che ci pianti. Il Programma si è inevitabilmente con- sono differenze e ci sono uguaglianze: ognuno frontato con un insieme di normative comples- ha il diritto di essere diverso quando l’ugua- se ma ha risolto la complessità dell’intervento glianza uniforma e il diritto di essere uguale con soluzioni innovative proponendosi come quando le differenze discriminano (Montoan, modello da seguire. 2003). La Scuola, nel suo ruolo di Istituzione Secondo Kazimirko e Santos (2020) la nuo- universale, è il luogo in cui è possibile la co- va normativa ha infatti condizionato non poco struzione della sensibilità alla responsabilità so- la caratterizzazione degli spazi imponendo l’in- ciale, alla consapevolezza e all’uguaglianza clusione di ‘accessori’ in edifici già esistenti. nella partecipazione (Fig. 10) poiché, come rile- Analogamente ai temi del sociale e del peda- va l’UNESCO (1994), dovrebbe accogliere tutti gogico, quello degli impianti manifesta, nel dia- Fig. 1 | ‘Escola Secundária Sá de Miranda’ in Braga by i bambini indipendentemente dalle loro condi- logo tra macro e micro, la propria presenza tal- Bernardo Távora: new building to enhance and accen- zioni fisiche, intellettuali, sociali, emotive, lingui- volta con soluzioni di grande visibilità, come tuate the importance of the pre exitence in the urban fabric (credit: A. Santos, 2012). stiche o di altro tipo. nella Scuola di Santa Maria da Feira (Fig. 12). È indubbio che la Scuola, nella sua azione In questo senso, i nuovi impianti – rete com- Fig. 2 | ‘Escola Secundária de Rio Tinto’ in Gondomar: advanced state of degradation and lack of identity value di affinamento dei programmi formativi e di plessa di attrezzature – introdotti in edifici pree- (credit: R. Mealha, 2008). continua attenzione alle interazioni sociali, ab- sistenti pongono il problema dell’integrazione Fig. 3 | ‘Escola Secundária de Rio Tinto’ in Gondomar bia avuto un ruolo determinante nel costruire il tra scale diverse, micro e macro, come nella by Rui Mealha: school as an active part of the urban dy- processo di inclusione in collaborazione con Scuola Rodrigues de Freitas (Fig. 13), nella qua- namic (credit: A. Kazimirko, 2019). altre scienze, in particolare quella dell’educa- le si riesce a collocarli lungo i corridoi e a celarli 116
Santos A., Kazimirko A., Barros L. | AGATHÓN | n. 07 | 2020 | pp. 114-123 entro un trasportatore metallico, soluzione que- sta che può essere riscontrata anche nella Scuola Inês de Castro (Fig. 14). Nella stessa Scuola le condizioni specifiche di ogni spazio impongono comunque via via scelte diverse, anche in relazione alla destinazione degli am- bienti, aule o connettivo (Fig. 15). Le soluzioni progettuali non possono quindi essere ricondotte a una strategia tipo che im- ponga alla macro scala di includere le neces- sità della micro scala, poiché la condizione di ciascun manufatto è specifica, unica e com- plessa. È responsabilità dell’architettura trova- re equilibrio e coerenza, articolare le diverse scale e le destinazioni che caratterizzano lo spazio, promuovere la sua identità, non trascu- rando l’eredità delle preesistenze, i vincoli nor- mativi e la ‘sensibilità’ dei progettisti. Parados- salmente, e dopo che quest’esperienza si è completata, sono risultati evidenti limiti e con- traddizioni sui quali sarà necessario riflettere per il futuro, soprattutto in relazione al fatto che i dispositivi normativi della Comunità Europea, pensati per l’insieme degli Stati membri, sono stati adottati senza tenere conto della specifi- cità del contesto climatico, sociale ed econo- mico portoghese, condizionando non poco i costi dell’intervento, anche e soprattutto per gli adeguamenti impiantistici. Conclusioni | Dall’approccio sviluppato, è evi- dente che la concezione, la realizzazione e l’u- so delle architetture scolastiche realizzate nel- l’ambito del PMEES appaiono come esempi paradigmatici di gestione e di confronto meto- dologico tra scale diverse di complessità. Il progetto della Scuola contiene in sé un insie- me di valenze molto diverse tra loro: il neces- sario equilibrio tra condizioni globali d’istruzio- ne e benessere (relative a una scala universale e collettiva) e problemi d’inclusione (relativi a una scala locale che richiede strategie specifi- che per gruppi sociali diversi) si traduce in un’architettura scolastica in costante confronto tra scale diverse. Se nella scala macro è data attenzione all’impianto complessivo, alla gerar- chia degli ambienti e al connettivo, nella picco- Figg. 4, 5 | Representative schemes of the PMEES: Conceptual Model and Hierarchical Functional Levels, adapted la scala, invece, le specificità e le esigenze di from the original (credits: Parque Escolar, E.P.E., 2007). ogni spazio possono essere risolte affrontando il tema solo da un punto di vista progettuale, pedagogico, sociale e impiantistico. prestazionali imposti dalla normativa sia stata la progettazione delle facciate, all’identità del- I risultati raggiunti dal PMEES sono stati re- risolta in ciascuno degli interventi attraverso un l’edificio scolastico. La scala delle individualità si possibili, all’interno di un processo comples- impegnativo esercizio metodologico di gestio- è la protagonista di un processo in cui la me- so, con la progettazione di un programma d’a- ne del progetto. moria del passato e le aspirazioni per il futuro zione globale e strutturando strategie in grado Lo spazio scolastico sta vivendo una serie cercano, attraverso l’architettura, un equilibrio di consentire un’azione puntuale in base alle di cambiamenti legati alla specificità di pro- formale e funzionale, senza che l’universalità specificità di ciascuna scuola coinvolta. La de- grammi, didattica e metodologie di insegna- dell’‘essere scuola’ venga alienata. finizione di un modello concettuale poliedrico, mento; è ormai dimostrata l’impossibilità di Infine, è da rilevare come l’esperienza por- con un’ampia gamma di aree disciplinari coin- promuovere soluzioni progettuali standardizza- toghese, sulla scorta dei risultati positivi con- volte e una ben definita gerarchia funzionale e te, in cui l’identità e le specificità sono al margi- seguiti, abbia contribuito al dibattito interna- spaziale, ha favorito, nel confronto con le spe- ne, se non escluse, dalla concezione del pro- zionale sul tema della rigenerazione del patri- cifiche realtà di ciascuna comunità, risposte getto. Occorre prendere atto che, più che il ca- monio edilizio scolastico e possa suggerire in- adeguate e puntuali all’interno di un processo rattere identitario di un ambiente, o la risposta dicazioni metodologiche da impiegare in altri partecipativo. In tal modo, l’obiettivo proget- a un ideale culturale e civico, le più recenti teo- Programmi funzionali che interessano la ri- tuale di includere la società tutta, garantendole rie pedagogiche promuovono nuove dinami- qualificazione dell’esistente. accessibilità alla grande varietà di spazi, è sta- che spaziali e richiedono risposte ai bisogni fun- to tradotto in architetture specifiche per ogni zionali, trasformando l’edilizia scolastica in un contesto e capaci di promuovere e rafforzare i oggetto complesso dentro una dinamica multi- legami tra la Scuola e ogni rappresentante del- scalare. Le realizzazioni presentate mostrano Up to the beginning of 2007, «[…] in Portugal, la comunità. I diversi casi presentati testimo- soluzioni architettoniche fortemente contestua- the great effort […] regarding school infrastruc- niano inoltre come la complessità dei requisiti lizzate, attente al tempo stesso, soprattutto nel- tures was mainly concentrated on the network 117
Santos A., Kazimirko A., Barros L. | AGATHÓN | n. 07 | 2020 | pp. 114-123 should allow to reverse the deteriorating pro- cess of high school establishments to achieve, on the one hand, an effective school building rehabilitation, and, on the other hand, promote its modernization by reference to the require- ments triggered by the new standards and ped- agogical models, specifically in conception and arrangement of spaces and facilities (Ministério da Educação, 2006). This intervention was a pioneer in what concerns the management of public buildings in Portugal, resulting in multiple outcomes, con- sequences, and readings, from which stands out the complexity of the school organism, as well as the inevitable dialogue of scales implied. «In restructuring learning environments, plan- ners need to develop methods for identifying complex issues and must use design process- es to synthesize approaches rather than focus- ing on dichotomies» (Taylor, 2000). Indeed, ar- chitecture necessarily dialogues with two an- tagonistic dimensions that confront each other on scales that are sometimes contradictory. If the universality of the ‘being’ School impos- es a collective scale, that aims to defend over- all conditions, the need to include and incor- porate strategies attending individualities con- vene a permanent contrast between scales and interests. From the summoning of different themes (program, pedagogy, society, and infrastructure), an approach guided by the evidence of this ar- ticulation, or contrast, between scales, here mutually contaminated, will be developed. This paper is embedded in the context of an investi- gation project, that focuses on the study and debate of school buildings, from a universe of 74 schools in the north of Portugal, named ES- COLAS – Complexidade e Interpretação.3 Architecture and Program | Integrating oper- atively the participation of the most varied in- tervenient agents, the PMEES assumes the re- sponsibility to outline the construction of an ar- chitectonic Program, guider of the rehabilita- tion process of school buildings with secondary education, with a group of programmatic ob- jectives. Firstly, the intervention context is limit- ed and characterized by an attitude of rehabili- tation. The Program determines that the pre- existing schools are rehabilitated and modern- Fig. 6 | ‘Escola Secundária de Rio Tinto’ in Gondomar by Rui Mealha: learning street as a ‘square’ (credit: A. Santos, 2011). ized maintaining about 80% of the original construction (Monteiro and Santos, 2020). In this sense, none of the 172 Schools that have expansion, through the application of typified was raised for the need to constructively, spa- already been intervened materializes buildings solutions of standardized and mass construc- tially, and functionally rearrange the school build- built from scratch. This circumstance promot- tion» (Heitor, 2011, p. 11). This strategy, prey ing, in order to simultaneously adapt it to the ed a double pedagogical condition. On one of different moments of crisis, showed the ur- pedagogical needs and recent legal determi- hand, in raising awareness of the opportunity gency of constructing and costs control, fac- nations and to reaffirm its symbolic value. to resort to rehabilitation processes, even be- tors that, consequently, had always taken the In this scenario, the Programa de Moderni- fore architectures of less patrimonial and cul- leading role. In this circumstance, strategic zação das Escolas com Ensino Secundário tural value, and, on the other hand, in contribut- planning turned out sporadic, and the per- (PMEES)1 was created focusing on the rehabil- ing to a discussion about the values of sustain- spective of prevention and maintenance were itation of the pre-existing school buildings in ability and ecology. nonexistent, culminating in erratic and uncoor- Portugal. The public entity Parque Escolar2 de- Secondly, the interventions are character- dinated repairing actions. In this context, in the veloped this Program in order to administer the ized by the typological particularities of each of late 20th century, «[…] overall, the facilities suf- management of all buildings, by structuring the the intervened structures. The ambition to re- fer from construction anomalies, physical dete- investments and priorities in phased interven- dignify the public school is easily recognized in rioration and functional obsolescence that af- tions over a long period. The change of atti- the interventions on schools of a greater patri- fect their environmental comfort, usefulness, tude in what concerns school management monial and historical value, with enormous and image» (Heitor, 2008, p. 1). During the turn has determined the demand for a solution that, contributions in shaping the urban fabric and of the twenty-first century, political awareness overall, in a comprehensive and systematic way, identity, as is exemplified by the School Sá de 118
Santos A., Kazimirko A., Barros L. | AGATHÓN | n. 07 | 2020 | pp. 114-123 Miranda (Fig. 1), but also in the re-qualifica- ondary schools in order to improve and mod- tual Model (Fig. 4) and the Hierarchical Func- tions of the typified structures that, since the ernise the quality and usefulness of teaching tional Levels (Fig. 5). It is advocated the com- decade of 60s, with the Project Mercúrio4, and learning facilities to accommodate the 21st plementarity between conventional learning have been, gradually, alienating architectural century educational agenda, as well as to re- means and pedagogical practices based on quality, due to poor constructive quality and store the schools as centres of the community» «[…] activities of collaborative, exploratory and total disengagement with the contexts. These (Heitor and Marques Pinto, 2012, p. 8018:5). experimental nature» (Heitor, 2011, p. 13). The questions are particularly relevant in the con- In this context, the unprecedented condi- conceptual model «[…] is based on three main text of the pavilion typology schools developed tion of this Program is confirmed, establishing basic principles: the articulation between differ- in the early 80s5. This project, named ‘3x3’, itself as a methodological instrument capable ent function sectors (academic and non-aca- aimed mainly to resort to industrialized con- of undergoing adaptations and influence the demic); the guarantee of conditions for their in- struction; in order to avoid situations of disrup- construction of management strategies of pub- tegrated functionality; and the possibility of tion, the programmatic complexity presented lic buildings. In fact, its structured and systemic opening some sectors to outside usage» (Hei- in previous projects is abbreviated, witnessing essence, as well as its view of an ensemble, tor, 2011, p. 15). Although the existence of a a reduction of specialized spaces (Parque Es- made it paradigmatic in the national context special nucleus for the fulfilment of the tradi- colar, 2012). In fact, it was in these buildings «[…] by assuming a collaborative way of pro- tional curriculum is safeguarded, these should that the challenge of reversing the reality of jecting, […] these interventions assume an ex- be in constant dialogue with the informal learn- anonymity, and the lack of architectural identi- emplary character contributing to the promotion ing spaces, that are envisioned as attractive ty, grew, since these were the ones in a more of good intervention practices in school build- and flexible. advanced state of degradation (Fig. 2). ings» (Heitor, 2009, p. 21), not being by chance Secondly, motivated by the pedagogical Thirdly, the aim was to promote a rapproche- that the OECD experts affirmed the qualities of ideals of Maria Montessori6, by the results of the ment between the school and the city, as a the Portuguese experience, pointing out that experiences on the Montessori method7, and strategy to rehabilitate the school patrimony, «[…] reflects or exceeds the best international by the spatial solutions proposed by Herman assuring its social condition (Santos and Mon- practices […]» (Almeida et alii, 2009, p. 8). The Hertzberger8, the Program aims to diversify the teiro, 2019). This theme also assumes particu- Program complements itself integrating peda- activities and the programmatic valences, fo- lar relevance in interventions in buildings of the gogical ambitions. cusing especially on the transformation of the ‘3x3’ typology, since these schools are mainly structural circulation spaces, in order to en- apart from the urban fabric. In this conjecture, Architecture and Pedagogy | The most re- courage less formal teaching processes. With it was justified particular attention to redefining cent reflections about the interaction between the belief that the environment and the organi- urban front, architectural images, and, in some architecture and pedagogy are unanimous on zation of spaces have an impact on the com- cases, to extend the intervention to the urban affirming the significative impact that the school mitment on the pedagogical process, the cre- surroundings, so that the school can define it- environment has in the teaching-learning pro- ation of more flexible moments was sought, self as an active part in the physical and sym- cess. The school building is a lot more than a «[…] encouraging students and teachers to bolical organization of a public whole, as it simple container: along with the teacher’s stay longer at school and to participate in ac- happens in the intervention in the School of body, with the students and their familiar con- tivities that contribute to foster a learning cul- Rio Tinto (Fig. 3). texts, it performs a true interaction system; a ture» (Heitor, 2008, p. 2). Fourthly, it represents a programmatic am- complex system on which the physical envi- In this perspective, the ideal of learning street bition the requalification of the Institution image ronment interacts with pedagogical, sociocul- – that in some solutions assumed different con- through a contemporary architecture, capable tural, curricular, motivational and socio-economi- figurations – for example, the sense of square of framing the school in a current imagery uni- cal factors (Ladiana and Lopes, 2018). In fact, in the School of Rio Tinto (Fig. 6), stood out in verse, but also to envision the schools in the fu- it sits on the architecture the responsibility to the strategy of transformation of the intervened ture. This ambition articulates itself with the ur- create conditions of well-being for all uses, and buildings, being absolutely intelligible on inter- gent need to provide school spaces with con- spaces capable of motivating the development ventions on pavilion typology buildings, as the structive and infrastructural technologies corre- of the learning process. School of Canelas (Fig. 7), amplifying the inten- sponding to the current standards of comfort Firstly, it is envisioned a significant spatial tion of integrating a new space capable of group- and energy expenditure, as well as to the real and functional reorganization that, hierarchical- ing the dispersion of spaces, but mainly of over- pedagogical challenges that currently arise. The ly, imposes on spaces the inevitability of re- come its mere condition of circulation. In build- program «[…] aims to modernise public-sec- structuration in face of the promoted Concep- ings of other typologies, with the articulation of Fig. 7 | ‘Escola Secundária de Canelas’ in Vila Nova de Gaia by André Santos: learning street as a connection device between pre-existing modular buildings (credit: F. Mendonça, 2019). Fig. 8 | ‘Escola Secundária e Artística de Soares dos Reis’ in Porto by Carlos Prata: learning street as a reconfiguration spatial defice on pre-existing building (credit: A. Santos, 2008). 119
Santos A., Kazimirko A., Barros L. | AGATHÓN | n. 07 | 2020 | pp. 114-123 and multiscale narratives. It is up to architec- ture to carry out a hierarchical reflection of a social and technical nature that, through a good building, transmits that «[…] all individ- uals have the right to a quality educational fa- cility […] that encourages social participation, providing a healthy, comfortable, safe, se- cure and inspirational setting for its occu- pants» (OECD, 2006, p. 18). Naturally, the ped- agogical ambitions are committed with vectors of social nature, a context that supports and frames them. Architecture and Society | The school bears an endless commitment and responsibility in the education, formation, and socialization of individuals, which only results in quality when extrapolates a pedagogical ritual based on curricular content and is based on the com- panionship bond between students and their different realities (Fig. 9). This space of com- munion, understood as ‘one more home’, must be sustained on a ‘family’ core progres- sively larger, in quantity and, in particular, in plurality, aware of the social responsibility duty. If we want the school to be inclusive, it is ur- gent that its plans are redefined for an educa- tion guided to a global, complete citizenship, free of prejudice and that recognizes and val- ues differences (Montoan, 2003). It is important to recognize that we are all equal, in rights and responsibilities, but differ- ent, in being, agreeing that there are differ- ences and there are equalities we must have the right to be different when equality de-char- acterizes us and the right to be equal when dif- ferences give us a sense of inferiority (Mon- toan, 2003). It is this awareness that creates space for social responsibility, for equality in participation, collective and inexhaustible, so that the understanding that the school is the most representative equipment of the universal scale is clarified (Fig. 10); «[…] schools should accommodate all children regardless of their physical, intellectual, social, emotional, linguis- tic or other conditions» (UNESCO, 1994, p. 6). It is undeniable that the school proclaims an evolutive social history in the process of in- clusion that gradually has been accomplished in association with a vast number of sciences, in particular, the one of education and psy- chology, in its mission to improve curricular practices and social interactions. This process includes incalculable participations that seek to encourage the sense of complicity, co-respon- Fig. 9 | ‘Escola Secundária de Monserrate’ in Viana do Castelo by Francisco Marques Franco: school as a place for sibility, and awareness by the school regarding companionship (credit: A. Santos, 2012). the disparities, sharpening its conscience to Fig. 10 | ‘Escola Secundária de Estarreja’ in Aveiro by José Manuel Soares: universal school space (credit: A. San- ensure a more universal society. Naturally, it is tos, 2014). also the school’s responsibility to investigate options and ensure solutions that cover all communities, promoting social awareness, to- new volumes with the existing distributing de- school’s educational project, without compro- wards absolute inclusion. vices, it was also possible to create a learning mising the universality of the national curricu- In this commitment, the organization of the street, as it happens in the School Soares dos lum. Imputing to the architectural program an entire school program must promote a particu- Reis (Fig. 8), of industrial basis. amplification of its complexity, «[…] communi- lar care in the distribution of the most intimate Thirdly, the incorporation of specificities of ties seeking to design schools for the future environments, such as the classrooms and each school community, and in particular of must think in an integrated manner to join the spaces of a more collective character. This the educational project of each school’s direc- goals of education to those of architectural de- breaks the idea that only students learn and tion body9, allowed to interrelate the school sign» (Taylor, 2000). that it is only possible in the classroom, when in with the productive and economical fabric, in a In this sense, architecture and pedagogy truth the school must provide learning and strategy that attends the individuality of each are integrated into a process of multifaceted sharing spaces for every citizen. The openness 120
Santos A., Kazimirko A., Barros L. | AGATHÓN | n. 07 | 2020 | pp. 114-123 to the community has been explored in various tuguese normative, introduced, between 2006 and Santos, 2020, p. 221). In the same way as ways of awareness, providing access to spaces and 2008, a significant change to the current the social and pedagogical domain, the theme such as sports pavilions. Also, other spaces, legal frame. The abrupt and concentrated in of infrastructures, in the dialogue between the such as libraries and multipurpose rooms, are time manner of these transformations led to universal and individual scales, manifests its able to explore activities and learning process- notorious difficulties in their coherent articula- protagonism in the reading of the solutions, as es apart from the curricular lessons, but that tion, due to its novelty, to inexperience, to the expressed paradigmatically in the School of contribute deeply to the intellectual and human- dimension of its demands and, mainly, to con- Santa Maria da Feira (Fig. 12). In this sense, istic development of all (Fig. 11). flicts between each legal diploma. Every regu- the infrastructural systems carry the responsi- lation, regarding energy and air quality systems bility of introducing, in the pre-existing build- Architecture and Infrastructures | School ar- certification, thermal behaviour, accessibility, ings, a complex and expressive amount of chitecture has been following the maturation and fire safety, determined the inevitability of equipment and networks, from which stands and evolution in critical thinking between peda- incorporating an infrastructural load of impres- out a confrontation between the micro and gogy and its methodologies. This dialogue, sive complexity. The Program consisted, due to macroscale. It is verifiable the recurrence of the which has undergone numerous mutations its temporal proximity, of a key moment for ex- solution adopted in the School Rodrigues de from the programmatic and functional point of perimenting and introducing the new construc- Freitas (Fig. 13), that extends all systems along view, and that also adopted social ambitions, tive canon that came to integrate the projects the corridors, in this case, organized on a at the beginning of the 21st century, has incor- in a complex scale of debate between the vari- metallic conveyor; a solution that can also be porated a new responsibility of technological ous agents, affirming this moment as innova- verified in the School Inês de Castro (Fig. 14). guidance, introducing a renewed challenge to tive, singular and paradigmatic. On the other hand, the attendance of specific architecture. The most recent legal provisions «[…] these new legal determinations set conditions of each space is expressed in mo- that came into effect as a consequence of Ky- significant impositions in the incorporation […] ments of a private or individual character, such oto Protocol10, resulted in the publication of of a paraphernalia in the spatial characteriza- as the solution verified in the classroom of the a vast set of legal diplomas that, transport- tion, a major condition in the context of investi- School Inês de Castro (Fig. 15). ed from the European legislation to the Por- gations on pre-existing buildings» (Kazimirko The solutions do not survive exclusively from Fig. 11 | ‘Escola Secundária Garcia de Orta’ in Vila Nova de Gaia by Ricardo Bak Gordon: library, the openness of school spaces to the community (credit: A. Santos, 2011). 121
Santos A., Kazimirko A., Barros L. | AGATHÓN | n. 07 | 2020 | pp. 114-123 Fig. 12 | ‘Escola Secundária de Santa Maria da Feira’ in Santa Maria da Feira by José Manuel Soares: infrastructure paraphernalia (credit: A. Santos, 2012). Fig. 13 | ‘Escola Secundária Rodrigues de Freitas – Conservatório de Música do Porto’ in Porto by Manuel Fernandes Sá: infrastructure systems along the circulation corridor (credit: A. Santos, 2019). Figg. 14, 15 | ‘Escola Secundária Inês de Castro’ in Vila Nova de Gaia by André Santos: infrastructure systems along the learning street; microscale infrastructure in the classroom (credits: A. Santos, 2012; F. Mendonça, 2019). a universal strategy, forcing the macro-scale it became evident that the conception, con- midst of a complex process, by designing strate- to incorporate the need of the microscale, af- struction, and usage of the school architectures, gies of global action, to create, in a methodologi- firming the condition and the construction of a in particular those that resulted from the imple- cal way, strategies capable of enabling a pro- specific, unique and complex organism. It is the mentation of the PMEES, appear as paradig- ject action according to the specificities of architecture’s responsibility to find balance and matic examples of management, of method- each school involved. The definition of a multi- coherence, to articulate the different scales and ological confrontation between scales and of faceted conceptual model, with a wide range of interests that characterize the space and pro- complexity. The articulation of interests, dimen- disciplinary areas, and translated into a func- mote its identity, resulting from the legacy of sions, and scales is permanent in the most di- tional and spatial hierarchy, allowed, in the con- the pre-existences, legal obligations, and the verse themes that contribute to the formation of frontation with each community’s realities, the sensitivity of the designers. Paradoxically, and the school space. The necessary balance be- materialization of specific responses, in a par- after this experience has passed, some factors tween global conditions of education and com- ticipatory process. Also, the programmatic com- of significant mismatch become evident, which fort, at a universal and collective scale, with mitment to include all sectors of society, as well now need reflection and re-adjustment, espe- concerns of inclusion, incorporating specific as to guarantee accessibility to the wide variety cially in relation to the fact that the European strategies for different social groups, has trans- of spaces, was translated into architectures Community regulatory determinations, designed lation into a school architecture in constant suited to each context, in order to promote and for all the State Members, have been adopted confrontation between scales. While, at a wide strengthen bonds between the school and ev- without taking into account the specificity of the scale, is given attention to the global infrastruc- ery agent of the community. It was also verifi- Portuguese climatic, social and economic con- tures, the hierarchy of large functional groups able the complexity in the articulation between text, greatly influencing the costs of the inter- and circulation systems, on a smaller scale, the the infrastructural regulated requirements with vention, also and especially for infrastructure specificities and needs of each space are ad- each of the rehabilitation processes, which re- adjustments. dressed from a programmatic, pedagogical, sulted in a demanding methodological project social and infrastructural point of view. management exercise. Conclusions | From the approach developed, As it was verified, it was possible, in the The school space is experiencing a set of 122
Santos A., Kazimirko A., Barros L. | AGATHÓN | n. 07 | 2020 | pp. 114-123 mutations, in which universalization ceases to of a multiscale discourse. We are witnessing ar- Finally, and taking into account the signifi- have strength and identity takes the leading chitectural solutions absorbed in countless cant number of States that have been devel- role. It is proven impossible to continue to pro- conditions, as well as the combination of every oping similar programs, aimed at school build- mote universal solutions that have been known front that today participates in the dialogue in ings, as well as the relevance of expanding the throughout history, in which identity remained school building design, a challenge that is am- methodology to other functional programs, we immune in the project conception. More than plified in the context of pre-existing buildings understood the opportunity and the interest in an identity character of an environment, or even rehabilitation. The scale of the individualities be- contributing to a reflection that, deriving from the answer to a cultural and civic ideal, trans- comes the protagonist in a discourse in which to the Portuguese experience, allows give back formation and progress of pedagogical ideals the memory of the past and the aspirations for knowledge, and critical thinking, to the interna- promote new spatial dynamics, and demand the future seek, through architecture, a formal tional community. responses to the functional needs, transform- and functional balance, without the universality ing the school equipment into a complex object of ‘being school’ being alienated. Acknowledgements ondary School – Modernisation Programme in Portugal. vestigadores da U.PORTO, Universidade do Porto, Porto, [Online] Available at: www.oecd.org/portugal/44247 p. 106. 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