RM e tumore prostatico: tra mito e realtà - Torino, 20 settembre 2019 - Rete Oncologica Piemonte
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Torino, 20 settembre 2019 RM e tumore prostatico: tra mito e realtà Massimo Petracchini, Stefano Cirillo SC Radiodiagnostica Ospedale Umberto I “Mauriziano”, Torino
RISONANZA MAGNETICA TECNICA OTTIMALE PER LO STUDIO DELLA PROSTATA Elevata risoluzione di contrasto Multiplanarietà Elevata risoluzione spaziale Utilizzo di sequenze funzionali
RISOLUZIONE DI CONTRASTO: LA RM È L’UNICA METODICA DI IMAGING CHE CONSENTE LA VISUALIZZAZIONE DELL’ANATOMIA ZONALE DELLA PROSTATA SCANSIONI T2 PESATE
SCANSIONI T2 SCANSIONI T1 PESATE PESATE Anatomia zonale radiologica Stroma anteriore Ghiandola Zona fibromuscolare centrale periferica Zona centrale Zona di transizione
Progresso tecnologico: RISOLUZIONE -NUOVE SEQUENZE SPAZIALE -BOBINE ENDORETTALI -BOBINE di superficie MULTICANALE MIGLIORE VALUTAZIONE DI ALCUNE STRUTTURE ANATOMICHE
BOBINE ENDORETTALI VANTAGGI SVANTAGGI • elevata risoluzione • movimenti involontari retto spaziale • diametri prostatici alterati • miglior rapporto • perdita di segnale anteriore segnale/rumore • artefatti • disconfort per il paziente
APPARECCHI A 3 APPARECCHI A 1.5 TESLA TESLA CON con BOBINE di superficie multicanale POSSIBILITA’ DI ESEGUIRE GLI ESAMI SENZA BOBINA ENDORETTALE
Esame con bobina endorettale Esame con bobina di superficie 32 canali
Esame con bobina endorettale Esame con bobina di superficie 32 canali
“Confronto tra indagini di rm con bobina phased-array digitale a 32 canali e dual coil, con bobina endorettale e bobina phased-array analogica a 4 canali, nella stadiazione del carcinoma prostatico” 47 SIRM, Napoli 2016 (S Bernardi, A De Pascale, D Gned, M Petracchini, S Cirillo, A Veltri) INFILTRAZIONE CAPSULARE Dual Coil 32 canali Accuratezza Concordanza 0,90 I.C. 95% buona 0,81-0,98 0,85 I.C. 95% 0,75-0,95 I.C. 95% I.C. 95% SE 0,95 0,85 Indice di concordanza K di Cohen: 0,86-1,00 0,69-1,00 I.C. 95% I.C. 95% SP 0,86 0,73-0,99 0,86 0,72-0,99 0,83 I.C. 95% I.C. 95% VPP 0,83 0,67-0,98 0,81 0,64-0,98 I.C. 95%= 0,68 – 0,99 I.C. 95% I.C. 95% VPN 0,96 0,88-1,00 0,89 0,77-1,00
POSSIBILITA’ DI ESEGUIRE STUDI FUNZIONALI (SPETTROSCOPIA, STUDI DINAMICI, DIFFUSIONE) ↑ ACCURATEZZA NELL’IDENTIFICAZIONE DI NEOPLASIA
RISONANZA MAGNETICA PROSTATICA: INDICAZIONI Ruolo già STADIAZIONE consolidato FOLLOW-UP DIAGNOSI Ruolo più SORVEGLIANZA innovativo ATTIVA
DIAGNOSI COME APPARE IL CARCINOMA PROSTATICO IN RM? tessuto neoplastico lesione ipointensa in T2 INDIPENDENTEMENTE -dimensioni -sede -intensità di campo magnetico -bobina utilizzata
BASSA SPECIFICITÀ Ipointensità di segnale in T2 prostatite fibrosi tumore emorragia Iperplasia fibroleiomatosa Giannarini G; Eur Uro 2011 SENSIB. SPECIF MRI T2W 45/80% 27/80%
PROBLEMA RM: bassa specificità (altre lesioni con bassa intensità di segnale in T2) Atrofia prolifer. Iperplasia Prostatite cronica fibroleiomatosa Atrofia fibrosa emorragia
POSSIBILI CRITERI DI MALIGNITA’ FORMA nodulare a placca
IDENTIFICAZIONE TUMORE ZONA CENTRALE Conventional MRI capabilities in the diagnosis of prostate cancer in the transition zone Hong Li, AJR 2006 CRITERI PER IDENTIFICARE IL TUMORE NELLA ZONA CENTRALE • Bassa ed uniforme intensità di segnale in T2 • Omogeneo enhacement • Margini irregolari in T2 e dopo contrastro
PROBLEMA SCARSA RM SPECIFICITA’ IMAGING RM MORFOLOGICO + FUNZIONALE DIAGNOSI DIFFERENZIALE TRA TESSUTI IDENTIFICAZIONE DI AREE SOSPETTE
Spettroscopia RM (MRS) a H Dynamic Contrast Enhanced-MRI (DCE-MRI) Diffusion MRI (DWI-MRI) Megwalu; BJU International, 2008 IMAGING MULTIPARAMETRICO Scattoni V; Eur Urol. 2009
Spettroscopia RM (MRS) a H → Metabolismo Dynamic Contrast Enhanced-MRI → Angiogenesi: perfusione e permeabilità (DCE-MRI) Diffusion MRI (DWI-MRI) → Cellularità Megwalu; BJU International, 2008 IMAGING MULTIPARAMETRICO Scattoni V; Eur Urol. 2009
SPETTROSCOPIA Valutazione dei metaboliti Citrato RAPPORTO TRA COLINA+CREATINA/CITRATO Colina + Creatina
DYNAMIC CONTRAST ENHANCEMENT (DCE-MRI) Studio della perfusione
DCE: VALUTAZIONE QUALITATIVA Morfologia della curva: Tipo 1: crescita lenta e progressive → benigna Tipo 2: plateau → sospetta Tipo 3: rapida crescita con successivo wash-out → maligna Ito; Br J Radiol 2003
DCE: VALUTAZIONE SEMIQUANTATIVA/QUANTITATIVA T2w PARAMETRO NUMERICO PARAMETRI SEMIQUANTITATIVI
DCE: LIMITI • PORZIONE CENTRALE • TUMORI IPOVASCOLARI • FLOGOSI • USO DI MDC
DIFFUSIONE Lo studio RM della diffusione si basa sulla valutazione dei moti browniani delle molecole di acqua: evidenza di aree b0maggiore cellularità con b800 DIFFUSIONE • no utilizzo mdc • tempi acquisizione rapidi • alta risol. contrasto tra neopl. e tessuto sano
DIFFUSIONE tessuto prostatico normale tessuto neoplastico ampie ramificazioni dutto-acinari e ipercellularità stroma fibromuscolare riduzione spazio luminale ampio spazio luminale riduzione spazio interstiziale DIFFUSIONE DIFFUSIONE NORMALE RISTRETTA
DIFFUSIONE
DIFFUSIONE: VALUTAZIONE QUALITATIVA DIFFUSIONE RISTRETTA: Area iperintensa in DWI 600 s/mm² 1000 s/mm² 2000 s/mm² DIFFUSIONE RISTRETTA: Area ipointensa nella mappa ADC (Coefficiente di Diffusione Apparente)
DIFFUSIONE: VALUTAZIONE QUANTITATIVA necessita di post-processing influenzata da fattori tecnici influenzata da fattori biologici (eta’ paziente, temperatura corporea) ADC: 1,09 ADC: 1,3
DIFFUSIONE: VALUTAZIONE QUANTITATIVA CUT Studio OFF Sens. Spec ADC De Souza et al. 1.60 86.7% 72.2% Br J Radiol 2007 non possibile identificare CUT OFF di ADC da Reinsberg AJR 2007 1.26 93.3% 57,4% OBIETTIVO: utilizzare Zelhof et al. routinariamente per 1.62 81% 78% cut-off ADC per BJU Int 2009 identificazione delle Yagci AB et al . differenziare neoplasie tumore prostatiche per 1.2 84% 82% Diagn Interv Radiolo 2011 la mancanza di da tess. sano standardizzazione Yamamura et al. protocolli J Comput Assist Tomogr 1.21 92% 93% 2011 Kazuhiro Ktajima Journal of Magnetic 1.03 86,8% 91,3% Resonance Imaging 2012
DIFFUSIONE • > cellularita’ in sede basale (sens. DWI 66%) • focolai di prostatite Falsi • ipertrofia stromale positivi LIMITI • aree emorragiche • tumori ben differenziati Falsi • dimensione negativi • pz con protesi anca Morgan, Acta Radiol 2007 Kim, Abdom Imaging 2010
Franiel T et al; Radiology 2011 L’ASSOCIAZIONE DI PIU’ MIGLIORAMENTO ACC.DIAGN RISPETTO AL MORFOLOGICO PARAMETRI FUNZIONALI Sens Spec VPP VPN Ahmed HU et al 54pz (2014) 76% 42% 38% 79% Chamie K et al 115 pz (2014) 96% 46% 66% 92% Abd-Alazeez et al 129 pz (2014) 94% 23% 34% 89% Rais-Bahrami et al 538 pz (2013) 94% 28% 38% 91% Thompson JE et al 150 pz (2014) 96% 50% 50% 96% Futterer JJ, Briganti A et al; Eur Ass. Of Urol 2015
STUDIO MULTIPARAMETRICO: REFERTI • Variabilità interpretativa • Discordanza fra esami funzionali INCONCLUDENTI • Elevato numero di dati da analizzare NECESSITA’ DI STANDARDIZZARE (linguaggio comune) grado di sospetto di malattia attraverso score PI-RADS™ PIRADS: Prostate Imaging – Reporting and Data System 2015 version 2 PROSTATE IMAGING REPORTING DATA SYSTEM
Barrett T et al; Clinical Radiology 2015 PI-RADS version 2: what you need to know Individuazione di sequenze dominanti in PiRADS v2 base alla localizzazione Zona periferica → DWI DWI T2 DCE PI-RADS 1 any any 1 2 any any 2 3 any neg 3 pos 4 4 any any 4 5 any any 5
DWI Porzione periferica b≥800 ADC Score 1 benigno Morfologico T2: No alterazioni non valutato b≥800 ADC Score 2 benigno DCE negativa Alterazioni diffuse simmetriche (no enhancement focale) : Score 3 o focalità lineari b≥800 ADC Score 3 indeterm. Alterazioni diffuse asimmetriche b≥800 ADC DCE positiva Score 4 maligno (enhancement focale): Score 4 Alterazioni focali nodulari < 15 mm b≥800 ADC Score 5 maligno Alterazioni focali nodulari > 15 mm
DCE b≥800 ADC Pi-RADS 4 DWI: score 4
b≥800 ADC DCE:POS DWI: score 3 DCE: positiva Pi-RADS 4
Barrett T et al; Clinical Radiology 2015 PI-RADS version 2: what you need to know Individuazione di sequenze dominanti in PiRADS v2 base alla localizzazione Zona centrale → T2 T2 DWI DCE PI-RADS 1 any any 1 2 any any 2 3 1-4 any 3 5 4 4 any any 4 5 any any 5
T2 Porzione centrale benigno benigno indeterm. maligno maligno Score 1 Score 2 Score 3 Score 4 Score 5 (no alterazioni (focalità ipontense (focalità ipointense (tessuto ipointenso (tessuto focali) ben demarcate) a margini mal < 15 mm a ipointenso > 15 delimitati) margini irregolari) mm a margini irregolari) DWI 1-4: DWI 5: DCE: non Score 3 Score 4 valutato
T2 T2 T2: score 5 Pi-RADS 5 ADC DCE
PROBLEMATICHE: CONFRONTO TRA “MAPPA” DELL’ESAME RM E GUIDA ECOGRAFICA ALLE BIOPSIE Passariello R et al, Imaging della prostata, Springer Editore Beyersdorff, Radiology 2002 Amsellem-Ouazana, European Urology 2005
Pi-RADS2: 39 regioni
COME RENDERE PIU’ ACCURATE LE BIOPSIE? • SOFTWARE DI FUSIONE DELLE IMMAGINI Xu S, Comput Aided Surg. 2008 Singh A, BJU 2008
COME RENDERE PIU’ ACCURATE LE BIOPSIE? • SOFTWARE DI FUSIONE DELLE IMMAGINI
COME RENDERE PIU’ ACCURATE LE BIOPSIE? • ESECUZIONE DI PRELIEVI BIOPTICI DIRETTAMENTE SOTTO GUIDA RM 2006 Podman; European Urology 2008
ACCURATEZZA DELLA mpRM NELLA DIAGNOSI DI NEOPLASIA PROSTATICA PI-RADS 2: sensibilità e specificità> 80% Nei pazienti senza precedenti biopsie la mpRM pre-biopsia incrementa di poco la diagnosi di neoplasie clinicamente significative (+10%) e riduce di molto la diagnosi di neoplasie clinicamente non significative (-49%) NEOPLASIE NON SIGNIFICATIVE: Schoots IG; Eur Urol 2015 ≤3-5 mm e GS≤3+4
PROPOSTA DI ITER DIAGNOSTICO Biopsie negative in Biopsie PIRADS 3 Follow-up clinico negative Biopsie Pi-Rads1/2 negative in Pi-Rads 3-5 PIRADS 4/5 Biopsie Biopsie di Rischio elevato mpMRI mirate saturazione Padhani A; Eur Urol 2016 Biopsie Biopsie positive positive Terapia VANTAGGI: Meno biopsie Biopsie mirate Meno diagnosi di neoplasie non significative Migliore stratificazioni di classi di rischio
PAZIENTE DI 60 ANNI: PSA 28 (2017)
PAZIENTE DI 60 ANNI: PSA 40 (2018)
PAZIENTE DI 60 ANNI: PSA 180 (2019)
STADIAZIONE T accuratezza nella stadiazione loco-regionale del tumore prostatico molto variabile: 50-92% Engelbrecht; Eur Radiol 2002 Cornud; Radiology 2002 Bernstein; Urol Oncol 2005 Brassell; World J Urol 2004 - Differenti standard di riferimento istopatologici - Differenti criteri radiologi utilizzati nei vari studi
Confinato alla prostata Estensione extraprostatica
T2a
ACCURATEZZA DELLA mpRM nella identificazione di neoplasia Muller GB et al; The role of magnetic resonance imaging (MRI) in focal therapy for prostate cancer: recommendations from a consensus panel. BJU 2013
STADIAZIONE ESTENSIONE EXTRACAPSULARE T2 vs T3
INFILTRAZIONE CAPSULARE (ECE) (T3a) In una meta-analisi del 2002 (Engelbrecht MR, Eur Radiol) sono riportati più di 20 criteri per diagnosticare l’infiltrazione capsulare, con una sensibilità variabile dal 23% al 75% ed una specificità variabile dall’84% al 97% Futterer JJ, Radiology 2005
INFILTRAZIONE CAPSULARE (ECE) (T3a) Criteri altamente specifici – Bulging irregolare – Asimmetria fascio vasculo-nervosa – Obliterazione angolo retto-prostatico
INFILTRAZIONE CAPSULARE (ECE) (T3a)
INFILTRAZIONE VESCICHETTE SEMINALI (T3b) Endorectal MR imaging in the evaluation of seminal vesicle invasion: diagnostic accuracy and multivariate feature analysis. Sala E, Radiology 2006 238:929-037 Infiltr. VS SENSIBILITA’ 79% SPECIFICITA’ 99% ACC.DIAGNOST. 90%
INFILTRAZIONE ORGANI ADIACENTI (T4): VESCICA O RETTO Valutazione infiltrazione parete MRI rettale Sensibilità 54,6% specificità 100% Acc.diagn. 80% VPP 100% VPN 73,7%
STADIAZIONE COSTI ELEVATI VARIABILITA’ DI RISULTATI RM ENDORETTALE È REALMENTE UTILE IN TERMINI DI EFFICACIA TERAPEUTICA E BENEFICIO PER IL PAZIENTE? RM nella STADIAZIONE LOCALE: livello di raccomandazione C Esiste una sostanziale incertezza a favore o contro la raccomandazione di eseguire la procedura INDICATA NEI PAZIENTI CON “RISCHIO INTERMEDIO O ELEVATO” DI ESTENSIONE EXTRAGHIANDOLARE DI MALATTIA (Gleason Score 2-4, PSA 10- Jager eGJ, 20 ng/ml e stadio clinico T1-T2; Gleason Score 5-7, PSA < 20 ng/ml Radiology stadio 2000 clinico T1-T2)
ESAMI DA ESEGUIRE AD ALMENO 3 SETTIMANE DI DISTANZA DALLE BIOPSIE: PER RIDURRE ARTEFATTI DA EMORRAGIE White S, Radiology 1995
STADIAZIONE N Sensibilità 36% Criterio dimensionale e morfologico (come la TC)
STADIAZIONE M RM: COME METODICA PROBLEM SOLVING IN CASO DI ALTRI REPERTI STRUMENTALI DUBBI O IN CASO DI PAZIENTI SINTOMATICI (MTS OSSEE)
STADIAZIONE N E M PARAMETRO N ed M NUOVE PROSPETTIVE: WHOLE-BODY MR DWI Nakanishi K, Magn Res Med Sci 2007
FOLLOW-UP IMAGING RM MORFOLOGICO NEL SOSPETTO DI RECIDIVA LOCALE INFLUENZATO DA ALTERAZIONI ANATOMICHE E STRUTTURALI CONSEGUENTI AI TRATTAMENTI TERAPEUTICI PROBLEMI DI DIAGNOSI DIFFERENZIALE TRA TESSUTO FIBROTICO E RECIDIVA
DOPO PROSTATECTOMIA Esiti post-chirurgici Recidiva neoplastica
DOPO PROSTATECTOMIA: STUDI FUNZIONALI Casciani, AJR 2008 MRI MRI + DCE Sens 48% 88% Spec 52% 100% Casciani; AJR 2008
DOPO RADIOTERAPIA VALUTAZIONE FUNZIONALE indispensabile per differenziare recidiva/fibrosi
DOPO RADIOTERAPIA: DCE Sens Spec PPV NPV DCE 72% 85% 46% 95% MRI 39% 80% 24% 88% Haider Int J Radiat Onc Biol Phys 2008
DOPO RADIOTERAPIA: DWI b0 b1000 DOPO RADIOTERAPIA DOPO BRACHITERAPIA T2w T2+DWI T2w DWI SE 25% 62% SE 27% 68% SP 92% 97% SP 99% 95% VPP 57% 91% Acc 87% 91% VPN 74% 81% Diagn Nemoto, Urologia Internationalis 2010 Kim, J Magn Reson Imaging 2009
E’ REALMENTE UTILE? RADIOTERAPIA SOSPETTO LABORATOR. DI TRATTAMENTO RECIDIVA LOCALE FOCALE PROSTATECTOMIA DI SALVATAGGIO • TRATTAMENTO RADIOTERAPICO GIUSTIFICATO DA EVIDENZA DI MALATTIA
SORVEGLIANZA ATTIVA ADC: 1 GS:3+3 INDISPENSABILE DIFFUSIONE e CALCOLO ADC ADC: 0,8 GS:4+3 correlazione inversa tra ADC e Gleason score (solo nei Ca porz perif.)
SORVEGLIANZA ATTIVA (GS 3+3): controllo annuale ADC: 0,4 ADC: 0,4 ADC: 0,4
SORVEGLIANZA ATTIVA (GS 3+3): controllo annuale ADC: 0,7 ADC: 0,5
TAKE HOME POINTS • Fondamentale «ottimizzare» le immagini e uniformare i protocolli: standard minimi di qualità • Necessità di radiologi dedicati con uniformità di refertazione secondo i criteri Pi-Rads2 • Sequenze funzionali indispensabili nella identificazione di neoplasia prostatica, nel follow-up e nella sorveglianza attiva (RM multiparametrica!)
PROTOCOLLO «BASE» RM PERETTA DI GLICERINA UN’ORA PRIMA DELL’ESAME subito prima Somministrazione i.m. o e.v. di ipotonizzante prima dell’esame 15 minuti Vescica depleta DURATA ESAME: circa 25 MINUTI T2 SAGITTALE, CENTRATURA CORONALE E DWI DCE (CON MDC) ASSIALE
Grazie per l’attenzione mpetracchini@mauriziano.it
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