RM e tumore prostatico: tra mito e realtà - Torino, 20 settembre 2019 - Rete Oncologica Piemonte

Pagina creata da Emanuele Forte
 
CONTINUA A LEGGERE
RM e tumore prostatico: tra mito e realtà - Torino, 20 settembre 2019 - Rete Oncologica Piemonte
Torino, 20 settembre 2019

RM e tumore prostatico: tra mito e realtà

      Massimo Petracchini, Stefano Cirillo

                SC Radiodiagnostica
       Ospedale Umberto I “Mauriziano”, Torino
RM e tumore prostatico: tra mito e realtà - Torino, 20 settembre 2019 - Rete Oncologica Piemonte
RISONANZA MAGNETICA

TECNICA OTTIMALE PER LO STUDIO DELLA
             PROSTATA

  1981                         2019
RM e tumore prostatico: tra mito e realtà - Torino, 20 settembre 2019 - Rete Oncologica Piemonte
RISONANZA MAGNETICA

TECNICA OTTIMALE PER LO STUDIO DELLA
             PROSTATA

         Elevata risoluzione di
               contrasto

            Multiplanarietà

          Elevata risoluzione
               spaziale

         Utilizzo di sequenze
               funzionali
RM e tumore prostatico: tra mito e realtà - Torino, 20 settembre 2019 - Rete Oncologica Piemonte
 RISOLUZIONE DI CONTRASTO:
  LA RM È L’UNICA METODICA DI IMAGING CHE
CONSENTE LA VISUALIZZAZIONE DELL’ANATOMIA
          ZONALE DELLA PROSTATA

                               SCANSIONI T2
                                 PESATE
RM e tumore prostatico: tra mito e realtà - Torino, 20 settembre 2019 - Rete Oncologica Piemonte
SCANSIONI T2                                 SCANSIONI T1
    PESATE                                       PESATE

                 Anatomia zonale radiologica

Stroma anteriore         Ghiandola               Zona
 fibromuscolare           centrale             periferica

                       Zona centrale
                    Zona di transizione
RM e tumore prostatico: tra mito e realtà - Torino, 20 settembre 2019 - Rete Oncologica Piemonte
MULTIPLANARIETA’: SEQUENZE T2 PESATE NEI
         TRE PIANI DELLO SPAZIO
RM e tumore prostatico: tra mito e realtà - Torino, 20 settembre 2019 - Rete Oncologica Piemonte
Progresso tecnologico:
     RISOLUZIONE
                                   -NUOVE SEQUENZE
       SPAZIALE                  -BOBINE ENDORETTALI
                                  -BOBINE di superficie
                                      MULTICANALE
MIGLIORE VALUTAZIONE DI ALCUNE
    STRUTTURE ANATOMICHE
RM e tumore prostatico: tra mito e realtà - Torino, 20 settembre 2019 - Rete Oncologica Piemonte
REQUISITI TECNICI

                   Matrice 384 x 288
                     FOV 16 x 16

MATRICE BASSA      MATRICE ELEVATA
 FOV AMPIO          FOV RIDOTTO
RM e tumore prostatico: tra mito e realtà - Torino, 20 settembre 2019 - Rete Oncologica Piemonte
BOBINE ENDORETTALI

VANTAGGI                       SVANTAGGI
•   elevata risoluzione        •   movimenti involontari retto
    spaziale                   •   diametri prostatici alterati
•   miglior rapporto           •   perdita di segnale anteriore
    segnale/rumore             •   artefatti
                               •   disconfort per il paziente
RM e tumore prostatico: tra mito e realtà - Torino, 20 settembre 2019 - Rete Oncologica Piemonte
APPARECCHI A 3         APPARECCHI A 1.5
     TESLA               TESLA CON con
                       BOBINE di superficie
                           multicanale

POSSIBILITA’ DI ESEGUIRE GLI ESAMI SENZA
          BOBINA ENDORETTALE
Esame con bobina endorettale

Esame con bobina di superficie 32 canali
Esame con bobina endorettale   Esame con bobina di
                                superficie 32 canali
“Confronto tra indagini di rm con bobina phased-array digitale a 32 canali e dual coil,
con bobina endorettale e bobina phased-array analogica a 4 canali, nella stadiazione
del carcinoma prostatico”

47 SIRM, Napoli 2016 (S Bernardi, A De Pascale, D Gned, M Petracchini, S Cirillo, A Veltri)

                               INFILTRAZIONE
                                 CAPSULARE

                               Dual Coil                         32 canali
    Accuratezza            Concordanza
                          0,90    I.C. 95% buona
                                  0,81-0,98    0,85                         I.C. 95%
                                                                            0,75-0,95

                                     I.C. 95%                               I.C. 95%
          SE            0,95                      0,85
                      Indice di concordanza K di Cohen:
                                     0,86-1,00                              0,69-1,00

                                          I.C. 95%                          I.C. 95%
          SP              0,86            0,73-0,99        0,86             0,72-0,99
                                          0,83
                                          I.C. 95%                          I.C. 95%
         VPP              0,83            0,67-0,98        0,81             0,64-0,98
                              I.C. 95%= 0,68 – 0,99
                                          I.C. 95%                          I.C. 95%
         VPN              0,96            0,88-1,00        0,89             0,77-1,00
POSSIBILITA’ DI ESEGUIRE STUDI
 FUNZIONALI (SPETTROSCOPIA,
 STUDI DINAMICI, DIFFUSIONE)

        ↑ ACCURATEZZA
     NELL’IDENTIFICAZIONE
         DI NEOPLASIA
RISONANZA MAGNETICA
       PROSTATICA: INDICAZIONI

                Ruolo già
STADIAZIONE    consolidato    FOLLOW-UP

 DIAGNOSI
               Ruolo più     SORVEGLIANZA
              innovativo
                                ATTIVA
DIAGNOSI
   COME APPARE IL CARCINOMA PROSTATICO IN RM?

          tessuto neoplastico

       lesione ipointensa in T2

INDIPENDENTEMENTE
-dimensioni
-sede
-intensità di campo magnetico
-bobina utilizzata
BASSA SPECIFICITÀ

                      Ipointensità di segnale in T2

   prostatite        fibrosi
                                 tumore emorragia        Iperplasia
                                                      fibroleiomatosa

Giannarini G; Eur Uro 2011

               SENSIB.         SPECIF
MRI T2W         45/80%         27/80%
PROBLEMA RM: bassa specificità
     (altre lesioni con bassa intensità di segnale in T2)

                     Atrofia prolifer.
                                                                   Iperplasia
Prostatite cronica                                              fibroleiomatosa

                                              Atrofia fibrosa

                                  emorragia
POSSIBILI CRITERI DI MALIGNITA’
            FORMA
                               nodulare

                    a placca
IDENTIFICAZIONE TUMORE ZONA CENTRALE

 Conventional MRI capabilities in the diagnosis of prostate cancer in the transition zone
                                                                        Hong Li, AJR 2006

  CRITERI PER IDENTIFICARE IL
            TUMORE
     NELLA ZONA CENTRALE

• Bassa ed uniforme intensità di segnale in T2
• Omogeneo enhacement
• Margini irregolari in T2 e dopo contrastro
PROBLEMA                     SCARSA
   RM                      SPECIFICITA’

            IMAGING RM

 MORFOLOGICO
                   +         FUNZIONALE

     DIAGNOSI DIFFERENZIALE TRA TESSUTI

      IDENTIFICAZIONE DI AREE SOSPETTE
Spettroscopia RM (MRS) a H

Dynamic Contrast Enhanced-MRI
(DCE-MRI)

Diffusion MRI (DWI-MRI)

                                Megwalu; BJU International, 2008
IMAGING MULTIPARAMETRICO
                                       Scattoni V; Eur Urol. 2009
Spettroscopia RM (MRS) a H      → Metabolismo

Dynamic Contrast Enhanced-MRI   → Angiogenesi: perfusione
                                e permeabilità
(DCE-MRI)

Diffusion MRI (DWI-MRI)         → Cellularità

                                   Megwalu; BJU International, 2008
IMAGING MULTIPARAMETRICO
                                          Scattoni V; Eur Urol. 2009
SPETTROSCOPIA

              Valutazione dei metaboliti

                                                      Citrato

     RAPPORTO TRA
COLINA+CREATINA/CITRATO                    Colina +
                                           Creatina
DYNAMIC CONTRAST ENHANCEMENT (DCE-MRI)

          Studio della perfusione
DCE: VALUTAZIONE QUALITATIVA

Morfologia della curva:

Tipo 1: crescita lenta e
progressive → benigna

Tipo 2: plateau → sospetta

Tipo 3: rapida crescita con
successivo wash-out → maligna

                                    Ito; Br J Radiol 2003
DCE: VALUTAZIONE SEMIQUANTATIVA/QUANTITATIVA

 T2w

   PARAMETRO
    NUMERICO

         PARAMETRI
       SEMIQUANTITATIVI
DCE: LIMITI

•   PORZIONE CENTRALE

•   TUMORI IPOVASCOLARI

•   FLOGOSI

•   USO DI MDC
DIFFUSIONE

                                           Lo studio RM della diffusione si basa
                                           sulla valutazione dei moti browniani
                                         delle molecole di acqua: evidenza di aree
                                                   b0maggiore cellularità
                                                  con                          b800

 DIFFUSIONE
• no utilizzo mdc
• tempi acquisizione rapidi
• alta risol. contrasto tra neopl. e tessuto sano
DIFFUSIONE
    tessuto prostatico normale           tessuto neoplastico

ampie ramificazioni dutto-acinari e   ipercellularità
stroma fibromuscolare                 riduzione spazio luminale
ampio spazio luminale                 riduzione spazio interstiziale

    DIFFUSIONE                                 DIFFUSIONE
     NORMALE                                   RISTRETTA
DIFFUSIONE
DIFFUSIONE: VALUTAZIONE QUALITATIVA

                   DIFFUSIONE RISTRETTA:
                    Area iperintensa in DWI

600 s/mm²     1000 s/mm²           2000 s/mm²

                   DIFFUSIONE RISTRETTA:
               Area ipointensa nella mappa ADC
              (Coefficiente di Diffusione Apparente)
DIFFUSIONE: VALUTAZIONE QUANTITATIVA

necessita di post-processing
influenzata da fattori tecnici

influenzata da fattori biologici (eta’ paziente, temperatura corporea)

                                                       ADC: 1,09
                                            ADC: 1,3
DIFFUSIONE: VALUTAZIONE QUANTITATIVA

                                                          CUT
                              Studio                      OFF    Sens.   Spec
                                                          ADC
                              De Souza et al.
                                                          1.60   86.7% 72.2%
                              Br J Radiol 2007
non possibile identificare
   CUT OFF di ADC da          Reinsberg AJR 2007          1.26   93.3% 57,4%
       OBIETTIVO:
         utilizzare           Zelhof et al.
   routinariamente   per                                  1.62   81%     78%
   cut-off ADC per            BJU Int 2009
   identificazione delle      Yagci AB et al .
 differenziare
neoplasie        tumore
            prostatiche per                               1.2    84%     82%
                              Diagn Interv Radiolo 2011
      la mancanza di
     da  tess. sano
    standardizzazione         Yamamura et al.
         protocolli           J Comput Assist Tomogr      1.21   92%     93%
                              2011
                              Kazuhiro Ktajima
                              Journal of Magnetic         1.03   86,8% 91,3%
                              Resonance Imaging 2012
DIFFUSIONE

•   > cellularita’ in sede basale
    (sens. DWI 66%)
•   focolai di prostatite               Falsi
•   ipertrofia stromale                positivi
                                                  LIMITI
•   aree emorragiche
•   tumori ben differenziati         Falsi
•   dimensione                      negativi
•   pz con protesi anca

                                                   Morgan, Acta Radiol 2007
                                                  Kim, Abdom Imaging 2010
Franiel T et al; Radiology 2011

     L’ASSOCIAZIONE DI PIU’                             MIGLIORAMENTO ACC.DIAGN
                                                        RISPETTO AL MORFOLOGICO
     PARAMETRI FUNZIONALI

                                                  Sens       Spec VPP          VPN
     Ahmed HU et al         54pz    (2014)        76%        42%      38%      79%
     Chamie K et al         115 pz (2014)         96%        46%      66%      92%
     Abd-Alazeez et al 129 pz (2014)              94%        23%      34%      89%
     Rais-Bahrami et al 538 pz (2013)             94%        28%      38%      91%
     Thompson JE et al 150 pz (2014)              96%        50%      50%      96%

                                   Futterer JJ, Briganti A et al; Eur Ass. Of Urol 2015
STUDIO MULTIPARAMETRICO:
                                                            REFERTI
•   Variabilità interpretativa
•   Discordanza fra esami funzionali
                                                        INCONCLUDENTI
•   Elevato numero di dati da analizzare

                        NECESSITA’ DI STANDARDIZZARE
                                (linguaggio comune)
                    grado di sospetto di malattia attraverso score

                                                                        PI-RADS™
                                   PIRADS:                           Prostate Imaging – Reporting
                                                                           and Data System

                                                                                2015
                                                                               version 2

                            PROSTATE IMAGING
                          REPORTING DATA SYSTEM
Barrett T et al; Clinical Radiology 2015

PI-RADS version 2: what you need to know

                                            Individuazione di sequenze dominanti in
      PiRADS v2
                                                    base alla localizzazione

 Zona periferica → DWI
     DWI           T2         DCE          PI-RADS
       1           any         any            1

       2           any         any            2

       3           any         neg            3
                               pos            4
       4           any         any            4

       5           any         any            5
DWI
                               Porzione periferica

                       b≥800    ADC

     Score 1                            benigno          Morfologico T2:
     No alterazioni
                                                          non valutato
                       b≥800   ADC

    Score 2                             benigno     DCE negativa
Alterazioni diffuse
      simmetriche                                   (no enhancement focale)   : Score 3
  o focalità lineari
                       b≥800   ADC

    Score 3                             indeterm.
Alterazioni diffuse
     asimmetriche

                       b≥800    ADC
                                                    DCE positiva
    Score 4                             maligno
                                                    (enhancement focale): Score 4
 Alterazioni focali
nodulari < 15 mm

                       b≥800    ADC

    Score 5                             maligno
 Alterazioni focali
nodulari > 15 mm
DCE

b≥800           ADC

                            Pi-RADS 4

 DWI: score 4
b≥800               ADC

                                 DCE:POS

           DWI: score 3
DCE: positiva
                          Pi-RADS 4
Barrett T et al; Clinical Radiology 2015

PI-RADS version 2: what you need to know

                                           Individuazione di sequenze dominanti in
      PiRADS v2
                                                   base alla localizzazione

         Zona centrale → T2
    T2            DWI          DCE         PI-RADS
     1            any           any           1

     2            any           any           2

     3             1-4          any           3
                    5                         4
     4            any           any           4

     5            any           any           5
T2
                                  Porzione centrale

 benigno             benigno               indeterm.              maligno               maligno

Score 1             Score 2               Score 3                Score 4               Score 5
(no alterazioni   (focalità ipontense   (focalità ipointense   (tessuto ipointenso        (tessuto
    focali)         ben demarcate)         a margini mal           < 15 mm a          ipointenso > 15
                                             delimitati)        margini irregolari)    mm a margini
                                                                                         irregolari)

                      DWI 1-4:                           DWI 5:                       DCE: non
                      Score 3                            Score 4                      valutato
T2                 T2

           T2: score 5   Pi-RADS 5

     ADC           DCE
PROBLEMATICHE: CONFRONTO TRA “MAPPA” DELL’ESAME RM
          E GUIDA ECOGRAFICA ALLE BIOPSIE

                                         Passariello R et al, Imaging
                                         della prostata,
                                         Springer Editore

                                Beyersdorff,
                             Radiology 2002

Amsellem-Ouazana, European
Urology 2005
Pi-RADS2:
39 regioni
COME RENDERE PIU’ ACCURATE LE BIOPSIE?

• SOFTWARE DI FUSIONE DELLE IMMAGINI

                           Xu S, Comput Aided Surg. 2008

                                      Singh A, BJU 2008
COME RENDERE PIU’ ACCURATE LE BIOPSIE?

• SOFTWARE DI FUSIONE DELLE IMMAGINI
COME RENDERE PIU’ ACCURATE LE BIOPSIE?

• ESECUZIONE DI PRELIEVI BIOPTICI DIRETTAMENTE SOTTO
                      GUIDA RM

                                                   2006

Podman; European Urology 2008
ACCURATEZZA DELLA mpRM NELLA
         DIAGNOSI DI NEOPLASIA PROSTATICA

         PI-RADS 2: sensibilità e specificità> 80%

Nei pazienti senza precedenti biopsie la mpRM pre-biopsia incrementa
di poco la diagnosi di neoplasie clinicamente significative (+10%) e riduce
  di molto la diagnosi di neoplasie clinicamente non significative (-49%)
 NEOPLASIE NON SIGNIFICATIVE:                     Schoots IG; Eur Urol 2015
      ≤3-5 mm e GS≤3+4
PROPOSTA DI ITER DIAGNOSTICO
                                                     Biopsie
                                                     negative in
                                                                               Biopsie
                                                     PIRADS 3
  Follow-up clinico                                                           negative
                                                                Biopsie
                    Pi-Rads1/2                                  negative in
                                   Pi-Rads 3-5
                                                                PIRADS 4/5
                                                 Biopsie                           Biopsie di
  Rischio elevato          mpMRI
                                                 mirate                           saturazione

Padhani A; Eur Urol 2016                             Biopsie                   Biopsie
                                                     positive                  positive

                                                                   Terapia

VANTAGGI:
Meno biopsie
Biopsie mirate
Meno diagnosi di neoplasie non significative
Migliore stratificazioni di classi di rischio
PAZIENTE DI 60 ANNI: PSA 28 (2017)
PAZIENTE DI 60 ANNI: PSA 40 (2018)
PAZIENTE DI 60 ANNI: PSA 180 (2019)
STADIAZIONE T

                accuratezza nella
   stadiazione loco-regionale del tumore
    prostatico molto variabile: 50-92%

                                     Engelbrecht; Eur Radiol 2002
                                         Cornud; Radiology 2002
                                       Bernstein; Urol Oncol 2005
                                       Brassell; World J Urol 2004

- Differenti standard di riferimento istopatologici
- Differenti criteri radiologi utilizzati nei vari studi
Confinato alla prostata

Estensione extraprostatica
T2a
ACCURATEZZA DELLA mpRM nella identificazione di neoplasia

Muller GB et al; The role of magnetic resonance imaging (MRI) in focal therapy for
      prostate cancer: recommendations from a consensus panel. BJU 2013
STADIAZIONE
ESTENSIONE EXTRACAPSULARE

       T2 vs T3
INFILTRAZIONE CAPSULARE
                 (ECE) (T3a)

In una meta-analisi del 2002 (Engelbrecht MR, Eur
    Radiol) sono riportati più di 20 criteri per
 diagnosticare l’infiltrazione capsulare, con una
   sensibilità variabile dal 23% al 75% ed una
      specificità variabile dall’84% al 97%

                                      Futterer JJ, Radiology 2005
INFILTRAZIONE CAPSULARE
       (ECE) (T3a)

                Criteri altamente specifici
                 – Bulging irregolare
                 – Asimmetria fascio
                    vasculo-nervosa
                 – Obliterazione angolo
                    retto-prostatico
INFILTRAZIONE CAPSULARE
       (ECE) (T3a)
INFILTRAZIONE VESCICHETTE SEMINALI (T3b)

Endorectal MR imaging in the evaluation of seminal vesicle invasion: diagnostic accuracy
and multivariate feature analysis.

                                                Sala E, Radiology 2006 238:929-037

                                                      Infiltr. VS
                               SENSIBILITA’              79%
                               SPECIFICITA’              99%
                            ACC.DIAGNOST.                90%
INFILTRAZIONE ORGANI ADIACENTI (T4):
                  VESCICA O RETTO

    Valutazione
infiltrazione parete   MRI
       rettale

    Sensibilità        54,6%

    specificità        100%

    Acc.diagn.         80%

       VPP             100%

       VPN             73,7%
STADIAZIONE

     COSTI ELEVATI                                    VARIABILITA’ DI
                                                        RISULTATI

      RM ENDORETTALE È REALMENTE UTILE IN TERMINI DI
      EFFICACIA TERAPEUTICA E BENEFICIO PER IL PAZIENTE?

            RM nella STADIAZIONE LOCALE:
             livello di raccomandazione C
      Esiste una sostanziale incertezza a favore o contro la
            raccomandazione di eseguire la procedura

 INDICATA NEI PAZIENTI CON “RISCHIO INTERMEDIO O ELEVATO” DI
ESTENSIONE EXTRAGHIANDOLARE DI MALATTIA (Gleason Score 2-4, PSA 10-
                                                             Jager eGJ,
20 ng/ml e stadio clinico T1-T2; Gleason Score 5-7, PSA < 20 ng/ml      Radiology
                                                                     stadio         2000
                                                                            clinico T1-T2)
ESAMI DA ESEGUIRE AD ALMENO 3
  SETTIMANE DI DISTANZA DALLE
BIOPSIE: PER RIDURRE ARTEFATTI DA
            EMORRAGIE
                       White S, Radiology 1995
STADIAZIONE N

            Sensibilità 36%

Criterio dimensionale e morfologico (come la TC)
STADIAZIONE M

RM: COME METODICA PROBLEM SOLVING
      IN CASO DI ALTRI REPERTI
   STRUMENTALI DUBBI O IN CASO DI
  PAZIENTI SINTOMATICI (MTS OSSEE)
STADIAZIONE N E M
PARAMETRO N ed M            NUOVE
                          PROSPETTIVE:
                         WHOLE-BODY MR

                                           DWI

                   Nakanishi K, Magn Res Med Sci 2007
FOLLOW-UP

                IMAGING RM
               MORFOLOGICO

    NEL SOSPETTO DI RECIDIVA LOCALE
INFLUENZATO DA ALTERAZIONI ANATOMICHE E STRUTTURALI
      CONSEGUENTI AI TRATTAMENTI TERAPEUTICI

  PROBLEMI DI DIAGNOSI DIFFERENZIALE
   TRA TESSUTO FIBROTICO E RECIDIVA
DOPO PROSTATECTOMIA
Esiti post-chirurgici

Recidiva neoplastica
DOPO PROSTATECTOMIA:
  STUDI FUNZIONALI
     Casciani, AJR 2008   MRI        MRI + DCE

                Sens      48%        88%
                Spec      52%        100%

                                Casciani; AJR 2008
DOPO RADIOTERAPIA

VALUTAZIONE FUNZIONALE indispensabile per
         differenziare recidiva/fibrosi
DOPO RADIOTERAPIA: DCE

    Sens Spec PPV NPV
DCE 72% 85% 46% 95%
MRI 39% 80% 24% 88%     Haider Int J Radiat Onc Biol Phys 2008
DOPO RADIOTERAPIA: DWI
                                   b0                            b1000

   DOPO RADIOTERAPIA                DOPO BRACHITERAPIA
             T2w     T2+DWI
                                                T2w        DWI
    SE       25%       62%
                                    SE          27%        68%
    SP       92%       97%
                                    SP          99%        95%
   VPP       57%       91%
                                   Acc          87%        91%
   VPN       74%       81%        Diagn
                                 Nemoto, Urologia Internationalis 2010
Kim, J Magn Reson Imaging 2009
E’ REALMENTE UTILE?

                                  RADIOTERAPIA
SOSPETTO LABORATOR. DI
                                  TRATTAMENTO
   RECIDIVA LOCALE
                                      FOCALE

                               PROSTATECTOMIA DI
                                  SALVATAGGIO

  • TRATTAMENTO RADIOTERAPICO GIUSTIFICATO
            DA EVIDENZA DI MALATTIA
SORVEGLIANZA ATTIVA

                                   ADC: 1 GS:3+3

   INDISPENSABILE
    DIFFUSIONE e
    CALCOLO ADC

                                    ADC: 0,8 GS:4+3
correlazione inversa tra
 ADC e Gleason score
  (solo nei Ca porz perif.)
SORVEGLIANZA ATTIVA (GS 3+3): controllo annuale

                               ADC: 0,4

                         ADC: 0,4

                            ADC: 0,4
SORVEGLIANZA ATTIVA (GS 3+3): controllo annuale

                                            ADC: 0,7

                                 ADC: 0,5
TAKE HOME POINTS

 • Fondamentale «ottimizzare» le immagini e uniformare i
          protocolli: standard minimi di qualità

    • Necessità di radiologi dedicati con uniformità di
          refertazione secondo i criteri Pi-Rads2

• Sequenze funzionali indispensabili nella identificazione di
    neoplasia prostatica, nel follow-up e nella sorveglianza
                attiva (RM multiparametrica!)
PROTOCOLLO «BASE» RM
      PERETTA DI GLICERINA UN’ORA PRIMA DELL’ESAME
                      subito prima

 Somministrazione i.m. o e.v. di ipotonizzante prima dell’esame

                 15 minuti
                       Vescica depleta

               DURATA ESAME: circa 25 MINUTI

               T2 SAGITTALE,
CENTRATURA      CORONALE E            DWI      DCE (CON MDC)
                  ASSIALE
Grazie per l’attenzione

mpetracchini@mauriziano.it
Puoi anche leggere