Report progetto Campagna Tende Libano. Fada2i - Il mio universo
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Il progetto in sintesi Obiettivi o Migliorare le condizioni di vita dei bambini del sostegno a distanza e delle loro famiglie. o Migliorare le capacità delle persone di trovare soluzioni ai problemi che sorgono nelle loro comunità e nelle loro famiglie. o Costruire il centro Fada2i, un punto di riferimento per tutta la popolazione della regione. Beneficiari o 1257 bambini o 1000 famiglie o 37 scuole o 100.000 persone della comunità Principali attività o Attività educative (a distanza) per i bambini. o Attività ricreative (a distanza) per bambini e ragazzi. o Attività di supporto psicosociale. o Incontri informativi e sessioni di dibattito e confronto per i genitori. o Attività culturali e formazione professionale per i genitori. o Risultati raggiunti o I bambini sono più espressivi e creativi, e ascoltano gli adulti che stanno con loro. o I bambini hanno sviluppato una maggiore autostima, senso di appartenenza e soddisfazione. o I genitori hanno ricevuto supporto e sviluppato resilienza. o Abbiamo accompagnato mamme e papà alla scoperta del loro ruolo di genitori.
Contesto Fondazione AVSI, negli ultimi anni, ha concentrato le proprie attività nella zona Sud, in particolare nella Piana di Marjayoun, una delle aree agricole più vaste della regione, abbandonata a causa del conflitto con Israele dal 2006. È una zona di equilibri cruciali e delicatissimi, dove convivono cristiani e musulmani, confinante con la Siria e con Israele. Il conflitto in Siria ha avuto forti ripercussioni sul Libano, che oggi ospita circa 1,5 milioni di rifugiati siriani, oltre che circa duecentomila Palestinesi. Negli ultimi mesi, l’emergenza COVID-19 ha esasperato gli effetti della crisi economica e sociale: dopo sei giorni dalla dichiarazione di bancarotta, il 15 marzo 2020 il governo ha proclamato lo Stato di Emergenza Sanitaria, adottando misure di sicurezza per il contenimento dell’epidemia, che hanno ulteriormente inasprito la recessione e le sofferenze della popolazione Inoltre, la devastante esplosione che il 4 agosto scorso ha colpito al cuore la capitale ha alimentato il malcontento e l'instabilità politica del Paese. Tutti questi fattori - combinati alla crisi finanziaria che ha portato metà delle famiglie libanesi al di sotto della soglia di povertà - contribuiscono all’estremo livello di vulnerabilità della popolazione e al conseguente aumento dei bisogni. Il centro Fada2i L‘anno passato ha avuto inizio la costruzione del centro di accoglienza Fada2i, destinato a diventare il punto di riferimento per più di 100mila L’obiettivo del progetto Fada2i è di persone che abitano la Piana. costruire un centro di accoglienza Si tratta di uno spazio d’incontro per i giovani, che e dare così una dimensione fisica offre servizi di supporto psicopedagogico per i ad AVSI, uno “spazio amico” che bambini e le loro famiglie, corsi di alfabetizzazione, si modella e cambia a seconda dei e di formazione professionale per gli agricoltori; un luogo che si modellerà e organizzerà gli spazi per bisogni rispondere ai bisogni degli utenti. L’architetto Mario Botta, il cui design è rinomato a livello mondiale, ha prestato la propria professionalità ad AVSI per la progettazione della struttura. Nel corso del 2019 il centro Fada2i (in arabo “il mio universo”) è cresciuto in maniera sostanziale. Purtroppo, però, alle tensioni dovute alla particolare congiuntura politica e sociale, si sono inevitabilmente aggiunte da marzo le difficoltà dettate dall’emergenza Covid-19. Quest’anno l’avanzamento dei lavori ne ha
risentito, ma, nonostante i rallentamenti, il cantiere è rimasto operativo, nel pieno rispetto delle normative di sicurezza e di “social distancing”. Le avversità degli ultimi mesi comporteranno un ritardo nella fine dei lavori, inizialmente prevista per il Natale 2020, ma rimaniamo determinati a regalare al più presto alla comunità di Marjayoun una casa in cui crescere e coltivare solidarietà e speranza. Il centro Fada2i, Aprile 2020. Sostegno a Distanza Il centro Fada2i ospiterà altresì le attività che coinvolgono i bambini del progetto di Sostegno a Distanza. Grazie al Sostegno a Distanza, quest’anno abbiamo potuto supportare 1257 bambini e le loro famiglie nei distretti di Marjayoun e Saida, con interventi mirati a fronteggiare vulnerabilità culturali, sociali ed economiche. Anche quest’anno il progetto SAD ha dato la massima priorità al benessere dei bambini, che non può e non deve essere separato dal benessere della famiglia e della comunità. Per questo, le attività realizzate hanno contribuito non soltanto al supporto dei minori,
ma anche dei nuclei famigliari e della comunità nella sua interezza. Una delle lezioni di cui abbiamo fatto tesoro e che illumina il nostro intervento SAD è che la partecipazione collettiva è il più determinate fattore di successo, perché genera un senso di coinvolgimento, responsabilità e appartenenza in ogni individuo. Educatrice AVSI con i bambini del sostegno a distanza in un campo profughi in Libano Come evidente, le nuove condizioni igienico-sanitarie e lo stato d’emergenza dovuto al Coronavirus hanno rappresentato una vera e propria sfida – una sfida a cui non ci siamo sottratti! Abbiamo risposto alle nuove esigenze, reinventando le nostre modalità di intervento. A fronte del limitato accesso a scuole e centri educativi, abbiamo fatto ricorso alla tecnologia e al digitale. Dopo aver testato l’efficacia dei nuovi strumenti e la reattività di bambini, ragazzi e genitori, abbiamo convertito le lezioni frontali in educazione a distanza, includendo sessioni di formazione sul Coronavirus per la diffusione di buone pratiche d’igiene. Come sempre l'azione di AVSI è plasmata sulle esigenze evidenziate dai beneficiari. In particolare, quest’anno abbiamo realizzato le seguenti attività: Teatro delle marionette su tematiche educative, preparato dagli assistenti sociali del SAD per i bambini di 7-10 anni, e trasmesso via Zoom.
Laboratorio Zoom/Whatsapp per la creazione di giocattoli per bambini di 5-7 anni, volto all’intrattenimento dei più piccoli e alla stimolazione della creatività nell’utilizzo dei materiali di recupero disponibili in casa. Educazione fisica a distanza per bambini di 9-12 anni, pensata per consentire l’esercizio e lo sport anche durante l’isolamento in casa. Workshop digitali sugli stili di vita salutari, rivolti a bambini di 9-12 anni e ragazzi di 13-16 anni: abbiamo trattato l'importanza della lettura, dell'e-learning e del volontariato; abbiamo discusso dei vantaggi e degli svantaggi dei social media; abbiamo sensibilizzato i più giovani alla tematica green e all'agricoltura, e li abbiamo incoraggiati a curare le proprie piante e a coltivare il proprio orto (“Mon petit coin vert”). Sessioni di formazione e confronto, rivolte ai genitori, sull'importanza delle dinamiche familiari sullo sviluppo cognitivo, psicologico e sociale di bambini e adolescenti. Circolo del cucito: 10 madri di bambini SAD hanno imparato le tecniche base del cucito e hanno ricevuto una macchina da cucire. Telefono amico: nella prima fase della pandemia, abbiamo effettuato telefonate di sensibilizzazione e fatto circolare messaggi vocali informativi sul Covid-19 a tutte le famiglie coinvolte dal progetto SAD. In un secondo momento, questo servizio ha preso la forma di una hotline dedicata al supporto psicologico degli adulti più fragili. Tanto i bambini quanto i genitori hanno risposto con partecipazione, impegno ed entusiasmo alle attività proposte. Notevole è stato anche il coinvolgimento nella comunicazione con i sostenitori in Italia: le e-mail degli sponsor, tradotte dai nostri operatori SAD, sono state inoltrate alle famiglie dei piccoli destinatari via Whatsapp, originando ricchi scambi di lettere, messaggi, foto e disegni. È stato un anno insolitamente complesso e per molti versi difficile... ma forse proprio per questo ogni piccolo successo è stato fonte di immensa gratificazione! Lo scenario che si prospetta per i mesi a venire non è dei più rosei, ma, grazie al tuo sostegno, rimarremo al fianco di chi ha bisogno di noi, con la serietà e la dedizione che ci contraddistinguono.
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