Relazione Performance 2020 - Consorzio Fitosanitario ...
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Il Consorzio Fitosanitario Provinciale di Piacenza, in base ai compiti istituzionali previsti dalla L.R.16/96, ha svolto attività di sorveglianza fitosanitaria del territorio provinciale ed ha provveduto ad attivare servizi rivolti agli utenti: agricoltori, operatori professionali, Amministrazioni pubbliche, privati cittadini, società e tecnici di diversi ambiti. L’Ente, nel corso del 2020 si è trovato ad operare in un territorio duramente colpito dalla pandemia COVID-19 e nel rispetto di regole obbligatorie dettate da decreti e/o dpcm, che imponevano periodicamente cambi di strategia per salvaguardare gli obiettivi prefissati, in un’ottica di mantenimento del presidio del territorio. La peculiarità del servizio reso non ha consentito, salvo che in periodi del tutto eccezionali, di attivare l’istituto dello smartworking, implicando così il lavoro in presenza dei propri collaboratori. Grado di raggiungimento complessivo di tutti gli obiettivi Le attività svolte dal personale dell’Ente: direttore, quattro tecnici esperti nel settore fitosanitario e un tecnico amministrativo-contabile, sono così schematizzabili: Area tecnica – SORVEGLIANZA FITOSANITARIA 1. Piano monitoraggi organismi nocivi sul territorio della provincia di Piacenza. (Previsto da Delibera di Giunta Regione Emilia-Romagna n. 1154 del 08/07/2019 e successiva DGR n. 524 del 18/05/2020 e relativa Convenzione con Servizio Fitosanitario Regionale) I tecnici del Consorzio Fitosanitario, su incarico del Servizio Fitosanitario Regionale, hanno effettuato sul territorio provinciale un complesso e articolato monitoraggio di coltivazioni ed essenze forestali per la ricerca di ORGANISMI NOCIVI di cui la Commissione EU definisce le priorità nei monitoraggi da attuare negli Stati Membri secondo il Regolamento (UE) n. 652/2014 (OO.NN. e loro ripartizione sono illustrati in tabella 1). Oltre all’attività di campo è stato necessario georeferenziare tutti i punti e le aree monitorate con l’applicativo FitogisWeb e rendicontare dettagliatamente le missioni (ore/giornate impiegate e relativo costo orario). L’impegno previsto in convenzione con il Servizio Fitosanitario è stato di 152 giornate (da 7,12 ore cadauna) che ha comportato per il 2020 la delimitazione di n° 463 punti di monitoraggio del territorio provinciale. L’attività programmata ed attuata nei tempi e modi richiesti ha restituito un quadro adeguato della situazione fitosanitaria per il territorio provinciale (pari ad oltre 100.000 Ha di SAU) ed ha permesso di escludere la presenza, di organismi a potenziale “forte impatto economico” o comunque “importanti a livello locale” già insediati in territori limitrofi rappresentati in particolare da Popillia japonica, Anoplophora spp, Ralstonia solanacearum, e altri di cui “non è nota la presenza in EU” o “per i quali sono in atto Misure di emergenza” tutelando il mondo agricolo da potenziali gravi danni alle coltivazioni. Tempo di realizzazione: dal 01/01 al 31/12/2020 % di realizzo: 100 % DESCRIZIONE OBIETTIVO INDICATORE: n° giornate TARGET RISULTATO Scostamento da 7,12 ore 2020 2020 sessagesimi monitoraggio coltivazioni ed essenze forestali per la ricerca di parassiti. 152 155 153,70 + 1,70 Rendicontazione UE e relativa georeferenziazione dei punti in Fitogisweb
Risultati e ricadute per il territorio e gli utenti finali L’ attività svolta nell’ambito del territorio provinciale sia di pianura che di collina (vedi riquadro SAU in calce) ha consentito di escludere la presenza di importanti e gravi avversità in primis Ralstonia solanacearum (avvizzimento batterico delle solanacee) di primario interesse per le coltivazioni di pomodoro da industria dal momento che produce una PLV (Produzione Lorda Vendibile) stimata in circa 70 milioni di euro. Molto positivo il continuo interscambio di informazioni con i tecnici delle Organizzazioni dei Produttori, (una ventina tra agronomi e periti agrari) e con gli agricoltori stessi sia durante le visite programmate in azienda che negli incontri da remoto in conseguenza dell’emergenza sanitaria COVID-19. Altra avversità monitorata la flavescenza dorata ed il suo vettore cicadellide Scaphoideus titanus che costituisce una minaccia importante per tutto l’indotto della vite ad uva da vino. Le aree vitate interamente in zona collinare hanno visto nel corso del 2020 un ulteriore contenimento del parassita, grazie alla continua sensibilizzazione dei viticoltori da parte dei tecnici del Consorzio per l’espletamento delle disposizioni tecniche da adottare nella lotta a questa temibile fitopatia. Il supporto di pubblicazioni e interventi direttamente presso i viticoltori, hanno rappresentato il mezzo per ottenere risultati significativi. Il monitoraggio effettuato sia con controlli visivi che con l’ausilio di trappole attrattive ha consentito al momento di escludere la presenza di focolai di Popillia japonica presente con popolazioni assai elevate in Piemonte e Lombardia (Parco del Ticino), ma purtroppo in espansione nei territori limitrofi alla provincia di Piacenza e oggetto di forte preoccupazione per le zone viticole. L’utilizzo di trappole specifiche ha comunque permesso di catturare due individui isolati “incursioni”. Un ulteriore controllo ha riguardato il monitoraggio di alberature in parchi pubblici e aree boschive per rilevare la possibile presenza di insetti coleotteri cerambicidi Anoplophora chinensis e Anoplophora glabripennis da anni stabilmente insediate nella vicina Lombardia (aree di Milano e Brescia) e nel Trevigiano. Il danno che potrebbe verificarsi è rappresentato dalla compromissione della stabilità degli alberi con conseguente necessità di abbattimento a tutela della sicurezza di tutti. LA SAU DEL TERRITORIO PIACENTINO IN NUMERI. Copre oltre 110.000 Ha di cui le principali coltivazioni (Istat, 2020) sono rappresentate da 41.393 ha a foraggere temporanee o avvicendate (erba medica, mais ceroso, loietto, orzo in erba, ecc.), 15.581 tra foraggere permanenti, prati e pascoli, 22.543 Ha di cereali a paglia (frumento tenero e duro, segale, orzo e avena), 10.183 Ha a pomodoro da industria, 8.054 Ha di mais, 536 Ha di sorgo, 3.546 ha a colture oleaginose (girasole, soia, colza), 1.974 ha di legumi (pisello, pisello proteico, fagiolo, fagiolino, cece…), 468 ha tra cipolla, aglio e scalogno, 472 ha tra zucchino, melone e cocomero, 70 ha di asparago, 69 ha di patata, 4834 Ha di vite da vino, circa 250 Ha a frutteto (ciliegio, pero, susino, melo, pesco, albicocco), 23 ha olivo e circa 70 ha di frutta a guscio (nocciolo e noce). 2. Rilascio certificati fitosanitari import/export e nulla osta sementi In attuazione alle normative europee sono regolamentate l'importazione e l’esportazione di vegetali e prodotti vegetali dai paese terzi (extra UE) con il fine di impedire la diffusione di organismi nocivi pericolosi e diffusibili. L'esportazione di merci di origine vegetale verso Paesi non facenti parte dell’Unione Europea deve essere accompagnata da un certificato fitosanitario che attesti le condizioni richieste dalla legislazione del Paese importatore. Tale certificazione, ai sensi della normativa, è condotta dai tecnici dell’Ente inquadrati come Ispettori fitosanitari. La procedura prevede l’effettuazione di controlli documentali, di identità e fitosanitari per verificare la rispondenza ai requisiti necessari. L’iter si conclude con il rilascio del certificato fitosanitario emesso tramite applicativo sul quale vengono memorizzate le richieste di acquisizione, i documenti a supporto dell’emissione e i dati corrispondenti alla certificazione. In base ai valori medi degli anni scorsi sono stati preventivati ad inizio anno n. 250 fra certificati fitosanitari e nulla osta sementi, tuttavia la grave pandemia COVID-19 ha notevolmente inciso sulle transazioni a livello mondiale, riducendo le esportazioni di produzioni e lavorati a livello provinciale. In base alle richieste delle ditte operanti nel territorio provinciale sono stati rilasciati complessivamente n. 215 tra certificati fitosanitari (export, ri-export e pre-export) e nulla-osta per l'importazione di materiale
sementiero originario dei Paesi terzi per la moltiplicazione o per la selezione, il riconfezionamento e la successiva riesportazione. Tempo di realizzazione: dal 01/01 al 31/12/2020 % di realizzo: 79,6% INDICATORE n. TARGET Risultato DESCRIZIONE OBIETTIVO certificati da Scostamento 2020 2020 convenzione RER Rilascio certificati fitosanitari import/export e nulla osta sementi 250 270 215 - 20,4 emessi Risultati e ricadute per il territorio e gli utenti finali La ben nota situazione pandemica esplosa nel 2020 ha richiesto un forte impegno agli ispettori fitosanitari, che responsabilmente, sono riusciti a rispondere ad ogni richiesta presentata da parte degli operatori del settore. Il Servizio reso a ditte esportatrici di vegetali e prodotti vegetali in paesi extra UE ha consentito di garantire il soddisfacimento dei requisiti previsti dalle normative fitosanitarie internazionali delle merci esportate. L’attività propedeutica all’emissione dei certificati in molti casi è rappresentata dai controlli in campo alle coltivazioni per la produzione di seme di mais, girasole, cereali, erba medica, cucurbitacee, solanacee, liliacee al fine di escludere la presenza di avversità da quarantena (insetti, funghi, batteri, virus, erbe infestanti). Le ditte sementiere che coltivano tali essenze presso aziende agricole della provincia devono presentare specifiche denunce di coltivazione entro il 30 di aprile al Servizio Fitosanitario Regionale a cui fanno seguito i controlli fitosanitari a campione rappresentativo in applicazione alle procedure indicate dal Ministero attraverso note specifiche. Le coltivazioni sono oggetto di ispezione secondo procedura ufficiale e conformi alle prescrizioni specifiche nei riguardi di gravi avversità come il batterio Pantoea stewarti del mais da seme, il nematode Ditilenchus dipsaci delle liliacee ed erba medica, alcune virosi di zucca e zucchino, ecc. L’attività svolta rappresenta la condizione imprescindibile per l’esportazione e la movimentazione ma anche una garanzia per gli utenti della filiera: sementieri, esportatori, importatori, operatori professionali. 3. Controllo produttori (aziende vivaistiche), autoproduttori (aziende agricole) e campi produttori di semente (aziende sementiere) Di particolare rilievo tra le attività svolte dagli Ispettori dell'Ente quella del controllo delle aziende vivaistiche dedite alla produzione e vendita di piantine di orticole (solo per il pomodoro da industria si stimano alcune centinaia di milioni di piantine che vengono messe a dimora nel territorio piacentino), di materiale di propagazione vegetativa della vite e colture da seme per la produzione di sementi ibride garantite dal punto di vista fitosanitario. Tali accertamenti sono necessari per assicurare materiale di propagazione di qualità alle imprese agricole ma anche ai fini dell'esportazione di vegetali e o di prodotti vegetali verso Paesi Terzi con il fine di impedire la diffusione di organismi nocivi e diffusibili. Tali coltivazioni particolari sono soggette a controlli da parte di Ispettori fitosanitari competenti per territorio che eseguono controlli documentali in azienda verificando la congruità della documentazione presentata e in campo rilevando accuratamente la presenza di organismi nocivi di rilievo per la coltura oggetto di controllo. Tempo di realizzazione: dal 01/01 al 31/10/2020 % di realizzo: 100 INDICATORE n. ispezioni TARGET Risultato DESCRIZIONE OBIETTIVO in aziende iscritte al RUP Scostamento 2020 2020 da convenzione RER controlli ditte vivaistiche, autoproduttori piantine e campi 150 155 155 0% portaseme di ditte sementiere Risultati e ricadute per il territorio e gli utenti finali Il Servizio reso a ditte vivaistiche ed autoproduttori di piantine di pomodoro da industria, ha consentito di garantire il soddisfacimento dei requisiti previste dalle normative fitosanitarie nazionali e comunitarie.
Il controllo ai vivaisti della provincia, una decina dei quali fra i maggiori produttori a livello nazionale di piantine di pomodoro, ha consentito di certificare dal punto di vista fitosanitario la sanità di centinaia di milioni di tale materiale riproduttivo controllato a campione. Identici controlli con prelevamento in casi sospetti di campioni sintomatici o asintomatici hanno riguardato le coltivazioni vivaistiche di piante ornamentali, frutticole ed orticole. Costruttiva collaborazione con gli operatori professionali vivaisti della provincia: l’attività viene svolta a garanzia degli utilizzatori finali. Area tecnica – DIFESA SOSTENIBILE 4. Supporto al coordinamento di produzione integrata e biologica per la redazione di bollettini fitosanitari L’Ente ha ritenuto, rispetto alla programmazione iniziale, di ampliare l’arco temporale della pubblicazione del bollettino con decorrenza febbraio – novembre. Il Bollettino di Produzione Integrata e Biologica contiene le informazioni tecniche per gli operatori professionali (agricoltori e tecnici) ma anche utenti non professionali che vogliono avere un riferimento riguardanti la situazione fitosanitaria ed agronomica delle colture ed i relativi consigli tecnici. Le aziende che nell’ambito del PSR ed OCM aderiscono a impegni agroambientali ai sensi dei provvedimenti Reg. CE 1698/2005, CE 1308/2013, UE 1305/2013, UE 1234/07, L.R. 28/98 e L.R. 28/99 devono attenersi ai disciplinari di produzione. Questi sono il riferimento per la declinazione dei consigli tecnici di difesa diserbo e coltivazione all’interno del bollettino il cui rispetto è vincolante per accedere ai finanziamenti. Analogamente per le aziende in produzione biologica ai sensi dei provvedimenti: Reg.ti CE 834/2007, CE 889/2008, UE 354/2014, UE 673/2016 e UE 1584/2018. La diffusione dei bollettini è avvenuta con la pubblicazione sul sito del Consorzio Fitosanitario (al link seguente sono reperibili tutti i bollettini emessi nell’annata 2020 in formato pdf), https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario/temi/difesa-sostenibile-delle- produzioni/bollettini/bollettini-di-produzione-integrata-e-biologica-2020/piacenza?b_start:int=0 sul quotidiano locale “Libertà” nella giornata di domenica e tramite l’invio a mezzo posta elettronica a circa 400 tra agricoltori e tecnici del settore che ne hanno fatto specificatamente richiesta. Complessivamente, nell’arco temporale febbraio – novembre sono stati n. 36, rispetto ai 28 relativi alla programmazione iniziale indicata nel piano delle performance marzo – settembre. Tempo di realizzazione: dal 01/03 al 30/09/2020 % di realizzo: 87,5 INDICATORE n. 1 TARGET Risultato DESCRIZIONE OBIETTIVO pubblicazione x n. Scostamento 2020 2020 settimane Redazione bollettini di produzione integrata e 30 32 28 -12,5% biologica Risultati e ricadute per il territorio e gli utenti finali Il Bollettino di produzione integrata e biologica rappresenta per tutti gli agricoltori della provincia il testo di riferimento per adempiere alla direttiva europea per l’uso sostenibile degli agrofarmaci (Direttiva 1107/2009 e D.Lgs 150/2012 e D.M. 22/2/2014 PAN). La redazione dei bollettini viene eseguita settimanalmente nell’ambito della riunione di coordinamento provinciale a cui partecipano il coordinatore provinciale di produzione integrata, i tecnici delle Organizzazioni dei Produttori, i tecnici del Consorzio Fitosanitario. Il bollettino trae origine dalle informazioni scaturite dai sistemi di previsioni ed avvertimento delle avversità delle colture agricole. Vengono elaborati modelli previsionali dello sviluppo delle avversità crittogamiche, sulla dinamica delle popolazioni dei fitofagi stimate con trappole sessuali e monitoraggi di campo. La ricaduta tangibile dal punto di vista ambientale ed economico per le aziende agricole è una riduzione significativa degli agrofarmaci impiegati (stime della Regione indicano una riduzione media annua oscillante tra il 20 ed il 30% in relazione all’andamento meteorologico dell’annata).
Il Bollettino di Produzione Integrata e biologica viene pubblicato sul sito della Regione Emilia-Romagna, del Consorzio Fitosanitario Provinciale di Piacenza, oltre ad essere inviato ad una mailing list dedicata e agli utenti che ne fanno richiesta e tramite SMS in forma schematica a coloro che hanno dato la propria adesione a questo servizio gratuito. 5. Valutazione di nuove strategie di contenimento ragnetto rosso A seguito di elevati danni alle coltivazioni di pomodoro da industria nel territorio della provincia di Piacenza verificatesi nell’annata 2018 il Consorzio Fitosanitario con la collaborazione dell’OI del pomodoro, del Servizio Fitosanitario regionale, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza ha organizzato una sperimentazione relativa alla valutazione di strategie di lotta biologica con antagonisti naturali (ragnetti predatori) per ovviare alla ridotta efficacia di strategie di difesa con fitofarmaci tradizionali. Nel corso della campagna 2020 sono stati condotti rilievi di campo in coltivazioni a pomodoro da industria della provincia di Piacenza con particolare riferimento alle zone maggiormente caratterizzate dalla insorgenza del fitofago. I rilievi di campo hanno permesso di allertare le aziende agricole indicando la presenza iniziale e migliorando la tempestività di eventuali interventi attraverso i bollettini settimanali e i messaggi SMS. Inoltre, sono stati fatti rilievi più specifici con spazzolatrice in una coltivazione in cui è stata condotta la lotta biologica al ragnetto del pomodoro mediante rilascio di fitoseidi da drone (Amblyseius andersoni e Phytoseiulus permisilis) presso l’Azienda agricola Barbieri Guido (loc. Caratta – Gossolengo – PC). Data Trapianto: 15/05/2020. Varietà trapianto: HEINZ 5408. Sesto: 1.5x0.2 (33.333 piante/ha). Raccolta dal 23/8/2020. L’area di prova era costituita da un parallelepipedo di m 45x270 per un totale di circa 12.000 mq all’interno di un appezzamento di circa 8 ettari a pomodoro, coltivato secondo la strategia aziendale. Il disegno sperimentale è quello del “big plot” senza testimone. Tempo di realizzazione: dal 01/06 al 31/08/2020 % di realizzo: 100 INDICATORE n. TARGET Risultato DESCRIZIONE OBIETTIVO tesi/campi sperimentali Scostamento 2020 2020 da confrontare Attività di sperimentazione ragnetto 4 5 5 (2 rilievi) +1 rosso Risultati e ricadute per il territorio e gli utenti finali La sperimentazione ha evidenziato la possibilità di ricorrere a metodi alternativi alla lotta chimica tradizionale prevedendo interventi di lotta biologica per il controllo di una avversità assai dannosa ed altrimenti difficilmente gestibile. La sperimentazione ha inoltre evidenziato che, la soluzione al problema rappresentato dal ragnetto rosso del pomodoro da industria, va affrontata ricorrendo all’integrazione di mezzi agronomici (irrigazione, concimazione), chimici (ricorso alle molecole più selettive nei confronti dell’entomofauna utile), biologici (impiego di antagonisti naturali con lanci selettivi e la loro conservazione nell’ambiente.) L’adozione di un protocollo di tecniche integrate-biologiche del ragnetto rosso del pomodoro consente al produttore un notevole risparmio economico in quanto viene fortemente ridotto il numero di costose applicazioni chimiche di agrofarmaci e una giusta integrazione di interventi agronomici e biologici. 6. Attività di monitoraggio per la verifica sull’ impiego di “insetti utili” per il controllo della cimice asiatica in colture frutticole della provincia di Piacenza La cimice asiatica rappresenta la peggiore calamità della frutticoltura regionale ma è segnalata su oltre 70 specie vegetali. Il contenimento chimico produce scarsi risultati. Nel corso degli ultimi anni la sperimentazione ha dimostrato l’efficacia di tecniche fisiche (reti anti-insetto) che richiedono però grandi investimenti economici iniziali e non sempre si adattano alle realtà di piccoli appezzamenti non accorpati. Altre colture a cui queste tecniche non possono essere applicate soffrono la presenza di questo parassita.
Solo il controllo biologico può dare risultati accettabili nel contenimento della cimice. Allo scopo dopo diversi anni di studio e di monitoraggio che ha visto coinvolti, col coordinamento del CREA, anche gli agronomi dell’Ente si è percorsa la strada di diffondere sul territorio un antagonista oofago Trissolcus japonicus (vespa samurai). L’attività prevedeva l’individuazione di alcuni siti idonei ove poter rilasciare e verificare la parassitizzazione delle uova della cimice asiatica ad opera dell’imenottero. Tempo di realizzazione: dal 01/06 al 31/08/2020 % di realizzo: 100 N° siti del territorio TARGET Risultato DESCRIZIONE OBIETTIVO Scostamento da controllare 2020 2020 Attività di monitoraggio per la verifica sull’impiego di “insetti utili” per il controllo della cimice asiatica in colture frutticole 6 8 9 +3 della provincia di Piacenza Risultati e ricadute per il territorio e gli utenti finali La cimice asiatica è diventato in questi ultimi mesi un caso esemplare di ciò che può succedere a seguito dell’incremento degli scambi mondiali, di merci, ortofrutta e quant’altro. La globalizzazione porta inevitabilmente alla comparsa di nuove fitopatie, e l’Italia negli ultimi anni sembra particolarmente vulnerabile se solo si pensa, in ordine cronologico, al cancro batterico dell’actinidia (Pseudomonas syringae pv. actinidiae - PSA), al moscerino dei piccoli frutti (Drosophila suzuki), al Complesso del disseccamento rapido dell'Olivo (Xylella fastidiosa) e, ora, alla cimice asiatica (Halyomorpha halys). Va comunque dato atto dell’impegno di strutture competenti come i Consorzi Fitosanitari almeno in Emilia-Romagna, della capacità di generare con rapidità le giuste contromisure, attraverso progetti di ricerca mirati e condivisi col mondo della produzione al fine di mettere a punto i necessari protocolli di difesa. 7. Partecipazione a “Progetto Horizon 2020 Waterprotect” Il Consorzio Fitosanitario ha collaborato allo studio di nuove soluzioni sostenibili e la ricerca di strumenti efficaci per contrastare l’inquinamento delle acque superficiali e sotterranee ad uso potabile ed irriguo in un bacino collinare a vocazione viticola. Tale indagine rientra in un Progetto europeo a cui partecipavano diversi partners con capofila a livello nazionale l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza (DISTAS) e la preziosa collaborazione di ARPAE Emilia-Romagna. Obiettivo è la determinazione del contributo della viticoltura alla contaminazione da nitrati e pesticidi alle acque sotterranee e superficiali del bacino idrografico della Val Tidone al fine di adottare misure di mitigazione creando un quadro di partecipazione integrato multi-actor e consentendo agli attori coinvolti di monitorare e attuare in modo efficace le pratiche di gestione per la protezione delle risorse idriche. L’anno 2020 è stato caratterizzato dalla pandemia COVID-19 che ha influenzato e determinato il modo di attivare e seguire i progetti e i programmi definiti dal Piano delle performance. Infatti, non è stato possibile rispettare l’attuazione del progetto nei mesi designati dalla pianificazione; così come entrambe le attività programmate in presenza (2x50persone); solo la prima del 10 luglio 2020 che ha registrato un’adesione in campo circa 50 partecipanti. La conferenza finale al 24 settembre 2020 attuata tramite servizio telematico (webinar) ha registrato circa 240 persone collegate riscuotendo un forte interesse sopra ogni aspettativa.
Tempo di realizzazione: dal 01/02 al 31/05/2020 % di realizzo: 100 INDICATORE n. Risultato DESCRIZIONE OBIETTIVO convegni illustrativi TARGET 2020 Scostamento 2020 x n. partecipanti 2 eventi: Attività di divulgazione presso operatori 1° 50 viticoli dei risultati del Progetto Horizon 3 evento x partecipanti 2020 WaterProtect 2 evento x 50 60 + 190 partecipanti partecipanti 2° 240 partecipanti Risultati e ricadute per il territorio e gli utenti finali Il monitoraggio delle acque superficiali e di falda realizzato nell’ambito del progetto europeo pluridisciplinare in un’area a vocazione viticola ha evidenziato un accettabile livello di contaminazione sia del sistema di superficie che di quello di profondità con valori che pongono la fase liquida in equilibrio con aree a bassa antropizzazione. In particolare, i picchi di presenze di metaboliti di principi attivi impiegati nella difesa del vigneto, sempre entro limiti di legge, sono correlati alle epoche di impiego con progressivo decadimento nel tempo. Il motivo di tale situazione favorevole va ricercata nelle tecniche di difesa e diserbo applicate quasi sempre in linee di produzione integrata e biologica. I dati presentati negli incontri tecnici e dimostrativi a cui hanno partecipato i vertici di cantine sociali ed organizzazioni professionali agricole hanno consentito di evidenziare criticità e punti favorevoli della sperimentazione. Il produttore viticolo potrà giovarsi di tali dati seguendo pratiche virtuose documentate su semplici schede per contribuire ulteriormente a ridurre le criticità rilevate nell’ambito dell’area studio riducendo l’impiego di concimi azotati causa della presenza di nitrati nelle acque e di quei fitofarmaci caratterizzati da elevata persistenza e in alcuni casi causa di contaminazioni puntiformi. Area amministrativa – ADEMPIMENTI IN AMBITO AMMINISTRATIVO 8. Adempimenti relativi alla normativa anticorruzione e trasparenza In attuazione dell’applicazione delle norme anticorruzione l’Ente si è impegnato, tramite il proprio Direttore nonché RPCT (Responsabile per la Corruzione e Trasparenza) e due collaboratrici, ad ottimizzare tutte le adempienze derivanti dalla normativa per non incrementare i costi di gestione. Il clima collaborativo tra gli incaricati dell’obiettivo ha permesso un confronto costruttivo affinché venissero raggiunti i risultati attesi. Sono state individuate misure ed azioni da adottare in un’ottica di miglioramento per l’Ente e l’utente esterno e sono stati rispettati gli specifici obblighi di pubblicazione sul sito istituzionale. In particolar modo si è provveduto a revisionare e a predisporre una nuova procedura per le modalità di segnalazione di violazioni di illeciti o irregolarità - c.d. whistleblowing - al Codice di comportamento. https://www.fitosanitario.pc.it/amministrazione-trasparente/disposizioni_generali/codice_disciplinate/ https://www.fitosanitario.pc.it/amministrazione-trasparente/disposizioni_generali/scadenziario_obblighi/ Tempo di realizzazione: dal 01/01 al 31/12/2020 % di realizzo: 100 INDICATORE n. documenti da TARGET Risultato DESCRIZIONE OBIETTIVO Scostamento pubblicare sul 2020 2020 sito istituzionale Eseguiti i seguenti adempimenti: 1. Creazione scadenziario “amministrazione trasparente” 3 3 3 0 2. Revisione procedura whistleblower 3. Adesione piattaforma informatica ANAC
Risultati e ricadute per il territorio e gli utenti finali Gli adempimenti previsti in materia di anticorruzione e trasparenza, le cui attuazioni risultano essere molto gravose e complesse in strutture di piccole dimensioni come il Consorzio Fitosanitario provinciale di Piacenza, con personale dedicato ad innumerevoli compiti connessi al funzionamento dell’Ente, genera ulteriori carichi di lavoro. Tuttavia, lo studio della materia, effettuato molto spesso in completa autonomia formativa, e l’attuazione degli obblighi che derivano dalle disposizioni normative, sono il perno su cui si basa l’impegno volonteroso di chi attua ogni sforzo possibile per adottare misure obbligatorie da disposizioni ANAC. I risultati raggiunti e previsti come target sono stati interamente realizzati grazie alle motivazioni sopra espresse. Buono il riscontro dei destinatari finali rappresentati da contribuenti e cittadini a qualunque titolo. 9. Aggiornamento sito istituzionale secondo Regolamento europeo 2016/679 in materia di protezione dei dati personali-privacy Il nuovo Regolamento di protezione dei dati personali e tutela della privacy e dei diritti degli interessati prevede il rispetto e il trattamento delle modalità con cui questi possono essere esercitati, in particolare, la descrizione delle procedure per l’accesso ai propri dati, per le modifiche o la cancellazione dei medesimi o per la revoca del consenso già prestato. Per questo motivo è stato disposto l’adeguamento del sito istituzionale, più precisamente la predisposizione di un box in cui, accanto alle opzioni di assenso o dissenso rispetto al trattamento dei dati, vengono linkati i documenti in cui sono riportate le informative (o si permette di selezionare la spunta che certifica l’avvenuta lettura dei medesimi). Queste nuove funzioni sono state predisposte per le seguenti sezioni: Tempo di realizzazione: dal 01/01 al 31/12/2020 % di realizzo: 100 Indicatore n. TARGET Risultato DESCRIZIONE OBIETTIVO Scostamento azioni privacy 2020 2020 • Adesione servizio SMS • Adesione servizio newsletter 3 3 3 0 • Informative Risultati e ricadute per il territorio e gli utenti finali La sezione del sito, denominata PRIVACY, relativa alla “protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati” è di facile accesso e di facile individuazione. È stata sviluppata proprio con l’intento di essere il più possibile diretta nei confronti degli interlocutori esterni che desiderano adeguate informazioni sulla gestione dei propri dati e la suddivisione in categorie di interessati è risultata fondamentale per un’individuazione mirata da parte dei soggetti coinvolti. Grazie alla semplificazione per la fruizione del servizio e anche grazie al passaparola dei diversi utenti, molte sono state le nuove richieste di iscrizioni alle newsletter e al servizio SMS gratuiti, confermando l’apprezzamento dei servizi offerti, in un anno particolarmente difficile per i contatti. Infatti, nel corso del 2020 il Consorzio ha provveduto ad inviare n. 10.125 SMS gratuiti ed ha riscontrato n.31 nuove adesioni alle newsletter registrando un trend decisamente in crescita per un totale di n. 422 contatti a cui settimanalmente l’Ente invia il Bollettino di Produzione Integrata e biologica. 10. Acquisizione di personal computer di nuova generazione e adesione al Cloud First L’Amministrazione Digitale (CAD), l’Agenda Digitale ed il Piano Triennale per l’Informatica nella PA prevedono, di raggiungere gli obiettivi di efficienza interna, efficacia nell’erogazione dei servizi all’utenza e massimi livelli di sicurezza. L’adesione al Cloud porta questi vantaggi nel rispetto dei dettami normativi, migliorando l’efficienza dei servizi rivolti ai cittadini. Risparmio, interoperabilità, maggiore sicurezza, protezione dei dati personali, accessibilità agli strumenti, senza dover affrontare costi e complicazioni infrastrutturali e servizi accessibili in modo sicuro ovunque vi sia una connessione a Internet.
Tempo di realizzazione: dal 01/01 al 31/12/2020 % di realizzo: 100 Indicatore n. TARGET DESCRIZIONE OBIETTIVO Risultato 2020 Scostamento azioni privacy 2020 • Migrazione personal computer 4 4 6 +2 ritenuti obsoleti Risultati e ricadute per il territorio e gli utenti finali L’adesione al contratto di noleggio per la sostituzione di tutti i computer da parte del Consorzio Fitosanitario, effettuata tramite Intercent-ER, ha consentito all’Ente di usufruire della stessa metodologia di lavorazione, archiviazione e salvaguardia dei dati in modalità omogenea alla Regione dalla quale dipende. Inoltre, visto il periodo di gravissima emergenza sanitaria, durante il quale sono sensibilmente aumentati i collegamenti telematici in sostituzione di riunioni in presenza per aggiornamenti e confronti in tutte le materie relative all’ordinaria attività, ciò ha consentito di non cogliere l’Ente impreparato e di dar corso ad ogni richiesta pervenuta dagli utenti esterni, mantenendo un buon collegamento. Le capacità e le funzionalità di questi nuove apparecchiature informatiche ha permesso il pieno sfruttamento delle nuove potenzialità costituita da applicativi (Teams, Lifesize, ecc.) per riunioni e il confronto a distanza. 11. Procedura di acquisto mediante sistema telematico regionale SATER Come previsto della L.R. n.11 del 2004 e dalla delibera di Giunta n. 2194/2016 l’Ente è tenuto a utilizzare il sistema SATER. A tal fine la RER ha rilasciato un servizio aggiuntivo affinché il Consorzio autonomamente possa inserire direttamente Ordinativi elettronici, garantendo così una maggiore visibilità delle proprie procedure di acquisto. Il sistema di acquisto si articola in adesioni a convenzioni-quadro, RDO e Mercato Elettronico (MERER – MEPA). Nel corso del 2020 l’amministrazione ha potuto dar corso all’applicazione dell’ordinativo elettronico, utilizzando nella maggior parte dei casi la piattaforma Sater ed ove non consentito causa mancanza di registrazione su rete Peppol da parte degli operatori economici, in MEPA Tempo di realizzazione: dal 01/01 al 31/12/2020 % di realizzo: 100 Indicatore n. TARGET Risultato DESCRIZIONE OBIETTIVO Scostamento ordini elettronici 2020 2020 • Ordinativi elettronici 4 6 17 + 13 Risultati e ricadute per il territorio e gli utenti finali La funzione consente all’Ente l’inserimento diretto degli ordinativi da inviare agli Operatori Economici e la successiva consultazione dei documenti di trasporto ricevuti dagli stessi. Le funzionalità sono previste per l’utente dell’Ente che ha richiesto a Intercent-ER l’accreditamento alla rete Peppol alla cui utenza è stato assegnato il profilo specifico “NoTiER PA”. L’ordine elettronico, al quale si può dare corso è consentito solo accedendo alla propria Area Riservata. Questo servizio permette all’Ente di accedere ad una serie di aziende già accreditate a sistema, garantendo parametri di sicurezza oltre ai tracciati standard e ad una rete sicura, attraverso accordi vincolanti che garantiscono la conformità delle parti coinvolte e intrattenere così, rapporti commerciali con una qualsiasi organizzazione abilitata da PEPPOL. L’utilizzo di PEPPOL consente di ridurre i costi di approvvigionamento oltre a stimolare la ricerca di specifiche tecniche in grado di abilitare e facilitare i processi di e-procurement.
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