RELAZIONE MANOVRA DI BILANCIO DI PREVISIONE 2017-2019

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RELAZIONE MANOVRA DI BILANCIO DI PREVISIONE 2017-2019
RELAZIONE

MANOVRA DI BILANCIO DI PREVISIONE
            2017-2019

                                0
INDICE
                           SEZIONE I- RELAZIONE ILLUSTRATIVA

SEZIONE I: LA MANOVRA REGIONALE .......................................................... 2
SEZIONE II -RELAZIONE TECNICO- FINANZIARIA ......................................... 5
PAREGGIO DI BILANCIO .................................................................................. 5
IL QUADRO DELLE ENTRATE .......................................................................... 7
IL QUADRO DELLE SPESE ............................................................................... 7
FORMULAZIONE DELLE PREVISIONI DI SPESA E LORO COPERTURA
FINANZIARIA: ..................................................................................................... 8
QUANTIFICAZIONE SPESE:.............................................................................. 8
SPESE PER MISSIONE ...................................................................................... 9

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SEZIONE I: LA MANOVRA REGIONALE

Il contesto entro cui è stata predisposta la manovra al bilancio di previsione
2017-2019 risulta alquanto critico e complesso, risentendo pesantemente sia del
vincolo costituzionale del pareggio del bilancio, con conseguente divieto di
prevedere investimenti coperti con debito, sia della necessità di dover
concorrere al mantenimento degli equilibri di finanza pubblica a livello nazionale,
che quest’anno ha inciso in modo significativo e particolarmente gravoso sulle
potenzialità di spesa regionale.

I tagli per l’anno 2017 per le Regioni a Statuto Ordinario a legislazione vigente
sono ingenti e pari a 8.192 milioni, derivanti dalle ultime tre manovre statali 2014
2015 e 2016, coperti in via strutturale per 5,5 miliardi dalla riduzione del Fondo
Sanitario Nazionale.
A questi si aggiungono i maggiori risparmi che il comparto Regioni apporta al
risanamento della finanza pubblica dovuti al passaggio dal patto di stabilità
come tetto di spesa all’applicazione della normativa del pareggio di bilancio
stimati in 1.022 milioni per l’anno 2017. Infatti, a differenza dell’esercizio 2015
dove l’effetto positivo era stato lasciato nel comparto regioni per favorire i
pagamenti agli EELL per gli investimenti delle PPAA, il maggior risparmio è
acquisito al bilancio dello Stato.

Si sta monitorando l’evoluzione del testo del ddl bilancio statale 2017 al fine di
comprendere se vi siano margini di apertura da parte del Governo almeno per il
rilancio degli investimenti.

Per il 2017, di fatto, le RSO concorrono al miglioramento della finanza pubblica
per 9.214 milioni in termini di indebitamento netto (inclusi i 5,5 miliardi già
previsti a copertura della legislazione vigente) e per 8.192 milioni in termini di
saldo netto da finanziare.

Inoltre, a legislazione vigente, per l’anno 2018 si prevede un contributo agli
obiettivi di finanza pubblica per le Regioni a Statuto Ordinario pari a 10.354,1
milioni sull’indebitamento netto e di 9.694.1 milioni in termini di saldo netto da
finanziare.

Per Regione Lombardia si traduce in un contributo pari a 1,5 miliardi in termini di
indebitamento e saldo netto nel 2017, e ad un contributo cumulato nel
quadriennio 2014-2017 pari a 4,6 miliardi in termini di indebitamento netto.

Tutto ciò si è tradotto, per Regione Lombardia, nella necessità di dover
“tagliare” risorse destinate alle politiche di spesa in misura consistente.
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La riduzione della potenzialità di spesa si accompagna anche alla significativa
contrazione delle entrate tributarie (-56 milioni), riconducibile
sostanzialmente alla diminuzione delle entrate da evasione fiscale.

In tale contesto caratterizzato quindi dalla necessità di un rigoroso contenimento
delle spese, Regione ha in primo luogo attivato tutte le ulteriori possibili misure
per la razionalizzazione delle spese di funzionamento, il cui trend di
riduzione permane ormai già da diversi anni.

E’ ridotta la spesa di funzionamento della Giunta (- 13 milioni rispetto
all’assestato 2016), nonché del Consiglio (-0,5 milioni).

Anche il Sistema regionale contribuisce all’azione di razionalizzazione,
attraverso l’attuazione di misure che comportano un risparmio complessivo di 37
milioni.

L’ottimizzazione della gestione di cassa ha inoltre evitato la contrazione di
nuovo debito (il cui trend è decrescente ormai da diversi anni), consentendo
così un notevole risparmio sul servizio del debito contratto (42 milioni).

Chiaramente tutto ciò non basta ad azzerare gli effetti dei tagli statali,
comportando scelte gravose sulle priorità delle politiche di spesa
finanziabili, alla luce della ferma volontà di non agire sulla politica fiscale
esistente, in un’ottica di pieno sostegno al consumo.

In particolare, sono stati ad oggi applicati i seguenti criteri, fondati su un’ipotesi
di taglio statale che comporta un accantonamento pari a 280 milioni, che
potranno essere riorientati sulla base dei dati definitivi della manovra statale :

       È garantita la “spesa rigida”, sia corrente che di investimento,
       sostanzialmente correlata alla spesa di funzionamento nonché ad alcune
       politiche ritenute strategiche in un contesto che ancora risente della crisi
       economica, fondamentalmente indirizzate al sostegno multidimensionale
       al cittadino in difficoltà.
       In particolare, proseguirà la valorizzazione degli interventi relativi al
       reddito di autonomia, mediante l’attuazione di politiche integrate che
       vedano al centro le persone e le famiglie;
       E’ garantita la componente autonoma della spesa relativa alla
       programmazione comunitaria, volta a valorizzare la creazione di
       sinergie finanziarie per il finanziamento degli interventi sul territorio;

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È garantita la spesa per le politiche correnti, in misura
      sostanzialmente pari all’assestato 2016 ed alcune spese per
      investimenti per le quali esiste un’obbligazione sottostante.

Le quantificazioni riguardo le politiche di spesa finanziate rispettano
naturalmente la coerenza con le priorità individuate dai documenti
programmatori        regionali   nonché     la  coerenza     con       i   principi
dell’armonizzazione, in particolare per quanto riguarda la scadenza
dell’obbligazione (stanziate le sole spese impegnabili e pagabili nell’esercizio);
La disponibilità di risorse finalizzate alle      politiche regionali è inoltre
ridimensionata anche in conseguenza alla necessità di dover accantonare
ingenti somme per la copertura dei fondi previsti dalla nuova normativa in
materia di armonizzazione, tra cui il fondo crediti dubbia esigibilità (38,3
milioni nel triennio, che sommati agli accantonamenti degli anni precedenti
ammontano a complessivi a 99 milioni) e il fondo rischi passività da
contenzioso (18,6 milioni nel triennio che, sommati agli accantonamenti degli
anni precedenti, ammontano a complessivi 37,2 milioni).

La predisposizione del bilancio di previsione 2016-2018 ha privilegiato quindi, in
continuità con gli esercizi precedenti, strumenti e politiche volti ad incrementare
l’efficienza e l’efficacia dell’azione di governo regionale, così come a valorizzare
le sinergie finanziarie, in grado di attrarre investimenti sul territorio lombardo.

Inoltre si metterà in atto una complessiva rivisitazione del Sistema regionale al
fine di individuare le partecipazioni strategiche, razionalizzare ulteriormente i
costi e rendere il sistema più efficiente.

Tali sforzi sono sempre stati riconosciuti sia dalla Sezione regionale della Corte
dei Conti, sia dalle Agenzie di rating che hanno sempre attribuito alla nostra
Regione i migliori giudizi con riferimento all’affidabilità finanziaria ed alla
prudenzialità nella gestione del debito.
In particolare, si ricorda che Moody’s attribuisce alla nostra Regione rating
Baa1, addirittura superiore rispetto a quello attribuito alla Repubblica italiana
(Baa2) e ciò costituisce evento eccezionale nel panorama europeo.
Il rating attribuito a Regione Lombardia riflette:
             La ricchezza e la dinamicità dell’economia lombarda;
             una gestione finanziaria efficiente e un’elevata flessibilità sulle
                entrate;
             un sistema sanitario in equilibrio e particolarmente efficiente,
                anche con riferimento alla capacità di riduzione dei tempi di
                pagamento;
             un profilo di debito fortemente contenuto e una solida liquidità.
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SEZIONE II -RELAZIONE TECNICO- FINANZIARIA

PAREGGIO DI BILANCIO

La legge di stabilità dell’anno 2015, legge n. 190 del 23/12/2014, ha riordinato i
meccanismi del Patto di stabilità, a partire dal 2015, con l’introduzione di regole,
trasparenti e stabili nel tempo, che hanno aumentato il grado di responsabilità
degli amministratori locali nella gestione della spesa e dell’entrata attraverso il
processo del Pareggio del bilancio.

Con l’introduzione del pareggio di bilancio, l’obiettivo annuale e pluriennale diviene
noto e stabile e consente agli amministratori di pianificare interventi di spesa e di
entrata di più ampio respiro.

Il comma 460 della suddetta legge stabilisce che le Regioni concorreranno alla
realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica perseguendo il pareggio di bilancio
in applicazione dell’articolo 9, della Legge 24 dicembre 2012, n. 243 che detta
disposizioni per l’attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi del
novellato articolo 81 della Costituzione.

In particolare, il comma 1, dell’art. 9 della legge 243, come modificata dalla legge
n.164 del 12 agosto 2016, dispone che le Regioni sono chiamate a conseguire sia
nella fase di previsione che di rendiconto:

    un saldo non negativo, in termini di competenza, tra le entrate finali e le
     spese finali;

Il comma 1-bis della citata legge specifica che:
      le entrate finali sono quelle ascrivibili ai titolo 1,2,3,4 e 5 dello schema di
       bilancio previsto dal decreto legislativo 118 del 2011;
      le spese finali sono quelle ascrivibili ai titoli 1,2 e 3 del medesimo schema di
       bilancio.

Inoltre, per gli anni 2017-2019, con la legge di bilancio, compatibilmente con gli
obiettivi di finanza pubblica e su base triennale, è prevista l’introduzione del fondo
pluriennale vincolato di entrata e di spesa. Dal 2020, tra le entrate e le spese finali
è incluso il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, finanziato dalle entrate
finali.

Con legge dello Stato sono definiti i premi e le sanzioni da applicare alle regioni in
attuazione delle disposizioni di cui all’art. 9 della legge 243.
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Invece, in sede di previsione 2017, il comma 712 della legge di stabilità 2016
(legge n. 208 del 28/12/2015) richiede alle Regioni di allegare al proprio bilancio un
prospetto contenente le previsioni di competenza triennali rilevanti in sede di
rendiconto ai fini della verifica del rispetto del saldo.
Il prospetto richiamato è definito secondo le modalità previste dall’articolo 11,
comma 11 del decreto legislativo n. 118 del 2011.

Il dettato normativo, contiene, inoltre, disposizioni di dettaglio che definiscono
puntualmente le modalità applicative dell’equilibrio, il sistema di monitoraggio
nonché le sanzioni applicabili.

Occorre ricordare che Regione Lombardia ha sempre rispettato il Patto di stabilità,
contribuendo così alla salvaguardia degli equilibri di finanza pubblica. Da questo
punto di vista il rispetto dei vincoli di finanza pubblica continuerà a costituire un
obiettivo di primaria importanza anche per il 2017.

A questo fine la Regione ha implementato un sistema di monitoraggio che
permette il controllo dell’entrata e della spesa in modo da garantire il rispetto
dell’equilibrio.
Tale sistema garantisce il raggiungimento di un duplice obiettivo: il rispetto dei
vincoli di finanza pubblica e la massimizzazione dell’utilizzo delle risorse finanziarie
a disposizione per evitare di lasciare margini inutilizzati.

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IL QUADRO DELLE ENTRATE
Le entrate complessivamente iscritte nel bilancio 2017-20191 sono riportate
nella tabella sottostante. Per il 2017 le entrate sono così ripartite:

 23.157,9 milioni, che comprendono:
         18.309,9 milioni destinati al finanziamento del Servizio sanitario
           regionale per il quale è previsto, a livello di sistema, il pareggio
           economico-finanziario. Tale importo comprende lo stanziamento
           della mobilità sanitaria attiva pari a 870,8 milioni di euro.
                    2.646,6 milioni di risorse vincolate
                     2.201,4 milioni di risorse autonome liberamente destinabili
 2.002 milioni quale previsione di risorse da ricorso al mercato a copertura del
  disavanzo (da anni precedenti e da esercizio in corso)

IL QUADRO DELLE SPESE
La manovra regionale precedentemente descritta restituisce il seguente quadro
complessivo delle spese 2:

1
    Al netto delle anticipazioni e delle partite di giro
2
    Al netto delle anticipazioni e delle partite di giro
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FORMULAZIONE DELLE PREVISIONI DI SPESA E LORO
COPERTURA FINANZIARIA:

Le previsioni di competenza finanziaria sono elaborate in coerenza con il principio
generale della competenza finanziaria e rappresentano le entrate e le spese che si
prevede saranno esigibili in ciascuno degli esercizi considerati, anche se la relativa
obbligazione è sorta in esercizi precedenti.

L’esigibilità di ciascuna obbligazione è individuata nel rispetto del principio
applicato della contabilità finanziaria, di cui all’allegato n. 4.2 al D.lgs. n.118/2011.

Le previsioni di spesa sono predisposte nel rispetto dei principi contabili generali
della veridicità e della coerenza, tenendo conto dei riflessi finanziari delle decisioni
descritte nel documento di programmazione, comprese quelle in corso di
realizzazione rappresentate dagli impegni già assunti a seguito di obbligazioni
giuridicamente perfezionate, esigibili negli esercizi considerati.

 Alle spese previste dalla manovra finanziaria regionale 2017-2019 ( ppdll
“collegato di sessione”, “legge di stabilità 2017 “e legge bilancio 2017-2019) è
garantita la copertura finanziaria, nel rispetto del principio di unità del bilancio
nell’ambito delle complessive operazioni di equilibrio del bilancio, calcolato ai
sensi dell’art. 40 del D.lgs.118/2011, come riportato all’ allegato 7 al pdl .
recante “il prospetto dimostrativo dell’equilibrio di bilancio per ciascuno degli
anni considerati nel bilancio triennale “;

QUANTIFICAZIONE SPESE:

Gli stanziamenti di spesa di competenza sono quantificati nella misura necessaria
per lo svolgimento delle attività o interventi che sulla base della legislazione
vigente daranno luogo, ad obbligazioni esigibili negli esercizi considerati nel
bilancio di previsione e sono determinati esclusivamente in relazione alle esigenze
funzionali ed agli obiettivi concretamente perseguibili nel periodo cui si riferisce il
bilancio di previsione finanziario, restando esclusa ogni quantificazione basata sul
criterio della spesa storica incrementale.

Circa le tecniche di quantificazione delle spese e i criteri di valutazione adottati
per la formulazione delle previsioni si rimanda alla lettera a) della nota
integrativa -allegato 1 al pdl legge di bilancio..

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SPESE PER MISSIONE

                     9
10
Viene qui di seguito evidenziata, invece, per le principali missioni, una sintetica
descrizione dei valori finanziari di riferimento per ciò che riguarda la spesa
autonoma:

Tutela della salute - Diritti sociali, politiche sociali e famiglia – Edilizia
abitativa

Per l’anno 2017 le risorse stanziate nel bilancio di previsione a titolo di
finanziamento di parte corrente del servizio socio-sanitario regionale (quota
FSR indistinto) sono pari a 18.309,9 milioni di euro. Tale previsione si allinea
all’importo definitivo del FSR 2016. Lo stanziamento di bilancio è stato previsto
sulla base dell’Intesa sancita in Conferenza Stato-Regioni a febbraio 2016 che,
nel definire il concorso delle Regioni agli obiettivi di finanza pubblica per il
triennio 2016-2018, ha rideterminato in 113 miliardi di euro per l’anno 2017 il
livello di finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), a fronte di un
livello definitivo 2016 pari a 111 miliardi.
Occorre però tenere in considerazione che l’art. 60 del disegno di legge del
bilancio dello Stato individua ulteriori oneri (nuovi LEA, piano vaccini, farmaci
oncologici innovativi e per l’eradicazione dell’epatite C, nuove stabilizzazioni e
assunzioni nonché rinnovi contrattuali) a carico del Fondo che, presumibilmente,
assorbono tutto l’incremento.

L’importo complessivo stanziato per il FSR indistinto di 18.309,9 milioni è così
articolato:
      16.122,1 milioni di euro per la spesa sanitaria,
        1.713,0 milioni di euro per la spesa socio sanitaria,
         142,3 milioni di euro complessivamente per altre spese in ambito
          Sanitario,
         332,4 milioni di euro per la mobilità sanitaria passiva interregionale

Si precisa che nel bilancio regionale la previsione relativa alla mobilità sanitaria
attiva interregionale (870 milioni) e quella della mobilità sanitaria passiva (332
milioni) sono iscritte distintamente a norma del D. Lgs. 118/2011 (art. 20).
Pertanto lo stanziamento del FSR indistinto, considerando il saldo netto mobilità
ammonta a 17.977,5 milioni, che corrisponde al livello di risorse effettivamente
erogate da parte dello Stato dopo che sono state regolate le spettanze relative
alla mobilità interregionale.
Per gli anni 2017 e 2018 sono stanziate risorse pari a quelle previste per il 2016.

Le entrate per il finanziamento del Fondo sanitario indistinto sono assicurate con
i gettiti dell’IRAP e dell’addizionale regionale IRPEF, la compartecipazione
all’IVA e la mobilità attiva. Il sistema di finanziamento è disciplinato dal D. Lgs.
56/2000 la cui validità - fino alla piena attuazione di quanto previsto dal D.lgs
68/2011 (“Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle Regioni a statuto
                                                                                   11
ordinario e delle Province, nonché di determinazione dei costi e dei fabbisogni
standard nel settore sanitario”) - è stata recentemente prorogata dal decreto
legge 113/2016 che (all’art. 13 comma 1 lettera b) ha confermato fino all’anno
2017 i criteri di determinazione dell’aliquota di compartecipazione regionale
all’IVA definiti dal D.Lgs 56/2000.

Nel bilancio 2016 sono inoltre iscritte le previsioni relative alle quote vincolate
del FSN per un importo complessivo di 313 milioni, nonché lo stanziamento
della quota vincolata per il finanziamento dell’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale pari a 57 milioni. Anche le previsioni di tali quote vincolate del
Fondo Sanitario sono sostanzialmente allineate agli importi definitivi 2016.

Tra le altre risorse vincolate extra-fondo sanitario, risultano iscritte nel
bilancio di previsione anche le risorse ricorrenti relative al pay-back
farmaceutica, quantificate prudenzialmente in 60 milioni per l’anno 2017. Sono
inoltre stanziate le risorse vincolate statali per gli indennizzi ai soggetti
emotrasfusi (ex Legge 210/92) già autorizzate per il periodo 2015-2018 da
provvedimenti statali e la cui quota per il 2017 ammonta a 38,1 milioni.

Con riferimento agli investimenti in ambito sanitario, nel triennio 2017-2019
sono appostate complessivamente risorse per circa 78 milioni, di cui 22,5 milioni
nel 2017. Si tratta delle somme previste sul fondo rotativo per investimenti
sanitari, quantificate secondo i criteri ed i piani di rientro in corso di ridefinizione.

Le risorse destinate alle politiche sociali privilegiano gli interventi a tutela della
famiglia, dei minori, della fragilità, attraverso una rete di servizi sempre più
razionale, l’integrazione delle risorse disponibili (nazionali, regionali, locali), il
coinvolgimento di tutti i soggetti pubblici e privati impegnati su questo tema, in
un’ottica di piena applicazione del principio di sussidiarietà.

Le priorità del welfare in tale ambito si possono così riassumere:
      Politiche socio-sanitarie per il sostegno alla famiglia, alla non
       autosufficienza, alle aree materno infantili (1.713 milioni per ciascun
       anno del triennio), nonché servizi e interventi sociali a favore dei
       minori, anziani e fragilità erogati attraverso il fondo sociale regionale
       (54 milioni nel 2017, 44 milioni nel 2018 e 44 milioni nel 2019);
      Interventi di sostegno ai soggetti in situazione di vulnerabilità -
       reddito di autonomia (31,5 milioni per ciascun anno del triennio)
      Interventi di sostegno alle famiglie in particolari condizioni di disagio (1,8
       milioni per ciascun anno del triennio)
      Interventi volti al sostegno della conciliazione famiglia lavoro (1,7
       milioni nel 2017 e 1 milione per ciascun anno del biennio successivo);
      Interventi per la valorizzazione degli oratori (0,7 milioni per ciascun anno
       del triennio);

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       Interventi per contrasto alla violenza di genere (0,6 milioni per ciascun
         anno del triennio);
        Risorse ad enti locali per l’esercizio di funzioni trasferite in materia di
         autorizzazione, vigilanza e controllo sui servizi socio assistenziali
         (1,7 milioni per ciascun anno del triennio).

Per rispondere all’articolato e complesso fabbisogno abitativo della
Lombardia, tra le risorse autonome, si segnalano in particolare quelle destinate
a:

      Il contributo di solidarietà regionale previsto dalla nuova legge
       regionale relativa ai servizi abitativi destinato ai nuclei familiari in
       condizioni di indigenza o di temporanea difficoltà economica (21 milioni
       nel 2017 e 26,5 milioni nel 2018);
      Strumenti a favore del mantenimento dell’abilitazione (4 milioni per
       ciascun anno del triennio),

Politiche per il lavoro e la formazione professionale – Istruzione e diritto
allo studio

Per tali ambiti le risorse autonome integrano le risorse comunitarie del FSE e di
altre fonti di finanziamento statali.
Tra gli interventi finanziati con risorse autonome si segnalano:

        Buono scuola: previsti 24 milioni per il 2017 e 44 milioni per il biennio
         successivo;
        Sostegno al reddito della dote scuola: previsti 2,6 milioni in ciascun
         anno del triennio;
        Diritto allo Studio Universitario: garantiti circa 21 milioni in ciascun
         anno del trienno ;
        Percorsi triennali di Istruzione e Formazione Professionale: previsti
         102 milioni nel 2017, 76 milioni nel 2018 e 96,4 milioni nel 2019;
        Scuole dell’infanzia: previsti 8 milioni per ciascun anno del triennio;

Sviluppo economico e competitività – Agricoltura, politiche agroalimentari
- Turismo

Gli interventi previsti nell’area economica assumono una forte valenza strategica
soprattutto come stimolo alla ripresa economica e sociale.

Tra gli interventi più rilevanti finanziati con risorse autonome per il 2017 si
segnalano:
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Per il sistema agricolo:

      Risorse destinate al cofinanziamento del PRS 2014-2020 (22 milioni
       nel 2017, 28 milioni nel 2018 e 33 milioni nel 2019);

    Risorse conseguenti al trasferimento di funzioni in materia di pesca
     (1,4 milioni per ciascun anno del triennio);

    Contributi in conto capitale alle imprese per facilitare l’accesso al
     credito (2 milioni nel 2017);

    Risorse correnti per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari (circa
     0,9 milioni per ciascun anno del triennio)

Per il settore industria, commercio, turismo e terziario:

    Interventi a favore del commercio (1 milione per ciascun anno del
     triennio);

    Contributi per incentivi alle imprese (4 milioni nel 2017, 3 milioni nel
     biennio successivo)

    Interventi destinati al sostegno alle imprese, anche attraverso il
     sistema camerale (4,3 milioni nel 2017, 3 milioni per ciascun anno del
     biennio successivo);

      Risorse iniziative e programmi di ricerca (4 milioni nel 2017 e 3,7
       milioni per ciascun anno del biennio successivo);

    Per ciò che riguarda il sistema turistico lombardo, si segnalano risorse
     correnti per interventi finalizzati alla promozione del turismo per circa 3,8
     milioni nel 2017 e 4 milioni per ciascun anno del biennio successivo.

Tutela e valorizzazione dei beni culturali, politiche giovanili, sport e tempo
libero

Sistema della cultura: sono previsti

    interventi specifici correnti a sostegno del cinema, dello spettacolo, dei
     musei e biblioteche e del sistema cultura per un importo complessivo
     pari a circa 15 milioni nel 2017, 13 milioni nel 2018 e 7,5 milioni nel
     2019;

 per ciò che riguarda le politiche giovanili si segnalano invece:

                                                                               14
 7 milioni circa nel 2017 e 2018 e 1 milione nel 2019 di risorse correnti
     per favorire la diffusione della pratica sportiva per tutti, anche
     attraverso lo strumento “Dote”;
    garantiti 2,7 milioni nel 2017 per la ristrutturazione e l’ampliamento
     degli impianti sportivi
    risorse per il finanziamento degli interventi a favore delle politiche
     giovanili (0,6 milioni nel biennio 2017/18)

Trasporti e diritto alla mobilità

Per quanto concerne le spese per gli investimenti sono state assicurate per il
2017/2019 le risorse autonome per:

    cofinanziamento investimenti sulla rete ferroviaria in concessione (6,7
      milioni nel 2017, 17,7 milioni nel 2018)

    Integrazione tariffaria e sviluppo di nuove tecnologie (2 milioni nel
      2017, 1,5 milioni nel 2018, 1,5 milioni nel 2019)

    rinnovo materiale rotabile automobilistico (12,7 milioni nel 2017, 18,9
      milioni nel 2018)

    interventi per la viabilità (22,6 milioni nel 2018)

    opere relative al demanio della navigazione interna (4,6 milioni nel
      2017, 4,3 milioni nel 2018, 4,3 milioni nel 2019) coperti con i canoni di
      concessione del demanio lacuale

     Completamento e prolungamento linee metropolitane (1,2 milioni nel
   2017, 1 milione nel 2018).

    Tra le risorse correnti si segnalano invece:

    corrispettivi per i contratti di servizio ferroviari (170,4 milioni di euro nel
     2017, 162,4 milioni di euro nel 2018 e 165,7 milioni di euro nel 2019);

    contributi per i servizi trasporto pubblico locale (189 milioni di euro nel
     2017, 222 milioni di euro nel 2018 e 208 milioni di euro nel 2019);

    spese per il rilascio dei titoli di viaggio agevolati (21,7 milioni di euro nel
     2017 e 15,7 milioni di euro annui nel 2018 e 2019).

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Energia, fonti energetiche, Sviluppo sostenibile e tutela del territorio

Ambiente e valorizzazione del territorio, servizi di pubblica utilità: i
principali interventi riguardano:

     la realizzazione di opere idrauliche di competenza regionale (8 milioni
       nel 2017 e 6,2 milioni nel 2018) ,

     risorse in capitale per programmi ambientali per la bonifica di siti
       contaminati (2,9 milioni nel 2017, 2 milioni nel 2018 e 3,8 milioni nel
       2019);

     la tutela delle aree protette, parchi naturali protezione naturalistica e
       forestazione (10,7 milioni nel 2017, 13,3 milioni nel 2018 e 12,5 milioni
       nel 2019),

     contributi alla Provincia di Sondrio per interventi in materia di
       riduzione dell’inquinamento e valorizzazione delle fonti energetiche
       (circa 5,4 milioni di risorse correnti per ciascun anno del triennio e 5,4
       milioni di risorse in capitale per ciascun anno del triennio)

     risorse per il concorso al finanziamento delle comunità montane (10
       milioni nel 2017 e 8 milioni per ciascun anno del biennio successivo);

     risorse correnti in materia di acque pubbliche (circa 4 milioni per
       ciascun anno del triennio), nonché investimenti in capitale (circa 3 milioni
       per ciascun anno del triennio);

     risorse per programmi ambientali e attività di gestione dei rifiuti (5
       milioni nel 2017, 5,5 milioni nel 2018 e 3,8 milioni nel 2019);

Soccorso civile, ordine pubblico e sicurezza

In materia di protezione civile, si segnalano gli interventi rilevanti:

     Interventi in capitale a favore dei progetti di sicurezza urbana e sistemi
       ICT (7,6 milioni nel 2017),
     pronto intervento e interventi a seguito di calamità (2 milioni nel
       2017),
     risorse per il sistema di protezione civile (7,2 milioni nel 2017, 8,2
       milioni nel 2018 e 7,7 milioni nel 2019)
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Servizi istituzionali e generali, di gestione e controllo - relazioni con le
Autonomie

La spesa di natura corrente riguarda principalmente la spesa dedicata al
funzionamento dell’apparato regionale, che risulta di supporto allo sviluppo
delle politiche regionali.

In particolare, si segnalano le risorse straordinarie dedicate allo svolgimento dei
Referendum di cui agli articoli 51 e 52 dello Statuto di Autonomia per un importo
complessivo pari a 24,5 milioni nel 2017.

Per ciò che riguarda le relazioni con le Autonomie si segnalano in particolare:

     le risorse in capitale destinate al finanziamento degli interventi previsti
       dagli strumenti di programmazione negoziata regionale per un
       importo pari a 11,7 milioni di euro nel 2017 e a 10 milioni nel biennio
       successivo dedicati alla realizzazione di accordi di particolare rilevanza
       strategica per lo sviluppo della regione.

     Le risorse destinate al finanziamento alle Province per riordino funzioni
       ex legge 56/2014 per un importo pari a 12,5 milioni per ciascun anno del
       triennio;

Si segnala inoltre il cofinanziamento regionale per la programmazione
comunitaria di importo complessivamente pari a 95 milioni nel 2017, e a circa
84 milioni per ciascun anno del biennio 2018 e 2019,

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