Relazione anno 2021 - Ordine Medici Latina
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Cittadinanzattiva - Tribunale per i Diritti del Malato c/o ASL/Casa della Salute Via Giustiniano s.n.c. - Aprilia Relazione anno 2021 Cittadinanzattiva APS è un movimento diffuso principalmente in Italia ed in Europa ma, come Tribunale per i Diritti del Malato, anche in America Latina. In Italia è presente con 21 sedi regionali, 250 Assemblee territoriali e oltre 300 sezioni del Tribunale per i Diritti del Malato. Non ha scopo di lucro e opera per la promozione e la difesa dei diritti dei cittadini e per la partecipazione civica, secondo il principio della sussidiarietà regolato dall'articolo 118 della Costituzione Italiana, il quale prevede che Stato, Regioni, Province, Città Metropolitane e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati. “Dovunque un essere umano si trovi in situazioni di soggezione, sofferenza e alienazione e queste situazioni siano imputabili a responsabilità individuali, sociali, organizzative, istituzionali o culturali, Cittadinanzattiva interviene in sua difesa, senza distinzioni di razza, nazionalità, condizione sociale, sesso, età, religione, appartenenza politica e statuto giuridico, e agisce nei confronti di qualsiasi soggetto, sia di diritto pubblico che di diritto privato, anche attraverso attività di conciliazione e mediazione sociale, azioni di tutela diretta o con iniziative dirette all’affermazione di un nuovo diritto.” Alla base delle proprie attività l’Associazione pone come obiettivi:
rafforzare il potere di intervento dei cittadini nelle politiche pubbliche, attraverso la valorizzazione delle loro competenze e del loro punto di vista; intervenire a difesa del cittadino, prevenendo ingiustizie e sofferenze inutili; attivare le coscienze e modificare i comportamenti dannosi per l’interesse generale; attuare i diritti riconosciuti dalle leggi e favorire il riconoscimento di nuovi diritti; proteggere e prendersi cura dei beni comuni; fornire ai cittadini strumenti per attivarsi e dialogare a un livello più consapevole con le istituzioni; costruire alleanze e collaborazioni indispensabili per risolvere i conflitti e promuovere i diritti. Il Tribunale per i Diritti del Malato (TDM) è una rete di Cittadinanzattiva, nata nel 1980 per tutelare i diritti dei cittadini nell’ambito dei servizi sanitari, assistenziali e socio- assistenziali e per contribuire a una più umana e razionale organizzazione del servizio sanitario. Il Tribunale è un movimento apartitico, costituito da cittadini comuni, ma anche da operatori dei servizi e da professionisti, che si impegnano a titolo volontario. Opera grazie a sezioni locali presenti su tutto il territorio nazionale, attive negli ospedali e nei servizi territoriali, coordinate da una struttura centrale. Il Tribunale per i Diritti del Malato promuove campagne sanitarie, raccoglie informazioni circa lo stato dei servizi sanitari, fornisce consulenza e aiuto al cittadino di fronte ad abusi e inadempienze, sia mediante interventi diretti su strutture e servizi, sia mediante la messa a disposizione di strumenti e informazioni necessari a tutelarsi, organizza raccolta di firme ed effettua un monitoraggio permanente sulle strutture sanitarie. Ciascuna sede locale riceve le segnalazioni dei cittadini, allo scopo di promuovere azioni di tutela su problematiche e criticità del panorama sanitario. A tale scopo si attiva intervenendo direttamente laddove è possibile e contemporaneamente interagendo con l’ufficio del PiT Salute ( Progetto Integrato di Tutela) di Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato che mette a disposizione dei cittadini consulenze di professionisti del settore medico e legale, i quali forniscono informazioni sugli strumenti di tutela necessari a far valere i diritti violati. I volontari della sede locale di Aprilia nel corso del 2021 hanno dato sostegno ai cittadini in difficoltà a causa dell’emergenza Covid, ma non solo, fornendo indicazioni sulle modalità di accesso ai siti di prenotazione vaccini e tamponi, risolvendo anche problemi legati a disfunzioni dei sistemi informatici, aggiornando sulla dislocazione dei centri vaccinali, comunicando dati relativi all’andamento della curva epidemiologica e alle disposizioni nazionali e regionali per evitare una maggiore diffusione del virus, risolvendo problematiche relative alla somministrazione di vaccini a persone impossibilitate a raggiungere i siti vaccinali e tanto altro.
Tutto ciò è stato possibile sia in presenza che attraverso i social, quali la pagina Facebook (Tribunale per i Diritti del Malato di Aprilia) che conta 1500 followers e WhatsApp con specifica chat per i nostri 194 associati, istituiti dal TDM di Aprilia per rendere più veloci i contatti con i propri numerosi soci e con tutti i cittadini in difficoltà e per fornire le informazioni richieste. Per ricevere informazioni e sbrigare pratiche è stata utilizzata dai cittadini che ne avevano necessità anche la casella di posta elettronica (cittadinanzattiva.tdmaprilia@gmail.com). Durante il 2021 sono emerse drammaticamente numerose criticità nella Sanità Nazionale e Regionale, previste e denunciate già da tempo dal TDM, ma rimaste in larga parte inascoltate. Di conseguenza il Servizio Sanitario si è trovato ad affrontare contemporaneamente due emergenze: la pandemia e l’ulteriore decadimento del livello dei servizi, in particolare quelli legati al territorio. Continua il progetto “Più colori alla ASL” all’interno dei locali della Casa della Salute a cura del Maestro Antonio de Waure, Presidente dell’Associazione Arte Mediterranea. La tutela dalla salute occupa un ruolo di primaria importanza nel nostro ordinamento, come sancito dall’articolo 32 della Costituzione che recita: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Ma tale fondamentale diritto deve prevedere anche la possibilità per i cittadini di avere a disposizione, nel proprio territorio, MMG, Specialisti, Infermieri, strutture e strumentazioni che consentano una reale e puntuale possibilità di cura e, per i pazienti con malattie croniche o fragili, la presa in carico e la telemedicina. La situazione sanitaria della ASL di Aprilia, divenuta Casa della Salute ma in realtà non ancora adeguata agli standard previsti dalla sua costituzione per numero di specialistiche, esami diagnostici e per assistenza infermieristica, così come previsto anche dal progetto +Vita, evidenzia una grave incapacità degli uffici regionali, in sinergia con la AUSL di Latina, di rilevare le criticità e di programmare per tempo il fabbisogno del territorio e le sostituzioni dei medici che per pensionamento o dimissioni lasciano il servizio e i pazienti impossibilitati a ricevere le cure previste dal SSN sono costretti a
rivolgersi al privato, nonostante l’attuale crisi economica, o a vagare per le città del Lazio per poter usufruire del ticket. Ma un buon numero, soprattutto anziani, protraggono le visite e gli accertamenti o rinunciano a curarsi! E’ sconcertante che un ufficio della Pubblica Amministrazione, in questo caso della ASL di competenza, non abbia gli strumenti per poter seguire e programmare la sostituzione del personale di cui si conosce già da tempo la data certa di fine lavoro e che tenga quindi conto dei tempi per una nuova assunzione e soprattutto, dove richiesto, anche di un periodo di affiancamento per il necessario addestramento. E’ necessario e urgente un intervento strutturato e mirato che modifichi l’attuale sistema di reclutamento delle figure professionali, che sia veloce ed eviti l’interruzione del servizio per indisponibilità del sostituto. Solo negli ultimi mesi questa circostanza si è ripetuta sia con il Pneumologo che con il Neurologo. Dopo 12 mesi di attesa si è riusciti a tamponare l’assenza del Pneumologo aumentando le ore allo Specialista presente e operante nel Team del progetto “+Vita”, ma ovviamente le ore disponibili non sono state sufficienti e comunque il servizio si è interrotto la fine di novembre, per dimissioni dello specialista. Anche nel caso ancora più grave del Neurologo, di cui necessitano pazienti che nella stragrande maggioranza sono afflitti da demenza e necessitano di una attenzione particolare oltre che di un monitoraggio scadenzato nel tempo, soprattutto per il rinnovo/continuazione del Piano Terapeutico, la ASL ha improvvisamente chiuso l’ambulatorio e avvisato i prenotati che le visite erano sospese a data da destinarsi. Si è corsi poi ai ripari richiamando lo Specialista per tre/quattro sedute straordinarie, per dare un minimo di continuità al servizio. L’ambulatorio è stato sospeso per 5 mesi per pensionamento e riattivato a fine ottobre con sole 32 ore mensili! Rimane il grande problema che al momento questi specialisti non possono rinnovare i piani terapeutici per le persone affette da Alzheimer, vi è necessità quindi di un approfondimento e rivisitazione della delibera del Direttore Generale n. 634 del 27/11/2013 che prevede la creazione di specifici centri UVA (Unità Valutativa Alzheimer ) territoriali. Da una analisi recentemente effettuata dal team del TDM è emersa la situazione riportata nella seguente tabella: Situazione ambulatori visite specialistiche della CdS di Aprilia - Novembre 2021 Medici Specialisti e Ore/Mese Note indagini strumentali Odontoiatra 80 Ambulatorio fatiscente e poco attrezzato Oculistica 252 Presenti 3 specialisti, da marzo prossimo ne rimarranno 2
Geriatra 14 Al momento l’ambulatorio non è attivo causa dimissioni Ginecologia 56 Medicina Sport 20 Chirurgia/Urologia 90 L’ambulatorio è stato sospeso per 3 mesi causa malattia Dermatologia 52 Al momento il servizio non è attivo causa malattia Ecovascolare 11 Ecocardio 16 Psicologia Clinica 32 Otorinolaringoiatra 112 Ecografia 64 Al momento è funzionante solo l’ecografia. Mammografia Mammografo obsoleto, rotto e non riparabile Medicina Legale 128 Cardiologia 172 Pneumologia 48 L’ambulatorio è stato sospeso per 12 mesi causa pensionamento. Servizio riattivato con Specialista presente solo fino alla fine di Novembre 2021 Diabetologia 140 Neurologia 32 L’ambulatorio è stato sospeso per 5 mesi per pensionamento, riattivato a fine ottobre Ortopedia 8 Oltre agli ambulatori sospesi o funzionanti a singhiozzo, dalla tabella si evidenzia una grave insufficienza del monte ore disponibile nelle diverse specialistiche, considerando il bacino di utenza di oltre 74.000 cittadini residenti nel Comune di Aprilia. Ma non sono carenti solo i Medici Specialisti. Nel territorio apriliano mancano anche i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera Scelta (11 Pediatri attivi sui 13 necessari) In base alla popolazione residente, la città di Aprilia dovrebbe poter contare su un minimo di 45 MMG, di conseguenza i soli 40 medici presenti non riescono a soddisfare il fabbisogno della popolazione. In seguito a 3 pensionamenti, i cittadini più fortunati sono stati assorbiti da altri medici in servizio, che potevano assistere fino ad un massimo di 1500 pazienti, oltre a 75 per ricongiungimento famigliare. Ma per 2000 cittadini è stato necessario applicare soluzioni di emergenza. Inizialmente sono stati indirizzati a MMG di Cisterna di Latina (circa 25 chilometri da Aprilia), provvedimento inconcepibile dover ricorrere ad un medico di famiglia non agevolmente raggiungibile da tutti! Secondo il TDM, una possibile ed immediata risposta, da considerare temporanea, poteva consistere nell’aumentare subito il numero di assistiti per ogni MMG, passando dagli attuali 1500 a 1800.
I volontari del TDM hanno denunciato a mezzo stampa e attraverso contatti con gli uffici competenti la disastrosa situazione in cui sono venuti a trovarsi tanti cittadini, informandone anche il Segretario Regionale di Cittadinanzattiva Lazio, Elio Rosati, che ha posto il problema all’attenzione dell’Assessore alla Salute della Regione Lazio, Dott. Alessio D’Amato, e della Cabina di Regia regionale, per trovare al più presto una soluzione riguardo alle emergenze dovute alla carenza di Medici di Medicina Generale nella città di Aprilia. Nel mese di novembre, inoltre, sono stati sospesi 4 MMG in quanto non vaccinati contro il Covid, creando così un ulteriore stato di allarme e disagio nella popolazione. L’emergenza è stata affrontata aumentando a 1800 il numero di assistiti dei medici che hanno aderito, come proposto dal TDM. Ma tale misura-tampone deve avere carattere transitorio in quanto grava sulla disponibilità di tempo che ogni medico può dedicare ai pazienti. Le cause della carenza di personale medico, sia Specialisti che MMG e PLS, hanno radici lontane: Mancata programmazione della necessità di ricambio dei Medici (pensione, trasferimenti, ecc.) Numero di accesso chiuso, insufficiente, per le facoltà di Medicina e Chirurgia Normative Concorsi e Regolamenti non aggiornate, valide nei tempi passati quando c’era una grande disponibilità di medici, adesso inadeguate Assenza di un piano di reclutamento alternativo finalizzato alla gestione di emergenze Scarsa attrattività del nostro territorio per i nuovi (pochi) Medici di Medicina Generale in graduatoria, che prediligono altre sedi (questo aspetto dovrà al più presto essere valutato dalle istituzioni competenti, principalmente Regione e ASL) L’insieme di questi punti critici fa presagire che la soluzione definitiva a questa emergenza non sarà rapida, ma è importante che le Autorità ne prendano coscienza e senza indugi mettano in atto una fase di ristrutturazione del sistema. Sempre in seguito ad un pensionamento risalente a circa 3 anni fa, nell’Ufficio Esenzioni e Scelta/Cambio Medico sono rimasti due soli impiegati a disposizione di tutta la cittadinanza e la situazione è diventata ingestibile. Nonostante sia stata attivata una modalità on line, sostenuta dal TDM, per la richiesta di un nuovo medico e tessera sanitaria, numerosi cittadini si recano, con o senza appuntamento, allo sportello per chiedere informazioni o per ottenere i documenti necessari. Sarebbero necessari 4 impiegati per evadere le numerose richieste che si riversano in un ufficio, che in un anno deve gestire 7000 pratiche di esenzione da reddito, 2000 per invalidità, 3000 per patologia, 9600 richieste di scelta/cambio medico e 1000 richieste di tessere sanitarie.
Quanto sopra senza considerare che ogni volta che un MMG va in pensione, si riversano subito in questo ufficio i circa 1500 pazienti rimasti senza medico e che devono effettuare una nuova scelta. Consultorio Il Consultorio è un servizio socio-sanitario territoriale erogato dalla ASL, con competenze multidisciplinari: questo genere di presidio è stato istituito in Italia a seguito della Legge numero 405 del 29 luglio 1975, allo scopo di intervenire in sostegno e a tutela della salute della famiglia o del singolo individuo. Le aree in cui opera il Consultorio sono molteplici: consulenza e tutela della maternità, contraccezione, visite in gravidanza, procreazione medicalmente assistita, accompagnamento alla nascita, vaccinazioni, incontri post-partum, Pap-test…… E’ evidente che per soddisfare tutte le esigenze della popolazione apriliana è necessario un congruo numero di personale ma anche spazi adeguati, ad oggi insufficienti. L’organico dovrebbe ancora essere potenziato, sia nel numero di ore che di personale. In particolare manca un Pediatra e un impiegato per accoglienza e prenotazioni e probabilmente, entro breve, anche un’Assistente Sociale, un’Ostetrica e un’Infermiera in quanto scadrà il contratto a tempo determinato. Inoltre non è presente un Pediatra per bambini ENI (Europeo Non Iscritto) e STP (Straniero Temporaneamente Presente). Organico e orario settimanale: 1 Psicologa 38 h 1 Assistente Sociale* 36h 1 Ostetrica* + 1 Infermiera dedicata* 36h
4 Infermieri di cui: 3x36h - 1x27h 2 Medici per Servizio Vaccinazioni 1x38h - 1x20h 3 Ginecologi 1x6h - 1x18h - 1x12h 1 Coordinatrice * Con contratto a tempo determinato Oltre ad implementare il personale, per offrire un servizio puntuale ed agevole è indispensabile dotare il Consultorio di spazi, attualmente ristretti, per vaccinazioni e visite adeguati alle numerose richieste dei cittadini. Alcuni numeri: ogni anno più di 800 bambini accedono 4 volte per le vaccinazioni obbligatorie. Altri 800 tra i 16 e 17 anni, precedentemente vaccinati con gli adulti, attualmente afferiscono, tramite le scuole, al Consultorio per vaccino HPV. Inoltre i nati dal 06/2018 non possono più scaricare l’attestato vaccinale on line necessario per iscrizione scolastica in quanto non funzionante dal 2020 e devono recarsi personalmente alla ASL per ottenerlo. Dipartimento Salute Mentale - Centro Salute Mentale Il Centro di Salute Mentale (CSM) è il centro di primo riferimento per i cittadini con disagio psichico. Coordina nell'ambito territoriale tutti gli interventi di prevenzione, cura, riabilitazione dei cittadini che presentano patologie psichiatriche. Nel corso dell’anno 2021 il servizio CSM di Aprilia, nonostante l’emergenza Covid e il conseguente aumento di richieste da parte degli utenti, è riuscita a mantenere alti livelli di prestazioni erogate in ambulatorio, a domicilio degli utenti e in emergenza. E’ da sottolineare che malgrado l’esiguità del personale in organico, gli operatori hanno risposto con alta professionalità e dedizione al lavoro durante tutto il periodo emergenziale facendo fronte alle numerose richieste di assistenza e cura da parte degli utenti. Sono continuate tutte le attività risocializzanti e di cura per i pazienti in carico al Servizio, le attività del CSM non hanno mai subito interruzioni e il Centro di Salute Mentale è sempre stato un importante punto di riferimento per i nostri utenti portatori a volte di gravi e particolari problemi di tipo psico-sociale. - TSMREE (Tutela Salute Mentale e Riabilitazione dell’Età Evolutiva) È un servizio territoriale interdistrettuale del Dipartimento Salute Mentale. È articolato in presidi territoriali e comprende la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione dei disturbi neurologici, neuropsicologici e psicopatologici della popolazione in età 0-18 anni e di tutti i disordini dello sviluppo del bambino e dell’adolescente nelle sue varie linee di espressione psicomotoria, cognitiva, linguistica, affettiva, psico-sociale e relazionale.
La situazione dell’organico a dicembre 2021 presso la Casa della Salute di Aprilia è il seguente: 3 Neuropsichiatri, per un totale di 50 ore 2 Psicologi 1 Logopedista 3 Psicomotricisti (dirottati a Cisterna per mancanza di spazi) 1 Assistente Sociale 1 Infermiera Rispetto allo scorso anno il personale è stato incrementato sia nel numero che nelle specialistiche, ma la mancanza di spazio limita un adeguato e agevole svolgimento delle attività, di conseguenza si è deciso di spostare il servizio di Psicomotricità a Cisterna per ridurre sensibilmente i disagi. Dovrebbe anche essere rinforzato l’organico. In particolare, secondo la legge 1017 e il decreto 90, dovrebbe essere disponibile uno Psicologo ogni 20.000 abitanti, quindi solo ad Aprilia dovrebbero operare quattro Psicologi. Grazie alla volontà, dedizione e responsabilità degli operatori presenti, si riescono ad eseguire tutte le prime visite, ma il percorso terapeutico e la presa in carico dei pazienti risultano rallentati. Oncologia - Polo Oncologico: Dall’anno 2007 è attivo il Polo Oncologico Pontino dell’ Università “La Sapienza”, che offre importanti servizi di cura e di ricerca rivolte ai malati oncologici del territorio apriliano, ma non solo. Infatti tale servizio accoglie pazienti provenienti da tutta la provincia di Latina, e dagli ospedali romani, per un totale di oltre 10.000 prestazioni l’anno (visite e chemio). Nel 2011 è stato inaugurato il Day Service oncologico. Sono presi in carico 7.000 pazienti, con un organico ridotto di soli 2 Medici Dirigenti, 3 Infermieri, 2 Specializzandi. Il Polo Oncologico è una struttura di eccellenza ma per rispondere efficacemente alle richieste dei cittadini sono necessari altri 2 Medici con i quali si potrebbero aumentare le prese in carico ed i trattamenti e dare modo a molti pazienti, che sono costretti a recarsi a Roma, di curarsi nel territorio. Le richieste sono aumentate in seguito alla chiusura dell’Ambulatorio Oncologico di Piazza Celli a Latina, che effettuava visite e prese in carico di pazienti che in un secondo momento venivano indirizzate ad Aprilia. Spazi limitati, lunghi tempi di attesa per visite specialistiche, mancanza di personale medico, infermieristico e amministrativo, strumenti diagnostici insufficienti o da sostituire, vedi mammografo obsoleto e non funzionante, inesistente un impianto radiologico per permettere TAC, Risonanze Magnetiche, Pet: nonostante la buona volontà di tutti gli operatori, la situazione resta molto critica.
Progetto +Vita Il progetto prevede il coinvolgimento della Medicina Generale organizzata principalmente nelle forme delle UCP ed ha come obiettivo la realizzazione della continuità assistenziale territoriale, della presa in carico del paziente cronico con l’uso di strumentazioni sanitarie adeguate, di tecnologie informatiche (piattaforme di telemedicina, cartella clinica in rete…) e il monitoraggio dello stato di salute, oltre a programmi di prevenzione. Questo progetto si basa sul “Patto di cura”, documento firmato dal paziente, dal Medico di Medicina Generale e dall’Infermiere addetto. Questi infatti, ognuno con una propria responsabilità, secondo le intenzioni del programma, sono i tre attori principali. Il paziente deve diventare il gestore della propria malattia, il MMG condivide con il paziente il piano terapeutico e lo stile di vita, l’infermiere in carico alla ASL sarà una figura fondamentale di supporto e si occuperà di definire il PAI (Piano di Assistenza Infermieristica) del paziente e di prenotare visite ed esami come richiesti dal medico, utilizzando agende per le prenotazioni in rete. Dovrebbe essere quindi un progetto individualizzato portato avanti in team, collegando rete ospedaliera-territorio, come già previsto dall’istituzione dei PDTA. Questa organizzazione consentirebbe di centrare l’obiettivo espresso nella definizione della “Casa della Salute”, in futuro “Casa della Comunità” laddove sarà istituita. Ma, in parte responsabile anche la pandemia, il progetto ha subito forti rallentamenti. A fine dicembre 2021 sono pochissimi i casi presi in carico e seguiti con il personale, gli strumenti e le scadenze previsti sulla carta. Ma proprio in un periodo, come quello che stiamo vivendo, di difficoltà, soprattutto per i malati cronici, a ricorrere a visite specialistiche per chiusura ambulatori a causa
dell’emergenza Covid-19, o a raggiungere sedi lontane dal proprio territorio, un servizio come quello offerto dal progetto +Vita sarebbe indispensabile e permetterebbe una continuità delle cure. Si ritiene quindi doveroso, da parte degli organi territoriali e regionali preposti, incrementare al più presto personale e tecnologie, oltre ad estendere la presa in carico, attualmente di malati di BPCO e Diabete, anche a pazienti con scompenso cardiaco. La completa attuazione del progetto porterà anche un grosso beneficio in termini di abbattimento delle spese, in particolare riducendo gli accessi al Pronto Soccorso, e di snellimento delle liste d’attesa. Sembra infatti che il 60% delle liste di attesa sia occupato dalle prenotazioni riguardanti pazienti con cronicità che, non facendo parte di un percorso terapeutico con presa in carico, si ritrovano a prenotare visite di controllo con tempistiche non appropriate e spesso in strutture diverse e quasi sempre fuori dal Comune di residenza. Unità di Cure Primarie (UCP) Dal bollettino Ufficiale della Regione Lazio n. 4 – Anno 2018: Le Unità di Cure Primarie (UCP) hanno lo scopo di perseguire i seguenti obiettivi di carattere generale: a) garantire prestazioni di medicina generale b) promuovere l’equità di accesso ai servizi sanitari territoriali c) facilitare l’accesso dei cittadini agli studi dei medici di medicina generale d) sviluppare il governo clinico dell’assistenza, con adeguata formazione di tutti gli operatori e) sviluppare la medicina d’iniziativa anche al fine di promuovere corretti stili di vita con particolare attenzione agli interventi di prevenzione vaccinale su popolazione e categorie a rischio f) contribuire a migliorare l’appropriatezza degli accessi al Pronto Soccorso, tramite percorsi condivisi con gli altri servizi ambulatoriali e distrettuali e con adeguate informazioni g) partecipare nel territorio alla rete della continuità dell’assistenza per garantire una effettiva presa in carico dell’utente a partire dai pazienti cronici
h) incrementare in accordo con la ASL di riferimento…l’operatività dei PDTA con lo strumento della cooperazione applicativa, nonché la presa in carico dei pazienti cronici, in condivisione con l’ambito specialistico, ospedaliero e territoriale i) utilizzare la cooperazione applicativa e il Patient summary per la condivisione dei dati di malattie croniche (quali ad esempio Diabete, BPCO, patologie cardio-vascolari, Neoplasie ed altro) anche con l’ausilio della Telemedicina, sulla base di protocolli aziendali conseguenti alle indicazioni regionali. L’Unità di Cure Primarie è attiva presso la ASL di via Giustiniano dal novembre 2016. Vi opera un gruppo di 18 MMG con orario 10.00-19.00 dal lunedì al venerdì. Le UCP sono state istituite, tra l’altro, con l’obiettivo di evitare il ricorso improprio al Pronto Soccorso e gestire la malattia cronica. Ma, almeno a giudicare dai numeri dei pazienti presi in carico presso la nostra ASL, il traguardo è ancora lontano. Alla data del 31 dicembre 2021 sono stati presi in carico solo 41 pazienti con BPCO, 247 con Diabete e 15 con entrambe le patologie. Ancora non attiva l’inclusione dei pazienti affetti da malattie cardiocircolatorie. Si sottolinea l’importanza del presa in carico dei pazienti cronici al fine di inserirli nei PDTA (Percorsi Diagnostici Terapeutici Assistenziali) considerando che l’impatto epidemiologico della cronicità è in progressiva crescita, in relazione all’aumento dell’età media della popolazione e al miglioramento della sopravvivenza per numerose patologie ad elevato rischio di disabilità. A quattro anni dall’avvio del progetto, è indispensabile che le autorità preposte verifichino se le attività svolte sono in linea con quelle previste dall’accordo e se, anche in base alle esperienze acquisite e alle esigenze dei cittadini, sia il caso di rimodulare il servizio offerto. In sintesi, è necessario verificare la corretta applicazione delle mansioni previste dal progetto e monitorare l’efficienza e l’efficacia dei servizi erogati dai sanitari coinvolti. Nell’ambito di ogni UCP i componenti sono tenuti ad esprimere un referente organizzativo con il compito di curare i rapporti con il Direttore del Distretto. Il TDM propone l’istituzione di un Team dei Coordinatori degli UCP presenti nello specifico territorio, al fine di instaurare un momento formale di confronto e di condivisione di esperienze, problematiche, successi, necessità e proposte di miglioramento del servizio offerto ai cittadini. TEAM Coordinatori CdS Con l’obiettivo di individuare in tempo reale i possibili disservizi, di trovare modalità di offerta sanitaria più adeguate in ambito organizzativo, monitorare l’appropriatezza dell’offerta sanitaria, ha trovato accoglimento la proposta del TDM della formazione di un TEAM, di cui fa parte lo stesso TDM, composto da Infermieri Coordinatori delle varie aree della Casa della Salute di Aprilia, da un rappresentante dell’Amministrazione e due componenti del Tribunale per i Diritti del Malato. Sono inoltre presenti un Coordinatore della ASL di Cori/Rocca Massima e uno di Cisterna. A breve sarà nominato e incluso nel Team anche un rappresentante per ognuno dei quattro Comuni del Distretto ASL LT1. Lo scopo del Team è quello di proporre soluzioni da portare all’attenzione dei dirigenti preposti sia della ASL di Latina che dei Sindaci dei Comuni, coordinare le diverse risorse, aggiornandone la disponibilità in base al mutare delle situazioni, ma anche di creare
tutti insieme le condizioni per poter offrire un servizio al cittadino sempre migliore, puntuale e soprattutto rispettoso della dignità di tutti, operatori e utenti. Ampliamento struttura Il 16 dicembre 2019, durante l’inaugurazione della nostra Casa della Salute, l’Assessore Regionale D’Amato ha annunciato che, in seguito alla presentazione del progetto da parte della ASL di Latina, era in corso l’iter per l’approvazione della costruzione della terza ala del Poliambulatorio di via Giustiniano e in data 6 agosto 2020 la Giunta Regionale ha deliberato lo stanziamento di 2,6 milioni di euro per la realizzazione dell’opera. Alla fine 2021 non si è ancora dato il via al progetto promosso dalla ASL e invocato dal TDM: il Comune di Aprilia deve ancora approvare la cessione del terreno adiacente alla ASL e la Regione deve approvare la fattibilità del progetto. Un iter burocratico che subisce lunghe pause a causa spesso di disinteresse, incompetenza o altri intenti difficili da comprendere. L’ampliamento è divenuto indispensabile e improrogabile in quanto il numero di locali della CdS non sono sufficienti a rispondere alle richieste della numerosa popolazione apriliana sia rispetto alla distribuzione di ambulatori specialistici che di strumenti diagnostici. Di conseguenza risulta limitata la possibilità di offrire servizi efficienti ed agevoli per il cittadino, come accade per il TSRMEE, il Consultorio, ma non solo. Continueremo a seguire con molta attenzione l’evoluzione del progetto fino alla sua realizzazione. Attraverso la Stampa i cittadini sono sempre stati informati sulle difficoltà sanitarie emerse nel territorio. In particolare sono stati pubblicati articoli contemporaneamente su diversi giornali, quali “Il Caffè”, “Il Pontino”, “Il Messaggero”, “Aprilia News”, “Editoriale Latina Oggi”, “Sfera”, “Studio93news”, “Il Giornale del Lazio” Il Tribunale per i Diritti del Malato opera sul territorio e raccoglie quotidianamente le istanze, le preoccupazioni, le necessità dei cittadini di Aprilia, oltre a sperimentare l’organizzazione del servizio sanitario individuandone le possibilità di potenziamento. Nel corso del 2021 i volontari del TDM sono intervenuti presso le autorità locali e regionali con lo scopo di segnalare situazioni problematiche e proporre soluzioni. Hanno attivato collaborazioni con FIMMG, Ordine dei Medici di Latina e Associazioni del territorio, tra le quali l’AIDA, Associazione Italiana Diabetici Aprilia. Nella convinzione di essere portatore di una conoscenza diretta della realtà sanitaria apriliana, acquisita nell’attività pratica quotidiana e sostenuta dal rapporto con la popolazione, il TDM continuerà ad adoperarsi affinchè le diverse voci degli operatori e dei responsabili della Sanità possano esprimere le problematiche che emergono nei diversi ambiti, confrontandosi e collaborando per trovare soluzioni. La costituzione del team Coordinatori presso la Casa della Salute di Aprilia, con a breve la presenza di rappresentanti dei Comuni del Distretto, rispecchia a pieno il principio del Tribunale per i Diritti del Malato secondo il quale le osservazioni espresse dalla base sono fondamentali per una migliore aderenza delle direttive dei vertici ai bisogni reali
dell’organizzazione del Servizio Sanitario. Auspichiamo quindi un sempre maggiore coinvolgimento del TDM ai tavoli di lavoro istituiti presso ASL, Comuni, Regione. Claudio Frollano Coordinatore Cittadinanzattiva/Tribunale per i Diritti del Malato Sede di Aprilia Aprilia, 31 dicembre 2021
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