REGOLAMENTO DI BLOCCO OPERATORIO
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Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 1 PRESIDIO REGOLAMENTO DI BLOCCO OPERATORIO Rev. Data Autorizzazioni Redatto Verificato Approvato Personale della Responsabile 1 25/06/2010 Direzione U.O. Direzione RAQ Sanitaria di Sanitaria Presidio
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 2 PRESIDIO INDICE REGOLAMENTO DEL BLOCCO OPERATORIO. .....................................................4 CAP.1 ACCESSI AL BLOCCO OPERATORIO .......................................................................5 CAP.2 PREPARAZIONE DELL'EQUIPE CHIRURGICA ...................................................7 CAP.3 DOCUMENTAZIONE CHE ACCOMPAGNA IL PAZIENTE .............................8 CAP. 4 GESTIONE DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI..............10 CAP.5 PREPARAZIONE DEI PAZIENTI ALL'INTERVENTO CHIRURGICO D'URGENZA ........................................................................................................................11 CAP.6 PULIZIA, SANIFICAZIONE E DISINFEZIONE DEL BLOCCO OPERATORIO ....................................................................................................................12 CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE ..........................................................................................14 Zona Sporca ...............................................................................................................................15 Zona Filtro..................................................................................................................................16 Zona Pulita .................................................................................................................................17 Zona a bassa carica batterica......................................................................................................18 PULIZIE PERIODICHE ................................................................................................................20 PRODOTTI E LORO DILUIZIONE .............................................................................................22 CAP.7 RIFIUTI SPECIALI A RISCHIO INFETTIVO PROVENIENTI DA ATTIVITA' CHIRURGICHE........................................................................................23 2
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 3 PRESIDIO CAP.8 LA NOTA OPERATORIA ..................................................................................................24 CAP.9 IMPIANTO DI VENTILAZIONE E CONDIZIONAMENTO A CONTAMINAZIONE CONTROLLATA .................................................................25 ALLEGATO A.............................................................................................................................26 ALLEGATO B .............................................................................................................................30 3
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 4 PRESIDIO Regolamento del Blocco Operatorio. A fronte delle notevoli complessità strutturali ed organizzative di un Blocco operatorio quale quello dell’ospedale di Pistoia è indubbio che non si può prescindere da un regolamento specifico, peraltro suscettibile a revisioni periodiche. Pertanto la U.O. Direzione Sanitaria di P.O., che ha come compito di istituto la vigilanza ed il controllo igienico ambientale, ha provveduto a regolamentare attraverso protocolli definiti il corretto utilizzo del Blocco Operatorio in tutti i suoi aspetti al fine di: 1. ridurre le infezioni ospedaliere con conseguente diminuzione della degenza media e quindi dei costi di ospedalizzazione; 2. ridurre il rischio da gas anestetici per gli operatori; 3. smaltire correttamente i rifiuti provenienti dalle attività chirurgiche; 4. ottimizzare le condizioni igieniche ambientali. Di conseguenza sono stati presi in considerazione: • Accesso al Blocco Operatorio • Preparazione dell’equipe chirurgica • Documentazione che accompagna il paziente • Gestione delle apparecchiature elettromedicali • Preparazione dei pazienti all’intervento chirurgico • Procedure di pulizia, sanificazione e disinfezione ambientale in zone ad alto rischio infettivo • Rifiuti • Nota operatoria • Impianto di ventilazione e condizionamento a contaminazione controllata • Sterilizzazione in emergenza.(ALLEGATO A) • Sterilizzazione dello strumentario endoscopico.(ALLEGATO B) La stesura dei protocolli predetti è scaturita da vari incontri preliminari tra il personale della U.O. Direzione Sanitaria di Presidio e gli operatori del Blocco Operatorio, al fine di ottenere affidabilità, attenta programmazione dell’attività ed alta organizzazione delle operazioni di ricondizionamento igienico dei locali. 4
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 5 PRESIDIO CAP.1 ACCESSI AL BLOCCO OPERATORIO 1 Nel Blocco Operatorio si accede con la divisa regolamentare; non è consentito l’accesso alla zona filtro in abiti borghesi. Non è consentito inoltre introdurre in Sala Operatoria accessori personali, quali computer portatili, telefoni cellulari, valigette, ecc 2 Per accedere alle “zone pulite” deve essere sempre utilizzata la “zona filtro” 3 Nella zona pulita del Blocco Operatorio si accede in divisa verde (indossando anche cuffia, mascherina, zoccoli arancioni) 4 Nella zona a bassa carica batterica in particolare nel deposito sterile del Blocco Operatorio tutti gli operatori, oltre la divisa verde, devono indossare camice sterile e copri-scarpe . 5 Nelle Sale operatorie deve accedere soltanto il personale strettamente necessario all’intervento. 6 Di norma il paziente operando deve accedere al Blocco Operatorio solo in regime di ricovero e preventivamente preparato in maniera adeguato nella U.O. di degenza ( vedi protocollo specifico dell’U.O. di degenza ) 7 Le persone esterne che intendono visitare il Blocco Operatorio o assistere ad interventi operatori devono essere in possesso dell’autorizzazione del Responsabile dell’U.O. Chirurgica interessata, della caposala del B.O. e del Responsabile attività sale operatorie; inoltre devono seguire le norme comportamentali dettate dal regolamento del B.O. 5
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 6 PRESIDIO 8 Le porte della zona filtro devono essere sempre chiuse 9 Il passamalati deve rimanere sempre chiuso tra un paziente e l’altro 10 Le porte di accesso alle sale chirurgiche devono restare sempre chiuse, eccetto il tempo strettamente necessario al passaggio delle attrezzature, del personale e del paziente. 6
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 7 PRESIDIO CAP.2 PREPARAZIONE DELL’EQUIPE CHIRURGICA. 1 Chiunque entri in sala operatoria deve indossare un copricapo ed una maschera in TNT(tessuto non tessuto) che coprano rispettivamente capelli, bocca, naso, ed eventualmente la barba. Tutto il personale di sala deve inoltre lavarsi le mani prima di accedere nelle sale chirurgiche. La maschera ed il copricapo devono essere sostituiti dopo ogni intervento chirurgico. 2 Chiunque entri in sala operatoria deve indossare zoccoli di colore arancione puliti, e riporli negli appositi contenitori prima di uscire dal B.O. 3 L’equipe chirurgica, medici , strumentisti e infermieri, devono lavarsi mani ed avambracci fino al gomito con un antisettico prima di ciascun intervento e tale lavaggio deve prolungarsi per almeno 5 minuti prima del primo intervento della giornata; tra interventi consecutivi è accettabile che la detersione avvenga per 2-3 minuti. 4 I chirurghi e l’infermiere strumentista devono indossare camici sterili e guanti sterili. Se un guanto si fora durante l’intervento deve essere subito sostituito; inoltre i guanti e il camice devono essere cambiati in caso di contaminazione. Se l’intervento si protrae per più di 2 ore, i guanti devono essere sostituiti 5 Negli interventi ortopedici con esposizione dell’osso e negli impianti di protesi devono essere indossati DUE PAIA DI GUANTI. 7
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 8 PRESIDIO CAP.3 DOCUMENTAZIONE CHE ACCOMPAGNA IL PAZIENTE. La documentazione che accompagna il paziente dopo l’intervento è parte integrante della cartella clinica ed è la seguente: • copia registro operatorio • scheda anestesiologica • scheda infermieristica di osservazione nel post-operatorio 1 Registro Operatorio Il registro operatorio deve essere compilato e firmato in tutte le sue parti dai professionisti, medici e infermieri, ciascuno per la propria competenza e sotto la responsabilità degli stessi. Riferimenti normativi: Ministero della Sanità Circolare 61 del 19/12/1986 DPCM 27/06/1986 L. 675/96 Documento su cui si annotano il numero e le modalità esecutive degli interventi chirurgici. Si tratta di un atto pubblico che presenta gli stessi requisiti di veridicità, completezza, contestualità e chiarezza della cartella clinica. La sua tenuta è obbligatoria.1 Informazioni contenute nel Registro Operatorio 1. dati anagrafici del paziente; 2. diagnosi d’ingresso del paziente; 3. tipo di intervento ( in elezione o in urgenza); 4. data e ora di inizio e fine dell’atto operatorio; 5. il nome del primo operatore e di quanti partecipano all’intervento (equipe); 6. il tipo di anestesia utilizzata ed il nome dei sanitari che la effettuano; 7. i nomi del personale di Sala; 8. identificazione dell’eventuale materiale protesico utilizzato (trasposizione dell’etichetta); 1 1 per i punti 6,7,8 occorre lasciare lo spazio per le firme leggibili degli operatori 8
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 9 PRESIDIO 9. trasposizione dell’etichetta adesiva del container, comprovante l’avvenuta sterilizzazione 10. lettera identificativa della sala; 11. descrizione puntuale delle varie fasi dell’intervento con indicazione della tecnica di procedura chirurgica attuata; 12. precisazione conta garze. Note La registrazione deve avvenire sempre con la penna di colore nero rispettando il numero progressivo; In caso di errori durante la stesura è possibile coprire con un tratto di penna (o meglio ancora incasellare) la parola errata, che deve rimanere comunque leggibile, ed è necessario controfirmare la correzione. In caso di errore riferire sempre al caposala. Ogni operatore risponderà del mancato rispetto di quanto scritto. La compilazione spetta allo specialista chirurgo, per i punti 2-6-11, all’infermiere la parte restante; Una delle due copie del registro operatorio deve essere contenuta nella cartella clinica, previa firma in originale dell’infermiere di sala e del medico chirurgo operatore. Il Direttore dell’ U.O. cui afferisce il personale chirurgico che ha materialmente eseguito l’intervento, in analogia a quanto avviene per la cartella clinica, è direttamente responsabile della corretta compilazione, tenuta e conservazione del registro operatorio. Conservazione Durante il periodo d’ utilizzo può essere conservato in Sala Operatoria. La conservazione deve essere tale da tutelare la riservatezza dei dati sensibili ivi contenuti. Una volta “chiuso”, il registro operatorio è inviato all’archivio centrale delle cartelle cliniche dove deve essere conservato illimitatamente. 2 Scheda anestesiologica La scheda anestesiologica deve essere compilata e firmata in tutte le sue parti dagli anestesisti interessati. 9
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 10 PRESIDIO CAP. 4 GESTIONE DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI Per la gestione delle apparecchiature elettromedicali è necessario che anche all’interno del Blocco Operatorio ( come all’interno dell’Unità Operativa): 1) sia individuato il responsabile del bene o apparecchiatura 2) il personale medico e non medico sia costantemente aggiornato sull’uso delle apparecchiature in uso 3) esistano procedure alternative codificate da applicare in caso di guasto ad un apparecchio 4) la struttura sia in possesso della parte di inventario relativa alle apparecchiature in dotazione 5) ogni apparecchio sia corredato dal manuale d’uso e dal manuale tecnico 6) ogni singolo operatore conosca il proprio ruolo nei confronti della manutenzione preventiva e correttiva ( dalla richiesta di intervento alla controfirma sul foglio di lavoro) 7) l’esito delle verifiche di sicurezza sia noto in forma strutturata al personale del blocco operatorio assieme alle operazioni di adeguamento effettuate, per le valutazioni di competenza (tra le quali la redazione del piano di rinnovo) 8) risulti chiaramente attribuita la responsabilità per l’uso sicuro, appropriato ed economico delle apparecchiature biomediche sia sotto il profilo funzionale che tecnologico 9) il personale sia informato sui rischi ( ai sensi del D.Lgs. 626/94) derivanti dall’uso delle apparecchiature. Le apparecchiature presenti nel B.O. sono affidate alla caposala del Blocco Operatorio stesso, che è tenuta ad accertarsi che le apparecchiature siano sempre efficienti ed in sicurezza. E’ responsabilità del personale da lei delegato mantenerle pulite, nonché provvedere a tutte le Operazioni indicate nel manuale rilasciato dal costruttore, manuale che deve essere conservato all’interno del Blocco Operatorio. 10
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 11 PRESIDIO CAP.5 PREPARAZIONE DEI PAZIENTI ALL’INTERVENTO CHIRURGICO D’URGENZA L’infermiere di sala deve: 1) Assicurarsi che il paziente sia stato correttamente identificato. 2) Assicurarsi che il modulo di consenso all’intervento sia compilato, firmato e datato dal paziente, quando è in grado di farlo, o dai familiari (se presenti). 3) Garantire al paziente nella fase preoperatoria un intervento “ educativo “ che spieghi gli eventi che si verificheranno prima, durante e dopo l’intervento, con lo scopo di prevenire il rischio di risposte non adeguate del paziente all’intervento chirurgico nel post-operatorio. Procedure specifiche: 1) La preparazione del paziente viene eseguita in Pre-Sala. 2) La tricotomia viene eseguita preferibilmente con rasoio elettrico a testina monouso. 3) Aiutare il paziente ad indossare camice, cuffia e calzari. 4) Assicurarsi che protesi dentarie e lenti a contatto siano state rimosse; la protesi dentaria deve essere collocata in un contenitore apposito per evitare lo smarrimento della medesima. 5) Togliere al paziente gioielli, cosmetici, smalto per unghie; gli effetti di valore vanno depositati sotto tutela del personale di sala. 6) Somministrare, se indicato, pre-anestesia. 7) Posizionare catetere vescicale a circuito chiuso, ove sia richiesto. 8) Posizionare sondino naso gastrico, ove sia richiesto. 9) Eseguire profilassi antibiotica secondo protocollo specifico. N.B. : negli interventi in elezione il posizionamento del catetere vescicale, del sondino naso gastrico e la profilassi antibiotica sono eseguiti in reparto. 11
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 12 PRESIDIO CAP.6 PULIZIA, SANIFICAZIONE E DISINFEZIONE DEL BLOCCO OPERATORIO Premessa: L’adozione sistematica e la corretta esecuzione delle metodiche di pulizia consente di ridurre sensibilmente la carica microbica ambientale. DEFINIZIONI: Pulizia: è la rimozione meccanica dello sporco dalle superfici e dagli oggetti; è eseguita di norma con l’impiego di acqua con o senza detergenti. Sanificazione: impiego di detergenti al fine di ridurre il numero dei contaminanti batterici e mantenere livelli di sicurezza prefissati. Disinfezione: è quella pratica di profilassi diretta che mira alla distruzione dei microrganismi patogeni. I disinfettanti (germicidi, parassiticidi) sono medicamenti in grado di determinare la morte dei microrganismi con i quali vengono a contatto in idonee concentrazioni. Ogni paziente deve essere considerato potenzialmente infetto, pertanto le procedure che vengono di seguito descritte devono essere applicate in tutti i casi e sono sufficienti anche in caso di infettività accertata PROCEDURA IN CASO DI SPARGIMENTO DI SOSTANZE ORGANICHE • Indossare camice e guanti monouso • Ricoprire con carta il materiale organico • Irrorare con Fenplus, attendere alcuni minuti • Rimuovere il tutto e procedere alle normali operazioni di pulizia 12
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 13 PRESIDIO DISPOSIZIONI PARTICOLARI • La sala per l’emergenza – urgenza deve essere sempre disponibile, pulita e sanificata • I letti di degenza, prima di entrare in sala operatoria, devono essere disinfettati completamente, nella zona sporca avvalendosi dell’apposito panno blu. • Solo in caso di emergenza l’accesso alla sala è diretto. • Tutte le mattine prima di utilizzare la lavazzoccoli pulire i filtri e fargli fare l’autolavaggio. • Gli zoccoli usati devono essere raccolti durante tutto l’arco della giornata. 13
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 14 PRESIDIO CLASSIFICAZIONE DELLE ZONE Il Blocco Operatorio è classificato tra le zone ad alto rischio infettivo. Nel programmare le pulizie è indispensabile considerare le aree che, con funzioni diverse, compongono il Blocco Operatorio. Tali aree, sono state definite in base alla loro funzione e alla loro ubicazione. 1. Zona sporca ingresso compreso l’accesso al passamalati, servizi igienici, corridoio di servizio, aree di servizio, montacarichi biancheria sporca , zona lavaggio zoccoli, zona lavapadelle, lavatrice, asciugatrice 2. Zona filtro corridoio, spogliatoio, servizi igienici 3. Zona pulita sala anestesia e/o risveglio, corridoio interno zona pulita, soggiorni, zona lavaggio mani, deposito materiale, zona radiologia, zona sterilizzatrici (Steris, autoclave) 4. Zona a bassa carica batterica sale operatorie, deposito sterile, corridoio di transito del materiale sterile, montacarichi materiale sterile 14
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 15 PRESIDIO 1. Zona Sporca • Vuotare i cestini ed allontanare correttamente i rifiuti prodotti • Pulire con panno e soluzione detergente /disinfettante tutte le superfici verticali , orizzontali e tutti gli arredi presenti • Pulire il lavabo, con la soluzione detergente/disinfettante, ripetere di nuovo con panno imbevuto di soluzione e ben strizzato • Pulire le piastrelle con panno bagnato di detergente/disinfettante e ripetere di nuovo l’intervento con un panno ben strizzato • Rimuovere le polvere dal pavimento con metodo ad umido utilizzando la scopa trapezio e le relative minigarze monouso • Lavare il pavimento o con le macchine, o con lo spazzolone serbatoio e i panni spugna per pavimento (da cambiare ogni metro quadrato) utilizzare la soluzione detergente/disinfettante. Servizi igienici • Azionare lo sciacquone • Rimuovere eventuali residui con lo spazzolino • Immettere una spruzzata di disinfettante (Fenplus 1%) nella tazza del W.C. • Immergere lo spazzolino e distribuire la soluzione su tutta la superficie interna, con particolare attenzione al bordo interno • Lasciare lo spazzolino immerso nella soluzione • Procedere alla pulizia e sanificazione dello specchio, del lavandino del W.C. esterno e delle pareti circostanti • Azionare di nuovo lo sciacquone e sanificare il portaspazzolino • Cambiare il panno e procedere alla pulizia del coperchio della seggetta, della tazza esterno e del sifone • Procedere con scopatura ad umido • Lavare il pavimento con spazzolone serbatoio e panni spugna per pavimento cambiando il panno ogni metro quadrato 15
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 16 PRESIDIO 2. Zona Filtro • Vuotare i cestini, spolverare con panni imbevuti di disinfettante i modulari a muro che contengono biancheria e zoccoli puliti, il sopra degli armadietti, le panche e gli attaccapanni • Pulire, detergere e disinfettare tutte le superfici, lavandini e water della zona doccia • Passare le piastrelle con il panno imbibito di soluzione detergente/disinfettante • Rimuovere la polvere dal pavimento con metodo ad umido e lavare il pavimento con spazzolone serbatoio o macchina • All’inizio della mattinata controllare le zone filtro (se sono approvvigionate di sufficiente biancheria verde e zoccoli), controllare inoltre il relativo materiale monouso come cuffie, cappellini, mascherine e calzari 16
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 17 PRESIDIO 3. Zona Pulita Zona lavaggio • La zona lavaggio mani deve essere pulita e sanificata tra un intervento e l’altro • Pulire lavandini e piastrelle con panno bagnato di detergente disinfettante e ripetere di nuovo l’intervento con un panno ben strizzato • Rimuovere la polvere dal pavimento con metodo ad umido e procedere al lavaggio come per la sala operatoria • Lavare il pavimento: procedere come per la sala operatoria • Tra un intervento e l’altro è necessario asciugare il pavimento e cambiare il tappetino antiscivolo al bisogno Zona d’ induzione e risveglio • Vuotare i cestini ed allontanare correttamente i contenitori che contengono aghi e vetro (vedi protocollo per la gestione dei rifiuti) • Pulire e disinfettare i piani di lavoro con panni spugna imbibiti di disinfettante detergente • Rimuovere ad umido la polvere dal pavimento, usando il lamello e le apposite garze monouso • Lavare il pavimento usando la monospazzola, (in caso di guasto delle macchine usare lo spazzolone-serbatoio con relativo panno applicatore e cambiare il panno ogni metro quadro). Corridoio interno zona pulita • Rimuovere la polvere e quant’ altro dal pavimento usando il lamello con relative mini garze per scopatura ad umido • Pulire e disinfettare i vari piani presenti compreso gli armadi ad altezza-uomo • Lavare il pavimento utilizzando la lavasciuga e/o lo spazzolone serbatoio con l’apposita soluzione ed i relativi panni applicatori, cambiare i panni ogni metro quadro • Pulire e sanificare il piano del passamalati e relativa paratia. 17
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 18 PRESIDIO 4. Zona a bassa carica batterica Sala Operatoria Prima di iniziare la seduta operatoria devono essere disinfettati i piani orizzontali con pannetto blu e disinfettante. Al termine di ogni seduta occorre allontanare, tutta la biancheria verde utilizzata, e i rifiuti speciali correttamente confezionati vedi protocollo specifico. Al termine della seduta: liberare la Sala Operatoria da tutte le attrezzature mobilizzabili portandole all’esterno, dove saranno pulite, asciugate e disinfettate. Procedere con la scopatura ad umido sui pavimenti con la scopa-lamello e le mini garze monouso; raccogliere lo sporco eventualmente accumulato con paletta e scopa (di materiale lavabile e sanificabile). Pulire le pareti con il sistema vertica. Per il lavaggio a fondo del pavimento utilizzare la monospazzola o la lavasciuga; nel caso in cui non sia possibile utilizzare i suddetti macchinari, pulire con spazzolone-serbatoio utilizzando la soluzione apposita ed i panni, avendo cura di cambiare quest’ultimi ogni metro quadro; lasciare asciugare ed infine spolverare ad umido le scialitiche e le colonne pensili in tutte le loro parti. Rimettere a posto tutto quello che è stato mobilizzato all’esterno, prestando attenzione al codice colore che contraddistingue ogni sala operatoria. Tutto il materiale che entra nella sala operatoria deve essere accuratamente pulito e disinfettato. Deposito sterile e montacarichi Pulire quotidianamente il piano terra con le procedure di scopatura e spolveratura ad umido, lavare il pavimento con lavasciuga e/o spazzolone serbatoio; al piano superiore spolverare gli scaffali con panno e soluzione detergente disinfettante, procedere poi alla scopatura ad umido e a lavare il pavimento con lo spazzolone serbatoio cambiando i panni ogni metro quadrato Tra un intervento e l’altro Raccogliere e smaltire tutto il materiale sporco (garze, guanti, camici, biancheria bagnata ed altro) secondo le modalità corrette. Pulire e sanificare le apparecchiature e i piani di lavoro. Sanificare e disinfettare il letto operatorio. 18
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 19 PRESIDIO Raccogliere dal pavimento eventuali residui di garze, fili di sutura, ecc., pulire i punti sporchi con lo spazzolone serbatoio e i panni per pavimento. Se necessario, su indicazione della ferrista, pulire e sanificare le pareti. Tra un paziente e l’altro detergere e disinfettare il piano passamalati. I ferri chirurgici utilizzati devono essere decontaminati come da protocollo specifico, utilizzando il container di ritorno . Gli apparecchi radiologici devono essere puliti e sanificati dal personale tecnico di radiologia, essendo egli stesso responsabile di questa strumentazione, coadiuvato, in questa mansione, dal personale ausiliario del blocco operatorio; questa operazione deve essere eseguita prima e dopo ogni utilizzo. Gli infermieri di turno controllano l’esecuzione delle pulizie ambientali; provvedono alla decontaminazione dello strumentario ( vedi protocollo specifico), alla disinfezione del materiale utilizzato e degli apparecchi (colonne endoscopiche, attrezzature, colonne anestesia, ecc.). 19
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 20 PRESIDIO PULIZIE PERIODICHE Urgenze In caso d’urgenza effettuata nelle ore notturne o nei giorni festivi la sala sarà sanificata dall’ausiliario reperibile. Pulizia settimanale Devono essere puliti a fondo una volta la settimana tutti i locali all’interno del Blocco Operatorio (zona filtro, bagni, corridoio pulito, soggiorno, stanza d’ induzione e risveglio, sale operatorie, zona lavaggio, corridoio sterile, deposito sterile, corridoio di accesso ai filtri, montacarichi, deposito dei materiali di pulizia) Nei suddetti locali deve essere eseguito il lavaggio di pareti e superfici con gli appositi strumenti. Le porte vanno pulite, deterse e disinfettate con panno e soluzione detergente disinfettante. Lavare e disinfettare a fondo i carrelli in acciaio per i rifiuti. Lavare e disinfettare a fondo le barelle. Fare le pulizie nei bagni con anticalcare Pulizia quindicinale Le pulizie quindicinali devono integrare quelle settimanali e prevedere un più accurato controllo dei locali, con particolare riguardo agli armadi, da sistemare e pulire internamente a cura del personale infermieristico e con la collaborazione del personale ausiliario e Ota. Inoltre occorre pulire e riordinare il magazzino generale nella sua completezza (la zona alta, le scale e la zona bassa). Pulizia mensile Nelle pulizie mensili è necessario provvedere alla pulizia dei lucernari. Per questo occorre munirsi di apposita scala a norma; rimuovere la polvere con monouso imbibiti di disinfettante e pannetti lasciare asciugare spontaneamente. 20
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 21 PRESIDIO Attrezzature e prodotti in dotazione • lavatrice e asciugatrice per panno pavimento e pannetti • lavazzoccoli • lavasciuga • monospazzola • aspiraliquidi • vertiche o carrelli per le pulizie composti da: o n° 1 lamello per la scopatura ad umido o n° 1 spazzolone serbatoio o panni spugna per pavimento o mini garze monouso per scopatura ad umido (devono essere conservate sempre nel contenitore di origine e chiuse in modo che non si asciughino) o panni colorati con relativi secchielli o 2 flaconi dosatori per detergente/disinfettante e anticalcare o 1 tanica graduata o 1 secchio per panni usati 21
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 22 PRESIDIO PRODOTTI E LORO DILUIZIONE Fenplus detergente disinfettante soluzione utilizzata allo 0.4% con il flacone dosatore. Immettere 2 pompate di prodotto nella tanica con 10 litri di acqua. Calcacid soluzione al 5% con il proprio contenitore. Introdurre 100 g. di prodotto in 2 litri di acqua, se occorre può essere utilizzato anche puro. Detergente per lavatrice attenersi alle indicazione della casa produttrice. Detergente per lavazzoccoli attenersi alle indicazioni della casa produttrice Precauzioni di utilizzo di prodotti e attrezzature: • Attenersi scrupolosamente alle concentrazioni dei prodotti in uso e soprattutto non cambiare mai il prodotto per quel dato servizio • Non miscelare mai i prodotti • Attenersi alle indicazioni della casa produttrice • Non usare acqua calda per la diluizione dei disinfettanti • Conservare i prodotti lontano da fonti di calore • Conservare le mini garze chiuse nel contenitore d’origine in modo che non si asciughino • Al termine delle pulizie tutte le attrezzature usate devono essere lavate e disinfettattate • Il materiale per le pulizie deve essere riposto sempre pulito e asciutto 22
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 23 PRESIDIO CAP.7 RIFIUTI SPECIALI A RISCHIO INFETTIVO PROVENIENTI DA ATTIVITÀ CHIRURGICHE Gestione dei Rifiuti- vedi protocollo specifico La raccolta differenziata e lo smaltimento dei rifiuti deve essere effettuata correttamente secondo le normative e seguendo le modalità previste nel protocollo interno ( in dotazione a tutte le UU.OO.). I rifiuti speciali pericolosi a rischio infettivo devono essere raccolti in apposite scatole di cartone con l’etichetta “rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo”. Alcuni rifiuti speciali a causa della loro particolare composizione devono essere raccolti in contenitori rigidi di plastica nera di litri 60. All’interno del contenitore rigido o della scatola di cartone deve essere inserito un resistente sacco bianco di plastica. I rifiuti con potenzialità di procurare ferite, quindi taglienti e/o pungenti, prima di essere posti negli appositi cartoni, dovranno essere raccolti in contenitori rigidi in plastica con adeguate caratteristiche di resistenza, dotati di un sistema di chiusura a sigillo, che riportano la scritta “rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo taglienti e pungenti”. I liquidi di fissaggio e sviluppo devono esser posti in contenitori chiusi ermeticamente con etichetta indicante il contenuto, trasportati al deposito temporaneo a cura della Ditta che effettua la raccolta dei rifiuti speciali, e caricati sul registro con codice specifico da parte del Responsabile dell’ U. O. Radiologia. 23
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 24 PRESIDIO CAP.8 LA NOTA OPERATORIA Le UU.O.O. chirurgiche inviano alla Caposala del Blocco Operatorio entro venerdì il programma di massima della settimana successiva. Le note operatorie definitive vengono invece inviate entro le ore 12 del giorno precedente; queste sono corredate dei seguenti dettagli: • ordine di intervento • in caso di più sedute, liste operatorie per ogni sala distinguendo fra mattutine e pomeridiane • cognome e nome del paziente, numero di letto ed Unità Operativa di appartenenza • patologia chirurgica • strumentario e procedura di riferimento • nomi del I operatore e del II operatore • Note eventuali (HCV+, HBS Ag+, ecc.) 24
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 25 PRESIDIO CAP.9 IMPIANTO DI VENTILAZIONE E CONDIZIONAMENTO A CONTAMINAZIONE CONTROLLATA L’impianto di climatizzazione in ogni suo componente è soggetto a manutenzione periodica programmata con particolare riferimento alle sezioni dei filtri assoluti e delle condotte presenti nelle sale operatorie. La manutenzione programmata prevede : • la pulizia, con cadenza mensile, delle bocchette e delle griglie di immissione dell’aria nell’ambiente; quest’ultime difatti sono di tipo smontabile e lavabile • il controllo periodico , a cadenza almeno semestrale, dei filtri assoluti (con un efficienza di filtrazione ≥99,97% HEPA) • il controllo, a cadenza mensile, delle macchine della centrale di trattamento dell’aria e di ogni suo componente • la verifica, a cadenza settimanale, della perdita di carico dei dispositivi filtranti • i valori delle portate in ambiente e del microclima, a cadenza semestrale 25
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 26 PRESIDIO ALLEGATO A STERILIZZAZIONE IN REGIME D’ URGENZA /EMERGENZA. TEMPI E STRUMENTI Unità di sub-sterilizzazione 1) Autoclave C.I.S.A. presente nel B.O. da utilizzare in caso di; a) In situazione di E/U per il B.O., Sala Parto, Pronto Soccorso, nei giorni festivi e le notti. b) In situazioni di E/U per il B.O., Sala Parto, Pronto Soccorso, dalle ore 17,30. 2) Autoclave OMASA presente nella ex Sala Operatoria della U.O. Otorino da utilizzare: a) Per le necessità di E/U di cui sopra in caso di manutenzione o fuori uso dell’ autoclave del B.O.. b) In situazione di sovraccarico di lavoro in E/U della autoclave del B.O. MODALITA’ Decontaminazione dello strumentario. Viene effettuata prima del lavaggio mediante immersione in soluzione disinfettante specifica per il tipo di materiale da trattare. Per effettuare la decontaminazione si possono utilizzare i seguenti prodotti: Soluzione di preparato a base di Cloro disponibile pari ad un minimo di 10.000 p.p.m. circa da utilizzare per i dispositivi medici non metallici, per circa 30 minuti ( 4 compresse da grammi 4,6 di Bionil diluite in un litro di acqua). Preparato a base di Polifenoli sintetici biodegradabili in soluzione combinata Con detergenti anticorrosivi da utilizzare per dispositivi medici metallici, per 10 minuti fino ad un massimo di due ore (Fenplus ambiente all’1%). Lavaggio. Viene effettuato utilizzando la lavatrice lavaferri predisposta per l’operazione da un programma particolare e da griglie speciali per lo strumentario. 26
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 27 PRESIDIO Per garantire un’adeguata pulizia degli strumenti occorre posizionarli aperti sulle apposite griglie. L’operatore che esegue il caricamento della macchina lavaferri deve indossare i dispositivi di protezione individuale (mascherina con visiera o occhiali protettivi più mascherina chirurgica per proteggere la bocca da eventuali schizzi, camice, eventuale grembiule plastificato, guanti di gomma tipo casalingo). In caso che lo strumentario utilizzato per l’E/U sia necessario per altro intervento in emergenza e/o urgenza non differibile, potrà essere sottoposto alla sterilizzazione con l’autoclave a vapore a disposizione del B.O.. In caso contrario lo strumentario decontaminato e poi lavato potrà essere inviato in Centrale di Sterilizzazione dalle ore 7 della mattina successiva. Confezionamento per eventuale sterilizzazione in B.O.. Controllare che il materiale sia pulito, integro ed asciutto . Ricomporre il container utilizzato seguendo il protocollo ad esso allegato. Porre all’interno del container l’indicatore di sterilità . Porre all’interno il protocollo dello strumentario. Porre all’esterno l’indicatore di sterilità Scrivere i dati relativi dello strumentario all’esterno del container. Procedure generali per effettuare la sterilizzazione in autoclave a vapore. Prima di effettuare il caricamento dell’autoclave occorre assicurarsi che siano state eseguite i cicli che ne attestano la piena funzionalità Se i cicli sono stati eseguiti la mattina e la macchina non è stata spenta si considerano validi quelli già effettuati, altrimenti occorre accendere la macchina ed effettuarli di nuovo con la seguente sequenza: 27
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 28 PRESIDIO PROTOCOLLO INIZIO ATTIVITA’ Per autoclave a vapore 1. CICLO DI PRE-RISCALDAMENTO A CAMERA VUOTA a. Scopo eliminare eventuali residui di condensa b. Programmare ciclo standard (Ciclo ferri a vuoto) 2. VUOTO TEST A CAMERA VUOTA Programmare ciclo standard 3. TEST DI BOWIE DICK A CAMERA VUOTA Programmare ciclo standard Trascrivere l’avvenuta esecuzione dei test sulla scheda di attività e controfirmare la strisciata e il test di Bowie Dick. Nel caso i test eseguiti non fossero regolari, non usare l’autoclave ma predisporre per la sterilizzazione con l’autoclave della ex Sala Operatoria dell’U.O. Otorino o della Centrale di Sterilizzazione prelevandone le chiavi in portineria. Segnalare alla caposala la necessità della manutenzione. Sterilizzazione dello strumentario. Posizionare il materiale da sterilizzare all’interno dell’autoclave in modo che il vapore possa circolare liberamente e penetrare in ogni confezione, per cui il carico deve essere uniformemente distribuito e non deve toccare le pareti interne; trascrivere sulla scheda di attività giornaliera*: la tipologia del carico, il nome del paziente per il quale viene utilizzato il set, firma dell’infermiere che esegue l’operazione di sterilizzazione; selezionare il ciclo di sterilizzazione in funzione del materiale da trattare; verificare il termine del ciclo di sterilizzazione; controllare che il grafico di registrazione indichi un corretto svolgimento delle fasi di sterilizzazione; azionare l’apertura della porta; scaricare i materiali e verificare il viraggio degli indicatori esterni. 28
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 29 PRESIDIO La scheda di attività deve essere compilata in ogni sua parte e deve essere conservata per cinque anni con la strisciata di carta rilasciata dall’autoclave e il foglio del test di Bowie Dick. BLOCCO OPERATORIO Autoclave C.I.S.A. Pre-riscaldamento…………………………………………………………………………………… Vuoto-test…………………………………………………………………………………………….. Test di Bowie Dick…………………………………………………………………………………… Data…………………………………………………………………………………………………… Urgenza dalle ore………………….alle ore………………………………………………………… Pre-riscaldamento…………………………………………………………………………………… Vuoto test…………………………………………………………………………………………….. Test di Bowie Dick…………………………………………………………………………………… Carico Programma Temp. ATM Mat. sterilizzato Utente Ora Firma Controllo biologico settimanale…………………………………………………………………….. La Caposala ---------------------------------------------- 29
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 30 PRESIDIO ALLEGATO B PROTOCOLLO UTILIZZO STERIS 1. Eseguire ogni mattina un ciclo di controllo che deve essere “superato”. Si ricorda che il ciclo di controllo deve essere eseguito con la vaschetta portastrumenti senza la cartuccia dello sterilizzante 2. Eseguire il caricamento della vaschetta portastrumenti avendo cura di sistemare gli augelli di carico e scarico in corrispondenza dei relativi fori sul vassoio. 3. Inserire sempre all’interno della vaschetta il rilevatore chimico con l’apposita pinza arancione 4. Controllare che le polveri all’interno della cartuccia dello sterilizzante non siano troppo solidificate; se lo fossero ammorbidirle con le dita 5. Controllare che a fine ciclo il rilevatore chimico abbia virato. 6. E’ necessario scrivere sullo scontrino emesso: Il nome del paziente Il tipo di materiale sterilizzato La parola “virato” relativa al colore della spia chimica La firma dell’operatore 7. Si ricorda a tutti gli operatori che a fine giornata si deve accuratamente asciugare l’acqua che può raccogliersi al di sotto del vassoio. PROVE BIOLOGICHE (Da eseguire una volta la settimana il lunedì) 1. Immettere la striscia con le spore in una provetta. 2. Prelevare con la pinzetta arancio una striscia di spore ed eseguire un ciclo completo; immetterla poi con modalità sterile in una seconda provetta. 3. Incubare le due provette ed inviare al microbiologo dopo due giorni. (una delle due deve aver cambiato colore). N.B. Ogni volta che si apre una nuova confezione di spore eseguire il controllo di patogenicità su una provetta (deve virare il colore). 30
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 31 PRESIDIO SOSTITUZIONE OBBLIGATORIA DEL SISTEMA DI FILTRAGGIO Filtro Aria: Ogni sei mesi Filtro Membrane: Da sei mesi ad un anno Pre Filtro A: Quando la macchina esegue il carico sopra i due minuti Pre Filtro B: Una volta ogni tre sostituzioni del prefiltro A 31
Azienda USL 3 Rev.: 1 PISTOIA Regolamento di Blocco Data: 25/06/2010 DIREZIONE DI Operatorio Pag.: 32 PRESIDIO MODULO DI RICHIESTA ESAME MICROBIOLOGICO (PROVA BIOLOGICA SETTIMANALE) Caposala o I.P.: ……………………………………………………………………………………….. U.O. o Servizio: ………………………………………………………………………………………. SI RICHIEDE CONTROLLO BIOLOGICO PER: STERIS SYSTEM (Acido per acetico): □ AUTOCLAVE A VAPORE: □ TIPO DI CODICE: …………………………………………………………………………………… SITUATA PRESSO: …………………………………………………………………………………. ESEGUITA IL GIORNO: ……………………………………………………………………………. PARAMETRI DEL CICLO DI STERILIZZAZIONE: TEMPO: ………………………………………………………………………. TEMPERATURA: ……………………………………………………………. PRESSIONE: …………………………………………………………………. CONCENTRAZIONE AGENTE STERILIZZANTE: ……………………….. . Portare i campioni microbiologici da esaminare alla Direzione Sanitaria Ospedaliera che provvederà ad inoltrare i campioni all’U.O. Microbiologia 32
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