I LEADER PSN e PSR in Italia - Dott.ssa Chiara Mazzocchi Corso PSR 2010-2011 Università degli studi Milano-Bicocca
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
PSN e PSR in Italia I LEADER Dott.ssa Chiara Mazzocchi Corso PSR 2010-2011 Università degli studi Milano-Bicocca
PSN Ciascuno Stato membro elabora un piano strategico nazionale dopo l'adozione degli orientamenti strategici comunitari. Il piano è elaborato in conformità con l'ordinamento istituzionale del rispettivo Stato membro. Ciascuno Stato membro trasmette alla Commissione il proprio piano strategico nazionale prima di presentare i programmi di sviluppo rurale. Il FEASR interviene negli Stati membri nel quadro di programmi di sviluppo rurale. Tali programmi attuano la strategia di sviluppo rurale attraverso una serie di misure raggruppate secondo gli assi definiti , per la cui realizzazione si ricorre al sostegno del FEASR.
PSR • Ciascun programma di sviluppo rurale copre il periodo dal 1 gennaio 2007 al 31 dicembre 2013. • Gli Stati membri possono presentare un unico programma nazionale per l'insieme del loro territorio, oppure una serie di programmi regionali. • l’Italia ha presentato un programma per ciascuna regione (PSR regionali)
PSR: gli ASSI • Asse 1: miglioramento della competitività settoriale (agricoltura e foreste) contributo: non inferiore al 10% • Asse 2: miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale contributo: non inferiore al 25% • Asse 3: diversificazione economica e qualità di vita nelle aree rurali contributo: non inferiore al 10% • Asse 4: miglioramento della governance locale e valorizzazione delle risorse endogene delle aree rurali (attraverso approccio LEADER) contributo: non inferiore al 5%
PSN ITALIA • definizione di uno schema per classificare le diverse aree rurali • punti di forza e debolezza per ciascuna area • linee di intervento prioritario per ciascuna area
Definizione su base OCSE Ripartizione territorio italiano in 4 categorie: a) Poli Urbani; 1.034 Comuni con una densità media molto elevata (circa 1.049 ab./kmq) b) Aree rurali ad agricoltura intensiva e specializzata; 1.632 comuni, aree densamente popolate (253 ab./kmq) c) Aree rurali intermedie; sono 2.676 comuni d) Aree rurali con problemi complessivi di sviluppo; 2.759 comuni, sono le zone meno densamente popolate del paese (54 ab./kmq)
da PSN, 2009
PSR ITALIA Sono costruiti sulla base dei 4 assi: 1. competitività 2. ambiente/spazio rurale 3. diversificazione economica/qualità della vita 4. approccio LEADER
PSR ITALIA Tre strategie: 1. a dominanza ambientale Val d’Aosta, Bolzano, Sardegna, Basilicata, Lombardia, Trento, Piemonte 2. bilanciata Umbria, Emilia Romagna, Sicilia, Calabria, Toscana, Marche, Campania, Puglia 3. della competitività settoriale Abruzzo, Friuli VG, Veneto, Molise, Lazio, Liguria
Iniziative comunitarie iniziative comunitarie: interventi di particolare rilevanza a livello europeo da tutti gli stati membri volte a stimolare approcci innovativi in partiolari campi e settori produttivi, dove le esigenze di trasformazione strutturale sono urgenti e rivestono grande priorità. (Mantino,2008)
Approccio LEADER Nasce da un’Iniziativa Comunitaria sui temi dello sviluppo rurale fin dalle prime sperimentazioni per poi arrivare all’attuale LEADER: -LEADER I (1989-1993) -LEADER II (1994-1999) -LEADER + (2000-2006) -asse LEADER (2007-2013)
Approccio LEADER:caratteristiche • coinvolgimento attori locali nello sviluppo dei territori, attraverso partenariato pubblico-privato • progettazione integrata di interventi in diversi settori economici e nel sociale, con azione su territori di dimensioni limitate e gestione decentrata dei piani (PSL) • innovazione dell’azione e trasferibilità dei risultati • cooperazione tra zone rurali ed altri territori
Approccio LEADER:caratteristiche schema delle specificità 1) approccio territoriale 2) bottom up 3) partenariato 4) reti 5) decentramento della gestione e del finanziamento 6) cooperazione tra settori 7) integrazione tra settori 8) innovazione
Approccio LEADER: evoluzione Modifiche introdotte col tempo nel progetto LEADER dalla UE: • concentrazione su tematiche più specifiche • concentrazione geografica • maggiore importanza della qualità progettuale della portata innovativa del progetto e della complementarietà con le altre politiche strutturali • maggiore equilibrio tra pubblico-privato • semplificazione gestionale (unico fondo, feoga orientamento fino a 2000-2006)
Approccio LEADER: quattrini Quante sono le risorse comunitarie stanziate per il LEADER + (2000-2006)? 4% delle risorse comunitarie FEOGA (media UE-15) Olanda: 16,3% Spagna: 5,5% Italia: 3,7% Ragioni: -capacità di contrattazione -volontà e interesse politico in questa risorsa -efficienza gestionale risorse delle edizioni precedenti
GAL: gruppi di azione locale GAL: partenariati locali -evoluzione: maggiore equilibrio pubblico/privato -maggior coinvolgimento di soggetti extra agricoli -obiettivi più ampi (agenzie di sviluppo)
GAL: gruppi di azione locale Quali sono le strategie di lavoro? Qual è la situazione italiana?
Problematiche LEADER (Mantino,2008) • specificità approccio • capacità di introdurre innovazione nelle aree rurali • efficacia della costruzione di un metodo partecipativo e inclusivo • concentrazione su tematiche territoriali • complementarietà tra LEADER e altri programmi
L’approccio LEADER nel PSR 2007-2013: novità • LEADER non è più un programma a sé: fa parte del PSR, è il 4° asse • Dotazione di risorse è aumentata: -8% sulle risorse totali -a livello nazionale ci sono risorse 3 vv superiori a quelle 2000- 2006; significa che vi è stato un aumento finanziato dai PSR -aumento di quasi 1/3 dei gruppi GAL finanziabili -ogni GAL disporrà di risorse che sono il doppio di quelle 2000- 2006 • misure consentite
Misure consentite per LEADER • Asse 1: miglioramento della competitività settoriale (agricoltura e foreste) contributo: non inferiore al 10% • Asse 2: miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale contributo: non inferiore al 25% • Asse 3: diversificazione economica e qualità di vita nelle aree rurali contributo: non inferiore al 10% • Asse 4: miglioramento della governance locale e valorizzazione delle risorse endogene delle aree rurali (attraverso approccio LEADER) contributo: non inferiore al 5%
Misure consentite per LEADER Il campo di attività dei LEADER sembra ampio, sia il regolamento sia il PSN afferma che i piani dei GAL potranno attingere alle misure dei tre assi, salvo quanto stabilito da ciascuna regione nel proprio PSR. In realtà il campo è molto più ristretto: in generale in tutte le regioni le misure a cui può fare riferimento il LEADER sono quelle del 3° asse, e poi a seconda delle regioni si varia dal 2° al 1°. A partire da questa articolazione del budget dei PSR i GAL dovranno adeguare le loro previsioni di spesa e le loro strategie, indipendentemente da quelle che sono le esigenze messe in luce dalle progettazioni locali.
Zone interessate ai progetti LEADER Tre opzioni fondamentali: 1) tutte le aree precedentemente interessate dal LEADER II e +; 2) aree comprese nella territorializzazione C e D del PSN (intermedie; con problemi complessivi di sviluppo); 3) parte delle aree C e le aree D.
La rete rurale nazionale La Rete Rurale Nazionale è il programma con cui l'Italia partecipa al più ampio progetto europeo (Rete Rurale Europea - RRE) che accompagna e integra tutte le attività legate allo sviluppo delle aree rurali per il periodo 2007-2013. Il programma punta a supportare le politiche di sviluppo delle aree agricole con il fine ultimo di favorire scambi di esperienze e conoscenze tra gli operatori del settore e le istituzioni e di tutti i soggetti che operano e vivono nelle aree rurali.
Puoi anche leggere