Provincia di Avellino - D CU 2020 2022 - ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO - Provincia ...

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Provincia di Avellino - D CU 2020 2022 - ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO - Provincia ...
ALLEGATO
                        ALLA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO
                          PROVINCIALE N.3 DEL 23.07.2020

   Provincia di Avellino

D CU E T   U IC DI PR GRA     A I        E
              2020 2022
Provincia di Avellino - D CU 2020 2022 - ALLEGATO ALLA DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO - Provincia ...
NORMATIVA DI RIFERIMENTO ............................................................................................................................... 3
PREMESSA.............................................................................................................................................................. 4
LA SEZIONE STRATEGICA ........................................................................................................................................ 5
1.      ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE ED INTERNE ........................................................................................ 5
1.1     LA PROGRAMMAZIONE EUROPEA................................................................................................................. 5
1.2     LA PROGRAMMAZIONE NAZIONALE ............................................................................................................. 6
1.3     PROGRAMMAZIONE REGIONALE ................................................................................................................ 10
1.4     IL CONTESTO INTERNO – TERRITORIO - ....................................................................................................... 13
1.4.1 LA POPOLAZIONE RESIDENTE ...................................................................................................................... 18
1.4.2 LA POPOLAZIONE SCOLASTICA E L’OFFERTA FORMATIVA ............................................................................ 20
1.4.3 IL PATRIMONIO EDILIZIO SCOLASTICO ......................................................................................................... 21
1.4.4 LE ATTIVITÀ PRODUTTIVE ............................................................................................................................ 26
1.4.5 GLI ORGANI DI GOVERNO ............................................................................................................................ 28
1.4.6 LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA ................................................................................................................. 29
1.4.7 LE RISORSE UMANE ..................................................................................................................................... 31
1.4.8 L’UFFICIO DELLA CONSIGLIERA DI PARITÀ.................................................................................................... 34
1.4.9 IL COMITATO UNICO DI GARANZIA (C.U.G.) ................................................................................................. 34
1.4.10 LE SOCIETÀ PARTECIPATE E LA FONDAZIONE “SISTEMA IRPINIA” .............................................................. 35
1.4.11 INDIRIZZI PER L’ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLA SOCIETÀ CONTROLLATA IRPINIAMBIENTE S.P.A 38
2       LINEE DI MANDATO E AMBITI STRATEGICI .................................................................................................. 39
LA SEZIONE OPERATIVA – PARTE PRIMA .............................................................................................................. 49
3.      ANALISI DELLE RISORSE ............................................................................................................................... 49
3.1 TIPOLOGIA DI ENTRATE .................................................................................................................................. 51
3.3. INTERVENTI A FAVORE DI IRPINIAMBIENTE S.P.A. ......................................................................................... 54
4.      ANALISI DELLA SPESA .................................................................................................................................. 57
5.      OBIETTIVI OPERATIVI .................................................................................................................................579

SEZIONE OPERATIVA – parte II
1. Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni immobiliari;
2. Programma triennale ed elenco annuale delle opere pubbliche;
3. Piano triennale del fabbisogno di personale;
4. Determina di costituzione del fondo risorse decentrate - anno 2020 - per il personale non dirigente;
5. Determina di costituzione del fondo risorse decentrate - anno 2020 - per il personale dirigente;
6. Programma biennale degli acquisti di forniture e servizi;
7. Fabbisogno economico-finanziario programmato per la funzione delegata Musei, Biblioteche e Pinacoteche;
8. Piano triennale di contenimento della spesa;
9. Programma delle collaborazioni autonome e limite massimo delle spese per incarichi di collaborazione;
10. Elenco degli indirizzi internet gruppo "amministrazione pubblica".

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Normativa di riferimento
Il presente D.U.P. è stato redatto secondo la seguente normativa:
-   D. Lgs. n. 118 del 23/06/2011 recante “Disposizioni in materia di armonizzazione dei sistemi contabili e
    degli schemi di bilancio delle regioni, degli enti locali e dei loro organismi”;
-   Art. 151, comma 1, del decreto legislativo n. 267/2000, modificato dal decreto legislativo
    n.126/2014 “Gli enti locali ispirano la propria gestione al principio della programmazione. A tal fine
    presentano il Documento unico di programmazione entro il 31 luglio di ogni anno e deliberano il bilancio di
    previsione finanziario entro il 31 dicembre, riferiti ad un orizzonte temporale almeno triennale. [……];
-   art. 17, comma 1 del decreto legislativo n.267/2000, modificato ed integrato dal Decreto
    Legislativo n. 126/2014, “Entro il 31 luglio di ciascun anno la Giunta presenta al Consiglio il Documento
    unico di programmazione per le conseguenti deliberazioni. [……];
-   art. 170, comma 4, del TUEL: “Il documento unico di programmazione è predisposto nel rispetto di quanto
    previsto dal principio contabile applicato alla programmazione di bilancio di cui all’allegato n. 4/1 del decreto
    legislativo 23 giugno 2011, n. 118, e successive modificazioni”;
-   art. 174, comma 1, del decreto legislativo n. 267/2000 “Lo schema di bilancio di previsione finanziario e
    il Documento unico di programmazione sono predisposti dall’organo esecutivo e da questo presentati all’organo
    consiliare unitamente agli allegati e alla relazione dell’organo di revisione entro il 15 novembre di ogni anno”;
-   art. 46, comma 3 del TUEL linee programmatiche di mandato;
-   art. 107 del D.L. n. 18 del 17/03/2020 (Decreto Cura Italia) convertito con modifiche in Legge
    n. 27 del 24/04/2020, di differimento al 31 luglio 2020 del termine per la deliberazione del
    bilancio di previsione 2020/2022.

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Premessa

Il decreto legislativo del 23 giugno 2011 n.118, adottato in attuazione della delega conferita al Governo
dall’articolo 2, comma 1 e comma 2, lettera h), della legge 5 maggio 2009, n. 42, ha introdotto
significativi cambiamenti in ordine agli Schemi contabili e di Bilancio degli Enti Locali finalizzati ad
“armonizzare” i sistemi contabili della Pubblica Amministrazione.
In esso la programmazione è definita come “il processo di analisi e valutazione che, comparando e
ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di
organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la
realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di
riferimento”.
Il documento fondamentale che ha il compito di definire la Programmazione dell’Ente è il
Documento Unico di Programmazione (D.U..P), che prende le mosse dalle linee di mandati di cui
all’art. 46, comma 3 del D.Lgs. n. 267/2000, è approvato dal Consiglio Provinciale in sede di
approvazione del Bilancio di Previsione, di cui costituisce presupposto indispensabile.
Il D.U.P. è suddiviso in due sezioni, una Strategica e l’altra Operativa:
-   la Se i     e Strategica (SeS) sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato di cui
    all’art. 46, comma 3 del D.Lgs. n. 267/2000 e individua, in coerenza con il quadro normativo di
    riferimento, gli obiettivi strategici dell’ente. Gli indirizzi strategici sono definiti anche in coerenza
    con le linee di indirizzo della programmazione regionale e tenendo conto del concorso al
    perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con le
    procedure e i criteri stabiliti dall’Unione Europea. L’orizzonte temporale della Sezione Strategica
    coincide con il mandato amministrativo;
-   la Se i     e    perativa (Se )" strettamente collegata al bilancio di previsione, contiene la
    programmazione operativa dell’ente avendo a riferimento un arco temporale sia annuale che
    pluriennale. Il suo contenuto è predisposto in base alle previsioni ed agli obiettivi fissati nella SeS.
    La Sezione Operativa comprende, al suo interno, il Piano delle Alienazioni, il Piano Triennale con
    l’Elenco Annuale delle Opere Pubbliche, il Programma Biennale di Acquisti e Servizi e il Piano
    triennale del Fabbisogno di Personale.

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LA SEZIONE STRATEGICA

1. Analisi delle condizioni esterne ed interne
La programmazione non può prescindere da un processo conoscitivo del quadro generale, esterno ed
interno, nel quale si inserisce l’azione di governo dell’Ente.
In questa sezione, pertanto, saranno analizzate:
       -   la programmazione europea di cui l’Ente deve tener conto al fine di catalizzare più risorse
           possibili;
       -   la programmazione nazionale, per i riflessi che ha, con la legge di bilancio, sul nostro ente;
       -   la programmazione regionale Saranno analizzate in cui si opera, capace di influenzare la
           realizzazione futura realizzazione degli obiettivi;
       -   il   contesto    interno    dell’Ente,   come        conoscenza    del    territorio,   delle   strutture,
           dell’organizzazione e delle risorse umane, per meglio orientare le azioni e le strategie.

   1.1 La programmazione europea
Nel ciclo di programmazione 2014-2020 a Politica di Coesione dell’Unione Europea è realizzata
attraverso i fondi SIE (Fondi Strutturali e di Investimento Europei) e mira a perseguire gli obiettivi
propri della Strategia Europa 20202 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
I     fondi     SIE     sono: Fondo      europeo         di   sviluppo   regionale    (FESR),      Fondo     sociale
europeo (FSE) Fondo di coesione (FC), Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR),
Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).
L’Italia, attraverso i programmi regionali (POR) e nazionali (PON), per il periodo di
programmazione 2014/2020 ha potuto contare su un finanziamento complessivo da parte
dell’Unione di circa 42,7 miliardi di euro, una media di circa 704 euro a persona.
La dotazione complessiva del POR Campania FESR 2014-2020 ammonta a € 4.113.545.843,00, di
cui € 3.085.159.382,00 di finanziamento comunitario e € 1.028.386.461,00 di cofinanziamento
nazionale e regionale.
Attualmente è in corso la procedura per l’approvazione dei documenti programmatici che
disciplinano la politica regionale di coesione dopo il 2020, ovvero per il periodo 2021- 20271.
La nuova programmazione individua cinque obiettivi di investimento, in luogo degli undici della
programmazione 2014-2020:
Gli investimenti per lo sviluppo regionale saranno principalmente incentrati su:
-      un’Europa più intelligente mediante l’innovazione, la digitalizzazione, la trasformazione
       economica e il sostegno alle piccole e medie imprese;

1   https://ec.europa.eu/regional_policy/it/2021_2027/
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-   un’Europa più verde e priva di emissioni di carbonio grazie all’attuazione dell’accordo di Parigi e
    agli investimenti nella transizione energetica, nelle energie rinnovabili e nella lotta contro i
    cambiamenti climatici;
-   un’Europa più connessa, dotata di reti di trasporto e digitali strategiche;
-   un’Europa più sociale, che raggiunga risultati concreti riguardo al pilastro europeo dei diritti
    sociali e sostenga l’occupazione di qualità, l’istruzione, le competenze professionali, l’inclusione
    sociale e un equo accesso alla sanità;
-   un’Europa più vicina ai cittadini mediante il sostegno alle strategie di sviluppo gestite a livello
    locale e allo sviluppo urbano sostenibile in tutta l’UE.

    1.2 La programmazione nazionale
Gli aspetti salienti di interesse delle Province, estrapolati dalla nota di lettura redatta dall’UPI, della
Legge di Bilancio per il triennio 2020-2022 (n. 160 del 27 dicembre 2019, pubblicata sulla G.U. n.
304 del 30/12/2019) possono essere così riassunti:
    • Contributi per progettazione definitiva strade e scuole
    -   i commi 51-58 avviano un sistema che, al fine di favorire gli investimenti, consente
        l’assegnazione agli enti locali di contributi da destinare alla spesa di progettazione definitiva
        ed esecutiva relativa alle seguenti tipologie di interventi:
        o messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico;
        o messa in sicurezza ed efficientamento energetico delle scuole e degli edifici pubblici e del
            patrimonio degli enti locali;
        o messa in sicurezza di strade.
    -   I contributi sono previsti nel limite delle seguenti risorse:
        -   85 milioni di euro per l’anno 2020;
        -   128 milioni di euro nell’anno 2021;
        -   170 milioni di euro per l’anno 2022;
        -   200 milioni di euro annui per ciascuno degli anni dal 2023 al 2034.
    2. Contributi per investimenti
    -   I commi 62-64 autorizzano la concessione di contributi, per un importo complessivo di 6,1
        miliardi di euro (aggiuntivi rispetto a quanto già previsto dalla legislazione vigente) per il
        periodo 2020-2034, per il finanziamento degli interventi relativi a programmi straordinari di
        manutenzione della rete viaria di province e città metropolitane, nonchè degli interventi
        relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza delle strade e di manutenzione straordinaria
        ed efficientamento energetico delle scuole.

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-   Il comma 63, per il finanziamento degli interventi relativi ad opere pubbliche di messa in
    sicurezza delle strade e di manutenzione straordinaria ed efficientamento energetico delle
    scuole di province e città metropolitane, autorizza una spesa complessiva di 3,45 miliardi di
    euro nel periodo 2020-2034 (100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e 250
    milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2034.
• Fondo crediti di dubbia esigibilità
-   I commi 79-80, intervengono sulla disciplina riguardante l’accantonamento al Fondo crediti
    di dubbia esigibilità iscritto nel bilancio di previsione, al fine di consentire agli enti locali di
    ridurre il fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato per gli esercizi finanziari 2020 e 2021 ad
    un valore pari al 90 per cento dell’accantonamento medesimo. Tale facoltà è riservata ai soli
    enti che nell’esercizio precedente a quello di riferimento abbiano rispettato determinati
    indicatori relativi al rispetto dei tempi di pagamento dei debiti commerciali.
• Green Mobility
-   Al fine di promuovere, anche attraverso la pubblica amministrazione, la riduzione
    dell’impatto ambientale derivante dall’utilizzo di veicoli inquinanti nei commi 107-109 si
    dispone in ordine agli autoveicoli delle pubbliche amministrazioni, prescrivendo che il
    rinnovo della loro dotazione avvenga per almeno la metà mediante acquisto o noleggio di
    veicoli ad energia elettrica, ibrida o ad idrogeno.
• Concorsi, reclutamento personale e scorrimento graduatorie
-   I commi 147, 148 e 149 definiscono una revisione della disciplina concernente le possibilità di
    utilizzo - per la copertura di posti ulteriori rispetto a quelli stabiliti nel bando - delle
    graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale delle pubbliche amministrazioni ed
    i termini temporali di validità delle stesse graduatorie.
• Accesso agli atti
-   Il comma 163 reca alcune novelle in materia di inadempimenti relativi al diritto di accesso
    civico e agli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle
    pubbliche amministrazioni. In particolare, si incide sulla responsabilità dirigenziale e sulle
    sanzioni per il responsabile della mancata pubblicazione dei dati ed informazioni.
• Edilizia scolastica
-   Comma 258. Al fine di assicurare l’esecuzione degli interventi di edilizia scolastica, è destinata
    quota parte, pari a 10 milioni di euro, delle risorse non impegnate di cui all’articolo 1, comma
    1072, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, già assegnate con decreto del Presidente del
    Consiglio dei Ministri 28 novembre 2018 in favore del Ministero dell’istruzione,

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dell’università e della ricerca per la messa in sicurezza degli edifici scolastici per l’annualità
    2023;
-   Comma 259. Al fine di cui al comma 258, per accelerare gli interventi di progettazione, per il
    periodo 2020-2023, i relativi incarichi di progettazione e connessi previsti dall’articolo 157 del
    decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 sono affidati secondo le procedure di cui all’articolo
    36, comma 2, lettera b), fino alle soglie previste dall’articolo 35 del medesimo codice per le
    forniture e i servizi. Si ricorda che la lettera b) dell’articolo 36 in materia di contratti sotto
    soglia prevede che le stazioni appaltanti procedono all’affidamento di lavori, servizi e
    forniture di importo inferiore alle soglie comunitarie prevedendo - per affidamento di
    importo pari o superiore a 40.000 euro e inferiore a 150.000 euro per i lavori o alle soglie
    comunitarie di cui all’articolo 35 per le forniture e i servizi - mediante affidamento diretto
    previa valutazione di tre preventivi, ove esistenti, per i lavori, e, per i servizi e le forniture, di
    almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato o tramite
    elenchi di operatori economici, nel rispetto di un criterio di rotazione degli inviti;
-   Comma 260. I pareri, i visti, e i nulla osta relativi agli interventi di edilizia scolastica sono resi
    dalle amministrazioni competenti entro trenta giorni dalla richiesta, anche tramite conferenza
    di servizi, e, decorso inutilmente tale termine, si intendono acquisiti con esito positivo.
• Efficientamento energetico edifici scolastici
-   Comma 263. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca è definito
    un piano nazionale di interventi di efficientamento energetico degli edifici pubblici adibiti ad
    uso scolastico, che abbiano già tutti i requisiti della sicurezza strutturale, individuati anche in
    base a criteri che tengano conto del consumo energetico degli edifici adibiti ad uso scolastico,
    della stima del risparmio energetico e della riduzione dei costi di gestione per gli enti locali
    proprietari o gestori, nonché della popolazione scolastica presente e dell’ampiezza degli
    edifici;
-   Comma 264. Agli oneri derivanti dal comma 263, si provvede mediante quota parte delle
    risorse di cui all’articolo 1, comma 1072, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, pari a
    complessivi 40 milioni di euro, assegna" con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri
    28 novembre 2018, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 28 del 2 febbraio 2019, in favore
    del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per la messa in sicurezza degli
    edifici scolastici, nella misura di euro 20 milioni per ciascuna delle annualità 2022 e 2023, e
    l’attuazione avviene con il supporto della Banca Europea degli investimenti, anche attraverso
    la costituzione di Energy Service Company (ESCo).
• Acquisti Pubblica Amministrazione
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-   I commi 581-587 mirano ad estendere l’utilizzo da parte delle pubbliche amministrazioni di
    strumenti centralizzati di acquisto e di negoziazione. Il comma 581, inserisce alcune tipologie
    di autoveicoli tra le categorie merceologiche per il cui approvvigionamento le
    amministrazioni pubbliche e le società pubbliche devono utilizzare le convenzioni o gli
    accordi quadro messi a disposizione da Consip S.p.A. e dalle centrali di committenza
    regionali di riferimento, oppure ad esperire proprie autonome procedure nel rispetto della
    normativa vigente, utilizzando i sistemi telematici di negoziazione messi a disposizione dai
    medesimi soggetti. Il comma 582 è volto a consentire l’utilizzo degli strumenti di acquisto e
    negoziazione centralizzati di Consip anche con riferimento ai lavori pubblici.
• Riforma delle riscossioni degli enti locali
-   I commi 784-815 recano una complessiva riforma della riscossione degli enti locali, con
    particolare riferimento agli strumenti per l’esercizio della potestà impositiva, fermo restando
    l’attuale assetto dei soggetti abilitati alla riscossione delle entrate locali.
-   Il comma 792 introduce per le entrate enti locali l’istituto dell’accertamento esecutivo, in
    analogia a quanto disposto per le entrate erariali dagli articoli 29 e 30 del decreto-legge n. 78
    del 2010, che ha introdotto un unico atto di accertamento avente in sé tutti gli elementi per
    costituire "tolo idoneo all’esecuzione forzata. L’accertamento esecutivo degli enti locali è
    destinato a operare a partire dal 1° gennaio 2020; con le modifiche apportate al Senato è stato
    precisato che tale decorrenza opera con riferimento ai rapporti pendenti alla stessa data, in
    base alle norme che regolano ciascuna entrata. Al riguardo la relazione illustrativa chiarisce
    che gli atti di accertamento riguardano non solo i tributi ma anche le entrate patrimoniali
    degli enti, con esclusione delle contravvenzioni stradali.
• Canone Unico Enti Locali
-   I commi 816-836 istituiscono dal 2021 il cd. canone unico patrimoniale di concessione,
    autorizzazione o esposizione pubblicitaria, per riunire in una sola forma di prelievo le entrate
    relative all’occupazione di aree pubbliche e la diffusione di messaggi pubblicitari. Tale canone
    è destinato a sostituire la vigente disciplina della tassa per l’occupazione di spazi ed aree
    pubbliche (TOSAP), del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (COSAP),
    dell’imposta sulla pubblicità e del diritto sulle pubbliche affissioni (ICPDPA), nonché del
    canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari (CIMP) e del canone per l’occupazione delle
    strade;
-   I commi da 837 a 847 istituiscono il canone unico patrimoniale di concessione per
    l’occupazione nei mercati, che dal 2021 sostituisce la TOSAP, il COSAP e, limitatamente ai

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casi di occupazioni temporanee, anche la TARI. Più in dettaglio il comma 816 prevede che
        comuni, province e città metropolitane istituiscano il canone patrimoniale di concessione,
        autorizzazione o esposizione pubblicitaria a partire dal 2021.
    Con la legge di bilancio e il decreto mille proroghe sono state assegnate diverse risorse e alcune
    misure agevolate per consentire alle province di procedere con gli investimenti e la realizzazione
    di opere. Ad esempio per gli interventi straordinari di manutenzione viaria è stata autorizzata una
    proroga ai termini fissata dalla legge 205 del 2017 per utilizzare la spesa di 300 milioni per
    ognuno degli anni dal 2019 al 2023, consentendo di posticipare la certificazione delle spese e non
    perdere le risorse.
    Le Province potranno, inoltre, svolgere un ruolo importante di SUA – stazione unica appaltante
    – quali supporto ai Comuni per accelerare gli investimenti.

1.3   Programmazione regionale
Il Consiglio della Regione Campania, nella seduta del 23/12/2019 ha approvato la nota di
aggiornamento al Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (DEFRC 2020-2022),
approvato dalla Giunta Regionale con delibera n. 638 del 10/12/2019.
Il DEFRC è lo strumento operativo che sviluppa in maniera dettagliata e puntuale i contenuti e le
strategie programmatiche di legislatura, ponendo in particolare l’attenzione sui temi prioritari e le
azioni che impegneranno la Regione Campania nel triennio 2020-2022.
Dalle scelte del DEFRC, identificative delle politiche generali e degli obiettivi strategici pluriennali
della governance regionale, possono scaturire gli stanziamenti programmatici delle entrate e delle
spese di competenza e cassa che danno origine alla rappresentazione contabile del Bilancio di
previsione triennale della Regione.
La strategicità di provvedimenti e azioni da assumere riguardano i seguenti ambiti:
a) proseguire nell’azione di semplificazione normativa e amministrativa, con l’ampliamento degli
   strumenti e dei meccanismi volti ad assicurare la massima trasparenza dell’azione regionale;
b) continuare a potenziare gli interventi sulla mobilità regionale come da indirizzi e
   programmazione dei precedenti esercizi, con completo ed efficiente utilizzo delle risorse
   individuate nella programmazione unitaria dei fondi nazionali ed europei per il triennio 2019 —
   2021;
c) ricercare negli obiettivi di sicurezza, qualità ed efficientamento, attraverso la programmazione
   degli interventi di manutenzione, potenziamento tecnologico, di sviluppo dei sistemi di trasporto
   intelligenti, le priorità per valorizzare il patrimonio regionale;

                                                                                                     10
d) proseguire sul percorso di potenziamento dei trasporti che ha visto una svolta epocale con la
    realizzazione della Rete Aeroportuale Campana e velocizzazione degli interventi per potenziare la
    rete viaria e ferroviaria anche al servizio degli aeroporti, garantendo l’accessibilità della regione e
    dell’intero Sud, decisivo per lo sviluppo economico e turistico;
e) salvaguardare dell’ambiente per preservarne le ricadute positive in termini di sicurezza e
    benessere della collettività, sviluppo turistico ed economico, anche attraverso la lotta ai
    cambiamenti climatici, intensificando l’impegno per l’uscita dalle procedure di infrazione ancora
    in essere e dando impulso al rilancio delle aree naturali protette regionali garantendo il pieno
    funzionamento degli enti gestori attraverso adeguate risorse economiche e strumentali;
f) proseguire il percorso di tutela dell’ambiente avviato con l’approvazione delle leggi sulla plastica e
    che sia intensificata la lotta allo spreco alimentare;
g) incentivare le politiche di sostegno a favore delle piccole filiere agroalimentari, mediante una
    tracciatura completa e sicura di tutti i passaggi cui vengono assoggettati i prodotti dal produttore
    al consumatore, alla quale possono accedere sia i produttori sia i consumatori finali, per le quali è
    stato già incardinato specifico disegno di legge finalizzato alla tracciabilità e rintracciabilità della
    filiera agroalimentare;
h) incentivare le politiche di sostegno a favore della biodiversità zootecnica e la pastorizia, anche
    come strumento per la manutenzione del territorio, nonché prevedere l’istituzione della Banca
    del DNA Animale;
i) tutela la risorsa mare sostenendo la pesca sostenibile e incentivando la raccolta dei rifiuti a mare
    dei pescatori con l’introduzione di meccanismi virtuosi e non penalizzanti;
j) proseguire gli interventi a favore del sistema produttivo finalizzando gli interventi e i nuovi
    investimenti all’incremento occupazionale e allo sviluppo secondo le linee programmatiche delle
    ZES come già avviato con il riconoscimento dei crediti d’imposta;
k) favorire la liberà d’impresa e di stabilimento e la libera circolazione delle merci, nonché il
    pluralismo delle strutture distributive e delle diverse forme di vendita e la libertà di concorrenza
    nell’accesso al mercato e nel suo funzionamento coretto e trasparente mediante l’approvazione
    del disegno di legge “Testo Unico sul Commercio ai sensi dell’art. 3, comma 1 della legge
    regionale n. 4 ottobre 2015, n.111”;
l) introdurre nuove misure fiscali attive per il sostegno alle eccellenze, alle filiere più competitive,
    alle imprese emergenti e alle PMI, al fine di implementare i livelli di produttività;
m) valorizzare della crescita dimensionale delle attività afferenti al settore dell’industria culturale e
    creativa e dell’industria 4.0 e delle filiere della bioeconomia e dell’efficientamento energetico;

                                                                                                         11
n) pianificare e supportare interventi di politiche attive del lavoro tesi allo sviluppo socioeconomico
   dei territori contemplando anche un grande piano per la formazione e il lavoro nella Pubblica
   Amministrazione cura della Regione stessa;
o) proseguire nel percorso che individua il turismo quale priorità strategica per lo sviluppo della
   Campania;
p) creare e consolidare un ecosistema dell’innovazione idoneo al trasferimento del valore della
   ricerca al mercato, affinché possa diventare uno strumento di crescita economica;
q) migliorare e sostenere i sistemi e gli interventi volti a rafforzare l’accesso alla formazione
   permanente e la certificazione delle competenze a favore della popolazione adulta, nonché quelli
   orientati a facilitare il passaggio tra l’istruzione e il lavoro e la mobilità all’interno del mercato del
   lavoro, intesa come capacità di adattamento a eventuali mutamenti delle condizioni personali o
   del contesto economico;
r) proseguire nelle politiche di incremento e diversificazione dell’offerta didattica, sulla base delle
   esperienze di “Scuola Viva”, curando che sia garantita l’agibilità delle strutture scolastiche anche
   prevedendo fondi straordinari di bilancio per le situazioni più carenti;
s) rilanciare l’attività di formazione dei giovani finalizzata al collocamento sul mercato del lavoro e
   all’innalzamento delle professionalità attraverso il programma di garanzia giovani;
t) rilanciare le politiche abitative, attraverso l’ ACER che individuerà un piano articolato di
   iniziative in grado di riqualificare il patrimonio e.r.p. e i quartieri, sfruttando le opportunità
   previste dalla norma nazionale (vedi eco bonus — sisma bonus e piano casa) e le risorse
   disponibili per i piani abitativi e i fondi della programmazione unitaria;
u) accettare la sfida di competitività derivante dall’ attuazione dell’art. 116 terzo comma della
   Costituzione, combinandola con i valori evidenziati dal successivo art. 119, e vigilando sul tavolo
   nazionale con il Governo affinché sia occasione di una equilibrata distribuzione tra le regioni
   delle risorse destinate sia agli investimenti che ai servizi. A tutela dei cittadini della Campania,
   riconsiderazione dei criteri e composizione dei Costi Standard e individuare puntualmente i LEP
   e attivare il fondo di Perequazione in modo adeguato, non mancando di coinvolgere su tali temi
   tutte le minoranze presenti in Consiglio regionale;
v) continuare a sostenere e promuovere azioni di integrazione, inclusione e sviluppo socio
   antropologico. In particolare, sarà favorita la creazione di reti e partenariati nel terzo settore che
   assicurino l’inclusione nel quotidiano delle persone con disabilità o disagio di varia natura,
   attivando progetti per persone “speciali” dando priorità a minori e sostegno ad iniziative che
   orientino i giovani a riconoscere il proprio talento e il proprio valore nella comunità Per
   l’attuazione ditali politiche promuovere la creazione di Centri di Aggregazione Condivisi, anche
                                                                                                 12
attraverso la valorizzazione e l’impiego del patrimonio immobiliare in disuso proprio o delle
       proprie partecipate;
w) sviluppare un quadro di interventi orientati a promuovere la nascita e il consolidamento di
       modelli imprenditoriali innovativi, finalizzati a produrre beni e servizi in grado di soddisfare
       bisogni collettivi della comunità e a rilanciare lo sviluppo socio-economico dei territori marginali
       e delle aree di degrado urbano della Regione;
x) continuare a sostenere e incentivare interventi per la riqualificazione delle periferie contribuendo
       all’abbattimento delle vele di Scampia, creando sviluppo in aree emarginate, con la lotta al
       degrado e alla delinquenza.

1.4   Il Contesto interno – Territorio -
La provincia di Avellino, denominata “Irpinia” è situata nella Regione Campania, nel cuore
dell’Appennino Meridionale. Il territorio provinciale è composto da 118 Comuni con una
popolazione di 418.036 e si estende su una superficie di circa 2.860,07 km2.
                                      TERRITORIO E DATI DEMOGRAFICI

                  COMUNI IN PROVINCIA                                                  118

                  SUPERFICIE (Kmq)                                                 2.805,96

                  DENSITA’ ABITATIVA (abitanti/Kmq)                                 149,10

                  Popolazione (N.)                                                 418.306

                  Famiglie (N.)                                                    169.129

                  Maschi (%)                                                           49,2

                  Femmine (%)                                                          50,8

                  Stranieri (%)                                                          3,5

                  Età Media (Anni)                                                     44,7

                  Variazione % Media Annua (2013/2018)                              +0,37

                  Variazione % Media Annua (2015/2018)                               -0,55

                                     (ELABORAZIONI URBISTAT SU DATI ISTAT ANNO 2018)

Nel contesto nazionale, la provincia di Avellino si colloca, su 107 province italiane, al 47° posto per
numero di abitanti, al 40° posto per estensione territoriale e al 16° posto per numero di comuni2
            Provincia/Città               Pr   Reg        Popolazione        Superficie          Densità     Numero
            Metropolitana                                   residenti          km²             abitanti/km   Comuni
                                                                                                     ²
      1.    Città Metropolitana di     RM      LAZ          4.342.212         5.363,28             810       121

2   https://www.tuttitalia.it/province/
                                                                                                                   13
ROMA CAPITALE
2.    Città Metropolitana di   MI   LOM    3.250.315   1.575,65   2.063   133
      MILANO
3.    Città Metropolitana di   NA   CAM    3.084.890   1.178,93   2.617   92
      NAPOLI
4.    Città Metropolitana di   TO   PIE    2.259.523   6.827,00   331     312
      TORINO
5.    Brescia                  BS   LOM    1.265.954   4.785,62   265     205
6.    Città Metropolitana di   PA    SIC   1.252.588   5.009,28   250      82
      PALERMO
7.    Città Metropolitana di   BA   PUG    1.251.994   3.862,88   324     41
      BARI
8.    Bergamo                  BG   LOM    1.114.590   2.754,90   405     243
9.    Città Metropolitana di   CT    SIC   1.107.702   3.573,68   310      58
      CATANIA
10.   Salerno                  SA   CAM    1.098.513   4.954,16   222     158
11.   Città Metropolitana di   BO   EMR    1.014.619   3.702,32   274      55
      BOLOGNA
12.   Città Metropolitana di   FI   TOS    1.011.349   3.513,69   288     41
      FIRENZE
13.   Padova                   PD   VEN    937.908     2.144,15    437    102
14.   Verona                   VR   VEN    926.497     3.096,39    299     98
15.   Caserta                  CE   CAM    922.965     2.651,35    348    104
16.   Varese                   VA   LOM    890.768     1.198,11    743    138
17.   Treviso                  TV   VEN    887.806     2.479,83    358     94
18.   Monza e della Brianza    MB   LOM    873.935      405,41    2.156    55
19.   Vicenza                  VI   VEN    862.418     2.722,53    317    114
20.   Città Metropolitana di   VE   VEN    853.338     2.472,91    345     44
      VENEZIA
21.   Città Metropolitana di   GE   LIG    841.180     1.833,79   459     67
      GENOVA
22.   Lecce                    LE   PUG    795.134     2.799,07   284      96
23.   Cosenza                  CS   CAL    705.753     6.709,75   105     150
24.   Modena                   MO   EMR    705.393     2.688,02   262      47
25.   Perugia                  PG   UMB    656.382     6.337,15   104      59
26.   Città Metropolitana di   ME   SIC    626.876     3.266,12   192     108
      MESSINA
27.   Foggia                   FG   PUG    622.183     7.007,54    89      61
28.   Como                     CO   LOM    599.204     1.279,04   468     148
29.   Cuneo                    CN    PIE   587.098     6.894,94    85     247
30.   Taranto                  TA   PUG    576.756     2.467,35   234      29
31.   Latina                   LT   LAZ    575.254     2.256,16   255      33
32.   Città Metropolitana di   RC   CAL    548.009     3.210,37   171      97
      REGGIO CALABRIA
33.   Pavia                    PV   LOM    545.888     2.968,64   184     186
34.   Trento                   TN   TAA    541.098     6.207,12    87     166
35.   Reggio Emilia            RE   EMR    531.891     2.291,26   232      42
36.   Bolzano                  BZ   TAA    531.178     7.398,38    72     116
37.   Udine[1]                 UD   FVG    528.791     4.969,30   106     134
38.   Sassari                  SS   SAR    491.571     7.692,09    64      92
39.   Frosinone                FR   LAZ    489.083     3.247,08   151      91
40.   Ancona                   AN   MAR    471.228     1.963,22   240      47
41.   Parma                    PR   EMR    451.631     3.447,48   131      44
42.   Agrigento[4]             AG    SIC   434.870     3.052,59   142      43
43.   Città Metropolitana di   CA   SAR    431.038     1.248,68   345      17
      CAGLIARI
44.   Trapani[4]               TP    SIC   430.492     2.469,62   174      24
45.   Alessandria              AL   PIE    421.284     3.558,83   118     187
46.   Pisa                     PI   TOS    419.037     2.444,72   171      37
47.   Avellino                 AV   CAM    418.306     2.806,07   149     118

                                                                                14
Provincia/Città          Pr   Reg    Popolazione   Superficie     Densità      Numero
      Metropolitana                          residenti      km²       abitanti/km²   Comuni
 1.   Sassari                  SS   SAR      491.571      7.692,09         64          92
 2.   Bolzano                  BZ   TAA      531.178      7.398,38          72        116
 3.   Foggia                   FG   PUG      622.183      7.007,54         89          61
 4.   Cuneo                    CN   PIE      587.098      6.894,94          85        247
 5.   Città Metropolitana di   TO   PIE     2.259.523     6.827,00         331        312
      TORINO
 6.   Cosenza                  CS   CAL      705.753      6.709,75        105         150
 7.   Potenza                  PZ   BAS      364.960      6.594,44         55         100
 8.   Sud Sardegna             SU   SAR      350.725      6.530,78        54          107
 9.   Perugia                  PG   UMB      656.382      6.337,15        104         59
10.   Trento                   TN   TAA      541.098      6.207,12         87         166
11.   Nuoro                    NU   SAR      208.550      5.638,02        37          74
12.   Città Metropolitana di   RM   LAZ     4.342.212     5.363,28        810         121
      ROMA CAPITALE
13.   L'Aquila                 AQ   ABR      299.031      5.047,55        59          108
14.   Città Metropolitana di   PA   SIC     1.252.588     5.009,28        250         82
      PALERMO
15.   Udine[1]                 UD   FVG      528.791      4.969,30        106         134
16.   Salerno                  SA   CAM     1.098.513     4.954,16        222         158
17.   Brescia                  BS   LOM     1.265.954     4.785,62        265         205
18.   Grosseto                 GR   TOS      221.629      4.503,12        49          28
19.   Città Metropolitana di   BA   PUG     1.251.994     3.862,88        324         41
      BARI
20.   Siena                    SI   TOS      267.197      3.820,98        70           35
21.   Città Metropolitana di   BO   EMR     1.014.619     3.702,32        274          55
      BOLOGNA
22.   Viterbo                  VT   LAZ      317.030      3.615,24        88           60
23.   Belluno                  BL   VEN      202.950      3.610,20         56          61
24.   Città Metropolitana di   CT   SIC     1.107.702     3.573,68        310          58
      CATANIA
25.   Alessandria              AL   PIE      421.284      3.558,83        118         187
26.   Città Metropolitana di   FI   TOS     1.011.349     3.513,69        288         41
      FIRENZE
27.   Matera                   MT   BAS      197.909      3.478,89         57         31
28.   Parma                    PR   EMR      451.631      3.447,48        131         44
29.   Città Metropolitana di   ME   SIC      626.876      3.266,12        192         108
      MESSINA
30.   Aosta[3]                 AO   VDA      125.666      3.260,90         39          74
31.   Frosinone                FR   LAZ      489.083      3.247,08        151          91
32.   Arezzo                   AR   TOS      342.654      3.233,08        106          36
33.   Città Metropolitana di   RC   CAL      548.009      3.210,37        171          97
      REGGIO CALABRIA
34.   Sondrio                  SO   LOM      181.095      3.195,76         57         77
35.   Verona                   VR   VEN      926.497      3.096,39        299         98
36.   Agrigento[4]             AG    SIC     434.870      3.052,59        142         43
37.   Oristano                 OR   SAR      157.707      2.990,45         53         87
38.   Pavia                    PV   LOM      545.888      2.968,64        184         186
39.   Campobasso               CB   MOL      221.238      2.925,41        76          84
40.   Avellino                 AV   CAM      418.306      2.806,07        149         118

                                                                                              15
Provincia/Città Metropolitana   Pr   Reg    Popolazione   Superficie     Densità      Numero
                                                    residenti       km²      abitanti/km²   Comuni
 1.   Città Metropolitana di          TO   PIE     2.259.523     6.827,00         331         312
      TORINO
 2.   Cuneo                           CN    PIE     587.098     6.894,94          85         247
 3.   Bergamo                         BG   LOM     1.114.590    2.754,90         405         243
 4.   Brescia                         BS   LOM     1.265.954    4.785,62         265         205
 5.   Alessandria                     AL    PIE     421.284     3.558,83         118         187
 6.   Pavia                           PV   LOM      545.888     2.968,64         184         186
 7.   Trento                          TN   TAA      541.098     6.207,12          87         166
 8.   Salerno                         SA   CAM     1.098.513    4.954,16         222         158
 9.   Cosenza                         CS   CAL      705.753     6.709,75         105         150
10.   Como                            CO   LOM      599.204     1.279,04         468         148
11.   Varese                          VA   LOM      890.768     1.198,11         743         138
12.   Udine[1]                        UD   FVG      528.791     4.969,30         106         134
13.   Città Metropolitana di          MI   LOM     3.250.315    1.575,65        2.063        133
      MILANO
14.   Città Metropolitana di          RM   LAZ     4.342.212    5.363,28         810         121
      ROMA CAPITALE
15.   Asti                            AT   PIE      214.638     1.510,19         142         118
16.   Avellino                        AV   CAM      418.306     2.806,07         149         118

                                                                                                     16
Nel contesto regionale, la provincia di Avellino è la seconda per numero di comuni ed estensione
territoriale3
           Provincia/Città Metropolitana                 Popolazione          Superficie       Densità     Numero
                                                           residenti            Km2           Abitanti/km2 Comuni
1. Salerno                                      SA        1.098.513            4.954,16          222           158

2. Avellino                                     AV           418.306           2.806,07          149           118

3. Caserta                                     CE            922.965           2.651,35          348           104

4. Città Metropolitana di NAPOLI               NA         3.084.890            1.178,93          2.617         92

5. Benevento                                   BN            277.018           2.080,44          133           78

                      Totale                              5.801.692           13.670,95          424           550

La rete di collegamento stradale interprovinciale e interregionale, si articola su pochi assi viari
principali e numerose strade interne di collegamento tra i vari comuni, spesso non agevoli,
conseguenza della morfologia del territorio montuoso-collinare.
Su un territorio dell’estensione di 2.806,07km2, il tessuto stradale di competenza provinciale è di circa
1.600,00 km2, organizzata in quattro ambiti e trenta sottoambiti, al fine di ottimizzarne il
monitoraggio4.

                                                             AMBI TI
         Nord Est Km 410,134            Sud Km 351,241                 Est Km 438,891                 Ovest Km 378,082
       Sottoambito     Km          Sottoambito      Km            Sottoambito      Km             Sottoambito      Km
          N. 01        60,844         S. 01         41,252             E.01          48,450            O. 01         58,521
          N. 02        46,542         S. 02         50,138             E.02          46,190            O. 02         61,049
          N. 03        56,416         S. 03         48,368             E.03          54,446            O. 03         55,095
          N. 04        68,592         S. 04         59,757             E.04          46,042            O. 04         49,058
          N. 05        58,951         S. 05         49,067             E.05          47,465            O. 05         71,457
          N. 06        59,660         S. 06         49,706             E.06          58,956            O. 06         42,790
          N. 07        59,129         S. 07         52,953             E.07          43,295            O. 07         49,112
                                                                       E.08          47,908
                                                                       E.09          46,139

3
    Fonte https://www.tuttitalia.it/campania/96-province. I dati sono aggiornati al 01/01/2019 (ISTAT)
4   Fonte Settore viabilità Provincia di Avellino
                                                                                                                              17
1.4.1 La popolazione residente5

                Anno      Data rilevamento   Popolazione   Variazione    Variazione     Numero          Media
                                               residente     assoluta   percentuale    Famiglie   componenti
                                                                                                  per famiglia
                2001       31 dicembre       429.073           -            -            -           -
                2002       31 dicembre       432.115        +3.042       +0,71%          -           -
                2003       31 dicembre       436.051        +3.936       +0,91%       156.552      2,77
                2004       31 dicembre       437.560        +1.509       +0,35%       158.690      2,75
                2005       31 dicembre       437.414         -146        -0,03%       160.307      2,72
                2006       31 dicembre       437.649         +235        +0,05%       161.561      2,70
                2007       31 dicembre       439.049        +1.400       +0,32%       163.182      2,68
                2008       31 dicembre       439.565         +516        +0,12%       164.887      2,66
                2009       31 dicembre       439.036         -529        -0,12%       165.683      2,64
                2010       31 dicembre       439.137         +101        +0,02%       167.198      2,62
               2011 (¹)      8 ottobre       438.691         -446        -0,10%       167.511      2,61
               2011 (²)      9 ottobre       429.157        -9.534       -2,17%          -           -
               2011 (³)    31 dicembre       428.855        -10.282      -2,34%       167.913      2,55
                2012       31 dicembre       428.523         -332        -0,08%       168.496      2,54
                2013       31 dicembre       430.214        +1.691       +0,39%       168.578      2,55
                2014       31 dicembre       427.936        -2.278       -0,53%       168.555      2,53
                2015       31 dicembre       425.325        -2.611       -0,61%       168.373      2,52
                2016       31 dicembre       423.506        -1.819       -0,43%       168.690      2,50
                2017       31 dicembre       421.523        -1.983       -0,47%       168.906      2,48
                2018       31 dicembre       418.306        -3.217       -0,76%       169.129      2,46

5   https://www.tuttitalia.it/campania/provincia-di-avellino/statistiche/indici-demografici-struttura-popolazione/

                                                                                                                     18
A                                                           T ta(e
                    0 14 a     i   15 64 a     i    65' a     i                 Et+ ,edia
    1° gennaio                                                    reside ti
       2002           69.745         278.233         81.095        429.073         40,1
       2003           69.004         280.511         82.600        432.115         40,3
       2004           68.054         284.241         83.756        436.051         40,5
       2005           66.938         285.575         85.047        437.560         40,8
       2006           65.566         286.109         85.739        437.414         41,1
       2007           64.332         287.306         86.011        437.649         41,4
       2008           63.216         289.960         85.873        439.049         41,6
       2009           62.052         291.112         86.401        439.565         41,9
        2010          61.121         291.609         86.306        439.036         42,1
        2011          60.512         292.206         86.419        439.137         42,4
        2012          58.649         284.384         85.822        428.855         42,7
        2013          57.740         283.872         86.911        428.523         43,0
        2014          57.122         284.721         88.371        430.214         43,2
        2015          55.747         282.918         89.271        427.936         43,6
        2016          54.582         281.145         89.598        425.325         43,8
        2017          53.591         279.388         90.527        423.506         44,1
        2018          52.532         277.863         91.128        421.523         44,3
        2019          51.281         275.166         91.859        418.306         44,7

Dall’analisi dei dati, emerge, anche per l’anno 2019, il trend regressivo. L’indice di vecchiaia, quale
grado di invecchiamento della popolazione, dato dal rapporto percentuale tra il numero degli
ultrasessantacinquenni ed il numero dei giovani fino a 14 anni, evidenzia come per la provincia di
Avellino ci sono 179,10 anziani ogni 100 giovani.

                                                                                                    19
1.4.2 La popolazione scolastica e l’offerta formativa6

 Distribuzione della popolazione per età scolastica (anno scolastico 2018/2019)

                                            T ta(e        di cui stra ieri
Età    Totale Maschi   Totale Femmine
                                        Maschi+Femmine      Maschi      Femmine   M+F   %
  0         1.555         1.541              3.096             70          63     133       4,3%
  1         1.579         1.509              3.088             60          70     130       4,2%
  2         1.568         1.456              3.024             54          59     113       3,7%
  3         1.591         1.496              3.087             44          49      93       3,0%
  4         1.619         1.610              3.229             63          55     118       3,7%
  5         1.713         1.593              3.306             63          47     110       3,3%
  6         1.700         1.636              3.336             49          59     108       3,2%
  7         1.838         1.725              3.563             56          50     106       3,0%
  8         1.875         1.778              3.653             55          54     109       3,0%
  9         1.864         1.857              3.721             49          45      94       2,5%
 10         1.933         1.810              3.743             57          52     109       2,9%
 11         1.943         1.847              3.790             61          31      92       2,4%
 12         1.988         1.788              3.776             35          45      80       2,1%
 13         2.072         1.967              4.039             54          37      91       2,3%
 14         2.078         2.003              4.081             62          55     117       2,9%
 15         2.089         1.968              4.057             55          45     100       2,5%
 16         2.118         1.988              4.106             66          57     123       3,0%
 17         2.170         2.075              4.245             72          49     121       2,9%
 18         2.311         2.097              4.408            114          42     156       3,5%
Totale popolazione scolastica               20.897
fascia età 14 -18 anni

 6https://www.tuttitalia.it/campania/provincia-di-avellino/statistiche/popolazione-eta-scolastica-2018/
 Dati sull’offerta scolastica fonte: Servizio Programmazione Provinciale della rete scolastica

                                                                                                          20
Sulla potenziale utenza delle scuole di secondo grado, per l’anno scolastico 2018-2019 (20.897), ha
frequentato le scuole della provincia un’utenza di 18.669, suddivisa tra gli istituti del capoluogo e
quelli dei comuni della provincia7.
Dal punto di vista del DIMENSIONAMENTO DELLA RETE SCOLASTICA E DELL’OFFERTA
FORMATIVA           delle scuole di ogni ordine e grado, si riportano gli estremi di approvazione dei
provvedimenti presidenziali per l’anno scolastico 2020/2021 di RIORGANIZZAZIONE E
PROGRAMMAZIONE                 DELLA       RETE      SCOLASTICA     (N.   83   DEL   21/10/2019)   NONCHE’   DI
PROGRAMMAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA (N. 92 DEL 6/11/2019)                          come trasmessi alla Regione
Campania.

    1.4.3 Il Patrimonio edilizio scolastico8
Gli edifici scolastici che ospitano gli istituti di secondo grado del territorio di competenza della
Provincia sono cinquantacinque (55) suddivisi tra sedi centrali e succursali e dislocati tra la città
capoluogo e i diversi Comuni del territorio.
In particolare la città di Avellino conta sedici (16) edifici scolastici con 9.406 alunni e i Comuni del
territorio contano trentanove (39) edifici scolastici con 9.187 alunni.
Gli edifici scolastici ricomprendono le palestre, che vengono concesse sulla base di apposite
convenzioni, secondo quanto stabilito dal vigente Regolamento per la concessione delle palestre
annesse alle scuole ed istituti di pertinenza della provincia di Avellino, approvato con delibera di
consiglio Provinciale n. 127/2018, in orario extrascolastico a società sportive che offrono servizi
sportivi ai cittadini.

7   Dati Servizio Edilizia Scolastica della Provincia di Avellino
8   Dati Servizio Edilizia Scolastica della Provincia di Avellino
                                                                                                             21
22
23
24
25
1.4.4 Le attività produttive
Dai dati strutturali relativi all’anno 2019, elaborati da InfoCamere, nel territorio della provincia di
Avellino risultano registrate 44.493 imprese9:
                                        IMPRESE REGISTRATE AL 31/12/2019
              Imprese attive                                                                    38.116
              Imprese inattive                                                                      3.728
              Imprese sospese                                                                         43
              Imprese con procedure concorsuali                                                     1.149
              Imprese in scioglimento/liquidazione                                                  1.457
              Totale                                                                            44.493

                         IMPRESE REGISTRATE PER FORMA GIURIDICA AL 31/12/2019
              Società di capitali                                                               11.658
              Società di persone                                                                    4.619
              Imprese individuali                                                               26.773
              Cooperative                                                                           1.005
              Consorzi                                                                               156
              Altre forme                                                                            282
              Totale                                                                            44.493

                       IMPRESE REGISTRATE PER SETTORE ECONOMICO AL 31/12/2019
              Agricoltura e attività connesse                                                   11.337
              Attività manifatturiere, energia, minerarie                                           4.220
              Costruzioni                                                                           4.777
              Commercio                                                                         10.666
              Turismo                                                                               2.673
              Trasporti e spedizioni                                                                 791
              Assicurazioni e credito                                                                693
              Servizi alle imprese                                                                  3.322
              Altri settori                                                                         2.546
              Totale imprese classificate                                                       41.025
              Totale imprese registrate                                                         44.493

9   Fonte Camera di Commercio Avellino: http://www.av.camcom.gov.it/files/Statistica/AV_20201.pdf
                                                                                                            26
Incidenza percentuale imprese registrate per settori economici
                                                            % su       % su     % su totale   % su
                                                            totale    totale    area (Sud e   totale
                                                          provincia   regione      Isole)     Italia
            Agricoltura e attività connesse                 27,6       11,1         18,3      13,1
            Attività manifatturiere, energia,               10,3        9,1         8,7       10,3
            minerarie
            Costruzioni                                     11,6       13,0         12,8      14,6
            Commercio                                       26,0       37,4         31,8      26,6
            Turismo                                          6,5        7,8         7,7        8,1
            Trasporti e spedizioni                           1,9        3,0         2,7        3,0
            Assicurazioni e credito                          1,7        1,9         1,8        2,2
            Servizi alle imprese                             8,1       10,0         9,3       15,1
            Altri settori                                    6,2        6,7         6,9        7,1
            Totale                                           100        100         100        100
Nel primo trimestre del 2020 risultano 618 nuove iscrizioni sul territorio avellinese10. La variazione di
iscrizioni rispetto al primo trimestre dell’anno precedente ha registrato un incremento (+3,9%), che
risalta notevolmente rispetto alla tendenza nazionale (-15,5%). Il dato è in parte peggiorato se si
considera che aumentano le cancellazioni (+19,3%), le entrate in scioglimento (+43,5%), di contro
diminuiscono i fallimenti (-30,8%, anche se in termini numerici si parla di valori esigui).
Le iscrizioni di nuove società, se analizzate per le diverse forme societarie, rilevano una decrescita di
tutte le categorie di impresa, ad eccezione delle imprese individuali, che conducono il saldo in
positivo.
Le nuove aperture sono collocate soprattutto nella stessa provincia, che conta il 64% sul totale delle
nuove iscrizioni. Lo stesso vale per le chiusure (71,8% sul totale chiusure).

10Fonte Camera di Commercio Avellino:
http://www.av.camcom.gov.it/files/Statistica/analisi%201%20trimestre%202020%20Avellino.pdf
                                                                                                       27
1.4.5 Gli organi di governo
La Legge n. 56/2014 ha trasformato le Province da Enti esponenziali di un territorio, che ne eleggeva
direttamente i propri rappresentanti, a Enti di “secondo livello”, espressione dei Consigli Comunali
presenti nella circoscrizione territoriale.
Gli Organi di Governo della Provincia sono, oltre all’Assemblea dei Sindaci dei 118 Comuni, il
Presidente della Provincia e il Consiglio Provinciale, composto da 12 consiglieri oltre al Presidente.
Il 1 novembre 2018, a seguito delle consultazioni elettorali del 31 ottobre 2018 è stato eletto il
Consiglio Provinciale in carica e il Presidente della Provincia Avv. Domenico Biancardi. Nella seduta
consiliare del 19 novembre 2018 con delibera n. 6, il Presidente ha designato, tra i consiglieri eletti, il
Vicepresidente, nella persona del consigliere provinciale Sindaco di Candida dott. Fausto Picone.
Il Presidente, con proprio decreto n. 6 del 16/04/2019, ha conferito, ai sensi dell’art. 14, comma 3
dello Statuto, le deleghe ai Consiglieri, dandone comunicazione al Consiglio nella seduta del
9/05/2019 (Delibera di C.P. n. 74 del 9/05/2019), come di seguito riportato:
 Consigliere                        Delega
                                     •   Promozione del Patrimonio storico-culturale, Musei, Biblioteche e
 DI CECILIA Franco                       Pinacoteche (in condivisione con la consigliera Rosa Anna Maria Repole)
                                     •   Viabilità̀ e Infrastrutture stradali -Ambito Nord

 GALDO Gerardo                       •   Ambiente e Trasporto in ambito provinciale

 GIAQUINTO Girolamo                  •   Edilizia Scolastica e Patrimonio

                                     •   Bilancio e Forestazione
 GRAZIANO Giuseppe
                                     •   Fondazione Irpinia

 LENGUA Caterina                     •   Controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e
                                         promozione delle Pari Opportunità

                                     •   Contenzioso
 MERCOGLIANO Antonio                 •   Servizio pianificazione territoriale provinciale di coordinamento e assetto
                                         del territorio
                                     •   Viabilità e Infrastrutture stradali -Ambito SUD - OVEST ed EST

 PELOSI Vito                         •   Formazione
                                     •   Promozione del Patrimonio storico-culturale, Musei, Biblioteche e
 REPOLE Rosa Anna Maria                  Pinacoteche (in condivisione con il consigliere Franco Di Cecilia)
                                     •   Promozione del territorio

                                                                                                                   28
1.4.6 La struttura organizzativa
L’analisi strategica dell’Ente non può prescindere dall’analisi della situazione di fatto, partendo dalle
strutture organizzative.
La legge n. 56/2014 ha inciso sulle funzioni fondamentali e i compiti attribuiti alle Province,
unitamente alla Legge Regionale n. 14/2015 che ha individuato le attività e i servizi riconducibili alle
funzioni non fondamentali delle Province.
Alla luce delle richiamate normative risulta il seguente quadro:
FUNZIONI FONDAMENTALI:
a) pianificazione territoriale provinciale di coordinamento, tutela e valorizzazione dell’ambiente (in
   concorrenza con le Regioni);
b) pianificazione dei servizi di trasporto in ambito provinciale, autorizzazione e controllo in materia
   di trasporto privato, costruzione e gestione delle strade provinciali;
c) programmazione provinciale della rete scolastica di istruzione superiore e gestione dell’edilizia
   scolastica;
d) raccolta ed elaborazione dati ed assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali;
e) controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e promozione delle pari
   opportunità sul territorio provinciale.

FUNZIONI NON FONDAMENTALI MANTENUTE DALLA PROVINCIA AI SENSI
DELLA L.R. N. 14/2015
a) biblioteche, musei e pinacoteche.

FUNZIONI DELEGATE
a) forestazione.
Tenendo conto del quadro delle competenze e delle funzioni, con Provvedimento Presidenziale n. 15
del 20/12/2018, modificato con Provvedimento Presidenziale n. 8 del 5/02/2019, l’Ente ha
aggiornato la macrostruttura.
Il nuovo assetto organizzativo, come di seguito rappresentato, si articola in due aree, quattro
settori di line che coincidono, sostanzialmente, con gli ambiti di competenza riconducibili alle
funzioni fondamentali assegnate agli Enti di Area Vasta dalla citata legge n. 56/2014 e due di staff
(Ufficio di Gabinetto e Avvocatura), oltre alla Segreteria /Direzione Generale.

                                                                                                      29
30
Ai richiamati provvedimenti presidenziali, sono seguite le determine n. 1165 del 4/06/2019 di
approvazione della microstruttura organizzativa dell’Area Amministrativa e Sviluppo Locale – Settori
1 e 2 e n. 1176 del 6/06/2019 di approvazione della microstruttura organizzativa dell’Area Tecnica e
Governo del Territorio – Settori 3 e 4 -, demandando alle P.O. l’individuazione delle unità semplici e
complesse, sulla base delle risorse a disposizione. Le P.O. hanno proceduto alla predetta
individuazione con specifiche disposizioni di servizio.

    1.4.7 Le risorse umane11
I sui “numeri” e sull’età media del personale in servizio, denotano aspetti di criticità non
sottovalutabili, in termini di garanzia dell’efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa
dell’Ente.

                     NUMERO DEI DIPENDENTI IN SERVIZIO NELL’ENTE ANNO 2019 (AL 1 GENNAIO)
                         Dirigenti tempo determinato                              n. 1

                         Funzionari D3                                            n. 5

                         Istruttori Direttivi D1                                  n. 23

                         Istruttori C1                                            n. 40

                         Collaboratori B3                                         n. 73

                         Esecutori B1                                             n. 2

                         Operatori A                                              n. 5

                         Totale                                                  n. 149

                         Collaboratori art. 90 TUEL – Staff                      n. 4
                         Presidente

                               NUMERO DIPENDENTI CESSATI A VARIO TITOLO ANNO 2019

                         Istruttori Direttivi D1                                  n. 2

                         Istruttori amministrativi/tecnici - C                    n. 3

                         Esecutore B1                                             n. 1
                         Totale                                                   n. 6

11   Dati Servizio Gestione e Organizzazione Risorse Umane della Provincia di Avellino
                                                                                                   31
NUMERO DIPENDENTI IN SERVIZIO NELL’ENTE ANNO 2019 (AL 31 DICEMBRE)

   Dirigenti a tempo determinato                            n. 1
   Funzionari/Istruttori Direttivi D3                       n. 27
   Istruttori Amministrativi/Contabili/Tecnici - C1         n. 37
   Collaboratori/Esecutori      B3/B1   compresi   n.   9   n. 83
   dipendenti assorbiti, nel corso dell’anno 2019, nei
   ruoli su funzione delegata
   Operatori A                                              n. 5
   Totale                                                   n. 153
   Collaboratori art. 90 TUEL – Staff Presidente            n. 4

                     ETA’ MEDIA DEL PERSONALE

                                                                     32
Trend personale
                                                                                                  Variazione
                                  In servizio al                 In servizio al
            Personale                            Assunti Cessati                   Totale Anno     su anno
                                    1 gennaio                    31 dicembre
                                                                                                  precedente
Dipendenti di ruolo a tempo
                                       296          0       40          256
determinato
Dirigenti a tempo determinato           2           0        1           1
                                                                                    262    2015    -12,37%
Altro personale a tempo
determinato (Collaboratori art.         2           4        1           5
90 TUEL – Staff Presidente)

Dipendenti di ruolo a tempo
determinato                            256          0       46          210
Dirigenti a tempo determinato           1           1       0            2
                                                                                    217    2016    -17,18%
Altro personale a tempo
determinato (Collaboratori art.
90 TUEL – Staff Presidente)             5           0        0           5

Dipendenti di ruolo a tempo
determinato                            210          0       4*         206**
Dirigenti a tempo determinato           2           0       0            2
                                                                                    213    2017    -1,84%
Altro personale a tempo
determinato (Collaboratori art.         5           0                    5
90 TUEL – Staff Presidente)

Dipendenti di ruolo a tempo
                                       151          0        7          144
determinato
Dirigenti a tempo determinato           2           0        1           1
                                                                                    149    2018    -31,34%
Altro personale a tempo
determinato (Collaboratori art.
90 TUEL – Staff Presidente)             5           4        5           4

Dipendenti di ruolo a tempo
                                       149          0        6        152***
determinato
Dirigenti a tempo determinato           1           0        0           1
                                                                                    157    2019     5,26%
Altro personale a tempo
determinato (Collaboratori art.
90 TUEL – Staff Presidente)             4           0        0           4

* Comprensivo di 2 unità fuori dotazione organica appartenenti ai Centri per l'impiego
** Comprensivo di 43 unità fuori dotazione organica appartenenti ai Centri per l'impiego
*** Comprensivo di 9 unità appartenenti alla funzione delegata Musei e Biblioteche
Fonte: Elaborazione dati forniti dal Servizio Organizzazione e Gestione Risorse Umane

La tabella mostra il trend del personale della Provincia di Avellino. Dal 2014, anno della riforma, ad
oggi il dato mostra una dotazione organica inferiore rispetto all’annualità precedente. Il dato positivo
del 2019 è dovuto al fatto che sono state riassorbite, nei ruoli della Provincia, 9 unità appartenenti
alle funzioni delegate dalla Regione Campania.
                                                                                                            33
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