Provider Santa Viola Catalogo Corsi di Formazione
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Provider Santa Viola Catalogo Corsi di Formazione
Indice Corsi 1 Area Igiene 6 2 Area Cardiologica 8 3 Area Emergenziale 11 4 Area Educazione anziani 16 5 Area Neurologica/Geriatrica 21 6 Area Psicologica/Neuropsicologica 24 7 Area Relazionale 28 8 Area Psichiatrica 32 9 Area Fisioterapica 36 10 Area Qualità 45 Albo docenti 47 Modalità di iscrizione 50 Come raggiungerci 51 Calendario & Prezzi 52
Presentazione Il Presidio Ospedaliero Accreditato Santa Viola, struttura fondatrice del Consorzio Colibrì, è Provider ECM della Regione Emilia Romagna N° PG20120131044 dal 2012 e certificato ISO 9001 per la progettazione e gestione di eventi formativi dal 2014. Attraverso i suoi corsi accreditati ECM e NON ECM offre alle strutture sanitarie e socio-sanitarie una formazione specifica volta a migliorare le competenze del personale, la qualità delle prestazioni e dei processi clinici e organizzativi. La formazione erogata dal Provider spazia dal corso in aula alla formazione sul campo e risponde a criteri di qualità definiti dal Codice Etico, tali da garantire docenti qualificati, competenza e cura nella progettazione ed erogazione dell’intero percorso formativo. Gli eventi sono validati dal Comitato Scientifico, presieduto dal dott. Vincenzo Pedone. Dal 2018 una nuova sala corsi presso il Presidio Ospedaliero Accreditato Santa Viola accoglie eventi formativi, costituendo valore aggiunto alle prestazioni fornite dal Provider; rimane comunque aperta la possibilità su richiesta di organizzare corsi anche presso le Strutture interessate. Il Provider Santa Viola 5
Docente Dott.ssa Sandra Cristino Crediti ECM Area L’igiene degli ambienti 1.1 2.6 Igiene Durata e le corrette pratiche di sanificazione 2 ore Destinatari Tutte le figure Presentazione professionali Il corso ha come obiettivo quello di fornire ai discenti le corrette nozio- ni relative all’igiene degli ambienti confinati con particolare attenzione Numero verso il contenimento delle infezioni legate a patogeni veicolati dall’ac- partecipanti qua. Partendo dalle definizioni che sono alla base della profilassi diret- 10 minimo ta, verranno illustrate una serie di nozioni supportate da esperienze sul 25 massimo campo, che potranno meglio orientare gli operatori verso una corretta Tipologia scelta e uso dei disinfettanti. Formativa Programma Residenziale • Nozioni di profilassi diretta • Definizioni ed esempi applicativi • Principi attivi dei disinfettanti • Corretto utilizzo dei disinfettanti • La disinfezione dell’acqua per il contenimento dei patogeni da essa veicolati Docente Dott.ssa Sandra Cristino Crediti ECM 2.6 Legionella: 1.2 Durata conoscere per prevenire 2 ore Destinatari Tutte le figure professionali Presentazione Numero Il corso si pone l’obiettivo di far conoscere il microrganismo Legionel- partecipanti la spp. dal punto di vista eziologico, patogenetico ed epidemiologico, al 10 minimo fine di meglio comprendere e attuare le procedure inerenti il conteni- 25 massimo mento del rischio legionellosi, sia per gli ospiti/pazienti delle strutture socio-sanitarie/ospedaliere, che per i lavoratori stessi. Tipologia Programma Formativa Residenziale • Storia del microrganismo • Eziologia • Patogenicità • Quadro epidemiologico • Aspetti normativi • Strategie di contenimento e controllo. 7
Docente Dott. Vincenzo Pedone Area Introduzione alla lettura 2.1 Cardiologica dell’elettrocardiogramma per Medici di Guardia delle cure intermedie Presentazione Crediti La pratica clinica quotidiana nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie ECM 10.4 delle cure intermedie ha evidenziato la necessità di interpretare il trac- ciato elettrocardiografico in molte delle evenienze critiche in cui il me- Durata dico di guardia è chiamato ad intervenire: la sincope, la dispnea, il do- 4 lezioni lore toracico, le cadute… In quest’ottica il percorso didattico proposto da 2 ore offre al Medico di Guardia l’occasione di familiarizzare con i principi (8 ore tot.) base dell’elettrocardiografia e i quadri patologici di frequente riscontro anche nei pazienti ricoverati in Lungodegenza e in Riabilitazione oppu- Destinatari re nelle CRA. Medici di Guardia Il corso si pone l’obiettivo di formare ed informare i professionisti sani- Numero tari, nello specifico i Medici di Guardia delle strutture intermedie sani- Partecipanti tarie e socio-sanitarie, sul tema dell’elettrocardiografia. In particolare, 10 minimo intende offrire conoscenze e competenze di base per essere in grado, da 25 massimo non Cardiologi, di affrontare specifiche esigenze cliniche di pertinenza cardiaca del paziente con eventi acuti/subacuti. Attraverso lezioni de- Tipologia dicate ai singoli aspetti dell’elettrocardiografia clinica, infatti, si propo- Formativa ne di offrire strumenti concreti per analizzare criticamente un traccia- Residenziale to ECG comprendendone eventuali modificazioni in senso patologico. Programma • Preliminari: razionale, tecnica, ECG normale, le onde, gli assi, gli intervalli • Automatismo eccitabilità: aritmie ipercinetiche sopraventricolari e ventricolari • Conduzione e aritmie ipocinetiche • Ripolarizzazione e cardiopatia ischemica 9
Docente Dott. Vincenzo Pedone 2.2 Introduzione alla Area elettrocardiografia clinica Emergenziale per Medici di Struttura sanitaria e socio-sanitaria delle cure intermedie Crediti Presentazione ECM La pratica clinica quotidiana nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie 10.4 delle cure intermedie ha evidenziato la necessità di interpretare il trac- ciato elettrocardiografico in tutti i pazienti che il Medico di Struttura è Durata chiamato a gestire, essendo la popolazione afferente alle lungodegenze, 4 lezioni alle strutture riabilitative e alle CRA soggetti con caratteristiche anagra- da 2 ore fiche ed epidemiologiche tali che le patologie cardiovascolari risultano (8 ore tot.) molto frequenti. Il percorso didattico proposto offre al Medico di Strut- Destinatari tura l’occasione di familiarizzare con i principi base dell’elettrocardio- Medici grafia e i quadri patologici di frequente riscontro nei pazienti ricoverati in Lungodegenza e in Riabilitazione oppure nelle CRA. Numero Il corso si pone l’obiettivo di formare ed informare i professionisti sa- partecipanti nitari, nello specifico i medici delle strutture intermedie sanitarie e so- 10 minimo cio-sanitarie, sul tema dell’elettrocardiografia contestualizzata nella 25 massimo pratica clinica quotidiana. In particolare, intende offrire conoscenze e competenze di base per essere in grado, da non Cardiologi, di affronta- Tipologia re specifiche esigenze cliniche di pertinenza cardiaca del paziente con Formativa Residenziale eventi acuti/subacuti e di condurre una competente presa in carico del- le croniche patologie cardiovascolari. Attraverso lezioni dedicate ai sin- goli aspetti dell’elettrocardiografia clinica, infatti, si propone di offrire strumenti concreti per analizzare criticamente un tracciato ECG com- prendendone eventuali modificazioni in senso patologico sempre te- nendo presente il quadro clinico di riferimento. Programma • Preliminari: razionale, tecnica, ECG normale, le onde, gli assi, gli intervalli • Automatismo eccitabilità: aritmie ipercinetiche sopraventricolari e ventricolari • Conduzione e aritmie ipocinetiche • Ripolarizzazione e cardiopatia ischemica • Remainder (pericardite, diselettrolitismi, farmaci ed esercitazioni) 10
Docenti Croce Rossa Italiana / Comitato di Bologna Docenti Croce Rossa Italiana / Comitato di Bologna 3.1 BLSD BLSD 3.2 Retraining Crediti Presentazione Presentazione Crediti ECM Il corso BLSD ha l’obiettivo principale di far acquisire gli strumenti co- ECM Il corso BLSD-Retraining costituisce un“refresh” di quanto appreso nel 8 noscitivi e metodologici e le capacità necessarie per prevenire il danno 6.4 corso base con lo scopo principale di far acquisire gli strumenti cono- anossico cerebrale e riconoscere in un paziente adulto lo stato d’inco- scitivi e metodologici e le capacità necessarie per prevenire il danno Durata Durata scienza, di arresto respiratorio e di assenza di polso in una condizione di anossico cerebrale e riconoscere in un paziente adulto lo stato d’inco- 5 ore 4 ore assoluta sicurezza per se stesso, per la persona soccorsa e per gli astanti. scienza, di arresto respiratorio e di assenza di polso in una condizio- Destinatari ne di assoluta sicurezza per se stesso, per la persona soccorsa e per gli Destinatari Personale Per evitare queste gravissime conseguenze occorre ottimizzare i tem- astanti. Personale sanitario pi di intervento, uniformare ed ordinare le valutazioni da effettuare e sanitario le azioni da compiere nell’ambito della cosiddetta catena della soprav- Per evitare queste gravissime conseguenze occorre ottimizzare i tem- Numero vivenza. pi di intervento, uniformare ed ordinare le valutazioni da effettuare e Numero partecipanti partecipanti le azioni da compiere nell’ambito della cosiddetta catena della soprav- 10 minimo 10 minimo Programma vivenza. 18 massimo 18 massimo • Acquisire e schematizzare le conoscenze relative al trattamento Tipologia dell’arresto cardiocircolatorio con defibrillatore semiautomatico Programma Tipologia Formativa esterno secondo le linee guida Italian Resuscitation Council (IRC) • Richiamo teorico della sequenza BLSD e discussione interattiva Formativa Residenziale • Saper riconoscere l’arresto cardiocircolatorio • Dimostrazione in plenaria della sequenza completa di BLSD Residenziale (interattiva) • Saper gestire un’equipe di soccorso in caso di arresto cardiocircola- (interattiva) • Addestramento a gruppi sulle tecniche di massaggio cardiaco ester- torio no e ventilazione e sequenza BLSD a un soccorritore e a due soccor- Sede Sede • Saper mettere in atto le manovre ed i protocolli per il trattamen- ritori Croce Rossa Croce Rossa to con defibrillatore semiautomatico dell’arresto cardiocircolatorio Italiana Italiana (fibrillazione ventricolare/tachicardia ventricolare senza polso) via Emilia via Emilia Ponente 56 • Acquisire capacità di autocontrollo in risposta a situazioni critiche Ponente 56 Bologna • Acquisire capacità di gestione dell’equipe di soccorso in emergenza Bologna per l’utilizzo precoce del defibrillatore semiautomatico 12 13
Docenti Croce Rossa Italiana / Comitato di Bologna Docenti Croce Rossa Italiana / Comitato di Bologna 3.3 FULL-D FULL-D 3.4 Retraining Crediti Presentazione Presentazione Crediti ECM ECM Il corso Full-D riassume al suo interno tutte le discipline di Rianima- Il corso Full-D Retraining costituisce un “refresh” di quanto imparato 12.8 4.8 zione Cardiopolmonare con l’uso del Defibrillatore e le Manovre Salva- nel corso base. vita Pediatriche. Nel particolare al suo interno troviamo: Consiste in un ripasso di tutte le discipline di Rianimazione Cardiopol- Durata Durata 8 ore • BLSD Adulto (Rianimazione Cardiopolmonare di Base con l’uso del monare con l’uso del Defibrillatore e le Manovre Salvavita Pediatriche. 3,5 ore Defibrillatore) Nel particolare al suo interno troviamo: Destinatari • PBLS-D Pediatrico e Lattante (Rianimazione Cardiopolmonare di • BLSD Adulto (Rianimazione Cardiopolmonare di Base con l’uso del Destinatari Personale Base con l’uso del Defibrillatore) Defibrillatore) Personale sanitario • Le Manovre di Disostruzione delle Vie Aeree nel Bambino e nel Lat- • PBLS-D Pediatrico e Lattante (Rianimazione Cardiopolmonare di sanitario tante (Manovre Salvavita Pediatriche) Base con l’uso del Defibrillatore) Numero • Le Manovre di Disostruzione delle Vie Aeree nel Bambino e nel Lat- Numero partecipanti partecipanti tante (Manovre Salvavita Pediatriche) 10 minimo Programma 10 minimo 18 massimo Il corso formerà i partecipanti alla rianimazione cardiopolmonare in 18 massimo età adulta e pediatrica/neonatale con l’uso del defibrillatore, nonché Programma Tipologia alle manovre di salvavita attraverso lezioni teoriche, esercitazioni pra- Il corso formerà i partecipanti alla rianimazione cardiopolmonare in Tipologia Formativa tiche con l’ausilio di manichini (adulto, bambino e lattante) e casi clini- età adulta e pediatrica/neonatale con l’uso del defibrillatore, nonché Formativa Residenziale ci simulati ad alta fedeltà, per terminare con un test teorico e pratico. alle manovre di salvavita attraverso lezioni teoriche, esercitazioni pra- Residenziale (interattiva) (interattiva) tiche con l’ausilio di manichini (adulto, bambino e lattante) e casi clini- ci simulati ad alta fedeltà, per terminare con un test teorico e pratico. Sede Sede Croce Rossa Croce Rossa Italiana Italiana via Emilia via Emilia Ponente 56 Ponente 56 Bologna Bologna 14 15
Docente Dott.ssa Elena Luppi Area La qualità nella cura: 4.1 un percorso di valutazione formativa Educazione Anziani Presentazione Crediti Questa proposta formativa nasce da un progetto di ricerca-formazione ECM sulla qualità della cura nelle strutture per anziani fragili e non autosuf- 25.6 ficienti e propone un percorso di valutazione, autovalutazione e inno- Durata vazione finalizzato all’innalzamento della qualità del servizio, ma so- 4 lezioni prattutto per creare contesti di vita e lavoro più attenti ai bisogni degli da 4 ore utenti e alla qualità della vita degli operatori. Il percorso intende offrire (16 ore tot.) contenuti e strumenti operativi per mettere i professionisti che opera- no in questi contesti nella condizione di analizzare criticamente il pro- Destinatari prio ambito professionale, effettuare un’adeguata analisi dei fabbiso- Medici, gni, individuare punti di forza e criticità, gestire le situazioni complesse Infermieri, e mettere a punto processi partecipati di innovazione. Animatori, L’intento è quello di offrire strumenti pratici che possano accompa- Fisioterapisti, OSS gnare un’equipe verso pratiche di miglioramento di tutti gli aspetti le- gati alla relazione di cura, per innalzare la qualità della vita all’interno Numero dell’organizzazione, sia dal punto di vista degli ospiti, sia dei professio- partecipanti nisti che vi operano. 10 minimo 20 massimo Ci si pone l’obiettivo di: • Definire fabbisogni e standard valutativi per il proprio contesto orga- Tipologia nizzativo Formativa • Pianificare azioni valutative che abbiano funzione formativa e tra- Residenziale sformativa sul contesto (interattiva) • Acquisire metodi e strumenti per analizzare in modo sistematico e intersoggettivo i contesti e i bisogni • Progettare percorsi di innovazione partecipata all’interno delle strutture Programma • La qualità nella relazione di cura e la qualità della vita in una struttu- ra residenziale per anziani fragili e non autosufficienti • La riflessività nella pratica • La prevenzione del burnout • La valutazione come occasione formativa e trasformativa per un contesto: processi e strumenti • La progettazione partecipata come modello organizzativo 17
Docente Dott.ssa Federica Taddia Docente Dott.ssa Federica Taddia 4.2 La gestione non farmacologica La relazione d’aiuto 4.3 dei disturbi psico-comportamentali nei contesti socio-sanitari nella demenza Crediti Presentazione Presentazione Crediti ECM Le manifestazioni comportamentali e psicologiche della demenza sono ECM L’esigenza di dover comunicare in modo adeguato e attento alle esigen- 12.8 sintomi legati ad alterazioni della percezione, del contenuto del pensie- 12.8 ze degli utenti sta diventando una competenza indispensabile nel set- ro, dell’umore o del comportamento che ricorrono spesso nelle perso- tore socio sanitario. Saper accogliere, ascoltare e comprendere le ne- Durata Durata ne affette da demenza e che in certe circostanze possono aumentare. In cessità individuali permette di porre attenzione al processo di cura e di 2 lezioni 2 lezioni questo senso la corretta valutazione dei sintomi, l’accoglienza e la ge- migliorare la qualità della vita della persona coinvolta. La presa di co- da 4 ore da 4 ore (8 ore tot.) stione di tali manifestazioni sollecita quotidianamente gli operatori a scienza che ogni individuo debba essere considerato ben più delle in- (8 ore tot.) ricercare modalità e approcci adeguati. formazioni contenute nella cartella clinica è un elemento fondamenta- Destinatari le per poter permettere di parlare di cura. Destinatari Animatori, Il percorso vuole fornire una formazione teorico-pratica sui sintomi Animatori, RAA, OSS, psico-comportamentali e, attraverso il confronto e il role playing, forni- L’operatore è sempre più spesso chiamato a rispondere ad alcune do- Educatori, Infermieri re l’acquisizione di strumenti pratici. RAA, OSS, mande: Quali sono le finalità del mio intervento? Infermieri In che modo è meglio che mi relazioni? E dopo? Numero Il corso si pone l’obiettivo di saper accogliere e rispondere adeguata- partecipanti Numero mente alle richieste dell’ospite, individuare strategie individuali e di Il corso cercherà di accompagnare l’operatore nella riflessione di tali 10 minimo partecipanti gruppo per stimolare le funzioni cognitive, promuovere l’ascolto attivo quesiti fornendo risposte condivise e strumenti pratici su come affron- 20 massimo 10 minimo e la comprensione delle manifestazioni comportamentali, saper gestire tare la quotidianità relazionale. 20 massimo Tipologia le manifestazioni comportamentali. Il corso si pone l’obiettivo di far conoscere e promuovere consapevolez- Formativa za rispetto al ruolo professionale e al significato della relazione d’aiuto Tipologia Residenziale nell’ambito dei servizi alla persona. Formativa Programma (interattiva) Residenziale • Le funzioni cognitive: attenzione, percezione, ragionamento. Cosa (interattiva) sono e come stimolarle Programma • I disturbi comportamentali: aggressività, ansia e agitazione. Come • La comunicazione pragmatica (assertività e ascolto attivo) accoglierli e affrontarli • Come comunicare con gli utenti • Role playing su deficit sensoriali e cognitivi • Prendersi cura o curare? • Studio e confronto su casi specifici • Esercitazioni: riflessioni sulla pratica 18 19
Docente Dott.ssa Federica Taddia 4.4 La gestione della Area relazione con il familiare Neurologica/ nei contesti socio-sanitari Geriatrica Crediti Presentazione ECM Gli operatori socio-sanitari hanno idee implicite sulle famiglie e i loro 12.8 rapporti con il proprio congiunto che condizionano le relazioni di cura. I familiari invece, prima dell’ingresso nei contesti socio-sanitari si sono Durata organizzati facendo affidamento alle proprie risorse; questo può impli- 2 lezioni care difficoltà nel riuscire a riconoscere le proprie criticità e debolezze da 4 ore (8 ore tot.) che spesso vengono vissute come incapacità e impotenza personale e quindi andando ad inficiare sulla fiducia e sull’affidamento. Destinatari Animatori, Il percorso vuole portare l’operatore a riflettere su tali aspetti in una lo- Educatori, gica di costruzione di nuove modalità relazionali. RAA, OSS, Infermieri Il corso si pone l’obiettivo di far conoscere e promuovere consapevolez- za rispetto all’utilizzo e al significato della gestione della relazione con il Numero familiare nell’ambito dei servizi alla persona. partecipanti 10 minimo 20 massimo Programma Tipologia • Le idee implicite degli operatori rispetto ai familiari Formativa • Le modalità più diffuse di relazione Residenziale • Le tecniche della accoglienza-esplorazione-consolidamento (interattiva) • Esercitazioni e giochi di ruolo: riflessioni sulla pratica 20
Docente Dott. Erik Bertoletti Docente Dott. Vincenzo Pedone 5.1 Decadimento cognitivo, La valutazione 5.2 inquadramento clinico e diagnostico multidimensionale geriatrica per Medici e Infermieri Crediti Presentazione Presentazione Crediti ECM Il corso è finalizzato alla migliore conoscenza delle Demenze e alla ge- ECM La pratica clinico-assistenziale quotidiana nelle strutture sanitarie e so- 12.8 stione multidisciplinare del paziente con decadimento cognitivo. 10.4 cio-sanitarie delle cure intermedie ha evidenziato, con sempre maggior prevalenza degli anziani e dei molto anziani, la necessità di approfondi- Durata Durata Attraverso la presentazione di slide e la discussione interattiva si cer- re il tema della Valutazione Multidimensionale Geriatrica. 2 lezioni 2 lezioni cherà di comunicare come identificare i disturbi psico-comportamenta- da 4 ore da 4 ore (8 ore tot.) li (BPSD), come gestirli e come diagnosticare nonché trattare il pazien- Una delle conquiste più importanti della medicina del secolo scorso è (8 ore tot.) te affetto da Delirium. stato l’approccio olistico applicato alla pratica geriatrica, in cui il clas- Destinatari sico modello bio-medico è stato sostituito da quello bio-psico–sociale Destinatari Medici, sia sul versante valutativo che sul versante del management. Le dimen- Medici e Infermieri, OSS, sioni biologica, psicologica e sociale sono alla base del risultato com- Infermieri Programma Fisioterapisti • Identificazione delle varie tipologie di decadimento cognitivo plessivo identificabile nella dimensione funzionale. Quotidiani sono i Numero • Quali scale per inquadrare il paziente con decadimento cognitivo e riferimenti a questa che è la cultura basale della geriatria che costitui- Numero partecipanti BPSD scono lo strumento indispensabile di valutazione e di gestione del pa- partecipanti 10 minimo 10 minimo • Come gestire il paziente affetto da Demenza con disturbi psico-com- ziente geriatrico. 25 massimo 25 massimo portamentali (BPSD): approccio farmacologico e non farmacologico Il percorso didattico proposto offre al Medico e all’Infermiere che lavora • Inquadramento del Delirium, tipologie, gestione, scale di valutazio- in ospedali di Lungodegenza, in strutture sociosanitarie per la terza età Tipologia Tipologia ne, approccio multidisciplinare (CRA), l’occasione di familiarizzare con le principali caratteristiche del Formativa Formativa paziente geriatrico, con l’approccio multidimensionale o olistico e con Residenziale Residenziale gli strumenti di valutazione globali e dei singoli domìni. (interattiva) Obiettivi Il corso si pone l’obiettivo di formare ed informare i professionisti sani- tari, nello specifico Medici ed Infermieri, delle strutture intermedie sa- nitarie e socio-sanitarie, sui principi teorici e sulle applicazioni concre- te della gerontologia e della geriatria moderne che hanno nell’approccio multidimensionale il loro fondamento ineludibile. 22 23
Docente Dott.ssa Marina Farinelli Area Le emozioni 6.1 Psicologica/ alla base delle relazioni e del comportamento umano Neuropsicologica Presentazione Crediti Le emozioni di base sono essenziali per le nostre azioni e reazioni com- ECM portamentali più immediate ed istintive. Hanno una potente valenza 6.4 in termini di sopravvivenza e adattamento all’ambiente. Sono anche Durata alla base dei nostri sentimenti più complessi e delle condotte relaziona- 4 ore li e sociali, influenzano in generale tutti i campi della nostra vita. Sono spesso inconsce e inconsciamente sono regolate da meccanismi di dife- Destinatari sa e stili relazionali oltre che da strategie cognitive di cui possiamo es- Tutte le figure sere più consapevoli. Possono diventare disfunzionali e generare condi- professionali zioni di disagio soggettivamente avvertite come tali o segnalate da altre persone significative dell’ambiente di vita e di lavoro. Numero partecipanti Il lavoro delle professioni sanitarie implica il contatto quotidiano, ol- 10 minimo tre che con le proprie, con le emozioni altrui. Quelle negative dei pa- 20 massimo zienti sono spesso acuite dalle condizioni di malattia fisica, di dolore, di Tipologia mortificazione, di perdita, di dipendenza. Con queste risuonano gli sta- Formativa ti emotivi dei famigliari. Come operatori della salute siamo quindi con- Residenziale tinuamente esposti e ne possono conseguire contagi e risonanze. (interattiva) Inoltre, non di rado, le nostre reazioni emotive sono uno strumento im- portante per cogliere emozioni dei pazienti e dei famigliari, emozioni che gli stessi, per varie ragioni, non sono in grado di esprimere. Recenti studi evidenziano le basi neuro biologiche delle emozioni che ne mettono in evidenza il collegamento con strutture e funzioni del cor- po e del cervello. Si può pertanto comprendere come le malattie del cor- po e del cervello possono avere direttamente un impatto sulle azioni e reazioni emozionali. Obiettivi • Illustrare in forma sintetica e chiara i sistemi emozionali di base • Calare le conoscenze relative alle emozioni nella quotidianità della pratica clinica in particolare a contatto con i pazienti neurologici e loro famigliari • Rendere le conoscenze acquisite utili per una maggiore padronan- za di Sé, per ridurre il rischio di burnout e per potenziare il lavoro di cura e accoglienza • Porre le basi per la costituzione di gruppi esperienziali volti alla ela- borazione del carico emozionale del lavoro di cura, assistenza e ac- coglienza. 25
Docente Dott.ssa Marina Farinelli Docente Dott.ssa Chiara Simoni Crediti ECM 6.2 Le alterazioni del comportamento Deterioramento cognitivo: 6.3 4.8 nella pratica clinica ospedaliera: caratteristiche del paziente Durata interventi integrati deteriorato in reparto 3 ore Destinatari Presentazione Tutte le figure Ormai in tutti gli studi appare evidente come la popolazione anziana sia professionali in progressivo aumento. Conseguentemente saranno sempre più fre- quenti i casi di persone con possibile deterioramento cognitivo. N°partecipanti È per questo importante approfondire tale tema affiancando ad una co- 10 minimo Crediti ECM Presentazione noscenza teorica specifica delle diverse tipologie di deterioramento uno 16 massimo 6.4 Le alterazioni del comportamento sono di frequente riscontro nella sguardo verso la pratica. quotidianità della pratica clinica ospedaliera. Possono riguardare tutti Tipologia Durata Obiettivi Formativa gli ambiti dell’adattamento umano al proprio ambiente di vita. Possono 4 ore Descrizione delle principali caratteristiche del deterioramento cogniti- Residenziale essere quindi associati ad alternanza sonno/veglia, alimentazione, ses- vo (classificazioni e tipologie) e dei disturbi cognitivi caratteristici per (interattiva) sualità, movimento, evacuazione/minzione, interazione con l’ambiente Destinatari ciascuna tipologia. fisico e sociale e alle strategie comunicativo/relazionali. Tutte le figure Descrivere e acquisire conoscenze circa le principali problematiche co- professionali L’ospedalizzazione non di rado comporta forme di disagio psicofisico le- gnitivo-comportamentali dei pazienti con deterioramento in evidenza gate alle specificità della malattia e alle condizioni ambientali e di vita. all’interno dei reparti di degenza ospedaliera. Strategie per affrontare le N° partecipanti Di fatto durante la permanenza in ospedale cambiano le abitudini, il problematiche cognitivo-comportamentali in reparto. 10 minimo contesto relazionale e comunicativo e cambia complessivamente l’am- 25 massimo biente. Le alterazioni del comportamento hanno solitamente un’origine mul- Tipologia Docente Dott.ssa Chiara Simoni Crediti ECM tifattoriale e vanno inquadrate secondo la prospettiva biopsicosociale. Formativa 4.8 Residenziale Le malattie fisiche e in particolare quelle neurologiche che implicano lesioni cerebrali, le malattie mentali, l’età avanzata, le condizioni di di- Neglect: 6.4 Durata (interattiva) sadattamento psicosociale, l’impiego di farmaci, le alterazioni metabo- i deficit di esplorazione 3 ore liche, sono per esempio condizioni che possono essere associate ad alte- razioni del comportamento. visuo-spaziale e implicazioni cliniche Destinatari Tutte le figure professionali possono intervenire attraverso strategie re- Tutte le figure lazionali per contenere le alterazioni del comportamento del paziente Presentazione professionali e dei famigliari al fine di migliorare la salute e la qualità di vita del pa- Uno dei deficit più invalidanti a seguito delle lesioni all’emisfero cere- brale di destra è il neglect. Questo disturbo di attenzione spaziale in- N°partecipanti ziente e dei famigliari attraverso una presa in carico globale, miglioran- fluisce in modo negativo sulla prognosi del recupero dei pazienti. Co- 10 minimo do altresì il proprio benessere lavorativo prevenendo le manifestazio- noscerlo e implementare una sua riduzione diviene fondamentale per 16 massimo ni del burnout. tutte le figure professionali che sono coinvolte e lavorano con pazienti Obiettivi Tipologia con patologie neurologiche. • Fornire sinteticamente le informazioni teoriche per riconoscere le Formativa Residenziale alterazioni del comportamento attraverso l’osservazione del pazien- Obiettivi (interattiva) te e delle proprie reazioni • Definire il concetto di neglect, esplorando i diversi tipi di neglect e le • Fornire indicazioni per la messa a punto di strategie atte al corretto manifestazioni cliniche. contenimento e alla gestione vantaggiosa delle alterazioni del com- • Evidenziare la differenza tra disturbi visivi e negligenza. portamento tenendo conto del potenziale della intersoggettività • Introdurre l’approccio riabilitativo alla negligenza in contesto ecolo- • Fornire l’occasione di un confronto in gruppo che aiuti a sviluppa- gico e di reparto. re le risorse relazionali all’interno del proprio gruppo di lavoro mul- ti professionale 26 27
Docente Coach Gianluca Zaniboni Area Il valore delle relazioni Relazionale nel processo di cura Presentazione del per-corso Relazioni efficaci e funzionali non solo favoriscono il clima aziendale e la prevenzione del burn-out negli operatori sanitari, ma sempre di più sono un fattore critico di successo di tutta la struttura sanitaria. Non basta più essere bravi a rimettere in piedi il paziente, ma è indi- spensabile prendersi cura anche del percepito della sua esperienza sa- nitaria, sia dal suo punto di vista, sia dal punto di vista dei familiari che intorno a lui ruotano. “Il Valore delle relazioni nel processo di cura” può diventare pertanto uno strumento di intervento organizzativo più ampio, per favorire i ri- sultati operativi dell’organizzazione, il clima aziendale e l’orientamento al paziente/cliente; sono possibili progettazioni personalizzate sulle esi- genze della struttura sanitaria. Il per-corso è diviso in tre moduli da una giornata. 1. Gli Assiomi della Comunicazione 2. Pensieri ed Emozioni nel processo relazionale 3. La gestione dei conflitti Per conoscere i dettagli dei singoli moduli/corsi consulta le due pagine successive. NB: I moduli sono acquistabili anche singolarmente. 29
Docente Coach Gianluca Zaniboni Docente Coach Gianluca Zaniboni Crediti ECM 7.1 Gli Assiomi della Comunicazione Pensieri ed Emozioni 7.2 12.8 Modulo 1 nel processo relazionale Durata Modulo 2 8 ore Destinatari Presentazione Tutto il personale Perché a volte capita che sappiamo cosa vogliamo dire ma sembra che al sanitario, nostro interlocutore arrivi qualcosa di diverso dalle nostre intenzioni? compresi In che modo le emozioni possono favorire o danneggiare la nostra co- Amministrativi e municazione? Staff In questo modulo esploriamo il sistema percettivo-reattivo che contie- N°partecipanti ne l’interazione fra pensieri ed emozioni che sfocia nella nostra comu- Crediti ECM Presentazione 10 minimo nicazione. 12.8 18 massimo Perché con alcune persone ci è più facile relazionarci che con altre? Esi- stono strumenti facilmente utilizzabili che ci permettano di raggiunge- Programma Durata Tipologia re i nostri obiettivi comunicativi nel modo migliore possibile? • Introduzione al Sistema Percettivo-Reattivo 8 ore Formativa Gli Assiomi della Comunicazione sono uno dei più potenti strumenti di • Il ruolo delle emozioni Residenziale lettura e interpretazione delle relazioni. Verranno quindi messe in sce- • L’ascolto attivo (interattiva) Destinatari Tutto il na alcune modalità di relazione perché il partecipante possa imparare a • Capire con le domande personale riconoscere i meccanismi, le modalità e i paradossi della comunicazio- • La riformulazione sanitario, ne efficace. • Esercitazioni compresi Programma Amministrativi • Non si può non comunicare e Staff Docente Coach Gianluca Zaniboni • Contenuto e Relazione Crediti ECM N°partecipanti • Comunicazione Simmetrica e Complementare La gestione dei conflitti 7.3 12.8 10 minimo • Analisi della punteggiatura 18 massimo • Linguaggio analogico e digitale Modulo 3 Durata • Gli Stili relazionali 8 ore Tipologia • Esercitazioni e Role-Play Presentazione Formativa Destinatari Quanta energia si mette in movimento durante un conflitto fra due per- Residenziale Tutto il personale sone? E se si potesse governare, incanalare e indirizzare verso il fare in- (interattiva) sanitario, vece che verso il litigare, che impatto avrebbe nell’organizzazione? compresi Obiettivo della giornata è “allenare” i partecipanti a saper rimanere cen- Amministrativi e trati e presenti al proprio ruolo nelle diverse situazioni di conflitto e so- Staff prattutto saper trovare soluzioni win-win nell’interesse di tutti gli at- tori in campo. N°partecipanti 10 minimo Programma 18 massimo • Conflitto, minaccia od opportunità? • Il ruolo del conflitto nei nuovi modelli organizzativi Tipologia • I 5 stili di risposta al conflitto Formativa Residenziale • La negoziazione nel conflitto (interattiva) • Best Practice & Tecniche • Esercitazioni 30 31
Docente Dott. Paolo Baroncini Area L’Aggressività 8.1 Crediti ECM 6.4 Psichiatrica Durata 4 ore Presentazione Il corso si propone di fornire elementi di base psicologici, psichiatrici, Destinatari normativi, comportamentali, procedurali, per la prevenzione e gestio- Operatori sanitari e non ne dell’aggressività (in tutte le sue forme) nelle strutture di cura e/o as- (vedi dettaglio in sistenza. presentazione) Il corso si rivolge a Medici, Educatori, Psicologi, Infermieri, OSS e altri N°partecipanti operatori socio-sanitari interessati. 10 minimo 25 massimo Tipologia formativa Residenziale (interattiva) Docente Dott. Paolo Baroncini Crediti ECM 6.4 Psichiatria e Psicologia 8.2 Durata Elementi di base 4 ore Destinatari Operatori Presentazione sanitari e non Il corso si propone di fornire elementi di base di psicologia e di psichia- (vedi dettaglio in tria per il corretto riconoscimento delle principali problematiche psi- presentazione) chiatriche nelle persone fragili (anziani, disabili, minori, pazienti psi- chiatrici,etc). Spesso infatti mancano agli operatori sanitari non medici N°partecipanti (educatori, oss, fisioterapisti, assistenti sociali, etc) le nozioni psicologi- 10 minimo che e psichiatriche di base al fine di fornire una corretta informazione 25 massimo al personale medico specialistico e/o all’equipe di lavoro nonché per una corretta gestione del comportamento – problema. Tipologia formativa Residenziale Il corso si rivolge a Medici, Psicologi, Educatori, Infermieri, OSS, Fisiote- (interattiva) rapisti, Assistenti sociali e altri operatori socio-sanitari interessati. 33
Docente Dott. Paolo Baroncini Docente Dott. Paolo Baroncini Crediti ECM Crediti ECM 6.4 La “doppia diagnosi” 8.3 Supervisione relazionale 8.5 38.4 Durata Psichiatria e dipendenza/ e metodologica dell’equipe Durata 4 ore Abuso da sostanze terapeutico-educativo-assistenziale 2 ore /mese, (min. 12 mesi) Destinatari Operatori Presentazione nelle strutture di cura e/o assistenza Destinatari sanitari e non Il corso si propone di fornire elementi di base medici, psicologici, psi- chiatrici, relazionali, normativi nella cura ed assistenza della cosiddet- e/o nei Servizi alla Persona Operatori (vedi dettaglio in sanitari e non presentazione) ta “doppia diagnosi” (abuso/dipendenza da sostanze in comorbidità con (vedi dettaglio in Presentazione patologie psichiatriche), con particolare riguardo alla diagnosi, terapia presentazione) La supervisione si propone di migliorare le dinamiche interne delle N°partecipanti ed assistenza delle crisi astinenziali e da intossicazione dalle principa- equipe di lavoro nelle strutture di cura e assistenza e/o Servizi alla Per- 10 minimo li sostanze di abuso. N°partecipanti sona, con particolare riguardo al miglioramento della metodologia di 25 massimo “Gruppo chiuso” gruppo e alla risoluzione dei conflitti, partendo se necessario dall’anali- 10 minimo Il corso si rivolge a Medici, Educatori, Psicologi, Infermieri, OSS, altri Tipologia si di un caso clinico o di un problema emergente. 25 massimo operatori socio-sanitari interessati. formativa Residenziale Il corso si rivolge ad operatori sanitari e non, facenti parte le equipes Tipologia (interattiva) di lavoro intrastrutturali, previa valutazione concordata fra Direzione formativa della struttura/Servizio e supervisore. Residenziale (interattiva) Crediti ECM Docente Dott. Paolo Baroncini Docente Dott. Vincenzo Spigonardo Crediti ECM 6.4 12.8 Il suicidio 8.4 Principi di Etnopsichiatria 8.6 Durata Durata 4 ore nelle strutture sanitarie e Psichiatria Transculturale 2 lezioni Destinatari e/o socio-assistenziali da 4 ore (8 ore tot.) Presentazione Operatori Presentazione Il corso si pone l’obiettivo di fornire elementi di base di etnopsichiatria, Destinatari sanitari e non Il corso si propone di fornire elementi di base psicologici, psichiatrici, psicologia clinica e antropologia medica. Operatori (vedi dettaglio in presentazione) normativi, comportamentali, procedurali, per la prevenzione e gestio- Il corso è rivolto a clinici e operatori sanitari coinvolti nella cura e assi- sanitari e non ne del rischio suicidario nelle strutture di cura e/o assistenza. stenza di Rifugiati, Richiedenti Asilo, Vittime della Tratta, Vittime di (vedi N°partecipanti Traumi, Minori non Accompagnati e di persone straniere che presen- dettaglio in 10 minimo Il corso si rivolge a Medici, Educatori, Psicologi, Infermieri, OSS, altri tino patologie psichiatriche e/o psicologiche necessitanti un approccio presentazione) 25 massimo operatori socio-sanitari interessati. integrato e specialistico sia a livello territoriale (Servizi Sociali, Ambu- latori, etc.) che in regime di accoglienza in strutture socio-sanitarie. N°partecipanti Tipologia 10 minimo formativa 12 massimo Il corso si rivolge a Medici, Psicologi, Educatori, Infermieri, OSS, Media- Residenziale tori Culturali, Assistenti sociali, Responsabili di strutture e servizi. (interattiva) Tipologia formativa Residenziale (interattiva) 34 35
Docente Dott.ssa Carla Vanti Area L’anca 9.1 Fisioterapica Terapia manuale Presentazione Crediti ECM Il corso si propone di esporre un approccio alle disfunzioni musco- 25.6 lo-scheletriche che trova i suoi fondamenti nel ragionamento clinico e Durata nella pratica clinica basata sulle evidenze, o prove di efficacia. 2 lezioni Le procedure di valutazione e trattamento di tali disfunzioni tramite te- da 8 ore rapia manuale sono entrate sempre più diffusamente nella pratica cli- (16 ore tot.) nica e sono da alcuni anni oggetto di approfondita ricerca scientifica. Destinatari Il trattamento manuale considera le problematiche articolari, neuro- Fisioterapisti muscolari e neurodinamiche. Inoltre le procedure valutative possono essere utilizzate anche per verificare l’esito del trattamento. In accor- N° partecipanti do con quanto emerso dalla letteratura scientifica più recente, verran- 10 minimo no esposte e praticamente simulate le modalità di valutazione e le me- 15 massimo todiche di trattamento mediante mobilizzazione (movimenti fisiologici Tipologia e movimenti di joint play) ed esercizio terapeutico dell’anca. formativa Residenziale Programma (interattiva) • Anatomia Funzionale, Fisiologia e Fisiopatologia dell’anca • La valutazione. Osservazione, esame funzionale, anatomia palpatoria • Esame dei movimenti attivi e passivi e del joint play, esame dei mo- vimenti resistiti • Trattamento con movimenti passivi fisiologici • Trattamento con movimenti passivi accessori • Trattamento muscolare: stretching e rinforzo • Casi clinici, discussione, test di apprendimento 37
Docente Dott.ssa Carla Vanti Docente Dott.ssa Carla Vanti 9.2 Il distretto lombare Tecnica Pompage 9.3 Terapia manuale Teoria, pratica e applicazioni cliniche Crediti ECM Presentazione Presentazione Crediti ECM 25.6 Il Corso si propone di esporre un approccio alle disfunzioni musco- Il corso “Tecnica Pompage: teoria, pratica e applicazioni cliniche” si pro- 50 lo-scheletriche che trova i suoi fondamenti nel ragionamento clinico e pone di fornire al partecipante un completo panorama del trattamento Durata Durata nella pratica clinica basata sulle evidenze, o prove di efficacia. conservativo delle disfunzioni e patologie del sistema muscolo-schele- 2 lezioni 4 lezioni Le procedure di valutazione e trattamento di tali disfunzioni tramite te- trico (comprendenti disfunzioni articolari, neuromuscolari e neurodi- da 8 ore da 8 ore rapia manuale sono entrate sempre più diffusamente nella pratica cli- namiche), attraverso la tecnica manuale del Pompage. (16 ore tot.) (32 ore tot) nica e sono da alcuni anni oggetto di approfondita ricerca scientifica. Il I contenuti del corso comprendono le basi teoriche relative al sistema Destinatari trattamento manuale considera le problematiche articolari, neuromu- miofasciale (il concetto di fascia, le catene miofasciali, la patologia della Destinatari Fisioterapisti scolari e neurodinamiche. Inoltre le procedure valutative possono esse- fascia), i principi terapeutici, le manualità e le applicazioni cliniche del Fisioterapisti re utilizzate anche per verificare l’esito del trattamento. Pompage. I cenni di anatomia funzionale dei distretti coinvolti e il det- N° partecipanti tagliato insegnamento delle metodiche di trattamento mediante Pom- N° partecipanti 10 minimo In accordo con quanto emerso dalla letteratura scientifica più recente, page articolari, muscolari, circolatori e antalgici guidano il partecipan- 10 minimo 15 massimo verranno esposte e praticamente simulate le modalità di valutazione e te ad un utilizzo mirato di questa procedura terapeutica nella propria 15 massimo le metodiche di trattamento mediante mobilizzazione (movimenti fi- pratica clinica. Tipologia Tipologia siologici e movimenti di joint play, trazione e movimenti accessori) e Al termine del corso il partecipante sarà in grado di: formativa formativa tecniche di release miofasciale rivolte al distretto lombare. La discus- • Applicare con correttezza le tre fasi del Pompage (messa in tensione, Residenziale Residenziale (interattiva) sione di casi clinici da parte dei partecipanti consentirà di tradurre le mantenimento, ritorno) e le quattro tipologie di Pompage (articola- (interattiva) indicazioni teorico-pratiche fornite durante il corso in ragionamento re, muscolare, circolatorio, antalgico) clinico su concrete situazioni terapeutiche. • Applicare la tecnica Pompage ai vari distretti corporei (Pompage pre- paratori, Pompage del tronco, Pompage addominali e intercostali, Pompage cervicali e del capo, Pompage del cingolo scapolare, Pom- Programma page di gomito, polso e mano, Pompage del cingolo pelvico, Pompage • Anatomia Funzionale, Fisiologia e Fisiopatologia del rachide lombare di ginocchio, caviglia e piede) • La valutazione. Il trattamento: principi generali secondo le regole di • Integrare il Pompage alle altre procedure di trattamento delle di- predizione clinica sfunzioni muscolo-scheletriche • Esame dei movimenti attivi e del joint play • Formulare un piano di trattamento individualizzato per il paziente, • Esame dei movimenti passivi regionali e segmentari seguendo le principali linee guida e sequenze terapeutiche • Trattamento con tecniche di joint play la trazione e i movimenti • Individuare indicazioni, controindicazioni e precauzioni per l’uso passivi accessori della tecnica Pompage • Trattamento con movimenti passivi fisiologici • Tecniche di release miofasciale Programma • Casi clinici, discussione, test di apprendimento • La fascia: anatomia, fisiologia e patologia. Le catene miofasciali. Il re- lease miofasciale e gli effetti del Pompage • Indicazioni e controindicazioni del Pompage. Le tre fasi e le quattro tipologie di Pompage. La respirazione .... continua 38 39
Docente Dott.ssa Carla Vanti • Esercitazione pratica: la manualità di base del Pompage, i Pompage preparatori (Pompage Globale del Rachide, Pompage Linfatico/Re- Rachide 9.4 spiratorio) • Esercitazione pratica: Pompage del Tronco Prono, Pompage del Tron- Fisioterapia e riabilitazione co Supino, Pompage del Tronco in Flessione. Discussione. nella chirurgia ortopedica • Ripasso e Discussione. Esercitazione pratica: Pompage Lombare prono, Pompage Lombare in estensione, Pompage del Quadrato dei Lombi, Pompage del Grande Dorsale, Pompage della Fascia Prever- tebrale. • Esercitazione pratica: Pompage dell’Obliquo Interno, Pompage Presentazione Crediti ECM dell’Obliquo Esterno, Pompage del Diaframma, Pompage degli Inter- Il corso si propone di fornire al partecipante un completo panorama del 50 costali. trattamento fisioterapico pre-e post-chirurgico del rachide, mediante Durata • Esercitazione pratica: Pompage cervicale C0-C7/D1, Pompage cervi- esercizi, tecniche manuali e terapia strumentale. 4 lezioni cale C0-C1, Pompage cervicale C0-C2, Pompage cervicale in flessio- I contenuti del corso comprendono le informazioni di base relative alle da 8 ore ne, Pompage cervicale in rotazione indicazioni e tecniche degli interventi chirurgici per il rachide cervica- (32 ore tot) • Esercitazione pratica: Pompage cervicale in estensione, Pompage le, dorsale e lombare, nonché l’insegnamento delle procedure terapeu- cervicale seduto, Pompage degli Scaleni, Pompage dello Sterno-clei- tiche per il controllo e la riduzione del dolore e dell’infiammazione, il Destinatari do-occipito-mastoideo. Discussione. recupero del controllo motorio, della forza, della resistenza, della de- Fisioterapisti • Ripasso e Discussione. Esercitazione pratica: Pompage Epicranici strezza e delle abilità. (Frontale, Occipitale, Temporale), Pompage della spalla, Pompage del Il corso guida il partecipante ad un utilizzo mirato di queste procedure N° partecipanti Trapezio Superiore, Pompage dell’Elevatore della scapola, Pompage terapeutiche nella propria pratica clinica. 10 minimo del Trapezio Medio e Inferiore. Al termine del corso il partecipante sarà in grado di: 15 massimo • Esercitazione pratica: Pompage dei Romboidi, Pompage del Piccolo • Informare ed educare il paziente candidato alla chirurgia ortopedica Tipologia Pettorale, Pompage del Grande Pettorale, Pompage del Grande Den- del rachide, per una corretta gestione post-operatoria; formativa tato, Pompage del Deltoide Anteriore e degli Extrarotatori. • Valutare il paziente operato, per identificare impairments e disfun- Residenziale • Esercitazione pratica: Pompage del gomito, Pompage del Bicipite, zioni; (interattiva) Pompage del Tricipite, Pompage del polso, Pompage carpo-metacar- • Scegliere ed applicare le procedure fisioterapiche per il controllo e la pale e trapezio-metacarpale. riduzione del dolore e dell’infiammazione, il recupero del controllo • Il Pompage nella pratica clinica. Pianificazione del trattamento. motorio, della forza, resistenza, della destrezza e delle abilità; • Esercitazione pratica: Pompage intermetacarpale, Pompage me- • Formulare un piano di trattamento individualizzato per il paziente, tacarpo-falangeo, Pompage interfalangeo prossimale della mano, in accordo con le principali linee guida italiane ed internazionali; Pompage interfalangeo distale della mano. Discussione. • Individuare indicazioni, controindicazioni e precauzioni per il trat- • Ripasso e Discussione. Pompage delle sacro-iliache, Pompage della tamento riabilitativo e il recupero delle attività quotidiane. sinfisi pubica, Pompage dell’anca, Pompage dell’Ileo-Psoas, Pompa- Programma ge del Piriforme. 1° giorno • Esercitazione pratica: Pompage del Grande Gluteo, Pompage degli • La riabilitazione post-chirurgica: obiettivi e strategie Ischiocrurali, Pompage degli Abduttori dell’anca, Pompage del gi- • Il processo di guarigione dei tessuti come guida alla riabilitazione nocchio, Pompage del Quadricipite. post-chirurgica • Esercitazione pratica: Pompage del Tricipite Surale, Pompage del- • Esercitazione pratica: procedure di fisioterapia per il controllo la caviglia, Pompage tarso-metatarsale, Pompage intermetatarsa- dell’infiammazione e la riduzione del dolore le, Pompage metatarso-falangeo, Pompage interfalangeo prossima- • Esercitazione pratica: procedure di fisioterapia per il recupero della le del piede, Pompage interfalangeo distale del piede. mobilità e il recupero del controllo motorio • Linee guida e sequenze standard di trattamento. Lavoro di gruppo su • Esercitazione pratica: procedure di fisioterapia per il recupero della casi clinici guidati. forza, della resistenza, della destrezza e delle abilità • Verifica ECM. .... continua 40 41
Docente Dott.ssa Carla Vanti 2° giorno • Il trattamento chirurgico delle lesioni degenerative del rachide cer- La Neurodinamica 9.5 vicale: considerazioni cliniche, procedure chirurgiche e risultati • Riabilitazione post-chirurgica dopo decompressione con stabilizza- Valutazione e trattamento delle zione artroplastica: principi generali disfunzioni fisiche del sistema nervoso • Esercitazione pratica: la valutazione funzionale del paziente operato di chirurgia ortopedica al rachide cervicale • Esercitazione pratica: esercizi per il controllo e la riduzione del dolo- Presentazione Crediti ECM re, il recupero del controllo motorio, della forza, della resistenza, del- Questo corso si propone di esporre un approccio alle disfunzioni fisi- 25.6 la destrezza e delle abilità. che del sistema nervoso che trova i suoi fondamenti nel ragionamento Durata • Il trattamento chirurgico delle fratture e delle lesioni instabili al ra- clinico e nella pratica clinica basata sulle evidenze, o prove di efficacia. 2 lezioni chide cervicale Le procedure di valutazione e trattamento di tali disfunzioni sono en- da 8 ore • Riabilitazione post-chirurgica dopo decompressione con stabilizza- trate sempre più diffusamente nella pratica clinica e sono da alcuni (16 ore tot) zione artrodesica e post-traumatica anni oggetto di approfondita ricerca scientifica. La diagnosi di disfunzione fisica del sistema nervoso consente di impo- Destinatari 3° giorno stare un piano di trattamento più completo, che non considera solo le Fisioterapisti • Il trattamento chirurgico delle discopatie e dell’ernia discale lomba- problematiche articolari e neuromuscolari, ma anche quelle neurodi- re: considerazioni cliniche, procedure chirurgiche e risultati namiche. Inoltre, le procedure valutative possono essere utilizzate an- N° partecipanti • Riabilitazione post-chirurgica dopo microdiscectomia, protesi e pla- che per verificare l’esito del trattamento. 10 minimo stica discale: principi generali 15 massimo In accordo con quanto emerso dalla letteratura scientifica più recente, • Esercitazione pratica: la valutazione funzionale del paziente operato verranno esposte le recenti acquisizioni sull’anatomia, fisiologia e fisio- di chirurgia ortopedica al rachide lombare Tipologia patologia delle disfunzioni fisiche del sistema nervoso, le modalità di • Il trattamento chirurgico della spondilolistesi e della stenosi lomba- formativa valutazione e le principali metodiche di trattamento. re: considerazioni cliniche, procedure chirurgiche e risultati Residenziale Inoltre verranno illustrati e dimostrati praticamente i principali eserci- (interattiva) • Riabilitazione post-chirurgica dopo artrodesi: principi generali zi di auto-trattamento che possono essere proposti al paziente. • Esercitazione pratica: esercizi per il controllo e la riduzione del dolo- re e il recupero del controllo motorio, della resistenza, della destrez- Programma 1° giorno za e delle abilità. • Introduzione, cenni di Anatomia Funzionale, Biomeccanica e Fisio- logia del Sistema Nervoso Periferico 4° giorno • Fisiopatologia delle disfunzioni fisiche del sistema nervoso • Il trattamento chirurgico delle fratture vertebrali su base osteopo- • Principi di valutazione rotica e dell’ernia discale dorsale: considerazioni cliniche, procedu- • Il quadrante inferiore re chirurgiche e risultati • Test di valutazione neurodinamica del quadrante inferiore** • Riabilitazione post-chirurgica dopo vertebroplastica e cifoplastica, • Principi di trattamento neurodinamico riabilitazione post-chirurgica nell’ernia discale dorsale: principi ge- • Esercitazione pratica sul trattamento neurodinamico** nerali • Il trattamento chirurgico della scoliosi: considerazioni cliniche, pro- 2° giorno cedure chirurgiche e risultati • Il quadrante superiore • Riabilitazione post-chirurgica nella scoliosi: principi generali • Test di valutazione neurodinamica del quadrante superiore** • Esercitazione pratica: la valutazione funzionale e gli esercizi nel pa- • Principi di trattamento neurodinamico ziente operato di chirurgia ortopedica al rachide dorsale. • Casi clinici • Discussione su casi clinici. • Esercit. pratica sul trattamento neurodinamico** • Verifica ECM. • Casi clinici • Conclusioni 42 ** S E S S I O N I T E O R I C O - P R AT I C H E 43
Docenti Dott. Simone Ugo Urso e Dott.ssa Stefania Paccasassi 9.6 Drenaggio linfatico manuale Area Corso teorico–pratico Qualità Crediti ECM Presentazione 38.4 Il corso ha l’obiettivo di insegnare le procedure teorico-pratiche del dre- naggio linfatico manuale volto alla terapia del linfedema primitivo e se- Durata condario degli arti inferiori. 2 lezioni In particolare si vuole raggiungere tale obiettivo attraverso la trasmis- da 4 ore sione di: + 2 lezioni da 8 ore • Nozioni teoriche anatomo-morfologiche del sistema linfatico; (24 ore tot) • Nozioni teoriche di fisiopatologia del sistema linfatico: • Indicazioni e controindicazioni del drenaggio linfatico manuale Destinatari (DLM); Fisioterapisti • Applicazioni pratiche delle tecniche di DLM N° partecipanti 9 minimo Programma 10 massimo • Cenni di anatomia venosa e linfatica • Fisiologia del sistema venoso e linfatico Tipologia • Il linfedema: la sua fisiopatologia e la sua diagnosi formativa • Il linfodrenaggio manuale e le sue applicazioni Residenziale • Il bendaggio elasto-compressivo (interattiva) • L’elastocompressione • Terapia di drenaggio con elettro medicali • L’apporto farmacologico • Il linfedema dell’arto superiore • Quadri patologici e approcci fisio-riabilitativi • Norme igienico sanitarie per il linfedema 44
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