PROGRAMMA DEL CANE BENE EDUCATO - CURA E RESPONSABILITA'

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PROGRAMMA DEL CANE BENE EDUCATO
                            CURA E RESPONSABILITA'

                                              Sezione 1

Le necessità del cane.
Ogni proprietario di cani deve essere a conoscenza dei bisogni del suo cane.
• Acqua - Deve sempre essere a disposizione.
• Cibo - 1 o 2 pasti al giorno a seconda del cane.
• Esercizio - Quando possibile dare la possibilità al cane di correre libero e in sicurezza.
• Branco - Il cane ha bisogno di sentirsi parte del branco.
• Leadership - Il cane ha bisogno di sapere chi è il capobranco. Il capobranco non può e non deve
   essere il cane.
• Compagnia ed affetto - Il cane ne ha bisogno, senza eccessi.

Malattia.
Il cane è abitudinario e mostra ogni giorno lo stesso comportamento. Ogni cambiamento repentino
di abitudini da parte sua è sintomo di problemi fisici o psicologici, es.:
• Il cane con appetito normale che rifiuta di mangiare.
• Il cane solitamente attivo che si mostra pigro e svogliato.
• Il cane che vomita ripetutamente.
• Il cane che sporca irregolarmente, feci liquide.
• Perdite di sangue.
• Il cane che rifiuta di alzarsi.
• Stato di incoscienza.
• Convulsioni.
Responsabilità del proprietario.
• Identificazione del cane: tatuaggio o microcip, registrazione presso l’anagrafe canina e l’ENCI.
• Fornire una dieta equilibrata e regolare.
• Non nutrire il cane dalla propria tavola, ma dalla sua ciotola.
• Al cane piace avere un proprio posto per dormire, garantirgliene uno.
• Strofinare il pelo del cane con le mani per verificare la presenza di parassiti o irregolarità cutanee.
• Spazzolare con regolarità il cane, non lasciarlo con il pelo arruffato o infeltrito.
•Il bagno va fatto con moderazione, solo se necessario, poiché distrugge il naturale strato
   idrolipidico del pelo.
• Non permettere che il proprio cane sia un disturbo per gli altri, verificare di averlo costantemente
   sotto controllo.
• Se ci sono altri animali, tenere il cane al guinzaglio.
• Al cane non deve essere concesso di andare in giro da solo.
• Non lasciare che il cane sporchi in luoghi non appropriati.
• Se sporca in luoghi pubblici provvedere a pulire.
•L’abbaiare eccessivo può disturbare, cercare di mantenere il cane tranquillo.
• Non fare entrare il cane in negozi o luoghi dove si vende o serve cibo.
• Non lasciare il cane incustodito se ci si assenta per lunghi periodi.
• Lasciare il recapito e il numero telefonico del veterinario alla persona incaricata di custodire il
   cane.
• Se non si intendono avere cucciolate, parlare con il veterinario per l’eventuale sterilizzazione.
• Se si desidera che la propria cagna abbia i cuccioli, parlarne prima col veterinario e l’allevatore.
• Far indossare al cane la medaglietta di riconoscimento.
• Ricordare che non tutti amano i cani e qualcuno potrebbe non desiderare un approccio, anche
   amichevole, col vostro animale.

                                               Sezione 2

Altre responsabilità.
• Socializzazione: il cane va gradualmente abituato agli altri cani, persone, bambini, traffico, ecc.
   La mancanza di socializzazione può causare problemi di paura nel cane. Trattenere o tirare via il
   cane da ciò che lo spaventa può, alla lunga, peggiorare il problema. Non guardare mai dritto
   negli occhi un cane che non si conosce. Ogni socializzazione va affrontata con le dovute cautele.
• Se si possiede più di un cane: non cercare di educare due o più cani assieme, non solo perché si
   distraggono, ma quando uno viene rimproverato o premiato si rischia di creare nell’altro una
   gran confusione. Addestrare sempre un cane alla volta e solo quando ognuno di essi si comporta
   bene individualmente, lavorare con più cani contemporaneamente.
• A passeggio: non ha importanza quanto ben educato o addestrato sia il cane, in ambienti pubblici
   va sempre tenuto al guinzaglio.
• Guinzaglio: deve essere totalmente sicuro e pratico. Ci sono diversi tipi di collare e guinzaglio a
   disposizione, il conduttore deve sceglierne uno adatto al proprio cane, comodo e che non possa
   fargli male, ma anche resistente alla trazione. Deve verificare che sia in buone condizioni e farlo
   indossare in modo appropriato, così che, in caso di panico, sia impossibile per il cane liberarsene.
• Bambini: quando in famiglia arriva un bebè, è naturale che tutte le attenzioni siano per lui. E’
   perciò importantissimo far sì che il cane non diventi geloso, garantendogli le stesse identiche
   abitudini di prima e lo stesso affetto: deve essere partecipe anche lui del lieto evento.
Bambini.
Bisogna educare i bambini al cane e far loro alcune raccomandazioni.
• Non compiere movimenti improvvisi quando si è vicini ad un cane.
• Non urlare in presenza di cani.
• Non dare mai colpi al cane, specialmente se dorme.
• Non mettere mai il viso vicino al muso del cane.
• Non mangiare vicino ad un cane.
• Non tirare o giocare con la coda, le orecchie, il pelo, ecc.
• Non ignorare mai le minacce di un cane.
• Lavare sempre la mani dopo aver giocato col cane.
• Prima di accarezzare un cane che non si conosce, chiedere sempre il permesso al suo proprietario
   (questo vale anche per gli adulti).
AI BAMBINI VA RICORDATO DI RISPETTARE TUTTI I CANI.

Abbaiare.
L’eccessivo abbaiare disturba, ed il modo in cui viene tenuto il cane a casa può, a volte,
incoraggiare il problema.
• Motivi legati al territorio: il cane abbaia per motivi territoriali di fronte alla porta, o alla finestra
  dove vede/sente arrivare qualcuno. Nel giardino può accadere vicino al cancello, alla siepe o alla
  rete.
• Istinto predatorio: permettere al cane di insistere in questa abitudine peggiora la situazione.
• Insicurezza: costanti attenzioni e rassicurazioni verso un cane insicuro nonché carezze continue,
   possono creare stress quando poi si trova da solo, con conseguenze quali: abbaiare, piagnucolare,
   ululare, ecc.
• Di notte: se è necessario far smettere il cane che abbaia durante la notte, usando un comando
  vocale, bisogna che ciò avvenga da distante. Questo per evitare che impari che abbaiare fa
  accorrere il padrone.

Il cane in macchina (in sosta).
• Ventilazione: bisogna sempre garantire al cane un’ampia ventilazione quando viene lasciato solo
in macchina. Tuttavia, durante l’estate, perfino i finestrini spalancati o oscurati potrebbero non
   dare una sufficiente aerazione; in tali condizioni il cane non va lasciato in macchina.
• Sconosciuti vicino alla macchina: la maggior parte dei cani difende la propria macchina quando
   vi è chiuso dentro, e potrebbe aggressivo verso uno sconosciuto che tentasse di mettere una
   mano attraverso il finestrino o la porta. Il proprietario deve prevenire che questo accada.

In viaggio.
• Il cane va abituato gradualmente ai viaggi in macchina, facendogli fare tragitti brevi.
• Il cane impara presto ad apprezzare la macchina se viene usata per portarlo in ambienti piacevoli.
• Se viene usata la macchina per portare il cane solo in luoghi non graditi, presto mostrerà riluttanza
   per il mezzo ed i trasferimenti in auto possono diventare un problema.
• Il modo in cui il cane viene portato in macchina nei primissimi viaggi determina le sue abitudini
   per i viaggi futuri.
Quando un cane viaggia:
• Non deve poter gironzolare per la macchina (...treno, pullman...).
• Non deve costituire una distrazione per il guidatore.
• Bisogna farlo viaggiare in modo che, in caso di incidente, i rischi per i passeggeri (umani o a 4
   zampe) siano ridotti al minimo.
• Non deve viaggiare con la testa fuori dal finestrino.
Quando sale o scende dalla macchina:
• Deve essere tenuto al guinzaglio.
• Va fatto salire e scendere in maniera controllata.
• Non deve creare disturbo per gli altri.

                                              SEZIONE 3

Salute.
• Vaccinazioni: la prima vaccinazione viene generalmente eseguita a 8/9 settimane; seguire poi le
   indicazioni del veterinario per le vaccinazioni successive ed i richiami annuali.
• Parassiti: il proprietario deve costantemente controllare pelo e cute del cane per verificare
   l’eventuale presenza di pulci o zecche. Consultare il veterinario per la scelta del prodotto da
   usare per eliminare o prevenire il problema.
Parassiti interni.
Ne esistono vari tipi: vermi piatti, tondi, trichiuri, coccidi.
• Ascaridi: la maggior parte dei cuccioli ne possiede fin dalla nascita, trasferitigli dalla madre. Se
   molto infestato, il cucciolo può espellere vermi attraverso il vomito o le feci, e spesso appare con
   l’addome gonfio.
• Tenia: non è altrettanto comune, si trova meno frequentemente nei cuccioli.
• Cura: quando le feci presentano vermi bisogna curare il cane col farmaco adatto. E’ consigliabile
   far eseguire 2 volte l’anno un controllo delle feci al veterinario, più spesso se si tratta di cuccioli
   o di cagne in gravidanza.

Le buone regole.
• Rincorrere: non lasciar mai rincorrere animali, persone o macchine, poiché incrementa il suo
   istinto predatorio.
• Responsabilità: il proprietario deve sempre sapere dove si trova il suo cane e sapere cosa sta
   facendo per evitare situazioni spiacevoli ad altri e/o al cane stesso.
• Terreni coltivati: non lasciare il cane libero su terreni coltivati.
• Cancelli: ricordarsi di chiudere i cancelli.
• Strade di campagna: sono pericolose quanto quelle più trafficate, per strada tenere sempre il
   cane al guinzaglio.
• Quando il cane sporca: il proprietario pulisce.

Versatilità.
I proprietari di cani, ed i loro animali, hanno il diritto di condurre una vita normale a fianco di chi
non possiede animali. Vi sono tuttavia alcune restrizioni e regole da rispettare.
• Identificazione: tutti i cani devono poter essere identificati tramite microcip, tatuaggio ed
   eventualmente medaglietta col nome e numero di telefono del proprietario.
• Sporcare: il proprietario che non pulisce dove il cane sporca è punibile con una multa. In alcuni
   comuni è obbligatorio avere con sé una paletta o attrezzatura simile.
• Salute pubblica: il cane va gestito in maniera da non creare disturbo ad altri.

Psicologia dell’apprendimento.
Il cane impara per abitudine.
• Perciò è probabile che ripeta un’esperienza che è risultata piacevole e che eviti quelle negative.
• Ogni qualvolta compie un’azione l’abitudine si fa più radicata. Perciò cercheremo di premiare le
   buone abitudini e scoraggiare le cattive.
• Incoerenza: l’incoerenza causa confusione. Se il cane impara per abitudine non dobbiamo
   gratificare oggi un’azione e un altro giorno pretendere che non faccia la stessa cosa. Inoltre i
   premi e divieti rivolti al cane devono essere chiari, immediati ed efficaci per facilitare il processo
   di apprendimento.
• Analisi del problema: se durante l’educazione del cane si presentano dei problemi, non si
dovrebbe immediatamente lavorare al sintomo, bensì ragionare da cane per trovare la causa di
  quel problema e agire di conseguenza.
• Il cane che ignora il comando: se il cane impara per abitudine, allora è facile insegnare la
   disobbedienza, per esempio quando ripetiamo al cane un comando per svariate volte senza
   metterlo in condizione di ubbidire.
• Imparare naturalmente: quando un cane esibisce istintivamente un comportamento apprezzabile
   e conveniente (es. si siede quando smettiamo di camminare). Se aggiungiamo regolarmente un
   comando appropriato al comportamento positivo del cane, questo imparerà ad ubbidire
   naturalmente a quel dato comando.
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