Programma d'azione annuale 2019 a favore della Colombia, finanziato dal bilancio generale dell'Unione, per l'adozione del programma di riforma ...
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MEMORANDUM PER IL COMITATO DCI RELATIVO AL Programma d'azione annuale 2019 a favore della Colombia, finanziato dal bilancio generale dell'Unione, per l'adozione del programma di riforma settoriale a sostegno della politica di sviluppo rurale 1. Identificazione Linea di bilancio BGUE-B2019-21.020100-C1-DEVCO Costo totale 18 milioni di EUR di contributo UE Contributo dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS): 1,5 milioni di EUR; contributo dell'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO): 1,5 milioni di EUR. Atto di base Strumento di cooperazione allo sviluppo, Programma indicativo pluriennale 2014-2020 a favore della Colombia 2. COLOMBIA - Contesto La Colombia è un paese a reddito medio-alto, con una democrazia consolidata e istituzioni solide a livello nazionale. Dall'ottobre 2013 ha firmato accordi commerciali con oltre 20 paesi, tra cui l'UE (il suo secondo partner commerciale). Negli ultimi venti anni il paese ha registrato una crescita economica costante (in media del 4,3% tra il 2001 e il 2010 e del 4,5% dal 2011 in poi). La crescita è trainata dal petrolio, dall'industria mineraria, dall'edilizia, dal commercio al dettaglio e dal settore finanziario. Nel 2016 l'economia colombiana è cresciuta dell'1,9%, in particolare per il drastico calo del prezzo del petrolio. Finora la Colombia è riuscita a superare la crisi economica senza entrare in recessione. La situazione economica rimane tuttavia incerta e dipende notevolmente dalle fluttuazioni dei prezzi internazionali dei prodotti di base e dalla forte domanda (soprattutto di petrolio, carbone e caffè). L'agricoltura è diventata un importante motore dell'economia nazionale, con un tasso di crescita consolidato del 6,9% nel 2017, e si è confermata il settore con la crescita più rapida nell'economia colombiana con un tasso del 4,9%, più del doppio rispetto alla media nazionale (2,0% nel 2016, 1,8% nel 2017 e 2,7% nel 2018). I sottosettori diversi dalla produzione del caffè (8,1%) hanno ottenuto risultati particolarmente positivi, così come quello degli animali vivi e dei prodotti di origine animale, che ha registrato un tasso di crescita del 4,1%. Le esportazioni agricole sono passate da 5 770 milioni di USD nel 2010 a 7 369 milioni di USD nel 2017. La Colombia è il secondo partner commerciale dell'UE. La disoccupazione rurale era del 4,3% nel 2017, quando circa 159 000 persone hanno trovato un'occupazione nel settore agricolo. L'agricoltura, l'allevamento, la caccia, la silvicoltura e la pesca impiegano il 63,8% della forza lavoro1. Tra il 1990 e il 2015, l'indice di sviluppo umano della Colombia è passato da 0,592 a 0,727 (alto), collocando il paese alla 95a posizione su 188. Nonostante il netto calo del tasso di 1 Dipartimento amministrativo nazionale di statistica (Departamento Administrativo Nacional de Estadistica, DANE), 2018. 1
povertà, passato dal 49,7% nel 2000 al 28% nel 2016 (di cui l'8,5% di estrema povertà), restano ampi divari tra zone urbane e rurali (il tasso di povertà è ad esempio del 60% a Cordoba, mentre è dell'11% a Bogotà) nonché tra i settori demografici. Il tasso di povertà delle minoranze indigene supera il 64%. La disuguaglianza espressa dal coefficiente di Gini (0,517 nel 2016) è la più elevata della regione. Nel 2015 il rapporto tra occupazione e popolazione era di 61,7. La disoccupazione femminile è però quasi il doppio rispetto a quella maschile. La copertura dei sistemi fognari è del 92% nelle zone urbane e soltanto del 15% in quelle rurali. Le disuguaglianze nella proprietà terriera, tra le più elevate al mondo, si sono inasprite notevolmente negli anni '90, quando i gruppi armati illegali hanno espropriato con la forza i piccoli agricoltori delle loro terre, creando oltre 6 milioni di sfollati. Negli ultimi dieci anni la Colombia è passata dall'essere teatro di un conflitto armato interno alla firma di un accordo di pace con le FARC, strutturato in sei punti: 1) riforma rurale complessiva; 2) partecipazione politica; 3) fine del conflitto; 4) droghe illecite; 5) diritti delle vittime; 6) attuazione, verifica e convalida degli accordi. Il paese deve ancora affrontare sfide connesse allo Stato di diritto (corruzione, impunità) e alla governance (astensionismo elettorale, coercizione e clientelismo, criminalità organizzata). Tali problematiche sono particolarmente gravi nelle zone rurali, dove l'assenza dello Stato si ripercuote negativamente sulla democrazia e sull'erogazione dei servizi pubblici. Nel 2018 in Colombia si sono tenuti due processi elettorali: le elezioni politiche a marzo e quelle presidenziali a maggio-giugno. Nonostante l'esito elettorale, sembra improbabile che l'accordo venga in larga parte respinto. La riforma rurale e l'uso sostenibile delle risorse naturali restano questioni centrali per qualunque soluzione credibile a lungo termine per lo sviluppo della Colombia. 3. Sintesi dell'azione La decisione propone una seconda fase del programma relativo al contratto di riforma settoriale in materia di sviluppo rurale in Colombia. L'azione proposta è del tutto in linea con il nuovo consenso europeo in materia di sviluppo, in cui l'UE e i suoi Stati membri presentano una risposta comune e complessiva alle sfide e agli obiettivi di sviluppo globale stabiliti dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Il programma DRET II interessa l'intero quadro d'azione: "Persone: sviluppo umano e dignità", "Pianeta: protezione dell'ambiente, gestione delle risorse naturali e lotta ai cambiamenti climatici", "Prosperità: crescita inclusiva e sostenibile e posti di lavoro", e in particolare "Pace: società pacifiche e inclusive, democrazia, istituzioni efficaci e responsabili". È inoltre importante sottolineare che, nell'ambito del consenso europeo in materia di sviluppo, la parità di genere e l'emancipazione femminile rappresentano un principio e uno dei motori fondamentali dello sviluppo sostenibile e della cooperazione allo sviluppo dell'UE. L'azione è altresì in linea con il piano d'azione dell'UE in materia di genere 2016-2020 e contribuisce a due priorità tematiche: l'emancipazione economica e sociale di donne e ragazze nonché il dialogo politico e la comunicazione strategica. L'azione proposta rientra nel programma d'azione di Addis Abeba sul finanziamento dello sviluppo, apre la strada a una maggiore partecipazione del settore privato alla cooperazione allo sviluppo e pone particolare attenzione sulla mobilitazione delle entrate nazionali. Infine, è in linea con il programma indicativo pluriennale (PIP) per la Colombia. In particolare, riprende il settore prioritario del PIP "Sviluppo locale e rafforzamento istituzionale", che prevede di "ridurre le disparità tra i territori, rafforzando lo sviluppo 2
economico locale e riportando o potenziando le istituzioni pubbliche nelle regioni dove la presenza dello Stato è debole". Il censimento agricolo nazionale (2014) ha rivelato che vi sono 2,7 milioni di produttori nelle campagne colombiane. Di questi, 725 000 sono produttori locali, ossia il 26,9% del totale, dei quali 459 000 uomini e 265 000 donne. Secondo il censimento, il 45,6% degli abitanti delle zone rurali remote vive in povertà, in base all'indice di povertà multidimensionale corretto, in calo rispetto al 73,7% del 2005 (DANE, 2016). Gli ultimi governi hanno dato priorità al settore rurale. L'amministrazione Santos si è occupata di questo settore con l'adozione della politica pubblica di trasformazione rurale (Política de Transformación del Campo, PTC in spagnolo), nell'ambito del piano di sviluppo nazionale (PSN) per il 2014-2018 "Tutto per un nuovo paese" e come uno dei pilastri principali dell'accordo di pace (punto 1 "Riforma rurale globale"). Nel novembre 2018 il governo Duque ha presentato il piano di sviluppo nazionale (PSN), denominato "Patto per la Colombia, patto per l'equità" per il periodo dal 2018 al 2022, nell'intento di unire il paese in un programma politico che prevede riforme volte ad accrescere sia la produttività che la giustizia sociale. Il patto si basa sul presupposto che la legalità e l'imprenditorialità portino all'equità. Questa politica di settore apporta risposte a questioni strutturali attualmente pertinenti per la Colombia. Tra queste figurano: il mantenimento della pace; l'eradicazione della povertà; l'inclusione sociale; la riduzione delle lacune regionali in termini di sviluppo; il rafforzamento istituzionale a livello nazionale e territoriale/subnazionale; l'uso sostenibile delle risorse naturali; l'attenuazione dei cambiamenti climatici; la promozione della territorializzazione della politica settoriale (come strategia globale, partecipativa e di rafforzamento dell'approccio dal basso verso l'alto), con le opportunità e i limiti insiti nella "strategia nazionale" in materia di sviluppo territoriale. Il nuovo capitolo 5 del PSN, "Campagna e progresso", propone un'alleanza intesa a favorire lo sviluppo e la produttività della Colombia rurale. La priorità perseguita è aumentare gli investimenti pubblici e privati nelle zone rurali e accrescere la produttività dell'agroindustria, in modo da renderla competitiva e in grado di operare sul mercato internazionale. Il PSN mira altresì a promuovere la generazione di reddito rurale, con posti di lavoro di migliore qualità e opportunità di accesso al mercato per i piccoli produttori. L'obiettivo generale dell'azione proposta è contribuire a ridurre la povertà e promuovere una crescita sostenibile e inclusiva nelle aree rurali della Colombia, emarginate e lacerate dai conflitti. In particolare, si sosterrà l'attuazione della politica di sviluppo rurale e delle riforme rurali, ponendo particolare attenzione sull'accesso alle risorse produttive, sull'imprenditorialità e sulla parità di genere. Il programma dovrebbe assegnare la priorità a quattro (4) settori principali: i) Terre: attività volte ad agevolare l'accesso alle terre, promuovere la formalizzazione e coordinare gli esercizi di pianificazione necessari a garantire la produzione, prestando particolare attenzione alle comunità etno-territoriali. ii) Beni pubblici e attività produttive: attività finalizzate a sostenere la promozione, il coordinamento e l'attuazione di processi di trasformazione produttiva, sociale e istituzionale delle zone rurali prioritari al fine di sviluppare le capacità delle famiglie e delle comunità beneficiarie e di ridurre le disparità regionali. 3
iii) Servizi finanziari: attività che consentono l'accesso ai servizi finanziari per i piccoli produttori rurali, incluso il credito. In questo contesto si potrebbe altresì facilitare l'accesso alle linee di credito internazionali (eventualmente dalla Banca europea per gli investimenti, BEI). iv) Donne/genere: attività che integrano la dimensione di genere nell'elaborazione delle politiche e negli strumenti politici, in particolare per la generazione di reddito e l'accesso agli alloggi rurali. Se da un lato i settori prioritari summenzionati rientrano nella politica settoriale e saranno monitorati dagli indicatori proposti per il contratto di riforma settoriale in questione, dall'altro le misure di sostegno consentiranno di fornire l'assistenza tecnica necessaria per colmare le lacune del quadro istituzionale. Il dialogo politico sarà importante anche per dibattere della necessità di accelerare la riforma rurale, rafforzandone al tempo stesso la sostenibilità e l'approccio inclusivo. Si prevede che l'azione proposta contribuirà a realizzare: 1). progressi in termini di coerenza ed efficacia delle politiche; 2). miglioramenti della qualità e della copertura dell'erogazione dei servizi di sviluppo rurale, nello specifico: a. le popolazioni rurali emarginate, in particolare le vittime del conflitto, gli ex combattenti, i migranti, le comunità indigene e quelle afro-colombiane avranno accesso alla terra in diverse forme giuridiche: proprietà privata, comunale, fondiaria o qualsiasi altro accordo giuridico; b. le comunità rurali avranno accesso a beni pubblici e fattori produttivi (incluso il credito) che consentano loro di avere maggiori guadagni e opportunità di lavoro; c. le donne delle zone rurali avranno il potere di agire come attori socioeconomici essenziali nello sviluppo rurale e di influenzare le politiche pubbliche del settore; 3). miglioramenti qualitativi nel settore della gestione delle finanze pubbliche, in particolare per quanto riguarda l'esecuzione del bilancio, gli appalti pubblici, l'audit interno ed esterno e la mobilitazione delle risorse nazionali. COMUNICAZIONE E VISIBILITÀ La delegazione in Colombia si avvale di un contratto per la comunicazione e la visibilità, al fine di garantire una comunicazione adeguata riguardo all'identità, ai valori e alle attività dell'UE nel paese. Questo aspetto riveste particolare importanza nel caso dei contratti di riforma settoriale. L'assistenza di un gruppo di esperti in comunicazione ha accresciuto la visibilità dell'UE nei media e ha permesso di passare da informazioni su quanto realizzato dai progetti a informazioni su cosa è l'Unione europea. L'azione promuoverà una comunicazione strategica sulla cooperazione dell'UE in Colombia. Rafforzerà la visibilità e la sensibilizzazione pubblica nei confronti dell'UE, delineando un quadro generale del partenariato tra UE e Colombia, complementare alla visibilità di ogni specifico progetto. 4
4. Costi e finanziamento Contratto di riforma settoriale in materia di sviluppo 21 000 000 EUR rurale Contributo totale dell'UE alla misura 18 000 000 EUR Si invita il comitato a esprimere il proprio parere sull'allegato programma d'azione annuale 2019 favore della Colombia. 5
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