Progetto cofinanziato dai Fondi europei 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna

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Progetto cofinanziato dai Fondi europei 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna
Progetto cofinanziato dai
Fondi europei 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna
Progetto cofinanziato dai Fondi europei 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna
Il progetto
Il terreno all’interno del vigneto è variabile e di      minor utilizzo possibile di input. Da questa necessi-
conseguenza influenza lo sviluppo e le esigenze nu-      tà derivano due obiettivi: da un lato, di massimizza-
trizionali della vite. In un contesto di crescente       re il potenziale enologico di un dato territorio e,
attenzione verso la competitività sui mercati e la so-   dall’altro, di razionalizzare l’utilizzo delle risorse ridu-
   stenibilità in agricoltura, risulta di fondamentale   cendo i costi di produzione e favorendo la sosteni-
      importanza, anche in vigneto, il raggiungi-        bilità ambientale. È in questo contesto che va
        mento di elevati standard qualitativi con il     sempre più consolidandosi l’interesse nei confronti

     Obiettivi del progetto

     • determinare i fabbisogni
       minerali mediante sensori
       di prossimità e da remoto;
     • fornire servizi avanzati per il
       calcolo del bilancio nutri-
       zionale integrati con proce-
       dure di “mapping” delle
       zone del vigneto a diverso
       fabbisogno;
     • definire i sistemi gestionali
       del vigneto a basso impatto
       ambientale.
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della viticoltura di precisione, pratica che consente    operativo, sono state saggiate tecniche innovative di
di gestire il singolo appezzamento in maniera sito-      rilievo spettrale di prossimità e da remoto per la de-
specifica calibrando l’immissione di input in funzio-    terminazione dei reali fabbisogni delle piante ai fini
ne delle reali necessità delle singole piante.           di una più razionale gestione della nutrizione mine-
La fertilizzazione a rateo variabile assume indubbia     rale del vigneto. Nell’ambito del progetto è stata inoltre
centralità nell’ambito dell’agricoltura di precisione,   condotta, attraverso il calcolo dell’LCA (Life Cycle Assess-
ma per permetterne la diffusione in viticoltura sono     ment), la valutazione dell’impatto ambientale che diffe-

                           supporto alla ricerca industriale
necessarie tecnologie, in termini di attrezzature e      renti tecniche gestionali, con particolare riferimento alla
servizi, che facilitino il rilievo e la mappatura dei    fertilizzazione, possono avere sull’ecosistema vigneto.
fabbisogni. Il progetto Nutrivigna integra in manie-
ra sinergica diverse azioni a supporto della ri-
cerca industriale strategica in questo
ambito. Secondo un rigoroso piano
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Rilievo da remoto del vigneto
    Nell’agricoltura di precisione, il rilievo ottico         vere la variabilità dei fabbisogni nutrizionali nel
    “multi-spettrale” della riflessione della luce da         vigneto. Gli indici di vegetazione ottenuti me-
    parte della vegetazione, nel visibile in cui vi è l’as-   diante combinazioni algebriche delle singole
    sorbimento da parte della clorofilla e nell’infraros-     bande spettrali compendiano in un solo valore la
      so vicino (NIR - Near InfraRed) nel quale la            maggior parte delle informazioni sulle condizioni
         vegetazione riflette in funzione del vigore ve-      vegetative contenute nelle diverse bande delle
           geta-tivo, è il mezzo più efficace per descri-     immagini multi-spettrali.

                                                              Il rilievo ottico multi-spettrale può essere effet-
                                                              tuato da remoto (telerilevamento propriamente
                                                              detto o remote sensing) mediante immagini
                                                              multi-spettrali raccolte da sensori montati su
                                                              satelliti o droni (questi ultimi definiti anche con gli
                                                              acronimi UAV o SAPR). Nell’applicazione del tele-
                                                              rilevamento alla viticoltura di precisione l’interes-
                                                              se è stato soprattutto rivolto alle immagini
                                                              multi-spettrali ad altissima risoluzione spaziale
                                                              raccolte da sensori satellitari VHR (Very High Re-

                                                              Oltre allo sviluppo vegetativo per la determinazione dei
                                                              fabbisogni nutrizionali, e specificamente per il fabbisogno
                                                              azotato, risulta interessante acquisire informazioni sulla
                                                              concentrazione di clorofilla per unità di area fogliare e,
                                                              quindi, per area di coltura. Nel visibile le regioni spettrali
                                                              sensibili alla concentrazione di clorofilla nella foglia sono
                                                              quelle del verde e del red-edge, la finestra spettrale, piutto-
                                                              sto stretta, che sta tra il massimo di assorbimento della clo-
                                                              rofilla nel rosso e il rapido aumento della riflessione
                                                              passando dal visibile al NIR.

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solution) o camere montate su drone. I diversi si-         di clorofilla fogliare (basati soprattutto sulle bande
stemi satellitari commerciali VHR hanno reso               del verde e del red-edge), ma manca una valuta-
disponibili immagini multi-spettrali con bande             zione sistematica della loro efficacia a livello ope-
nel visibile, nell’infrarosso vicino (NIR) e recente-      rativo basata sull’intero range di opzioni oggi
mente nella banda red-edge, con una risoluzione            disponibili in termini di bande spettrali necessa-
spaziale ora arrivata a 1,2 m nel caso di WorldView 3.     rie, geometrie di osservazione, scala, frequenza del
Tale risoluzione, comunque, non è ancora suffi-            rilievo e, non ultime, disponibilità e costo del dato.

                                                   la riflessione della luce
ciente a caratterizzare la singola vite dal punto di vi-   A questo proposito recentemente si è assistito a
sta spettrale, obiettivo già a portata di mano             un cambiamento drastico per l’applicazione del
mediante l’osservazione da drone o con sensori             telerilevamento in agricoltura in termini di qua-
montati su macchina, con tutto quanto ne può               lità e fruibilità del dato grazie alla costellazione
conseguire in termini di flessibilità di impiego e di      di satelliti Sentinel-2 del programma Copernicus
accuratezza della prescrizione nella fertilizzazione a     di osservazione terrestre dell’Agenzia Spaziale
rateo variabile.                                           Europea (ESA) che rende disponibili gratuita-
Sebbene ancora oggi l’indice NDVI (Normalized              mente immagini multi-spettrali a una risoluzio-
Difference Vegetation Index) ottenuto da sensore           ne spaziale di 10 metri per le bande nel visibile
portato su macchina, da drone o da satellite sia il più
utilizzato, esso non è sensibile alla concentrazione
di clorofilla fogliare, parametro diagnostico dello
status di nutrizione azotata, ed è fortemente
influenzato dal comportamento spettrale del suolo.
Diversi indici sono stati proposti e testati quali
indicatori specifici di sviluppo vegetativo, anche
resistenti all’effetto del suolo, o di concentrazione

                                                                                                                    5
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e NIR, alta risoluzione spettrale e temporale con                    diverso vigore vegetativo. Questa caratterizzazione
    tempi di rivisita dell’ordine dei pochi giorni.                      spettrale e biofisica ha comportato la raccolta di mi-
    Nel corso dei due anni del progetto Nutrivigna è                     gliaia di firme spettrali mediante spettroradiometria
    stato compiuto un notevole sforzo di caratterizza-                   di campagna nonché la programmazione e l’acqui-
      zione del comportamento spettrale in ambiente                      sizione della pressoché totalità delle tipologie di os-
         semi-controllato di viti sottoposte a diversi livelli           servazione spettrale disponibili da drone e da
           di nutrizione minerale e, in vigneto, in aree a               piattaforme satellitari ad alta e altissima risoluzione.

    Nel progetto sono state sviluppate procedure di analisi dell’immagine multi-spettrali ad altissima risoluzione (drone e VHR)
    funzionali alla caratterizzazione spettrale e geometrica (espansione) della chioma della singola vite. Questi valori di massimo
    dettaglio sono poi stati utilizzati per valutare l’accuratezza con la quale sviluppo vegetativo e concentrazione di clorofilla foglia-
    re possono essere ottenute alle diverse scale e geometrie di osservazione per la mappatura dei fabbisogni nutrizionali del vi-
                                                                                                     gneto ottenendo, in sintesi, le
                                                                                                     seguenti indicazioni applicative:
                                                                                                     • possibilità di usare dati VHR su
                                                                                                     vaste aree per le stime di sviluppo
                                                                                                     vegetativo delle singole viti otte-
                                                                                                     nendo accuratezze accettabili;
                                                                                                     • possibilità di utilizzare indici spet-
                                                                                                     trali basati sul verde, spesso dispo-
                                                                                                     nibili con risoluzioni spaziali mag-
                                                                                                     giori rispetto al red-edge, per la de-
                                                                                                     terminazione della concentrazione
                                                                                                     di clorofilla fogliare;
                                                                                                     • rilevanza della frequenza tem-
                                                                                                     porale con cui sono disponibili i
                                                                                                     dati Sentinel-2, nonostante la re-
                                                                                                     lativa bassa risoluzione spaziale
                                                                                                     per la caratterizzazione della va-
                                                                                                     riabilità delle condizioni vegetati-
                                                                                                     ve nel vigneto.

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Coefficiente di Pearson calcolato per le
correlazioni tra i più importanti para-
metri vegeto-produttivi e gli indici di vi-
gore ottenuti da diverse piattaforme.
* Significatività per p ≤ 0.05
** Significatività per p ≤0.01

                                              immagini da satelliti e droni
La qualità delle immagini e la capacità di acquisire scene su aree vaste rendono i dati satellitari multi-spettrali VHR sicura-
mente competitivi rispetto all’osservazione da drone in caso di programmazione e uso consorziato da parte di più aziende
localizzate in aree vitivinicole specializzate sul territorio, come è il caso più comune della viticoltura italiana.

                                                                                                                                  7
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Rilievo di prossimità

    Il rilievo ottico multi-spettrale può essere effet-    il rilievo multispettrale bensì, con il sensore
    tuato anche mediante sensori di prossimità (pro-       Mecs-VINE ( Casella Macchine Agricole srl),
       ximal sensing), sotto forma di misure punti-        anche tecniche alternative per la caratterizza-
           formi, georeferenziate, raccolte su una         zione dello sviluppo vegetativo.
             porzione di vegetazione nel campo di os-      Per quanto riguarda gli indici di vegetazione, gra-

    servazione di un sensore ottico montato su             zie alla caratterizzazione del comportamento
    macchina, spesso di tipo “attivo” capace di gene-      spettrale in ambiente semi-controllato e in vigne-
    rare la radiazione di cui poi misura la riflessione.   to si è verificata, analogamente al rilievo da remo-
    Nell’ambito delle attività di ricerca industriale      to, la possibilità di utilizzare indici basati sul
    e sviluppo sperimentale rientranti nel pro-            verde anziché sul red-edge per la determinazio-
    getto Nutrivigna non si considera unicamente           ne della concentrazione di clorofilla fogliare

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Nutrizione azotata
Barbera 2016 nel periodo maggio-luglio (DOY = day of year) - Rilievo dell'indice SPAD e dell'assimilazione su singola foglia.

                                                             il sensore Mecs-VINE
anche per i sensori multi-spettrali di prossimità.               misure puntiformi di funzionalità fogliare.
Le misure spettroradiometriche puntiformi di ri-                 Nel dettaglio, sono stati determinati l’indice
flettanza fogliare determinate in vigneto in                     SPAD e gli scambi gassosi (assimilazione, traspi-
funzione della diversa vigoria e in ambiente se-                 razione e conduttanza stomatica) su singola fo-
mi-controllato in risposta a diversi livelli di nutri-           glia che hanno altresì permesso il calcolo
zione minerale, sono state confrontate con                       dell’efficienza di uso dell’acqua.

Effetti di differenti livelli di nutrizione minerale in              Uno specifico indice di vigore, di carattere non spettrale, noto
ambiente semicontrollato.                                            con il nome di Canopy Index (CI) ottenuto mediante il senso-
                                                                     re di prossimità Mecs-VINE ha evidenziato una buona sensi-
                                                                     bilità ai parametri vegeto-produttivi e in particolare al
                                                                     numero di strati fogliari, ovvero alla densità della chioma.

                                                                                                                                        9
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Fertilizzazione a rateo variabile
     Gli indici di vegetazione ottenuti alle diverse sca-     avanzati. Nell’ambito del progetto è stato impie-
     le sono spazializzati in “mappe di vigore” suddivi-      gato un concimatore che consente la distribuzio-
     dendo l'escursione di vigoria del vigneto in un          ne localizzata di concimi, dotato di un sistema di
     determinato numero di “classi” per ciascuna delle        pesatura automatico compensato a controllo
        quali le viti mostrano caratteristiche vegeto-        elettronico nel rispetto della mappa di prescrizio-
          produttive analoghe e, pertanto, simili fabbi-      ne, che garantisce la corretta operatività della
            sogni nutrizionali. L’associazione di una do-     macchina anche in condizioni di forte inclinazio-

     se di fertilizzante commisurata alle reali esigenze      ne del versante. L’aumento dell’efficienza di as-
     della pianta, per ciascun livello di vigoria, consente   sorbimento degli elementi nutritivi distribuiti
     di generare una “mappa di prescrizione” la cui           mediante concimi a rilascio controllato ha
     attuazione è resa possibile dalle tecnologie a           permesso una riduzione delle perdite di azoto in
     rateo variabile (VRT). La distribuzione sito-specifi-    atmosfera e per dilavamento, nonché l’utilizzo di
     ca del concime nel rispetto della mappa di pre-          una ridotta dose di fertilizzante per unità di su-
     scrizione è possibile grazie a macchine in grado di      perficie. Il concime testato è risultato idoneo per
     adeguare automaticamente la dose necessaria in           applicazioni di precisione in vigneto poichè,
     funzione della posizione nel vigneto poiché do-          laddove sia perseguito l’obiettivo di ristabilire l’e-
     tate di ricevitore GNSS e di supporti elettronici        quilibrio vegeto-produttivo, consente di mante-
                                                              nere per alcuni mesi una buona disponibilità di
                                                              azoto per la pianta anche in contesti non irrigui in
                                                              cui la fertilizzazione è solitamente gestita me-
                                                              diante un unico intervento in prossimità del
                                                              germogliamento.

                                                              Sebbene sia risaputo che la correzione della vigoria mostra
                                                              risultati soddisfacenti nel medio-lungo termine, i risultati
                                                              preliminari evidenziano (grafici della pagina a fianco) buone
                                                              risposte alla concimazione differenziata (specialmente nelle
                                                              aree a basso vigore) nel modulare l’equilibrio del vigneto
                                                              rispetto alla distribuzione tradizionale a dose fissa.

10
la distribuzione sito-specifica

            Casella Macchine Agricole srl
Casella Macchine Agricole produce da oltre 60          la geolocalizzazione del sistema, il concimato-
anni macchinari per l’agricoltura dedicandosi,         re riesce quindi a distribuire la quantità di
più di recente, alle tecnologie di precisione tra      concime prestabilita. Spread-SAT è compati-
cui il sensore di prossimità Mecs-VINE e lo            bile con diverse tipologie di concime in sva-
spandiconcime Spread-SAT.                              riate condizioni di pendenza.
Il Mecs-VINE permette di mappare il vigore ve-
getativo e di caratterizzare il microclima del
vigneto. Installato sulla parte anteriore del
trattore e rivolto dal basso verso l’alto, il dispo-
sitivo esegue la scansione dell’intera chioma
per la determinazione dei seguenti parametri:
Canopy Index, temperatura superficiale della
foglia, temperatura ambientale, umidità re-
lativa e spessore della chioma.
Lo spandiconcime Spread-SAT consente di
effettuare la fertilizzazione a rateo variabile
del vigneto sulla base di una mappa di vigore
a cui sono state assegnate dosi di fertilizzante
differenti in base alla vigoria delle viti. Tramite

                                                                                                         11
Servizi di supporto alla viticoltura
     La presenza di carenze nutrizionali è correlata a         il sintomo secondario (es. a settori, diffusi, etc.); la
     sintomi fogliari o a carico di altri organi della         app fornisce quindi una serie di sintomi terziari
     pianta che spesso sono di difficile individuazione        (con foto collegate) che indicano le possibili cau-
     perché non sufficientemente conosciuti o fa-              se delle alterazioni sotto osservazione. La diagno-
        cilmente confondibili con sintomi dovuti ad            si delle carenze è stata integrata in un sistema
           altri stress biotici (malattie fungine) o abioti-   diagnostico completo che permette di correlare i
              ci. Per facilitare la diagnosi delle carenze     sintomi agli agenti causali (biotici e abiotici).

     nutrizionali è stato sviluppato un sistema ad albe-       La comparsa di carenze nutrizionali è sintomo di
     ro che, usando uno smartphone direttamente in             un non corretto apporto di elementi nutritivi. La
     vigneto, permette d’identificare i possibili agenti       fertilizzazione della vite (tipologia, quantità e
     causali dei sintomi sotto osservazione, fornisce          tempistica degli apporti nutrizionali), tuttavia, non
     immagini aggiuntive e testi descrittivi degli agenti      è affatto una banalità, perché condizionata da
     stessi e di come confermare la diagnosi visiva con        molteplici fattori, tra cui le caratteristiche del suo-
     indagini analitiche. S’inizia selezionando, da un         lo, le condizioni meteorologiche, l’obiettivo enolo-
     menu a tendina, l’organo della pianta interessato         gico, ecc. Per facilitare il calcolo della quantità
     (es. foglie, germogli, etc.), il sintomo primario (es.    totale di azoto, fosforo e potassio da apportare al
     alterazione di colore, alterazione di forma, etc.) e      vigneto e la corretta ripartizione nel corso della sta-
                                                               gione in rapporto alle esigenze della pianta, è stato
                                                               sviluppato un modello matematico di bilancio nu-
                                                               trizionale, che considera tutti i parametri chimico-
                                                               fisici-ambientali-produttivi del sistema suolo-
                                                               pianta. Il modello riprende il metodo del bilancio
                                                               utilizzato dalla Regione Emilia–Romagna per i
                                                               disciplinari di produzione integrata e lo integra con
                                                               nuovi dati e funzionalità derivanti dal progetto Nu-
                                                               trivigna. Questo modello è stato integrato in un
                                                               portale web per la gestione sostenibile del vigneto
                                                               chiamato vite.net® fornito da Horta.

12
Haifa Italia Srl
La nutrizione idrico-minerale a rateo variabile non      grazie ad un mirato apporto
può essere solo una questione di differenti quanti-      di elementi (NPK), permette
tà di concime o acqua distribuite all’interno del vi-    di soddisfare le esigenze nu-
gneto ma è strettamente legata alle modalità di          trizionali del vigneto in un
distribuzione e all’ efficienza dei concimi.             unico intervento di fertilizza-
Nell’ambito del progetto NUTRIVIGNA, la ditta            zione. Il suo impiego inoltre
Haifa ha messo a disposizione un concime granu-          consente uno sviluppo equili-
lare completo (NPK+Mg+S) con parte dell’azoto a          brato della vegetazione, sen-
cessione controllata (CRN >46%) grazie alla pre-         za eccessivo vigore, evitando
senza di un’agente ricoprente MCT™ (membrana             antagonismi con l’accrescimento dei grappoli, fa-
di ricopertura semipermeabile e biodegradabile).         vorendo la migliore produzione con formazione di
Tale concime (Multicote Agri 13.5.21+7MgO +14SO3),       aromi e ottimale qualità organolettica.

              diagnosi carenze e apporti ottimali

             Horta srl
vite.net® è un sistema di supporto alle deci-            le razionalizzare le operazioni colturali e mini-
sioni (DSS) per la coltivazione sostenibile della        mizzare gli impatti sulla salute e l’ambiente.
vite, sviluppato da Horta e composto da:
1) un sistema integrato per il monitoraggio in
tempo reale dell’ambiente vigneto (aria, suo-
lo, piante, malattie e insetti) tramite tecniche
IoTs (Internet of Things);
2) un applicativo online che, analizzando que-
sti dati con tecniche di modellistica avanzata
e bigdata, fornisce allarmi e informazioni a
supporto delle decisioni.
Il DSS, tramite un’interfaccia grafica facilmente
interpretabile, fornisce informazioni su condi-
zioni meteorologiche, sviluppo della pianta, pe-
riodi di rischio per peronospora, oidio, botrite e
black rot, livello di protezione garantito dai
trattamenti precedenti, sviluppo dei principali
insetti dannosi, stress abiotici (idrici e termici) e,
da oggi, fertilizzazione. Con vite.net® è possibi-

                                                                                                             13
Sostenibilità ambientale
     La valutazione dell’impatto ambientale, in relazio-            I rilievi non hanno evidenziato una significativa
     ne alle dosi di azoto impiegate, alle differenti               differenza tra le tesi fertilizzate con concime orga-
     tecniche di distribuzione ed ai diversi sistemi ge-            nico rispetto a quelle con concime minerale.
     stionali del vigneto, è stata condotta sia attraverso          Le differenti dosi di azoto (39 e 78 kg N/ha anno)
        il calcolo della LCA che mediante il rilievo delle          distribuite in vigneto a rateo variabile con interra-
            emissioni di ammoniaca (gas acidificante e              mento ed in prossimità delle viti, impiegando conci-
              precursore delle polveri sottili) e di protos-        mi a cessione controllata, non hanno determinato

     sido d’azoto (potente gas serra) dal suolo.                    un incremento significativo delle emissioni rilevate
     La fertilizzazione del vigneto, per la tipologia dei ferti-    di N2O all’aumentare della dose distribuita.
     lizzanti impiegati e per la modalità distributiva me-          I principali impatti, riferiti al settore agricolo (gas serra,
     diante interramento, non ha evidenziato significative          eutrofizzazione, acidificazione, consumo di risorse
     emissioni ammoniacali né in termini assoluti (2,1 – 6,4        fossili), sono stati infine valutati con uno studio LCA.
     kg NH3/ha anno), né in relazione all’azoto distribuito         La valutazione degli impatti è stata riferita alla produ-
     (2,8 – 5,5 % dell'azoto distribuito), con emissività mino-     zione di 1 tonnellata di uva, in uscita dal cancello
     re per le tesi inerbite. I risultati delle emissioni di pro-   dell’azienda. Il calcolo è stato effettuato su due
     tossido d’azoto mostrano un andamento quasi nullo              annate produttive (2016- 2017) per ridurre la variabi-
     nel periodo invernale, mentre evidenziano picchi               lità inter-annuale delle rese produttive, che incide in
     emissivi in funzione delle fertilizzazioni, delle condi-       modo determinante sui risultati della LCA.
     zioni climatiche, in particolar modo dopo gli eventi           Nelle figure vengono presentati, come esempio, i
     piovosi, ed in seguito alle lavorazioni del terreno.           risultati per gli impatti relativi ai gas serra.

14
fertilizzazione e gestione del suolo
Sulle emissioni di gas serra incide la produzione dei fertilizzanti e degli agro-
farmaci e, in misura minore, le emissioni di CO2 derivanti dalle operazioni coltu-
rali (gasolio) e di N2O dalla fertilizzazione.
Le tesi a rateo fisso e a rateo variabile (figura sopra) mostrano poche differenze,
essenzialmente legate alla resa produttiva. La tesi di controllo non fertilizzata
mostra gli impatti inferiori in quanto, nei due anni, non si sono ancora evidenziati
cali nelle rese produttive. La tesi “Minerale” (figura sotto) mostra un impatto
maggiore rispetto alla tesi “Organico”. Le differenze fra le altre tesi sono da indi-
viduare soprattutto in relazione alle differenti rese produttive.

                                                                                        15
Testi
CRAST – Università Cattolica del Sacro Cuore: Massimo Vincini,
Matteo Gatti, Alessandra Garavani, Tito Caffi, Vittorio Rossi, Stefano Poni
CRPA Lab: Giuseppe Moscatelli e Laura Valli
Progetto grafico Giuseppe Fattori per CRPA spa
                                                                                                                 www.nutrivigna.it
Fotografie archivio NutriVigna, Haifa Italia srl, Horta srl,
Casella Macchine Agricole srl, Giuseppe Fattori
Ringraziamenti
Si ringraziano, per il prezioso contributo, le imprese
Casella Macchine Agricole srl, Haifa Italia srl e Horta srl.
Un sentito ringraziamento inoltre alle aziende viticole
Paolo Malvicini e Res Uvae per la disponibilità ad ospitare
le attività sperimentali e per la collaborazione fornita.
Stampa a cura di Tecnograf Srl - Maggio 2018

                                                                              Progetto cofinanziato dai
                                                                              Fondi europei 2014-2020 della Regione Emilia-Romagna
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