Progettazione e realizzazione di siti web per dispositivi mobili - Andrea Crevola

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Progettazione e realizzazione di siti web per dispositivi mobili - Andrea Crevola
Progettazione e
realizzazione di siti web
per dispositivi mobili
Andrea Crevola
andrea.crevola@3juice.com
Progettazione e realizzazione di siti web per dispositivi mobili - Andrea Crevola
Sommario
 Introduzione alle tematiche del laboratorio
 Lo scenario tecnologico
 Il modello di fruizione
 Le Mobile Web Best Practices (MWBP)
Progettazione e realizzazione di siti web per dispositivi mobili - Andrea Crevola
Mobile web
   È comune pensare al web come a un medium fruito attraverso un
    personal computer.
   L’innovazione digitale sta conducendo tuttavia a una sempre minor
    identificazione del contenuto con il contenitore.
   Il numero di dispositivi di accesso al web è sempre maggiore e
    differenziato: telefoni cellulari, PDA, sistemi di gioco portatile e non,
    TV media center).
   Questa varietà è destinata a crescere e a portare con sé ulteriori
    elementi di innovazione.
   Accanto a una conoscenza delle caratteristiche tecniche dello
    scenario attuale è importante acquisire un metodo e un approccio
    alla progettazione orientato agli utenti e alle loro esigenze.
Progettazione e realizzazione di siti web per dispositivi mobili - Andrea Crevola
Ubiquitous computing
   Il mobile web si inserisce in una prospettiva teorica più ampia denominata
    ubiquitous computing (Mark Weiser).
   Il personal computer dovrebbe mantenere un ruolo specializzato nelle
    operazioni di programmazione e di pubblicazione delle informazioni, ma la
    fruizione di contenuti e servizi può essere mediato da altri dispositivi.
   I dispositivi mobili si allineano a questo paradigma portando l’informazione
    nella realtà, laddove gli utilizzatori ne hanno realmente bisogno.
   Il web ha, in questa prospettiva, un ruolo chiave: per definizione è un
    sistema aperto e multipiattaforma, vettore ideale di contenuti che non
    desiderano essere limitati a un’unica piattaforma di consultazione.
   Per maggiori informazioni, si può partire da:
    http://en.wikipedia.org/wiki/Ubiquitous_computing
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Mobile e Web 2.0
   Gli ultimi anni sono stati contraddistinti dal concetto di web 2.0: un
    web più interattivo, più partecipativo e “maturo”.
   Le sue caratteristiche sono state descritte in un articolo dell’editore
    Tim O’Reilly:
    http://www.oreillynet.com/pub/a/oreilly/tim/news/2005/09/30/what-is-
    web-20.html
   Il web diventa una piattaforma su cui gli utenti possono condividere
    e diffondere informazioni con sempre minore difficoltà e limitazioni.
   I dispositivi mobili sono una finestra di accesso a dati e servizi che
    un tempo erano relegati ad ambienti di fruizione ben precisi e
    confinati.
   Le attuali tecnologie web consentono di garantire esperienze di
    fruizione personalizzate in funzione del dispositivo di accesso, a
    dispetto delle attuali limitazioni hardware e software;
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I dispositivi
   PDA

   Smartphones

   Tablet PC

   Sistemi di gioco
    (portatile)
Progettazione e realizzazione di siti web per dispositivi mobili - Andrea Crevola
I dispositivi: caratteristiche comuni
   Possibilità di essere a conoscenza della posizione
    geografica del dispositivo.
   Connettività di rete (wireless e/o a collegamento fisico).
   Limitate capacità di calcolo e di memoria (rispetto ad un
    PC desktop).
   Alimentazione a batteria con possibili criticità sui tempi di
    autonomia.
   Numerose varianti in termini di piattaforme, componenti
    hardware e sofware, interfacce-utente (anche all’interno
    di una stessa classe di dispositivo).
Input e output
   Alcune risoluzioni frequenti:      Modalità di input
      160 x 160 (smartphone)              Tastiere alfanumeriche
      240 x 320                           Tastiere QWERTY
      480 x 640                           Frecce direzionali
                                           Joystick
      320 x 480
                                           Touch screen
      320 x 320
                                           Stili (“pennini”)
      176 x 208
      208x320
      240 x 260
      1400 x 1050 (tablet PC)
Software
   Sistemi operativi                Browser
       Windows Mobile                   Openwave Mobile Browser
       Palm OS                          Nokia browser
       Symbian                          Opera Mobile Browser
       Linux                            Pocket IE
       Apple Mac OS X (IPhone)          NetFront Browser
                                         Web browser 3.0 (Palm)
                                         Safari (IPhone)
Connettività
   GPRS (General Packet Radio Service): 57.6
    Kbit/s in download e di 14.4 Kbit/s in upload.
   UMTS (Universal Mobile Telecommunications
    System): 384Kbit/s per la trasmissione di dati in
    download, paragonabile a una ADSL.
   IEEE 802.11 (Wi-Fi): velocità fino a 54Mbit/s
   IEEE 802.16 (Wi-Max);

   Attenzione: tariffe a tempo Vs tariffe a dati
Il modello di fruizione
   Uno scenario “innovativo” può far porre la
    concentrazione soprattutto sulla dimensione
    tecnica che, per molti motivi, tende ad
    accentrare su di sé l’attenzione.

   La conoscenza del piano tecnico è
    fondamentale ma presuppone una
    consapevolezza relativa a come e perché gli
    utenti accedono al web con i dispositivi mobili.
Caratteristiche dell’accesso
all’informazione
   Ravvicinato: la distanza dal display è pochi centimetri anziché di alcune decine o
    interi metri.

   Individuale, mentre di fronte a uno schermo di PC o a una TV possono sedere
    anche più persone, tutte coinvolte nell’esperienza di fruizione.

   Seriale: solo pochi browser per device mobili permettono di aprire più di una finestra
    di navigazione alla volta; nel caso, l’apertura di altri programmi, come l’agenda,
    causano un radicale spostamento del focus.

   Outdoor: i dispositivi mobili consentono un uso non relegato tra le mura di casa o
    dell’ufficio, quindi anche in contesti rumorosi e contraddistinti da un illuminazione
    naturale (quindi ridotta o eccessiva).

   Immersa e condizionata dal contesto: molto spesso il mobile web viene sfruttato
    per accedere ad informazioni utili per portare a termine azioni della propria vita
    quotidiana, come organizzare spostamenti, consultare elenchi e directory di risorse
    ecc.
Scopi / Motivazioni
   Il comportamento di ricerca più frequente è probabilmente la ricerca di “oggetti conosciuti”: l’utente
    accede al mobile web per recuperare un informazione o di eseguire un’azione che già riesce a
    definire con precisione e si aspetta di individuare rapidamente le modalità per portare a termine la
    sua esigenza.

   Solitamente, la ricerca di informazione è legata a necessità legate al contesto fisico in cui l’utente
    e il suo dispositivo si trovano: per esempio, la ricerca di un orario ferroviario, di informazioni su un
    evento, del prezzo di un prodotto da acquistare.

   Per questo i molti siti per dispositivi mobili consistono soprattutto directory di link, mini-portali, siti
    di reference ecc: si privilegia la rapidità di conclusione del task rispetto alla navigazione
    esplorativa (e senza meta).

   Altro caso d’uso frequente è la ricerca di un aggiornamento informativo rispetto ad azioni
    precedentemente avviate o argomenti di interesse: per esempio la ricerca di un risultato di un
    evento sportivo.

   Simili comportamenti sono anche funzione delle condizioni di fruizione, dalle limitazioni
    ergonomiche, dalle logiche di tariffazione.
Anatomia di un sito mobile
   Un sito web (sia tradizionale sia nato per il mobile web) è
    infatti composto da due dimensioni fondamentali: codice
    e design:
       Il primo livello, se sviluppato con le dovute attenzioni, può
        adattarsi senza difficoltà allo strumento di consultazione mobile:
        alle sue capacità di visualizzazione, alle dimensioni dello
        schermo così come alle modalità di inserimento di input.
       Il secondo, invece, riguarda la gestione dei contenuti,
        l’organizzazione dell’informazione e la strutturazione delle unità
        informative (pagine), dell’usabilità del sistema e – più in generale
        – la dimensione comunicativa del sito.
Strategie di progettazione
Due alternative:

        Sito derivato: un’unica realizzazione del sito web e adattamento della
         versione per PC
            l’utente consulta le medesime pagine (al medesimo indirizzo web) sia che vi acceda
             tramite un PC desktop sia che stia utilizzando un cellulare o un palmare. Pur non
             avendo la medesima impaginazione, l’informazione e le funzionalità presenti saranno
             ugualmente disponibili;

        Sito dedicato: realizzazione della versione di un sito appositamente pensata
         per il mondo mobile, anche in assenza di una corrisponente versione per
         compter desktop
            il sito web ha un’identità propria: partendo da un’insieme di materiali già esistenti ma
             da riorganizzare e revisionare mediante un processo di analisi e progettazione vero
             e proprio, significa riflettere attentamente sulle esigenze degli utenti, sulle ragioni che
             li potrebbero spingere ad accedere all’informazione mediante i loro telefoni cellulari e
             di quali contenuti essi sono alla ricerca
Siti mobili derivati: vantaggi
   Riduzione dei costi di progettazione e di realizzazione: necessario
    affrontare solo un attiività di ottimizzazione;

   Riduzione dei costi di mantenimento: un’eventuale modifica ai
    contenuti o ad altri elementi saranno immediatamente disponibili
    anche per gli utenti di tutti i dispositivi;

   L’idea di un web unico, indipendente dal dispositivo di fruizione, è
    del resto la posizione del W3C stesso;

   È decisamente più semplice mantenere un look & feel omogeneo
    indipendente dal dispositivo utilizzato.
Siti derivati: svantaggi
   Può essere complicato ottenere una versione mobile di buona qualità cercando di adattare un sito
    che è stato costruito con tecnologie obsolete o deprecate;
   Le tempistiche di adattamento potrebbero essere prolungate, con il rischio di dissipare i vantaggi
    economici precedentemente illustrati;
   Esiste il rischio di giungere a una visualizzazione che eccede i limiti orizzontali del display
    dell’utente, rendendo necessario all’utente un fastidioso scorrimento orizzontale per la lettura dei
    contenuti;
   Se il giudizio sul comportamento delle tecnologie web sulle piattaforme mobili è – nonostante tutto
    – positivo, altrettanto non si può affermare per quanto concerne l’organizzazione dell’informazione,
    sia a livello di pagina sia relativamente al sito nel suo complesso: si corre il rischio di fornire
    pagine troppo ricche di contenuti, che rallentano l’accesso e che complicano l’orientamento
    all’interno del sito;
   Un’analoga riflessione può valere anche per gli elementi di interattività come i moduli (form), che
    se su un piano tecnico possono continuare a funzionare, da un punto di vista più operativo
    possono rivelarsi molto più complessi da utilizzare, dal momento che rispetto ad un personal
    computer vengono a mancare mouse e tastiera;
   L’utente che ha accesso da un dispositivo mobile potrebbe giungere in pagine che non sono
    ancora state ottimizzate o che presentano contenuti in formati non ben supportati da tutti i
    dispositivi (per esempio il PDF), con una conseguente fastidiosa interruzione dell’esperienza
    d’uso;
   L’utente di riferimento non è sempre altrettanto facilmente derivabile.
Siti dedicati: vantaggi
   preceduto da un’attenta fase di analisi e nasce a seguito di una
    progettazione centrata sugli utenti, esistono buone probabilità che si
    pubblichino contenuti e servizi di valore per i propri utenti;
   se si parte da un sito già esistente, la selezione dei contenuti più adatti alla
    fruizione mobile evita di sovraccaricare l’interfaccia con informazione non
    pertinente, sovrabbondante e – spesso – indesiderata;
   parimenti, è possibile superare rapidamente le criticità presenti sul sito per
    PC ed evitare di riproporre anche sul canale mobile le medesime
    imperfezioni (per esempio un codice HTML non standard o l’uso di formati
    proprietari);
   si può proporre un’architettura dell’informazione ottimizzata e contenuti
    pensati specificatamente per una consultazione “nomade”, così come si può
    costruire il sito attorno ad un’interfaccia-utente che sia capace di
    semplificare l’interazione a chi dispone di sistemi di puntamento e di
    immissione del testo meno efficienti di mouse e tastiera;
   si può ottenere un sito più semplice e leggero, rapido da scaricare e da
    consultare;
Siti dedicati: svantaggi
   trattandosi di un prodotto che possiede una sua autonomia, sono spesso
    necessari costi di progettazione e di sviluppo extra;
   se il sito viene pubblicato contemporaneamente su più canali (desktop e
    dispositivi mobili) si può incorrere difficoltà a mantenere aggiornate e
    consistenti le varie versioni: un problema significativo sia per i contenuti che
    – in particolar modo – per le funzionalità più interattive.
   la grande variabilità dei dispositivi finali rende difficile la produzione di un
    interfaccia-utente davvero universale, ossia capace di accontentare i
    requisiti di tutti i browser e le capacità dei vari devices;
   se ci si orienta anche verso la redazione di contenuti pensati appositamente
    per l’utenza mobile, si deve essere pronti a vedere quasi raddoppiare il
    lavoro (e i costi) relativi al content management: dalla redazione dei testi al
    montaggio audio-video dei contenuti multimediali.
Adattamento
   I lati negativi di entrambi gli
    approcci possono ricevere un
    contributo cruciale dalle tecniche
    di adattamento.
   Contenuti e servizi sono modellati
    in funzione del dispositivo e del
    contesto di fruizione finale.
   Tanto più tale processo è
    trasparente e tanto meno l’utente
    deve spendere energie per
    raggiungere contenuti e servizi
    adatti al suo dispositivo.
   A tal fine, è necessario che la
    piattaforma tecnologica diventi più
    “intelligente”: devono essere a
    disposizione delle meta-
    informazioni utili a determinare
    quali dovranno essere le
    caratteristiche dell’adattamento
    stesso
Negoziazione
   Il primo passo per ottenere un processo di adattamento efficace
    consiste nel riconoscimento da parte del server delle caratteristiche
    tecniche del dispositivo richiedente.

   La negoziazione può avvenire in quattro modalità:

        l’utente richiede esplicitamente una versione ottimizzata per un
         dispositivo mobile;
        il browser del dispositivo rappresenta in versione ottimizzata i contenuti
         inviati in modo identico a tutti i dispositivi;
        Il server riconosce il client sulla base delle informazioni inviate nelle
         intestazioni HTTP che accompagnano la richiesta della pagina;
        Il server ottiene un profilo completo del dispositivo di accesso grazie a
         una descrizione formale basata sulle specifiche CC/PP (UAProf e
         WURFL)
Adattamento e tecnologie web
   Sul piano tecnologico è possibile risolvere
    il problema dell’adattamento in quattro
    modi principali:
         rendering del browser (SSR di Opera);
         la selezione del CSS (media queries);
         l’applicazione delle trasformazioni XSL;
         l’impiego di un Content Management
          System.
Selezione del CSS
Mobile Web Best Practices
   Le Mobile Web Best Practices (MWBP) sono un insieme di
    raccomandazioni fornite dal W3C per la costruzione di siti web adatti al web
    mobile, non solo dal punto di vista tecnico ma anche sotto il profilo
    dell'esperienza d'uso.

   Prendono in considerazione aspetti quali la gestione della navigazione, la
    struttura della pagina, il trattamento del dialogo tra l'applicazione e l'utente
    nonché alcune dimensioni più strettamente tecniche legate alla
    trasmissione dell'informazione verso i dispositivi mobili.

   Se, da un lato, alcune caratteristiche tecniche di questo ambito potranno
    cambiare ed evolversi (ad esempio le dimensioni degli schermi di
    consultazione potrebbero aumentare o avere maggiori performance),
    dall'altro si assume che alcune problematiche, come per esempio l'input di
    dati, resteranno costanti nel tempo.
MBWP: struttura
   Introduzione alle problematiche del mobile web.
   One web.
   Contesto di distribuzione finale e adattamento.
   Best practices:
      1.   Comportamento generale;
      2.   Navigazione e link;
      3.   Layout di pagina e contenuti;
      4.   Elementi della pagina;
      5.   Input dell’utente
MBWP: comportamento generale
   Consistenza tematica: assicurarsi che il contenuto accessibile da una URL
    offra un’esperienza coerente qualora sia fruita da dispositivi differenti;

   Sfruttare le capacità del dispositivo: l’autore della pagina dovrebbe
    cercare di offrire un’esperienza d’uso accresciuta su quei dispositivi dalle
    potenzialità maggiori (e non limitarsi al minimo comune denominatore):
    progressive enhancement.

   Risolvere le deficienze delle attuali implementazioni: l’autore della
    pagina dovrebbe cercare di risolvere i problemi legati alle attuali
    implementazioni delle tecnologie web da parte dei browser per dispositivi
    mobili (“work around” Vs “Hack”).

   Test delle pagine: è essenziale condurre dei test di resa della pagine sia
    sui dispositivi effettivi sia mediante degli emulatori.
MBWP: navigazione e link (1)
   Usare URL di ingresso brevi.
   Fornire una barra di navigazione minimale all’inizio della pagina, in
    modo che sia visibile immediatamente e senza la necessità di scorrere la
    pagina; se si vuole usare una navigazione secondaria, la si può mettere a
    fondo pagina (ma solo se necessaria).
   Bilanciamento ampiezza / profondità dell’ipertesto: si valuti l’opportunità
    di “appiattire” la struttura del sito al fine di diminuire il numero di link
    necessari per raggiungere una data pagina.
   Meccanismi di navigazione consistenti: un sistema di navigazione
    costante permette all’utente di orientarsi meglio in un sistema informativo.
   Tasti di accesso rapido (access keys): associare un tasto di accesso
    rapido (con l’attributo XHML accesskey=“1”) alle opzioni di navigazione più
    frequenti può aumentare la velocità di interazione.
MBWP: navigazione e link (1)
   Chiarire la destinazione dei link: ogni collegamento dovrebbe aiutare
    l’utente a capire quale sarà il contenuto e il formato della destinazione.
   Evitare le immagini-mappa: sono inutilizzabili per molti dispositivi che non
    possiedono sistemi di puntamento diretto (se si desidera usarle, fornire un
    equivalente testuale: per esempio una lista di link).
   Evitare le finestre pop-up ed evitare di aprire altre finestre senza aver
    avvisato l’utente.
   Evitare pagine che si aggiornano in modo automatico (a meno che non
    abbiate avvisato l’utente e non forniate un meccanismo per interrompere il
    caricamento).
   Evitare i reindirizzamenti automatici: possono disorientare l’utente e
    rallentano la connessione con le risorse remote.
   Minimizzare il numero di risorse incorporate nella pagina (CSS,
    immagini ecc.): ogni risorsa, infatti, corrisponde a una diversa richiesta
    HTTP che può rendere più lento l’accesso all’informazione.
MBWP: navigazione e link (2)
   Chiarire la destinazione dei link: ogni collegamento dovrebbe aiutare
    l’utente a capire quale sarà il contenuto e il formato della destinazione.
   Evitare le immagini-mappa: sono inutilizzabili per molti dispositivi che non
    possiedono sistemi di puntamento diretto (se si desidera usarle, fornire un
    equivalente testuale: per esempio una lista di link).
   Evitare le finestre pop-up ed evitare di aprire altre finestre senza aver
    avvisato l’utente.
   Evitare pagine che si aggiornano in modo automatico (a meno che non
    abbiate avvisato l’utente e non forniate un meccanismo per interrompere il
    caricamento).
   Evitare i reindirizzamenti automatici: possono disorientare l’utente e
    rallentano la connessione con le risorse remote.
   Minimizzare il numero di risorse incorporate nella pagina (CSS,
    immagini ecc.): ogni risorsa, infatti, corrisponde a una diversa richiesta
    HTTP che può rendere più lento l’accesso all’informazione.
MBWP: Layout di pagina e contenuti (1)

   Contenuti:
     Assicurarsi     che i contenuti siano adatti a
      un “contesto mobile”;
     Usare un linguaggio chiaro e semplice;
     Limitarsi a ciò che l’utente ha richiesto: è
      opportuno evitare l’invio di risorse non cercate
      dall’utente, il quale può addirittura vivere con
      fastidio tale presenza.
MBWP: Layout di pagina e contenuti (2)

   Dimensione delle pagine
     Dividere le pagine in porzioni più limitate e
      maneggevoli;
     Assicurarsi che la dimensione totale delle pagine
      sia appropriata alle capacità di memoria del
      dispositivo (il calcolo comprende anche immagini e
      CSS!).

   Scorrimento delle pagine:
     Limitarelo scorrimento in una sola direzione, a
      meno che lo scorrimento secondario non sia evitabile.
MBWP: Layout di pagina e contenuti (3)

   Stabilire una buona gerarchia dell’informazione:
    assicurarsi che gli elementi centrali per il significato della
    pagina precedano quelli che non sono necessari.

   Uso degli elementi grafici:
       Non usare elementi grafici per ottenere effetti di spaziatura;
       Non utilizzare immagini che non possono essere
        visualizzate dal dispositivo (per formato o dimensione);
       Si evitino immagini ad alta risoluzione a meno che non
        siano centrali per veicolare il significato della pagina.
MBWP: Layout di pagina e contenuti (4)

   Colore:
     Assicurarsi  che il colore non sia l’unico metodo
      per veicolare un’informazione (cfr. WCAG);
     Utilizzare un sufficiente contrasto tra gli elementi
      in primo piano e lo sfondo (cfr. WCAG);

   Immagini di background: se si usano immagini
    di sfondo assicurarsi che il contenuto resti
    leggibile sul dispositivo;
MBWP: elementi della pagina (1)
   Titoli: fornire titoli () di pagina brevi ma descrittivi.

   Frames: non usare i frames.

   Markup strutturale: usare le caratteristiche semantiche del markup per
    dare una struttura logica al documento.

   Tabelle:
      Non utilizzare tabelle a meno che non si sia certi che il device le supporti;
      Se le supporta, non usare tabelle annidate;
      Se le supporta, non usare tabelle di layout ma solo per dati di natura tabellare
       (es. dati statistici);
      Se le supporta, ove possibile, fornire una presentazione alternativa non basata
       su tabelle;
MBWP: elementi della pagina (2)
   Elementi non testuali:
      Fornire un equivalente testuale per ogni elemento non testuale (immagini, video,
       audio ecc);
      Non affidarsi a oggetti incorporati (es. applet Java o animazioni Flash) o a script;

   Dimensione delle immagini:
      Specificare le dimensioni delle immagini nel codice di marcatura, in modo tale
       che sia agevolato il rendering del browser;
      Effettuare il ridimensionamento delle immagini lato server, per massimizzare
       l’efficienza della comunicazione tra client e server;

   Markup valido: creare pagine valide rispetto alle grammatiche formali (in
    alternativa la presentazione finale potrebbe essere difficile da controllare);
MBWP: elementi della pagina (3)
   Unità di misura: non usare i pixel né unità di misura assolute (es. pt
    o mm), ma fare affidamento a unità di misura relative (percentuali,
    ems, parole chiave) sia nel markup che nel CSS;

   Fogli di stile:
        Usare i fogli di stile per controllare il layout e la presentazione, a meno
         che il device non li supporti;
        Organizzare i contenuti in modo tale che possano essere letti anche in
         assenza di foglio di stile;
        Mantenere i fogli di stile di dimensioni ridotte;

   Minimizzare: scegliere soluzioni di markup leggere e poco intricate
    (pro efficienza)
MBWP: elementi della pagina (4)
   Content types:
      assicurarsi che il server invi le pagine al client in un formato che si conosce
       come supportato dal dispositivo;
      Laddove possibile, inviare i documenti in un formato preferito dall’utente.

   Codifica dei contenuti:
      Assicurarsi che il contenuto sia codificato secondo un set di caratteri
       riconoscibile da parte del dispositivo;
      Indicare nella risposta HTTP la codifica del carattere da utilizzare (es. Content-
       Type: text/html; charset=utf-8);

   Messaggi di errore: fornire all’utente messaggi di errore ad alto contenuto
    informativo nonché modalità per allontanarsi da una situazione di errore in
    direzione di informazione più utile.
MBWP: elementi della pagina (5)
   Cookie: non fare affidamento sui cookie per
    memorizzare informazioni in modo persistente (meglio
    utilizzare sempre tecnologie lato server).

   Sfruttare la memoria cache dei dispositivi mediante le
    opportune intestazioni HTTP di risposta;

   Font: non fare affidamento su tipologie di caratteri (font)
    che potrebbero non essere supportate dai dispositivi;
MBWP: Input degli utenti (1)
   Input:
     Minimizzare    il più possibile il numero di passaggi in
      cui è richiesto l’input dell’utente (inserimento di testo,
      selezione di link ecc);
     Evitare il più possibile l’inserimento di testo libero
      (preferire la selezione tra opzioni predefinite);
     Offrire valori pre-selezionati di default, se possibile;
     Specificare una modalità di default per l’inserimento
      di testo, per il linguaggio e per il formato di input (es.
      per le date);
MBWP: Input degli utenti (2)
   Ordine di tabulazione: assicurarsi che esista un ordine
    logico tra link, elementi delle form e oggetti interattivi
    (per esempio sfruttando l’attributo tabindex, se
    supportato);

   Etichette per i campi delle form:
       Ogni elemento di una form dovrebbe essere accompagnato da
        un etichetta opportunamente marcata con il tag ;
       Posizionare le etichette testuali in modo che sia evidente la
        relazione con il campo a cui fanno riferimento.
Riferimenti
   W3C, “Mobile Web Best Practices 1.0”, 2006
    (http://www.w3.org/TR/mobile-bp/)

   Crevola A., “Guida siti per dispositivi mobili”, 2005
    (http://mobile.html.it/guide/leggi/29/guida-siti-per-dispositivi-mobili/)

   Crevola A., “Mobile Web Best Practices 1.0”, 2006
    (http://mobile.html.it/articoli/leggi/1647/mobile-web-best-practices-10/)

   Etemad E., Newth J.D., “Pocket-Sized Design: Taking Your Website to the
    Small Screen”, 2004
    http://www.alistapart.com/articles/pocket/

   Morville P., “Ambient Findability”, O’Reilly 2006

   Altri link utili http://del.icio.us/acrevola/labScidecom
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