Prodotti Emblematici Ricerca di Sistema elettrico - Luglio 2019 - RSE web

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Prodotti Emblematici Ricerca di Sistema elettrico - Luglio 2019 - RSE web
Prodotti Emblematici
Ricerca di Sistema elettrico

                       Luglio 2019
Prodotti Emblematici Ricerca di Sistema elettrico - Luglio 2019 - RSE web
Il programma svolto da RSE nel periodo dal 2015 al 2018 lungo le linee del Piano di Ricerca
per il Sistema Elettrico Nazionale si è articolato in 18 Progetti afferenti alle 4 aree indicate
dal Ministero dello sviluppo economico, redigendo rapporti di sintesi ad ogni scadenza annuale
per riassumere i risultati di 616 deliverable e pubblicando 1.289 comunicazioni scientifiche
e presentazioni, che riportano il dettaglio delle indagini effettuate e dei risultati raggiunti.
   Come nelle precedenti occasioni di conclusione dei Piani Triennali, RSE ha voluto fornire
un insieme, limitato ma adeguatamente significativo, di prodotti della ricerca che testimoniassero
l’ampia gamma di benefici che, potenzialmente o già attualmente, ne conseguono a pro degli utenti
del sistema.
   I 27 Prodotti Emblematici, che presentiamo in altrettante schede sintetiche, vogliono attrarre
l’attenzione sul percorso di valorizzazione seguito: a partire dalla loro concezione, seguendo
le indicazioni dei Piani Operativi Annuali, spesso in collaborazione e in dialogo con gli stakeholder
che tradizionalmente affiancano RSE nella declinazione dei propri progetti; passando poi attraverso
le varie fasi di realizzazione, prototipizzazione, verifica e validazione, fino alla “consegna”
di risultati, nell’ottica del beneficio per l’utente.
   Tali risultati sono conseguiti in maniera da costituire un valore condiviso con gli stakeholder
di riferimento:

pp le Istituzioni, dal Ministero dello sviluppo economico stesso, che si avvale del supporto di questi
   studi per un ampio spettro di provvedimenti di propria competenza, all’Autorità di regolazione
   (ARERA), che parimenti promuove e segue approfondimenti tecnici e scientifici necessari
   per seguire la transizione energetica in atto, fino ad alcune Amministrazioni locali, che forniscono
   l’ambito di applicazione al territorio di numerosi strumenti ed analisi.
pp gli operatori del settore dell’energia, con i quali è sempre aperto un dialogo ed una dialettica
   feconda di reciproco arricchimento, sia per quanto riguarda il gestore della rete di trasmissione
   nazionale, sia i concessionari delle reti di distribuzione, ma anche le aziende di generazione,
   rinnovabile e non, fino ai grandi utilizzatori, alle associazioni delle categorie produttive
   e dei consumatori finali.

   Le schede dei Prodotti Emblematici di RSE mirano a illustrare, attraverso esempi tangibili,
le ricadute positive sul sistema elettroenergetico nel suo complesso, attraverso la “mediazione”
degli stakeholder citati, che l’intero apparato della Ricerca di Sistema si propone di procurare
a beneficio degli utenti finali.
   I prodotti illustrati hanno natura assai diversa, comprendendo sia prototipi software (modelli,
database, sistemi geografici informativi, codici di calcolo, sistemi di ausilio alle decisioni)
sia dimostratori hardware (apparecchiature, strumenti, sensori e sistemi di monitoraggio) sia studi
ed elaborazioni su tematiche che il nostro sistema elettrico affronta nell’ambito della transizione
energetica globale, tenendo conto del quadro di riferimento europeo su tali temi.
   I Prodotti Emblematici qui descritti, qualunque sia la loro ampiezza e il grado di ambizione, sono
stati selezionati per dimostrare i vari livelli di technology readiness, cioè di distanza (o prossimità)
dalla fase di possibile introduzione nel mercato che caratterizza i progetti di Ricerca di Sistema.
   Sono quindi caratterizzati da differenti gradi di complessità (e di impegno intellettuale
ed economico), e non si prefiggono di rappresentare un’esauriente analisi di tutto ciò che
è stato oggetto di lavoro in questi anni; ma solo di fornire un‘agile antologia per cogliere
le caratteristiche salienti del lavoro di RSE, svolto come sempre in una prospettiva di sistema.

                                                                                      Maurizio Delfanti
                                                                             amministratore delegato RSE
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AREA                         PROGETTI RDS 2015-2018 E RELATIVI PRODOTTI EMBLEMATICI
Governo, gestione            EVOLUZIONE E SVILUPPO DELLE RETI DI TRASMISSIONE
e sviluppo del sistema         ACRE++ – Strumento avanzato di Optimal Power Flow
elettrico nazionale          EVOLUZIONE E SVILUPPO DELLE RETI DI DISTRIBUZIONE
interconnesso e                SARA – Strumento Analisi Reti Attive
integrazione dei mercati
                             ANALISI E SCENARI ELETTRICI, ENERGETICI, AMBIENTALI
                               CLIMED – CLImate analysis over MEDiterranean Region
                               SCENARI – Scenari a supporto della politica energetico-ambientale
                               SunRiSE – Atlante solare e previsioni meteo per valutare la producibilità delle FRNP
                             EVOLUZIONE DEI SISTEMI ELETTRICI INTERCONNESSI E INTEGRAZIONE DEI MERCATI
                               SETA – SErvizi innovativi: Tuning Automatico
                             SICUREZZA E VULNERABILITÀ DEL SISTEMA ELETTRICO
                               FLOODRISK2 – Software per valutare il rischio di inondazione ed i costi-benefici
                               della mitigazione
                               IRIS – Indici di RIschio Sismico per le dighe in calcestruzzo

Trasmissione                 SVILUPPO E GESTIONE DELLE RETI DI DISTRIBUZIONE
e distribuzione                ADESS – ADvanced Energy Storage System
dell’energia                   ai:SEN – Atlante Integrato per il Sistema Energetico Nazionale e le Fonti Rinnovabili
elettrica                      CYRENE – CYber Resilience framework for ENErgy systems
                               MiTO – MIsuratore Tensione Ottico
                               SGSP – Smart Grid Semantic Platform
                             COMPONENTI E APPARATI PER LE RETI
                               COAT 4 OHL – Ricoprimento di componenti di rete per ridurre i fenomeni di accumulo di neve
                             GESTIONE, MONITORAGGIO E CONTROLLO DELLA RETE DI TRASMISSIONE
                               POSEIDON – Mappatura della contaminazione degli isolatori della rete di trasmissione
                               S-SAMU – Smart Stand-Alone Merging Unit
                             TRASMISSIONE E DISTRIBUZIONE IN CORRENTE CONTINUA
                               I4BTCC – Interruttore ibrido per Bassa Tensione in Corrente Continua

Generazione                  BIOENERGIA
di energia elettrica           DB-Bioenergia – Database della produzione territoriale e dell’impiantistica di utilizzo
con basse emissioni            energetico di rifiuti e residui

di carbonio                  SOLARE FOTOVOLTAICO A CONCENTRAZIONE
                               Low cost CPV – Materiali innovativi per celle fotovoltaiche a multi-giunzione ad alta efficienza
                               CPV compatto – Modulo fotovoltaico compatto a concentrazione solare
                             ENERGIA ELETTRICA DAL MARE
                               WaveSAX – Prototipo (1:5) di sistema di generazione dal moto ondoso

Efficienza energetica        GESTIONE DELLA DOMANDA
e risparmio di energia         DIMMI CHI SEI – Supporto all’utente domestico per la razionalizzazione dei consumi di energia
negli usi finali elettrici     SOLE – Sistema di Ottimizzazione Locale dell’Energia
e interazione con altri      PROCESSI E MACCHINARI INDUSTRIALI
vettori energetici             INDUCO – Efficienza energetica e competitività delle imprese
                             MOBILITÀ ELETTRICA
                               ROAD – Roadmap per una Mobilità Sostenibile
                               STORM – Soluzioni di Mobilità Urbana sostenibile
                             SMART CITIES E SMART COMMUNITIES
                               SIRENE – Sistema Idrico integrato e Risparmio ENErgetico
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#optimalPowerFlow
                                                                                #transitiFlussiDiRete

ACRE++                         CONTESTO
Strumento                      In un quadro europeo in evoluzione, considerando lo Strategic Energy
                               Technology (SET) Plan e l’Energy Union Package promossi dalla Commissione
avanzato                       Europea e gli obiettivi di sostenibilità e decarbonizzazione fissati al 2030,
di Optimal                     è necessario che la pianificazione della rete tenga conto delle nuove esigenze
                               del sistema e dei gestori di rete. Nelle analisi a supporto di uno sviluppo ottimo
Power Flow                     della rete di trasmissione, la robustezza delle metodologie e dei risultati
                               ottenuti sono fortemente correlati al livello di accuratezza con cui le diverse
                               componenti del sistema sono rappresentate. La disponibilità di adeguati
                               strumenti di simulazione consente di valutare, in modo preciso e congruo,
                               l’impatto dello sviluppo della rete di trasmissione sugli indicatori economici,
                               affidabilistici e di sicurezza del sistema elettrico previsionale. Pertanto,
                               aspetto fondamentale nel processo di transizione verso un sistema sostenibile
                               e decarbonizzato, è la disponibilità di metodi e strumenti avanzati
                               di ottimizzazione per la rete di trasmissione in AC e in DC. Lo strumento ACRE ++
                               è stato progettato e realizzato in modo da rappresentare in modo accurato
                               tecnologie innovative e sistemi di accumulo volti a rendere il sistema energetico
                               più flessibile e robusto e in grado di facilitare l’integrazione della produzione
                               da Fonti Rinnovabili Non Programmabili (FRNP), tipicamente aleatoria.

                               PRODOTTO
                               ACRE++ è uno strumento per analisi di OPF su sistemi compositi di generazione
                               e trasmissione di grandi dimensioni e su un orizzonte temporale multiorario.
                               Rappresenta la versione evoluta di una precedente versione, incorporando
                               le principali innovazioni tecnologiche introdotte nel sistema.
                               L’OPF che ACRE++ implementa ottimizza congiuntamente produzioni e flussi
                               di potenza attiva e reattiva.
                               Il modello del sistema di generazione prevede che la potenza attiva e quella
                               reattiva, immesse o prelevate dalla rete, abbiano limiti tecnici di minimo
                               e massimo indipendenti. I generatori sono suddivisi in due tipologie:
                               quelli dispacciabili, le cui potenze attiva e reattiva scambiate con la rete
                               sono ottimizzate nel rispetto dei limiti tecnici e di tutti i vincoli imposti
                               dal sistema di trasmissione; quelli non dispacciabili, la cui sola potenza reattiva
                               è ottimizzata, mentre quella attiva è fissata ad un livello imposto in input.
                               La potenza attiva prodotta dai generatori dispacciabili ha associato un costo
                               di produzione generalmente rappresentato con un polinomio di secondo grado.
                               Il modello del sistema di trasmissione comprende reti AC e reti DC interfacciate
                        Area   da convertitori LCC (Line-Commutated Current Source Converter) o VSC
          Governo, gestione    (Self-Commutated Voltage Source Converter); pertanto, tutti i componenti
      e sviluppo del sistema   quali linee AC, linee DC, trasformatori, Phase Shifting Transformer (PST), Tap
         elettrico nazionale   Changer, dispositivi FACTS (Flexible Alternating Current Transmission System)
               interconnesso   e convertitori HVDC (High Voltage Direct Current) sono trattati in dettaglio.
 e integrazione dei mercati    In aggiunta, ACRE++ possiede un modello di accumuli di rete che consente
                               l’ottimizzazione del funzionamento di questi dispositivi per garantire
                    Progetto   economicità e flessibilità al sistema.
     Evoluzione e sviluppo     In output il tool fornisce i livelli ottimali della produzione di potenza attiva
  delle reti di trasmissione   e reattiva dei generatori per il soddisfacimento del carico, i transiti
                               di potenza attiva, reattiva e corrente attraverso ogni componente della rete di
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NUOVI ASPETTI                                                                        trasmissione e la potenza attiva
                                                                                          assorbita o erogata dai dispositivi
                                                                                          di accumulo.
                                                                                          Sono determinate e fornite in uscita
                                                              Fonti rinnovabili           anche le quantità e la localizzazione
                                                             non programmabili            di eventuali distacchi di carico
                                                                                          (Energia Non Fornita, ENF) e di
                                                                                          generazione (Energia In Eccesso, EIE)
                                                                                          per la potenza attiva e le quantità
                                                                                          e la localizzazione di eventuale
                                                                                          compensazione reattiva.
                 Reti AC/DC                                                               L’ottimazione del funzionamento
                   FACTS                                                                  del sistema in esame viene
                                                                                          effettuata secondo criteri che
                                                                                          l’utente può selezionare: minimo
                                                                                          costo complessivo (comprensivo
                                                                                          del costo di produzione e dei costi
                                                        Elementi di accumulo              del distacco di carico e della
                                                                                          compensazione reattiva), minime
                                                                                          perdite, minimo scostamento
                                                                                          da una soluzione data.

     UTILIZZO DEL PRODOTTO
     L’ambito di utilizzo previsto per ACRE++ è vasto e comprende sia il supporto alla risoluzione di problematiche
     legate all’esercizio del sistema, sia l’ausilio al processo di pianificazione della rete di trasmissione.
     Al momento ACRE++ può essere utilizzato in modo autonomo e indipendente per determinare il dispacciamento
     ottimo delle potenze attive e reattive dei gruppi di generazione, i relativi transiti della potenza attiva e reattiva
     e di corrente attraverso tutti i collegamenti della rete, sia per un caso orario (snapshot), sia per un orizzonte
     multiorario.
     Tuttavia, esso è stato concepito per poter essere integrato in una cornice metodologica di tipo probabilistico
     (Monte Carlo) allo scopo di realizzare un nuovo tool per analisi di adeguatezza. A questo scopo è stata dedicata
     particolare cura nell’implementazione per garantire efficienza in termini sia di algoritmo risolutivo, sia di strutture
     dati ed allocazione di memoria.
     Inoltre, grazie al livello di accuratezza adottato nella rappresentazione delle diverse componenti del sistema,
     ACRE++ può essere impiegato come modello alla base dello sviluppo di modelli più complessi di SCOPF (Security
     Constrained Optimal Power Flow).

     BIBLIOGRAFIA

     R. Calisti, F. Careri, M.V. Cazzol, G. Ceresa, A. L’Abbate, V. Viscardi, Nuovi sviluppi modellistici in corrente
     alternata a supporto dello sviluppo delle reti di trasmissione, Rapporto RdS RSE 16001479, 2015.
     R. Calisti, M.V. Cazzol, G. Ceresa, A. L’Abbate, V. Viscardi, Sviluppi modellistici per l’ottimizzazione
     delle reti di trasmissione, Rapporto RdS RSE 17001173, 2016
     M. V. Cazzol, Manuale di ACRE++, Rapporto RdS RSE 18007828, 2018.

Questo lavoro è stato finanziato dal Fondo di Ricerca                             Ricerca sul Sistema Energetico – RSE S.p.A.
per il Sistema Elettrico nell’ambito dell’Accordo
di Programma tra RSE S.p.A. ed il Ministero                                       Via Rubattino, 54 - 20134 Milano
dello Sviluppo Economico – D.G. Nucleare,
Energie rinnovabili ed efficienza energetica                                      Tel. 02 39921 - Fax 02 3992 5370
– in ottemperanza al DM, 8 marzo 2006.                                            www.rse-web.it
Prodotti Emblematici Ricerca di Sistema elettrico - Luglio 2019 - RSE web
#pianificazioneReti
                                                                                    #hostingCapacity

SARA                           CONTESTO
Strumento                      L’incremento della generazione distribuita, l’elettrificazione dei carichi
                               (ad esempio, veicoli elettrici e pompe di calore) e la partecipazione delle
Analisi Reti                   risorse distribuite ai servizi ancillari di sistema (come il bilanciamento) possono
Attive                         determinare criticità (violazioni dei limiti di tensione e corrente) sulle reti
                               di distribuzione elettriche in media tensione. Per evitare tali criticità, senza
                               ricorrere alla sostituzione di linee e trasformatori, è possibile adottare strategie
                               di controllo che utilizzino in modo innovativo i componenti già presenti nella
                               rete. In letteratura sono proposte numerose soluzioni di controllo, ma è difficile
                               determinare quali sono le più efficaci, in relazione alle caratteristiche
                               delle reti. Il primo elemento che limita le analisi è la mancanza di un campione
                               esteso di reti realistiche su cui testare le soluzioni di controllo, a causa
                               della riservatezza dei dati di rete. Inoltre, le soluzioni di controllo utilizzano
                               architetture molto differenti tra loro, difficili da implementare in un unico
                               ambiente di simulazione che permetta un confronto diretto. Infine, mancano
                               indicatori di prestazione condivisi dai vari attori del sistema per descrivere
                               in maniera sintetica le caratteristiche delle diverse soluzioni di controllo
                               avanzato. In assenza di questi elementi, il confronto fra le diverse architetture
                               è limitato e rende difficile ai distributori e ad altri stakeholder
                               (tra cui l’Autorità di regolazione) l’individuazione delle soluzioni con prestazioni
                               migliori in base alle caratteristiche di rete.

                               PRODOTTO
                               Il prodotto SARA si divide in tre parti principali, per rispondere alle esigenze
                               di pianificazione delle reti di distribuzione attuali. Le funzionalità sono state
                               sviluppate principalmente in ambiente Matlab®, ma librerie esterne sono state
                               integrate nei vari blocchi. Il primo blocco è costituito da funzioni in grado
                               di generare reti di distribuzione artificiali sfruttando i metodi Monte Carlo.
                               Le metodologie di creazione delle reti artificiali sono state sviluppate studiando
                               alcune reti reali disponibili, che sono state raggruppate in insiemi
                               con caratteristiche simili (ad esempio, rete urbana/rurale). Grazie a queste
                               analisi, anche le reti artificiali sono create con le caratteristiche desiderate
                               (ad esempio, lunghezza dei rami), permettendo di studiare le prestazioni
                               degli algoritmi su gruppi di reti diverse.
                               Il secondo blocco è costituito da alcuni algoritmi di simulazione e di
                               ottimizzazione delle reti elettriche. Gli algoritmi fanno uso sia di software
                               sviluppati in precedenti periodi di ricerca, sia di software disponibili sul web.
                        Area   L’utilizzo di algoritmi diversi, ma in un unico ambiente di simulazione, permette
          Governo, gestione    di confrontare facilmente soluzioni di controllo diverse.
      e sviluppo del sistema   Infine, nel terzo blocco, sono state sviluppate metodologie per valutare
         elettrico nazionale   alcuni indici di prestazione, tra cui l’Hosting Capacity (HC), cioè la capacità
               interconnesso   di accogliere nuova generazione distribuita, e la capability equivalente,
 e integrazione dei mercati    cioè la quantità di potenza attiva e reattiva che può essere utilizzata
                               per la gestione della rete di trasmissione.
                   Progetto    L’utilizzo combinato delle metodologie sviluppate permette perciò di creare
Evoluzione e sviluppo delle    delle reti test, se queste non sono disponibili, e di valutare le prestazioni
       reti di distribuzione   di diversi sistemi di controllo, con l’obiettivo di correlare le caratteristiche
                               delle reti con le prestazioni dei diversi sistemi di controllo.
Prodotti Emblematici Ricerca di Sistema elettrico - Luglio 2019 - RSE web
UTILIZZO DEL PRODOTTO
     Il prodotto SARA può essere utilizzato per analizzare gli scenari futuri di evoluzione delle reti di distribuzione
     e per determinare le prestazioni delle soluzioni di controllo, anche in funzione delle caratteristiche delle reti.
     Lo strumento non ha ancora raggiunto un grado di maturazione sufficiente da essere utilizzato direttamente
     da terzi, ma deve essere utilizzato in collaborazione con RSE. Le metodologie sviluppate sono però accessibili nei
     rapporti di ricerca. Lo strumento è utile ai distributori per valutare quali soluzioni di controllo adottare in base
     alle caratteristiche di rete e a quali prestazioni si vogliono massimizzare (ad esempio, perdite, hosting capacity,
     eccetera). La possibilità di generare reti artificiali può permettere ai fornitori di tecnologie di valutare l’efficacia
     delle proprie soluzioni. Infine, lo strumento può essere di supporto decisionale all’Autorità (ARERA) per analizzare
     gli scenari futuri di evoluzione delle reti di distribuzione e per determinare quali soluzioni di controllo incentivare.

                                                                                                       Disconnection HC increase vs HC                         Q(V) HC increase vs HC
                                                                                                  40                                                 40

                                                                                                  30                                                 30

                                                                                        ΔHC [%]

                                                                                                                                           ΔHC [%]
                                                                                                  20                                                 20

                                                                                                  10                                                 10

                                                                                                   0                                                  0

                                                                                                        15             20             25                  15             20             25

                                                                                                                     HC [%]                                            HC [%]

                      10

                                                                                                             P(V) HC increase vs HC                            OPF HC increase vs HC
                       8
                               Voltage                                                            40                                                 40
                           Hosting Capacity
      % probability

                       6                   Loading                                                30                                                 30

                                       Hosting Capacity
                                                                                        ΔHC [%]

                                                                                                                                           ΔHC [%]
                                                                                                  20                                                 20
                       4

                                                                                                  10                                                 10
                       2

                                                                                                   0                                                  0

                       0
                           5     10    15      20     25    30      35   40   45   50                   15             20             25                  15             20             25

                                            Hosting Capacity [MW]                                                    HC [%]                                            HC [%]

     BIBLIOGRAFIA

     D. Moneta, M. Rossi, G. Viganò, Università degli Studi di Bergamo – P. Piscella, M.T. Vespucci, Fast Estimation
     Of Equivalent Capability For Active Distribution Networks, CIRED, 2017
     D. Moneta, M. Rossi, G. Viganò , Hosting capacity of distribution networks: Evaluation of the network
     congestion risk due to distributed generation, ICCEP, Taormina, pp. 716-722, 2015
     D. Moneta, M. Rossi, G. Viganò, Comparing control systems performance in increasing the Hosting Capacity
     of distribution networks, AEIT, Bari, pp. 1-6, 2018
     D. Moneta, M. Rossi, G. Viganò, Generation of artificial distribution networks for the evaluation of advanced
     control solutions, AEIT, Cagliari, pp. 1-6, 2017
     C. Carlini, D. Clerici, C. Michelangeli, D. Moneta, M. Rossi, G.Viganò, Metodologie di analisi di reti attive:
     classificazione delle reti e schemi di partecipazione delle risorse distribuite, Rapporto RdS RSE 18000902, 2017

Questo lavoro è stato finanziato dal Fondo di Ricerca                                                          Ricerca sul Sistema Energetico – RSE S.p.A.
per il Sistema Elettrico nell’ambito dell’Accordo
di Programma tra RSE S.p.A. ed il Ministero                                                                    Via Rubattino, 54 - 20134 Milano
dello Sviluppo Economico – D.G. Nucleare,
Energie rinnovabili ed efficienza energetica                                                                   Tel. 02 39921 - Fax 02 3992 5370
– in ottemperanza al DM, 8 marzo 2006.                                                                         www.rse-web.it
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#cambiamentiClimatici
                                                                                   #scenariMultimodel

CLIMED                          CONTESTO
CLImate                         In questo ultimo decennio è cresciuta notevolmente l’attenzione della comunità
                                scientifica internazionale riguardo agli impatti dei Cambiamenti Climatici (CC)
analysis over                   sui diversi settori socio-economici (come l’agricoltura, le risorse idriche, le aree
MEDiterranean                   urbane, la salute, l’energia). Particolarmente alta è l’attenzione per gli eventi
                                meteo estremi (quali venti intensi, forti temporali, tempeste di neve,
Region                          inondazioni, onde di calore, periodi siccitosi) che, crescendo in intensità e
                                frequenza, mettono sempre più a rischio anche il corretto funzionamento delle
                                infrastrutture elettriche e, quindi, la sicurezza della fornitura di energia.
                                Tale esigenza è chiaramente espressa dall’Autorità di Regolazione per Energia
                                Reti Ambiente (ARERA) che con la Delibera del 25 gennaio 2018 (31/2018/R/EEL),
                                citando il decreto SEN 2017, afferma: “considerata l’intensificazione di eventi
                                meteorologici estremi e la scarsa capacità della rete di rispondere prontamente
                                a tali eventi, è necessario richiedere ai gestori delle reti piani di investimento
                                specifici e definire nuovi standard di resilienza… A tal riguardo è opportuno
                                promuovere prassi di valutazione e progettazione delle infrastrutture elettriche
                                che considerino il trend di cambiamento delle condizioni climatiche”.
                                Il sito CLIMED permette di analizzare diversi scenari di CC sull’Italia, dedotti
                                elaborando i dati forniti dai più recenti data-set, relativi sia al clima osservato,
                                sia a quello futuro.
                                Gli scenari di CLIMED sono elaborati base grazie ai risultati di simulazioni
                                modellistiche eseguite da diversi istituti di ricerca internazionali, nell’ambito di
                                diversi progetti europei, sotto diverse ipotesi di forzanti radiative, i cosiddetti
                                Representative greenhouse gas Concentration Pathways (RCPs). In tal modo, CLIMED
                                fornisce una pluralità di risultati numerici con cui caratterizzare le condizioni future.

                                PRODOTTO
                                Il portale web-gis CLIMED permette di analizzare i CC i cui effetti potrebbero
                                avere impatti significativi sul sistema elettrico/energetico nazionale.
                                CLIMED si presenta con una struttura a 12 pannelli: il primo pannello (Generale)
                                dà una breve descrizione del contenuto del sito; gli altri 11 consentono l’analisi
                                di diversi scenari climatici a scala stagionale e annuale a breve/medio/lungo
                                termine (2021-2050, 2041-2070 e 2071-2100). Ciascun pannello permette,
                                infatti, lo studio di una delle seguenti variabili: la temperatura dell’aria media,
                                massima, minima, la precipitazione totale, la velocità del vento, ed eventi
                                meteorologici estremi quali giorni molto caldi, notti tropicali, giorni consecutivi
                                senza precipitazioni, precipitazioni estreme, neve bagnata, giorni di gelo.
                        Area    Gli scenari climatici di riferimento riguardano il periodo storico 1971-2010. Sono
          Governo, gestione     mappe dedotte elaborando i dati di archivi osservativi (E-OBS, MESAN, ERA5,
      e sviluppo del sistema    EURO4M-APGD) e i risultati di simulazioni modellistiche.
         elettrico nazionale    CLIMED utilizza scenari multi-model, ovvero scenari elaborati facendo
               interconnesso    l’ensemble di più ricostruzioni modellistiche contenute in data-set realizzati
 e integrazione dei mercati     grazie a progetti europei. Al momento, CLIMED consente l’analisi di scenari
                                costruiti sulla base di 12 simulazioni Euro-CORDEX in configurazione RCP8.5, il
                   Progetto     cui grado di affidabilità è descritto visualizzando il BIAS, ovvero lo scarto tra il
 Analisi e scenari elettrici,   valore dell’ensemble e quello di riferimento derivato dal data-set osservativo
    energetici, ambientali      selezionato. Si sta lavorando per includere altri scenari, come ad esempio quelli
                                ottenuti dai modelli Euro-CORDEX per analizzare i CC attesi nell’ipotesi di
Prodotti Emblematici Ricerca di Sistema elettrico - Luglio 2019 - RSE web
sviluppo con emissioni di gas-serra ridotte
     (configurazione 4.5).
     Gli scenari climatici futuri sono dedotti, ovviamente,
     dalle sole simulazioni numeriche. Sono mappe che
     riportano, insieme al valore multi-model, anche la
     deviazione standard per quantificare la dispersione
     dei dati e, quindi, l’incertezza della stima. Gli scenari
     futuri possono essere analizzati anche attraverso
     mappe di anomalie, ovvero delle differenze tra i
     valori nello scenario futuro e il periodo storico.
     Climed permette di analizzare i trend climatici fino al
     2100 per ciascuna regione italiana. Questa
     informazione può essere impiegata per sviluppare
     scenari energetici coerenti con la disponibilità attesa
     delle varie fonti di energia (rinnovabili e
     convenzionali).
     Il sito CLIMED è predisposto per estendere l’analisi ad
     altre variabili, provenienti anche da altri archivi
     osservativi e/o data-set modellistici.

     UTILIZZO DEL PRODOTTO
     CLIMED permette di individuare a colpo d’occhio le aree più critiche nel nostro Paese rispetto alla variabile
     selezionata, consentendo all’utente di accedere in modo semplice a informazioni in forma grafica caratterizzanti:

     p le variazioni climatiche medie (ad esempio, l’innalzamento delle temperature o le variazioni del regime
       pluviometrico), poiché possono esserci delle soglie di variazione oltre le quali è a rischio l’esercizio in sicurezza
       del sistema;
     p le variazioni di eventi meteorologici estremi, descritti da opportuni indici condivisi in ambito internazionale;
     p i trend climatici per ciascuna regione italiana. In questo caso, oltre ai valori di riferimento e quelli
       dell’ensemble di modelli, sono visualizzati i risultati di ogni singolo modello.

     Le indicazioni desumibili dal sito permettono di avere una prima idea di conseguenze previste in funzione dei
     cambiamenti climatici in atto, utilizzabili per la pianificazione delle infrastrutture di distribuzione e trasporto.
     Inoltre, vengono utilizzate per definire le aree a cui dare priorità per interventi di irrobustimento e di ripristino.
     Infine, anche la previsione del carico a lungo termine può valutare l’insorgenza di condizioni critiche dovute ai
     cambiamenti climatici (piogge intense, periodi di siccità, ondate di calore, eccetera).

     BIBLIOGRAFIA

     R. Bonanno, P. Faggian, Changes in the precipitation regime over the Italian Peninsula and their possible
     impacts on the electric system, Tethys Journal of Mediterranean Meteorology & Climatology, vol. 15,
     ISSN-1697-1523, pp. 18–30, 2018
     R. Bonanno, P. Faggian, M. Lacavalla, P. Marcacci, G. Pirovano, Research and operational activities
     to cope with wet snow impacts on overhead power lines in current and future climate over Italy,
     2nd South East European Regional CIGRE Conference SEERC, Kyiv, 2018
     R. Bonanno, P. Faggian, Raising awareness on climate-change related hazards that might impact electric
     infrastructures, AEIT International Annual Conference, Bari, 2018

Questo lavoro è stato finanziato dal Fondo di Ricerca                         Ricerca sul Sistema Energetico – RSE S.p.A.
per il Sistema Elettrico nell’ambito dell’Accordo
di Programma tra RSE S.p.A. ed il Ministero                                   Via Rubattino, 54 - 20134 Milano
dello Sviluppo Economico – D.G. Nucleare,
Energie rinnovabili ed efficienza energetica                                  Tel. 02 39921 - Fax 02 3992 5370
– in ottemperanza al DM, 8 marzo 2006.                                        www.rse-web.it
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#decarbonizzazione
                                                                                      #politicaEnergetica

SCENARI                         CONTESTO
Scenari                         La consapevolezza dei rischi e dei costi legati ai cambiamenti climatici, insieme alle
                                mutate dinamiche economiche, stanno ridisegnando il sistema energetico globale.
a supporto                      L’Unione Europea ha da tempo avviato una decisa transizione verso un sistema
della politica                  energetico a basse emissioni di gas climalteranti attraverso politiche orientate sia alla
                                domanda che all’offerta di energia. L’obiettivo è rendere il sistema energetico
energetico                      dell’Unione sostenibile e allo stesso tempo più sicuro e competitivo.
                                Il percorso di decarbonizzazione dell’Europa è in linea con l’obiettivo
ambientale                      dell’accordo di Parigi di mantenere l’aumento della temperatura globale ben al
                                di sotto dei 2°C e proseguire gli sforzi per mantenerlo entro 1,5°C. Si
                                prevedono obiettivi al 2030 (riduzione del 40% delle emissioni di gas serra
                                nell’UE rispetto ai livelli del 1990, aumento al 32% della percentuale di fonti
                                rinnovabili sui consumi finali lordi di energia e riduzione dei consumi primari del
                                32,5% rispetto ad uno scenario tendenziale definito dalla Commissione Europea
                                nel 2007) e la climate neutrality al 2050 (Long Term Strategy).
                                Il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla politica europea e, in generale, il
                                percorso di decarbonizzazione dell’economia, richiedono una radicale
                                trasformazione del modo di concepire il paradigma energetico anche a livello
                                nazionale ed è caratterizzata da molteplici fattori e incertezze che rendono
                                difficile individuare un’evoluzione univoca del sistema, soprattutto su orizzonti
                                temporali di medio-lungo termine.
                                Il ricorso ad analisi di scenario permette al decision maker di orientarsi in
                                orizzonti temporali di medio-lungo termine, in un contesto di estrema
                                complessità ed incertezza, grazie ad una valutazione quantitativa degli impatti
                                di obiettivi e politiche energetico-ambientali, traendone indicazioni sui più
                                promettenti settori di intervento e le relative necessità infrastrutturali e
                                tecnologiche. La stessa Europa suggerisce agli Stati membri il ricorso a scenari a
                                supporto dei Piani Energia e Clima.

                                PRODOTTO
                                Gli scenari sono tra i principali strumenti a supporto della politica energetica in
                                quanto sono in grado di rappresentare la complessità delle interconnessioni del
                                sistema energetico e possono valutare gli impatti di misure e politiche secondo
                                molteplici aspetti e a diversi gradi di dettaglio.
                                Gli scenari non rappresentano delle previsioni ma delle possibili traiettorie di
                                evoluzione dell’intero sistema energetico, basate su un set di ipotesi
                                internamente coerenti. In altre parole, lo scopo di un esercizio scenaristico non
                       Area     è quello di produrre “un’immagine accurata del domani”, ma piuttosto favorire
         Governo, gestione      migliori decisioni riguardo al futuro”(P. Schwartz).
     e sviluppo del sistema     Attraverso un modello tecnico economico il sistema energetico viene
        elettrico nazionale     rappresentato nella sua interezza (dalle fasi di approvvigionamento delle fonti
            interconnesso e     energetiche, alla trasformazione, produzione e distribuzione di energia, fino
  integrazione dei mercati      alle tecnologie nei diversi settori di impiego finale) come un insieme di flussi di
                                vettori energetici, di reti, di processi e di tecnologie messi in relazione in
                   Progetto     sinergia e interdipendenza tra loro, con un approccio di sistema.
 Analisi e scenari elettrici,   Gli scenari possono essere sviluppati per esplorare l’incertezza, sulla base di
    energetici, ambientali      evoluzioni alternative e anche radicalmente differenti, di alcune variabili considerate
                                come critiche (la rapidità dello sviluppo tecnologico, crescita economica, crollo del
180
     prezzo dei combustibili fossili,
                                                      160                                                               Import elettrico netto
     dinamiche diverse di sviluppo                                                                       142,4
                                                      140                                                               Rinnovabili
     demografico). Si tratta di esercizi di                                                                 122,3       Gas
     tipo what-if (che cosa succede al                120
                                                                                                                        Prodotti petroliferi
     sistema se si trova in determinate               100

                                                        Mtep
                                                                                                                        Solidi
     ipotesi di base) e sono utili a                   80
                                                                                                                        PNEC
     verificare la robustezza di una                   60
                                                                                                                        BASE
     strategia in condizioni differenti o              40
     comprendere meglio le fragilità di un             20
     sistema energetico.
                                                        0
     Possono essere analizzati scenari di                    2016    2020       2025     2030     2035     2040

     tipo politico-strategico, cioè definito
     un obiettivo di policy si esplorano le
     condizioni, le opzioni tecnologiche o le potenzialità di intervento nei vari settori (e la loro tempistica) che rendono
     possibile la realizzazione di quell’idea di futuro, per supportare così il decisore pubblico nella definizione delle strategie
     superando eventuali criticità, presenti e/o prospettate, quantificandone gli impatti in termini energetici, ambientali,
     tecnologici ed economici.

     UTILIZZO DEL PRODOTTO
     Gli scenari realizzati da RSE sono utilizzati in attività di supporto al Governo Italiano per le analisi di politiche
     energetico-ambientali, in quanto permettono una valutazione quantitativa degli impatti del raggiungimento di
     obiettivi di politica nazionale mettendo in correlazione le principali variabili socio-economiche, la caratterizzazione
     ed evoluzione delle tecnologie energetiche, le emissioni e la disponibilità delle risorse in un’ottica di sistema.
     Sono stati usati per la realizzazione dello scenario di Riferimento per il sistema energetico nazionale, dello scenario
     BASE, realizzato per il Tavolo di Decarbonizzazione dell’economia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, e nella
     elaborazione degli scenari SEN a supporto della Strategia Energetica Nazionale del Ministero dello Sviluppo Economico.
     Gli scenari energetici sono attualmente utilizzati per il processo di definizione ed analisi dei nuovi obiettivi
     europei di decarbonizzazione della politica “Energia e Clima” al 2030 (Piano Nazionale Integrato Energia e Clima)
     nel gruppo tecnico di lavoro coordinato dai Ministeri MISE, MATTM e MIT.
     Sono alla base dei Tavoli di approfondimento tematico sul settore elettrico che RSE svolge insieme con TERNA, e
     forniscono elementi fondamentali per gli studi e le analisi del settore energetico con stakeholder quali SNAM,
     Confindustria, ENEL, ANIE.
     I modelli messi a punto nell’ambito dei progetti di Ricerca di Sistema sono quindi a diretto supporto delle Istituzioni
     per la predisposizione di atti di indirizzo o di legge e per la negoziazione in ambito comunitario ed internazionale.

     BIBLIOGRAFIA

     M. Gaeta, F. Lanati et al., Scenari e analisi a supporto della Strategia Energetica Nazionale, RSE, collana
     Visioni diveRSE, 2018
     Colloquia RSE, Decarbonizzazione dell’economia italiana – Scenari di sviluppo del sistema energetico
     nazionale, IV Volume, 2017
     M. Gaeta, A. Gatti, A. Gelmini, F. Lanati, L. Mazzocchi, Analisi e scenari elettrici, energetici, ambientali,
     Rapporto RdS RSE 18007604, 2018
     A. Gelmini, F. Lanati et al., Il modello energetico multiregionale MONET, Rapporto RdS RSE 12001033, 2012
     M. Gaeta, A. Gatti, F. Lanati, S. Vitale, Scenari di sviluppo dei sistemi elettroenergetici, Rapporto RdS RSE
     18000425, 2018
     Confindustria, Libro Bianco per uno sviluppo efficiente delle fonti rinnovabili al 2030, monografia, dicembre 2018
     M. Gaeta,F. Lanati, SEN, gli interventi per raggiungere il target Fer del 55%, Quotidiano Energia ISSN 2532-7658 , 2017
     A. Gelmini, F. Lanati, Contributi per il Tavolo di Lavoro Decarbonizzazione dell’Economia, Rapporto RdS RSE
     17001165, 2017

Questo lavoro è stato finanziato dal Fondo di Ricerca                                   Ricerca sul Sistema Energetico – RSE S.p.A.
per il Sistema Elettrico nell’ambito dell’Accordo
di Programma tra RSE S.p.A. ed il Ministero                                             Via Rubattino, 54 - 20134 Milano
dello Sviluppo Economico – D.G. Nucleare,
Energie rinnovabili ed efficienza energetica                                            Tel. 02 39921 - Fax 02 3992 5370
– in ottemperanza al DM, 8 marzo 2006.                                                  www.rse-web.it
#irradianzaSolare
                                                                            #produzioneRinnovabili

SunRiSE                         CONTESTO
Atlante solare e                Le Fonti di energia Rinnovabile Non Programmabili (FRNP) hanno un peso
                                sempre maggiore sul totale dell’energia prodotta a scala nazionale. La non
previsioni meteo                programmabilità di queste fonti determina, tuttavia, un aumento del rischio di
per valutare                    instabilità del sistema elettrico a causa del possibile sbilanciamento tra la
                                produzione ed il consumo dell’energia sulla rete. Da ciò deriva l’importanza
la producibilità                della previsione dell’energia elettrica immessa in rete dalle FRNP, a cui si
                                aggiunge la necessità di un monitoraggio delle fonti al fine di verificare il
delle FRNP                      corretto funzionamento degli impianti. In questo contesto, risulta importante
                                disporre di sistemi per la previsione ed il monitoraggio della produzione di
                                energia elettrica da fonti rinnovabili non programmabili sul territorio nazionale.
                                Il portale web SunRiSE, sviluppato in questo progetto, fornisce alcune
                                informazioni di interesse, rendendo disponibili attraverso la rete Internet i
                                risultati di metodologie di analisi e valutazioni condotte nell’ambito della
                                Ricerca di Sistema.

                                PRODOTTO
                                Il sito web SunRiSE (http://sunrise.rse-web.it/) è stato sviluppato al fine di
                                pubblicare misure, previsioni e dati relativi alle Fonti Rinnovabili Non
                                Programmabili (FRNP). Ad oggi sono consultabili attraverso il portale mappe di
                                irradianza per il giorno precedente, mappe di dati storici (archivio RADSAF,
                                periodo dal 2005 ad oggi) dell’irradianza cumulata annuale e mappe mensili
                                dell’irradianza cumulata giornaliera media. Sono, inoltre, visualizzabili le mappe
                                relative alle previsioni per alcune variabili meteo rilevanti per caratterizzare le
                                fonti di energia rinnovabile, quali GHI (Global Horizontal Irradiance), DNI (Direct
                                Normal Irradiance), velocità del vento a più quote dal suolo, temperatura
                                dell’aria e precipitazione. Le previsioni delle variabili meteorologiche sono
                                realizzate mediante una tecnica multimodel. Questa metodologia impiega due
                                modelli meteorologici numerici a scala limitata (RAMS - Regional Atmospheric

                       Area
         Governo, gestione
     e sviluppo del sistema
        elettrico nazionale
            interconnesso e
  integrazione dei mercati

                   Progetto
 Analisi e scenari elettrici,
    energetici, ambientali
Modeling System - e WRF -
     Weather Research and
     Forecasting model) e due
     differenti set di condizioni al
     contorno (derivanti da due
     diversi modelli globali: IFS di
     ECMWF e GFS di NCEP) per
     creare quatto distinte catene
     modellistiche che vengono
     utilizzate per realizzare la
     previsione multimodel.
     Sul portale sono consultabili,
     inoltre, mappe di previsione di
     produzione fotovoltaica oraria
     con diversi livelli di dettaglio
     spaziale: per area di mercato,
     provincia, comune e la
     previsione della domanda nazionale
     di energia elettrica a dettaglio orario.
     Il portale consente, inoltre, la visualizzazione dell’andamento delle variabili misurate mediante la stazione solare
     RSE: GHI, DNI, DHI (Diffuse Horizontal Irradiance), GTI30 (Global Tilted Irradiation), precipitazione, temperatura al
     suolo, pressione atmosferica, umidità relativa.

     UTILIZZO DEL PRODOTTO
     I dati pubblicati attraverso il sito web SunRiSE possono essere impiegati per il monitoraggio di impianti
     fotovoltaici. Le previsioni di irraggiamento al suolo e di altre variabili meteo quali l’intensità del vento (a diverse
     quote dal suolo), la temperatura dell’aria e la precipitazione sono aggiornate quotidianamente. Dati storici di
     irradianza possono essere impiegati per analizzare la produzione fotovoltaica di un impianto relativamente ad un
     periodo del passato. I valori medi mensili sono disponibili (a partire dall’anno 2005) gratuitamente, i dati a
     dettaglio orario sono distribuiti a pagamento.
     I dati sono oggetto di interesse da parte di privati e aziende per valutare la producibilità in aree del territorio
     nazionale.
     Manifestazioni di interesse per i dati RADSAF pubblicati attraverso SunRiSE sono giunte da GSE e da istituti di
     ricerca quali CNR ed ENEA per i propri fini istituzionali.

     BIBLIOGRAFIA

     E. Collino, P. Marcacci, A. Toppetti, Classificazione delle proprietà ottiche delle nubi da satellite Meteosat e
     completamento della stazione solare di Milano, Rapporto RdS RSE 12001018, 2011
     G. Decimi, SunRiSE: portale di diffusione delle previsioni per le FRNP, Rapporto RdS RSE 16002237, 2016
     E. Collino, G. Decimi, P. Marcacci, SunRiSE: realizzazione di un portale per la diffusione di dati e previsioni
     per le FRNP, Rapporto RdS RSE 17001777, 2017

Questo lavoro è stato finanziato dal Fondo di Ricerca                         Ricerca sul Sistema Energetico – RSE S.p.A.
per il Sistema Elettrico nell’ambito dell’Accordo
di Programma tra RSE S.p.A. ed il Ministero                                   Via Rubattino, 54 - 20134 Milano
dello Sviluppo Economico – D.G. Nucleare,
Energie rinnovabili ed efficienza energetica                                  Tel. 02 39921 - Fax 02 3992 5370
– in ottemperanza al DM, 8 marzo 2006.                                        www.rse-web.it
#networkSecurity
                                                                                                 #HVDC

SETA                           CONTESTO
SErvizi                        Il crescente livello di penetrazione della generazione da Fonti Rinnovabili Non
                               Programmabili (FRNP) si accompagna ad una riduzione delle risorse a supporto della
innovativi:                    gestione in sicurezza del sistema elettrico. In particolare, diminuisce il numero di
Tuning                         grandi impianti convenzionali accesi, che tradizionalmente svolgono i servizi
                               ausiliari, quali la regolazione di frequenza-potenza. Quest’ultima è volta a
Automatico                     mantenere la frequenza di rete entro un opportuno intervallo, attorno ai 50 Hz, a
                               fronte di perturbazioni dell’equilibrio fra generazione e carico. Grazie all’inerzia
                               delle loro grandi masse rotanti, i grandi impianti convenzionali contribuiscono a
                               contrastare le variazioni di frequenza già prima dell’intervento della regolazione.
                               Pertanto, all’aumentare della generazione da FRNP, le variazioni di frequenza
                               tendono a diventare più ampie e più rapide. Per mantenerle sotto controllo,
                               potrebbe essere molto utile introdurre servizi ausiliari innovativi. Se ne considerano
                               qui due, ovvero la regolazione primaria veloce ed il supporto di inerzia sintetica,
                               che agiscono su scale temporali molto brevi, dell’ordine dei secondi o delle frazioni
                               di secondo. Tali servizi potrebbero essere svolti, ad esempio, da componenti
                               caratterizzati da notevole velocità di risposta e di variazione della potenza
                               scambiata, quali sistemi di accumulo elettrochimico, anche a supporto di impianti
                               FRNP, convertitori di sistemi di trasmissione High Voltage Direct Current (HVDC),
                               compensatori sincroni e, sotto certe condizioni, generatori interfacciati con
                               inverter (ad esempio, generatori eolici e fotovoltaici).

                               PRODOTTO
                               La metodologia proposta, implementata in ambiente Matlab®, permette di
                               tarare in modo ottimo i sistemi di controllo per effettuare la regolazione
                               primaria veloce ed il supporto di inerzia sintetica: in particolare, si
                               minimizzano, in presenza di opportuni vincoli tecnici, l’energia scambiata con
                               la rete per tali servizi ed il suo costo. I vincoli riguardano la risposta dinamica
                               della frequenza a seguito di uno sbilancio di potenza: le condizioni di sicurezza
                               del sistema richiedono, infatti, un’opportuna limitazione delle escursioni della
                               frequenza di rete e del suo gradiente (Rate Of Change Of Frequency – ROCOF),
                               evitando inoltre sia la modulazione a scendere (riduzione della potenza
                               immessa) delle rinnovabili in caso di sovra-frequenza, sia il taglio del carico in
                               caso di sotto-frequenza. Più precisamente, si impongono opportuni limiti alla
                               deviazione di frequenza raggiunta a transitorio esaurito, alla derivata della
                               frequenza nell’istante immediatamente successivo all’inizio della
                               perturbazione, alla massima deviazione di frequenza in transitorio, al tempo di
                               raggiungimento di tale valore, alla massima potenza complessivamente
                       Area    scambiata alle due regolazioni durante il transitorio.
         Governo, gestione     Lo strumento di ottimizzazione può in generale essere usato per vasti sistemi
     e sviluppo del sistema    interconnessi. Tuttavia, per ora è stato simulato su un piccolo sistema insulare, ossia
        elettrico nazionale    la Sardegna, che è collegata alla penisola italiana e alla Corsica tramite i due
            interconnesso e    collegamenti HVDC, denominati SA.CO.I. e SA.PE.I., e alla Corsica tramite il
  integrazione dei mercati     collegamento in corrente alternata SAR.CO. Nella sperimentazione RSE si è costruito
                               un modello previsionale del sistema elettrico sardo con orizzonte temporale al 2030,
                   Progetto    in accordo con la Strategia Energetica Nazionale, che prevede il completo phase-out
     Evoluzione dei sistemi    degli impianti di generazione a carbone, accompagnato dall’installazione di nuovi
   elettrici interconnessi e   impianti termo-elettrici alimentati a gas naturale e di nuovi impianti di accumulo sia
  integrazione dei mercati     idrico sia elettrochimico. Le condizioni di funzionamento di un tale sistema sono
                               piuttosto sfidanti, in quanto caratterizzate da ridotta inerzia meccanica.
UTILIZZO DEL PRODOTTO
                                                                                   Il gestore della rete di trasmissione
                                                                                   (Transmission System Operator – TSO)
                                                                                   deve garantire che il sistema elettrico
                                                                                   operi sempre in condizioni di sicurezza e
                                                                                   deve, quindi, approvvigionare le risorse
                                                                                   necessarie a fornire i servizi di
                                                                                   regolazione, sia di frequenza sia di
                                                                                   tensione.
                                                                                   Come indicato dall’esperienza del TSO
                                                                                   britannico National Grid con l’avvio del
                                                                                   servizio di enhanced frequency response
                                                                                   (una forma di regolazione primaria
                                                                                   veloce), l’introduzione di servizi di
                                                                                   regolazione veloci permette di
                                                                                   tamponare immediatamente o quasi le
                                                                                   deviazioni di frequenza, in modo da
                                                                                   ridurre la necessità di ricorrere ad
                                                                                   azioni di regolazione più lente e, quindi,
                                                                                   di mobilitare più risorse. Un altro
     Schema a blocchi della procedura SETA.                                        esempio significativo è quello del
                                                                                   Canada, in cui impianti eolici si sono
                                                                                   dimostrati in grado di fornire un livello
     di inerzia sintetica simile a quello dei generatori sincroni tradizionali.
     La metodologia sviluppata potrebbe costituire per il TSO uno strumento a supporto della programmazione e dell’esercizio
     del sistema: essa permette di ricavare un utile dimensionamento, ad esempio su base oraria o quartoraria, delle quantità
     ottime di risorse per svolgere la regolazione primaria veloce e garantire il supporto di inerzia sintetica.
     Il TSO può quindi valutare se le risorse connesse alla rete, già oggetto di unit commitment, siano sufficienti a
     fornire tali quantità ottime, oppure se sia necessario attivare altre risorse disponibili. Queste valutazioni possono
     essere effettuate per un orizzonte di breve termine (ad esempio, il giorno prima per il giorno dopo) oppure di
     lungo termine (ad esempio, elaborando previsioni per un anno futuro, in termini di esiti del mercato del giorno
     prima, per determinare se pianificare l’installazione di risorse aggiuntive). Nel secondo caso, ad esempio, si pensi
     alla situazione prevista per la Sardegna nel 2030: la procedura calcola una quantità di inerzia sintetica necessaria,
     che potrebbe essere ottenuta grazie all’installazione di nuovi compensatori sincroni.
     Gli studi condotti (la procedura e la sua applicazione al caso della Sardegna) sono stati presentati ad alcune
     conferenze internazionali in ambito IEEE e hanno raccolto l’interesse di TERNA, oltre che di ricercatori
     universitari. Si prevede, inoltre, di promuovere la procedura in ambito CIGRE (JWG C2/C4.41 Impact of high
     penetration of inverter-based generation on system inertia of networks).

     BIBLIOGRAFIA
     S. Canavese, A Iaria, M.R. Rapizza, Nuovi servizi per la regolazione di frequenza: analisi con un modello
     dettagliato dei regolatori e individuazione di una strategia di taratura ottima dei relativi parametri, con
     applicazione a scenari di sviluppo al 2020 e al 2030 per il sistema elettrico sardo, Rapporto RdS RSE 18000411,
     febbraio 2018
     S. Canavese, M.R. Rapizza, Nuovi servizi di rete per la regolazione di frequenza: ottimizzazione tecnico-
     economica in presenza di elevata penetrazione di generazione da fonti rinnovabili non programmabili,
     Rapporto RdS RSE 18007670, dicembre 2018
     S. Canavese, A. Iaria, M.R. Rapizza, Impact of Fast Primary Regulation and Synthetic Inertia on Grid Frequency
     Control, ISGT Europe, Torino, settembre 2017
     S. M. Canevese, A. Iaria, M.R. Rapizza, Optimal Automatic Parameter Tuning for Innovative Grid Frequency
     Regulation Functions, AEIT International Annual Conference, Bari, ottobre 2018

Questo lavoro è stato finanziato dal Fondo di Ricerca                         Ricerca sul Sistema Energetico – RSE S.p.A.
per il Sistema Elettrico nell’ambito dell’Accordo
di Programma tra RSE S.p.A. ed il Ministero                                   Via Rubattino, 54 - 20134 Milano
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Energie rinnovabili ed efficienza energetica                                  Tel. 02 39921 - Fax 02 3992 5370
– in ottemperanza al DM, 8 marzo 2006.                                        www.rse-web.it
#alluvione
                                                                                                #baciniIdrici

FLOODRISK2                     CONTESTO
Software                       La gestione del rischio ed il mantenimento in sicurezza ed efficienza del
                               patrimonio esistente di infrastrutture idroelettriche sono problematiche di
per valutare                   cruciale importanza in ogni fase del ciclo di vita delle dighe. Tenendo conto
il rischio di                  dell’età del patrimonio di dighe italiane e le sollecitazioni sempre più frequenti
                               ed intense indotte dai cambiamenti climatici in atto, queste problematiche
inondazione ed                 assumono oggi una sempre maggior rilevanza.
                               La valutazione delle conseguenze di un ipotetico dam-break è in tal senso un
i costi-benefici               elemento essenziale della valutazione del rischio e fornisce una misura
                               oggettiva per il confronto fra diverse situazioni e per stabilire la priorità di
della mitigazione              eventuali interventi.
                               Allo stesso tempo, l’intensificarsi della frequenza degli eventi alluvionali
                               naturali in Europa ha indotto il Parlamento ed il Consiglio Europeo
                               all’emanazione di un’apposita Direttiva, la 2007/60/CE, relativa alla
                               valutazione ed alla gestione del rischio di alluvioni. Tale Direttiva è stata
                               recepita nell’ordinamento italiano con il Decreto Legislativo 23 febbraio 2010 n.
                               49. In particolare, secondo tale Decreto, le Autorità di bacino distrettuali di cui
                               all’articolo 63 del d.l.gs n. 152 del 2006 sono chiamate alla pianificazione
                               secondo un approccio a lungo termine, scandito in tappe successive e tra loro
                               concatenate. In queste tappe, un’attività fondamentale è costituita proprio
                               dall’analisi del rischio idraulico con la stima della popolazione coinvolta, delle
                               infrastrutture strategiche e principali e dei beni ambientali e storici interessati.

                               PRODOTTO
                               Floodrisk2 è uno strumento software (aggiornamento di un precedente plug-in
                               per il GIS), che è stato oggetto di oltre 10.000 download. Esso consente, in un
                               unico ambiente informatico, l’elaborazione di informazioni territoriali e socio-
                               economiche, l’integrazione dei risultati di modelli idraulici per la definizione
                               delle aree inondabili e l’impiego di metodologie per la stima delle conseguenze
                               in termini di perdita di vita e di danno economico. La versione aggiornata
                               contiene funzionalità aggiuntive quali la gestione di più eventi, e relativa
                               probabilità di accadimento, ed un’analisi costi-benefici di eventuali interventi
                               di mitigazione.
                               Floodrisk2 utilizza un approccio di valutazione di tipo speditivo, basato su
                               metodologie, derivate dalla letteratura scientifica, che richiedono una quantità
                               minima di dati e ampiamente disponibili.
                               Lo strumento permette una rapida valutazione delle conseguenze di eventi con
                        Area   differente probabilità (tempo di ritorno), ad una scala che è funzione del
          Governo, gestione    dettaglio dei dati utilizzati; ad esempio, per la stima del danno economico si
      e sviluppo del sistema   possono utilizzare mappe dell’uso del suolo a diversa scala oppure utilizzare
         elettrico nazionale   mappe dell’edificato con il dettaglio di ogni singolo edificio. Applicato a diverse
               interconnesso   situazioni, lo strumento consente il confronto consistente di diversi gradi rischio
 e integrazione dei mercati    e, quindi, di stabilire, ad esempio, un ordine nella priorità degli interventi per il
                               miglioramento della sicurezza.
                  Progetto     Il software è costituito da script in linguaggio python sia per la parte di interfaccia
  Sicurezza e vulnerabilità    utente sia per la parte di calcolo, i quali, opportunamente installati, vengono
      del sistema elettrico    riconosciuti (plug-in) da Quantum GIS e si presentano all’utente sotto forma di
                               menù aggiuntivi che consentono di eseguire le diverse funzioni di FloodRisk2.
Esempio di mappa delle aree soggette a rischio

                                                                    CURVE F-N
                                                                                                    Scenario 0
                                                                                                    Scenario 1   Esempio di confronto di due curve di probabilità di perdire
                                          1/25
                                                                                                                 di vite umane per diversi tempi di ritorno relative
                                                                                                                 rispettivamente ad uno scenario 0 senza interventi
    Annual Exceedance Probability (AEP)

                                                                                                                 e ad uno scenario 1 con interventi di mitigazione
                                          1/100

                                          1/500
                                                  2.0   2.5   3.0                       3.5   4.0

                                                              Number of Loss of Lifes

         UTILIZZO DEL PRODOTTO
         Il prodotto FloodRisk2 è uno strumento che consente alle Autorità di protezione civile, alle Autorità di distretto o
         ai gestori delle opere, la possibilità di valutare le perdite, sia economiche che in termini di possibili vite umane, a
         seguito di un’inondazione, sia essa naturale o derivante da incidente su un’opera idraulica, quale ad esempio una
         diga ad uso idroelettrico.
         Per la valutazione delle perdite di vite umane, sono state implementate in FloodRisk2 due metodologie, di cui una
         proposta da US Department of Homeland Security (DHS), più specifica per i dam-break, ed una tratta dalle
         conclusioni del recente progetto Europeo denominato SUFRI.
         Per la stima delle conseguenze economiche si adotta una metodologia che deriva le perdite in funzione delle
         massime altezze d’acqua dovute all’inondazione. Il sistema contiene un database di curve, tratte da letteratura
         internazionale e rese fra loro omogenee.
         Infine, se vengono ipotizzati interventi di mitigazione, è possibile valutarne i benefici in termini di riduzione del
         danno ed effettuarne un’analisi costi-benefici.

         BIBLIOGRAFIA

         R. Albano, A. Cantisani,L. Giosa, L. Mancusi, A. Sole, Risk assessment for hypothetical dam break – A method
         for the rapid and consistent evaluation, 12th ICOLD International Benchmark Workshop on Numerical Analysis
         of Dams, Graz (Austria), 2-3 october 2013
         R. Albano, L. Mancusi, A. Sole, FloodRisk: a QGIS plugin for flood consequences estimation, Geomatics
         Workbooks n° 12 – FOSS4G Europe, Como, 2015
         A. Abbate, R. Albano, L. Mancusi, Improving flood risk analysis for effectively supporting the implementation
         of flood risk management plans: The case study of “Serio” Valley, Environmental Science and Policy, 75: 158–
         172, 2017

Questo lavoro è stato finanziato dal Fondo di Ricerca                                                                 Ricerca sul Sistema Energetico – RSE S.p.A.
per il Sistema Elettrico nell’ambito dell’Accordo
di Programma tra RSE S.p.A. ed il Ministero                                                                           Via Rubattino, 54 - 20134 Milano
dello Sviluppo Economico – D.G. Nucleare,
Energie rinnovabili ed efficienza energetica                                                                          Tel. 02 39921 - Fax 02 3992 5370
– in ottemperanza al DM, 8 marzo 2006.                                                                                www.rse-web.it
#alluvione
                                                                                         #calcoliStrutturali

IRIS                           CONTESTO
Indici di RIschio              La valutazione del rischio sismico delle dighe esistenti rappresenta un tema
                               quanto mai attuale, in considerazione della elevata pericolosità sismica del
Sismico                        territorio nazionale e dell’entità delle potenziali conseguenze che potrebbero
per le dighe                   scaturire dal rilascio dell’ingente volume d’acqua ritenuta. Sebbene le dighe
                               storicamente abbiano manifestato un livello di resilienza eccellente nei confronti
in calcestruzzo                dei terremoti, le catastrofiche conseguenze che potrebbero scaturire dal loro
                               danneggiamento o collasso impongono di non trascurarne il continuo controllo.
                               In questa direzione si stanno muovendo le recenti normative, raccomandazioni
                               e linee guida nazionali e internazionali, che richiedono la riverifica anche delle
                               strutture già esistenti, progettate per lo più facendo riferimento a pericolosità
                               sismiche, normative e metodi di analisi ormai obsoleti.
                               La normativa nazionale di recente emanazione (D.M. 26 giugno 2014) richiede
                               che le oltre 500 grandi dighe italiane siano a breve sottoposte a verifiche
                               sismiche aggiornate.
                               In considerazione della numerosità dei casi da analizzare e dei tempi necessari,
                               RSE ha concepito lo strumento IRIS per analisi preliminari di supporto ai gestori
                               e alle autorità per individuare le priorità con cui sottoporre le dighe a verifica e
                               condurre gli opportuni approfondimenti.
                               Infatti, la complessità degli studi richiesti, che comprendono la definizione della
                               pericolosità in termini di probabilità di un evento sismico, nonché della
                               vulnerabilità strutturale della diga e delle conseguenze dell’inondazione delle zone
                               a valle in caso di rottura, richiede la disponibilità di uno strumento di facile utilizzo
                               per una rapida classificazione delle dighe in base ai differenti livelli di rischio.

                               PRODOTTO
                               IRIS è un prodotto software realizzato come plug-in per il software open source
                               QGIS, in grado di classificare le dighe in calcestruzzo in termini di rischio sismico.
                               Lo strumento fornisce una stima del rischio qualitativa, preliminare e relativa,
                               utilizzando criteri e metodi speditivi che, a partire da pochi parametri
                               rappresentativi di facile reperibilità, consentono la definizione di indici associati
                               alla pericolosità sismica, alla vulnerabilità strutturale e alle conseguenze.
                               Per la pericolosità sismica si fa riferimento alla mappa del territorio nazionale
                               sviluppata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
                               Per la vulnerabilità strutturale è stato messo a punto un metodo per classificare le
                               grandi dighe a volta e a gravità; per le due tipologie sono stati individuati fattori di
                               vulnerabilità sismica espressi in funzione dei dati caratterizzanti la geometria della
                               diga. I dati sono calibrati e validati con i risultati di analisi numeriche agli elementi
                               finiti, effettuate su un campione rappresentativo di dighe, capaci di riprodurre i tipici
                               modi di rottura per azione sismica.
                        Area   Per le conseguenze, sono stati studiati metodi speditivi per la stima approssimata
          Governo, gestione    delle aree soggette a inondazione per effetto della rottura di una diga e per la
      e sviluppo del sistema   successiva valutazione della perdita di vite e di danno economico. I metodi studiati
         elettrico nazionale   comprendono il calcolo dell’idrogramma delle portate in uscita dall’ipotetica breccia
               interconnesso   in diga. Sono state utilizzate le classiche formulazioni di idraulica dell’efflusso da luci
 e integrazione dei mercati    a pelo libero e il successivo calcolo della propagazione a valle basato sulla
                               formulazione delle onde cinematiche, nel quale la geometria della valle è tratta dal
                  Progetto     modello digitale del terreno. La valutazione delle conseguenze è, infine, effettuata
  Sicurezza e vulnerabilità    mediante intersezione delle aree inondabili con l’insieme degli elementi esposti (la
      del sistema elettrico    popolazione e i beni), tratti da open data pubblici riorganizzati in un apposito
                               geodatabase. Gli indici associati alla pericolosità sismica, alla vulnerabilità strutturale
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