Principi di Nutrizione nel Diabetico Nefropatico: quando iniziare la dieta ipoproteica ? - Convegno Regionale AMD-SID Bologna 6 Novembre 2009

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Principi di Nutrizione nel Diabetico Nefropatico: quando iniziare la dieta ipoproteica ? - Convegno Regionale AMD-SID Bologna 6 Novembre 2009
Convegno Regionale AMD-SID
      Bologna 6 Novembre 2009

   Principi di Nutrizione nel
Diabetico Nefropatico: quando
 iniziare la dieta ipoproteica ?
                    Franco Tomasi
 U.O. di Diabetologia, Dietologia e Nutrizione Clinica
    Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara
Principi di Nutrizione nel Diabetico Nefropatico: quando iniziare la dieta ipoproteica ? - Convegno Regionale AMD-SID Bologna 6 Novembre 2009
Incidence of End Stage Renal Disease
(ESRD) According to Primary Diagnosis

 USRDS. 2004. Available at: http://www.usrds.org/atlas.htm.
Principi di Nutrizione nel Diabetico Nefropatico: quando iniziare la dieta ipoproteica ? - Convegno Regionale AMD-SID Bologna 6 Novembre 2009
La terapia precoce rallenta
               100    l’evoluzione verso la Dialisi
                                        No Terapia
               75                       Terapia
                                        Terapia precoce

               50
   Filtrato
 Glomerulare
(% del normale)

               10
                      Dialisi
                  0   Anni      4   7       9        11
Principi di Nutrizione nel Diabetico Nefropatico: quando iniziare la dieta ipoproteica ? - Convegno Regionale AMD-SID Bologna 6 Novembre 2009
Come prevenire la progressione della
   nefropatia diabetica verso l’I.R.C.
• Controllo della glicemia
• Trattamento
  farmacologico e controllo
  dell’ipertensione
• Controllo della
  dislipidemia

• Restrizione proteica
          Diabetes Care, 2009
Standard of Medical Care in Diabetes–ADA
Principi di Nutrizione nel Diabetico Nefropatico: quando iniziare la dieta ipoproteica ? - Convegno Regionale AMD-SID Bologna 6 Novembre 2009
Dieta ipoproteica e IRC

                     Dieta ipoproteica e CRF
– Una riduzione del’introito proteico e fosforico permette
  il controllo di:
    urea
    paratormone
    equilibrio acido-base
    insulino-resistenza

– Rende possibile il raggiungimento/mantenimento di
  uno stato nutrizionale soddisfacente

– Riduce la mortalità e il ricorso alla terapia sostitutiva
Principi di Nutrizione nel Diabetico Nefropatico: quando iniziare la dieta ipoproteica ? - Convegno Regionale AMD-SID Bologna 6 Novembre 2009
Il ruolo della dieta ipoproteica nel trattamento
     dell’insufficenza renale cronica (IRC ) é però
    ancora controverso ed esistono, fra i nefrologi,
            perplessità sul suo reale valore.

Ikizler TA.
Dietary Protein Restriction in CKD: The debate continues
American Journal of Kidney Diseases 2009; 53(2): 189-91
Quali evidenze a favore di una
dieta a basso contenuto proteico

                              ?
The effect of dietary protein restriction on the
progression of diabetic and non diabetic renal
                    disease
• Meta-Analisi di 5 RCTs
   – 1413 pazienti con nefropatia non diabetica
   – 108 pazienti con diabete tipo 1
   – Intake proteico da 0.5 a 0.85 g/kg/die vs intake normale
• Risultati:
   – Riduzione del rischio di IRC o morte renale nei non diabetici (p=
     0.007).
   – Riduzione del rischio di progressione della nefropatia (misurato
     come declino del VFG o aumento della proteinuria) nei diabetici
     (p
A meta-analysis of the effects of dietary protein
   restriction on the rate of decline in renal
                    function.
• Meta-Analisi di 13 RCTs (1919 pz) e di 11 NRCTs (329 pz).
   – Dieta ipoproteica in pazienti diabetici (231) e non diabetici vs
     controlli.
   – Intake proteico da 0.6 a 0.8 g/kg/die versus intake normale (da 1
     a 1,2 g/kg/die).
• Risultati:
   - Riduzione del rischio di progressione della nefropatia (misurato
     come declino del VFG) nei pz a dieta ipoproteica rispetto ai
     controolli (p
Ruolo della dieta ipoproteica nella
nefropatia diabetica: lo studio Steno
Nei pazienti diabetici

                         RR 0,23
Confronto tra LPD vs NPD: 8 studi
randomizzati (outcome: morte renale)

                         Nei pazienti con nefropatia cronica, non
                      diabetici, ridurre l’apporto proteico riduce del
                       31% l’incidenza di morte renale in un anno

                                            Fouque D, Laville M, Boissel J
  Low Protein Diets For Chronic Kidney Disease in non diabetic adults Cochrane Database Syst Rev. 2006 ; (2) :CD 001892
Protein restriction for diabetic renal
               disease

   Cochrane Database Syst Rev. 2007 Oct 17;(4):CD002181
            Robertson LM , Waugh N, Robertson A
Protein restriction for diabetic renal
               disease

 Conclusioni: la riduzione dell’apporto proteico è
    associata ad un incremento anche se non
statisticamente significativo della VFG ed ad una
dilazione del trattamento dialitico di circa 2 anni.

      Cochrane Database Syst Rev. 2007 Oct 17;(4):CD002181
               Robertson LM , Waugh N, Robertson A
Valutazione farmaco-economica
11 buoni motivi per controllare
          l’intake proteico
• Adeguato adattamento alla riduzione dell’intake proteico
• Ridotto carico sui nefroni superstiti
• Miglioramento dell’insulino-resistenza
• Riduzione dello stress ossidativo
• Riduzione della proteinuria
• Riduzione dei livelli di PTH
• Miglioramento del profilo lipidico
• Potenziamento dell’efficacia degli ACE inibitori
• Riduzione della mortalità e ritardo dell’inizio della dialisi del 40%
• Numero dei needed to treat favorevole (ogni 18 soggetti/anno mantenuti
  a dieta ipoproteica in 1 si evita la morte o l’inizio della dialisi)
• Carenza di motivazioni veramente oggettive per non prescrivere la dieta
  ipoproreica alla maggior parte delle persone con IRC

                             Foque and Aparicio, Nature Cl Practice Nephrol 2007; 3: 383-392
Quando prescrivere la
        restrizione proteica ?
• La restrizione dell’introito proteico può
  avere effetti benefici nelle persone con
  diabete nelle quali la nefropatia
  progredisca nonostante un controllo
  glicemico e pressorio ottimali e
  l’utilizzo di ACE-inibitori e/o di ARB.

  AMD-SID Standard Italiani per la Cura del Diabete
                   Mellito, 2009
“Quale restrizione proteica ?”
It isn’t easy

to lower protein intake

        to less

         than

    0,8 g/kg/day

         over

   extended period

       of time

                          Hansen HP et al. Kidney Int 2002;62 (1) :220-8
“How low protein ?”
Protein restriction for diabetic renal disease, Waugh NR, 2000
Cochran Database of Systematic Rewiews
«Overall a protein restricted diet (0,3-0,8 g/kg/die) does
appear to slow the progression of diabetic nephropaty
towards renal failure »

Protein restriction for diabetic renal disease, Robertson LM
et al 2007
Cochran Database of Systematic Rewiews
MRDS-Study (Modification diet
      in renal disease)
Studio multicentrico,randomizzato, 840 paz con IRC
Riduzione assoluta dell’introito proteico di 0,2 g/kg/die di
proteine determina miglioramento del quadro metabolico

                Bellizzi, Giornale Italiano di Nefrologia, 2008
Linee guida per il supporto nutrizionale del paziente con IRC in
                        terapia conservativa
                  ADA                EDTNA/ERCA               NKF/DOQI                  SIN

Energia      35 kcal/kg peso         35 kcal/kg peso      35 kcal/kg peso      35 kcal/kg peso
                  ideale/die             ideale/die              ideale/die           ideale/die
Proteine                                                                          0.7 g/kg peso
            0.8-1 g/kg peso          0.6-1 g/kg peso      0.6-0.75 g/kg peso
                                                                                     ideale/die
                 ideale/die               ideale/die            ideale/die
                                                                                 75% ad elevato
           60-70% ad elevato       50% ad elevato valore 50% ad elevato valore
                                                                                       valore
              valore biologico            biologico             biologico
                                                                                      biologico
Fosforo*    Individualizzato o
                                    Individualizzato o
             8-12mg/kg peso                                 Non determinato      Non determinato
                                     600-1000 mg/die
                  ideale/die
Potassio                                                                         Introito libero se
           Individualizzato o in
                                    2000-2500 mg/die        Non determinato           VFG > 10
              base alla kaliemia
                                                                                        mL/min
Sodio       Individualizzato o                                                      NaCl < 100
                                    1800-2500 mg/die        Non determinato
                1-3 g/die                                                             mEq/die
La dieta ipoproteica predispone
        alla malnutrizione?
      Cochrane Database Syst Rev. 2007 Oct 17;(4):CD002181
               Robertson L , Waugh N, Robertson A

 Solo uno studio ha evidenziato malnutrizione con una
            dieta ipoproteica di 0,6 g/kg/die

Severe dietary protein restriction in overt diabetic nephropathy:
benefits or risks?

C Meloni, M Morosetti, C Suraci, MG Pennafina,C Tozzo, M Taccone-Gallucci
and CU Casciani

                                           Journal of Renal Nutrition 2002
Monitoring of patients on low-protein diets

    Quando è prescritta una dieta ipoproteica è
    indispensabile una costante supervisione (medico e dietista) al
    fine di:

    • garantire un buon stato di nutrizione

    • minimizzare i rischi in particolare di malnutrizione

    • aumentare la compliance

  A severely restricted protein diet should be followed under the
 supervision of a specialist as there is a theoretical risk of nutritional
 deficiencies to occur                                    (Connor, 2003)
Prior To ESRD Therapy:
Was Patient Under Care of Dietitian?

                                   If Yes
             8.8%
   22.1%                                   18.5%
                               23.5%
                    Yes                              < 6 months
                    No                               6-12 months
                    Unknow n                         > 12 months

           69.1%                   58.0%

                                             Connor, 2003
Malnutrizione e intervento dietetico

Al fine di evitare il rischio di malnutrizione nei soggetti in
trattamento conservativo con dieta ipoproteica è necessario un
adeguato apporto calorico.
Risultano opportuni frequenti interventi di counselling e di
monitoraggio specialmente nelle persone che presentino un
inadeguato apporto calorico e/o segni di MCP.
L’apporto proteico dovrebbe essere compreso fra 0,8 e 1
g/kg e quello energetico fra le 30 e le 35 kcal/kg.
L’attento controllo dello stato nutrizionale, attraverso la
raccolta dei parametri antropometrici ed ematochimici,
permette di evitare il rischio di MCP e la conseguente riduzione
della massa magra.

                            Katrina L Campbell Am J Kideney 2008
Monitoraggio dello stato nutrizionale

Esami bioumorali: prealbumina,          Frequenza
transferrina, albumina, linfociti.

                                        VFG 22-55 mL/min ogni 4mesi
Dati antropometrici: peso, altezza,
BMI, BIA, plicometria.
                                        VFG 15-25 mL/min ogni 3mesi

Stima del dispendio energetico e
valutazione dell’intake                 VFG
“aderence may be difficult, time consuming
  and unpleasent for the patients” (Cianciaruso ,
                      1998)

• Modifica alla loro dieta
• Introduzione di nuovi alimenti-prodotti ipo-aproteici
• Palatabilità non ottimale
• Difficoltà di integrazione fra cucina dietetica e quella
  tradizionale (necessità di tempo per cucinare
  separatamente i pasti)
• Difficoltà di integrazione nella vita professionale e di
  relazione della terapia dietetica
Compliance
• Coinvolgere il paziente il più possibile

• Il paziente deve comprendere i benefici di un corretto
  regime alimentare

• Personalizzare la dieta tenendo conto delle preferenze
  alimentari del paziente

• Illustrare accorgimenti culinari per migliorare ed esaltare
  la sapidità dei prodotti ipoproteici

• Programmare controlli ravvicinati
Conclusioni (1)
• Nell’ambito del trattamento conservativo della
  persona con diabete con IRC la terapia
  nutrizionale rappresenta un aspetto di basilare
  importanza.
• La dieta ipoproteica rallenta la progressione
  verso gli stadi più avanzati dell’IRC, migliora il
  quadro metabolico del soggetto, assicura il
  mantenimento o il raggiungimento di uno stato
  nutrizionale soddisfacente.
Conclusioni (2)
• Un miglioramento della compliance alla dieta
  ipoproteica si è verificato negli ultimi anni
  grazie alla maggiore palatabilità dei prodotti
  dietetici e ad un approccio supportato da
  maggiori informazioni e condiviso con la
  persona con diabete.
• Fondamentale, nel processo di educazione
  terapeutica su tale aspetto, il ruolo del dietista,
  ma necessario anche il coinvolgimento
  dell’infermiere.
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