PREZZO TOTALE PREZZO UNITARIO MEDIO PREZZO MARGINALE - Classificazione dei prezzi - Ordine ...
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Il prezzo totale esprime in moneta la somma complessiva pagata (o incassata) per un immobile ad una certa data. Capitolo 6 - 2.1 pag. 75 CVI “Il prezzo della presente compravendita è stato concordato tra le parti in € 300.000,00…”
Il prezzo unitario medio di una caratteristica immobiliare si calcola dividendo il prezzo totale per la caratteristica dell'immobile considerato; in genere questa caratteristica è rappresentata dalla superficie commerciale. È il rapporto tra il prezzo totale e la superficie commerciale. Il prezzo unitario medio di una caratteristica immobiliare è sempre positivo. Capitolo 6 - 2.2 pag. 75 Codice delle Valutazioni
Il prezzo marginale di una caratteristica immobiliare esprime la variazione del prezzo totale al variare della caratteristica. IL PREZZO MARGINALE DI UNA CARATTERISTICA PUÒ ASSUMERE: 1. VALORI POSITIVI: nel caso in cui ad una variazione in aumento della caratteristica corrisponde una aumento del prezzo totale. 2. VALORI NEGATIVI: nel caso in cui ad una variazione in aumento della caratteristica corrisponde una diminuzione del prezzo totale. 3. VALORI NULLI: nel caso in cui una variazione della caratteristica non produce variazioni del prezzo totale. Capitolo 6 - 2.3 pag. 75 CVI
Può essere calcolato per ogni singola caratteristica immobiliare Caratteristiche Caratteristiche immobiliari quantitative: immobiliari qualitative: Superficie principale Prospicienza Superfici accessorie Panoramicità Servizi Luminosità Impianti tecnologici Esposizione Livello di piano Funzionalità Stato di manutenzione Inquinamento Altro.. Qualità finiture Altro..
IN UN MERCATO TRASPARENTE I PREZZI MARGINALI SONO SOSTANZIALMENTE NOTI; IN UN MERCATO NON TRASPARENTE DEVONO ESSERE CALCOLATI MEDIANTE UN'ANALISI ESTIMATIVA. IL PREZZO MARGINALE E’ FUNZIONE DELL’ INDICE MERCANTILE
L'INDICE MERCANTILE SI ESPRIME IN DUE MODI: 1. IN TERMINI % (Percentuali) 2. IN TERMINI DI VALORE (Euro) UN INDICE MERCANTILE DETERMINA UN PREZZO MARGINALE
ESEMPIO INDICE MERCANTILE in % (Percentuale) L'indice mercantile delle superfici secondarie determina il prezzo marginale delle superfici secondarie, noto ovviamente il prezzo della superficie principale. L'indice mercantile (es: 0,35) attribuisce alla superficie secondaria (es: “balconi”) un valore economico ridotto rispetto a quello della superficie principale. Questo coefficiente (grandezza adimensionale) non proviene né da una Norma né da una legge. Definisce semplicemente il “rapporto economico” tra il valore di un metro quadrato di superficie secondaria e di un metro quadrato di superficie principale.
Per cui, se sappiamo che 1,00 mq di superficie principale vale 1.000 €/mq e che 1,00 mq di superficie balconi vale 350 €/mq, l'indice mercantile dei balconi sarà, ovviamente: 350 / 1000 = 0.35 = 35% NB! Di solito, nella pratica estimativa, il valore conosciuto è quello del coefficiente, non quello dell’indice mercantile! Comunque, il significato di questo è che in quel segmento di mercato il coefficiente di trasformazione delle superfici secondarie a balconi in superficie principale è pari a: 0.35. Quindi: se un appartamento è composto da 93 mq di superficie principale e da 20 mq di balconi, la sua SUPERFICIE COMMERCIALE sarà di: 93 + 20*35% (7 mq) = 100 mq
ESEMPIO di INDICE MERCANTILE A VALORE: Indice mercantile dello stato di manutenzione. Abbiamo due appartamenti A e B, completamente uguali ad eccezione dello stato di manutenzione. Nell'appartamento A lo SdM è massimo (Max) mentre nell'appartamento B è minimo (Min). QUESITO ESTIMATIVO: Noto il prezzo di mercato dell'appartamento A, pari a: 100.000 € Quanto vale l'appartamento B (Subject) ?
SOLUZIONE: Per risolvere il quesito è necessario stimare il valore del costo delle operazioni di manutenzione da eseguire per portare l'appartamento B (Min) allo stesso livello di manutenzione di A (Max). Quindi: la stima del costo di manutenzione definisce la stima del prezzo marginale dello stato di manutenzione. Viste le premesse, questo indice è respomsabile della differenza di valore fra A (comparabile) e B (Subject) Se il valore delle opere di manutenzione è pari a 7.000 € il valore di B sarà: Valore del Subject = 100.000-7.000 = 93.000 €
Il prezzo marginale può essere positivo, negativo o nullo FABBRICATO POSTO IN ZONA 3 TURISTICO-BALNEARE ° L’AFFACCIO IN DIREZIONE DEL MARE GENERA UN PREZZO DECRESCENTE IN FUNZIONE DEL LIVELLO DI PIANO 2 ° € 235.000,00 € 10.000,00 1 € 225.00,00 ° €10.000,00 €215.000,00 Il prezzo marginale di una caratteristica immobiliare esprime la variazione del prezzo totale al variare della caratteristica
PROBLEMA: SI DEVE DETERMINARE IL VALORE DELL'IMMOBILE B, DEL TUTTO UGUALE ALL'IMMOBILE A, DI CUI SI CONOSCE IL PREZZO DI MERCATO RECENTEMENTE MATURATO.
SOLUZIONE: SE: A = B, A è stato COMPRAVENDUTO di recente, a prezzo di mercato pari a € 100.000/00 ALLORA: B VALE €100.000/00
L'esempio che segue è costruito a tavolino: esso prevede di disporre dei dati di tre unità immobiliari del tutto simili tra loro ad eccezione della superficie commerciale e del livello di piano. LE UNITÀ A ,B e C SONO DEL TUTTO UGUALI ALL'UNITÀ SUBJECT, AD ECCEZIONE DELLA SUPERFICIE E DEL LIVELLO DI PIANO. QUESITO VALUTATIVO: Determinare il Valore dell'Unità Subject NB! L’esempio è valido a solo scopo didattico, in quanto nella pratica valutativa è pressoché impossibile avere a che fare con comparabili del tutto uguali!
PREZZO E COMPARABILE COMPARABILE COMPARABILE SUBJECT CARATTERISTICHE UNITA’ A UNITA’ B UNITA’ C Prezzo totale (euro) 200.000 220.000 300.000 - Superficie 100 100 150 125 commerciale (mq) Livello piano (n°) 2 6 6 4 QUESITO VALUTATIVO Quanto vale l'unità oggetto di valutazione (Subject)?
VALORE DI MERCATO DEL MIO APPARTAMENTO = € 1.600*125 (mq) + € 5.000*4 (n. livello piano) = 220.000 € Giusto o sbagliato?
IL VALORE DI MERCATO DEL SUBJECT È 250.000 €. Infatti: PREZZO E CONTRATTI CONTRATTI CONTRATTI SUBJECT CARATTERISTICHE UNITA’ A UNITA’ B UNITA’ C Prezzo totale (euro) 200.000 220.000 300.000 - Superficie (125-100)*1600=40.000 (125-100)*16000=40.000 (125-150)*1600=-40.000 125 commerciale (mq) Livello piano (n°) (4-2)*5000=10.000 (4-6)*5000=-10.000 (4-6)*5000=-10.000 4 TOTALE 250.000 250.000 250.000 € 1.600 e € 5.000 SONO PREZZI MARGINALI, NON PREZZI MEDI: LAVORANO SULLE DIFFERENZE, NON SULLE QUANTITA’!
INTRODUZIONE MARKET APPROACH Il mercato della valutazione immobiliare in Italia Rapporti mercantili, Tabelle dei dati, Analisi dei prezzi marginali, Tabelle di valutazione LE NORME Le conclusioni del rapporto di valutazione IVS, CVI, codice ABI Il “Sistema di stima” Il “nuovo” rapporto di valutazione, gli obiettivi Market approach e Sistema di stima gli standard richiesti Sistema di regressione lineare CODICE DI CONDOTTA DEL VALUTATORE INCOME APPROACH Gli standard valutativi ed i requisiti del professionista Direct capitalization Yield capitalization LA CERTIFICAZIONE ISO 17024 DCFA - Discounted Cash Flow Analysis La norma per la certificazione delle competenze COST APPROACH IL MERCATO IMMOBILIARE E LA SUA SEGMENTAZIONE Valore del terreno edificato Definizioni, cicli del mercato immobiliare Costo di ricostruzione deprezzato Il processo di segmentazione Calcolo deprezzamento lineare e UEC I parametri caratteristici dei segmenti Le schede di rilevazione del segmento di mercato Il dato immobiliare Le schede di rilevazione del dato immobiliare ESERCITAZIONI PRATICHE LE SCALE DI MISURA E LE MISURAZIONI STRUMENTI MANUALI (CALCOLATRICE): Prezzi di mercato, Scale di misura, Nomenclatori determinazione dei prezzi marginali Superfici immobiliari procedimento MCA simulazione esame di certificazione di qualità ISO 17024 I POSTULATI ESTIMATIVI I fondamenti del giudizio estimativo STRUMENTI INFORMATICI (FOGLIO ELETTRONICO): I CRITERI DI STIMA procedimento mediante regressione lineare Valore di mercato individuazione della linea di tendenza Valore di costo visualizzazione dell’equazione di risoluzione Valore di trasformazione procedimento mediante regressione lineare a più variabili Valore complementare stesura perizia con procedimento MCA Valore di sostituzione utilizzo del sistema di stima con matrici Valori diversi dal valore di mercato
PRINCIPI o POSTULATI ESTIMATIVI Cosa sono? IL POSTULATO ESTIMATIVO E' UNA PROPOSIZIONE NON DIMOSTRATA CHE SI ASSUME ESSERE VERA, IN BASE ALL'EVIDENZA REALE, ALLA CONOSCENZA, ALL'ESPERIENZA E AL SENSO COMUNE. I POSTULATI ESTIMATIVI RAPPRESENTANO I FONDAMENTI SUI QUALI POGGIA IL GIUDIZIO ESTIMATIVO E CON I QUALI NON SI PUO' ESSERE IN CONTRADDIZIONE
VALORE Market approach PROCEDIMENTI Income approach Cost approach Valore di mercato Valore di trasformazione Valore complementare CRITERI Valore di costo Valore di sostituzione (surrogazione) Prezzo Previsione POSTULATI O PRINCIPI Scopo Ordinarietà Comparazione
Il postulato del prezzo afferma che: Non esiste una valutazione estimativa che non si basi sul prezzo! Qualsiasi altra valutazione quantitativa e/o qualitativa non è un giudizio estimativo. Il prezzo lo fissa il mercato Il valore lo determina il valutatore
Il postulato della previsione afferma che: Il giudizio di stima è previsivo e, poiché si basa su un prezzo, è una previsione di prezzo. Stima ex post t° stima ex ante passato presente futuro
Il postulato dello scopo afferma che: Uno stesso bene, può presentare contemporaneamente diversi valori ed esattamente tanti valori quante sono le ragioni pratiche che promuovono la stima. - Valore di mercato - Valore assicurabile - Valore cauzionale - Valore di costo - Valore di investimento - Valore complementare - Valore di sostituzione - Valore di trasformazione - Valore di liquidazione o vendita forzata ….
Il postulato dell’ordinarietà afferma che: Constatato l’uso attuale e definiti gli usi alternativi dell’immobile oggetto di valutazione: il valore di stima equivale al valore atteso. L’ Highest and Best Use (HBU) è il più conveniente e il miglior uso dell’immobile. L’HBU è la destinazione maggiormente redditizia tra quella corrente dell’immobile e quelle potenzialmente realizzabili. La scelta dell’HBU si riferisce ad utilizzazioni: fisicamente e tecnicamente realizzabili (vincolo tecnico); urbanisticamente e legalmente consentite (vincolo giuridico); finanziariamente sostenibili (vincolo di bilancio); economicamente convenienti (criterio del beneficio economico)
Il postulato dell’ordinarietà: esempio pratico POSTO IL SEGUENTE QUESITO VALUTATIVO: Stimare un appartamento al primo piano di una palazzina posta nei pressi del tribunale, attualmente ad uso residenziale, la situazione ammette il cambio di destinazione d'uso da residenziale a direzionale. COME PROCEDO? Stimo l'appartamento all'uso attuale? Stimo l'appartamento all'uso direzionale che determinerà un valore certamente maggiore? Stimo entrambi i valori e lascio al cliente scegliere?
Il postulato dell’ordinarietà: esempio pratico POSTO CHE: il richiedente la valutazione avesse richiesto di determinare il Valore di mercato determinati i costi della trasformazione (15.000 €) PROCEDO con la valutazione ad uso attuale (residenziale) con la valutazione dell'Highest and best use (HBU) che in questo caso si manifesta nella destinazione ad uso direzionale. con un indagine che verifichi la frequenza con cui nello stesso segmento di mercato si presentano appartamenti ad uso residenziale rispetto a quelli ad uso direzionale.
Il postulato dell’ordinarietà: esempio pratico RISULTATI Valore residenziale: 300.000 € Valore direzionale: 340.000 € Costi di trasformazione: 15.000 € L'indagine in zona su 10 appartamenti simili all'oggetto di stima ha portato a 4 ad uso residenziale e 6 ad uso direzionale. PERTANTO DAL PRINCIPIO DELL'ORDINARIETA' DERIVA CHE: Valore atteso = 300.000 * 0,4 + (340.000-15.000) * 0,6 = 315.000 € Capitolo 4 - 2.6.1 pag. 52 - Cap. 4 - 2.6.7 pag. 54 Codice delle Valutazioni
Il postulato della comparazione afferma che: La comparazione è il fondamento metodologico della valutazione. La valutazione avviene per mezzo della comparazione tra il bene oggetto di stima e altri di prezzo noto. Nei settori immobiliare ed edilizio, l’insieme dei beni che costituiscono il campione di confronto è spesso ridotto nel numero La comparazione consta di due operazioni: Operazione oggettiva, basata sulle rilevazioni delle informazioni e dei dati tecnico-economici del settore del mercato dei beni, dei servizi, delle opere e degli interventi comparabili; Operazione soggettiva, basata sulla competenza e l’esperienza del valutatore nella previsione di eventi e fatti tecnici ed economici futuri.
confronto uguale ridondante confronto simile corretto intermedio confronto possibile ma arduo Subject dissimile confronto diseguale astratto
INTRODUZIONE MARKET APPROACH Il mercato della valutazione immobiliare in Italia Rapporti mercantili, Tabelle dei dati, Analisi dei prezzi marginali, Tabelle di valutazione LE NORME Le conclusioni del rapporto di valutazione IVS, CVI, codice ABI Il “Sistema di stima” Il “nuovo” rapporto di valutazione, gli obiettivi Market approach e Sistema di stima gli standard richiesti Sistema di regressione lineare CODICE DI CONDOTTA DEL VALUTATORE INCOME APPROACH Gli standard valutativi ed i requisiti del professionista Direct capitalization Yield capitalization LA CERTIFICAZIONE ISO 17024 DCFA - Discounted Cash Flow Analysis La norma per la certificazione delle competenze COST APPROACH IL MERCATO IMMOBILIARE E LA SUA SEGMENTAZIONE Valore del terreno edificato Definizioni, cicli del mercato immobiliare Costo di ricostruzione deprezzato Il processo di segmentazione Calcolo deprezzamento lineare e UEC I parametri caratteristici dei segmenti Le schede di rilevazione del segmento di mercato Il dato immobiliare Le schede di rilevazione del dato immobiliare ESERCITAZIONI PRATICHE LE SCALE DI MISURA E LE MISURAZIONI STRUMENTI MANUALI (CALCOLATRICE): Prezzi di mercato, Scale di misura, Nomenclatori determinazione dei prezzi marginali Superfici immobiliari procedimento MCA simulazione esame di certificazione di qualità ISO 17024 I POSTULATI ESTIMATIVI I fondamenti del giudizio estimativo STRUMENTI INFORMATICI (FOGLIO ELETTRONICO): I CRITERI DI STIMA procedimento mediante regressione lineare Valore di mercato individuazione della linea di tendenza Valore di costo visualizzazione dell’equazione di risoluzione Valore di trasformazione procedimento mediante regressione lineare a più variabili Valore complementare stesura perizia con procedimento MCA Valore di sostituzione utilizzo del sistema di stima con matrici Valori diversi dal valore di mercato
I CRITERI DAL PRINCIPIO DELLO SCOPO NASCONO I CRITERI L'ESTIMO NE INDICA ALMENO 5 … + 4: • VALORE DI MERCATO • VALORE DI COSTO • VALORE DI TRASFORMAZIONE • VALORE COMPLEMENTARE • VALORE DI SOSTITUZIONE • VALORE CAUZIONALE • VALORE ASSICURABILE • VALORE DI LIQUIDAZIONE • VALORE D’INVESTIMENTO
IL VALORE DI MERCATO “Il valore di mercato è il più probabile prezzo di mercato al quale una determinata proprietà immobiliare può essere compravenduta alla data della stima, posto che l’acquirente e il venditore hanno operato in modo indipendente, non condizionato e nel proprio interesse, dopo una adeguata attività di marketing durante la quale entrambe le parti hanno agito con eguale capacità, con prudenza e senza alcuna costrizione” (I.V.S. cap.3.1 e C.V.I. cap.5 p.2.2)
IL VALORE DI MERCATO “Importo stimato…” si riferisce a un prezzo espresso in denaro, pagabile per l’immobile in un’operazione di mercato e determinato da un soggetto che possiede la qualifica, la capacità e l’esperienza per compiere la valutazione. “…alla data della valutazione…” richiede che il valore di mercato si riferisca a una definita data, in quanto i mercati e le loro condizioni possono variare e il valore può risultare scorretto e inappropriato in un momento differente. La definizione del valore di mercato suppone anche che lo scambio e la stipula del contratto di compravendita avvengano simultaneamente, senza alcuna variazione di prezzo altrimenti possibile.
IL VALORE DI MERCATO “…in un’operazione svolta tra un venditore e un acquirente consenzienti alle normali condizioni del mercato…” entrambi i contraenti non sono disponibili a vendere/comprare per un prezzo considerato non ragionevole nel mercato. L’acquirente non pagherà un prezzo più alto di quello richiesto dal mercato. Il venditore è motivato a vendere l’immobile al miglior prezzo ottenibile sul mercato. La transazione deve avvenire tra parti non in relazione tra loro, che agiscono ciascuna indipendentemente dall’altra. “…dopo un’adeguata promozione commerciale…” per la quale l’immobile è offerto sul mercato nella maniera più appropriata affinché sia venduto al miglior prezzo ragionevolmente ottenibile. La durata di esposizione sul mercato può variare secondo l’immobile e l’andamento del mercato, ma deve essere sufficiente da permettere all’immobile di essere posto all’attenzione di un adeguato numero di potenziali acquirenti. Il periodo di esposizione è anteriore al momento della valutazione.
IL VALORE DI MERCATO “…nell’ambito della quale entrambe le parti hanno agito con cognizioni di causa, con prudenza e senza alcuna costrizione…” presuppone che i contraenti siano informati su tutti gli elementi che possono influenzare la compravendita e che ciascuna parte sia motivata a partecipare all’operazione, ma che non sia forzata né indebitamente costretta a portarla a compimento.
IL VALORE DI COSTO ( DI RICOSTRUZIONE DEPREZZATO) E’ composto dalla stima del valore di mercato del terreno, nel suo uso corrente o nel suo HBU, e del costo lordo di sostituzione (o riproduzione o ricostruzione) dell’opera o della costruzione sovrastante, che presenta la stessa utilità funzionale e lo stato di uso di quella esistente, diminuito di un’aliquota che considera il deterioramento fisico, le varie forme di obsolescenza e il livello di funzionalità ottimale alla data della stima. (C.V.I. cap.5 p.2.19)
IL VALORE DI COSTO ( DI RICOSTRUZIONE DEPREZZATO) Il costo di produzione in senso estimativo rappresenta la somma delle spese che al momento di stima un imprenditore deve sostenere per realizzare un prodotto, attraverso un determinato processo produttivo riferito a un dato mercato dei mezzi produttivi (luogo) e a un dato ciclo di produzione. Il costo di ricostruzione di un opera esistente, già prodotta nel passato, rappresenta la somma delle spese che alla data di stima un’impresa edilizia deve sostenere per realizzare un’eguale o equivalente opera o intervento attraverso un ipotetico processo edilizio, riferito a un dato mercato dei mezzi produttivi (luogo) e a un dato ciclo realizzativo. Nell’ambito di questo costo si distingue: - il costo di ricostruzione propriamente detto quale costo di ricostruzione stimato ai prezzi correnti di un esatto duplicato tipologico dell’opera; - il costo di sostituzione o di rimpiazzo quale costo di ricostruzione stimato ai prezzi correnti di un manufatto avente utilità e funzioni equivalenti (perfetto sostituto) a quelle dell’opera esistente, realizzato impiegando materiali, tecnologie, standard costruttivi e schema esecutivo correnti. Il costo di ricostruzione deprezzato è pari al costo di riproduzione a nuovo diminuito del deprezzamento maturato dall’immobile al momento di stima.
IL VALORE DI TRASFORMAZIONE E’ un criterio di stima che valuta un bene suscettibile di una trasformazione attraverso la differenza tra il previsto valore di mercato del bene trasformato e il costo di trasformazione (C.V.I. cap.5 p.2.20) Trova pratica applicazione in molte valutazioni, come ad esempio nelle stime delle aree edificabili, degli immobili suscettibili di interventi di recupero edilizio e urbano, dei manufatti in lavorazione, delle opere in allestimento, ecc.
IL VALORE DI TRASFORMAZIONE Il processo di trasformazione può anche essere la demolizione della struttura esistente, seguita dalla costruzione di un edificio nuovo. Nei casi di nuova edificazione il valore di trasformazione può essere impiegato nella stima delle aree edificabili. Nei casi di riedificazione il valore di trasformazione può essere applicato alla stima delle aree edificate, in caso di vecchi edifici o di manufatti deteriorati, privi di qualità. In questi casi l’unica trasformazione possibile è quella della demolizione e del successivo reimpiego dell’area, resa libera dalle preesistenti costruzioni.
IL VALORE DI TRASFORMAZIONE Il valore di trasformazione di un bene (input) suscettibile di una trasformazione è eguale alla differenza tra il previsto prezzo di mercato del bene trasformato (output) e il costo di trasformazione: Valore di trasformazione input = Valore di mercato output - Costo di trasformazione. Il valore di trasformazione può svolgere due funzioni: • la funzione di criterio di stima che permette di valutare gli immobili; • la funzione di criterio di scelta che consente di formulare giudizi economici sugli investimenti immobiliari. Il criterio di stima è applicato nei processi di trasformazione relativi alla edificazione, alla demolizione e riedificazione e alla riqualificazione. Ricavi 0 tempo Costi
IL VALORE DI TRASFORMAZIONE Il valore di trasformazione di aree edificabili Valore di trasformazione per edificazione Valore area = Valore dell’immobile edificato – Costo Costruzione
IL VALORE DI TRASFORMAZIONE Il valore di trasformazione di aree edificabili Valore di trasformazione per demolizione Valore area = Valore dell’area liberata – Costo di Demolizione
IL VALORE DI TRASFORMAZIONE Il valore di trasformazione di aree edificabili Valore di trasformazione per demolizione e riedificazione Valore area = Valore immobile edificato – Costo Demolizione – Costo di costruzione
IL VALORE COMPLEMENTARE Il valore complementare di una parte appartenente ad un insieme costituente un immobile complesso è pari alla differenza tra il valore di mercato dell’immobile complesso e il valore di mercato della parte o delle parti dell’insieme che residua, una volta considerata separata la parte oggetto di stima, (C.V.I. cap.5 p.2.21) Il valore complementare è un criterio di stima costituito dalla combinazione tra due valori di mercato: uno riferito all’immobile complesso, l’altro riferito alla parte(i) residua(e). Il rapporto tra il valore complementare della parte e il valore totale dell’immobile complesso è definito rapporto di complementarietà economica. Uno tra i più importanti legami di complementarità nel settore edilizio è il rapporto tra il valore del terreno edificato e il valore dell’immobile, comprensivo del fabbricato e del terreno.
IL VALORE COMPLEMENTARE Il valore complementare di una parte appartenente ad un insieme costituente un immobile complesso, è pari alla differenza tra il valore di mercato dell’immobile complesso e il valore di mercato della parte o delle parti dell’insieme che residua, una volta considerata separata la parte oggetto di stima. Il valore complementare Vj della generica parte j di un immobile complesso, si calcola nel modo seguente: V j VT VT j ; dove con V T si indica il valore dell’immobile complesso e con V T - j il valore della parte o delle parti residue. = -
IL VALORE COMPLEMENTARE Il rapporto di complementarità economica cj della parte j rispetto all’immobile complesso è il rapporto tra il valore complementare e il valore totale dell’immobile complesso: Vj cj . VT Un particolare rapporto di complementarità cT di interesse estimativo è il rapporto tra il valore del terreno VT e il valore totale dell’immobile complesso VT+F (terreno e fabbricato): VT cT . VT F Fabbricato VF Immobile V T+F Terreno V T
IL VALORE DI SOSTITUZIONE E’ il valore di sostituzione di un bene è uguale al prezzo, o al costo, di un altro bene, se i due beni sono perfetti sostituti per certi fini. Questo criterio si fonda sul principio di sostituzione, che afferma che un bene, perfetto sostituto di un altro per certi fini, può presentare valore uguale. La relazione di sostituzione può avere natura tecnica, funzionale, economica. (C.V.I. cap.5 p.2.22).
IL VALORE CAUZIONALE (Mortgage Lending Value – MLV) * Si riferisce al valore di un immobile determinato dal valutatore, mediante una stima prudenziale della commerciabilità futura dell’immobile stesso, tenendo conto degli aspetti di sostenibilità a lungo termine, delle condizioni normali e di quelle del mercato di riferimento, dell’uso corrente e dei possibili ed appropriati usi alternativi dell’immobile. Nella stima del valore cauzionale si tralasciano gli elementi e le componenti speculative (IV.S. nota 2.5 e ABI A.1.2)
IL VALORE ASSICURABILE E’ il valore di un bene come definito in un contratto assicurativo o in una polizza assicurativa (A.B.I. A.1.3). Viene talvolta definito con stima del costo di riproduzione di un bene identico a quello esistente…. meno il costo di riproduzione di eventuali elementi o parti del bene, considerati identici e nuovi, specificatamente esclusi dalla polizza.
IL VALORE DI LIQUIDAZIONE …e/o di vendita forzata (liquidation e/o forced value) è pari alla somma che si può ragionevolmente ricavare dalla vendita di un bene, entro un intervallo più breve di quello richiesto dalla definizione del valore di mercato. (C.V.I. cap.4 p.2.11)
IL VALORE D’INVESTIMENTO (investment value o worth) E’ il valore che assume un’immobile per un particolare investitore o per una classe di investitori che operano per definiti obiettivi d’investimento. Questo concetto mette soggettivo mette in relazione uno specifico immobile con uno specifico investitore o gruppo o impresa con obiettivi e/o criteri di investimento identificabili. (C.V.I. cap.4 p.2.8 – E.V.A.5)
RIEPILOGO DEI CRITERI: ESEMPIO ASPETTI ECONOMICI CHE SI POTREBBERO APPLICARE PER STIMARE AD ESEMPIO «UN LIBRO» Si ipotizzi di stimare un oggetto di uso comune per uno studente: un libro di testo. Si potrebbero individuare diversi criteri di stima. • Valore di mercato. Il libro viene venduto al mercatino del libro usato. Il suo valore dipenderà dalla richiesta del mercato e dalla quantità offerta. Se il prezzo di copertina è di 28 € e il mercato dell’usato lo valuta al 40%, il suo valore potrà essere di 11,20 € . • Valore di costo. Il libro viene riprodotto mediante fotocopie. Il suo valore può essere espresso sulla base della spesa necessaria per fotocopiarlo interamente: • Valore di trasformazione. Il libro non serve più a nessuno, perché, per esempio, è superato da una nuova edizione. Il volume ha comunque un valore che deriva dal suo utilizzo come carta da macero, pari alla differenza tra il valore dei beni ottenuti con la trasformazione e i costi della lavorazione industriale per ottenere quei beni.
RIEPILOGO DEI CRITERI: ESEMPIO ASPETTI ECONOMICI CHE SI POTREBBERO APPLICARE PER STIMARE AD ESEMPIO «UN LIBRO» • Valore complementare. Il libro da stimare è il Corso di economia ed estimo sprovvisto del prontuario allegato. Il valore può essere ottenuto dalla differenza tra il valore di mercato del volume completo di prontuario e il valore di mercato o di costo del solo prontuario. • Valore di sostituzione. Il libro non viene più stampato dalla Casa editrice. Se può essere sostituito con altri libri aventi ciascuno, in parte, i medesimi contenuti, il suo valore potrà essere espresso sommando il prezzo di acquisto di tali altri libri. • Valore di capitalizzazione. Il suo valore potrebbe essere ottenuto scontando all’attualità il reddito netto ritraibile col noleggio del libro. È dunque evidente che uno stesso bene può avere diversi valori di stima in funzione dell’aspetto economico adottato.
Classificazione delle Valutazioni Immobiliari LA PRINCIPALE DISTINZIONE DEI VALORI DI STIMA CONSIDERA: 1. VALORI DI MERCATO 2. VALORI DIVERSI DA QUELLI DI MERCATO
Classificazione delle Valutazioni Immobiliari VALUTAZIONI DIVERSE DA QUELLE MOTIVI E/O REGOLE PER CUI SI ESEGUONO DI MERCATO per determinare il valore del costo di ricostruzione a VALUTAZIONI ASSICURATIVE nuovo VALUTAZIONI CAUZIONALI per l’erogazione di mutui (banche) VALUTAZIONI CONTABILI per redigere bilanci di società di capitali (IAS/IFRS) in base a norme e leggi (espropri, indennizzi VALUTAZIONI CONVENZIONALI pubblici) per determinare la base imponibile (ICI, VALUTAZIONI FISCALI Compravendita) VALUTAZIONI D’INVESTIMENTO per valutare l'opportunità di un investimento (HBU) IL CODICE DELLE VALUTAZIONI IMMOBILIARI SI OCCUPA SOLO DELLE VALUTAZIONI DI MERCATO E DEDICA UN CAPITOLO A QUELLE CAUZIONALI (BANCHE)
LA STESURA DEL RAPPORTO DI VALUTAZIONE Il rapporto di valutazione si riferisce al documento tecnico-estimativo redatto da un perito che possiede le necessarie qualifiche, la capacità e l’esperienza per compiere una valutazione (ABI R.4.1.1). Il rapporto di valutazione mira: a comunicare al lettore il valore stimato, a confermare le finalità della valutazione, a esporre le procedure e i metodi di valutazione, a indicare le eventuali assunzioni alla base della valutazione e le condizioni limitanti (ABI R4.1.2). Il rapporto di valutazione ha tre distinte finalità: • identificare l’immobile offerto a garanzia del finanziamento secondo le disposizioni del Codice Civile (art. 2826); • verificare la sussistenza dei requisiti per la circolazione giuridica degli immobili secondo le vigenti normative; • determinare il valore di mercato e/o il valore diverso dal valore di mercato.
LA STESURA DEL RAPPORTO DI VALUTAZIONE Sommariamente il processo di perizia prevede due attività principali per il valutatore professionale: La due diligence - ovvero “la diligenza dovuta” da un professionista che svolge un incarico affidatogli con la verifica dello stato di fatto con quella normativa; Il processo di stima - ovvero determinare il valore del bene dichiarandone i criteri, i procedimenti, i calcoli, i risultati, le assunzioni.
LA STESURA DEL RAPPORTO DI VALUTAZIONE DEFINIZIONE INCARICO Identificare i diritti Utilizzo della Identificare la Data della Campo applicazione Altre condizioni di proprietà valutazione proprietà immobiliare valutazione dell’incarico limitative SELEZIONE E RACCOLTA DATI PER L’ANALISI PRELIMINARE DATI SPECIFICI DOMANDA E OFFERTA DATI GENERALI (subject e dati di confronto) (segmento di mercato) (relativi a regione città e quartiere) Costo e deprezzamento - Reddito e spese Compravendite e listini Sociali - Economici - Governativi - Ambientali Saggio capitalizzazione - Storia possesso Disponibilità e offerta - Studi sulla domanda Uso proprietà Saggi assorbimento ANALISI DEL PIU’ CONVENIENTE E MIGLIORE USO (HBU) STIMA DEL VALORE DELL’IMMOBILE APPLICAZIONE DEI PROCEDIMENTI DI VALUTAZIONE METODO DEI COSTI METODO DEL CONFRONTO DI MERCATO METODO DELLA CAPITALIZZAZIONE SINTESI CONCLUSIVA DELLE INDICAZIONI DEL VALORE E STIMA FINALE RAPPORTO SUL VALORE STIMATO
I PROCEDIMENTI DI VALUTAZIONE Il Codice delle Valutazioni Immobiliari e gli I.V.S. ed oggi anche l’A.B.I., evidenziano i procedimenti di valutazione che si svolgono attraverso il bene oggetto di stima e un insieme di beni di confronto simili, contrattati di recente e di prezzo noto e ricadenti nello stesso segmento di mercato. • Market Comparison Approach (metodo del confronto di mercato - prezzi) • Income Approach (metodo finanziario - redditi) • Cost Approach (metodo dei costi – costi di costruzione) Il valutatore deve conoscere come e quando applicare uno o l’altro procedimento valutativo.
IMMOBILE OGGETTO DI VALUTAZIONE Comparabili No Comparabili No Cost Approach con Prezzi con Redditi • Costo di Ricostruzione Deprezzato Sì Sì Market Approach Income Approach • MCA • Direct capitalization • Sistema di stima • Yield capitalization • MCA e sistema ……… • Discounted Cash Flow Analysis • REGRESSIONE
I PROCEDIMENTI DI STIMA SECONDO GLI I.V.S. MARKET ORIENTED Prezzi SI L’IMMOBILE VALE QUANTO SONO STATI PAGATI SUL comparabili MERCATO I BENI SIMILI NO SI INCOME APPROACH Redditi L’IMMOBILE VALE QUANTO RENDE comparabili NO SI Costi COST APPROACH comparabili L’IMMOBILE VALE QUANTO COSTA
INTRODUZIONE MARKET APPROACH Il mercato della valutazione immobiliare in Italia Rapporti mercantili, Tabelle dei dati, Analisi dei prezzi marginali, Tabelle di valutazione LE NORME Le conclusioni del rapporto di valutazione IVS, CVI, codice ABI Il “Sistema di stima” Il “nuovo” rapporto di valutazione, gli obiettivi Market approach e Sistema di stima gli standard richiesti Sistema di regressione lineare CODICE DI CONDOTTA DEL VALUTATORE INCOME APPROACH Gli standard valutativi ed i requisiti del professionista Direct capitalization Yield capitalization LA CERTIFICAZIONE ISO 17024 DCFA - Discounted Cash Flow Analysis La norma per la certificazione delle competenze COST APPROACH IL MERCATO IMMOBILIARE E LA SUA SEGMENTAZIONE Valore del terreno edificato Definizioni, cicli del mercato immobiliare Costo di ricostruzione deprezzato Il processo di segmentazione Calcolo deprezzamento lineare e UEC I parametri caratteristici dei segmenti Le schede di rilevazione del segmento di mercato Il dato immobiliare Le schede di rilevazione del dato immobiliare ESERCITAZIONI PRATICHE LE SCALE DI MISURA E LE MISURAZIONI STRUMENTI MANUALI (CALCOLATRICE): Prezzi di mercato, Scale di misura, Nomenclatori determinazione dei prezzi marginali Superfici immobiliari procedimento MCA simulazione esame di certificazione di qualità ISO 17024 I POSTULATI ESTIMATIVI I fondamenti del giudizio estimativo STRUMENTI INFORMATICI (FOGLIO ELETTRONICO): I CRITERI DI STIMA procedimento mediante regressione lineare Valore di mercato individuazione della linea di tendenza Valore di costo visualizzazione dell’equazione di risoluzione Valore di trasformazione procedimento mediante regressione lineare a più variabili Valore complementare stesura perizia con procedimento MCA Valore di sostituzione utilizzo del sistema di stima con matrici Valori diversi dal valore di mercato
I PROCEDIMENTI DI VALUTAZIONE Valutazione delle proprietà immobiliari Ricerca degli immobili di disponibilità di dati confronto METODO DEL CONFRONTO caratteristiche Elementi di confronto immobiliari DI MERCATO Aggiustamenti per le differenze prezzi marginali tra gli elementi di confronto
MARKET COMPARISON APPROACH Si basa sulla rilevazione dei prezzi di mercato e delle caratteristiche degli immobili ricadenti nello stesso segmento di mercato dell’immobile da valutare. L’immobile da valutare è confrontato con le compravendite di immobili simili concluse sul libero mercato (ABI R.3.4) L’M.C.A. è il procedimento di stima più utilizzato per la valutazione degli immobili attraverso il metodo del confronto di mercato. Quando sono disponibili i dati necessari, il metodo del confronto di mercato è il più diretto e sistematico per stimare il valore.
In altre parole il principio su cui si fonda l’MCA consiste nella considerazione per la quale: “il mercato fisserà il prezzo per un immobile allo stesso modo in cui ha già determinato il prezzo di immobili simili”. Nella sostanza il MCA è una procedura sistematica di comparazione applicata alla stima degli immobili in base alle loro caratteristiche tecnico-economiche.
IL PREZZO DI MERCATO ESPRIME IN MONETA LA SOMMA COMPLESSIVA PAGATA PER UN IMMOBILE IN UNA CERTA DATA IMMOBILE CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE QUANTITATIVE QUALITATIVE PREZZO DI MERCATO
Caratteristiche immobiliari Caratteristiche immobiliari quantitative: qualitative: • Superficie principale • Prospicienza • Superfici accessorie • Panoramicità • Numero dei servizi igienici • Luminosità • Livello di piano • Distribuzione interna • Qualità finiture • Presenza di ascensore • Accesso • Numero degli affacci • Inquinamento • Altro… • Altro….
Concetto base MCA Il concetto base dell’MCA è quello di effettuare degli aggiustamenti sistematici al fine di eliminare le differenze tra i comparabili e bene oggetto di stima (subject). In poche parole se il bene comparabile ha una superficie maggiore a quello oggetto di stima gli andrò a sottrarre un valore pari alla differenza tra la superficie del bene oggetto di stima e il comparabile. Analogo ragionamento si effettuerà per le superfici secondarie e per tutte le altre caratteristiche prese in esame. Il risultato finale sarà quello di avere due o più valori del subject, non più dei comparabili.
Tre appartamenti che differiscono solo per la presenza di un balcone, di un bagno e di una cantina Comp. 1 Comp. 2 Subject Tolgo al Comp.1 il Tolgo al Comp.2 il valore del balcone valore del bagno 70 mq. 70 mq. 70 mq. Aggiungo al Comp.1 Comp.2 il valore della cantina Alla fine avrò trasformato i due comparabili nel subject balcone bagno cantina SIL
Le fasi del MARKET COMPARISON APPROACH 1. Analisi di mercato per la rilevazione dei prezzi o affitti o dei dati immobiliari; 2. Scelta delle caratteristiche immobiliari di comparazione; 3. Compilazione della tabella dei dati; 4. Stima dei prezzi marginali; 5. Redazione della tabella di valutazione; 6. Sintesi valutativa
LA TABELLA DEI DATI Contiene l’elenco delle caratteristiche prese in esame in quanto provocano una variazione dei prezzi immobiliari. Le caratteristiche immobiliari sono inserite secondo un ordine convenzionale: la data del contratto, le caratteristiche superficiarie, le altre caratteristiche posizionali, le caratteristiche tipologiche e, per ultime, le caratteristiche qualitative.
Caratteristica/prezzo (A) (B) (C) S Prezzo 290.000 260.000 300.000 ? Data 2 4 11 Superficie principale 95,00 88,00 80,00 92,00 DATI Superficie terrazzo 8,00 8,00 16,00 12,00 Superficie cantina 0,00 14,00 16,00 10,00 TABELLA Superficie mansarda 0,00 0,00 20,00 0,00 Superficie garage 24,00 20,00 18,00 24,00 Superficie giardino 0,00 20,00 0,00 0,00 N. Servizi igienici 1 2 1 2 Livello di piano 2 1 4 3 Stato manutenzione 2 1 2 2
Le fasi del MARKET COMPARISON APPROACH 1. Analisi di mercato per la rilevazione dei prezzi o affitti o dei dati immobiliari; 2. Scelta delle caratteristiche immobiliari di comparazione; 3. Compilazione della tabella dei dati; 4. Stima dei prezzi marginali; 5. Redazione della tabella di valutazione; 6. Sintesi valutativa
• Esempi di calcolo del prezzo marginale per alcune caratteristiche L’analisi dei prezzi marginali è la parte più delicata e importante della procedura in quanto il valutatore deve, per ogni caratteristica presa in esame, calcolare il prezzo marginale il quale, moltiplicato per la differenza degli ammontari delle caratteristiche, determina l’aggiustamento. LA TABELLA DEI PREZZI MARGINALI Riassume, in pratica, l’analisi dei prezzi marginali, cioè individua per ciascun comparabile e per ogni caratteristica il relativo prezzo marginale.
Il prezzo marginale è il prezzo di una caratteristica immobiliare che esprime la variazione del prezzo totale al variare della caratteristica stessa. Il prezzo marginale è l’elemento essenziale e imprescindibile per l’applicazione del procedimento del confronto di mercato come definito dagli IVS. Il perito deve individuare gli elementi di confronto, cioè le caratteristiche immobiliari che causano le variazioni dei prezzi, e quindi procedere ai possibili aggiustamenti basati sulle differenze tra gli elementi di confronto.
PREZZI MARGINALI Gli aggiustamenti prendono in esame SCALA DI MISURA PREZZO (REDDITO) MARGINALE UNITA’ DI MISURA SEGNO ATTESO ( + / = / - )
PREZZI MARGINALI SCALA DI MISURA CARATTERISTICHE DI COMPARAZIONE QUANTITATIVE Data Superficie complessiva Stato di manutenzione Servizi Livello di piano Impianti tecnologici …………………
DATA scala misura cardinale prezzo marginale percentuale unità di misura mesi segno atteso positivo, nullo, negativo Variazione dei prezzi degli immobili n 0 Data del Comparabile Data della valutazione Il prezzo marginale della caratteristica “data” consente di aggiornare il prezzo dell’immobile comparabile alla data della valutazione.
Il prezzo marginale della data è stimato con il saggio di variazione temporale (mensile, annuale) dei prezzi del particolare segmento di mercato immobiliare; in alternativa può essere stimato con saggio annuale calcolato sulle quotazioni del mercato locale. Un ripiego è rappresentato dall’impiego di altri saggi diversi da quelli immobiliari, quali indicativamente il saggio calcolato sui numeri indici dei prezzi al consumo e il saggio calcolato sui numeri indici del costo di costruzione. Esempio (saggio annuale calcolato sulle quotazioni del mercato locale) Quotazioni 2006 Quotazioni 2007 3.300,00 −3.250,00 = (+) 1,54% Città Zona Valore Zona Valore 3.250,00 xxxx centro 3.250,00 centro 3.300,00 Quotazioni 2013 Quotazioni 2014 Città 2.200,00 −2.100,00 = (−)4,76% Zona Valore Zona Valore 2.100,00 xxxx semicentro 2.200,00 Semicentro 2.100,00
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