Presidio Slow Food - Cooperativa della Rava e della Fava

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Presidio Slow Food - Cooperativa della Rava e della Fava
Sosteniamo le piccole ed eccellenti produzioni regionali

Presidio
Slow Food
• Salvaguardia delle PICCOLE
  PRODUZIONI TRADIZIONALI

• Tutela della BIODIVERSITÀ

• Promozione delle
  PRATICHE AGRICOLE
  SOSTENIBILI

• APPROCCIO ETICO
  su tutta la filiera

Foto di ©Alberto Peroli

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Aglio rosso
di Nùbia

• Area di produzione: Sicilia,
  comune di Paceco e aree
  imitrofe (TP)

• L’aglio si raccoglie fresco
  nel mese di maggio/giugno
  di sera o addirittura di notte
  perché le foglie, essendo
  più umide, consentono il
  lavoro manuale di
  intreccio dei bulbi

• Coltivato in terreni scuri
  e argillosi e in rotazione
  con il melone, le fave
  e il grano duro

Presidio sostenuto da:
Assessorato delle
risorse agricole e
alimentari della
Regione Siciliana

Foto ©Archivio Slow Food

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Pomodoro
pizzutello
delle Valli Ericine
• Area di produzione: Sicilia.
  Alle falde del Monte Erice (TP)

• Si semina nel mese di aprile.
  Gli agricoltori raccolgono
  ogni anno il seme dai
  pomodori del primo
  palco e lo conservano
  gelosamente
  per l’anno successivo

• Nel tempo si è adattato
  bene a questo territorio
  argilloso ma ricco di
  salinità, diventando
  un ecotipo rustico
  resistente a parassiti
  e malattie

Foto ©Archivio Slow Food

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Melone
Cartucciaro
di Paceco
• Area di produzione: Sicilia.
  Comune di Paceco e parte del
  comune di Trapani (TP)

• I cartucciaru si raccolgono
  da giugno ad agosto.
  Appesi in luogo fresco e
  ventilato, diventano più
  dolci e possono essere
  conservati per almeno
  due mesi, o fino a Natale

• A fine luglio vengono
  lasciati in campo a
  nutrire greggi di pecore
  e capre. Uno spettacolo
  frequente ad agosto

Presidio sostenuto da:
Assessorato delle
risorse agricole e
alimentari della
Regione Siciliana

Foto di ©Paolo Andrea Montanaro

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Fava
di Ustica

• Area di produzione: Sicilia. Tutto
  il territorio dell’isola di Ustica (PA)

• Nel mese di maggio, quando
  le piante cominciano a seccare,
  inizia la raccolta.
  La tradizionale separazione
  delle fave dalla paglia
  avviene grazie al
  vento dell’isola

• Cibo cardine per la cucina
  usticese, erano anche
  un alimento importante
  per la zootecnica
  dell’isola

Presidio sostenuto da:
LIBERTYlines
Compagnia di
navigazione veloce

Foto di ©Francesco Sottile

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Lenticchia
di Ustica

• Area di produzione: Sicilia.
  Isola di Ustica (PA)

• Si seminano a gennaio
  e si raccolgono a giugno,
  su terreni lavici e fertili

• In passato, la spagliatura
  si faceva manualmente:
  le piantine si calpestavano
  trascinando grosse pietre
  con gli asini e, con un
  tridente, si lanciavano
  in aria in modo che
  il vento di Ustica
  separasse la paglia
  dalle lenticchie

Presidio sostenuto da:
Assessorato delle
risorse agricole e
alimentari della
Regione Siciliana

Foto ©Archivio Slow Food

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Cipolla
paglina
di Castrofilippo
• Area di produzione: Sicilia.
  Comune di Castrofilippo (AG)

• La raccolta inizia a giugno,
  quando la cipolla ha le foglie
  ancora verdi, e continua
  fino alla fine di agosto,
  mese in cui si celebra la
  tradizionale sagra
  dedicata alla cipolla

• Le piantine si ottengono
  in semenzai posti vicino
  al mare, dove il clima
  più mite favorisce
  la loro crescita

Presidio sostenuto da:
Comune di
Castrofilippo

Foto ©Archivio Slow Food

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Cappero
di Salina

• Area di produzione: Sicilia.
  Isola di Salina (ME)

• I capperi sono raccolti a mano,
  da maggio ad agosto,
  uno a uno e sono stesi ad
  asciugare su teli di juta,
  al fresco. I raccoglitori
  iniziano prestissimo, verso
  le 5 del mattino,
  per evitare il solleone

• I capperi di Salina
  si caratterizzano
  per compattezza,
  profumo e
  uniformità

Presidio sostenuto da:
Assessorato delle
risorse agricole e
alimentari della
Regione Siciliana

Foto ©Archivio Slow Food

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Cipolla rossa
di Acquaviva

• Area di produzione: Puglia.
  Comune di Acquaviva
  delle Fonti (BA)

• Seminata in settembre,
  a luna calante in questi terreni
  ben drenati ed aerati,
  profondi, ricchi in potassio,
  con un impasto medio,
  tendente a limoso

• Il suo nome, Acquaviva
  delle Fonti, è legato
  all’ampia disponibilità
  di acqua dolce,
  che sgorga limpida
  da una falda
  sotterranea perenne

Presidio sostenuto da:
UnionCamere Puglia,
Regione Puglia
Assessorato Risorse
Agrolimentari

Foto di ©Giuseppe Cucco

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Fava
di Carpino

• Area di produzione: Puglia.
  Comune di Carpino (FG)

• La semina avviene nei mesi di
  ottobre e novembre. Tra giugno
  e luglio, quando le piante sono
  ingiallite, si falciano a mano
  e si legano in covoni

• I terreni calcarei e argillosi
  di Carpino sono perfetti
  per la coltivazione
  delle fave. Qui si coltiva
  una delle varietà
  più apprezzate di
  tutta la Puglia

Presidio sostenuto da:
Parco Nazionale del
Gargano

Foto ©Archivio Slow Food

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Pomodoro
fiaschetto
di Torre Guaceto
• Area di produzione: Puglia.
  Torre Guaceto, nel comune di
  Carovigno (BR)

• L’inizio della raccolta avviene
  a partire dalla seconda decade
  di giugno e si protrae per
  tutta l’estate

• Un agricoltore disposto al
  rischio della coltivazione
  organica dei pomodorini
  ha avviato il primo
  campo sperimentale:
  a soli 15 metri di
  altitudine e a poche
  centinaia di metri
  dal mare

Presidio sostenuto da:
Riserva Naturale di
Torre Guaceto

Foto di ©Alberto Peroli

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vecchie varietà di
Albicocche
del Vesuvio
• Area di produzione: Campania.
  Comuni dell’area vesuviana (NA)

• La raccolta avviene tra giugno
  e luglio ed è manuale. I terreni
  sono vulcanici e sabbiosi,
  le piante di albicocco sono
  coltivate in consociazione
  ad altre piante da frutto
  e ortaggi

• I loro nomi curiosi sono
  la testimonianza di
  un’intensa attività di
  selezione varietale
  svolta nei secoli dai
  contadini vesuviani

Presidio sostenuto da:
Progetto Ipark
Fondazione per il Sud

Foto ©Archivio Slow Food

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Melone
di Cavelzano

• Area di produzione: Lombardia.
  Comune di Calvenzano
  e limitrofi (BG)

• La raccolta avviene nel mese di
  luglio con un picco produttivo
  che dura 10-15 giorni

• La sua coltivazione è stata
  portata avanti negli anni
  dalla storica Cooperativa
  agricola di Calvenzano,
  fondata nel 1887

Presidio sostenuto da:
Condotta Slow Food
Bassa Bergamasca

Foto ©Archivio Slow Food

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Aglio
di Vessalico

• Area di produzione: Liguria.
  Valle Arroscia (IM)

• La raccolta avviene dopo il venti
  di giugno. Le teste essiccate e
  selezionate in base alla
  dimensione sono intrecciate
  a coppie di due

• La sua sopravvivenza
  è legata alla volontà di
  pochi agricoltori che
  hanno continuato a
  coltivarlo tramandandosi
  i bulbi da generazioni,
  assieme alla tecnica di
  coltivazione e a quella
  di confezionamento

Presidio sostenuto da:
Comunità Montana
Alta Valle Arroscia,
Provincia di Imperia

Foto di ©Giuseppe Fassino

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