EU Observatory Estratti delle evoluzioni nello scenario corporate governance in base alle notizie diffuse dalle varie associazioni ed enti di ...

Pagina creata da Simona Marchetti
 
CONTINUA A LEGGERE
EU Observatory Estratti delle evoluzioni nello scenario corporate governance in base alle notizie diffuse dalle varie associazioni ed enti di ...
EU Observatory

Estratti delle evoluzioni nello scenario corporate
governance in base alle notizie diffuse dalle varie
associazioni ed enti di riferimento

Novembre 2019
INDEX

 European and Italian Authorities
 1. CONSOB - Commissione nazionale per le società e la borsa
 2. EBA - European Banking Authority
 3. Parlamento Europeo e Consiglio dell’Unione europea
 4. BIS - Bank for International Settlements
 5. Banca d’Italia

 Associations/Institutes

 6. ASSONIME – Associazione fra le Società Italiane per Azioni
 7. EACB – European Association of Cooperative Banks
 8. GFIA – Global Federation of Insurance Association
 9. ANIA – Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici

 Surveys & Insights
European and Italian Authorities
1) CONSOB - Commissione nazionale per le società e la borsa
     Issuer                    Title                                                         Description                                                             Link to document
                                                   Si informa che la CONSOB ha avviato una pubblica consultazione avente ad oggetto le
                                                   modifiche da apportare al Regolamento sulle operazioni con parti correlate (Regolamento n.
                                                   17221 del 12 marzo 2010), al Regolamento mercati (adottato con Delibera n. 20249 del 28
                                                   dicembre 2017) e al Regolamento emittenti in materia di trasparenza delle remunerazioni, dei
                                                   gestori degli attivi e dei consulenti in materia di voto (Regolamento n. 11971 del 14 maggio
                                                   1999) in recepimento della Direttiva (UE) 2017/828 (“SHRD 2”). In data 10 giugno 2019 è
                                                   stato pubblicato il D.lgs. 49/2019, con cui è stata recepita nell’ordinamento italiano la Direttiva
                                                   SHRD 2. Per completare il processo di attuazione della Direttiva, la Consob è chiamata, entro
                                                   180 giorni dall’entrata in vigore del Decreto, ad adottare le modifiche della propria normativa.
                                                   Le disposizioni attuative delle norme dovranno essere adottate entro il 3 settembre 2020. Nel
                                                   presente documento di consultazione vengono dunque illustrate le proposte per la revisione
                                                   della regolamentazione già adottata dalla Consob in materia di operazioni con parti correlate,
                                                   requisiti di governance delle società quotate sottoposte a direzione e coordinamento e in
                    Modifiche al Regolamento
                                                   materia di trasparenza delle remunerazioni nonché per l’attuazione delle nuove deleghe
                      sulle operazioni con parti
                                                   regolamentari introdotte dal D.lgs. 49/2019 in materia di trasparenza dei gestori degli attivi e
                     correlate, al Regolamento
                                                   dei consulenti in materia di voto. In materia di operazioni con parti correlate, la SHRD 2               Modifiche al Regolamento sulle operazioni
                     mercati e al Regolamento
                                                   stabilisce presìdi informativi e procedurali per il compimento di operazioni rilevanti. Le               con parti correlate, al Regolamento mercati
                        emittenti in materia di
                                                   modifiche sottoposte alla consultazione del mercato sono complessivamente volte ad allineare              e al Regolamento emittenti in materia di
    CONSOB -               trasparenza delle
                                                   la disciplina a quanto previsto dalla SHRD 2, mediante, tra l’altro, la previsione di un obbligo di         trasparenza delle remunerazioni, dei
   Commissione       remunerazioni, dei gestori
                                                   astensione in capo agli amministratori coinvolti nell’operazione, e al contempo a mantenere gli             gestori degli attivi e dei consulenti in
  nazionale per le degli attivi e dei consulenti
                                                   elementi di flessibilità già previsti dalla regolamentazione domestica. In questo senso si                   materia di voto in recepimento della
 società e la borsa      in materia di voto in
                                                   inquadrano le scelte di conservazione di alcune previsioni e il mantenimento dei casi di                   Direttiva (UE) 2017/828 (Shareholders
                    recepimento della Direttiva
                                                   esenzione già disciplinati dal Regolamento. Con riguardo alla trasparenza delle                            Rights Directive 2) - Documento per la
                             (UE) 2017/828
                                                   remunerazioni, la SHRD 2 contiene regole volte a favorire la trasparenza e il coinvolgimento                             consultazione
                        (Shareholders Rights
                                                   dei soci sul tema delle remunerazioni degli amministratori. Le modifiche del Regolamento
                      Directive 2) - Documento
                                                   Emittenti sottoposte alla consultazione del mercato allineano la regolamentazione secondaria
                         per la consultazione
                                                   alle previsioni della SHRD 2 e apportano ulteriori affinamenti alla luce dell’evoluzione della
                                                   prassi del mercato nella trasparenza delle remunerazioni. Tra gli interventi proposti si segnala:
                                                   i) l’inclusione delle specificazioni della Direttiva in tema di finalità e contenuti della politica di
                                                   remunerazione nonché di obiettivi di performance finanziari e non finanziari, se del caso
                                                   tenendo conto di criteri relativi alla responsabilità sociale d’impresa, e ii) l’affinamento
                                                   dell’informativa richiesta su alcuni elementi della politica della remunerazione e dei compensi
                                                   corrisposti (es. buonuscite, componente variabile). Infine, in tema di trasparenza dei gestori di
                                                   attivi e dei consulenti in materia di voto, sono sottoposte a consultazione le norme, introdotte
                                                   nel Regolamento Emittenti, che individuano le modalità e i termini per l’adempimento da parte
                                                   dei gestori di attivi e dei consulenti in materia di voto (“proxy advisor”) degli obblighi di
                                                   trasparenza e comunicazione previsti dalla SHRD 2 e già recepiti nel TUF con il D.lgs.
                                                   49/2019. La consultazione terminerà il 1° dicembre 2019.

                                                                                                  3
European and Italian Authorities
2) EBA - European Banking Authority
    Issuer                   Title                                                        Description                                                            Link to document
                                               Il 28 novembre 2019 l’EBA ha pubblicato le sue Linee guida relative al processo di gestione
                                               del rischio ICT e di sicurezza che finalizzano la precedente consultazione avviata dall’autorità
                                               il 13 ottobre 2018. Tale processo deve essere predisposto dai prestatori di servizi di
                                               pagamento (PSPs, payment service providers) per le attività connesse alla fornitura dei servizi
                                               di pagamento e dagli enti creditizi e dalle imprese di investimento, di cui al punto 3 dell’art. 4,
                                               par. 1 della CRD IV, per tutti i servizi che forniscono. L’EBA, a seguito dell’incremento dei
                                               rischi connessi allo sviluppo della digitalizzazione del settore finanziario, delle interconnessioni
                                               dei canali di telecomunicazione e della frequenza di incidenti ICT gravi, si propone di
                                               elaborare disposizioni in grado di contribuire alla mitigazione dei rischi ICT e alla riduzione
                                               della vulnerabilità degli enti agli attacchi cyber. I rischi più comuni identificati dall’EBA
                                               attengono a (i) inadeguata protezione dei canali di comunicazione utilizzati per i pagamenti;
                                               (ii) sistemi e dispositivi di sicurezza ICT inadeguati; (iii) comportamento anomalo degli
                                               utilizzatori e del personale; ed (iv) evoluzione tecnologica che mette a disposizione, di chi
                                               vuole commettere frodi o attacchi, nuovi strumenti. La sezione 3.2 degli orientamenti si
                                               concentra sulla gestione e mitigazione del rischio ICT e di sicurezza attraverso l'istituzione di
                                               una sana governance interna e un quadro di controllo interno che stabilisca chiare
                                               responsabilità per il personale degli istituti finanziari, inclusi gli organi di gestione. Ciò implica,
                                               da parte degli istituti finanziari l’implementazione di una strategia ICT, la gestione e la
                       Final Report - EBA      mitigazione dei rischi ICT e di sicurezza attraverso l’istituzione di una funzione di controllo
EBA - European                                                                                                                                           Final Report - EBA Guidelines on ICT and
                     Guidelines on ICT and     indipendente e obiettiva, adeguatamente separata dai processi operativi concernenti l’ICT e
Banking Authority                                                                                                                                                security risk management
                    security risk management   direttamente responsabile nei confronti dell’organo di gestione, così come richiesto alla
                                               sezione 19 degli orientamenti dell'EBA sulla governance interna. Tale funzione dovrebbe
                                               garantire che i rischi ICT e di sicurezza siano identificati, misurati, valutati, gestiti, monitorati e
                                               segnalati. Gli orientamenti ricordano inoltre agli istituti finanziari l’importanza di garantire
                                               l'efficacia delle misure di mitigazione del rischio, come definite dal loro quadro di gestione del
                                               rischio, quando esternalizzano una funzione o utilizzano fornitori terzi. Tale tematica dovrebbe
                                               in primis essere indicata nei contratti e negli accordi sul livello di servizio e ciononostante, gli
                                               istituti finanziari dovrebbero comunque monitorare l’operato dei fornitori e richiedere garanzie
                                               sul livello di compliance. La governance, i sistemi e i processi di un istituto finanziario relativi ai
                                               rischi ICT e di sicurezza dovrebbero essere, inoltre, oggetto di audit periodici, condotti da
                                               revisori con conoscenze, capacità e competenze sufficienti - in materia di ICT nonché in
                                               materia di pagamenti (PSP) - a fornire all’organo di gestione una garanzia indipendente della
                                               loro efficacia. L'organo di gestione dell’istituto finanziario dovrebbe ovviamente approvare il
                                               piano di audit, compresi eventuali audit ICT ed eventuali modifiche sostanziali dello stesso. Il
                                               piano di audit e la sua esecuzione, compresa la frequenza degli audit, dovrebbero riflettere ed
                                               essere proporzionati ai rischi in oggetto e andrebbero aggiornati periodicamente. Dovrebbe
                                               essere infine istituito un processo formale di follow-up, che includa disposizioni per la verifica
                                               e la correzione tempestiva dei risultati di audit in tema ICT.

                                                                                              4
European and Italian Authorities
2) EBA - European Banking Authority
    Issuer                Title                                                    Description                                                           Link to document

                                         L'EBA ha pubblicato una serie di roadmaps all’interno delle quali vengono indicate le
                                         scadenze per la consegna dei mandati derivanti dal Risk Reduction Measures Package
                                         adottato dal Consiglio dell'UE e dal Parlamento europeo il 20 maggio 2019. Nel settore delle
                                         grandi esposizioni, la priorità dell'EBA sarà quella di completare il quadro per la parte in cui
                                         non è intervenuta in precedenza, in particolare per determinare le esposizioni derivanti da
                                         derivati. Nell’ambito del secondo pilastro, l'EBA prenderà in considerazione le modalità
                                         attraverso le quali si dovrà adattare il secondo pilastro alle sfide attuali e future. Nello
                                         specifico, verranno affrontati i temi della proporzionalità, dell’antiriciclaggio e antiterrorismo
                                         (AML/CTF) e della finanza sostenibile. Per quanto riguarda la risoluzione, il lavoro dell'EBA
                                         mira a facilitarne un'efficace pianificazione e preparazione, attraverso ad esempio la
                                         calibrazione e il monitoraggio dell'MREL. Nel settore delle segnalazioni di vigilanza, l'EBA mira
                                         a realizzare un quadro di rendicontazione efficiente con proporzionalità rafforzata. Infine, con il
                                         suo lavoro in materia di disclosure, l'EBA mira a diventare l'hub del terzo pilastro a livello
                                         dell'UE seguendo il completamento del progetto EUCLID. Nel settore della governance, l’EBA
                                         contribuirà a ottimizzare il quadro esistente con particolare attenzione all’ aspetto della
EBA - European      EBA Risk Reduction   remunerazione. Gli obiettivi chiave della strategia dell’EBA in termini di policy nei settori della
                                         governance e della remunerazione sono:                                                                   EBA Risk Reduction Package Roadmaps
Banking Authority   Package Roadmaps
                                               - ottimizzare il quadro esistente ai sensi della CRD, con modifiche ai prodotti normativi
                                                  esistenti dell’EBA (limitate ai cambiamenti introdotti dalla CRD 5) e chiarimenti dove
                                                  necessari e pertinenti al fine di evitare incertezza giuridica sia per le autorità
                                                  competenti che per le istituzioni. Si ritiene che questo approccio alleggerisca l'onere
                                                  per le istituzioni e ne limiti i costi di attuazione. Dovrebbero essere presi in
                                                  considerazione anche i potenziali cambiamenti futuri e le aspettative generali in
                                                  materia di governance in settori quali il riciclaggio del denaro e la lotta al finanziamento
                                                  del terrorismo e la finanza sostenibile;
                                               - assicurare, ove possibile, coerenza intersettoriale tra il quadro normativo sulla
                                                  governance e le retribuzioni nell'ambito della CRD e della IFD, tenendo anche conto
                                                  dei requisiti stabiliti dalla direttiva sui gestori di fondi di investimento alternativi e la
                                                  Direttiva OICVM come previsto dall'IFD e dalle relative linee guida ESMA;
                                               - garantire un approccio armonizzato e coerente all'interno dell'UE per quanto riguarda
                                                  l'applicazione del principio di proporzionalità sia in riferimento alle remunerazioni che
                                                  alla governance nell'ambito della CRD, fornendo orientamenti in questi settori.

                                                                                        5
European and Italian Authorities
2) EBA - European Banking Authority
     Issuer                   Title                                                        Description                                                            Link to document

                                                  L'EBA ha pubblicato un documento di consultazione avente ad oggetto la bozza di norme
                                                  tecniche di regolamentazione (RTS) e la bozza di norme tecniche di attuazione (ITS) sulla
                                                  notifica di passaporto. Le norme tecniche sono state adottate dalla Commissione europea ai
                                                  sensi del Regolamento delegato (UE) 1151/2014 e del Regolamento di esecuzione (UE)
                                                  296/2014 della Commissione. Dalla loro entrata in vigore, i due regolamenti hanno
                                                  notevolmente migliorato l’uniformità delle pratiche di vigilanza e semplificato le procedure per
                                                  le notifiche di passaporto, fornendo un importante contributo all'efficacia di il mercato interno.
                                                  Tuttavia, la pratica ha dimostrato la necessità di chiarimenti in merito alle informazioni che
                                                  devono essere fornite dagli enti creditizi al fine di consentire una migliore valutazione della
                                                  notifica del passaporto. Per quanto detto, l’EBA, tramite il Report pubblicato nel luglio 2018
                                                  (EBA Report on the peer review of the RTS on passport notifications), ha identificato diverse
                                                  aree di modifiche agli standard tecnici in grado di migliorare la qualità e la coerenza delle
                                                  notifiche sui passaporti e la capacità delle autorità competenti di valutare le notifiche stesse.
                                                  Su richiesta delle autorità competenti, l’EBA ha deciso di rivedere sia il Regolamento (UE)
                   Consultation Paper - Draft
                                                  1151/2014 sia il Regolamento n. 926/2014, con l’obiettivo di aggiornare i requisiti in materia di
                      amended Regulatory
                                                  informazioni che devono essere comunicati dall’ente creditizio all’autorità competente                    Consultation Paper - Draft amended
                    Technical Standards and
                                                  nazionale. L'obiettivo finale della revisione delle norme tecniche è quello di chiarire meglio i       Regulatory Technical Standards and Draft
                          Draft amended
 EBA - European                                   requisiti in materia di informazioni degli enti creditizi al fine di facilitare l'accuratezza, la          amended Implementing Technical
                    Implementing Technical
 Banking Authority                                completezza e la coerenza della valutazione di vigilanza delle notifiche di passaporto delle           Standards on Passport Notifications under
                     Standards on Passport
                                                  filiali e dei servizi. Le norme tecniche emendate stabiliscono anche alcune modifiche                      Articles 35, 36 and 39 of Directive
                   Notifications under Articles
                                                  redazionali minori volte a migliorare l'efficienza della comunicazione con l'autorità di origine e                     2013/36/EU
                   35, 36 and 39 of Directive
                                                  tra le autorità del Paese d’origine e il paese di accoglienza. Il documento di consultazione in
                           2013/36/EU
                                                  esame presenta gli RTS e gli ITS emendati, che riflettono tali modifiche. Le modifiche
                                                  sostanziali si concentrano sulla qualità e sulla chiarezza delle informazioni che gli enti creditizi
                                                  devono fornire all'autorità competente del Paese d’origine nella notifica del passaporto. Esse
                                                  riguardano sia i requisiti in materia di informazioni stabiliti nel Regolamento n. 1154/2014, sia i
                                                  moduli e i modelli contenuti negli allegati del Regolamento di esecuzione (UE) n. 926/2014
                                                  della Commissione.
                                                  Nello specifico, il documento intende apportare:
                                                         - modifiche concernenti la notifica delle succursali e dei servizi, con specifico riferimento
                                                            alla data di inizio prevista per ciascuna attività per la quale viene inviata la notifica
                                                            anziché solo per le attività di core business;
                                                         - modifiche aventi ad oggetto soltanto la notifica della succursale;
                                                         - modifiche in relazione alla comunicazione della chiusura prevista della succursale;
                                                         - modifiche concernenti la comunicazione dei fondi propri all'autorità del paese ospitante.

                                                                                                6
European and Italian Authorities
 3) Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione Europea
     Issuer                    Title                                                   Description                                                              Link to document

                                                   In data 26 novembre 2019 è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione
                                                   europea la Direttiva 2019/1937, avente lo scopo di rafforzare l'applicazione del diritto e
                                                   delle politiche dell'Unione in specifici settori stabilendo norme minime comuni volte a
                                                   garantire un elevato livello di protezione delle persone che segnalano violazioni del
                                                   diritto dell'Unione. Chi lavora per un'organizzazione pubblica o privata o è in contatto
                                                   con essa nello svolgimento della propria attività professionale è spesso la prima
                                                   persona a venire a conoscenza di minacce o pregiudizi al pubblico interesse sorti in tale
                                                   ambito. Nel segnalare violazioni del diritto dell’Unione tali persone (gli informatori
                                                   “whistleblowers”) svolgono un ruolo decisivo nella salvaguardia del benessere della
                                                   società. Tuttavia, i potenziali informatori sono spesso poco inclini a segnalare
                                                   inquietudini e sospetti nel timore di ritorsioni. In tale contesto, l'importanza di garantire
                                                   una protezione equilibrata ed efficace degli informatori è sempre più riconosciuta a
                                                   livello sia dell’Unione che internazionale. In determinati settori, le violazioni del diritto
                      Direttiva (UE) 2019/1937     dell'Unione, indipendentemente dal fatto che siano qualificate quali violazioni
                     del Parlamento Europeo e      amministrative, penali o di altro tipo, possono arrecare grave pregiudizio al pubblico              Direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento
     Parlamento     del Consiglio del 23 ottobre                                                                                                        Europeo e del Consiglio del 23 ottobre
                                                   interesse. Laddove siano state individuate carenze nell'applicazione del diritto in tali
europeo e Consiglio      2019 riguardante la                                                                                                             2019 riguardante la protezione delle
                                                   settori è necessario introdurre canali di segnalazione efficaci, riservati e sicuri ed è
dell’Unione Europea protezione delle persone                                                                                                          persone che segnalano violazioni del diritto
                    che segnalano violazioni del   necessario garantire una protezione efficace degli informatori dalle ritorsioni.                                    dell’Unione
                          diritto dell’Unione      Attualmente la protezione garantita agli informatori nell’Unione non è uniforme tra gli
                                                   Stati membri e non è armonizzata tra i vari settori: l’assenza di un livello di protezione
                                                   sufficiente in un dato Stato membro può avere conseguenze negative sul
                                                   funzionamento delle politiche dell’Unione non solo al suo interno ma anche in altri Stati
                                                   membri e nell’Unione nel suo insieme. Scopo precipuo della Direttiva è quello di
                                                   garantire un elevato livello comune di protezione alle persone che segnalano illeciti
                                                   commessi in ambito lavorativo nel territorio dell’Unione. Nello specifico, il capo VI della
                                                   Direttiva reca le c.d. “misure di protezione”, le quali costituiscono il meccanismo di
                                                   salvaguardia degli informatori che decidono di segnalare comportamenti illeciti, e sono
                                                   fonte dell’obbligo per gli Stati membri di predisposizione di solidi strumenti procedurali a
                                                   tutela delle persone coinvolte nella segnalazione. Al contrario, La Direttiva non
                                                   stabilisce alcun regime premiale nei confronti degli informatori. La Direttiva riguarda
                                                   un’ampia gamma di settori, tra cui gli appalti pubblici, i servizi finanziari, il riciclaggio di
                                                   denaro, la protezione dei consumatori e dei dati.

                                                                                           7
European and Italian Authorities
 3) Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione Europea
     Issuer                    Title                                                 Description                                                            Link to document

                                                  Si informa che sul sito del Consiglio dell'Unione Europea è stata pubblicata una bozza
                                                  di Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio, concernente la modifica della
                                                  Direttiva (UE) 2017/1132 per quanto riguarda le trasformazioni, le fusioni e le scissioni
                                                  transfrontaliere. Il Parlamento europeo ha invitato la Commissione ad adottare norme
                                                  armonizzate sulle trasformazioni e scissioni transfrontaliere. Una disciplina armonizzata
                                                  apporterebbe un ulteriore contributo all'eliminazione delle restrizioni alla libertà di
                                                  stabilimento, garantendo nel contempo una tutela adeguata a portatori di interessi quali
                                                  i dipendenti, i creditori e i soci di minoranza. Oltre alle nuove norme sulle trasformazioni,
                                                  la presente bozza di Direttiva regolamenta le scissioni transfrontaliere, totali o parziali,
                                                  ma tali norme riguardano soltanto le scissioni transfrontaliere che comportano la
                                                  costituzione di nuove società. L’art. 86 quinquies della bozza in oggetto disciplina il
                                                  progetto di trasformazione transfrontaliera, imponendo specifici adempimenti per
                     Direttiva (UE) 2019/… del    l’organo amministrativo. In particolare, l’ organo di amministrazione o di direzione della
                    Parlamento Europeo e del      società prepara il progetto di trasformazione transfrontaliera. Tale progetto deve
                                                                                                                                                     Direttiva (UE) 2019/… del Parlamento
                        Consiglio del … che       comprendere taluni elementi come: a) il tipo e la denominazione della società nello
     Parlamento                                                                                                                                   Europeo e del Consiglio del … che modifica
                     modifica la Direttiva (UE)   Stato membro di partenza e l'ubicazione della sua sede sociale in tale Stato membro; b)
europeo e Consiglio                                                                                                                                 la Direttiva (UE) 2017/1132 per quanto
                       2017/1132 per quanto       il tipo e la denominazione proposte per la società trasformata nello Stato membro di
dell’Unione Europea                                                                                                                                riguarda le trasformazioni, le fusioni e le
                    riguarda le trasformazioni,   destinazione e l'ubicazione della sede sociale proposta per tale società in tale Stato                     scissioni transfrontaliere
                      le fusioni e le scissioni   membro; c) l'atto costitutivo della società nello Stato membro di destinazione, se del
                           transfrontaliere       caso, e lo statuto, se forma oggetto di un atto separato. All’organo di amministrazione è
                                                  richiesto altresì, a norma del successivo art. 86 sexies, di redigere una relazione
                                                  destinata ai soci e ai dipendenti nella quale illustra e giustifica gli aspetti giuridici ed
                                                  economici della trasformazione transfrontaliera ed espone le implicazioni della
                                                  trasformazione transfrontaliera per i dipendenti. La relazione illustra in particolare le
                                                  implicazioni della trasformazione transfrontaliera per l'attività futura della società e
                                                  comprende altresì una sezione destinata ai soci e una sezione destinata ai dipendenti.
                                                  La sezione destinata ai soci deve illustrare alcuni aspetti, quali ad esempio la
                                                  liquidazione in denaro e il metodo utilizzato per determinare tale liquidazione. La
                                                  sezione dedicata ai dipendenti deve invece illustrare aspetti quali le implicazioni della
                                                  trasformazione transfrontaliera per i rapporti di lavoro come anche, se del caso, le
                                                  eventuali misure per salvaguardare tali rapporti e le eventuali modifiche sostanziali delle
                                                  condizioni d'impiego applicabili o dell'ubicazione dei centri di attività della società.

                                                                                         8
European and Italian Authorities
4) BIS – Bank for International Settlements
   Issuer                  Title                                                        Description                                                            Link to document

                                              Si informa che il Comitato di Basilea ha pubblicato un documento di consultazione
                                              sull'introduzione di linee guida concernenti l'interazione e la cooperazione tra la vigilanza
                                              prudenziale e la vigilanza in materia di antiriciclaggio e finanziamento del terrorismo. Con tali
                                              linee guida, il Comitato di Basilea propone di modificare i suoi orientamenti sulla gestione dei
                                              rischi connessi al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo pubblicati nel giugno
                                              2017. Le linee guida proposte hanno lo scopo di migliorare l'efficacia della vigilanza sulle
                                              banche relativamente alla gestione del rischio di riciclaggio di denaro e di finanziamento del
                 Consultative Document -      terrorismo, in linea con gli obiettivi e le finalità degli standard emessi dal FATF. A tal proposito
                 Introduction of guidelines   nel testo della consultazione emerge la necessità di effettuare un controllo di vigilanza incisivo        Consultative Document - Introduction of
BIS – Bank for                                sulla governance interna degli istituti finanziari. In particolare l'autorità di vigilanza prudenziale
                     on interaction and                                                                                                                guidelines on interaction and cooperation
 International                                dovrebbe considerare il sistema di mitigazione del rischio previsto dalla banca, il sistema di
                   cooperation between                                                                                                                     between prudential and AML/CFT
 Settlements                                  controllo interno e l'adeguatezza delle strutture di governance e organizzative per gestire
                 prudential and AML/CFT                                                                                                                               supervision
                        supervision           correttamente i rischi di riciclaggio e finanziamento del terrorismo. Dovrebbero a tal fine
                                              essere svolte valutazioni dell'adeguatezza delle politiche e procedure AML/CTF della banca,
                                              l'organizzazione della funzione preposta alla mitigazione dei rischi AML/CTF della banca,
                                              inclusa l'adeguatezza delle risorse finanziarie, i livelli di personale, la formazione e la
                                              tecnologia informatica (IT) a supporto dell'unità e più in generale un controllo della
                                              governance e della gestione delle esposizioni al rischio AML/CTF dell’istituto e del sistema di
                                              gestione del rischio.
                                              La consultazione resterà aperta fino al 6 Febbraio 2020.

                                                                                             9
European and Italian Authorities
4) BIS – Bank for International Settlements
   Issuer              Title                                                  Description                                                       Link to document

                                      Please note that the BIS' website has been updated with an opening address by Ms Margarita
                                      Delgado, Deputy Governor of the Bank of Spain, at the Decarbonising the Economy Forum,
                                      organized by El Confidencial and Acciona, Madrid, 31 October 2019.
                                      The consequences arising from climate change, associated with global warming, have in
                                      recent years come to the forefront of society’s main concerns. It is a transversal concern that
                                      is translating into initiatives ranging from the most supranational scope possible down to the
                                      most local level. Fortunately, most countries are adopting strategies to reduce greenhouse
                                      gas emissions as a way to mitigate the associated risks and in Europe, the European
                                      Commission has set the target of having a “climate-neutral” economy by the year 2050. In
                                      short, the aim would be to bring about the decarbonisation of the economy, as our Forum here
                                      today is called. The banking sector has an essential part to play to facilitate change in the
                                      production model. Indeed this second goal is related to the first, as correctly measuring
                                      environmental risk should assist in the transition towards a more sustainable model and
                                      would, therefore, be a logical consequence of the first goal. In fact. one essential feature of
BIS – Bank for   Margarita Delgado:
                                      any viable business model is that banks identify and quantify all the costs and risks involved      Margarita Delgado: Decarbonising the
 International   Decarbonising the
                                      and pass them through to prices and capital. Accordingly, if banks incorporate climate-related                    economy
 Settlements         economy
                                      risks into costs and capital, they indirectly become “facilitators” of change, by reducing the
                                      cost of financing of activities that contribute most to the sustainable transformation of the
                                      economy, while at the same time discouraging more contaminating activities. The supervisory
                                      expectation in the short and medium term would be for all banks to include the environmental
                                      dimension in their strategic approach and in their risk analysis and monitoring. They should
                                      keep the Board informed and should compile all relevant information, at least for new
                                      operations. From a methodological standpoint, banks are at least expected to understand the
                                      implications of environmental risk and how it may affect their business models, including it in
                                      their risk appetite frameworks. In all cases, in a way that is proportionate to their size and
                                      complexity. Among other functions, it’s necessary to be able to assess the level of financial
                                      institutions’ exposure to high-carbon emission activities, perform stress tests for the financial
                                      system overall and define scenarios and methodologies to be applied by banks individually.
                                      In consequence, it is important to designing internal governance structures and
                                      methodologies, actively participating in the cultural shift in the SSM supervisory model.

                                                                                  10
European and Italian Authorities
4) BIS – Bank for International Settlements
   Issuer                  Title                                                       Description                                                         Link to document

                                             The cyber resilience of financial institutions is one of the most critical concerns among
                                             financial sector authorities. As financial institutions become more digitalised and the
                                             sophistication of threat actors increases, financial institutions are becoming more exposed to
                                             cyber threats. Senior policymakers have warned that such threats could disrupt financial
                                             services and undermine security and confidence.
                                             From a supervisory perspective, consideration should be given to the potential of failure of a
                                             financial institution due to cyber weaknesses. Moreover, the possible contagion from such an
                     FSI Insights on policy  event across the financial sector could give rise to systemic implications, and thus threaten
                    implementation n. 21 -   financial stability. Nevertheless, there are challenges that need to be overcome, and certain
                                                                                                                                                  FSI Insights on policy implementation n. 21
BIS – Bank for   Varying shades of red: how facilitating conditions appear to be instrumental in supporting effective implementation of red
                                                                                                                                                    - Varying shades of red: how red team
 International          red team testing     team testing. Such conditions include a conducive governance structure, an engaged board of
                                                                                                                                                  testing frameworks can enhance the cyber
 Settlements      frameworks can enhance directors, a supportive risk culture and, critically, the availability of sound professional skills. A
                                                                                                                                                        resilience of financial institutions
                    the cyber resilience of  key challenge in many jurisdictions relates to insufficient numbers of adequately qualified
                      financial institutions threat intelligence and red team providers. Interestingly, explicit and formal assessment of
                                             threat intelligence and red team providers is not common practice. In certain jurisdictions, an
                                             accreditation framework has been established to boost local capacities. However, there is a
                                             view that shortage of cyber expertise is a short-term problem that will be tackled through
                                             market forces and maturity over time. Another culture-related hurdle to overcome is getting
                                             firms and authorities to view a red team test as a “learn and improve” rather than a “pass or
                                             fail” exercise. Other challenges in connection with red team testing include the high cost to
                                             firms, trust among the involved parties and data confidentiality.

                                                                                          11
European and Italian Authorities
4) BIS – Bank for International Settlements
   Issuer                  Title                                                       Description                                                       Link to document
                                              Climate risks are recognised as a critical threat to society, with potentially adverse implications
                                              for financial stability and the viability of insurers. Climate change is under way, affecting the
                                              economy and posing material financial risks. The effects of weather-related natural
                                              catastrophes are being amplified by climate change and are causing hundreds of billions of
                                              dollars in economic losses worldwide. As the transition to a climate-resilient and low-carbon
                                              future gains momentum, technological innovations, market forces, policy frameworks and
                                              social sentiment create new risks and opportunities for corporates and financial institutions.
                                              Over the last few years, the impacts of climate change have become a growing concern of
                                              financial regulators and central banks worldwide, triggered partly by the Financial Stability
                                              Board Task Force on Climate-related Financial Disclosures and its recommendations. Efforts
                                              have been made by insurance supervisors and insurers in some jurisdictions to better
                                              understand climate risks, but further efforts are needed to increase awareness. In the crowded
                                              regulatory and supervisory space, there is limited scope for focusing attention on new issues,
                                              but climate risks need immediate action in order to limit or reverse the impact of some of the
                                              negative trends under way. It is incumbent on supervisors to put in place the necessary
                                              measures for insurers to address any significant risks that could adversely affect policyholders
                                              and financial stability. In previous financial crises, events once deemed implausible have
                                              materialised. Climate change poses the same threat. Undertaking climate risk modelling and
BIS – Bank for      Turning up the heat -     the associated governance processes can facilitate helpful discussion on risk strategy within
                                                                                                                                                     Turning up the heat - climate risk
 International   climate risk assessment in   an insurer, which some may argue as being more important than the numerical results from
                                                                                                                                                    assessment in the insurance sector
 Settlements        the insurance sector      the models. Given current uncertainties surrounding the modelling of future climate outcomes,
                                              models can be most useful in supporting discussions within insurers on their climate risk
                                              strategy and enhancing their understanding of the risks. Scenario outputs can still be useful,
                                              even if the results are subject to uncertainty. From a corporate governance perspective, most
                                              of the surveyed authorities expect corporate decision-making to be informed by climate risk
                                              reporting to the board, while recognising the limitations and assumptions underlying the risk
                                              assessment models. The results are also useful to insurers in meeting the growing demands
                                              to disclose their climate risk exposures. Within an insurer, communicating climate risks to the
                                              board can raise various types of challenge. While a number of jurisdictions mentioned that
                                              communicating climate risks to boards is itself a challenge, others pointed out that the topic is
                                              increasingly discussed at board level but that such discussions may often be inconclusive.
                                              Reasons for this include lack of technical expertise from executives that may limit their ability
                                              to present issues clearly and limited board member expertise that may hamper their ability to
                                              understand and challenge senior management during such discussions. Communicating the
                                              limits of risk quantification models, and therefore explaining to board members and senior
                                              executives to what extent quantifications may be imprecise and/or imperfect is particularly
                                              challenging. All these could hinder informed decision-making, allocation of internal resources
                                              to address climate risks and, more generally, board members’ and senior executives’ ability
                                              and willingness to take appropriate action to address climate risks.

                                                                                          12
European and Italian Authorities
5) Banca d’Italia
  Issuer                   Title                                                          Description                                                              Link to document

                                               Si informa che sul sito di Banca d'Italia è stato pubblicato l'intervento del Capo del
                                               Dipartimento Mercati e sistemi di pagamento della Banca d’Italia, Paolo Marullo Reedtz, su
                                               rischi climatici, finanza e banche centrali. Per banche e investitori istituzionali i rischi di
                                               deterioramento della qualità creditizia e del valore dei loro attivi connessi con fattori climatici
                                               non sono di nuova natura; rientrano, al contrario, nei tradizionali rischi di credito e di mercato.
                                               A intermediari e investitori del mercato finanziario spetta predisporre sistemi di governance,
                                               organizzativi e di controllo interno adeguati ad assicurare ampio spazio alle valutazioni sui
                                               fattori ambientali nella definizione delle strategie aziendali e dei processi di gestione dei rischi.
                                               La considerazione dei fattori ambientali nell’ambito delle decisioni di investimento richiede
                                               l’affermarsi di condizioni favorevoli all’individuazione degli investimenti in attività sostenibili e di
                                               più lungo termine. Servono strumenti finanziari univocamente definibili come investimenti
                                               sostenibili; informazioni standardizzate, da parte degli emittenti sui principali aspetti di ordine
                                               ambientale, sociale e di governance e sul governo dei relativi rischi. Sono necessari indici di
                                               riferimento per i fattori ESG (Environmental, Social, Governance) elaborati sulla base di
                 Rischi climatici, finanza e
Banca d’Italia                                 metodologie trasparenti e rating creditizi che tengano conto, in maniera trasparente, dei fattori          Rischi climatici, finanza e banche centrali
                     banche centrali
                                               di sostenibilità.
                                               Come sottolineato in molte sedi internazionali, alla base di tutto sta l’esigenza di una
                                               tassonomia che definisca quali attività contribuiscono alla transizione verso un’economia
                                               decarbonizzata e quali, invece, sono maggiormente esposte alle conseguenze dei rischi
                                               climatici. Una simile tassonomia farà anche da punto di riferimento per quegli operatori,
                                               imprese e, soprattutto, famiglie, che si affidano a servizi di consulenza finanziaria o a
                                               investitori istituzionali e che potranno esprimere con chiarezza le loro preferenze in termini di
                                               investimenti sostenibili. Dato il ruolo centrale ad essa affidata, la tassonomia dovrà essere
                                               sufficientemente dettagliata e robusta da evitare l’insorgere di fenomeni di green washing,
                                               ossia la pratica di utilizzare l’etichetta “green” in modo ingannevole, e dovrà essere sottoposta
                                               a revisioni periodiche in modo da rimanere costantemente aggiornata rispetto alle evoluzioni
                                               delle condizioni climatiche, della tecnologia e delle tecniche prevalenti sui mercati finanziari.
                                               Sarà inoltre opportuno promuovere una tendenziale armonizzazione delle tassonomie
                                               utilizzate nelle diverse aree di mercato, dato il carattere globale dei mercati finanziari.

                                                                                              13
Associations/Institutes
6) ASSONIME – Associazione fra le Società Italiane per Azioni
     Issuer                    Title                                                       Description                                                             Link to document
                                                 Si informa che sul sito di ASSONIME è stato pubblicato l'intervento n. 18/2019
                                                 "Consultazione Consob attuazione Shareholder Rights Directive II". Assonime ha svolto con
                                                 le società Associate una riunione per esaminare il documento posto in consultazione dalla
                                                 Consob per l'attuazione della delega contenuta nel d.lgs. n. 49/2019 che recepisce la
                                                 revisione della direttiva sui diritti degli azionisti (direttiva (UE) 2017/828, che ha modificato la
                                                 precedente direttiva 2007/36/CE). La consultazione propone le modifiche a: (i) Il
                                                 Regolamento in materia di operazioni con parti correlate (OPC); (ii) il Regolamento Emittenti
                                                 per dare attuazione alle disposizioni in materia di remunerazione e trasparenza dei gestori
                                                 degli attivi; (iii) il Regolamento Mercati per modificare alcuni requisiti di governance delle
                                                 società quotate sottoposte a direzione e coordinamento. Il nuovo terzo comma dell’art. 2391-
                                                 bis c.c. delega alla Consob il compito di definire, in conformità a quanto previsto dalla
                                                 Direttiva: i) le soglie di rilevanza delle operazioni con parti correlate; ii) le regole procedurali e
                                                 di trasparenza proporzionate rispetto alla rilevanza e alle caratteristiche delle operazioni, alle
                                                 dimensioni della società ovvero alla tipologia di società che fa ricorso al mercato del capitale
                                                 di rischio, nonché i casi di esenzione dall'applicazione, in tutto o in parte, delle predette
                                                 regole; iii) i casi in cui gli amministratori, fermo restando quanto previsto dall'articolo 2391, e
                                                 gli azionisti coinvolti nell'operazione sono tenuti ad astenersi dalla votazione sulla stessa
                                                 ovvero misure di salvaguardia a tutela dell'interesse della società che consentono ai predetti
  ASSONIME –              Interventi 18/2019 -
                                                 azionisti di prendere parte alla votazione sull'operazione. A livello definitorio, si segnala
Associazione fra le    Consultazione Consob                                                                                                               Interventi 18/2019 - Consultazione Consob
                                                 l'introduzione di una nuova definizione dell’«amministratore coinvolto nell'operazione» tenuto
Società Italiane per   attuazione Shareholder                                                                                                              attuazione Shareholder Rights Directive II
                                                 ad astenersi. Consob ha elaborato alcune possibili definizioni ed ha espresso preferenza per
      Azioni               Rights Directive II
                                                 l’opzione 3: “l’amministratore che è controparte dell’operazione o è correlato a quest’ultima”.
                                                 Assonime ritiene preferibile l’opzione 2 del documento di consultazione: “amministratore che
                                                 è, direttamente o indirettamente, controparte dell’operazione”. Posta l’inderogabilità
                                                 dell’obbligo di astensione, tale opzione appare la più ragionevole in quanto l’astensione
                                                 esprime un approccio diametralmente opposto alla disciplina del conflitto di interessi
                                                 (privilegiare elemento informativo e voto responsabile dell’amministratore de quo) e rende
                                                 inapplicabili le tutele previste dall’attuale ordinamento e delle nuove misure sanzionatorie. Al
                                                 contrario l’opzione scelta da Consob appare invece criticabile in quanto introduce un’inutile
                                                 duplicazione, rispondendo alle stesse esigenze dell’attuale disciplina procedurale ed un’
                                                 eccessiva estensione degli astenuti obbligatori da cui potrebbe conseguire un’impropria
                                                 attribuzione di potere sostanzialmente decisorio agli amministratori indipendenti e non
                                                 correlati. All’ art. 6, comma 1, lett. d-bis) Reg. OPC Consob propone l’introduzione dell’obbligo
                                                 di astensione sia alle operazioni di «maggiore» che a quelle di «minore» rilevanza. Assonime
                                                 non condivide l’estensione alle OPC di «minore» rilevanza e intende chiederne l’eliminazione
                                                 in quanto la Direttiva si rivolge alle sole operazioni «rilevanti» e solo a queste impone alcuni
                                                 obblighi procedurali «inderogabili» quali la competenza del consiglio a deliberare
                                                 sull’operazione e l’astensione dell’amministratore coinvolto in tale operazione: la proposta
                                                 della Consob costituisce dunque goldplating non motivato.

                                                                                               14
Associations/Institutes
7) EACB – European Association of Cooperative Banks
     Issuer                  Title                                                      Description                                                         Link to document

                                                The governance of co-operative banks since its creation has meant another side of the typical
                                                behavior of banks. The main aims of co-operative banks are substantially different in order to
                                                methods and practices. This premise could be understanding from ethical point of view but is
                                                not always understood in the field of finances & business and that can be established such as
                                                a kind of weakness from these entrepreneurships, but this is the most outstanding
                                                characteristic of this figure. In fact, it make possible, their adaptation to several contexts
                                                including market niches impossible to access for large banks and financial institutions. In
                  The selective incentives in
                                                order to that conviction, this paper have as principal aim develop our theoretical propose on
                   the governance of Co-                                                                                                           The selective incentives in the governance
EACB – European                                 modulation of selective incentive in the governance of co-operative banks and its influence in
                    operative Banks: the                                                                                                              of Co-operative Banks: the specific
  Association of                                the efficiency in the case of Participatory loan as an important tool in co-operative
                     specific relationship                                                                                                            relationship between efficiency and
Cooperative Banks                               governance. Often, there is a gap in the theoretical studies of this figure, Co-operative banks,
                   between efficiency and                                                                                                                      Participatory Loan
                                                what brings as a subsequently its tools of governance are hidden under several instruments
                      Participatory Loan
                                                of governance of SME related with solidary economy. Moreover, recently, the study of CME
                                                as specific figure inside SME category directed to stand out the mutual component is an
                                                important element in order to clarify our aim in this paper.
                                                The mutual component is an important basis of participatory loan and consequently of co-
                                                operative governance. That is the reason because of our analysis put its vertex between the
                                                epistemic tetrahedron that represent the relation co-operative banks-governance-mutual
                                                component-participatory loan.

                                                                                           15
Associations/Institutes
8) GFIA – Global Federation of Insurance Association

   Issuer                  Title                                                     Description                                                        Link to document

                                           Corporate governance issues are critically important to insurance companies and just as
                                           important to the people and enterprises who rely on insurance for their security. GFIA
                                           therefore appreciates the opportunities that the IAIS provides to comment on its Insurance
                                           Core Principles (ICPs) and application papers that relate to governance. In October 2018,
                                           GFIA submitted comments on revised ICPs 5 (Suitability of persons), 7 (Corporate
                                           governance) and 8 (Risk management and internal controls). In December, it commented on
                                           ICP 16 (Enterprise risk management for solvency purposes) and the draft application paper on
                                           the proactive supervision of corporate governance. Finally, in January 2019, it commented on
                                           the draft application paper on recovery planning. It is positive that the IAIS continues to accept
                                           different corporate structures as appropriate. However, there is a trend in IAIS papers toward
                                           greater intervention in company operations, which is reflected in the proactive supervision
                                           paper. In response to that paper, GFIA pointed out that before, during and after the financial
                                           crisis, insurance governance performed well overall. It raised concerns regarding greater
                                           supervisory involvement in Board actions, committee composition and compensation. It also
                                           emphasised the importance of proportionality and objected to some of the “red flags” justifying
                                           increased supervisory attention. It likewise commented on the importance of past performance
                                           as an indicator of sound corporate governance, as opposed to compliance with new
 GFIA – Global                             standards. On the recovery planning paper, GFIA again stressed the importance of
                    Global Federation of
 Federation of                             proportionality and called for a flexible approach to recovery planning. Perhaps most                    Global Federation of Insurance
                  Insurance Associations -
   Insurance                               importantly, it asked for clarification that the recovery plan is for the benefit of the company,    Associations - Annual Report 2018 - 2019
                 Annual Report 2018 - 2019
  Association                              not the supervisor. It also commented on the importance of supervisors being able to protect
                                           the confidentiality of the highly sensitive information that would be included in recovery
                                           planning and it endorsed the notion of high-level standards that could be met by companies in
                                           a variety of ways without adding significant new burdens such as prescribed stress tests that
                                           may be irrelevant to the company. The next opportunity for comment was presented by the
                                           IAIS consultation on draft supervisory material related to a holistic framework for systemic risk.
                                           GFIA noted that it appreciated that the IAIS continues to recognise the differences in
                                           centralised versus decentralised company structures. Again, it emphasised the importance of
                                           proportionality, even as it endorsed the activities-based approach. It also asked the IAIS to
                                           more clearly delineate what activities could give rise to systemic risk, given that most of the
                                           activities conducted by traditional insurers do not. The IAIS 2020–2024 strategic plan has
                                           several themes that include governance issues and one specifically relates to good conduct
                                           and culture. Indeed, it is likely that supervisory work on all of its themes will encompass
                                           corporate governance considerations. As global interest grows in environmental, social and
                                           governance (ESG) issues, GFIA expects to see even more proposals and activities on
                                           governance issues. It will be important to increase the constructive dialogue between
                                           (re)insurers and supervisors to avoid increasingly more detailed standards that may have
                                           unintended negative market consequences.

                                                                                         16
Associations/Institutes
9) ANIA – Associazione Nazionale fra le Imprese Assicuratrici
    Issuer                    Title                                                        Description                                                      Link to document

                                                  Please note that ANIA's website has been updated with an extract in English from the annual
                                                  report in Italian "Italian Insurance 2018-2019". Concerning the governance theme, ANIA
                                                  focuses on IVASS issued Regulation 38 (3 July 2018) on corporate governance of insurance
                                                  undertakings and groups together with a market letter dated 5 July presenting guidelines for
                                                  the application of the proportionality principle in the system of corporate governance. The
                                                  Regulation abrogates ISVAP Regulation 20 of 26 March 2008 containing provisions
                                                  concerning internal controls, risk management, compliance and outsourcing; ISVAP
                                                  Regulation 39 of 9 June 2011 on executive compensation policies; and ISVAP Circular
                                                  574/2005 on reinsurance. According to IVASS’s report on the measure, the new regulatory
                                                  framework – with which insurers and groups are to comply gradually – rationalizes existing
                                                  rules on corporate governance in insurance, guaranteeing that IVASS’s rules comply with the
                                                  Solvency II Directive, its Delegated Regulation (EU) 2015/35, and the EIOPA guidelines. In
                                                  revising the regulation, IVASS pursued a number of key objectives, including: (i) ensure that
                                                  the ultimate responsibility for the system of corporate governance is clearly assigned to the
                                                  administrative body, specifying its tasks in this regard and fostering adequate composition of
     ANIA –                                       the body, qualifications of the members, and functioning; (ii) strengthen the role of the basic
  Associazione                                    functions, ensuring direct dialogue between the heads of functions and the administrative
                    Italian Insurance in 2018 -
 Nazionale fra le                                 body; (iii) align executive compensation policies with the long-term interests of the                  Italian Insurance in 2018-2019
                                2019
    Imprese                                       undertaking, while also providing sufficient information to shareholders and IVASS; (iv)
  Assicuratrici                                   rationalize and simplify the rules on outsourcing of functions or processes to firms external to
                                                  the company or group; (v) discipline safeguards against cyber risk and IT security as part of
                                                  the corporate governance rules; (vi) foster the development of mechanisms and corporate
                                                  processes for handling possible crisis situations, requiring systemically important groups in
                                                  particular to prepare an enhanced contingency plan; (vii) promote full awareness on the part of
                                                  insurance undertakings also of environmental and social risks. The new Regulation covers the
                                                  following macro-areas: 1) corporate governance (corporate bodies, adequacy of organization,
                                                  internal control system, risk management system, integrity and experience of corporate
                                                  officers – directors, managers, internal auditors – and those who perform key functions, i.e.
                                                  risk management, compliance controls, internal audit, and actuarial); 2) reinsurance and other
                                                  risk-mitigation techniques; 3) capital management, until now disciplined by a market letter; 4)
                                                  the above-mentioned fundamental corporate governance functions, previously disciplined by
                                                  Regulation 20/2008 and, as regards the actuarial function, by a market letter; 5) executive
                                                  compensation policy, previously disciplined by Regulation 39/2011; 6) outsourcing, specifically
                                                  that of key corporate functions and essential or important activities, it too previously disciplined
                                                  by Regulation 20/2008; 7) corporate governance of insurance groups.

                                                                                               17
Surveys & Insights

   Issuer                 Title                                                       Description                                                           Link to document

                                            One effect of the emergence and global dissemination of networked digital technologies is a
                                            transformation in how businesses structure themselves. It is not possible to think in terms of
                                            traditional corporate structures anymore. Company boundaries have become more porous.
                                            Traditional corporate organizations with their closed departments, divisions, and hierarchical
                                            relationships between different groups of stakeholders are changing as companies adapt to this
                                            environment.
                                            Leveraging the unique characteristics of software technologies (e.g., low marginal costs) to
                                            deliver a powerful experience to end users.
                                            Adopting a flatter, fluid, and more inclusive style of organization built around networks of
                                            unbundled, high-performance, creative teams in which job roles are evolving continually.
                                            Utilizing open collaboration with multiple ‘external’ partners.
                                            Embracing a more transparent approach to communication and information management that
                                            relies on new computer-mediated communications, such as social media.
                                            Implementing a new digital leadership that focuses on creating an environment that facilitates
                                            creativity rather than supervising compliance or managing legal risk.
Oxford Business   Corporate Governance in
                                            Together, these features distinguish an ecosystem from the modern corporation. In an age of             Corporate Governance in a Networked Age
   Law Blog          a Networked Age
                                            hyper-competitive technology-driven markets, every company needs to consider reinventing
                                            itself as an ecosystem. If it does not, younger and more agile competitors better attuned to the
                                            realities of the digital world will replace it. After all, the corporate governance discussion hasn’t
                                            evolved much since the early seventeenth century, when the Dutch East India Company turned
                                            to the public to raise capital for its highly risky overseas trade ventures. In return, investors
                                            received paper certificates (shares) that were tradeable on the world’s first stock exchange in
                                            Amsterdam. Despite the transferability of shares, the Dutch East India Company was prone to
                                            fraud and deception. Investors expressed dissatisfaction with dividend policies and the murky
                                            Company accounts. In response to these deficiencies and to minimize wrongdoing, the
                                            government demanded greater transparency and disclosure. It introduced an early form of a
                                            board of directors to monitor and advise managers.
                                            Unfortunately, however, these regulatory structures are often not fit for purpose. At least, if the
                                            goal of regulation is understood as facilitating innovation-driven ecosystems and not preserving
                                            the corporation. Too much regulation incentivizes the wrong kind of organizational structures,
                                            culture, and behavior, and makes leveraging new technologies unnecessarily costly.

                                                                                          18
Surveys & Insights

  Issuer               Title                                                      Description                                                           Link to document

                                         In October, MPs and peers voted in favour of an early general election in the UK, bringing to an
                                         end a Parliamentary session defined by Brexit but also characterised by the neglect of
                                         important business policy reforms. The nature of the UK’s departure from the EU will
                                         undoubtedly dominate much of the debate in the weeks running up to the vote. However, the
                                         end of a Parliamentary session should also enable policymakers to pause and take a wider
                                         view on what legal and policy framework ought to look like over the coming years and well into
                                         the future. One area that has requires more studied consideration from lawmakers is corporate
                                         governance. Historically, this issue tends to feature very sparingly in the manifestos of most
                                         political parties. However, both Labour and the Liberal Democrats have issued extensive policy
                  A manifesto for UK
                                         documents outlining how they would reform the system by which companies are directed and              A manifesto for UK leadership on corporate
Board Agenda   leadership on corporate
                                         controlled. While Labour’s proposals were undoubtedly the more sweeping—including                                     governance
                     governance
                                         mandating for boards to comprise a third of workers—both parties seemed to advocate a
                                         notable shift toward a European, stakeholder-oriented approach. Meanwhile, though the
                                         Conservative Party fought shy of specific recommendations, they too stated they wish to
                                         “strengthen” the UK’s corporate governance system. In fact, the question of how companies
                                         are overseen has become central to the debate, also cutting across other key issues, such as
                                         the size and remit of the state. With the corporate governance debate galvanised, and high-
                                         profile corporate collapses still eating away at public trust, the Institute of Directors (IoD) has
                                         issued its own Corporate Governance Manifesto to inform the discussion and help restore
                                         wider confidence in business.

                                                                                       19
Surveys & Insights

  Issuer              Title                                                   Description                                                         Link to document

                                       For many companies, today will represent a new era of public exposure on their environmental,
                                       social and governance (ESG) performance. A provider of indexes around the world, is to make
                                       public the ESG ratings of 2,800 companies for the first time.
                                       The move comes after a huge growth in ESG investing. Estimates put the total assets under
                                       management in ESG funds at around $20trn, or about one quarter of all professionally
                                       managed funds. Last month Willis Towers Watson reported that ESG funds had increased by
                                       23% in 2018, bucking the general trend of declining assets under management. Last year Larry
                                       Fink, the chief executive, the world’s largest fund manager, said the demand for ESG would
                                       “transform all investing”.
               A provider of indexes
                                       There isn’t a day that passes when an asset manager does not announce a new ESG fund of
               goes public with ESG                                                                                                      A provider of indexes goes public with ESG
Board Agenda                           some kind, though the precise definition of ESG can be hazy.
                 ratings for 2,800                                                                                                               ratings for 2,800 companies
                                       According to Remy Briand, investors increasingly view ESG factors as a “critical” elements in
                    companies
                                       their portfolios. Going public with the data will boost company performance, he insists. “We
                                       want to encourage open discussion among investors and companies on how to improve
                                       sustainability across the board and hope that making the ESG ratings available to all will
                                       facilitate these discussions,” Briand said.
                                       Companies are under considerable pressure to improve their sustainability practices. But so too
                                       are asset managers and owners. Earlier this year the government required pension fund
                                       trustees to report on their ESG policies. Meanwhile, asset managers are viewed as having an
                                       essential role in pushing companies to improve, not just through investment decisions, but also
                                       through their stewardship activities.

                                                                                   20
Puoi anche leggere