Politecnico di Torino Porto Institutional Repository
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Politecnico di Torino Porto Institutional Repository [Article] I progetti del C.A.I. di Torino. Intervista a Osvaldo Marengo presidente CAI sezione Torino Original Citation: R. Dini (2011). I progetti del C.A.I. di Torino. Intervista a Osvaldo Marengo presidente CAI sezione Torino. In: ARCHALP n. 2, pp. 8-9. - ISSN 2039-1730 Availability: This version is available at : http://porto.polito.it/2513719/ since: September 2013 Publisher: IAM- Istituto di Architettura Montana, Politecnico di Torino Terms of use: This article is made available under terms and conditions applicable to Open Access Policy Article ("Public - All rights reserved") , as described at http://porto.polito.it/terms_and_conditions. html Porto, the institutional repository of the Politecnico di Torino, is provided by the University Library and the IT-Services. The aim is to enable open access to all the world. Please share with us how this access benefits you. Your story matters. (Article begins on next page)
Foglio semestrale dell’Istituto di Architettura Montana LP n u m e r o 2 n o v e m b r e 2 0 11 ISSN 2039-1730 I cantieri estremi del Monte Bianco Vivere e costruire [scuole] nelle Alpi I progetti del CAI Torino Una “Villa moderna” sulle Alpi Casa Capriata Grangesises “rivelata” Progettare in alta quota Percorsi paralleli Trampolini e cannocchiali Workshop Acqua Arte Architettura Paesaggio Energia nelle Alpi I Rifugi alpini: esperienze di progettazione e gestione ambientale in alta quota Workshop Atelier mobile Architetture a Nord-Ovest Recupero del forno di Roccasparvera L’esperienza del CITRAC Costruire in alta quota
n u m e r o 2 n o v e m b r e 2 0 11 ARChALP Foglio semestrale dell’Istituto di Architettura Montana ISSN 2039-1730 Registrato con il numero 19/2011 presso il Tribunale di Torino in data 17/02/2011 Direttore Responsabile: Enrico Camanni Comitato redazionale: Antonio De Rossi, Roberto Dini Comitato scientifico Istituto di Architettura Montana: Paolo Antonelli, Maria Luisa Barelli, Luca Barello, Liliana Bazzanella, Clara Bertolini, Guido Callegari, Francesca Camorali, Simona Canepa, Massimo Crotti, Antonio De Rossi, Andrea Delpiano, Roberto Dini, Claudio Germak, Mattia Giusiano, Lorenzo Mamino, Rossella Maspoli, Alessandro Mazzotta, Barbara Melis , Paolo Mellano, Enrico Moncalvo, Sergio Pace, Daniele Regis, Marco Trisciuoglio, Marco Vaudetti. Realizzazione grafica e impaginazione: PensatoaMano IAM-Politecnico di Torino, Dipartimento di Progettazione Architettonica e di Disegno Industriale, Viale Mattioli 39 10125 Torino www.polito.it/iam iam@polito.it tel. 011. 5646535
LP I cantieri estremi del Monte Bianco Luca Gibello....................................................................................5 Dopo il numero zero a carattere speri- mentale e il numero sulle architetture I progetti del CAI Torino - Intervista al presidente Marengo per i piccoli centri alpini, la seconda Roberto Dini...................................................................................8 uscita di ArchAlp è dedicata al tema Casa Capriata: una riflessione della committenza del costruire in alta quota. Luigi Chiavenuto...........................................................................10 Argomento centrale è naturalmente quello dei rifugi alpini che viene affron- Progettare in alta quota tato sotto diversi punti di vista: archi- Enrico Giacopelli...........................................................................11 tettonico, paesaggistico, storico, tec- nologico e gestionale, grazie anche Trampolini e cannocchiali: punti panoramici in alta quota alle testimonianze di storici dell’ar- Luca Barello..................................................................................14 chitettura, di frequentatori della mon- I rifugi alpini: esperienze di progettazione e gestione tagna e dei progettisti stessi. In linea ambientale in alta quota con il numero monografico vi sono Riccardo Beltramo, Guido Callegari.............................................17 anche gli articoli sui punti panoramici e sul design d’alta quota. L’approfon- Architetture a Nord-Ovest dimento è invece dedicato all’edilizia Roberto Dini, Mattia Giusiano.......................................................19 scolastica, mentre si rinnova l’appun- Vivere e costruire [scuole] nelle Alpi tamento con le rubriche Architetture a Maria Luisa Barelli, Alessandro Mazzotta.....................................21 Nord-ovest e Percorsi Paralleli in cui vengono presentati esempi di architet- La “Villa moderna” nelle Alpi tura contemporanea di qualità. Daniele Regis................................................................................25 Il numero si chiude con diversi repor- tage sulle esperienze di seminari e di Grangesises “rivelata” workshop svolte nei mesi scorsi. Giacomo Menini............................................................................27 Cogliamo l’occasione per ringraziare L’esperienza del CITRAC tutti coloro che hanno contribuito alla Marco Piccolroaz..........................................................................29 realizzazione di questo secondo nu- mero della rivista. Percorsi paralleli Andrea Delpiano, Enrico Boffa......................................................30 Il comitato redazionale, Antonio De Rossi e Roberto Dini Acqua, Arte, Architettura, Paesaggio, Energia nelle Alpi Daniele Regis................................................................................32 Atelier Mobile Luca Barello..................................................................................33 Recupero del forno di Roccasparvera a cura di Auriate............................................................................34 Recensioni ed eventi..................................................................35 4 I n d i c e
LP I progetti del C.A.I. di Torino Intervista a Osvaldo Marengo presidente CAI sezione Torino a cura di Roberto Dini La sezione torinese del CAI possiede e gestisce un con- Utilizzo ottimale dello spazio, coibentazione, resistenza sistente patrimonio di rifugi e di bivacchi. Recentemente alle intemperie, facile manutenzione, uso di materiali ha dato avvio a numerosi progetti di riqualificazione e leggeri, impiantistica adeguata al luogo ed utenti. di ampliamento di queste strutture. Ne abbiamo parlato Quanto è importante l’utilizzo di tecnologie dal ca- con il presidente Osvaldo Marengo. rattere innovativo? Sono molti gli aspetti legati alle tecnologie innovative: Quali sono i progetti realizzati recentemente? riduzione del peso e quindi del costo di trasporto, facile Negli ultimi 4 anni sono stati eseguiti lavori di ristruttu- manutenzione, assemblaggi semplici ed efficaci, adat- razione al rifugio Teodulo a Cervinia, dove è stata rifatto tabilità al luogo. l’interno con l’aggiunta di nuove camere, un nuovo in- Quanto è importante l’attenzione al carattere sto- gresso, ed è stato implementato l’impianto di riscalda- rico delle preesistenze nell’immaginare gli amplia- mento realizzando anche un essicatoio per gli indumen- menti? ti. Al rifugio Gastaldi, nelle valli di Lanzo, sono stati fatti É molto importante, soprattutto se rappresenta un dei lavori di ristrutturazione interna, realizzando nuove modo di costruire legato alla storia di quel luogo e dei camere, sostituendo i serramenti nella sala al piano ter- personaggi che lo hanno realizzato ed utilizzato. Non ra e sistemando il sentiero di accesso. Prossimamente sempre però è possibile mantenere una parte della ultimeremo i lavori per l’impianto elettrico con pannelli struttura di un vecchio rifugio o bivacco, per via delle fotovoltaici e realizzeremo la nuova fossa per lo scarico modalità di realizzazione e dello stato di conservazione. dei reflui. Il mantenimento di una parte della struttura è possibile Nel 2010 è stato ultimato il rifacimento del nuovo rifugio se questa parte è ancora sana. Diversamente, i rischi Gonella al Dôme, a 3071 m sulla via italiana al Monte ed i costi diventano troppo alti. Ricostruire “con lo “stile Bianco. Sono inoltre quasi ultimati i lavori di restauro di altri tempi” rappresenta comunque un falso originale. conservativo della vecchia capanna storica Gonella, Meglio allora utilizzare le nuove tecnologie a condizione adiacente al rifugio appena realizzato, al fine di render- che portino un valore aggiunto: rispetto per l’ambiente, la utilizzabile nei periodi invernali, quando il resto della lunga durata, costi contenuti, basso consumo energe- struttura è chiusa. Anche la capanna storica Quintino tico. Sella sui Rochers del Monte Bianco è in fase di ristrut- Quali sono le figure professionali coinvolte e qual turazione. Per ora è stata realizzata la piattaforma per è il ruolo del CAI all’interno di un processo come la l’atterraggio dell’elicottero, indispensabile per poter costruzione/ampliamento di un rifugio? condurre i lavori. Il CAI, come committente, ha il ruolo di mediare le va- Nel 2011 è stato ultimato il bivacco Gervasutti sul ghiac- rie proposte tenendo conto delle reali esigenze dei fre- ciaio del Freboudze, sotto le Grandes Jorasses.Altri in- quentatori della montagna, con l’obiettivo di ridurre al terventi di manutenzione ordinaria sono stati realizzati minimo i costi di gestione. su quasi tutti i nostri rifugi e sui bivacchi, grazie all’opera Soluzioni affascinanti ed innovative ci stimolano, ma di alcuni volontari delle sottosezioni GEAT ed UGET. dobbiamo sempre tenere conto della formula Quali sono le principali problematiche progettuali vantaggi/costi/benefici, soprattutto nel tempo, per evita- emerse? re soluzioni insostenibili. 8 C o s t r u i r e i n a l t a q u o t a
LP Quanto è importante l’immagine architettonica del Quali sono le possibilità per valorizzare tutto l’enor- rifugio? me patrimonio architettonico di cui dispone il CAI? Deve comunque avere una sua ragione di essere, non La valorizzazione, sia mediatica che architettonica, ri- ci interessa molto stupire: la funzionalità e l’essenzialità chiede un enorme investimento. devono prevalere. Se poi il design ed i materiali impie- Il CAI Torino ha nel cassetto molte idee e la volontà per gati ci consentono di esprimere una “sua” immagine, realizzarle non manca. Purtroppo i fondi attualmente tanto meglio. disponibili non ci consentono di fare opere importanti. Il CAI non ha uno standard legato ad una forma o de- Nel 2009 abbiamo “sacrificato” un rifugio, vendendolo sign delle sue strutture in quota, ogni rifugio o bivacco a privati (il 3° Alpini in Valle Stretta) per finanziare la ha una sua storia. costruzione del Gonella. Questa non è stata una scelta Quali sono i riscontri tra gli associati e l’opinione commerciale, il 3° Alpini rende almeno 10 volte il Go- pubblica? nella, ma per noi era importante disporre di un rifugio Come sempre ci sono i sostenitori ed i detrattori, noi sulla prima via italiana al Monte Bianco. Dal CAI centra- pensiamo che i detrattori possano cambiare idea ap- le riceviamo un minimo contributo spese mentre dalla prezzando le caratteristiche delle nuove strutture come Regione Piemonte nulla. il comfort, la sicurezza,la praticità e non solo l’estetica. Cosa ne pensa della recente esperienza di progetta- Molto dipende dalle altre componenti come l’accoglien- zione fatta dal CAS con l’ETH di Zurigo per la nuova za, il servizio e la disponibilità dei nostri gestori, che Monte Rosa Hütte? sono in linea con le nostre direttive . Non conosco i dettagli, ma potrebbe essere un esempio In conclusione, un rifugio molto bello, con materiali da seguire, l’utilizzo di varie competenze per uno scopo innovativi,unico al mondo, ma che non sia comodo, ac- comune. cogliente, che non trasmetta sicurezza, e dove si mangi Progetti futuri? male...non fa per noi. Ultimare gli interventi in corso, aumentare la visibilità In Europa ci sono bellissime strutture, moderne ed inno- del CAI Torino verso l’esterno, potenziare e migliora- vative come aeroporti, metropolitane, stazioni ferrovia- re le strutture interne del nostro sodalizio, sottosezioni, rie e marittime, ma meno male che ci devo stare poco... programmi di attività, scuole e corsi, e contemporanea- sono zone di transito occasionale e non di accoglienza mente sognare un nuovo rifugio Torino! Chissà… come devono essere i nostri rifugi. Esiste un dibattito al proposito? I progetti vengono presentati alle assemblee dei soci, e quindi prevale un’idea generale comune. Ciò che è im- portante è sempre dimostrare le ragioni delle proposte che si fanno, chi va in montagna ha delle esigenze “pri- Immagini marie” che devono essere garantite. Non esiste un di- A sinistra: il rifugio Gastaldi battito, se non quello rimandato dagli articoli dei media. A destra: la capanna Quintino Sella ai Rochers 9 C o s t r u i r e i n a l t a q u o t a
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