Polcevera, il nuovo ponte per Genova: la time history di un'infrastruttura - Amazon S3

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Polcevera, il nuovo ponte per Genova: la time history di un'infrastruttura - Amazon S3
Polcevera, il nuovo ponte per
Genova: la time history di
un’infrastruttura
“Oggi conta solo questo”. La frase di un’amica genovese, che
racchiude l’attesa e la speranza di questi mesi. Piove oggi,
28 aprile 2020, su Genova e non poteva essere diversamente.
Oggi si chiude una ferita territoriale, i versanti di levante
e ponente saranno uniti con il varo dell’ultimo tratto di
impalcato, lungo 44 m. Non si dimenticano le vittime del 14
agosto 2018, ma oggi nonostante la fase 2 dell’emergenza
sanitaria, dovuta al Coronavirus, il tempo pare fermarsi per
lasciare spazio alla rinascita di una città Genova e di una
regione, la Liguria.

C’è un misto di commozione ed orgoglio, mentre, a distanza di
sicurezza con il naso all’insù e dotati di mascherina, si
guarda la struttura del viadotto autostradale completarsi.
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Il nuovo ponte sul Polcevera
L’intera struttura del nuovo ponte sul Polcevera ha le
seguenti peculiarità:

     struttura semplice e lineare;
     struttura pilota per le procedure semplificate ed
     accelerate in materia di appalti pubblici;
     l’impalcato è assimilabile alla sezione di una nave.
     Infatti la parte centrale, quella varata il primo
     ottobre, a cui saranno aggiunti lateralmente i “remi”
     ovvero le costole della nave;
     solo tre campate, tra cui quella che dovrà superare il
     fiume. Solo quelle centrali avranno una luce di 100 m e
     sarà previsto un varo particolare degli impalcati;
     monitoraggio in continuo. Sui remi laterali sarà
     predisposto un sistema di scansione in tempo reale atto
     ad individuare difetti della struttura (utile per il
     concessionario dell’infrastruttura);
     monitoraggio sulle pile: verticalità e stato di
     consistenza;
     autoalimentazione e sostenibilità: impianto fotovoltaico
     e di illuminazione;
     sezione trasversale completamente ispezionabile.

A questo link alcuni chiarimenti diffusi dal Commisario per la
ricostruzione Genova.

La soletta dell’impalcato del nuovo
ponte di Genova
Mentre si pianifica il completamento della nuova attività in
quota, Salini Impregilo sta organizzando le complesse
operazioni per la preparazione della soletta del ponte: 8.000
metri cubi di calcestruzzo che saranno lavorati in
contemporanea, dalle estremità del viadotto verso il suo
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centro, a getto continuo 24 ore su 24 in circa 7-8 giorni, più
che dimezzando i normali tempi di realizzazione.

Una gestione   accuratamente   pianificata   anche   a   livello
logistico.

Sulla soletta completa e finita si procederà quindi con
l’allestimento finale della piattaforma stradale e di tutte le
opere a corredo dell’infrastruttura e della sicurezza del suo
esercizio. Con un accurato project planning al massimo
dettaglio, il concetto di “fast-track” sarà spinto al massimo
livello prevedendo il coordinamento e la contemporaneità di
molteplici attività come realizzazione di asfalti, posa dei
sicurvia, segnaletica stradale, e pannelli di vetro di bordo
ponte, oltre che completamento degli impianti di illuminazione
stradale e scenografica, in buona parte alimentati dalla
energia solare catturata dal sistema di pannelli fotovoltaici
allestiti sul bordo ponte.

Il noleggio della Fagioli
Si tratta di gru noleggiate dalla Fagioli Spa che consentono
di raggiungere l’altezza di 130 metri da terra e sollevare
fino a 1200 tonnellate; le stesse sono state immediatamente
trasferite presso il cantiere del nuovo Ponte per iniziare il
montaggio degli impalcati.

Le parti saranno direttamente assemblate in cantiere e saranno
utilizzate per il varo in quota delle campate da 100 metri del
nuovo ponte sul Polcevera. Le operazioni di trasporto
continueranno per tutta l’intera settimana.

Lo scorso 25 marzo c’è stata la comunicazione di un operaio
messo in quarantena, in quanto positivo al Covid-19. La
procedura di controllo è partita immediatamente, appena l’uomo
ha riscontrato i primi sintomi. Grazie alla preziosa
collaborazione di ASL, Struttura Commissariale, RINA e
soprattutto grazie ai suoi dipendenti, la Fagioli ha saputo
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gestire l’improvvisa emergenza nel pieno rispetto dei Decreti
in vigore, organizzando la quarantena per il gruppo ristretto
di personale che è stato in contatto diretto con la persona
positiva, e rimodulando la logistica (operazione assolutamente
non semplice) di tutto il resto del suo personale          non
soggetto a restrizioni.

Il   modello   fast   track:                              le
lavorazioni in parallelo
Il modello fast track permette di lavorare in parallelo nei
diversi cantieri creati nell’area per:

     sottofondazioni,
     fondazioni delle pile,
     elevazione delle pile,
     sollevamento degli impalcati,
     completamento delle sovrastrutture.

Il modello fast track è, ancora una volta utilizzato, per
preparare l’area per la fase conclusiva di sollevamento del
nuovo impalcato P10 – P11. L’allestimento di una sorta di
“stabilimento mobile” nell’area del cantiere, che ancora
durante la realizzazione delle pile ha consentito di
accogliere le porzioni di impalcato, nonché il suo
assemblaggio.

Un volta assemblato sarà pronto per l’innalzamento.

Il modello fast track ha permesso di iniziare la prima
fondazione il 24 giugno 2019 ed eseguire in pochi mesi le
sottofondazioni, le fondazioni e le elevazioni, con una media
di circa 3 pile al mese.

Le spalle di ponente e di levante
In merito alla spalla di ponente, il concio, della lunghezza
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di 15 metri per un peso di 150 tonnellate, è stato portato in
appoggio con una maxi gru.
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Posa dell’ultimo concio della spalla di ponente

Il varo della prima parte della Spalla di Levante si è
concluso. Si tratta               di   un   concio   avente   le   seguenti
caratteristiche:

        12 metri di lunghezza;
        10 metri di larghezza;
        peso di circa 100 tonnellate.

Ha preso posto tra la Spalla e la torre provvisoria
appositamente montata. Nei prossimi giorni si procederà con il
varo del secondo concio, tra la torre provvisoria e la Pila
18.
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Posa primo concio della spalla di levante

Il varo del primo impalcato
Lo scorso 1 ottobre è stato innalzato ed allestito il primo
impalcato del nuovo ponte sul Polcevera, posto tra la pila n.
5 e la n.6. Il viadotto, a forma di vela, come immaginato dal
famoso architetto Renzo Piano, rifletterà il patrimonio
marittimo di Genova e dovrebbe essere terminato per aprile
2020. Le caratteristiche della prima campata sono:
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lunghezza: circa 55 m (da asse ad asse);
     peso: 480 tonnellate;
     l’operazione di sollevamento è stata eseguita mediante
     due gru tralicciate e cingolate avente ciascuna un tiro
     di 650 tonnellate. Le due gru hanno lavorato in modo
     coordinato e sincronizzato;
     momento critico:      traslazione delle due gru e la
     verifica di correttezza dell’assialità dell’impalcato;
     tipologia di controlli eseguiti:
           monitoraggio topografico (controllo degli
           spostamenti infinitesimali) da remoto;
           controllo degli spostamenti delle gru che poggiano
           su una pista, un rilevato, creata ad hoc (ovvero
           che possiede un portanza adeguata al transito
           della gru nella condizione di carico) con relativa
           rimodulazione dell’assestamento delle stesse;
           dispositivi di controllo e movimentazione della
           gru in funzione delle condizioni ambientali;
           controllo umano di accoppiamento ed allineamento
           tra le pile e l’impalcato (check intermedio).

Trasporti   eccezionali per il
Polcevera dal 28 ottobre al 1°
novembre 2019
Come si apprende dal sito del Commissario per la
Ricostruzione, le operazioni di trasporto eccezionale
costituiranno una delle principali operazioni esecutive,
propedeutiche alla realizzazione del nuovo Ponte sul
Polcevera.

Oltre ai trasporti dalla banchina Ansaldo/Arcelor Mittal verso
il cantiere, sono previsti anche quelli per portare a Levante
i casseri relativi alle pile del Nuovo Viadotto Polcevera. I
trasporti avverranno secondo il seguente calendario:
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Trasporto di n° 5 conci da Banchina AEN/Arcelor Mittal a
     cantiere di Levante con partenza alle ore
     22:00 di Lunedì 28/10 fino ad arrivo in cantiere
     di Levante;
     Trasporto n° 3 convogli che eseguiranno n° 2 viaggi da
     Cantiere Ponente con partenza alle ore 22.00 di Martedì
     29/10 fino ad arrivo in cantiere di Levante;
     Trasporto di n° 4 conci da Banchina AEN/Arcelor Mittal a
     cantiere di Ponente con partenza alle ore
     22:00 di Mercoledì 30/10 fino ad arrivo in cantiere
     di Ponente;
     Trasporto n° 3 convogli che eseguiranno n° 2 viaggi da
     Cantiere Ponente con partenza alle ore 22.00 di Giovedì
     31/10 fino ad arrivo in cantiere di Levante;
     Trasporto di n° 5 conci da Banchina AEN/Arcelor Mittal a
     cantiere di Ponente con partenza alle ore
     22:00 di Venerdì 01/11 fino ad arrivo in cantiere
     di Ponente.

Il varo della seconda campata
Lo scorso 7 novembre 2019 è stato innalzato il secondo
impalcato del nuovo ponte sul Polcevera.

L’impalcato in acciaio, che ora occupa lo spazio tra le Pile 4
e 5, ha una lunghezza di circa 50 metri e pesa circa 500
tonnellate.

Qui di seguito la photogallery con le principali fasi di
posizionamento della seconda campata.
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Area di cantiere interessata dal sollevamento del secondo impalcato
Posizionamento a terra della seconda campata prima dell’innalzamento
Innalzamento seconda campata

Posizionamento in quota della seconda campata
Particolare aggancio campata-pila

Il terzo impalcato e l’arrivo di
altri conci per le pile del nuovo
ponte sul Polcevera
Il 25 novembre scorso è stato issato il terzo impalcato e per
stanotte, venerdì 6 dicembre, con partenza alle ore 22.00, è
previsto il trasporto eccezionale di un concio di pila (parte
dell’impalcato in acciaio che viene montata in corrispondenza
delle pile) dallo stabilimento di Fincantieri di Sestri
Ponente fino al cantiere Levante del Nuovo Viadotto Polcevera.

Il pezzo movimentato misura circa 6,20 m, per un’altezza di
circa 4,40 m.
Qui di seguito la photogallery relativa allo stato di
avanzamento dei lavori sul cantiere del nuovo ponte sul
Polcevera.

Nuovo viadotto Polcevera avanzamento 28 novembre 2019
Viadotto Polcevera, tratto di Levante, avanzamento costruzione pile

Polcevera, tratto di Levante
Posizionamento      in      quota
dell’impalcato lungo 100 m tra le
pila P8 e P9
Il 13 febbraio si è assistito ad un’altra operazione di alta
ingegneria, ovvero il posizionamento in quota, 40 m, della
campata lunga 100 m tra le pile P8 e P9 con il sistema degli
strand jacks.

Nel pomeriggio del 23 ottobre, sono arrivate a Genova,
direttamente dall’Olanda, le prime parti delle mega gru Terex
CC 6800. Sono sbarcate in mattinata al Terminal San Giorgio di
Genova. L’operazione di sbarco, tra le più complesse avvenute
nel Porto di Genova, è stata possibile grazie alla
collaborazione tra Terminal San Giorgio Srl e la Fagioli Spa,
specializzate nella movimentazione portuale e nella tecnologia
del trasporto dei colli eccezionali.

Posizionamento      in      quota
dell’impalcato lungo 100 m tra le
pila P9 e P10
Il 10 marzo, il Polcevera ha di nuovo al di sopra un impalcato
di un ponte: un impalcato importante, lungo 100 m e con un
peso di circa 2.000 t, portato in quota mediante gli strand
jack, capaci di garantire la salita della campata di 5 m/h.

Nel video diramato dalla struttura commissariale, riportato
qui sotto, sono riassunte le 24 ore di operazioni.

Pubblicato il 29/10/2019 – aggiornato il 30/03/2020
La campata P10 – P11 che scavalca
la ferrovia
L’ultima campata lunga circa 100 m è stata posata e scavalca
la linea ferroviaria Milano-Genova Bastioni e Sommergibile. Si
tratta dell’impalcato tra le pile P10 e P11 che ha le seguenti
caratteristiche:

        Lunghezza: 94 metri;
        Peso: 1880 tonnellate circa.

Lavorazioni del 19/03/2020

Al fine di portare a compimento questa procedura, sono state
previste le attività di cantiere fin dall’inizio, pianificate
e realizzate tutte in parallelo da Salini Impregilo, in
modalità fast track, a cominciare dalla simultaneità di
lavorazioni di costruzione e demolizione del vecchio Ponte,
quando la fase di demolizione era ancora in atto da parte
delle società incaricate (ad esempio, le ultime aree a Levante
sono state liberate solo a settembre 2019.
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